NICOLA BRAGHIERI CON MONICA BRUZZONE PROGETTO CONCLUSIVO

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1 LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DELL ARCHITETTURA NICOLA BRAGHIERI CON MONICA BRUZZONE PROGETTO CONCLUSIVO Le cose più difficili da dipingere sono cani e cavalli, perché tutti li conoscono; le più facili sono i fantasmi, perché nessuno li ha mai visti. Han Fei-tzu, 280 a.c. Il lavoro del secondo semestre sarà un progetto di architettura in senso strettamente letterale. Dovrà essere disegnato un progetto semplice, ma completo in ogni suo dettaglio. Completo perché l architettura semplice, per non apparire misera, deve essere conclusa in ogni sua parte. Più l edificio sarà elementare, più il lavoro sarà esemplare, completo ed utile. IL PROGETTO DI ARCHITETTURA Si è detto che il passaggio tra la costruzione e l architettura è dato dal momento che due mattoni vengono accostati, non solo con perizia di tecnica, ma anche con coscienza di forma. Si è detto anche che l architetto si deve spingere oltre e lavorare, grazie al sapere del mestiere, su una idea di architettura. L idea è la visione del mondo quanto delle cose particolari, un tema culturale che si fonde in una intuizione personale, in un continuo percorso di crescita allo stesso tempo collettivo ed individuale. Un progetto senza idee non è un progetto. L esercitazione avrà come campo di applicazione la progettazione di una costruzione. Quanto studiato e sperimentato nel corso del primo semestre sarà la base del lavoro. I singoli temi delle esercitazioni dovranno essere riaffrontati all interno di un più complesso progetto di architettura e, tutti insieme, daranno forma ad un disegno di un vero e proprio edificio. Il primo passo dovrà essere la definizione degli elementi caratterizzanti il progetto attraverso una loro descrizione narrativa e poetica. Nel disegno e nel modello le idee saranno 1

2 successivamente concretizzate in forme costruite e spazi architettonici. Tutto quanto determina il carattere di un edificio, l identità della sua architettura, può essere espresso inizialmente attraverso i più elementari mezzi espressivi: la parola, il gesto manuale, il segno grafico. Il carattere e l identità, sono la somma di quelle specifiche caratteristiche architettoniche che rendono un architettura differente da un altra, e al contempo, ne permettono l identificazione in una famiglia. L idea di architettura si muove tra carattere ed identità. L attenzione ad alcune questioni, solo in parte affrontate nel primo semestre, sarà la base del lavoro di progetto. - Le architetture possono essere descritte attraverso un analisi del loro proprio impianto tipologico. In maniera molto generale questo può essere riconosciuto nel sistema di distribuzione, nella forma dei locali ed il modo in cui questi si collegano, nel rapporto tra i singoli spazi e la composizione dell intero organismo. La forma dell edificio rispecchia il suo impianto quanto questo si deve adeguare ad essa. La costruzione di un proprio repertorio iconografico di riferimento è il lavoro necessario per questa fase del progetto. - Il modo in cui una casa guarda il paesaggio, il modo in cui gli spazi interni scrutano l esterno, ma anche come questi si scorgono dall esterno è un elemento che definisce carattere ed identità. Ogni architettura non può e non deve essere indifferente al luogo in cui è insediata. - Il luogo in cui è insediata è un luogo che esprime una sua cultura materiale radicata nei secoli che si esprime nell architettura attraverso il lavoro artigianale ed attraverso un repertorio di consuetudini formali che definiscono una tradizione. - Un altro tema che definisce il carattere di un edificio è sicuramente il rapporto con ornamento e la decorazione. Questi ne esprimono il carattere e ne ricordano, o alludono, la loro natura costruttiva. Indipendentemente dalle questioni di linguaggio e di stile si può tranquillamente dire che c è chi si sforza castamente di omettere, di cercare tanto la pulizia e l onestà quanto l anonimato e l indifferenza, e chi invece esibisce sfarzosamente elementi decorativi, facendo mostra di citazioni del patrimonio della storia dell architettura o evocazione di mondi fantastici. Ci sono edifici che alludono alla vita rurale, al mondo contadino, dei pescatori o delle montagne, altri che come fossero locomotive o piroscafi sembrano proiettarsi in un futuro industriale, altri ancora solidi e maestosi dietro le loro colonne ed i loro timpani si mettono in fila nel patrimonio tradizionale dei grandi edifici del classicismo. L architetto è stato istruito per millenni a fare attenzione a questioni quali i rapporti proporzionali, il ritmo e gli assi di simmetria, i rapporti di scala in pianta e in facciata. Alcuni edifici seguono ubbidienti regole ferree, altri ostentano una spregiudicata libertà compositiva. I rapporti proporzionali hanno una consolidata tradizione nel classicismo, ma non solo. Assi di simmetria e ritmo sono facilmente riconoscibili, sono un sistema che molto influisce sul modo in cui un architetto costruisce un progetto. Non da ultimo, un elemento che costruisce il carattere di un edificio è il suo aspetto esteriore, l effetto della sua tessitura superficiale. Alcuni lasciano la struttura a nudo, altri la rivestono, altri ancora la negano celando tutto sotto una nuova forma leggera. La tessitura superficiale, il gioco leggero di luci ed ombre, di lucidi riflessi e di ruvidità che assorbono, di colori forti e tonalità neutre... Alcuni edifici sono grezzi e rozzi, altri perfetti e lisci. Materiali brutti (come dicono i francesi) sono opachi e mostrano le sofferenze della costruzione, altri sono lucidi e 2

3 nascondono ogni possibile tormento. Costruzione e materia sono anche questi elementi che definiscono in maniera fondamentale un architettura. Un edificio di legno deve essere coerente con la sua natura costruttiva, tanto quanto uno di pietra, tanto quanto uno di mattoni o di cemento. Edifici montati o costruiti, cioè assemblati di parti autonome e riconoscibili come travi e pilastri, oppure fabbricati di materia omogenea, come i muri di mattoni o cemento. Legata a doppio filo alla questione del sistema costruttivo e dei materiali è la natura degli spazi architettonici dell edificio. Alcuni sembrano essere come composti su un reticolo cartesiano omogeneo, costituito da travi, pilastri, setti murari e da pannelli leggeri o anche trasparenti che chiudono gli spazi. Altri invece sono pesanti e massicci. Gli spazi sono come vuoti interni, quasi delle grotte sotto terra, concavità scavate in una massa uniforme, le finestre come fenditure e buchi negli spessi muri. Sono queste alcune questioni che stanno alla base del carattere di un edificio, questioni che ne definiscono l identità e che rappresentano le idee di architettura. LUOGO E PROGRAMMA DEL PROGETTO Il luogo del progetto è il quartiere di Forte Quezzi, più conosciuto come il Biscione. Gli edifici, uno per gruppo di studenti, dovranno essere il prolungamento, secondo la sezione data e con raggio di curvatura adeguato alla conformazione del terreno, di uno dei corpi esistenti. Il programma prevede il progetto di un edificio di abitazioni economiche. Dovrà essere concepito come un luogo parte di un più grande complesso, ma autonomo e dotato di tutto quanto necessario per il lavoro, lo svolgimento delle relazioni e le azioni quotidiane dei loro abitanti. Vi dovranno essere spazi comuni e privati. Gli spazi comuni comprendono i luoghi di attività sociale e di riunione. Quelli privati saranno esclusivamente gli alloggi. Alcuni locali di servizio completeranno la struttura: una lavanderia, una officina, una serra per gli ortaggi, un locale tecnico per gli impianti, ed un deposito di biciclette ed un autorimessa per alloggio. La distribuzione interna dovrà avvenire tramite una scala ed un ascensore che potranno affacciarsi su ballatoi aperti. La sagoma dell edificio dovrà essere contenuta nella sezione fornita e la lunghezza sarà libera a seconda della quantità di alloggi. Porzioni a sbalzo o arretramenti potranno essere ricavati sui lati a monte e a valle. Il progetto dovrà essere sviluppato senza conoscere esattamente chi andrà ad occupare gli alloggi. Si tratta quindi di progettare una edificio senza alcuna condizione specifica di limite da parte di un possibile committente, ma allo stesso tempo estremamente flessibile ed adattabile alle più svariate esigenze. Più il carattere architettonico dell edificio sarà chiaro, più facile sarà costruire intorno ad esso innumerevoli storie di vita e lavoro. Le indicazioni e le regole fornite per l esercitazione tecnica del disegno di un piano tipo di un alloggio valgono per il progetto conclusivo. Possono essere apportate tutte le modifiche 3

4 dettate dall esigenza di adeguare il programma al luogo. E possibile modificare le distribuzioni ed i corpi scala (a ballatoio, a corridoio interno...). Con la richiesta di mantenere le dimensioni come indicato è possibile proporre alloggi su due piani e locali a doppia altezza. RAPPRESENTAZIONE E DISEGNO Il progetto dovrà essere rappresentato in ogni sua parte attraverso gli strumenti propri della disciplina dell architettura: modelli, prospettive, dettagli, planimetrie... Il disegno, la descrizione, il tracciamento di schemi, la costruzione di un modello saranno allo stesso modo utilizzati come macchina per progettare che come dispositivo di rappresentazione delle idee. Come disegno dell architettura s intende la restituzione grafica delle caratteristiche formali del progetto, dove chiari devono apparire all osservatore i temi su cui questo è stato definito. Il disegno è uno strumento utile alla comprensione di un edificio nella sua dimensione culturale, in senso sia materiale, sia ideale. Si dovranno quindi rappresentare i volumi e gli spazi, le forme e la materia. L edificio sarà rappresentato nella sua interezza nella scala di 1:50, in pianta, vista e sezione, completo di tutti gli elementi atti a comprenderne chiaramente i volumi, la tessitura superficiale, le luci ed i materiali. In questa scala saranno evidenti le caratteristiche specifiche degli spazi interni, la distribuzione e gli accessi, le caratteristiche volumetriche, la disposizione delle aperture ed il loro rapporto con i vani interni ed il paesaggio esterno, gli impianti di fuoco e acqua, i servizi tecnici ed igienici, gli elementi decorativi interni ed esterni... Tutto quello che definisce il carattere e l identità dell edificio. Oltre alle restituzioni nella dimensione piana saranno richieste almeno due assonometrie ortogonali in scala 1:100 e schizzi, viste o disegni prospettici interni ed esterni. La costruzione di un modellino in scala 1:50 dovrà accompagnare ogni elaborato grafico e sarà la base per lavori di fotomontaggio. La restituzione, al fine di costruire uno strumento ad uso di tutto il corso, dovrà seguire le convenzioni del disegno architettonico come indicato nella prima parte dell anno. L edificio dovrà essere rappresentato come architettura e quindi nel disegno aggiunte od omissioni dovranno necessariamente essere fatte. Per esempio dovrà essere omesso tutto quanto di non rilevante ai fini della rappresentazione delle caratteristiche architettoniche. CONVENZIONI GRAFICHE Formato: A2 o moduli Squadrature: nessuna Cartigli: solo nome e cognome, data, laboratorio in carattere curier new o technic (similare tipo macchina da scrivere o normografo) altezza punti 12 Supporto: carta bianca gr.90 circa o superiore Tecnica: sempre al tratto, in bianco e nero o a colori, con retini, ombre e tonalità come indicate durante le lezioni, ma riproducibili in bianco e nero con semplice macchina delle fotocopie. 4

5 Strumento: disegno meccanico o manuale Serramenti: in pianta porte con tratteggio della volata di apertura, finestre sempre chiuse con doppia linea e asse centrale; disegnare imbotti, bocche di lupo, mazzette Scale: proiezione in vista senza frecce o segni grafici Servizi: ingombro schematico dei sanitari di bagno e cucina Arredi: elementi essenziali rappresentati in maniera semplice e geometrica Proiezioni: a tratteggio Disegno di facciata: semplificato negli elementi decorativi, schematico nella tessitura dei materiali; sono da escludere tutti i tipi di retini preconfezionati (sia da applicare manualmente che informatici) per la campitura di superfici non in sezione Scritte: limitate al minimo indispensabile, curier new o technic altezza mm.3 Si richiede durante l anno di presentare disegni puliti e chiari. Al fine di risparmiare tempo, carta, inchiostro, buon gusto e denaro. Sono particolarmente apprezzati i disegni in bianco e nero, anche su fogli di piccolo formato incollati tra loro. Buon lavoro! 5