Deliberazione Giunta Esecutiva n. 42 del 3 dicembre 2010
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- Miranda Letizia Guerra
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1 Deliberazione Giunta Esecutiva n. 42 del 3 dicembre 2010 Oggetto: Approvazione Protocollo di Intesa tra Centro Affidi Comune di Firenze e Forum Toscano delle Associazioni per i diritti della Famiglia - presente Stefania Saccardi Presidente x Luigi Marroni Membro x Stefano Marmugi Membro x L Assessore Proponente: Stefania Saccardi assente Ufficio proponente: Servizio Famiglia e Accoglienza P.O. Interventi Minori e Famiglie Dirigente: Alessandro Salvi Direttore: Arianna Guarnieri Estensore: Sandra Di Rocco Parere di regolarità tecnica ex art. 49 c.1 T.U.E.L. D.lgs 267/00 Allegati p.i.: - Schema di Protocollo di Intesa.
2 La Giunta Esecutiva della Società della Salute di Firenze PREMESSO CHE: - con deliberazioni C.C. n.919/121 del 17 novembre 2003 e del Direttore Generale dell Azienda Sanitaria di Firenze n.814 del 28/11/03 sono stati approvati la Convenzione e lo Statuto del Consorzio pubblico tra il Comune di Firenze e l Azienda Sanitaria di Firenze denominato Società della Salute di Firenze ; - in data 25 luglio 2006 sono state sottoscritte, da parte degli enti consorziati, le modifiche e integrazioni alla Convenzione costitutiva del Consorzio, approvate con deliberazione del Consiglio Comunale, n. 50 del , e del Direttore Generale dell Azienda Sanitaria di Firenze, n. 542 del ; VISTA la L.R. 10 novembre 2008 n. 60 Modifiche alla L.R. 24 febbraio 2005, n. 40 Disciplina del servizio sanitario regionale e, segnatamente: il capo III bis Società della Salute, art. 71 bis e ss., che disciplina il nuovo assetto organizzativo dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali territoriali tramite la costituzione delle Società della Salute; PRESO ATTO che, con deliberazioni del Consiglio Comunale di Firenze, n. 2009/C/00046 del , e dell Azienda Sanitaria di Firenze, n. 249 del , sono stati approvati i nuovi schemi di convenzione e di statuto della Società della Salute di Firenze, alla luce delle modifiche introdotte dalla L.R. 60/2008; PRESO ATTO che, in data 8 marzo 2010, è stata stipulata dagli enti consorziati la nuova Convenzione della Società della Salute di Firenze, con allegato il nuovo Statuto del Consorzio, entrato in vigore a seguito di detta stipula; RICHIAMATA la delibera dell Assemblea dei Soci, n.15 del 13 maggio 2010 avente ad oggetto: Insediamento dell Assemblea dei Soci: accertamento della regolare costituzione e nomina del componente non di diritto della Giunta Esecutiva ; RICHIAMATA altresì la delibera della Giunta esecutiva n. 10 del 13 maggio 2010 avente ad oggetto: Insediamento della Giunta esecutiva: accertamento della regolare costituzione ; VISTA la deliberazione della Giunta SdS n. 18 del 22/12/2008: Adozione dello schema di Piano Integrato di Salute e della Relazione annuale sullo stato di salute anni ; VISTE: - la Legge 4 maggio 1983, n. 184, recante «Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori», modificata con Legge 28 marzo 2001, n. 149 Modifiche alla legge 4 maggio 1983 n.184, recante disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori, nonché al titolo VIII del libro primo del codice civile, pubblicata sulla G.U. n.96 del 26/04/01; - la Legge 8 novembre 2000, n.328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali che, all art. 22 comma 2 lettera c), include nel livello essenziale delle prestazioni sociali gli interventi di sostegno per i minori in situazione di disagio tramite il sostegno al nucleo familiare di origine e l inserimento presso famiglie, persone e strutture comunitarie di accoglienza di tipo familiare e per la promozione dei diritti dell infanzia e dell adolescenza ; - la Legge Regionale 24 febbraio 2005, n. 41 Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale, che, all art.15 e all art.16 valorizza il ruolo e l apporto delle famiglie e associazioni familiari nella elaborazione di proposte e progetti per la solidarietà e l auto-aiuto, e che all art. 53, indica l affidamento temporaneo a famiglie e a servizi socio-educativi fra gli interventi ed i servizi volti a garantire al minore la protezione e le cure necessarie al suo benessere; - la Delibera Consiglio Regionale 25 Luglio 1994 n.348 direttiva ai Comuni e alle Unità sanitarie Locali per la costituzione ed il funzionamento del servizio per l affidamento familiare ;
3 CONSIDERATO, coerentemente con i principi della L.149/2001, di promuovere il rafforzamento dell istituto dell affidamento familiare quale concreto strumento di aiuto e sostegno ai minori e alle loro famiglie che versino in situazione di difficoltà, anche attraverso la sensibilizzazione diffusa della cittadinanza affinché siano implementate le esperienze di affidamento familiare; PRESO ATTO che, nell ottica di consolidare e potenziare ulteriormente il sistema coordinato degli interventi connessi all affidamento familiare di minori, figura l obiettivo di riconoscere e valorizzare il ruolo delle associazioni di famiglie affidatarie coinvolte in attività di cura e assistenza ai minori loro affidati e contestualmente soggetti impegnati in iniziative e percorsi di avvicinamento all affido o ad altre forme di accoglienza solidale; CONSIDERATA l esperienza già avviata e consolidata, nonché la sensibilità e la competenza in materia di accoglienza delle realtà associative afferenti al Forum Toscano delle Associazioni per i diritti della famiglia, che da molti anni perseguono esclusivamente scopi di utilità sociale ispirandosi a valori che promuovono la solidarietà e la inclusione sociale attraverso attività di carattere culturale, spirituale e materiale, RITENUTO opportuno sottoscrivere con le seguenti Associazioni, che aderiscono al citato Forum Toscano, un apposito Protocollo di Intesa finalizzato a attuare in forma condivisa e concertata con il Centro Affidi del Comune di Firenze un programma di interventi di promozione e sensibilizzazione in materia di accoglienza e di affidamento familiare: - Famiglie per l Accoglienza Regione Toscana; - Azione per Famiglie Nuove; - AiBi Amici dei Bambini; - Giovanni XXIII; - Fondazione Patrizia Nidoli; PRESO ATTO del parere favorevole relativo alla regolarità tecnica del presente provvedimento, ai sensi dell'art. 49, co.1, del Dlgs 267/00; Con le modalità dell'art. 10 dello Statuto; DELIBERA Per i motivi espressi in narrativa: 1) di approvare lo schema del Protocollo di intesa fra il Centro Affidi del Comune di Firenze e il Forum Toscano delle Associazioni per i diritti della Famiglia, allegato quale parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione; 2) di stabilire che il suddetto protocollo avrà una durata di 12 mesi dalla data della sua sottoscrizione, con possibilità di rinnovo concordato tra le parti; 3) Di dare pubblicità alla presente deliberazione mediante affissione all'albo Pretorio del Consorzio ove vi rimarrà per dieci giorni consecutivi e mediante pubblicazione sul sito internet della Società della Salute, ove resterà accessibile a tempo indeterminato. Il Presidente SdS Ass. Stefania Saccardi Il Direttore SdS Dott.ssa Carolina Cuzzoni
4 PROTOCOLLO D INTESA tra il Centro Affidi del Comune di Firenze e il Forum Toscano delle Associazioni per i diritti della Famiglia Rete Informale selle Associazioni accoglienti aderenti Interventi di promozione e sensibilizzazione in materia di accoglienza e di affidamento familiare Premessa La legge 28 marzo 2001 n.149 Modifiche alla legge 4 maggio 1983 n.184 recante disciplina dell adozione e dell affidamento di minori, nonché al titolo VII del libro I del Codice Civile prevede all art.1, comma 3 che lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali, nell ambito delle proprie competenze ( ) promuovono iniziative di formazione dell opinione pubblica sull affidamento e l adozione e di sostegno all attività delle comunità di tipo familiare, organizzano corsi di preparazione ed aggiornamento professionale degli operatori sociali, nonché incontri di formazione e preparazione per le Famiglie e le persone che intendono avere in affidamento o in adozione minori. I medesimi Enti possono stipulare convenzioni con Enti e Associazioni senza fini di lucro che operano nel campo della tutela dei minori e delle famiglie per la realizzazione delle attività di cui al presente comma. Art. 1 Finalità 1.1. In osservanza delle finalità previste dalla legge n. 149/2001, il Forum Toscano e le Associazioni aderenti della Rete informale dell accoglienza (di seguito denominati il Forum e le Associazioni ) collaborano con il Centro Affidi del Comune di Firenze (di seguito denominato Centro Affidi ) nelle attività di sensibilizzazione e informazione alle coppie e alle persone singole disponibili all affidamento familiare, secondo quanto previsto nel presente protocollo. Art. 2 Piano attuativo e impegni delle parti 2.1.I firmatari del presente accordo promuovono l accoglienza familiare di minori attraverso l organizzazione di iniziative di sensibilizzazione con l intento di: - accrescere l attenzione e il senso di corresponsabilità nei confronti dei minori in difficoltà e dei loro nuclei familiari; - di incentivare le famiglie ad aprirsi all esperienza dell affido e orientare coloro che stanno maturando la scelta di proporsi come affidatari; - di promuovere una rete informale di famiglie solidali prossima alle rete delle famiglie accoglienti. 2.2.Il Forum e le Associazioni promuovono altresì, in stretto raccordo con il Centro Affidi, un piano di incontri informativi nonchè altre forme di collaborazione che le esperienze potranno far emergere, aperti a tutti gli interessati al tema dell accoglienza ed in particolare all affido familiare. 2.3.Il Forum e le Associazioni mettono a disposizione del Centro Affidi le proprie esperienze e competenze per favorire percorsi di avvicinamento all affido aperti alle famiglie che manifestano interesse ad approfondire l argomento ed a valutare la disponibilità verso l affidamento o verso altre forme di accoglienza solidale.
5 2.4.I firmatari si impegnano a ricercare sul territorio i target di destinatari del piano attuativo di sensibilizzazione e informazione secondo i rispettivi ambiti di competenza. 2.5.Le parti concordano le modalità ed il contenuto della comunicazione nelle diverse modalità che saranno utilizzate (note illustrative, media, pieghevoli, programmi per incontri e eventi, siti web, ecc). 2.6.Le parti si impegnano a costituire un tavolo di consultazione al fine di monitorare, valutare e verificare, con cadenza quadrimestrale, l applicazione del presente protocollo. Art. 4 Durata del protocollo 4.1. Il presente protocollo avrà una durata di 12 mesi a partire dalla data della sua sottoscrizione Al termine del periodo di durata, le parti, valutata la positività dell esperienza e dei risultati del lavoro di rete insieme promosso, decideranno se e con quali modalità proseguire nella collaborazione.
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