Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009

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1 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009

2 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 FORUM SOLIDARIETÀ, CENTRO DI SERVIZI PER IL VOLONTARIATO IN PARMA

3 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 Coordinamento redazionale: Conforti Arnaldo, Belletti Rossana Testi a cura di: Baraldi Beatrice, Belletti Rossana, Bergonzani Clelia, Bigliardi Francesca, Bozzi Laura, Bussolati Stefano, Bussoni Monica, Casetti Romano, Coccoi Sandro, Colombini Roberta, Conforti Arnaldo, Fabbro Fabio, Faccini Fabio, Ferrari Enrica, Ferrarini Patrizia, Malaspina Federica, Marè Eugenia, Marini Roberto, Moretti Francesca, Morini Marina, Paladini Flavia, Patané Luca, Pippa Rosanna, Piroli Cristina, Pizzarotti Franco, Pongolini Cristiana, Olivieri Omar, Sacchelli Greta, Serranò Susanna, Tedeschi Simona, Truffelli Giacomo, Ulietti Roberta. Il processo di elaborazione del bilancio sociale è realizzato con la consulenza di seneca@senecanet.it

4 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 Sommario Lettera del presidente Nota metodologica L identità e le risorse umane Forum Solidarietà in sintesi Missione e strategia La storia La missione Le linee guida strategiche I portatori di interesse Analisi degli stakeholder Il mondo del volontariato locale Il coinvolgimento degli stakeholder Il governo e la struttura La compagine sociale Il sistema di governo La struttura organizzativa Le risorse umane Composizione Formazione e valorizzazione I principali processi di gestione La programmazione L erogazione dei servizi Il monitoraggio e la valutazione Il sistema di relazioni e la partecipazione a reti La dimensione economica Oneri e proventi Aspetti patrimoniali Prospettive future 4

5 Forum Solidarietà Bilancio Sociale La dimensione sociale L attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Premessa Ambito giuridico-amministrativo Ambito motivazionale-relazionale Supporto all organizzazione e allo sviluppo Informazione e supporto alla comunicazione People raising Supporto alla progettazione Documentazione Supporto tecnico-logistico I servizi a supporto di progetti di sviluppo delle organizzazioni di volontariato I servizi di consulenza e tesoreria per le reti pubblicoprivate La ricerca, sensibilizzazione e promozione del volontariato e della cultura solidale Premessa La promozione della cultura solidale e dell agire volontario La ricerca I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale I servizi a supporto della progettazione sociale interprovinciale I servizi a supporto della progettazione sociale regionale La dimensione ambientale Aspetti ambientali diretti Aspetti ambientali indiretti Gli obiettivi di miglioramento Questionario di valutazione In allegato al Bilancio Sociale 2009 Tavola per la verifica della completezza e della conformità del bilancio sociale rispetto al modello dell Agenzia per le Onlus scaricabile dal sito nella sezione Bilancio Sociale. 5

6 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 Lettera del presidente Mentre pensavo all introduzione al nostro ottavo bilancio sociale, mi è venuto in mente un breve racconto di Olivier Clerc, scrittore e filosofo. Immaginate una pentola piena d acqua fredda in cui nuota tranquillamente una piccola ranocchia. Un piccolo fuoco è acceso sotto la pentola e l acqua si riscalda molto lentamente, così lentamente che la ranocchia non si accorge di nulla. L acqua piano piano diventa tiepida e la ranocchia, trovando ciò piuttosto gradevole, continua a nuotare. La temperatura dell acqua continua a salire. Ora l acqua è calda, più di quanto la ranocchia possa apprezzare, si sente un po affaticata, ma ciò nonostante non si spaventa. Ora l acqua è veramente calda e la ranocchia comincia a trovare ciò sgradevole, ma è molto indebolita, allora sopporta e non fa nulla. La temperatura continua a salire, fino a quando la ranocchia finisce semplicemente per cuocere e morire. Se la stessa ranocchia fosse stata buttata direttamente nell acqua a 50 gradi, con un colpo di zampe sarebbe immediatamente saltata fuori dalla pentola. Quando un cambiamento avviene in un modo sufficientemente lento, sfugge alla coscienza e non suscita nella maggior parte dei casi alcuna reazione, alcuna opposizione. Se guardiamo ciò che succede attorno a noi da qualche tempo a questa parte notiamo che stiamo subendo una lenta deriva alla quale ci stiamo abituando. Mi preoccupa in particolare la perdita del senso di comunità che conduce all indifferenza nei confronti del sociale e della politica, alla divisione della società. Il sentirsi comunità è un sentimento che i membri di una collettività provano sentendosi importanti vicendevolmente all interno del gruppo, nella fiducia condivisa che i bisogni e gli obiettivi saranno soddisfatti e raggiunti con l impegno dell unione. Recuperare senso di comunità comporta necessariamente promuovere, sostenere, facilitare percorsi di partecipazione. La partecipazione, infatti, è la condizione per lo sviluppo della comunità. Anche a Parma occorre rafforzare modalità che permettano ai singoli di appartenere ad un gruppo, e favorire nella comunità forme condivise di solidarietà. Leggendo le pagine di questo bilancio sociale, che si conferma fondamentale strumento di trasparenza e di consapevolezza, rivivendo le attività e i progetti che hanno coinvolto (e stanno coinvolgendo) molti dei volontari attivi in provincia di Parma, guardo al futuro con più ottimismo alimentato di speranza. Molte persone non si fanno ingannare dal torpore dell acqua tiepida, e reagiscono quotidianamente per la costruzione di relazioni significative che favoriscono una migliore condizione della vita umana. In questo orizzonte si colloca il lavoro di Forum Solidarietà e la sfida da affrontare. Auguro quindi a tutti coloro che abitano il nostro territorio di poter partecipare al futuro come soggetti costruttori di solidarietà in cui nessuno abbia a sperimentare la solitudine. Fabio Fabbro Presidente di Forum Solidarietà 6

7 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 Nota metodologica Con il bilancio sociale, giunto alla sua ottava edizione, Forum Solidarietà si propone di rendicontare sull attività svolta ed i risultati ottenuti nel 2009 rispetto al perseguimento della propria missione e tenendo conto delle esigenze informative dei principali portatori di interessi. Ciò al fine sia di garantire trasparenza, illustrando con ampiezza di prospettiva il proprio operato, sia di effettuare in modo periodico e strutturato un analisi della propria identità e di quanto realizzato, favorendo in tal modo processi di miglioramento. Per l elaborazione del documento sono stati adottati come principali riferimenti il Modello per il Bilancio Sociale dei CSV. Guida operativa per la redazione (2006), proposto da CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il volontariato) e le Linee guida per la redazione del bilancio sociale delle organizzazioni non profit elaborate dall Agenzia per le Onlus e rese pubbliche nel mese di febbraio Come è possibile verificare nella tavola (prevista dalle stesse Linee Guida) in allegato, nel bilancio sociale sono presenti il 100% delle cosiddette informazioni essenziali applicabili alle caratteristiche di Forum Solidarietà (in totale 53) e il 61,5% completamente ed il 5,8% in parte delle cosiddette informazioni volontarie applicabili (in totale 52) previste dal modello dell Agenzia per le Onlus. Questo bilancio sociale si colloca quindi al livello A, che segna la piena conformità al modello. Il processo di elaborazione, in continuità con le precedenti edizioni, è stato coordinato da un gruppo operativo interno (costituito da Arnaldo Conforti, direttore di Forum Solidarietà, e Rossana Belletti, co-responsabile del settore Amministrazione) e da un esperto esterno (Giovanni Stiz della società SENECA, consulente di CSVnet). La metodologia di lavoro adottata è stata volta a favorire la partecipazione di tutti i collaboratori di Forum Solidarietà, ciascuno dei quali ha elaborato la bozza del documento relativamente all area di competenza specifica. Il bilancio sociale è stato distribuito e presentato, in forma sostanzialmente completa ma non definitiva, all Assemblea di giugno 2010, sollecitando proposte e suggerimenti per l edizione definitiva, chiusa a luglio. Il documento viene stampato in 800 copie e reso disponibile sul sito internet dell organizzazione ( unitamente al bilancio di esercizio. Il documento si riferisce alle attività di Forum Solidarietà, sia quelle svolte in quanto ente gestore del Centro Servizio per il Volontariato di Parma sia quelle di altra natura. L organizzazione non ha legami 7

8 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 rilevanti con altri soggetti tali da richiedere un più ampio perimetro di rendicontazione; rispetto al 2008 non ci sono stati cambiamenti significativi di perimetro o metodi di misurazione. Rispetto all edizione 2008 si sono introdotti i seguenti miglioramenti: piena conformità alle Linee Guida sul bilancio sociale dell Agenzia per le Onlus, come detto precedentemente; revisione della struttura del documento, superando la differenziazione tra attività realizzate attraverso i finanziamenti provenienti dal Fondo Speciale per il Volontariato e attività supportate da altre fonti di finanziamento; la nuova struttura risulta certamente più consona a rappresentare in modo unitario, completo e connesso con la missione le attività svolte da Forum Solidarietà; integrazione di ulteriori informazioni, in relazione sia alle richieste dell Agenzia per le Onlus sia alla rendicontazione delle attività extra Fondo Speciale ; diminuzione delle dimensioni del documento, per renderlo più fruibile, attraverso una maggiore sintesi. Su questo fronte si lavorerà ulteriormente nella prossima edizione. Il bilancio sociale è articolato in 4 parti: l Identità e le risorse umane, che fornisce una descrizione generale di Forum Solidarietà (storia, missione, indirizzi strategici, assetto istituzionale, struttura organizzativa, risorse umane, principali processi gestionali), dei suoi stakeholder ed in particolare del mondo delle organizzazioni di volontariato cui si rivolge prioritariamente il suo operato; la Dimensione Economica, che approfondisce gli aspetti economici e patrimoniali della gestione; la Dimensione Sociale, che rende conto in dettaglio dell operato svolto da Forum Solidarietà per perseguire la propria missione; la Dimensione Ambientale, che rende conto rispetto agli aspetti ambientali connessi direttamente ed indirettamente all operato dell organizzazione. In conclusione, vengono dichiarati gli obiettivi di miglioramento che Forum Solidarietà si è posto per il triennio , in connessione con gli indirizzi strategici pluriennali, dando conto del loro stato di attuazione e degli ulteriori impegni per il Al documento viene allegato un questionario per raccogliere le osservazioni e le proposte dei lettori. Per informazioni ed osservazioni al bilancio sociale: Rossana Belletti r.belletti@forumsolidarieta.it tel fax

9 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 L identità e le risorse umane Forum Solidarietà in sintesi Forum Solidarietà è un associazione 1 con personalità giuridica che dal 1997 gestisce il Centro di Servizio per il Volontariato di Parma. La sua base sociale è costituita da 100 organizzazioni di volontariato e 3 associazioni di promozione sociale; è iscritta dal 1995 al Registro del Volontariato regionale sezione provinciale. I servizi erogati dal CSV sono rivolti a tutte le associazioni di volontariato operanti nella provincia di Parma, nonché a tutti i cittadini che desiderano avvicinarsi al mondo del volontariato. Grazie ad una convenzione con la Provincia di Parma, alcuni servizi sono disponibili anche per le associazioni di promozione sociale. La sede principale di Forum Solidarietà è a Parma 2. Per favorire l accesso ai servizi sono inoltre attive 3 sedi periferiche a Fidenza, Traversetolo e Borgotaro. Alcuni dati di particolare rilievo N. collaboratori retribuiti N. volontari continuativi 2 oltre ai componenti gli organi 3 oltre ai componenti gli organi Ricavi e proventi complessivi euro euro N. associazioni che hanno richiesto ed usufruito 350 (70% di quelle censite) 350 (70% di quelle censite) dei servizi del CSV Premio San Giovanni 2009 La XX edizione del Premio S.Giovanni, l importante riconoscimento, promosso dalla Fondazione Cariparma per il mondo del non-profit, ha visto premiata l iniziativa promossa e coordinata da Forum Solidarietà che ha coinvolto 24 organizzazioni di volontariato con l obiettivo di contrastare le povertà vecchie e nuove (fpag.134). Con il Premio S. Giovanni a Parma ogni anno si rinnova quella particolare ed assidua attenzione verso una delle realtà più preziose e significative della città e della provincia: il Volontariato. 1 Fiscalmente Forum Solidarietà è un ente non commerciale. 2 In B.go Marodolo Parma, che è anche l indirizzo della sede legale. 9

10 L identità e le risorse umane Forum Solidarietà in sintesi Cosa sono i Centri di Servizio per il Volontariato I Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) sono enti creati dalla Legge quadro per il Volontariato n. 266 del 1991, allo scopo di essere a disposizione delle organizzazioni di volontariato con la funzione di sostenerne e qualificarne l attività. I loro compiti sono stati precisati dall art. 4 del Decreto del Ministero del Tesoro dell ottobre 1997, secondo cui i Centri di Servizio: Erogano le proprie prestazioni sotto forma di servizi a favore delle Organizzazioni di Volontariato iscritte e non iscritte nei registri regionali. In particolare: a) approntano strumenti e iniziative per la crescita della cultura della solidarietà, la promozione di nuove iniziative di volontariato e il rafforzamento di quelle esistenti; b) offrono consulenza e assistenza qualificata nonché strumenti per la progettazione, l avvio e la realizzazione di specifiche attività; c) assumono iniziative di formazione e qualificazione nei confronti degli aderenti ad organizzazioni di volontariato; d) offrono informazioni, notizie, documentazione e dati sulle attività di volontariato locale e nazionale. La Legge Regionale 37/1996 ha inoltre ulteriormente specificato che essi contribuiscono all attuazione dei progetti promossi dalle odv fornendo alle organizzazioni interessate prestazioni o servizi previsti dagli stessi progetti. La gestione di un CSV deve essere effettuata, secondo il Decreto, da un organizzazione di volontariato o da un entità giuridica costituita da organizzazioni di volontariato o con presenza maggioritaria di esse (il cosiddetto ente gestore del CSV). La stessa Legge 266 dispone le modalità di finanziamento dei CSV, prevedendo che una quota non inferiore ad un quindicesimo dei proventi delle fondazioni di origine bancaria venga destinata alla costituzione di Fondi speciali presso le Regioni deputati al finanziamento delle attività dei Centri di servizio. Ogni Fondo speciale è amministrato da un Comitato di Gestione, composto da 1 rappresentante della Regione competente, 4 rappresentanti delle organizzazioni di volontariato maggiormente presenti nel territorio regionale, 1 membro nominato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, 7 membri nominati dalle fondazioni di origine bancaria, 1 membro nominato dall Associazione fra le Casse di Risparmio (ACRI) e 1 rappresentante degli enti locali della Regione. In ogni provincia dell Emilia Romagna è operativo un Csv, che riceve risorse economiche sulla base dei progetti presentati e di parametri legati alla popolazione e al numero di odv presenti nella relativa provincia. 10

11 L identità e le risorse umane Missione e strategia Missione e strategia La storia Il percorso di Forum Solidarietà nasce a partire dal 1990 con un censimento delle associazioni di solidarietà di Parma e provincia. La ricerca, condotta da volontari obiettori di coscienza in congedo, si conclude nel giugno del 92 con la pubblicazione di Pagine Aperte, che raccoglie i profili di 200 gruppi. Dopo la scoperta reciproca, le associazioni cominciano a collaborare. Nell aprile 93 si svolge Giornate Aperte, la prima mostra convegno del volontariato parmense, della durata di tre giorni, con la partecipazione di 90 associazioni. Nel febbraio del 1994 è pronto il progetto Forum, che prevede la nascita di un organismo di collegamento con il fine di favorire il dialogo tra le associazioni locali e rispondere alla richiesta di servizi e strumenti operativi. Già nel primo anno nasce Forum Notizie, il mensile inviato alle associazioni per informare su normative, iniziative e servizi. Vengono aperti sportelli di consulenza giuridica e fiscale e si avvia il settore formazione. Si organizzano giornate di studio sulla gestione amministrativa e incontri pubblici su temi sociali e politici. Viene allestita la Tenda della Solidarietà, che per un mese informa sull attività delle associazioni e raccoglie nuovi volontari. Nell aprile del 1995 l assemblea provinciale delle associazioni delibera la costituzione dell Associazione Forum Solidarietà, ispirandosi ai principi della legge sul volontariato 266/91 e alla normativa regionale. Nel secondo anno di attività viene formalizzata la struttura e consolidati i servizi e le attività. Viene avviato il Progetto scuola 96 - adotta un progetto, riconosciuto come corso di aggiornamento per insegnanti dal Provveditorato agli Studi di Parma e si cominciano ad organizzare i coordinamenti di settore. Nel giugno 96, in seguito al bando regionale emesso dal Comitato di Gestione Fondo speciale per il Volontariato dell Emilia-Romagna, Forum Solidarietà prepara un progetto di istituzione del Centro di Servizi, sottoposto nel luglio 96 in prima analisi a 15 saggi, individuati per la loro competenza ed esperienza in ambito di volontariato, solidarietà, terzo settore, istituzioni. Tra settembre e ottobre, per sette giorni le associazioni si servono di un apposito sportello consultivo per dare suggerimenti e chiedere spiegazioni sulla bozza del progetto. Il progetto definitivo viene approvato all unanimità dall assemblea e presentato al Comitato di Gestione del Fondo speciale per il Volontariato della Regione Emilia-Romagna, che lo approva il 19 febbraio Il Centro di Servizio inizia così il suo lavoro a supporto di tutto il volontariato parmense. Presentazione di Pagine Aperte,

12 L identità e le risorse umane Missione e strategia Già dal 1997 il Centro di Servizio apre, oltre alla sede principale in Parma, una sede di riferimento per il distretto fidentino, in collaborazione con l associazione Insieme di Fidenza. Nel 1999, Forum Solidarietà avvia l esperienza del sostegno ai progetti di rete tra organizzazioni di volontariato, in una prospettiva orientata a promuovere la capacità delle organizzazioni di volontariato e delle comunità locali di dare vita a processi di trasformazione e di cambiamento, a partire dalla lettura dei bisogni emergenti sul proprio territorio. A partire dal 2000 e negli anni successivi l attività del Centro si amplia ad altri settori di intervento a sostegno dell azione delle organizzazioni: prima il settore Europa e l anno successivo il settore di supporto alla progettazione. Nel 2001 Forum Solidarietà intraprende l iter per ottenere la qualifica di Ente accreditato ad offrire formazione nella scuola, che si conclude positivamente nel maggio Nel medesimo anno viene accreditato dalla competente Agenzia Nazionale quale ente abilitato ad operare nell ambito del programma comunitario Gioventù. Nel 2002 si amplia la gamma di servizi di base con una prima disponibilità di servizi tecnico-logistici a disposizione delle organizzazioni locali. Il 2003 si caratterizza per l apertura di nuove sedi periferiche, nel distretto Taro-Ceno a Borgo Taro in collaborazione con Società Mutuo Soccorso Imbriani e a Traversetolo, per il distretto Sud-Est, in collaborazione con l associazione Forum del volontariato di Traversetolo. Nel 2004 vengono introdotti i progetti di sviluppo e sovra-provinciali. Nel 2006 la Fondazione Cassa di Risparmio di Parma in collaborazione con Forum Solidarietà, Consorzio Solidarietà Sociale e Caritas Parmense promuovono il Progetto SMS: SonoMentreSogno, sperimentazione che costituisce un vero e proprio laboratorio di politiche sociali innovative che rappresenta una novità anche nel contesto nazionale. Nel 2007 l associazione ottiene il riconoscimento della personalità giuridica presso la Regione Emilia Romagna. Inaugurazione Città Responsabile,

13 L identità e le risorse umane Missione e strategia La missione Forum Solidarietà ha lo scopo di sostenere e qualificare le organizzazioni di volontariato e di favorire lo sviluppo e la diffusione della cultura della solidarietà. A tal fine realizza, nel territorio della provincia di Parma, attività di: a. consulenza, formazione, informazione, documentazione a favore di ogni organizzazione di volontariato; b. promozione e coordinamento di esperienze di progettualità sociale; c. ricerca, sensibilizzazione e promozione sui temi della cultura solidale e dell agire volontario. Forum Solidarietà vuole essere espressione delle organizzazioni di volontariato, di cui rispetta l identità e l autonomia. Si riconosce pienamente nella Carta dei Valori del Volontariato 3 ed opera secondo i seguenti principi: comprendere i bisogni delle organizzazioni di volontariato e con esse definire programmi e progetti (coprogettazione); operare in rete e favorire la nascita di reti tra le organizzazioni di volontariato e le altre realtà pubbliche e private; agire per progetti; fornire servizi professionalmente qualificati e fruibili da parte di ogni organizzazione di volontariato. 3 La Carta dei Valori del Volontariato è stata proposta nel 2001 da Gruppo Abele e Fondazione Italiana per il Volontariato, dopo un percorso di elaborazione che ha coinvolto anche il territorio parmense. Forum Solidarietà l ha sottoscritta insieme a molte altre organizzazioni. La Carta è disponibile anche sul sito internet di Forum Solidarietà ( 13

14 L identità e le risorse umane Missione e strategia Linee guida strategiche La missione è stata declinata, attraverso un percorso ampiamente partecipato, nelle seguenti linee strategiche: Favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle organizzazioni di volontariato in ambito organizzativo e gestionale. Favorire il raccordo tra le organizzazioni di volontariato. Favorire il rapporto tra volontariato ed enti pubblici. Sostenere le organizzazioni di volontariato nella ridefinizione in termini innovativi di quanto attiene all oggetto di lavoro e all organizzazione. Promuovere la Cittadinanza Attiva. Favorire il rapporto tra Odv ed enti pubblici Promuovere la Cittadinanza Attiva Favorire il raccordo tra le Odv (in una logica di rete e prog. sociale) Favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle Odv in ambito organizzativo e gestionale Sostenere le Odv nella ridefinizione in termini innovativi di quanto attiene all oggetto di lavoro e all organizzazione Obiettivi di miglioramento A fpag.141, in connessione con le Linee guida strategiche, vengono esplicitati gli obiettivi di miglioramento che Forum Solidarietà si è posto per il triennio , dando conto del loro stato di attuazione e degli ulteriori impegni per il Favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle odv in ambito organizzativo e gestionale Una importante sfida per il futuro è costituita dal pensare in modo specifico, altro e magari inedito i modelli organizzativi delle odv, in modo tale da alimentare la loro capacità di mettersi in continua discussione (evitando processi di istituzionalizzazione delle cariche, delle gerarchie, delle conoscenze e dei saperi) e far fronte alla dinamicità del contesto di riferimento. Ciò tenendo conto che non esiste la buona organizzazione in senso assoluto; un organizzazione che è buona in un contesto potrebbe non esserlo affatto in un altro. Forum Solidarietà ritiene quindi fondamentale lavorare per dare risposte alle seguenti domande: quali processi orientano in modo strategico le interazioni tra organizzazione e persone? quali sono le pratiche di accoglienza che permettono alle persone di sentirsi parte di un identità di gruppo, sapendo che le persone non attraversano le organizzazioni, ma le abitano? quanto la formazione dei dirigenti di un associazione deve realizzarsi 14

15 L identità e le risorse umane Missione e strategia anche all esterno dell associazione stessa? quali sono i processi organizzativi che producono capitale sociale all interno dell organizzazione? quali processi attivano meccanismi di responsabilità collettive? come è possibile per un organizzazione evolvere secondo criteri di sostenibilità? come affrancarsi da un approccio fondato sull urgenza di risolvere problemi per entrare in quello della progettualità, della costruzione di oggetti di lavoro? come è possibile documentare la propria attività non solo per ricercare volontari o fondi, o per fare memoria, ma anche per ricontestualizzare i valori che sono alla base dell associazione, dando spazio alla riprogettazione e alla progettazione delle proprie attività al fine di renderle più rispondenti al contesto di riferimento? Favorire il raccordo tra le organizzazioni di volontariato A dispetto dei luoghi comuni ricorrenti, che rappresentano le odv come realtà che non vanno al di là del loro orticello, va segnalato che le odv della provincia di Parma hanno sviluppato negli anni una rete di collaborazioni continuative e significative. Solo l 11% di esse non ha collaborazioni degne di nota. Da un lato questi dati vanno letti con soddisfazione in quanto anche frutto dell intenso lavoro in tale direzione svolto dal CSV in questi anni, dall altro occorre leggerli come un punto di partenza verso risultati ancora più significativi, in quanto i vantaggi potenziali del raccordo sono molteplici: ottimizzare risorse, superare la frammentarietà, potenziare le capacità di affrontare temi complessi e comuni, aumentare l autorevolezza e la credibilità, arricchirsi culturalmente. Per questi motivi per Forum Solidarietà è strategico lavorare per: motivare al tema della rete: ciò implica offrire strumenti di conoscenza e occasioni di stimolo al lavoro di rete; accrescere le competenze sul tema: ciò implica, in modo differenziato a seconda dei destinatari, fornire strumenti di riflessione e di metodo per aumentare le competenze di lavoro in contesti di rete; favorire la comunicazione e la circolarità delle informazioni tra organizzazioni di volontariato e tra Odv e CSV; curare la relazione tra coloro che si presentano ai vari tavoli di raccordo/progettazione/confronto come rappresentanti di un Odv e l odv stessa. Favorire il rapporto tra volontariato ed enti pubblici Luogo attuale di effettivo confronto su programmazione e gestione delle politiche sociali sono i tavoli dei Piani di Zona. Percorso che sembra consolidarsi progressivamente, ma che presenta criticità riconducibili al ruolo effettivo assegnato al volontariato nella costruzione dei Piani, alla rappresentanza delle Odv, alla capacità delle Associazioni di fare rete e condividere percorsi di analisi e proposta, superando l attuale parcellizzazione. Si evidenzia ancora una difficoltà nell attuare una programmazione locale effettivamente partecipata ed una costruzione condivisa, nel rispetto dei ruoli reciproci, di un sistema integrato di servizi. Il volontariato riveste sempre più spesso una funzione pubblica, 15

16 L identità e le risorse umane Missione e strategia di soggetto attivo nella programmazione, che gli richiede. Affinché questa dimensione possa crescere positivamente emerge la necessità per il volontariato locale di darsi gli strumenti per lavorare in rete e con le istituzioni, di farsi promotore di esperienze innovative e sperimentazioni, di individuare forme di rappresentanza. Sostenere le Odv nella ridefinizione in termini innovativi di quanto attiene all oggetto di lavoro e all organizzazione S i ritiene importante offrire significative opportunità di sviluppo, attraverso un sostegno qualificato, a quelle organizzazioni che maturano l esigenza di ripensarsi in modo complessivo. Si tratta di sostenere le Odv nel: ridefinire il proprio operato (rispetto alle tematiche, all organizzazione interna, alle metodologie di lavoro, alle tecnologie); ridare senso alla propria presenza/azione sul territorio; adeguarsi all evoluzione della società e rispondere in modo adeguato al contesto e ai suoi bisogni rinnovati; far fronte a difficoltà organizzative interne all associazione (ricambio generazionale, ricambio delle cariche, comunicazione, appiattimento su una routine consolidata, ottimizzazione delle risorse economiche, suddivisione dei compiti e del carico di lavoro dei singoli soci...). Promuovere la Cittadinanza Attiva Il volontariato è una delle possibile forme di Cittadinanza Attiva, non l unica ma sicuramente una delle più importanti e radicate nel territorio. Per permettere la crescita, il consolidamento sul territorio, l innovazione delle tematiche e delle modalità è fondamentale che il volontariato possa contare su un costante innesto di nuove forze e competenze (volontari) e sulla possibilità di agire in un contesto sociale capace di recepire gli stimoli che provengono dal volontariato stesso. Per questo è importante una capillare promozione della cittadinanza attiva, attraverso modalità e strumenti differenziati per target, e di un efficace rete di accoglienza della spinta ad impegnarsi che molte persone continuano ad avere. In particolare Forum Solidarietà vuole: stimolare i cittadini ad intraprendere forme attive di partecipazione sociale con particolare riguardo ai giovani, prevedendo forme differenziate di informazione, formazione e sperimentazione; potenziare iniziative e riflessioni nelle Odv sul ruolo del volontariato come luogo privilegiato per la cittadinanza attiva; potenziare iniziative per la ricerca di nuovi volontari; potenziare iniziative rivolte alla cittadinanza su tematiche vicine al mondo delle associazioni di volontariato che possano mettere in luce tematiche di attualità ma ancora poco seguite dal volontariato locale (nuove povertà, nuove dipendenze, minori immigrati di seconda generazione, ecc.) per favorire il dialogo e la progettualità comune su questi temi; promuovere riflessione di alto livello che coinvolga terzo settoreistituzioni-imprese, dando continuità a livello locale all esperienza Scuola di volontariato già promossa a livello regionale da Co.Ge e CSV Emilia Romagna. 16

17 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 I portatori d interesse Analisi degli stakeholder Con il termine stakeholder si intendono tutti i soggetti, interni ed esterni ad un organizzazione, che sono portatori di interessi, diritti, aspettative collegati all attività dell organizzazione e agli effetti da questa determinati. Il bilancio sociale si propone di rendere conto della missione, delle attività realizzate e dei risultati conseguiti tenendo conto degli interessi e delle aspettative dei vari stakeholder, in modo tale da consentire loro di esprimere una valutazione consapevole sulle scelte e l operato dell organizzazione. Sulla base della situazione attuale, sono stati individuati una serie di stakeholder principali, suddividendoli in alcune categorie derivanti dalla natura della relazione con Forum Solidarietà. Stakeholder verso cui è rivolta direttamente la missione di Forum Solidarietà Le organizzazioni di volontariato della provincia di Parma La comunità sociale della provincia di Parma Si tratta di 487 organizzazioni (fpag.20). La qualificazione e il sostegno di tali organizzazioni costituisce la ragione di essere di Forum Solidarietà, nella cui missione sono individuati i principali impegni e principi di relazione (fpag.13). Forum Solidarietà si pone lo scopo di promuovere il volontariato e la cultura solidale in tutta la comunità sociale (singole persone e organizzazioni) della provincia di Parma. In forma indiretta, sono soggetti interessati all attività di Forum Solidarietà tutti i destinatari finali dell azione delle organizzazioni di volontariato della provincia di Parma (in particolare di quelli relativi ai progetti avviati con la collaborazione di Forum Solidarietà). Finanziatori Le fondazioni di origine bancaria Le fondazioni di origine bancaria finanziano l attività dei CSV attraverso una quota dei propri utili (fpag.10). In particolare, nella regione Emilia Romagna, si tratta di 20 fondazioni. L impegno di Forum Solidarietà è di utilizzare le risorse ricevute in modo efficace ed efficiente, nonchè di rendicontare in modo completo, trasparente e puntuale il loro utilizzo. Stakeholder che concorrono direttamente al governo di Forum Solidarietà Si tratta di 103 organizzazioni (fpag.23). Forum Solidarietà si assume l impegno di favorirne la partecipazione e di garantire la trasparenza. Forum Le organizzazioni socie Solidarietà mantiene la massima disponibilità all ampliamento della base associativa e si sforza di coinvolgere nel processo di programmazione dell attività anche le organizzazioni non socie. Il Co.Ge. (fpag.10) ha una funzione di indirizzo, verifica e controllo delle attività di Forum Solidarietà, che esercita attraverso l individuazione delle Il Comitato di Gestione del Fondo linee di orientamento, la ripartizione delle risorse economiche, il monitoraggio e la valutazione. Inoltre il Co.Ge. ha il potere di nominare un membro del Comitato Esecutivo e del Collegio dei Revisori di Forum Solidarietà. 17

18 L identità e le risorse umane I portatori d interesse Le risorse umane Il personale I collaboratori esterni I volontari I partners locali Enti locali Il Comitato Paritetico Provinciale Le altre organizzazioni di terzo settore della provincia di Parma Le organizzazioni ecclesiali Le istituzioni scolastiche e l Università Il personale (fpag.30) è la principale risorsa di Forum Solidarietà per perseguire la sua missione. Vengono considerati tali oltre i dipendenti, i collaboratori a progetto ed anche i consulenti che svolgono attività continuativa il cui senso di appartenenza, pur nella differenza di tipologia contrattuale e di tempo dedicato, costituisce un forte valore aggiunto. Impegno di Forum Solidarietà è di garantire una retribuzione congrua, un ambiente e una modalità di lavoro stimolanti e gratificanti, un attenzione specifica alla crescita professionale e umana delle persone. Alcuni servizi realizzati da Forum Solidarietà si avvalgono della collaborazione di professionisti esterni. La politica di Forum Solidarietà è di selezionare collaboratori che abbiano già una precedente esperienza nel mondo del sociale e di favorire lo sviluppo di competenze specialistiche che costituiscano una risorsa per tutto il volontariato locale. Oltre ai componenti gli organi, 2 persone svolgono attività di volontariato collaborando strettamente con competenze specifiche con il personale di Forum Solidarietà fin dall inizio della sua attività per l erogazione dei servizi. Costituiscono un patrimonio da promuovere e valorizzare per la loro esperienza esempio dei valori e dei principi dell agire volontario. Si tratta di: Comuni, Provincia di Parma, Regione Emilia Romagna, Ausl e Azienda Ospedaliera. Forum Solidarietà mantiene con tali soggetti proficue relazioni volte soprattutto a favorire l azione congiunta, nel rispetto della reciproca identità ed autonomia, di istituzioni pubbliche e di organizzazioni di volontariato per affrontare i problemi del territorio. Ai sensi dell Art. 23 della L.R. n 12/05 i Comitati Paritetici Provinciali sono preposti al costante raccordo e confronto tra il Volontariato e gli Enti Locali con funzioni di proposta, di impulso, di sensibilizzazione, di verifica e di valutazione. I Comitati fissano le priorità per l azione del Centro di Servizio istituito sul territorio provinciale. In particolare contribuiscono all individuazione delle priorità di intervento territoriali per la programmazione dei progetti promossi ed attuati dalle Organizzazioni di volontariato. Forum Solidarietà realizza alcune iniziative e progetti con organizzazioni del terzo settore di varia natura, quali associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, Ong. Le organizzazioni di origine ecclesiale costituiscono una realtà molto attiva sul territorio parmense. Per tale motivo Forum Solidarietà mantiene e vuole ulteriormente sviluppare relazioni di collaborazione e partnership utili al perseguimento delle reciproche finalità. Forum Solidarietà riconosce tali soggetti come fondamentali per l azione di promozione del volontariato e della cultura solidale e, in tale prospettiva, è impegnato in intensi rapporti di collaborazione. Le reti tra Csv, volontariato e terzo settore Altri Csv, Coordinamento Nazionale Forum Solidarietà si impegna a continuare e sviluppare un lavoro di rete che Csvnet, Coordinamento Reg. Csv Emilia consenta scambio di esperienze, confronto, valorizzazione delle buone prassi Romagna operative, crescita delle competenze sia a livello regionale che nazionale. Organismi di collegamento e Forum Solidarietà vuole mantenere un confronto con gli organismi che rappresentanza collegano le organizzazioni di volontariato e di terzo settore, quali ad del volontariato e esempio, il Forum del Terzo Settore, l Osservatorio Nazionale del Volontariato del terzo settore e la Fondazione Italiana per il Volontariato. Fondazioni che concorrono alla costituzione del Fondo speciale per il Volontariato in Emilia Romagna Fondazione Cassa di Risparmio di Parma, Fondazione Monte Parma, Fondazione C.R. Bologna, Fondazione C.R. Carpi, Fondazione C.R. Cento, Fondazione C.R. Cesena, Fondazione C.R. e B.M. di Lugo, Fondazione C.R. Ferrara, Fondazione C.R. Forlì, Fondazione C.R. Imola, Fondazione C.R. Mirandola, Fondazione C.R. Modena, Fondazione C.R. Piacenza e Vigevano, Fondazione C.R. Ravenna, Fondazione C.R. Reggio Emilia, Fondazione C.R. Rimini, Fondazione C.R. Vignola, Fondazione Monte Bologna e Ravenna, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fondazione Monte e C.R. Faenza 18

19 L identità e le risorse umane I portatori d interesse Fondazioni di origine bancaria Co.Ge. Organizzazioni socie Finanziatori Stakeholders che concorrono al governo di Forum Solidarietà Organizzazioni di Volontariato Stakeholders di missione Comunità sociale I partner locali Enti locali Le risorse umane Il sistema rete dei Csv Comitato Paritetico Provinciale Enti ecclesiali Il personale I volontari I collaboratori esterni Altri Csv, Csvnet, Coord. Reg. Csv Emilia Romagna Organismi di collegamento del volontariato e del terzo settore Istituti scolastici e Università Altre organizzazioni 19

20 L identità e le risorse umane I portatori d interesse Il mondo del volontariato locale Le organizzazioni di volontariato censite in provincia di Parma a fine 2009 erano 487, ben 47 in più rispetto all anno precedente. Ciò è dovuto in parte ad effettivo aumento di organizzazioni, ed in parte ad un azione di censimento particolarmente approfondita rispetto alle realtà non iscritte nel Registro Provinciale del Volontariato da noi effettuata nel maggio 2009 in collaborazione con la Regione Emilia Romagna in occasione della rilevazione per la verifica dei criteri minimi di uniformità delle procedure di verifica e di controllo diretto sulle attività delle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri di cui alla L.r. n.12/2005. Ulteriore fonte di aggiornamento è stata la rilevazione a carattere nazionale dell Amministrazione finanziaria (Agenzia delle entrate) per il censimento di tutte le organizzazione del terzo settore svoltasi nella seconda parte dell anno (vedi fpag.47). Rispetto al totale complessivo (487), 401 (pari al 82,3%), sono iscritte al registro del volontariato, nel 2008 erano 395. La distribuzione sul territorio delle odv è sostanzialmente proporzionale alla presenza della popolazione: il 58% è presente nel distretto parmense, il 21% nel distretto fidentino, il 12% nel distretto Sud- Est ed il 9% nel distretto Taro-Ceno. I comuni con la maggiore presenza di organizzazioni di volontariato sono: Parma (52% sul totale), Fidenza (11%), Salsomaggiore Terme (3%), Collecchio, Felino, Langhirano, Noceto, Torrile e Traversetolo (ognuno con il 2% circa). Ambiti d intervento delle organizzazioni di volontariato Attività ricreative e di educazione allo sport Centro di servizi e organi di coordinamento Profilassi e prevenzione veterinaria Attuazione principi della pace tra i popoli Educativo Culturale e tutela-valorizzazione dei beni culturali Tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale 1% 2% 3% 3% 3% 4% 8% Socio-assistenziale 52% Tutela e valorizzazione dei diritti Protezione civile Varie 8% Sanitario 12% 45% 12% 20

21 L identità e le risorse umane I portatori d interesse oltre 50 da 21 a 50 8% 5% da 0 a 5 32% Suddivisione delle associazioni (in percentuale) in base al numero dei volontari attivi in modo gratuito e continuativo (per volontari continuativi si considera coloro che prestano in associazione un impegno medio pari almeno a 1 ora alla settimana) da 11 a 20 22% da 6 a 10 33% Complessivamente nella provincia di Parma i volontari continuativi (che prestano un impegno medio pari almeno ad 1 ora alla settimana) sono circa , pari al 2,2% della popolazione totale. La percentuale diventa del 3,1% se il termine di confronto è costituito dalla popolazione attiva con età fra 18 e 75 anni, fascia di età in cui viene svolta, nella quasi totalità dei casi, l attività di volontariato. A queste vanno aggiunte altre 7/8000 persone che svolgono attività di volontariato in modo non continuativo. La quasi totalità delle Odv (oltre 90 %) non dispone di una sede di proprietà, avvalendosi di affitti o comodati in uso gratuito; di questi, poco meno di un terzo ha solo un recapito presso uno dei membri, spesso utilizzato anche per riunioni e attività. sup. 65 non prevalente 16% 6% meno 29 5% da 30 a 45 32% escl. masc. prev. masc. 24% escl. femm. 9% 8% prev. femm. 21% da 51 a 100 4% da 11 a 50 23% oltre 100 7% inferiore 1 32% da 46 a 65 41% equivalente 38% da 1 a 10 34% Suddivisione delle associazioni (in percentuale) in base alle classi di volontari prevalenti all interno delle stesse Suddivisione delle associazioni (in percentuale) in base alla distribuzione di genere dei volontari Suddivisione delle associazioni (in percentuale) in base all ammontare delle entrate 21

22 L identità e le risorse umane I portatori d interesse Il coinvolgimento degli stakeholder Forum Solidarietà, da sempre, ritiene fondamentale il coinvolgimento degli stakeholder nel processo di programmazione e valutazione delle proprie attività. Ogni anno a tal fine effettua un articolato programma di incontri per poter rilevare i bisogni, le critiche e gli stimoli. Nel processo di programmazione (come si può vedere a fpag.33 Principali processi di gestione ) Forum Solidarietà ha avuto cura di approfondire il dialogo non solo con i propri stakeholder di missione, ma anche con altri soggetti coinvolti a vario titolo. Di particolare rilevanza come luogo di incontro con gli stakeholder è rappresentato dal Comitato Paritetico Provinciale (CPP). I Comitati Paritetici Provinciali Costituiti ai sensi dell Art. 23 della L.R. n. 12/05 i CPP sono preposti al costante raccordo e confronto tra il Volontariato e gli Enti Locali con funzioni di proposta, di impulso, di sensibilizzazione, di verifica e di valutazione. I Comitati contribuiscono all individuazione delle priorità di intervento territoriali per la programmazione dei progetti promossi ed attuati dalle Organizzazioni di volontariato, in forma singola, o in rete tra loro, o con altri soggetti istituzionali per dare risposte puntuali ed efficaci ai bisogni del territorio e del volontariato. In tale direzione il Comitato: Il Comitato Paritetico è composto da: l Assessore al Coordinamento Politiche Sociali e Sanitarie, Associazionismo e rapporti con il volontariato della Provincia; due rappresentanti per ogni zona sociale, nominati dai Comitati di Distretto (raccomandando che tali nomine siano rispettose delle diverse espressioni politiche) per un totale di otto membri; nove rappresentanti eletti dalle Organizzazioni di Volontariato, iscritte e non iscritte al Registro Provinciale, più precisamente due per ciascun distretto e tre per il distretto di Parma. Partecipano al Comitato senza esserne componenti: i rappresentanti dei soggetti che contribuiscono al fondo speciale per il volontariato in relazione alle diverse appartenenze territoriali: Fondazione Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza e Fondazione Banca Monte Parma; i rappresentanti del Centro di Servizi di Parma. Sono inoltre invitati: un rappresentante del volontariato membro dell Osservatorio Regionale del Volontariato (Art.22 - L.R. 12/2005); un rappresentante del volontariato nel Comitato Regionale di Gestione del fondo speciale per il volontariato (Art L.R. 12/2005); il portavoce del Volontariato del Forum Provinciale del Terzo Settore. Per quanto riguarda nello specifico la realizzazione del Bilancio sociale, si evidenziano di seguito i passaggi più significativi: 2 incontri con il Comitato Paritetico Provinciale in merito a programmazione e rendicontazione; presentazione e discussione della prima bozza del presente Bilancio sociale nell Assemblea dei Soci, con raccolta ed elaborazione delle indicazioni emerse; interviste a 40 rappresentanti di diversi stakeholder (il report completo è pubblicato nel sito 22

23 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 Il governo e la struttura La compagine sociale Forum Solidarietà è un associazione cui possono aderire tutte le organizzazioni, anche non iscritte ai registri del volontariato, che abbiano esclusivo fine di solidarietà e che basino la propria attività sull apporto personale, spontaneo e gratuito dei propri associati. Le organizzazioni che sono dotate di una rappresentanza o struttura organizzativa territoriale (comunale o provinciale) devono aderire per il tramite della struttura di secondo livello. E richiesta una quota associativa di 50 all anno. Al 31 dicembre 2009 le organizzazioni socie erano 103, come l anno precedente. Nel 2009 nessuna organizzazioni è uscita dalla compagine sociale e nessuna richiesta di adesione è stata respinta. TComposizione della compagine sociale (al 31/12/2009) N. org. 1 livello N. org. 2 livello N. totale Odv iscritte al Registro Vol Odv non iscritte al Registro Vol Associazioni di Promozione Sociale 3-3 Totale Dinamica della compagine sociale dal momento della costituzione come Csv N. org. 1 livello N. org. 2 livello N. totale Odv socie al 31 dicembre Odv entrate dal 31/12/1996 al 31/12/ Odv uscite dal 31/12/1996 al 31/12/ Tenendo conto che le 8 organizzazioni socie di secondo livello sono rappresentative di 95 organizzazioni, si ha che il 45% delle organizzazioni di volontariato presenti sul territorio provinciale sono associate a Forum Solidarietà. Indicatore di rappresentatività delle organizzazioni di volontariato Di 1 livello Di 2 livello Totale % Odv socie su Odv presenti in provincia 28% 87% 45% 23

24 L identità e le risorse umane Il governo e la struttura Tutti i settori di intervento del volontariato parmense sono rappresentati nella compagine sociale; solamente nel caso del settore della protezione civile / ambiente si ha una minore presenza rispetto alla dimensione provinciale. Composizione della compagine sociale per settore di intervento Settori d intervento N. org. 1 livello N. org. 2 livello N. totale Adolescenza - Educazione 5-5 Anziani Dipendenze 3-3 Disabilità Disagio - Emarginazione 5-5 Donazione sangue-organi Famiglia - Infanzia Migranti - Intercultura 2-2 Pace - Diritti - Economia solidale 3-3 Protezione civile - Ambiente Soccorso emergenza trasporto infermi 4-4 Solidarietà internazionale Tutela della salute Tutela degli animali 1-1 Altro (coordinamento) Totale La compagine dei soci di Forum Solidarietà rispetto all insieme delle odv presenti nel territorio è ben rappresentativa rispetto a parameri quali dimensioni e budget a disposizione, ma è sovrarappresentata dalle associazioni che operano nel distretto del capoluogo nei confronti degli altri. Composizione della compagine sociale per area territoriale Distretto (prevalente) di operatività N. org. 1 livello N. org. 2 livello N. totale Parma Fidenza Taro-Ceno 1-1 Sud-Est Composizione della compagine sociale per dimensione Dimensione N. org. 1 livello N. org. 2 livello N. totale < 20 soci da 20 a 200 soci >200 soci

25 L identità e le risorse umane Il governo e la struttura Il sistema di governo Nel 2008, a seguito di un percorso avviato l anno precedente, è stata ottenuta la Personalità giuridica. Gli organi sociali di Forum Solidarietà sono: l Assemblea dei soci; il Comitato esecutivo; il Presidente; il Vice Presidente; il Collegio dei revisori dei conti; il Collegio dei probiviri. L Assemblea dei soci è costituita da tutte le organizzazioni socie; va segnalato che vengono invitate a partecipare tutte le organizzazioni di volontariato della provincia. Nel 2009 è stata convocata 2 volte. Assemblee realizzate nel 2009 Data Oggetto Partecipazione 13/06/09 Relazione attività svolta nel organizzazioni socie (pari al 38%), Ordinaria Presentazione bozza bilancio sociale delle quali 9 con delega Presentazione, discussione ed approvazione bilancio 5 organizzazioni non socie di esercizio al 31/12/2008, relazione revisori dei conti. 26/11/09 Presentazione programma organizzazioni socie (pari al 32%), Ordinaria Approvazione bilancio preventivo 2010 delle quali 4 con delega 3 organizzazioni non socie Il Comitato Esecutivo, il cui compito è di amministrare l associazione, è eletto dall Assemblea tra i rappresentanti delle organizzazioni socie o tra altre persone indicate dalle medesime organizzazioni. Al Comitato Esecutivo partecipa un membro aggiunto di nomina del Comitato di Gestione del Fondo speciale per il Volontariato (Co.Ge.) avente medesimi diritti/doveri degli altri membri relativamente alle questioni riguardanti la gestione dell attività del Centro Servizi del Volontariato. Le cariche sociali durano 3 anni e possono essere confermate. Può essere composto in numero variabile da 5 a 11 membri. L attuale Comitato, rinnovato nel 2007 e in scadenza nel 2010, è composto da 11 membri, dei quali 2 al primo mandato. Il Presidente, eletto dal Comitato Esecutivo, rappresenta legalmente l organizzazione. La sua carica dura 3 anni e può essere confermata. Ai componenti dell organo di governo non sono conferite deleghe specifiche, ad eccezione del presidente a cui è confeito anche l incarico di tesoriere. Il Comitato Esecutivo nel 2009 si è riunito 8 volte. La partecipazione media è stata del 62,5%. Nel 2009 il Comitato esecutivo, oltre a svolgere l attività ordinaria, è stato particolarmente impegnato nella ridefinizione del regolamento interno (presentato ed approvato dall Assemblea dei soci ad inizio 25

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