Sportelli d'ascolto a scuola. Criticità/potenzialità di sviluppo per lo psicologo scolastico e di comunità

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1 Sportelli d'ascolto a scuola. Criticità/potenzialità di sviluppo per lo psicologo scolastico e di comunità

2 I punti che vorrei discutere con voi Cosa è lo sportello di ascolto nella scuola? Chi è il referente dello sportello di ascolto nella scuola? Come si diventa referente di uno sportello ascolto nella scuola? Quali sono i compiti attribuiti allo sportello di ascolto nella scuola? Quali sono le responsabilità professionali connesse al ruolo? (Codice deontologico) Quanto si guadagna? (aspetti fiscali e previdenziali) Criticità e potenzialità

3 Cosa E' lo sportello di ascolto nella scuola? E' uno spazio di ascolto e di confronto aperto ad alunni, insegnanti, genitori e personale scolastico che ha la finalità di aiutare a gestire le difficoltà eventualmente presenti e di individuare quei percorsi di miglioramento che permettano a tutti di vivere nel miglior modo possibile l'esperienza scolastica

4 Quali sono le caratteristiche? E' un servizio ad accesso volontario. Gli studenti, una volta autorizzati dai genitori, decidono autonomamente se servirsi o meno dello sportello di ascolto E' un servizio anonimo E' un servizio che rispetta la privacy E' un servizio utilizzabile individualmente o insieme

5 ESEMPIO MODELLO AUTORIZZAZIONE Io sottoscritto Nato a il identificato mediante documento: n rilasciato da il padre del minore e io sottoscritta Nata a il identificata mediante documento: n Rilasciato da il madre del minore esprimiamo il nostro consenso a che nostro/a figlio/a usufruisca delle prestazioni professionali, (elenco)..., della/o psicologa/o Dr.ssa/Dr. Data Firme

6 Codice deontologico ART.31 Le prestazioni professionali a persone minorenni o interdette sono, generalmente, subordinate al consenso di chi esercita sulle medesime la potestà genitoriale o la tutela.lo psicologo che, in assenza del consenso di cui al precedente comma, giudichi necessario l intervento professionale nonché l assoluta riservatezza dello stesso, è tenuto ad informare l Autorità Tutoria dell instaurarsi della relazione professionale. Sono fatti salvi i casi in cui tali prestazioni avvengano su ordine dell autorità legalmente competente o in strutture legislativamente preposte

7 Chi è il referente dello sportello di ascolto nella scuola? Ad oggi, in assenza di una normativa, lo sportello di ascolto nella scuola vede come referenti diverse figure:psicologo, insegnante, pedagogista, educatore, counsellor,ecc. N.B. Questo può comportare rischi di esercizio abusivo della professione di psicologo

8 Come si diventa referente di uno sportello ascolto nella scuola? Nella maggior parte dei casi rispondendo ai bandi che gli Istituti comprensivi pubblicano sui propri siti in diversi periodi dell'anno (più spesso in luglio/ottobre o gennaio) Attraverso la collaborazione con associazioni e strutture

9 BANDO SPORTELLO: ELEMENTI Oggetto dell'incarico Requisiti del professionista Offerta economica (problema del massimo ribasso) Modalità di partecipazione

10 Quali sono i compiti attribuiti nella pratica quotidiana allo sportello di ascolto nella scuola? Molto variabili in funzione del contesto e delle ore a disposizione e della singola scuola In generale: Ascolto e supporto rivolto agli studenti Consulenza ai genitori Consulenza individuale agli insegnanti Interventi su gruppi classe La possibilità strutturata di percorsi di formazione/supervisione agli insegnanti è rara

11 Quali sono le responsabilità professionali connesse al ruolo? I riferimenti sono gli art del Codice Deontologico Articolo 11 Lo psicologo è strettamente tenuto al segreto professionale. Pertanto non rivela notizie, fatti o informazioni apprese in ragione del suo rapporto professionale, né informa circa le prestazioni professionali effettuate o programmate, a meno che non ricorrano le ipotesi previste dagli articoli seguenti.

12 Articolo 12 Lo psicologo si astiene dal rendere testimonianza su fatti di cui è venuto a conoscenza in ragione del suo rapporto professionale. Lo psicologo può derogare all obbligo di mantenere il segreto professionale, anche in caso di testimonianza, esclusivamente in presenza di valido e dimostrabile consenso del destinatario della sua prestazione. Valuta, comunque, l opportunità di fare uso di tale consenso, considerando preminente la tutela psicologica dello stesso.

13 Articolo 13 Nel caso di obbligo di referto o di obbligo di denuncia, lo psicologo limita allo stretto necessario il riferimento di quanto appreso in ragione del proprio rapporto professionale, ai fini della tutela psicologica del soggetto. Negli altri casi, valuta con attenzione la necessità di derogare totalmente o parzialmente alla propria doverosa riservatezza, qualora si prospettino gravi pericoli per la vita o per la salute psicofisica del soggetto e/o di terzi.

14 Il contesto Uno Psicologo che ha come attività prevalente il lavoro in uno studio privato, potrebbe dedicare alcune ore settimanali ad attività (sempre come Psicologo) in convenzione con Comune/Scuola/AUSL o potrebbe essere stato eletto come Consigliere dell Ordine;

15 a. nell espletamento delle attività in convenzione con Enti Pubblici (AUSL, Scuole pubbliche, Comuni ecc) assume le funzioni e caratteristiche di incaricato di pubblico servizio, b. nel momento in cui svolge la propria attività come Consigliere è un incaricato di pubblico servizio, c. mentre quando vede pazienti nel proprio studio è un libero professionista, e quindi privato cittadino.

16 il collega che viene a conoscenza di fatti che configurino un ipotesi di reato mentre sta svolgendo un attività che lo inquadra come pubblico ufficiale oppure come incaricato di pubblico servizio ha un obbligo di denuncia più stringente di un libero professionista, ed in particolare è tenuto a denunciare senza ritardi e per iscritto ogni reato di cui venga a conoscenza, purché perseguibile d ufficio (quali ad es. maltrattamento in famiglia, cioè lesioni continuate compiute all interno della famiglia, rissa, pedofilia, pedopornografia, sequestro di persona, estorsione, usura, ricettazione, rapine, ecc.).vengono esclusi da tale obbligo di denuncia i reati procedibili a querela di parte (es. ingiurie, diffamazione, ecc.) L obbligo di denuncia nella legislazione e nel Codice Deontologico degli psicologi Italiani Parere dei consulenti legali dell Ordine, Avv.ti F. P. Colliva e F. Gualandi Ordine Psicolgogi Emilia Romagna

17 Quanto si guadagna? Nella maggior parte dei casi le scuole/istituzioni mettono a disposizione un pacchetto molto limitato di ore che va dalle 30/40 alle 100/120 ore annue. Il compenso orario, per quello che conosco, varia generalmente dai 30 ai 40 euro onnicomprensivi.

18 Gli aspetti fiscali e previdenziali Entro 90 giorni dall'incasso del primo reddito come psicologo è obbligatorio iscriversi all'enpap (la Cassa di Previdenza e Assistenza per gli Psicologi). Il contributo soggettivo minimo obbligatorio è pari al 10% del reddito netto (max 20%) Il contributo integrativo (a carico del committente) è pari al 2% del reddito lordo Il contributo di maternità è pari a 130 euro annui

19

20 Reddito medio degli psicologi Circa euro annui

21 Criticità... La mancata legislazione in merito di psicologia scolastica Gli scarsi investimenti economici La difficoltà nel trasmettere il valore sociale/valore aggiunto del nostro lavoro (Social Impact Bond) La assenza di strumenti condivisi di monitoraggio/rendicontazione/valutazione ( l'esperienza del progetto Benessereascuola)

22 e potenzialità La scelta di investire sul ruolo dello Psicologo nella scuola appare strategica sotto diversi punti di vista: la scuola è un punto di contatto privilegiato con il tessuto sociale attuale, sia in termini di micro sistema (famiglie, personale docente e non docente) sia e soprattutto rispetto alle nuove generazioni. Si tratta di uno spazio nel quale la presenza costante di uno Psicologo come riferimento per la gestione del disagio e per la promozione del benessere personale, relazionale e sociale, risulta quindi fondamentale;

23 la scuola è un punto nevralgico della rete dei servizi sul territorio. Nella scuola si incontrano, infatti, i Servizi Sociali e Sanitari del territorio per la gestione dei casi di disagio (spesso intercettati proprio grazie all intervento e alla professionalità dello Psicologo dello sportello di ascolto), si impegnano le realtà del Terzo Settore per la promozione della cittadinanza attiva e si realizzano con gli studenti, i genitori ed il personale scolastico una pluralità di iniziative tese al miglioramento delle capacità psicologiche e relazionali. Diviene allora fondamentale la presenza di uno Psicologo capace di interagire con la complessità di questo sistema, facilitare le dinamiche di lavoro di gruppo e promuovere le relazioni tra i diversi soggetti;

24 la scuola è una realtà sistemica nella quale la professionalità di uno Psicologo può dare risposta a esigenze differenti ma intercorrelate, offrendo al personale docente e non docente supporto e supervisione nella gestione del rapporto con gli studenti e delle dinamiche di classe, garantendo sostegno e prevenzione di situazioni di disagio professionale come stress lavoro-correlato o burn out, realizzando percorsi di sensibilizzazione e informazione in aula sulle diverse tematiche che interessano il mondo giovanile (educazione affettiva, bullismo, dipendenze, ecc.).

25 GRAZIE A TUTTI PER L'ATTENZIONE Dott.Gabriele Raimondi Psicologo Psicoterapeuta gabriele.raimondi@ .it

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