Targa in memoria della chiesa demolita di Santa Maria dei Restagni

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Mariangela Lillo
5 anni fa
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1 Targa in memoria della chiesa demolita di Santa Maria dei Restagni Chiesa parrocchiale ottocentesca negli anni 40 Cimitero di Borsano oggi

battaglia di Legnano si è svolta nel 1176), scritto da un anonimo milanese nemico dell imperatore, fra Busto Arsizio e Borsano iniziò un grande scontro.

2 Borsano era stato un villaggio, a partire dalla battaglia di Legnano, quando si chiamava Broxanum. Questa battaglia non è stata combattuta proprio a Legnano, ma nelle vicinanze, dove c era l esercito della Lega lombarda; infatti, secondo il più antico documento del XII secolo (la battaglia di Legnano si è svolta nel 1176), scritto da un anonimo milanese nemico dell imperatore, fra Busto Arsizio e Borsano iniziò un grande scontro. Nel 1900 Borsano, come Sacconago, era un comune autonomo; sarà obbligato ad unirsi a Busto Arsizio nel 1928, a causa del fascismo. Esso aveva una superficie di 6 km 2, quindi era un comune molto esteso, anche più di Busto Arsizio. Nel 1900 Borsano contava 600 abitanti. La battaglia di Legnano in un dipinto di Massimo D Azeglio

La famiglia dei conti Rasini era una grande famiglia nobile milanese, i cui membri erano conti di Castel Nuovo, Principi di san Maurizio nel Vallese e infine signori di Borsano e del Sacro Romano

3 La famiglia dei conti Rasini era una grande famiglia nobile milanese, i cui membri erano conti di Castel Nuovo, Principi di san Maurizio nel Vallese e infine signori di Borsano e del Sacro Romano Impero; quest ultima carica era posseduta in particolare dall abate Carlo Rasini, che viveva a Borsano in un enorme villa, con un grande giardino abitato anche da animali esotici, di cui ora non rimane più nulla. Il feudatario di Borsano era anche in possesso di una piccola chiesa dedicata a S. Maria. e non essendo stato ordinato, doveva indossare la veste e fare ricorso a un prete mercenario per le celebrazioni. La restante facciata di villa Rasini

poi c erano gli aratori misti e gli avitati, che erano prettamente coltivati per la produzione di vino e di foglie di gelso per l allevamento dei bachi da

4 Attorno alla cittadina di Borsano, il terreno era occupato solamente da campi, i quali avevano diversi nomi in base a ciò che veniva coltivato. C erano gli aratori semplici che non comprendevano gelsi e viti, e dove si seminavano il frumento, l avena, il miglio e il panìco (foraggio per il bestiame); poi c erano gli aratori misti e gli avitati, che erano prettamente coltivati per la produzione di vino e di foglie di gelso per l allevamento dei bachi da seta. A Borsano erano presenti tre torchi di vino, tutti in mano ai signori, di cui i contadini potevano usufruire, dopo aver pagato una tassa, per produrre il proprio vino.

La famiglia contadina era di tipo patriarcale: la direzione dei lavori era affidata al capofamiglia, cioè l anziano della casa (ragiù) mentre il governo della casa spettava all anziana della famiglia

L attività lavorativa occupava il primo posto nella vita dell individuo: anche la scuola e l istruzione passavano in secondo piano.

5 La famiglia contadina era di tipo patriarcale: la direzione dei lavori era affidata al capofamiglia, cioè l anziano della casa (ragiù) mentre il governo della casa spettava all anziana della famiglia (ragiùa). Fin da piccolissimi (5 anni) i bambini iniziavano a lavorare come contadini, aiutando i familiari più esperti. L attività lavorativa occupava il primo posto nella vita dell individuo: anche la scuola e l istruzione passavano in secondo piano. La vita dei contadini seguiva il ritmo dei campi: persino il matrimonio si celebrava nei mesi invernali di gennaio e febbraio, quando era tempo di riposo per i campi. Il lavoro agricolo occupava tutta la giornata, dall alba al tramonto, a seconda delle ore di luce della stagione. In estate e in primavera il lavoro era più intenso che nei mesi invernali Una tipica famiglia contadina dell Ottocento

Una delle più importanti tradizioni di borsano è la fondazione, nel 1919, di un corpo musicale in onore della santa patrona dei musicisti: Santa Cecilia.

6 Una delle più importanti tradizioni di borsano è la fondazione, nel 1919, di un corpo musicale in onore della santa patrona dei musicisti: Santa Cecilia. La storia borsanese è ricca di racconti e feste popolari, come quella della Gioeubia, che si celebra ancora oggi. Nel 1707 si svolsero le prime elezioni alla quale poterono votare solo 7 cittadini su 600, ovvero i più ricchi, che ovviamente non potevano rappresentare la maggior parte della popolazione. Per questo si scatenarono delle vere e proprie rivolte. Un altra importante tradizione era quella dell allevamento dei bachi, che venivano acquistati in gran numero quando erano ancora piccoli per poi produrre i foraggi ed essere venduti per produrre la seta. Santa Cecilia patrona dei musicisti

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