Periodo: 27/29 marzo 2011 Partenza: il ritrovo è all ingresso partenze dell aeroporto di Bologna alle 10,30 con carta d identità o

Transcript

1 Viaggio in Sicilia GITA IN SICILIA classi terza A e terza B Periodo: 27/29 marzo 2011 Partenza: il ritrovo è all ingresso partenze dell aeroporto di Bologna alle 10,30 con carta d identità o documento di riconoscimento valido per prendere il volo. I bagagli imbarcati (1 valigia per persona da 23 Kg massimo) + 8Kg di bagaglio a mano verranno spediti direttamente da Bologna a Palermo. Il volo AZ1314 partirà alle 11,25 per Roma dove ci sarà il trasferimento sul volo AZ1781 per Palermo con arrivo previsto alle 14,25. (Gli alunni che non riescono ad essere accompagnati dai propri genitori all aeroporto il 27 marzo, possono usufruire del trasporto con pullmino di Negroni che partirà davanti alla scuola alle ore 9,40. Chi è interessato deve comunicarlo subito. Il costo è di 8 euro a testa). Si ricorda che ci troveremo. Programma 27 ma r z o: C i n i s i Pranzo freddo all arrivo in locale siciliano.

2 Nel pomeriggio a Cinisi incontro con i compagni di Peppino Impastato e i ragazzi che, come ha voluto Mamma Felicia, aprono casa della memoria a coloro che vogliono visitarla. In serata trasferimento al Villaggio turistico di Terrasini dove si cenerà e si pernotterà. GLI STUDENTI ALLOGGERANNO IN CAMERE TRIPLE O QUADRUPLE. I POSTI LETTO VERRANNO ASSEGNATI DAGLI INSEGNANTI ACCOMPAGNATORI E POSSONO SUBIRE MODIFICHE NEL CASO SIANO NECESSARIE PER GARANTIRE LA SICUREZZA DI TUTTI I PARTECIPANTI. SI AVVISA CHE LE CAMERE SONO DOTATE DI BIANCHERIA E ASCIUGACAPELLI. IL VILLAGGIO HA UNA PISCINA RISCALDATA E CONSIGLIATO METTERE IN VALIGIA ANCHE UN COSTUME DA BAGNO. 28 ma r z o: C o r l e o n e Corleone, immersa in uno scenario naturale di grande effetto, è una città che offre ai visitatori attenti un contesto ambientale e culturale di elevato interesse. Dominata dai resti del Castello Soprano e della Rocca del Castello Sottano, Corleone venne denominata Città regia delle cento chiese. L itinerario proposto con la collaborazione dell associazione il Germoglio permetterà di sviluppare momenti di riflessione sulla storia di questo paese e su tutte le sue contraddizioni fino alle sue vicissitudini più recenti. Nel pomeriggio visita di Portella della Ginestra, dove avvenne la strage per mano di Salvatore Giuliano il 1 maggio del 47. L incontro con gli anziani testimoni della strage permetterà agli studenti di comprendere la storia da chi l ha realmente vissuta, in un atmosfera molto suggestiva. Pranzo presso agriturismo Terre di Corleone sorto su terreni confiscati alla mafia e gestito dalla Cooperativa Pio La Torre. Cena e pernottamento presso il Villaggio turistico di Terrasini

3 29 ma r z o: P a l e r m o Gli studenti, avranno la possibilità di visitare a Palermo non solo i luoghi della memoria, testimonianza della storia oscura della città, ma anche di incontrare realtà che con il loro impegno cercano di contrastarla giorno per giorno. Pranzo a base di gastronomia tipica palermitana in storico locale della città di Palermo, simbolo della lotta al racket Nel pomeriggio panoramica in bus tra le vie e piazze principali del centro storico. Visita a luoghi della memoria e della lotta alla mafia della città di Palermo come Piazza della Memoria, Villa Garibaldi, passaggio dalla bottega Pizzo-free e dalla casa natia di Falcone e Borsellino e l albero Falcone, divenuto ormai simbolo della lotta alla mafia. Passaggio dalla sede di Addiopizzo. Sera trasferimento in aeroporto e volo di rientro ore AZ1331 PALERMO-BOLOGNA. ARRIVO PREVISTO PER LE ORE 20,25.

4 Quest anno, con l aiuto del Comune, noi ragazzi delle Terze della Scuola Secondaria di I grado di Castel Guelfo abbiamo avuto l opportunità di andare in Sicilia per tre giorni ( Marzo) e fare un percorso con l associazione Libera, un associazione basata sul progetto anti-mafia. Il Comune ha contribuito a pagare l aereo per le due classi, così, con l aereo, siamo atterrati in Sicilia, dove abbiamo iniziato il nostro percorso con la nostra guida. Il primo giorno, essendo arrivati nel primo pomeriggio, abbiamo potuto visitare solo un luogo, a Cinisi: la casa della Memoria, che mamma Felicia ha voluto aprire a tutti coloro che vogliono visitarla, dove abbiamo incontrato i compagni di Peppino Impastato, che ci hanno accolto raccontandoci la vita di questa famiglia. Il secondo giorno siamo andati a visitare la città di Corleone o Città regina delle cento chiese dove abbiamo potuto ammirare il suo contesto ambientale e culturale di grande interesse, inoltre siamo andati al municipio di Corleone dove il Sindaco ci ha parlato di quanto possa essere difficile amministrare una città infestata dalla mafia. Nel pomeriggio siamo andati a Portella della Ginestra, in provincia di Palermo, dove l 1 Maggio del 1947, mentre si stava festeggiando la giornata dei lavoratori, partirono dalle colline circostanti numerose raffiche di mitra che lasciarono sul terreno, dei circa due mila lavoratori, in maggioranza contadini, che festeggiavano, 11 morti e 27 feriti, alcuni dei quali morirono successivamente. Queste sono le testimonianze di due signori sopravvissuti alla strage, che abbiamo potuto ascoltare. Sono stati due racconti molto significativi che ci hanno permesso di comprendere la storia narrata da chi realmente l ha vissuta. L ultimo giorno abbiamo avuto la possibilità di visitare Palermo, non solo i suoi luoghi della memoria, ma anche di incontrare le realtà che con impegno cercano di contrastare la mafia giorno per giorno. Nel pomeriggio infatti abbiamo visitato Piazza della memoria e Villa Garibaldi, poi siamo passati dalla bottega Pizzo-Free, bene confiscato alla mafia. In seguito siamo andati a vedere le case natie di Falcone e Borsellino, davanti ad ognuna delle quali c è un albero, diventato ormai simbolo della lotta alla mafia. Essere andati nel luogo della morte di Borsellino è stato davvero emozionante e incisivo. Siamo andati, inoltre, al famoso mercato di Ballarò, infine alla sede di Addio-Pizzo, anch essa bene confiscato alla mafia. Questa esperienza e questo percorso con l Associazione Libera sono stati davvero affascinanti, significativi e indimenticabili: sono serviti a tutti noi, a comprendere bene che cosa sia la mafia. Giulia Rubbi III A

5 Un esperienza che non capita a tutti, e la nostra scuola, con la collaborazione del Comune, ci ha dato l occasione di viverla. Noi lo abbiamo fatto al meglio, abbiamo seguito per filo e per segno il percorso a noi assegnato da Libera Terra: un associazione formata nel 2001 da circa 1500 gruppi locali, scuole e altri luoghi pubblici. Ma la prima iniziativa fu nel 25 marzo del 1995, in cui raccolsero circa un milione di firme per una legge che prevedeva il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia. E proprio questa associazione che produce materie prime ricavate da queste terre. Non appena siamo arrivati a destinazione (Cinisi), abbiamo pranzato in un ristorante pizzo free, ovvero un luogo sorto su un territorio un tempo mafioso che tuttora si rifiuta di pagare il pizzo. Poi due ragazze ci hanno accolto nella Casa della Memoria Felicia e Peppino Impastato, dove ci hanno raccontato il perchè di quella casa, che ora è aperta a tutti e hanno riassunto il film I cento passi ambientato proprio a Cinisi. Dopo la morte di Peppino, il fratello Giovanni e la madre Felicia hanno continuato a combattere per ottenere la giustizia, per la morte del loro caro. Felicia era sempre pronta ad accogliere giovani, che venivano da ogni città proprio per conoscere la storia del suo povero figlio. Dopo la morte di Felicia, la sua casa diventò la Casa della Memoria; oggi aperta a tutti. Ci hanno fatto percorrere i cento passi di distanza tra la casa della memoria e quella del mafioso Badalamenti. Il secondo giorno, nel palazzo comunale di Corleone abbiamo avuto l opportunità di ascoltare il sindaco. << Ha priorità la lotta contro la mafia; alla sicurezza stradale ci penseremo in futuro >> sono queste le parole del sindaco, che hanno colpito tutti. Nel pomeriggio ci siamo diretti a Portella della Ginestra, un piccolo paesino in mezzo al verde, dove è avvenuta la fucilazione da parte dei mafiosi, di chi lottava contro la mafia. Eravamo affiancati dalle molte lapidi dei poveri cittadini morti in questa guerra: questo portava molta tristezza. Abbiamo potuto ascoltare la testimonianza di due anziani del posto, venuti proprio per raccontarci la loro storia avendo assistito alla fucilazione. Il terzo e ultimo giorno, siamo riusciti a visitare una piccola parte di Palermo. Ci siamo soffermati principalmente dinanzi agli alberi Falcone e Borsellino; situati proprio davanti alle loro case. Beatrice Severi IIIA Dal 27 al 29 marzo 2012 gli alunni delle classi terze di Castel Guelfo hanno avuto l'irripetibile occasione di partecipare ad una breve ma toccante gita scolastica in Sicilia,grazie alla quale hanno potuto approfondire il tema "Legalità". Il progetto è stato proposto dai professori delle due sezioni per dare la possibilità agli allievi di toccare con mano l'argomento "mafia", trattato precedentemente in classe. Per questo motivo,l'iniziativa è stata promossa anche dal comune del paese stesso. Martedì 27 marzo, primo giorno della gita, gli studenti si sono diretti all'aeroporto di

6 Bologna alle ore per prendere l'aereo,grazie al quale hanno raggiunto la meta dopo qualche ora di viaggio. -E' stato più entusiasmante della gita stessa -hanno commentato alcuni ragazzi che,per la prima volta, hanno avuto l'occasione di viaggiare tra le nuvole nel cielo. Poi, dopo aver fatto scalo a Roma, i piccoli spettatori sono finalmente arrivati in Sicilia per dirigersi a Cinisi, paese natale di Peppino Impastato. Su questo celebre e coraggioso personaggio, i ragazzi avevano già visto un interessante film a scuola e, visitando la sua casa e la residenza del mafioso che aveva tagliato per sempre il filo della sua vita, hanno potuto schiarire le immagini offuscate nella loro mente sull'argomento. Il mattino seguente gli alunni hanno invece visitato Corleone dove, dopo essere stati accolti calorosamente dal sindaco del paese, hanno ammirato alcuni quadri posti all'interno dell'ex casa del boss Provenzano, riguardanti le vittime della mafia. Nel pomeriggio si sono poi diretti a Portella della Ginestra per parlare con due testimoni sopravvissuti alla strage del primo maggio 1947, dove molti lavoratori avevano trovato la morte uccisi da mafiosi. L'incontro è stato molto commovente ma la tappa della gita che ha toccato maggiormente il cuore dei ragazzi è stata la visita di Palermo. Qui, infatti, gli studenti hanno avuto l'onore di trovarsi davanti all'albero Falcone,sul quale avevano già fatto profonde riflessioni durante l'anno scolastico. -Non me lo aspettavo così grande e specialmente non lo immaginavo situato lungo un marciapiede- hanno commentato uno ad uno gli alunni, di fronte all'immensa pianta. Inoltre i ragazzi, leggendo le piccole dediche incise nella corteccia dell'albero, hanno trovato scritte alcune frasi commentate a scuola. Entusiasti ed increduli, si sono poi diretti all'albero Borsellino dove hanno potuto vedere e appurare tutto ciò che la sorella del giudice, l'onorevole Rita Borsellino, aveva loro detto in un altro incontro scolastico. Quello che però ha più colpito gli studenti è stata le foto della scorta di Borsellino che aveva assistito quest'ultimo fino alla fine. Vi ricorderemo per sempre diceva un bigliettino attaccato sotto l'immagine. Durante il pomeriggio i ragazzi, con il permesso degli insegnanti, hanno poi potuto fare compere e assaggiare la gastronomia tipica di Palermo. Poco dopo gli alunni si sono diretti all'aeroporto e, con un pacco di cannoli siciliani in mano, hanno salutato per l'ultima volta il Paese che li aveva accolti facendo loro trascorrere una splendida vacanza. -E' stata un'esperienza incredibile che non dimenticheremo mai- hanno commentato le due terze una volta tornate a casa -è stato bellissimo...-. Gite come questa sono sicuramente importantissime perché danno la possibilità anche ai piccoli di capire molto su argomenti grandi e difficili, come la mafia. Si spera che se ne organizzeranno altre anche in futuro. Cinelli Michela IIIB

7 L esperienza di Libera in Sicilia L esperienza di Libera in Sicilia dovrebbe essere facile (in teoria). In pratica non è mai facile parlare di lotta tra il bene e il male senza banalità, frasi fatte o senza ripetere mille volte la stessa cosa. Tenterò. Cominciamo da ciò che ho potuto vedere con i miei occhi: la bottega di Libera Terra a Corleone. Corleone, l ha detto perfino il sindaco, è una città strana dove la convivenza con la mafia è diventata parte della quotidianità (puoi trovarti a prendere il caffè al bar a due metri dal nipote di Totò Riina, o cose simili). Ma non è per questo che quel luogo mi ha colpito. E nemmeno perché si trova in un edificio confiscato a un esponente di Cosa Nostra (come del resto altre sedi di associazioni simili). Ciò che la rende speciale non è questo, è molto meno e molto di più: è il fatto che la bottega costituisce un incredibile raccolta di testimonianze. Infatti, sebbene a pianterreno sembri un negozio qualunque, basta salire le scale di vetro per ritrovarsi in un piccolo museo : i due piani superiori, dipinti a colori vivaci (rosso, verde e rosa) ospitano una quantità incredibile di quadri in memoria delle vittime della mafia! I giudici Falcone e Borsellino, Libero Grassi, Placido Rizzotto, Don Pino Puglisi ci sono tutti! Il quadro commemorativo di quest ultimo è quello che mi ha colpito di più, per via di una frase che vi campeggia: Coloro che pensano troppo prima di muovere un passo trascorreranno tutta la vita su un piede solo. Mi sembra che questa frase rappresenti benissimo il lavoro che Libera ha fatto e continua a fare soprattutto con i giovani, ovvero spiegare ed insegnare che è inutile disinteressarsi ai problemi, ignorarli o addirittura negarne l esistenza: bisogna lottare per risolverli. E se questo a volte significa affrontare dei rischi o scegliere di fare cose che l istinto ci sconsiglia beh, bando alla fifa: chi è nel giusto non teme! Insomma penso di poter dire, senza per questo svilire o criticare l opera di altre organizzazioni quali Addiopizzo o l Associazione in memoria di Peppino Impastato, che il lavoro di Libera ha, o forse è, qualcosa di speciale. Infatti non è prettamente commerciale, né si basa su una persona e ciò che ha fatto, cose che potrebbero farla sentire come più distante da chi non conosce la realtà del luogo, ma insegna ai giovani cos è la mafia e come combatterla, li fa collaborare, fa loro capire che il futuro dipende da loro. Per concludere vorrei scusarmi se non sono riuscita ad essere originale, ma, come ho già detto in precedenza, quando si vede qualcosa di così piccolo che lotta instancabilmente contro qualcosa di così grande non si può che rimanere meravigliati. Lisa Dal Monte IIIA

8 La mafia a cento passi Ragazzi volano in Sicilia prima tappa Cinisi 27 marzo In questa splendida giornata di sole, i ragazzi della classe IIIA e IIIB della Scuola Secondaria Papa Giovanni Paolo II di Castel Guelfo, nella provincia bolognese, hanno spiccato il volo dall aereoporto Guglielmo Marconi di Bologna con destinazione Sicilia. Il viaggio è stato pagato in parte con il contributo delle famiglie e in parte con il contributo del Comune, che ha partecipato alla visita d istruzione sia finanziariamente, che fisicamente, in quanto erano presenti tre assessori. Per molti ragazzi è stata la prima esperienza su un aereo e qualcuno di loro ha detto : All inizio l idea mi spaventava, ma questo non ha fermato il mio entusiasmo. Una volta atterrati la loro prima tappa è stata Cinisi, dove i ragazzi sono stati accolti dalla cognata di Peppino Impastato, la quale ha preparato per loro un gustoso pranzo alla tavola calda che gestisce. In seguito i ragazzi hanno conosciuto la loro guida che li ha condotti alla Casa della Memoria, la casa di Peppino Impastato, un giovane ragazzo del luogo che ha dato la sua vita per combattere la Mafia. In questo luogo sono conservate tutte le testimonianze del coraggio e della lotta di Peppino, ma anche della madre. Essa, dopo che ha ritrovato il corpo del figlio, saltato in aria con dell esplosivo su dei binari e dichiarato dalla polizia come caso di suicidio, lottò per circa 20 anni per far conoscere la verità, ma soprattutto fare giustizia. I ragazzi sono stati commossi dai racconti e hanno potuto constatare di persona il vero problema che la Mafia costituisce in queste zone. Hanno percorso e verificato, inoltre, i cento passi che separano la Casa della Memoria dalla casa di Gaetano Badalamenti (un mafioso), edificio che oggi è un bene confiscato dallo Stato. Poi, gli studenti, sono stati accompagnati al loro Hotel presso Terrasini, in provincia di Palermo dove hanno pernottato. La loro visita è continuata il giorno seguente a Corleone, dove sono stati ricevuti dal Sindaco che ha tenuto un breve discorso sulla situazione attuale del paesino e sui provvedimenti presi per contrastarla. Nel pomeriggio gli alunni hanno ascoltato la testimonianza di due lavoratori sulla strage di Portella della Ginestra, avvenuta il 1 maggio 1947 e delle undici persone innocenti che quel giorno persero la vita. Il viaggio si è concluso il 29 marzo, ultimo giorno a disposizione per la gita, con meta Palermo, dove gli allievi hanno potuto osservare sia l albero di Falcone che quello di Borsellino e fare un giro per la città. E stato divertente ed interessante hanno detto i ragazzi, mentre altri hanno commentato : Abbiamo avuto l occasione di vedere materializzarsi quello che prima avevamo solo studiato e che era solo un insieme di parole prive di significato, ma che ora ci ha colpito, ci ha fatto riflettere e non ci sarà più possibile scordare. Valentina Conti IIIB