ISTRUZIONE OPERATIVA:
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- Gianpaolo Mancuso
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1 Pagina 1 di 5 da Acciai da \INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1. Scopo Scopo della prova è la determinazione del modulo di elasticità degli elementi in o 2. Campo di applicazione La presente Istruzione Oativa deve essere applicata ogni qual volta il laboratorio deve determinare il modulo di elasticità di elementi in o. Si applica a tutti i prodotti classificati nella UNI , ed il campione di prova dovrà essere costituito da un numero minimo di 2 elementi, come indicato nel prospetto I della UNI
2 Pagina 2 di 5 da Acciai da Gli elementi sono sottoposti a prova di compressione in direzione dei fori, secondo quanto espresso nella IO/LAB04/25, e sono sottoposti ad un carico pari alternativamente al 20% ed al 40% del valore presunto di rottura, o anche resistenza caratteristica a compressione nella direzione dei fori fbk, indicato dalla norma UNI in funzione delle categorie dei blocchi e pari rispettivamente a: - 15N/mm2 blocchi di categoria A (da cui 20%fbk = 3 N/mm2 e 40%fbk = 6 N/mm2) - 30N/mm2 blocchi di categoria B (da cui 20%fbk = 6 N/mm2 e 40%fbk = 12 N/mm2) Vengono disposti 4 comparatori centesimali ai 4 angoli della piastra della pressa e vengono lette le deformazioni durante la fase di scarico, ripetendo l oazione di carico e scarico al 20% e 40% due volte ogni elemento 3. Norma di riferimento UNI (Metodi di prova elementi di o ) UNI (Elementi di o Terminologia e classificazione) UNI (Elementi di o Limiti di accettazione) D.M. 09/01/1996 (Norme Tecniche il Calcolo, l esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e le strutture metalliche) D.M. 14/01/2008 (Norme Tecniche le Costruzioni) 4. Definizioni e simboli SPE Simentatore DL Direttore del Laboratorio LAT Laterizio MIN Minuta di prova 2
3 Pagina 3 di 5 SETTORE LI CA calcestruzzi AG aggregati LM LS AC AP da c. a. p. AL Acciai da laminati e 5. Responsabilità 5.1 Responsabilità dello SPE Lo simentatore è responsabile: o della precisa e puntuale applicazione di quanto previsto dal MQ del Sistema di Qualità Aziendale; o della corretta esecuzione della prova; o della corretta trascrizione ed elaborazione dei dati; o del corretto uso della strumentazione utilizzata. 5.2 Responsabilità del DL Il Direttore del Laboratorio è responsabile: o Della precisa e puntuale applicazione di quanto previsto dal MQ del Sistema di Qualità Aziendale; o Della correttezza delle elaborazioni; o Della certificazione emessa a fronte della prova fatta. 6. Apparecchiature Apparecchiatura la verifica della planarità delle facce Rettificatrice Calibro Bilancia Pressa di idonea portata Comparatori 7. Modalità Esecutive 7.1. Oazioni preliminari: a. Individuazione del materiale da sottoporre a prova Lo simentatore, dalla lavagna esposta in accettazione, evince la pratica da lavorare. Nell area stoccaggio del materiale da lavorare, individua i provini che recano il numero di accettazione corrispondente, li carica su un carrello e li sposta nell area di lavorazione. b. individuazione della specifica di prova Allo stesso modo controlla la specifica di prova richiesta dal Committente e che la stessa sia quella utilizzata dal laboratorio e si munisce quindi della Norma; c. individuazione della macchina l effettuazione della prova In funzione della prova richiesta e in funzione delle dimensioni del manufatto sceglie la macchina di prova idonea l esecuzione della prova. d. accertamento dello stato di taratura dei macchinari Si accerta che la macchina che intende utilizzare sia in stato di taratura controllando la scadenza di taratura posta sul cartellino attaccato alla macchina. Come sopra la bilancia. e. Minuta di Prova Si munisce della Minuta di Prova la registrazione dei dati della prova. 3
4 Pagina 4 di 5 SETTORE LI CA calcestruzzi AG aggregati LM LS AC AP da c. a. p. AL Acciai da laminati e 7.2. Esecuzione della prova N.B.: L ambiente di prova dovrà avere tematura compresa tra C ed umidità relativa compresa tra 40 80% Lo simentatore, dopo aver registrato sulla MIN i valori di tematura T ed umidità relativa U.R. dell ambiente di prova, procede a determinare le dimensioni del provino, adagiandolo su un idoneo piano di appoggio e misurando col calibro le tre dimensioni esterne, rispettivamente lunghezza t larghezza l e altezza h, in almeno due punti. Registra i valori di lunghezza, larghezza e altezza, ottenuti come media delle due misure, in mm sulla MIN verifica che la dimensione del provino in direzione dei fori sia uguale ad h ( dimensione dell elemento in direzione pendicolare al piano della struttura) o non ecceda oltre 1,6 h, limite che indurrà al taglio del blocco al fine di rispettare il limite imposto dalla norma verifica che la larghezza del provino non ecceda i 40cm, in caso contrario provvede a suddividere il provino in due parti uguali e simmetriche mediante un oazione di taglio parallela alla direzione dei fori. Provvede, dopo il taglio, ad eliminare le porzioni dei setti eventualmente sporgenti ed in tal caso la resistenza del provino sarà data dal valore medio dei risultati ottenuti sui due semiprovini derivanti. verifica la planarità delle facce del provino sulle quali sarà applicato il carico. Esse dovranno avere una tolleranza di planarità di 0,05mm. In caso contrario procede ad effettuare la spianatura delle facce verifica il parallelismo delle facce che entreranno a contatto con i piatti della pressa di prova Esso non dovrà essere maggiore di 1. In caso contrario provvede a spianare le facce farle rientrare nella tolleranza imposta dalla norma asciuga le sufici portanti della macchina di prova posiziona il provino tra i piatti della pressa facendo attenzione al centramento del provino rispetto al centro della piastra inferiore in modo tale da ottenere un assetto uniforme ed in maniera che il carico sia applicato parallelamente alla direzione dei fori e nel baricentro della sezione resistente del provino. Si assicura altresì che tra i piatti della pressa e le sufici del provino siano interposti dei fogli di cartone dello spessore di 2mm o, in alternativa, un foglio di piombo dello spessore di 1mm posiziona i comparatori accende la macchina, chiude il circuito e porta il provino a contrasto con il piatto suiore Inserisce quindi la velocità di prova che deve essere pari a 0,50 N/mm 2 sec e comprime il provino fino a raggiungere un carico pari al 20% del valore presuntivo di rottura fbk (rispettivamente 3 o 6 N/mm2 blocchi di categoria A o B) arresta la compressione e durante la fase di scarico legge i valori di deformazione registrate dai comparatori e ne riporta i valori in mm sulla MIN inserisce nuovamente velocità di prova che deve essere pari a 0,50 N/mm 2 sec e comprime il provino fino a raggiungere un carico pari al 40% del valore presuntivo di rottura fbk (rispettivamente 6 o 12 N/mm2 blocchi di categoria A o B) arresta la compressione e durante la fase di scarico legge i valori registrati dai comparatori e ne riporta i valori in mm sulla MIN 4
5 Pagina 5 di 5 da Acciai da ripete le oazioni di compressione al 20% e 40% al fine di determinare i valori relativi delle deformazioni e li riporta sulla MIN Scarica la macchina di prova Ripone il provino sul carrello che successivamente sarà depositato nell area di stoccaggio del materiale provato almeno 20 gg. Indica a fianco del provino la data di effettuazione della prova Ripete la prova i vari provini costituenti il campione di prova Al termine dell ultima prova effettuata spegne la macchina di prova Firma la Minuta di Prova 7.3. Riferimenti di calcolo Il modulo elastico, ogni elemento, è dato dal coefficiente angolare della retta interpolatrice i quattro punti di lettura, le cui coordinate sono le tensioni normali e le contrazioni medie corrispondenti. In alternativa il modulo di elasticità è calcolato con la seguente formula: E in cui: E = modulo di elasticità, in N/mm2 = intervallo di tensione entro cui si oa, in N/mm2 = variazione unitaria di lunghezza corrispondente a tale intervallo, misurata in fase di scarico, tramite i comparatori centesimali Il modulo elastico del campione di prova è dato dalla media dei valori dei singoli provini. 8. Esposizione dei risultati I dati riportati sulla MIN servono la successiva certificazione che oltre ai dati identificativi del certificato di prova ed alle notizie fornite dal Committente conterrà: - La sigla dei provini (dichiarata) costituenti il campione di prova - La data di prelievo (dichiarata) dei provini costituenti il campione di prova - La posizione in oa (dichiarata) dei provini costituenti il campione di prova - La tematura (in C) e l umidità relativa (in %) dell ambiente di prova - Le dimensioni (in mm) dei provini costituenti il campione di prova - Le tensioni di carico (N/mm2) e le corrispondenti deformazioni medie dei provini costituenti il campione di prova - Il valore del modulo di elasticità dei provini, in N/mm2 - Il valore del modulo di elasticità del campione di prova, in N/mm2 - La data di prova 5
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