SECONDA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FACOLTÀ DI ECONOMIA CORSO DI STORIA ECONOMICA. Prof.ssa Stefania Manfrellotti
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1 SECONDA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FACOLTÀ DI ECONOMIA CORSO DI STORIA ECONOMICA Prof.ssa Stefania Manfrellotti
2 DEBITO PUBBLICO! Debito dello Stato nei confronti di altri soggetti, individui, imprese, banche o soggetti stranieri, che hanno sottoscritto titoli pubblici destinati a finanziare il disavanzo del bilancio pubblico. Si ha un disavanzo nel bilancio pubblico quando le spese pubbliche sono maggiori delle entrate. Il Governo quando chiede soldi in prestito emette un titolo chiamato TITOLO DEL DEBITO PUBBLICO. Il creditore, che sottoscrive tale titolo, alla scadenza del prestito può essere rimborsato e riceve il pagamento degli interessi per tutta la durata del prestito.
3 IL DEBITO PUBBLICO VIENE CLASSIFICATO IN: ü DEBITO CONSOLIDATO à costituito da titoli obbligazionari per i quali la data del rimborso non è stabilita al momento dell emissione ma è lasciata alla discrezionalità dello Stato. ü DEBITO REDIMIBILE à costituito da titoli a medio e lungo termine per i quali è prevista una data di scadenza per il rimborso e il cui servizio è distribuito nel tempo secondo determinati piani di ammortamento. ü DEBITO FLUTTUANTE: à costituito da titoli di credito a breve scadenza, o da debiti nei confronti di istituzioni monetarie e finanziarie, ai quali non corrisponde un emissione di titoli. 3
4 L UNITA D ITALIA FU REALIZZATA CON IL DEBITO PUBBLICO 4
5 Il debito pubblico assolse contemporaneamente alle funzioni di: fornire risorse in tempi rapidi; permettere alla classe dirigente di mantenere consenso. Il nuovo Regno nacque con i debiti e se li trascinò a lungo tenendo il sistema economico e finanziario nazionale a rischio di instabilità e di crisi. 5
6 I primi anni di vita dell Italia unita ( ) furono caratterizzati da una lunga fase di insostenibilità del debito. 6
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8 GRAN LIBRO DEL DEBITO PUBBLICO (l. 4 agosto 1861) Istituito per esigenze di ordine: Politico Economico-finanziario Tecnico amministrativo 8
9 Al momento dell unificazione il peso dei debiti consolidati e redimibili dei vecchi stati preunitari di cui fu disposta l iscrizione nel Gran Libro del debito pubblico fu il seguente: Debito stati preunitari Regno di Napoli e Sicilia 30% Altri stati 13% Regno di Sardegna 57% D. Fausto, Lineamenti dell evoluzione del debito pubblico in Italia ( ), in Rivista di Storia finanziaria, n. 15, luglio-dicembre 2005, p
10 Con l istituzione del Gran libro del debito pubblico, i cittadini delle province meridionali del nuovo Regno furono chiamati ad accollarsi gli oneri dei debiti contratti dal Regno di Sardegna. 10
11 Diverse personalità di spicco del panorama intellettuale italiano, nel tempo, si sono interrogate sull argomento ponendo l accento particolarmente sulla natura della politica finanziaria del Regno di Sardegna e del Regno Borbonico. Fra questi ricordiamo: Nitti e Scialoja. 11
12 Ma se non vi è dubbio che la finanza cavouriana fosse migliore di quella borbonica, non vi è altrettanto dubbio che al Nord rimasero le opere poste in essere mentre il Sud fu coinvolto al pagamento dei debiti conseguenti. 12
13 Dopo l istituzione del Gran libro del debito pubblico vi fu una vertiginosa ascesa del debito pubblico ed in particolare del rapporto debito pubblico e Pil. 13
14 DEBITO PUBBLICO/PIL ( ) V. Zamagni, Il debito pubblico italiano : ricostruzione della serie storica, in Rivista di Storia economica, XIV, 3, 1998, p
15 Emissioni di titoli pubblici! 1861 " Emissione di un prestito di 500 milioni! 1863 " Emissione di un prestito di 700 milioni! 1865 " Emissione di un prestito di 450 milioni! 1866 " Emissione di un prestito di 350 milioni 15
16 CAUSE DELLA VERTIGINOSA ASCESA DEL DEBITO PUBBLICO #!deficit strutturali di bilancio; #!spese militari straordinarie; #!assunzione dei debiti delle regioni annesse; #!ritardo nell entrata a regime dei provvedimenti di riordino fiscale. 16
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18 LEVA FISCALE AUMENTO GENERALE DELLE IMPOSTE OLTRE A:! 1864" introduzione imposta sui redditi di ricchezza mobile e riordino dell imposta fondiaria;! 1868 " introduzione dell imposta sul macinato e l imposta sui redditi provenienti dai titoli del debito pubblico. RINVENIMENTO CESPITI PATRIMONIALI!! vendita dei beni demaniali;!! vendita dei beni ecclesiastici. 18
19 Il nuovo sistema fiscale iniziò a produrre i suoi effetti verso la fine degli anni 60 ma questi furono particolarmente significativi sul debito pubblico nei primi anni 70. Nel primo triennio degli anni 70 il rapporto debito pubblico e Pil si ridusse al 70% (1873). 19
20 L adozione tempestiva da parte dei governanti italiani di misure per disinnescare il potenziale di un debito destabilizzante e quindi per rientrare verso una fase di sostenibilità denota un FORTE LEGAME tra: DEBITO, IMPOSTA e RESPONSABILITA POLITICA. Legame fondato su un PATTO INTERGENERAZIONALE nel quale era implicitamente riconosciuta la sostenibilità dei conti pubblici. 20
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22 PERIODO DI PIU LENTA LIEVITAZIONE DEL DEBITO V. Zamagni, Il debito pubblico italiano : ricostruzione della serie storica, in Rivista di Storia economica, XIV, 3, 1998, p
23 L aumento più rilevante di debito pubblico fu dovuto al processo di ferroviarizzazione dell Italia protrattosi per circa un trentennio. Fra i vari atti legati a questa questione ricordiamo il riscatto forzato di due reti:! le strade ferrate romane,! le strade ferrate dell'alta Italia 23
24 Attraverso il debito pubblico furono finanziate anche opere pubbliche, stradali, idrauliche e urbane fra queste vi furono anche: - finanziamenti a favore del Comune di Roma - finanziamenti a favore del Comune di Napoli (fra cui l emissione di debito in seguito all epidemia di colera del 1894). 24
25 Peggioramento del bilancio dello Stato Cause: rottura dei rapporti commerciali con la Francia sgonfiamento della speculazione edilizia crisi bancaria crisi agraria
26 La via del risanamento fu percorsa attraverso emissioni di debito pubblico
27 Superato il difficile 1893 diversi furono i tentativi di ristrutturazione del debito. Tale operazione riuscì solamente durante l età giolittiana in presenza di: avanzi di bilancio che eliminarono la necessità di fare ricorso a nuove emissioni di debito pubblico; condizioni generali di diminuzione dei tassi d interesse; crescita dell economia. 27
28 1906 Grande conversione dei debiti consolidati al 5 e al 4 per cento netto. Fu data la possibilità ai detentori di tali titoli di usufruire di un rimborso oppure di un cambio con titoli di nuova emissione. A conclusione dell'operazione il Tesoro ottenne un risparmio annuo di circa 20,2 milioni fino al 1911, e di circa 40 milioni annui dopo tale data. L operazione di conversione contribuì quindi a rendere meno oneroso il debito. 28
29 Alla vigilia della I guerra mondiale l Italia non aveva un elevato debito pubblico sia in termini assoluti che in percentuale del PIL. Inoltre la percentuale di debito pubblico italiano detenuta all estero era diminuita drasticamente, dopo una decade di continui riacquisti 29
SECONDA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FACOLTÀ DI ECONOMIA
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