Insieme per la sicurezza

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1 Anno XXX, Numero 1 ottobre/novembre 2015 Bologna tizie P e r i o d i c o d e l l a F e d e r a z i o n e I m p i e g a t i O p e r a i M e t a l l u r g i c i d i B o l o g n a SPECIALE Fiom-Cgil 2 Come si lavora in Magneti Marelli? Un'inchiesta utile che evidenzia molte criticità 8 Pronti per ripartire A quattr'occhi coi delegati per comprendere meglio il successo della FIOM 10 Da clandestina a fenomeno mediatico: la bacheca social della FIOM Marelli 11 Volantino Manifestazione Insieme per la sicurezza La le elezioni scorsa estate si sono svolte dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (gli RLS) in Magneti Marelli a Bologna e Crevalcore. Sono state elezioni che hanno visto un successo delle liste della FIOM CGIL, con la FIOM maggioranza assoluta in tutti e due gli stabilimenti e che a Bologna hanno registrato un affermazione da record della nostra lista che è arrivata al 79% dei voti. Con queste elezioni la FIOM CGIL rientra in Magneti Marelli con i I risultati del questionario sulle condizioni di lavoro in Magneti Marelli a Bologna e a Crevalcore Michele Bulgarelli e Daria Marrucci - Fiom-Cgil Bologna propri rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, dopo anni di esclusione. La FIOM di Bologna ha deciso, insieme ai delegati, di costruire un questionario per dare la parola alle lavoratrici ed ai lavoratori, per ascoltare e per capire come sono le condizioni di lavoro, quali sono i maggiori problemi e le percezioni delle persone. Abbiamo provato a raccogliere elementi oggettivi, ottenere dati, numeri e tabelle che ci potranno servire, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, per il confronto con l azienda e per richiedere interventi precisi sulla base di quanto emerso dai dati raccolti. E allora, partiamo con i numeri. facebook: Fiom Weber-Marelli Crevalcore-Bologna

2 Insieme per la sicurezza MAGNETI MARELLI Come si lavora in 2 Segue dalla prima pagina Chi ha compilato il questionario Al questionario hanno risposto 302 lavoratrici e lavoratori, 157 a Bologna e 145 a Crevalcore. La maggioranza sono operai (211) e il 30% sono lavoratori inquadrati come impiegati o professional/quadri. C è una presenza significativa di lavoratrici donne (66), egualmente distribuite tra i due stabilimenti. Il 30% dei questionari è stato compilato da parte di lavoratori sotto i 35 anni (35% se si considera solo lo stabilimento di Crevalcore), anche se la maggioranza di chi ha compilato il questionario è un lavoratore (uomo o donna) che si colloca nella fascia centrale di età (36-50 anni). Le condizioni di lavoro Partendo dalle condizioni di lavoro emerge subito che la stragrande maggioranza dei lavoratori dichiara di essere sottoposto sempre o quasi sempre () a ritmi di lavoro elevati - domanda 2.1 -, con una percentuale che a Crevalcore raggiunge l 86% delle risposte. Per quanto riguarda gli impiegati si registra che il 62% degli intervistati risponde di essere sottoposto sempre o quasi sempre a scadenze molto rigide e/o molto strette - domanda 2.2. Sulla qualità e le caratteristiche del la- Magneti Marelli? Un inchiesta utile che evidenzia mo Come si lavora oggi alla Magneti Marelli di Bologna e Crevalcore? L ambiente e l organizzazione del lavoro mi hanno già danneggiato o potranno danneggiare la mia salute? Sono queste le domande principali che stanno alla base dell inchiesta, e bene hanno fatto gli RLS della FIOM della Magneti Marelli degli stabilimenti di Bologna e Crevalcore a promuoverla, assieme alla FIOM di Bologna, tramite un questionario consegnato a tutti i lavoratori e alle lavoratrici degli stabilimenti Magneti Marelli. Gino Rubini - editor della Rivista online Diario per la Prevenzione Il primo dato positivo è stato quello della partecipazione: il di questionari restituiti compilati, a fronte circa 600 questionari distribuiti, è un buon risultato di partecipazione. In genere nelle inchieste tramite questionario autocompilato il ritorno è molto più basso. Crevalcore 48% Stabilimento Bologna 52% I dati provenienti dallo stabilimento di Bologna sono sovrapponibili ai dati di comparto dell inchiesta svolta dalla FIOM nel 2008 su scala nazionale, mentre i dati riguardanti lo stabilimento di Crevalcore sono molto più critici. Le condizioni di lavoro nello stabilimento di Crevalcore sono Qualifica 70,9% 19,1% voro svolto emerge una differenza netta tra i due stabilimenti, collegata si può supporre alla natura prettamente produttiva del sito di Crevalcore: qui il 62% dei lavoratori dichiara domanda di svolgere compiti monotoni (contro il 39% di Bologna); a Bologna il Operai " Quadri notevolmente più disagiate e richiedono interventi mirati sia sulle condizioni di lavoro, sia sugli aspetti di rischio presenti nel ciclo produttivo di fonderia. Dalla lettura dei dati nello stabilimento di Crevalcore appaiono con chiarezza gli aspetti della fatica fisica, della movimentazione carichi e dei movimenti ripetitivi, di esposizione a gas fumi e polveri, nonchè le posizioni disagiate che provocano dolori muscoloscheletrici che riguardano la maggioranza dei lavoratori. Ritmi elevati, difficoltà a fare degli intervistati dichiara di svolgere compiti complessi domanda 3.5 (contro il 37% di Crevalcore); l 81% dei lavoratori in forza a Bologna dichiara di apprendere con il proprio lavoro nuove nozioni (mentre a Crevalcore siamo al 54%) domanda 3.6. Emerge in modo netto una differenza tra i due stabilimenti anche quando le domande riguardano l organizzazione del lavoro. A Crevalcore il 56% degli intervistati dichiara di non poter fare una pausa quando ne sente il bisogno,

3 facebook: Fiom Weber-Marelli Crevalcore-Bologna lte criticità pausa quando se ne sente il bisogno, difficoltà ad ottenere permessi e ferie (conciliazione tempi di lavoro e di vita ) sono aspetti aggiuntivi di disagio a Crevalcore rispetto a Bologna. potrebbe dire che mentre nello stabilimento di Crevalcore persistono e hanno prevalenza nella percezione dei lavoratori i rischi più tradizionali sui quali si possono fare interventi di mitigazione con bonifiche e miglioramenti degli impianti, nello stabilimento di Bologna le fonti del disagio sono collegate prevalentemente alle costrittività della organizzazione del lavoro. Una bonifica dei posti di lavoro impiegatizi potrebbe essere in primo luogo l allontanamento di stampanti e plotter dalle scrivanie. Per quanto riguarda lo stabilimento di Bologna in particolare per gli impiegati pesano le costrittività da scadenze rigide e carichi di lavoro. Alcuni indicatori sentinella suggeriscono l opportunità di approfondire la valutazione del rischio stress lavoro correlato in particolare nello stabilimento di Bologna. Il primo indicatore sentinella riguarda il 39,2% delle persone che hanno dichiarato problemi d insonnia, che si associa al 36,7% dell indicatore ho difficoltà a concentrarmi, faccio fatica a pensare. L indicatore sono ansioso o irritabile sempre per lo stabilimento di Bologna balza al 62%. Sono dati rilevanti che superano ampiamente i dati delle Survey che ogni cinque anni svolge la Fondazione Europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro. Uno sguardo poi alla cosiddetta pagella della salute. Era atteso che gli operai si attribuissero un voto inferiore a quello degli impiegati: le ragioni ci sono, perchè il lavoro fisico consuma più rapidamente alcune parti del corpo. Pensiamo ai disturbi muscolo-scheletrici, alla movimentazione carichi, ecc. Questo dato va letto collegandolo alla domanda se il lavoratore o la lavoratrice pensa che potrà svolgere lo stesso lavoro quando avrà 65 anni. Le risposte negative (dato generale pari al 64%) sono più alte a Crevalcore (67%) rispetto a Bologna (60%), sono più alte tra gli operai (69%) e tra le donne (). Lasciamo ai lettori formulare considerazioni di natura 3 Genere DOMANDA 1 DOMANDA 1 Donne" 24% Poco " 23% Poco " 23% Per Niente" 9% Per Niente" 9% Molto Bene" 13% Molto Bene" 13% " 76% Abbastanza Bene" Abbastanza 55% Bene" 55% Fino a 35 anni Tra 35 e 50 anni Oltre 50 anni Età 29% 56% 15% DOMANDA 2.1 DOMANDA 2.1 Sempre Quasi Sempre Quasi Mai Mai Sempre Quasi Sempre Quasi Mai Mai mentre a Bologna risponde nello stesso modo solo il 13%. domanda Anche sulla conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro emerge lo stesso tipo di problema: a Bologna il 61% dei lavoratori dichiara di essere libero di decidere quando prendere va- Generale Bologna Crevalcore Generale Bologna Crevalcore

4 4 Insieme per la sicurezza MAGNETI MARELLI Segue dalla terza pagina: Come si lavora in Magneti Marelli previdenziale che si possono sviluppare rispetto a questo dato di ricerca. Per riassumere: una ricerca utile e importante che potrà essere arricchita se gli Rls e il sindacato avranno la possibilità di approfondire con i lavoratori le criticità che sono emerse dal sondaggio svolto con il questionario. Per esperienza, visti i dati, mi pare che vi siano due profili diversi d intervento possibili per il miglioramento delle condizioni di lavoro e ambientali. Il primo riguarda la realtà di Crevalcore ove la mitigazione dei rischi richiede interventi sui sistemi di macchine e impianti (riduzione rumore, gas, fumi e polvere) e al contempo su cari- chi di lavoro e ritmi più ragionevoli. Il secondo profilo d intervento riguarda lo stabilimento di Bologna e richiede una particolare attenzione verso gli aspetti organizzativi: si evidenzia una compressione dei tempi di lavoro ed una intensificazione del lavoro data dalle scadenze rigide (in particolare nel lavoro impiegatizio, ma non solo) che richiederebbe una revisione della valutazione del rischio stress lavoro correlato. Alcuni dati di disagio emersi dal sondaggio svolto con il questionario vanno verificati in profondità: la percentuale del 39,2% dei disturbi del sonno denunciati dai lavoratori dello stabilimento di Bologna è molto elevata. Questa inchiesta svolta con mezzi ridotti ma con un forte impegno degli Rls e dei lavoratori ha messo in evidenza alcune criticità sulle quali è possibile intervenire per migliorare le condizioni di lavoro e di salute dei lavoratori e la qualità del lavoro. n DOMANDA DOMANDA 3 Domanda 3.1 Domanda 3.1 Domanda 3.2 Domanda 3.3 Domanda 3.4 Domanda 3.5 Domanda 3.6 Domanda 3.2 Domanda 3.3 Domanda 3.4 Domanda 3.5 Domanda 3.6 DOMANDA DOMANDA 4 Domanda 4.1 Domanda 4.2 Domanda 4.1 Domanda 4.3 Domanda 4.4 Domanda 4.5 Domanda 4.2 Domanda 4.3 Domanda 4.4 Domanda 4.5 " " DOMANDA 5 DOMANDA 2.2 Sempre Quasi Sempre Quasi Mai Mai Domanda 5.1 Domanda 5.2 Domanda 5.3 Domanda 5.4 Sempre Quasi Sempre Quasi Mai Mai Generale 0% Operai Operai Operai Operai Segue da pagina 3 canze o giorni di permesso, mentre a Crevalcore la percentuale è del 29%. - domanda 4.3 Il luogo di lavoro Per quanto riguarda le domande riferite agli ambienti di lavoro emerge una differenza nelle risposte tra la condizione degli operai e degli impiegati. Il 62% degli operai occupati a Bologna dichiara di essere esposto (sempre o quasi sempre) a temperature troppo alte o troppo basse, e la percentuale è del 76% considerando gli operai occupati a Crevalcore domanda 5.1 -, mentre danno la stessa risposta solo il 38% degli impiegati di Bologna. Sulla rumorosità domanda degli A Bologna il 37% degli impiegati dichiara di lavorare sempre nella Sciopero generale, 12 dicembre 2014: ai cancelli della Lamborghini ambienti il 70% dei lavoratori di Creval- vici- core dichiara di essere esposto a rumori forti e di lavorare in ambienti in cui bisogna alzare la voce per parlare e/o che rendono difficile concentrarsi. Sempre a Crevalcore si registra un 69% di intervistati che dichiarano di operare in ambienti in cui si trovano esposti (sempre o quasi sempre) a vapori/fumi/polveri o sostanze chimiche domanda 5.3 -

5 facebook: Fiom Weber-Marelli Crevalcore-Bologna DOMANDA 6 DOMANDA 8 Sempre Quasi Sempre Quasi Mai Mai Domanda 6.1 Domanda 6.2 > 35 anni tra 35 e 50 anni < 50 anni Domanda 6.3 Donne Domanda 6.4 " nanza di stampanti/server/simulatori o altri dispositivi elettronici e il dato complessivo dello stabilimento vede il 59% dei lavoratori che dichiarano di lavorare sempre o quasi sempre in questa situazione. In questo caso la percentuale è leggermente più bassa a Crevalcore (51%). domanda In riferimento alla prestazione lavorativa le differenze tra i due stabilimenti sono estreme. A Crevalcore il 77% degli intervistati domanda dichiara di svolgere sempre un lavoro che comporta movimenti ripetitivi delle mani e delle braccia; se si considera anche chi risponde quasi sempre la percentuale sale all 88%. A Crevalcore si registrano problemi di ergonomia nelle postazioni di lavoro, con un 68% di lavoratori e lavoratrici che rispondono di lavorare in posizioni che sono disagiate - domanda 6.2 -, che provocano dolore o che non consentono di lavorare con una postura corretta. Il 66% dichiara anche di lavorare in spazi sovraffollati o in postazioni troppo ravvicinate. domanda 6.3 e 6.4- Alla domanda 8 ( se rilevi un problema di sicurezza o legato all ambiente di lavoro e lo porti a conoscenza dei tuoi responsabili, ritieni che lo stesso venga adeguatamente affrontato dall azienda? ) le differenze non riguardano le risposte degli operai rispetto agli impiegati, ma i due stabilimenti. Se a Bologna risponde affermativamente il 49%, a Crevalcore prevalgono nettamente le risposte negative 61%. Scorporando secondo le fasce di età di chi ha compilato il questionario (prescindendo quindi dalla qualifica e dallo stabilimento) emerge una prevalenza di SI solo tra chi ha più di 50 anni. Mentre tra chi ha meno di 35 anni i NO sono più della metà (56%) e tra chi ha tra i 35 e i 50 anni sono il 58%. Una differenza marcata nelle risposte si riscontra anche tra uomini e donne, dove nelle risposte delle lavoratrici (operaie ed impiegate) i NO raggiungono il 71%. L ambiente sociale, le relazioni, lo stress da lavoro. La valorizzazione della professionalità La maggioranza di chi ha risposto al questionario dichiara di trovarsi spesso ( sempre o quasi sempre ) in una situazione di sovraccarico di lavoro domanda 9 -. Risponde in questo modo il 55% dei lavoratori intervistati occupati a Bologna, e il 69% degli intervistati di Crevalcore. Il rischio di sovraccarico di lavoro è particolarmente presente tra gli impiegati, che rispondono sempre o quasi sempre nel 64% dei casi. Alla domanda 10 ( nel tuo lavoro ti senti adeguatamente supportato/a dal tuo diretto responsabile? ) le risposte positive sono più alte tra gli ope- 5 DOMANDA 9 DOMANDA 10 Sempre Quasi Sempre Quasi Mai Mai Domanda 9.1 Domanda 9.2 > 35 anni tra 35 e 50 anni < 50 anni Domanda 9.3 Donne DOMANDA 11

6 Insieme per la sicurezza MAGNETI MARELLI DOMANDA 10 > 35 anni tra 35 e 50 anni < 50 anni Donne 6 Lavoratori davanti alla Magneti Marelli di Crevalcore Segue da pagina 5 rai (59% contro 41% ) rispetto agli impiegati, dove i SI sono il 53%. Le percentuali più basse di risposte positive si trovano tra le donne (52%) e tra i lavoratori (indipendentemente dallo stabilimento, dal genere e dalla categoria professionale) che si collocano nella fascia di età tra i 35 e 50 anni (). Il numero maggiore di Sì si riscontra invece tra i giovani sotto i 35 anni (72%) e tra chi ha più di 50 anni (67%). Alla domanda 11 ( ritieni che le attività che ti vengono richieste siano consone alla tua professionalità e alle tue competenze? ) si registra il 60% di risposte affermative, con percentuali più alte tra gli impiegati (66%) e più basse tra gli operai (54%) e tra le donne (54%). Operai Donne DOMANDA 11 DOMANDA 12 > 35 anni tra 35 e 50 anni < 50 anni Donne Alla domanda 12 il dei lavoratori dichiara che le proprie professionalità sono adeguatamente valorizzate. Le percentuali di risposte affermative e negative sono simili tra Bologna e Crevalcore, mentre si differenziano tra operai ed impiegati: tra gli impiegati le risposte negative sono più basse (70%) contro il 78% degli operai. Tra le donne la percentuale di è pari al 79%. Per fasce di età si nota che le percentuali di risposte negative sono più basse tra i giovani (60%) e tra gli occupati con contratti precari (55%) mentre raggiungono l 81% tra i lavoratori e le lavoratrici tra i 35 e i 50 anni. In nessuna fascia di età, in nessuna tipologia contrattuale, né tra le donne né tra gli uomini, né a Crevalcore né a Bologna si riesce a trovare un gruppo di intervistati all interno del quale prevalga una risposta affermativa alla adeguata valorizzazione professionale in Magneti Marelli. Rispetto a Relazioni, Ambiente Sociale e Stress, la fascia di età che esprime giudizi maggiormente negativi è quella tra i 35 ed i 50 anni. Inoltre, a prescindere dall età, si evidenzia il disagio peggiore tra le donne la cui maggioranza manifesta risposte negative.

7 facebook: Fiom Weber-Marelli Crevalcore-Bologna DOMANDA 13 SI DOMANDA 14 Operai 8 media salute Bologna Crevalcore Operai > 35 anni tra 35 e 50 anni < 50 anni Donne 7,5 7,3 7,3 90% Operai 7 6,76 6, MEDIA SALUTE 6,57 6,58 68% 6,5 6,3 6,4 45% 23% 6 Bologna Operai > 35 anni < 50 anni Donne Crevalcore tra 35 e 50 anni udito vista schiena stress La salute Alla domanda 13 ( ritieni che la tua salute sia stata compromessa o sarà compromessa a causa del tuo lavoro?) rispondono SI il 57% degli operai contro il 31% degli impiegati. Dichiarano di avere problemi di udito il 35% degli operai intervistati (contro un 4% tra gli impiegati), mentre le percentuali si invertono in riferimento a problemi alla vista: 78% di risposte affermative tra gli impiegati e percentuali di SI più alte tra gli operai a Bologna rispetto a quelli di Crevalcore. I dolori muscolo-scheletrici (mal di schiena, alle spalle, al collo, dolori alle braccia, alle mani o dolori muscolari alle gambe) sono molto diffusi: tra gli operai la percentuale è dell 88%. E da tenere in Operai Donne DOMANDA 15 Credo di SI Credo di NO n so considerazione il fatto che si registrano percentuali molto alte anche tra i giovani sotto il 35 anni (79%) a prescindere dalla qualifica. I disturbi legati allo stress ( ho difficoltà a concentrarmi/faccio fatica a pensare ) sono più alti tra gli impiegati che tra gli operai: il 61% degli impiegati dichiara di essere ansioso o irritabile. La pagella della salute domanda 14 - mostra un dato omogeneo tra i due stabilimenti (voto medio 6,76), mentre le differenze si notano tra operai (6,5) e impiegati (7,3), tra donne (6,3) e uomini (6,9) e tra le diverse fasce di età, dove emerge che il dato più basso (6,3) si trova sempre nella fascia centrale, quella dei lavoratori tra i 35 e i 50 anni, mentre tra i giovani (7,2) e chi ha oltre 50 anni (7) il dato è superiore al valore medio registrato nel questionario. Alla domanda 15, se il lavoratore o la lavoratrice pensa che potrà svolgere lo stesso lavoro quando avrà 65 anni le risposte negative (dato generale pari al 64%) sono più alte a Crevalcore (67%) rispetto a Bologna (60%), sono più alte tra gli operai (69%) e tra le donne (). 7

8 Insieme per la sicurezza MAGNETI MARELLI Pronti per ripartire A quattr'occhi con i delegati per comprendere meglio il successo della Fiom 8 Intervista a... Mimmo Lisi Dopo tanto tempo anche i lavoratori di Crevalcore si sono potuti esprimere votando i propri Rappresentanti per la curezza (RLS). Come valuti queste elezioni? è trattato di un risultato straordinario, in primo luogo perché hanno votato tantissimi lavoratori quasi l 82% -, in secondo luogo perché come FIOM abbiamo ottenuto circa 62% delle preferenze. A cosa addebiti il vostro successo? Secondo me molti lavoratori hanno visto nel nostro possibile rientro in Fiat, una grande speranza, e poiché la vittoria è stata praticamente schiacciante ciò dovrebbe far riflettere in tanti. Infatti, se i lavoratori votano un sindacato che è stato escluso dall azienda per ben cinque anni, vuol dire che in quel sindacato si riconoscono e che in quel sindacato hanno fiducia. Adesso come avete intenzione di muovervi? Avremo molto da fare perché gli altri sindacati hanno lasciato delle vere e proprie macerie. tratta perciò di riprendere un percorso dove noi, piano piano, dovremo rimettere a posto tutto quello che in questi anni è stato trascurato. Da dove ripartire, quindi? La cosa più evidente, che salta davvero all occhio, è che la Fiat fa un gran parlare di sicurezza con slides, cartellonistica e tanti bei discorsi, ma in realtà molto, troppo, rimane solo sulla carta. La cosa sorprendente è che sul tema della sicurezza si fanno anche spese non indifferenti, ma si tratta di interventi che il più delle volte sono di immagine, che non vanno ad affrontare i problemi alla radice. Se non ho capito male, più apparenza che sostanza. A cosa addebiti questa contraddizione? Io ritengo, anzi sono convinto, che manchi ancora una reale cultura della sicurezza. La sicurezza viene infetti vissuta da parte di Fiat come qualcosa di marginale. n c è coordinamento, gli interventi che si fanno sono spesso slegati dal contesto, e le iniziative che si prendono sono quasi sempre iniziative individuali, del singolo caporeparto, o del singolo individuo; insomma, vi è scarsa o nulla programmazione. Intervista a... Massimo Monesi Le ultime elezioni per gli RLS hanno consegnato alla FIOM un risultato importante. Quali sono le tue considerazioni? Il risultato è stato inaspettato perché addirittura migliore rispetto alle previsioni. Abbiamo infatti ottenuto tre RLS su quattro e raggiunto quasi l 80% dei consensi tra operai e impiegati. Il risultato ci dice che, nonostante la nostra esclusione durata ben quattro anni, la gente ancora ci ritiene credibili. Cosa ti ha sorpreso di più di questo risultato? Onestamente, il risultato che mi ha colpito di più è stato quello degli impiegati. Sai, tra gli operai la nostra tradizione è sempre stata molto forte, invece tra i tecnici, gli impiegati e gli ingegneri, il risultato era meno scontato, eppure è andata benissimo anche lì. Secondo te quali sono le ragioni di questa vittoria? Ritengo che le ragioni della vittoria vadano ricercate nel fatto che la gente in questi anni si è sentita un po trascurata. Molte lavoratrici e molti lavoratori ci venivano a cercare anche se non eravamo più RLS; anzi, molti non sapevano nemmeno chi fossero gli RLS dei cosiddetti sindacati firmatari e quindi nominati dall azienda. Alla fine, quando le persone hanno potuto liberamente esprimere il proprio voto non ci hanno pensato due volte e hanno dato a noi la preferenza Ora come vi sentite? Il risultato ci fa grande piacere, ma ci carica anche di tante responsabilità. n a caso abbiamo voluto subito partire con il questionario sulla salute e la sicurezza e affrontare il tema della mensa, che da sempre è un tema molto sentito da tutti. Vogliamo iniziare ad affrontare dei problemi che da troppo tempo sono stati trascurati. Proprio in tal senso riprenderemo, anzi l abbiamo già fatto, a girare nei reparti; insomma, si comincia a rifare quelle cose che un tempo erano cose di routine, ma che negli ultimi quattro anni purtroppo non lo sono state. Queste elezioni sono anche un auspicio per il futuro?

9 facebook: Fiom Weber-Marelli Crevalcore-Bologna Esatto. Oggi si rientra in questa forma, ma speriamo che in un prossimo futuro si possa rientrare a tutti gli effetti come RSU. Nello specifico, che tipo di problemi evidenziate? Le criticità sono moltissime. Abbiamo già fatto un incontro con l azienda per affrontare rapidamente le varie problematiche. Dopo quell incontro alcune cose sono state messe a posto, ma altre verranno sistemate secondo delle tempistiche concordate in quell occasione. Abbiamo chiesto e preteso, per esempio, che le cappe di aspirazione di parecchie macchine di fonderia venissero subito ripristinate e in effetti, dopo la nostra sollecitazione, l intervento è stato immediatamente effettuato. Inoltre, a tre anni dal terremoto, abbiamo ottenuto finalmente il rispetto delle procedure per quanto concerne quei locali preposti a magazzino dichiarati inagibili. Vi è poi un grosso problema legato al reparto Ripresa pezzi che, a mio avviso, necessita di interventi urgentissimi. Il problema della cultura della sicurezza è perciò centrale Esattamente. Manca una cultura diffusa della sicurezza e le criticità sono, a mio parere, tutte ascrivibili a questo deficit. Guarda, non è che in assoluto non si facciano le cose, ma il problema è proprio culturale. Il nostro è uno stabilimento produttivo, tutto ruota intorno alla produzione, perciò prima vengono i pezzi e poi la sicurezza dei lavoratori. Questo modo di fare le cose si riflette parzialmente, purtroppo, anche sui lavoratori a cui non viene trasmessa un idea organica della sicurezza. Se ci fosse una sensibilità maggiore i risultati sarebbero certo migliori. Devi poi tenere presente che vi è un forte problema legato ai ritmi di lavoro, che spesso sono davvero pesanti. Per assecondare questi ritmi a volte non si seguono le procedure corrette. Ad esempio, c è chi ancora preleva e poi scarica i Cab, che pesano 5-6 chili, con una mano sola e non con due mani, come invece la procedura richiederebbe. A parole tutti dicono che non si deve fare, ma nel concreto è un comportamento ampiamente accettato. A questo mi riferisco quando dico che manca una cultura della sicurezza: a volte basta salvare le apparenze, soprattutto da parte di chi riveste ruoli di responsabilità. Rappresentare un sindacato di gran lunga maggioritario ed essere esclusi vi ha certamente messo in condizioni difficili E vero, ma in questo contesto la gente ha comunque percepito la nostra autonomia e il nostro essere da una parte sola: quella dei lavoratori. Ritengo che aver dimostrato coerenza alla fine ci abbia quindi premiati. Tra l altro il vostro successo non è isolato. A Bologna il 79% è stato un risultato eccezionale ma, come ha detto Michele De Palma coordinatore nazionale FIOM per il gruppo Fiat, la FIOM è tornata ad essere il primo sindacato in Fiat: un risultato straordinario e che ci incoraggia; infatti era dagli anni 80 che la FIOM in Fiat non era più il primo sindacato, se si escludono Bologna e altre realtà comunque molto importanti. Secondo il tuo parere come ha inciso il CCSL su queste elezioni? Beh, è naturale che la gente abbia capito che il CCSL era assolutamente un contratto a perdere. Quando non ti pagano i primi tre giorni di malattia, quando non puoi scioperare, quando gli straordinari non vengono pagati come è successo a Crevalcore con il terremoto, ecc., è naturale che tutte queste cose lascino uno strascico di malcontento. Tra l altro, noi abbiamo espresso da subito la nostra contrarietà sul contratto specifico, proprio in ragione di queste valutazioni e la gente ha capito che non dicevamo bugie. Ora cosa ti aspetti? Come ti ho detto, spero che questo risultato sia un primo passo per rientrare a tutti gli effetti anche come RSU. Mi auguro poi che la gente continui a sostenerci, magari facendo un passo in più, e cioè iscrivendosi alla FIOM. Nelle aziende dove la FIOM è forte si sta generalmente meglio, come dimostrano tanti esempi di aziende di Bologna a noi anche fisicamente vicine. n 9 So che avete un problema molto spinoso che riguarda il taglio delle pause nel reparto alluminio. Proprio così. Il tema è delicatissimo, perché l azienda giustifica il taglio delle pause con il miglioramento ergonomico delle postazioni di lavoro. In poche parole: Ti riduco le pause perché fai meno fatica. In realtà le pause vengono tagliate, ma i miglioramenti ergonomici sono solo annunciati e non esistono. In ogni modo, da oggi i lavoratori hanno dei delegati eletti democraticamente, E vero, però mi auguro che questo sostegno si traduca anche in una adesione in termini di iscrizione, perché è evidente che più la FIOM è forte, più sono forti e sicuri i lavoratori. n

10 Insieme per la sicurezza MAGNETI MARELLI 10 I due stabilimenti Magneti Marelli di Bologna e Crevalcore hanno una pagina facebook dal nome: Fiom Weber-Marelli Crevalcore-Bologna. La Pagina in origine era della sola rappresentanza Fiom della Marelli di Crevalcore e per anni è stata lo strumento portavoce di ciò che avveniva Francesco di Napoli - Fiom-Cgil Bologna all'interno dello Stabilimento. Nata come un profilo più di 5 anni fa, è salita alla ribalta della cronaca quando, dal 1 gennaio 2012 la Fiat cacciava la nostra RSU dalla saletta sindacale, ci interdiva l'accesso alle bacheche e ci spogliava di ogni ruolo di rappresentanza. Il profilo divenne allora "Fiom Marelli Rsu Clandestina" e fu la nostra unica bacheca sindacale per rapportarci con i colleghi. Dopo la vittoria legale al Tribunale di Bologna la Pagina usciva dalla clandestinità e pubblicava orgogliosamente le foto della riacquistata agibilità in Azienda, riprese poi dai maggiori organi di stampa. Nei fatidici giorni del terremoto del sero a Crevalcore, dove sono tuttora. maggio 2012 il profilo facebook era Negli anni seguenti ci siamo progressivamente adattati alle evoluzioni del l'unico organo di informazione per comunicare ai lavoratori lo stato di social network, siamo diventati prima agibilità dell'azienda. L'apice si raggiunse la giornata del 30 maggio 2012 care e rappresentare entrambe le realtà una "Pagina" fino ad arrivare ad unifi- (il giorno dopo la seconda terribile della Magneti Marelli Bolognese, scossa) quando, grazie ad una informazione giuntaci, chiamam- Crevalcore e Bologna. mo a raccolta tramite il social tutti i Lavoratori presenti a Crevalcore per presidiare immediatamente i cancelli dello Stabilimento in quanto la Magneti Marelli si apprestava a trasferire delle linee di montaggio da Crevalcore a Bari. Una giornata di lotta e tensione come non mai, che nel giro di poche ore vide giungere e partecipare tutta la struttura della Fiom fino al Sagretario Generale Maurizio Landini, oltre che a Stampa e TV. Vincemmo, le linee rima- Lo stabilimento Weber... quando facebook non c'era Da clandestina a fenomeno mediatico La bacheca social della Fiom Marelli Oggi contiamo quasi 5000 "Like", siamo una delle pagine sindacali più seguite d'italia oltre ad essere una delle prime ad essere mai state fondate. Informiamo in primis i Lavoratori di ciò che accade localmente ma non manchiamo di pubblicare anche articoli ed approfondimenti delle vicende contrattuali ed industriali del gruppo FCA nonché di quello che accade contemporaneamente nell'ambito contrattualistico di Confindustria. Riteniamo che Facebook sia un potente strumento di informazione e comunicazione, e la nostra esperienza al riguardo può tranquillamente testimoniare che è stato fondamentale nei periodi più bui della nostra recente storia sindacale. n

11 facebook: Fiom Weber-Marelli Crevalcore-Bologna 21 NOVEMBRE 2015 MANIFESTAZIONE NAZIONALE ROMA, PIAZZA ESEDRA ORE 9,30 - PIAZZA DEL POPOLO ORE NOVEMBRE 2015 MANIFESTAZIONE NAZIONALE ROMA, PIAZZA ESEDRA ORE 9,30 - PIAZZA DEL POPOLO ORE 12 La legge di stabilità presentata dal governo non ci piace. È la stessa logica dei provvedimenti che hanno peggiorato e reso più precarie e insicure le condizioni dei lavoratori, dal Jobs act, alla «buona scuola» allo «sblocca Italia». Le misure proposte perseverano sulla strada dell'ingiustizia sociale, non mettono in atto reali misure per lo sviluppo, la ripresa degli investimenti, la crescita dell'occupazione stabile, la lotta alla povertà e alle disuguaglianze sociali, non combattono l'evasione fiscale e la corruzione anzi le assecondano e producono un ulteriore riduzione alla spesa pubblica a partire dai tagli alla sanità, inoltre fanno pagare un ulteriore prezzo al Mezzogiorno che non compare nemmeno tra i titoli. Per Contro questa politica economica e sociale bisogna mobilitarsi per rivendicare scelte diverse e proposte che si affiancano alle nostre rivendicazioni contenute nella piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici. Il 21 novembre la Fiom scende in piazza a Roma, insieme alle associazioni, ai movimenti e alle persone che in questi anni si sono battuti, e vogliono continuare a farlo, per contrastare le politiche di austerità europee, e le conseguenti scelte dei diversi governi del nostro Paese, per affermare i princìpi della nostra Costituzione ponendosi l obiettivo di riunificare tutto il mondo del lavoro e affermare un nuovo modello ambientale, sociale ed economico, solidale e democratico. Insieme per avviare una mobilitazione vasta che, in coerenza con le lotte dello scorso autunno, coinvolga tutte le categorie del mondo del lavoro e tutta la Cgil. Il governo non sta ascoltando il Paese ma solo i poteri economici e finanziari più forti. n fermiamoci. È il momento di unire e dare voce e rappresentanza al mondo del lavoro, reale maggioranza del nostro paese. Vogliamo il diritto a un lavoro dignitoso e onesto, una politica industriale pubblica e affermare il ruolo e il valore del Contratto nazionale di lavoro, della giustizia sociale e della democrazia partecipata. GLI INVESTIMENTI, IL LAVORO E I DIRITTI investimenti pubblici e privati e nuova occupazione stabile; uno Statuto dei diritti di tutto il mondo del lavoro. IL CONTRATTO NAZIONALE PER TUTTI un Contratto nazionale che tuteli tutte le forme di lavoro, garanzia del potere d acquisto e soglia del salario minimo che affermi la democrazia nei luoghi di lavoro. LO STATO SOCIALE garantire il diritto alla salute, alla scuola pubblica, alla formazione; introdurre il reddito di dignità; estendere la cassa integrazione e i Contratti di solidarietà. LA QUALITÀ DEL LAVORO ridurre gli orari e ridistribuire il lavoro; una nuova legge sugli appalti; una legge sulla rappresentanza per far entrare la democrazia nei luoghi di lavoro; LE PENSIONI ridurre l età pensionabile e dare lavoro ai giovani; ripristinare le pensioni di anzianità; avere pensioni dignitose per tutti, oggi e domani; IL FISCO GIUSTO ridurre le tasse al lavoro, combattere l evasione fiscale e la corruzione; introdurre una tassazione progressiva sui grandi patrimoni. L EUROPA E LA COSTITUZIONE cancellare il pareggio di bilancio imposto dalle politiche di austerità; affermare e realizzare i princìpi della nostra Costituzione. LA LEGGE DI STABILITÀ; IL JOBS ACT CHE HA RESO PIÙ FACILI I LICENZIAMENTI; LO SBLOCCA ITALIA; LA BUONA SCUOLA ; LA POLITICA DELLA DISEGUAGLIANZA. Contro

12 facebook: Fiom Weber-Marelli Crevalcore-Bologna FEDERAZIONE IMPIEGATI OPERAI METALLURGICI LOGNA Campagna straordinaria di Tesseramento ISIVITI FIOM ALLA PER I DIRITTI IL LAVORO LA DEMOAZIA Il momento è adesso, per crescere e cambiare abbiamo bisogno di voi. La vostra partecipazione e la vostra intelligenza saranno la nostra comune forza. Via Marconi, 69 Tel info@fiom-bologna.org fiomcgil.bologna Bologna Supplemento a FIOM tizie - Periodico della Fiom-Cgil di Bologna - Autorizzazione del Tribunale di Bologna n del 26/6/1985