Attaccamento e comportamenti antisociali in adolescenza:

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1 COGNOME: Notari NOME: Valentina CICLO DOTTORATO: XXIII FOTO TITOLO TESI DOTTORATO: fattori di rischio e di protezione Attaccamento e comportamenti antisociali in adolescenza: TUTOR: Prof.ssa Renata Tambelli CO-TUTOR: Prof.ssa Marisa Malagoli Togliatti ABSTRACT TESI DOTTORATO: Introduzione: L adolescenza è una fase evolutiva in cui si assiste ad un processo di ridefinizione dei modelli di relazione al fine di favorire la costruzione della propria identità (Ammaniti, van Ijzendoorn, Speranza, Tambelli, 2000; Thompson, Meyer, 2007). Ultimamente è stato evidenziato che, tale periodo, è caratterizzato da cambiamenti e modificazioni neuronali che si manifestano a livello anatomico, biochimico e fisiologico (Casey et al. 2008) che potrebbero rappresentare un elemento favorente la messa in atto di comportamenti a rischio e di problemi emozionali tipici di questa fase evolutiva (Steinberg, 2008). Moffitt (2003) ha sottolineato che all interno della gamma dei comportamenti antisociali emergono delle differenze individuali che permettono di operare una distinzione tra un comportamento antisociale adolescent-limited e life-course persistent. Il comportamento antisociale costituisce, secondo alcuni autori, un episodio transitorio che può rappresentare la prima fase di un processo il cui esito è la stabilizzazione della devianza (Lopez, et al. 2008). Pertanto, studi condotti in ambito clinico e di ricerca si sono concentrati sulla comprensione dei fattori di rischio che possono influire nello sviluppo di tali condotte (Hopf et al., 2008). Tra i vari fattori di rischio sono stati individuati: la deprivazione ambientale, fattori temperamentali e biologici, la qualità dei rapporti familiari, lo stile di parenting (Trentacosta, 2009). Si tratta, in genere, di famiglie multiproblematiche, scarsamente responsive sul piano emotivo, per lo più disagiate, con un livello socio-economico piuttosto basso, con uno stile di parenting autoritario caratterizzato da imposizioni incentrate sulla forza (Smith et al., 2008). Inoltre, numerosi lavori hanno sottolineato la trasmissione intergenerazionale delle rappresentazioni mentali del parenting, legate sia a rabbia, aggressività e ostilità che al calore emotivo e al supporto genitoriale (Loeber et al. 1998; Blatt-Eisengart, 2009). La qualità delle relazioni precoci con i genitori determina la capacità da parte del bambino di modulare gli stati affettivi attraverso strategie comportamentali sicure o insicure (Fonagy et al., 2005). Le prime esperienze di attaccamento e le rappresentazioni mentali dell esperienza influenzano l autostima, la regolazione delle emozioni e del comportamento e la qualità delle relazioni sociali. Alcuni studi hanno rilevato una correlazione fra attaccamento insicuro e

2 disturbi quali la depressione e i disturbi del comportamento (Bekker et al. 2007). Gli studi sull attaccamento hanno preso in considerazione la relazione fra i vari tipi di attaccamento e i fattori di rischio sociale e psicologico, evidenziando come i bambini con uno stile di attaccamento di tipo sicuro sono in grado di risolvere problemi evolutivi con una modalità più adattiva (Sroufe et al., 1993) rispetto a quelli con un attaccamento insicuro che manifestano difficoltà nella tarda infanzia e nella preadolescenza relative, soprattutto, ad una eccessiva dipendenza e minore forza dell io e a deficit nella regolazione degli affetti che li induce a manifestare reazioni di rabbia e collera (Elicker et al., 1992). Tale comportamento disfunzionale può attivare modalità interattive frustranti e stressanti per i partner coinvolti nella relazione. I diversi stili di regolazione affettiva tendono a perdurare nel tempo influenzando l adattamento sociale nelle varie fasi evolutive, contribuendo allo sviluppo di comportamenti esternalizzanti o internalizzanti, responsabili di successive alterazioni psicopatologiche. La presente ricerca si propone di esplorare e valutare i comportamenti antisociali e le diverse modalità di espressione con cui questi si manifestano in un campione di adolescenti. Strumenti: la ricerca è stata condotta su un campione di 834 adolescenti di età compresa fra gli 11 e i 18 anni, reperiti presso alcune scuole secondarie di primo e di secondo grado del comune di Roma. Dopo aver ottenuto il consenso da parte dei presidi e famiglie, a tutti i soggetti sono stati somministrati i seguenti questionari: lo YSR (Achenbach, 1991) per valutare il funzionamento emotivo comportamentale, il BQAB (Bendixen, Olweus,1989) e il VQAB (Tambelli et al, 2009) per valutare le condotte antisociali, l IPPA (Armsden e Greenberg, 1987) per valutare l attaccamento ai pari e ai genitori e l EMBU-A (Gerlsma et al., 1991) per valutare lo stile educativo percepito dai ragazzi. Risultati: il campione è stato suddiviso in tre fasce di età: i preadolescenti (11-14 anni), gli adolescenti (15-17 anni) e i tardo adolescenti (18-20 anni). Dai risultati ottenuti emerge la presenza di un differente funzionamento emotivo comportamentale. In particolare nelle scale dei problemi Esternalizzanti (F(2, 834)=28,25; p<,001) i ragazzi tardo adolescenti riportano medie più alte rispetto al gruppo dei preadolescenti e adolescenti; nella scala dei Problemi Internalizzanti (F(2, 834)= 9,56, p<,001) i ragazzi adolescenti e tardo adolescenti riportanto medie più alte rispetto al gruppo dei preadolescenti. Relativamente al genere, nella scala dei Problemi Internalizanti (F(1, 834)=6,73; p<,05) le femmine riportano medie significativamente più alte rispetto ai maschi; mentre nella scala dei Problemi Esternalizzanti (F(1, 834)=5,83; p<,05) sono i maschi a riportare medie più elevate. Per quanto riguarda la messa in atto delle condotte devianti emerge che i tardo adolescenti e gli adolescenti commettono più azioni devianti gravi di Alta Prevalenza (F(2,834)= 57,61; p<,001), meno gravi di Bassa Prevalenza (F(2,834)= 3,73; p<,05) rispetto ai preadolescenti. Inoltre per quanto riguarda le Sanzioni (F(2,834)= 3,37; p<,05) i tardo adolescenti riportano medie più alte rispetto ai preadolescenti, mentre gli adolescenti si collocano in una posizione intermedia Infine rispetto all utilizzo di alcol e fumo (Bere e Fumare; F(2,834)= 55,29; p<,001); uso di Droghe (F(2,834)= 30,34; p<,001); violenza (F(2,834)= 6,66; p<,001), attività di Gruppo (F(2,834)= 12,52; p<,001) e l utilizzo del

3 Virtuale (F(2,834)= 38,27; p<,001), gli adolescenti e i tardo adolescenti riportano medie significativamente più alte rispetto ai preadolescenti. Emergono, inoltre, delle differenze significative rispetto al genere. I maschi commettono più azioni devianti meno gravi (Bassa Prevalenza; F(1,834)= 5,92; p<,05), ricevono più Sanzioni (F(1,834)= 14,57; p<,001), commettono più atti violenti (F(1,834)= 8,12; p<,05) e Attività di Gruppo (F(1,834)= 5,10; p<,05), inoltre utilizzano più il Virtuale (F(1,834)= 28,48; p<,001) rispetto alle femmine. Per quanto riguarda l attaccamento emerge che i ragazzi preadolescenti percepiscono un maggior livello di Comunicazione con i genitori (F(2,834)= 6,37; p<,05) e di Attaccamento (F(2,834)= 7,30; p<,001) rispetto agli adolescenti e ai tardo adolescenti, mentre questi ultimi gruppi percepiscono un maggior livello di Alienazione dai genitori (F(2,834)= 7,29; p<,001) rispetto ai preadolescenti. Rispetto al rapporto con i pari, i tardo-adolescenti esprimono una migliore Comunicazione (F(2,834)= 62,26; p<,001) e livelli di sicurezza ai Pari (F(2,834)= 29,89; p<,001) maggiori rispetto ai preadolescenti, mentre gli adolescenti si collocano in una posizione intermedia. Inoltre le femmine esprimono una maggiore Comunicazione con i genitori (F(1,834)= 7,59; p<,05) rispetto ai coetanei maschi. Per quanto riguarda lo stile di parenting percepito dai ragazzi è emerso che i preadolescenti e gli adolescenti percepiscono maggiormente il Calore Emotivo materno (F(2,834)= 21,92; p<,001) e maggiori livelli di iperprotezione (F(2,834)= 7,97; p<,001) rispetto ai tardo adolescenti; inoltre i preadolescenti percepiscono i padri come più calorosi (F(2,834)= 15,72; p<,001) rispetto agli adolescenti e ai tardo adolescenti, infine preadolescenti e adolescenti percepiscono maggiormente il Favoritismo paterno (F(2,834)= 38,21; p<,001) rispetto ai tardo adolescenti. Inoltre, le femmine percepiscono maggiormente il Calore Emotivo materno (F(1,834)= 4,39; p<,05) rispetto ai maschi. Al fine di valutare l attaccamento in relazione al comportamento antisociale il campione è stato suddiviso in quattro gruppi: (1) con Problemi Internalizzanti (IP), (2) Problemi Esternalizzanti (EP) (3) con problemi Internalizzanti ed Esternalizzanti (4) Senza Problemi (NP), come proposto da Garnefsky (et al., 2005). Rispetto all attaccamento ai genitori è emerso un effetto del gruppo sulla variabile dipendente (Hotellings F (12,1706)= 12.08; P<.001). Nello specifico genere ed età mostrano una significativa covarianza con i gruppi alle dimensioni dell IPPA (genere: Hotellings F (4,570)= 4.01; P<.001; età; Hotellings F (4,570)= 2.85; P<.001). Rispetto ai pari è emerso un effetto del gruppo sulla variabile dipendente (Hotellings F (12,1706)= 2.83; P<.001). Solo il genere ha riportato una significativa covarianza con i gruppi per le dimensioni dell IPPA (genere: Hotellings F (4,570)= 1.55; P<.001; età: Hotellings F (4,570)= 25.59; P=ns.). Sono state rilevate delle differenze tra i gruppi sulle quattro scale dell Alienazione (F(3, 579)=7.49; P<.001), Fiducia (F(3,579)=3.64; P<.001), Comunicazione (F(3,579)=1.95; P<.001), e Attaccamento Globale (F(3,579)=5.03; P<.001). Dalla regressione, ripetuta separatamente per i problemi internalizzanti ed esternalizzanti, è emerso che le dimensioni dell Alienazione e della Fiducia ai genitori, spiegano il 19% della varianza per i Problemi Internalizzanti. Anche per i problemi Estrnalizzanti è emerso che le dimensioni Alienazione e Fiducia genitori spiegano il 21% della varianza. Conclusioni I ragazzi nella fascia di età presentano maggiori comportamenti aggressivi

4 rispetto ai ragazzi più piccoli, pertanto, sembra emergere, in linea con la letteratura, che la fascia tardo adolescenziale sia quella in cui si riscontra un incremento delle azioni devianti (Dazzi, Madeddu, 2009). Inoltre, rispetto alle condotte devianti emerge che i ragazzi della fascia di età anni assumono frequentemente droghe illegali, alcol e fumo e commettono comportamenti devianti rispetto ai ragazzi della fascia di età Inoltre i maschi presentano, rispetto alle femmine, una maggiore frequenza di comportamenti antisociali sia di minore gravità, quali ad esempio evitare di pagare qualcosa, ma anche comportamenti devianti gravi come rubare, similmente a quanto evidenziato in studi precedenti (Loeber e coll., 1989). I ragazzi inoltre sembrano essere più inclini a ricevere sanzioni, a presentare comportamenti violenti, come aggredire o picchiare qualcuno, comportamenti devianti all interno di un gruppo, come il partecipare ad una rissa e comportamenti antisociali virtuali, come ad esempio scaricare video o file illegalmente. Con l uscita degli adolescenti dal contesto familiare, il pattern comportamentale basato sull aggressività e sull opposizione si estende accentuando i problemi di rifiuto da parte dei pari adattati (Trentacosta, et al., 2009) o l insuccesso scolastico. I risultati emersi rispetto all attaccamento ai genitori sembrano essere in linea con ricerche precedenti (Stattin, Kerr, 2000) secondo cui l apertura dei figli al dialogo con i genitori può essere considerata come un fattore protettivo per il comportamento antisociale; infatti i ragazzi che parlano spontaneamente con i genitori sono quelli che presentano un minore coinvolgimento in atti antisociali. In questo studio si evidenzia come l incapacità a relazionarsi apertamente con i propri genitori costituirebbe un fattore di rischio in quanto sembrerebbe influire in modo negativo sui comportamenti antisociali ad alta prevalenza e a bassa prevalenza. I nostri dati sembrano confermare le indicazioni esistenti nella letteratura internazionale (Dogane et al., 2007) che indica che la qualità di cure genitoriali ricevute possa contribuire allo sviluppo di comportamenti antisociali dell adolescente: una disciplina dura ed uno stile educativo genitoriale ostile e coercitivo sono spesso presenti in famiglie di adolescenti antisociali. In particolare, il rifiuto genitoriale nella prima infanzia risulta essere un forte predittore del comportamento antisociale in adolescenza (Trentacosta, Shaw 2008). AMBITI DI RICERCA: Attaccamento in adolescenza, Comportamenti a rischio in adolescenza. PUBBLICAZIONI SU: RIVISTE INTERNAZIONALI; RIVISTE NAZIONALI; LIBRI; CONTRIBUTI IN LIBRI; PARTECIPAZIONE A CONVEGNI. Partecipazione a convegni e workshop 2006 Partecipazione allle giornate di studio Percorsi evolutivi a rischio: contributi di ricerca tenutosi a Roma il Novembre 2006 presso il Centro Congressi di Via Salaria, Roma.

5 2007 Partecipazione all' IX Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Clinica e Dinamica AIP Associazione Italiana di Psicologia Perugia 28-30/09/ Convegno: le nuove frontiere della ricerca clinica in adolescenza, tenutosi il gennaio 2008 presso l'aula Magna dell'università La Sapienza, si è svolto il Convegno internazionale Workshop la coordinazione delle relazioni familiari, aspetti funzionali e disfunzionali, tenutosi il 5-6 giugno 2008 presso l Università di Roma Sapienza 2009 Convegno Internazionale: La nascita della cogenitorialità in gravidanza, tenutosi il 23 gennaio 2009 presso L Aula congressi Sapienza, Università di Roma. Partecipazione al convegno internazionale: International Attachment Conference 2-4 ottobre 2009, Barcellona Partecipazione al XIII Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Clinica e Dinamica AIP Associazione Italiana di Psicologia Catania 16-18/09/ 2011 Pubblicazioni 2007 Tambelli R., Odorisio F., Notari V. (2007) La Trasmissione dell attaccamento e la rappresentazione familiare in un campione di adolescenti. IX Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Clinica e Dinamica dell AIP. Simposio: Dinamiche Evolutivo-Relazionali ed Espressività Psicopatologica in Adolescenza svoltosi a Perugia il Settembre (Comunicazione) Tambelli R., Odorisio F., Notari V. (2009) L osservazione delle relazioni triadiche durante un osservazione di gioco:

6 madre, padre e bambino. Congresso Nazionale AIP Sezione Psicologia Clinico-Dinamica Settembre Università degli Studi Gabriele D Annunzio, Via dei Vestini 31- Chieti (Comunicazione). Tambelli R., Odorisio F., Notari V. (2009) The influence of parental narratives towards child s style attachment. International Attachment Conference- Ottobre 2009 Barcelona (Poster) Tambelli R., Odoriso F., Notari V., Sicurezza materna e interventi compensativi nella maternità a rischio. Età Evolutiva, vol.96, pp Tambelli R., Laghi F., Odoriso F., Notari V., Attachment Relationships and Internalizing and Externalizing Problems among Italian Adolescents: Age and Gender differences. Children and Youth Services Review (in press) PREMI RICEVUTI: Premio Miglior Poster, Convegno AIP Catania Settembre 2011, Sezione Dinamica POSIZIONE PROFESSIONALE: Educatrice Asilo Nido

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