SICUREZZA SISMICA DELLE STRUTTURE INDUSTRIALI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SICUREZZA SISMICA DELLE STRUTTURE INDUSTRIALI"

Transcript

1 SICUREZZA SISMICA DEGLI IMPIANTI CHIMICI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE 7 febbraio 2013 ENEA - Via Giulio Romano, 41 - Roma SICUREZZA SISMICA DELLE STRUTTURE INDUSTRIALI Paolo Clemente, PhD Resp. Prevenzione Rischi Naturali

2 TERREMOTO DI TOHOKU, 2011 L onda (alta circa 14 m) investe la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, scavalcando le barriere di protezione (alte circa 6 m) ed invade i locali della centrale

3 MAPPE PERICOLOSITÀ GIAPPONE La mappa (1995) è in forte disaccordo con quanto accaduto negli anni successivi Il termine unpredictable, spesso usato per giustificare simili disastri non soddisfa più, soprattutto per eventi che hanno un periodo di ritorno < 1000 anni.

4 INSEGNAMENTI DEL PASSATO Stone monument Stone monument visto dal villaggio Effetti dello tsunami 100 m a valle dello s. m. Muri di protezione a Miyaho (distrutto) Fudai (intatto)

5 IMPIANTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE Centrale nucleare di Cruas, Francia (1984), con isolamento sismico (PGA = 0.3 g) Impianto chimico a Aliaga, Turchia, con isolamento sismico Impianti di raffinazione del petrolio Acciaierie e impianti metallurgici Stabilimenti chimici e petrolchimici Centrali termoelettriche ad olio combustibile Produzione e deposito di esplosivi Deposito di fitofarmaci Deposito di tossici Depositi di oli minerali Depositi di gas liquefatti Serbatoio per stoccaggio idrocarburi a Aspropyrgos, Grecia

6 DANNI SISMICI A IMPIANTI PETROLCHIMICI Terremoto di Izmit (Turchia), 1999, M w =7.4: incendio e conseguente collasso di un serbatoio di stoccaggio nella raffineria di Yarimca. L incendio ebbe gravissime conseguenze in termini di inquinamento atmosferico e problemi di approvvigionamento Terremoto di Loma Prieta (CA), 1989, M w =6.9: instabilità a piede d elefante

7 DANNI SISMICI A IMPIANTI PETROLCHIMICI Terremoto di Costa Rica 22/04/1991, M w =7.8 Ribaltamento di un serbatoio alla raffineria Recope Terremoto di Costa Rica 22/04/1991, M w =7.8 Perdita di liquidi

8 DANNI SISMICI A IMPIANTI PETROLCHIMICI Terremoto di Costa Rica 22/04/1991, M w =7.8 Terremoto di Landers (CA) 28/06/1992, M w =7.3: danno alla copertura

9 DANNI SISMICI A IMPIANTI PETROLCHIMICI Terremoto di Landers (CA), 28/06/1992, M w =7.3: danni alle tubazioni rigide

10 TERREMOTO OFF TOKACHI (GIAPPONE), 2003 Raffineria di Tomakomai City, 220 km dall epicentro Serbatoio contenente greggio, si incendiò subito dopo i due eventi sismici principali del 26/09/2003 (M = 8.0 e 7.1) Serbatoio con nafta si incendiò durante gli aftershock il 28/09 45 dei 105 serbatoi presenti nella raffineria furono danneggiati, 30 in modo grave e 29 con fuoriuscita di liquido. La rottura delle coperture dei serbatoi, alle quali seguirono gli incendi, si dovette ai movimenti ondosi di pelo libero (sloshing) dei liquidi infiammabili contenuti, innescati dalle vibrazioni sismiche (le suddette onde erano caratterizzate da alti valori del periodo, pari a circa 7 s)

11 SERBATOI SFERICI Terremoto di Bakersfield, USA (1992, M w =7.7): Due serbatoi sferici, contenenti butano, collassarono: 10 t di gas fuoriuscirono 90 s dopo vi fu un esplosione Gran parte della raffineria fu danneggiata, con una perdita di 1.8 M$

12 IMPIANTI RIR IN ITALIA Oggi un evento sismico può mettere in crisi l assetto socioeconomico anche di grandi aree Terremoto di Kobe (1995): (ove è situato uno dei porti più importanti del mondo), primo caso storico di evento ad avere interessato una concentrazione urbana industrializzata, producendo gravissimi danni al sistema edilizio, viario e produttivo Terremoto di Izmit (Turchia, 17/8/1999): causò l incendio del più grande impianto petrolchimico turco, creando difficoltà all approvvigionamento di combustibile per il trasporto e inquinamento ambientale In Italia scenari simili potrebbero verificarsi se si ripetessero i terremoti del: 1117: Area padana oggi a industrializzazione diffusa (2012) 1693: Sicilia sudorientale oggi sede di stabilimenti petrolchimici

13 TERREMOTO DI PROGETTO Per impianti nucleari: 2 livelli di terremoto di progetto Safe Shutdown Earthquake (SSE): fino al SEE è da garantire la sicurezza della popolazione e degli operatori; corrisponde a un sisma più violento di quelli ritenuti possibili nel sito; è, quindi, a bassissima probabilità di accadimento. Fino al SSE: deve essere possibile lo spegnimento rapido dei reattori nucleari (mediante inserimento barre di controllo, usualmente automatico) e devono restare integri componenti e strutture essenziali per la sicurezza Operational Basis Earthquake (OBE): fino all OBE è da garantire il funzionamento dell impianto in condizioni di sicurezza (con l obiettivo di proteggere anche l impianto stesso); corrisponde a terremoti meno intensi, con significativa probabilità di verificarsi durante la vita dell impianto. Fino all OBE: deve essere garantita l integrità assoluta di componenti e strutture necessari per il funzionamento in condizioni di sicurezza (senza che sia indispensabile lo spegnimento rapido dei reattori)

14 PERICOLOSITÀ SISMICA DI RIFERIMENTO P VR = 63% in 50 anni T R = 50 anni P VR = 10% in 50 anni T R = 475 anni P VR = 2% in 50 anni T R = 2475 anni Le mappe si basano su un approccio probabilistico sono costruite sulla base della storia sismica Ciascuna mappa è relativa ad una probabilità di accadimento in 50 anni Quale mappa usiamo per la progettazione?

15 acc (cm/s/s) acc (cm/s/s) a g /g acc (cm/s/s) SICUREZZA SISMICA DEGLI IMPIANTI CHIMICI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IL PICCO DELLA MIRANDOLA Sismicità storica: non significativa in R=30-40 km dall epicentro 17/11/1570, Ferrara (30 km a E), M = 5.5, I 0 = VIII 11/07/1987, Prov. Bologna e Ferrara (20 km a S) M = /07/2011, Prov. Reggio Emilia (20 km a NE), M = 4.7 Terremoti con M 6 a S, nell Appennino settentrionale MRN MIRANDOLA NS UP WE t (s) 0.28g in superficie 0.22g al bedrock anni 1500 anni 475 anni Mirandola t (s) t (s) 0.0 0% 20% 40% 60% Progettazione: Terremoto con probabilità di accadimento del 10% in 50 anni (T R = 475 a) e non al Massimo Evento Credibile al sito P VR

16 RISPOSTA SISMICA LOCALE Array velocimetrico a Belmonte Castello (FR): Receiver Functions di registrazioni di aftershocks del sisma dell Aquila, 2009 R Ai 3 siti si hanno differenti risposte allo stesso evento sismico B S Danni all edificio scolastico (S) dovuti al sisma di Cassino del 20/02/2008

17 MICROZONAZIONE SISMICA Definizione MOPS: microzone omogenee in prospettiva sismica (amplificative e non) Scelta siti per nuovi impianti Definizione priorità di intervento sugli esistenti Analisi HVSR Livello I Zone instabili Zone stabili (pianeggianti, V S30 > 800 m/s) Zone stabili ma suscettibili di amplificazione Livello I Livello II: coefficienti di amplificazione attraverso abachi (situazioni semplici 1D) Livello III: coefficienti di amplificazione attraverso misure in sito e modellazione Livello III

18 EDIFICI INDUSTRIALI ESISTENTI

19 VALUTAZIONE SICUREZZA EDIFICI ESISTENTI È obbligatoria in caso di: riduzione evidente della capacità resistente e/o deformativa della struttura, o delle caratteristiche meccaniche dei materiali, azioni eccezionali, cedimenti del terreno di fondazione; provati gravi errori di progetto o di costruzione; cambio della destinazione d uso (carichi e/o classe d uso); interventi non strutturali, se interagiscano con elementi strutturali. interventi di adeguamento o di miglioramento riparazioni o interventi locali su elementi isolati, che comunque comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti. In tali casi, la valutazione della sicurezza deve permettere di stabilire se: l uso della costruzione possa continuare senza interventi; l uso debba essere modificato (declassamento, cambio di destinazione, ); sia necessario procedere ad aumentare o ripristinare la capacità portante. Le norme non impongono di valutare la sicurezza degli edifici esistenti!

20 INTERVENTI SU EDIFICI ESISTENTI i provvedimenti detti sono necessari e improcrastinabili nel caso in cui non siano soddisfatte le verifiche relative alle azioni controllate dall uomo (carichi permanenti e altre azioni di servizio) per l inadeguatezza di un opera rispetto alle azioni ambientali, non controllabili dall uomo e soggette ad ampia variabilità nel tempo ed incertezza nella loro determinazione non si può pensare di imporre l obbligatorietà dell intervento o del cambiamento di destinazione d uso o, addirittura, la messa fuori servizio dell opera, non appena se ne riscontri l inadeguatezza. Le decisioni da adottare dovranno necessariamente essere calibrate sulle singole situazioni (in relazione alla gravità dell inadeguatezza, alle conseguenze, alle disponibilità economiche e alle implicazioni in termini di pubblica incolumità). Saranno i proprietari o i gestori delle singole opere, siano essi enti pubblici o privati o singoli cittadini, a definire il provvedimento più idoneo, eventualmente individuando uno o più livelli delle azioni, commisurati alla vita nominale restante e alla classe d uso, rispetto ai quali si rende necessario effettuare l intervento di incremento della sicurezza entro un tempo prestabilito". In caso di inefficienza nei confronti dei carichi verticali (controllate dall'uomo) bisogna intervenire; l'inadeguatezza alle azioni sismiche (non controllabili dall'uomo e incerte) non obbliga all'intervento!

21 VALUTAZIONE SICUREZZA EDIFICI STRATEGICI Soltanto per le opere di interesse strategico l'opcm 3274/2003 obbligava i proprietari alla verifica entro 5 anni, specialmente per le zone a media ed elevata sismicità, secondo un piano di priorità da elaborare entro 6 mesi sulla base delle risorse finanziarie disponibili, ma la necessità di intervenire andava soltanto "tenuta in considerazione... nella redazione dei piani triennali e annuali... nonché ai fini della predisposizione del piano straordinario di messa in sicurezza antisismica...". Le norme non impongono di intervenire sugli edifici esistenti!

22 COME VALUTARE LA SICUREZZA? La valutazione non può basarsi su un semplice esame visivo Sono necessari: Analisi sperimentale sui materiali (effettive resistenze) sulle strutture (effettivo comportamento statico e dinamico) Analisi numeriche complesse per la valutazione della capacità (modelli numerici tarati sulla base dei risultati sperimentali) Sono operazioni che potrebbero avere un costo significativo, ma sono indispensabili per: la valutazione in sé la definizione degli eventuali interventi

23 OBIETTIVI STRATEGICI Definizione di scenari di danno Analisi della risposta sismica locale nei siti di impianti Valutazione della vulnerabilità delle strutture, il cui danneggiamento potrebbe provocare ingenti danni all ambiente e che devono restare operative anche in occasione di un terremoto Monitoraggio statico e sismico permanente delle strutture e dei componenti Adozione di tecniche innovative di protezione sismica per le nuove realizzazioni ma anche per l adeguamento delle esistenti

24 IMPIANTI INDUSTRIALI Costruiti a volte senza tener conto delle azioni sismiche Vulnerabili perfino a eventi moderati Caratterizzati da: Irregolarità Strutture complesse Tubazioni lunghe e complesse Adeguamento sismico particolarmente delicato: Strutture e impianti complessi Vanno preservate le esigenze funzionali ed economiche Vanno cercate nuove soluzioni

25 STRUTTURA ISOL. SISMICO EDIFICI ESISTENTI Brevetto internaz.: P. Clemente (ENEA), A. De Stefano, G. Barla (POLITO) Gap Terreno Settore cilindrico superiore Parete esterna Parete interna Isolatori Inseriti previa rimozione degli elementi di connessione Connessione rigida tra l edificio e il sistema di isolamento Settore cilindrico inferiore Tubi in c.a. inseriti a con tecnica spingitubo o microtunnelling (diametro 2 m)

26 PREVENZIONE = INFORMAZIONE All'ingresso degli strutture non adeguate sismicamente EDIFICIO NON ADEGUATO SISMICAMENTE

27 FINE Grazie per la Vostra cortese attenzione

Prevenzione Formazione ed Informazione

Prevenzione Formazione ed Informazione Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il

Dettagli

Lezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)

Lezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Lezione 1 Obiettivi prestazionali e normativa vigente Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Obiettivi prestazionali Obiettivi progettuali Sono definiti dall associazione associazione tra

Dettagli

SOMMARIO: LEGGI SU CUI SI BASANO LE ATTUALI NORME LE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI E L AZIONE SISMICA

SOMMARIO: LEGGI SU CUI SI BASANO LE ATTUALI NORME LE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI E L AZIONE SISMICA LEGGI FONDAMENTALI DELLE NORMESISMICHE SOMMARIO: LEGGI SU CUI SI BASANO LE ATTUALI NORME SISMICHE LE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI E L AZIONE SISMICA Giacomo Di Pasquale, Dipartimento della Protezione

Dettagli

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE Sala delle Colonne BPM Milano 29 aprile 2010 Francesco G. Paparella Presidente AIBA PERCHE IL BROKER Nel 2009 i broker: hanno intermediato il 46,1% dei rami

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO Pagina 1 Terminologia e Definizioni Incidente Evento o serie di eventi accidentali che possono arrecare un danno o Probabilità che l incidente rechi un danno, correlato alle

Dettagli

www.lavoripubblici.it

www.lavoripubblici.it Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,

Dettagli

Elementi di Pianificazione di Emergenza comunale: l'identificazione degli scenari di rischio

Elementi di Pianificazione di Emergenza comunale: l'identificazione degli scenari di rischio Elementi di Pianificazione di Emergenza comunale: l'identificazione degli scenari di rischio Eva Trasforini Fondazione CIMA eva.trasforini@cimafoundation.org Vi racconto qualcosa di me Ho un TOT di anni

Dettagli

VERIFICA DI VULNERABILITA SISMICA DEGLI EDIFICI

VERIFICA DI VULNERABILITA SISMICA DEGLI EDIFICI VERIFICA DI VULNERABILITA SISMICA DEGLI EDIFICI Verifica di vulnerabilità sismica Pagina 2 di 8 INDICE Premessa...3 Classificazione sismica...3 Vulnerabilità sismica...5 Indagini...5 Calcolo...6 Verifica

Dettagli

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2

Dettagli

Edifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali

Edifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali Corso di Riabilitazione Strutturale POTENZA, a.a. 2011 2012 Edifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali Dott. Marco VONA DiSGG, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/

Dettagli

MS e CLE: sistemi informativi e diffusione. Maria Ioannilli Università di Roma Tor Vergata

MS e CLE: sistemi informativi e diffusione. Maria Ioannilli Università di Roma Tor Vergata MS e CLE: sistemi informativi e diffusione Maria Ioannilli Università di Roma Tor Vergata La prevenzione del rischio sismico Dopo il terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009, lo Stato ha emanato un nuovo

Dettagli

Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza

Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza MICHELE VINCI Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza Collana Calcolo di edifici in muratura (www.edificiinmuratura.it) Articolo 2 Ottobre 2013 Bibliografia:

Dettagli

FEDERAZIONE REGIONALE DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI D ABRUZZO

FEDERAZIONE REGIONALE DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI D ABRUZZO Prot. n. 11 / FR / AQ L Aquila, 14 marzo 2012 Al Commissario delegato per la Ricostruzione Dr. Gianni Chiodi Al Coordinatore della Struttura Tecnica di Missione Arch. Gaetano Fontana Alla ReLUIS c/o Scuola

Dettagli

SEZIONE 2 IPOTESI INCIDENTALI

SEZIONE 2 IPOTESI INCIDENTALI Sez 2/pag.1 SEZIONE 2 IPOTESI INCIDENTALI Le zone di pianificazione Per l individuazione delle zone cui deve essere estesa la pianificazione dell emergenza, si prendono in generale in considerazione i

Dettagli

Regione Campania - Genio Civile

Regione Campania - Genio Civile Regione Campania - Genio Civile Controllo di progetti relativi ad edifici in muratura Le tipologie strutturali degli edifici in muratura esistenti e la loro vulnerabiltà sismica B. Calderoni - D.A.P.S.

Dettagli

Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori

Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori Università IUAV di Venezia Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori Ezio Micelli Gli accordi con i privati Gli accordi con i privati nella Lr 11/04 Gli accordi con

Dettagli

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata: 10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.

Dettagli

Il volume - corredato da numerosi disegni tecnici e illustrazioni - è

Il volume - corredato da numerosi disegni tecnici e illustrazioni - è Un'adeguata conoscenza degli aspetti fisici, storici ed evolutivi dei terremoti e dei loro effetti sulle costruzioni è indispensabile per rendere consapevoli che un evento sismico è un fenomeno con il

Dettagli

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:

Dettagli

OSSERVAZIONI il settore industriale

OSSERVAZIONI il settore industriale OSSERVAZIONI Lo stabilimento siderurgico di Taranto costituisce un enorme patrimonio nazionale, perché é in grado di competere ai massimi livelli internazionali, e un suo sottoutilizzo non comporta solo

Dettagli

ALLEGATO A ALLE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI: PERICOLOSITÀ SISMICA

ALLEGATO A ALLE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI: PERICOLOSITÀ SISMICA ALLEGATO A ALLE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI: PERICOLOSITÀ SISMICA Le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) adottano un approccio prestazionale alla progettazione delle strutture nuove e alla verifica

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

INTERVENTI SULLE STRUTTURE

INTERVENTI SULLE STRUTTURE INTERVENTI SULLE STRUTTURE 1 - Intervento di adeguamento. 2 - Intervento di miglioramento. 3 - Riparazione o intervento locale. INTERVENTI SULLE STRUTTURE IN C.A. 8.4.1. Intervento di adeguamento. È fatto

Dettagli

11. Criteri di analisi e di verifica

11. Criteri di analisi e di verifica 11. Criteri di analisi e di verifica Il progetto dell edificio esistente riflette naturalmente lo stato delle conoscenze al tempo della costruzione e può contenere difetti di impostazione e di realizzazione,

Dettagli

Il montante flessibile garantisce un immagine curata della città abbassa spese e costi di manutenzione riduce il rischio di incidenti

Il montante flessibile garantisce un immagine curata della città abbassa spese e costi di manutenzione riduce il rischio di incidenti TECHNICAL SO LUTIONS L innovazione nell ingegneria stradale Il montante flessibile garantisce un immagine curata della città abbassa spese e costi di manutenzione riduce il rischio di incidenti NON CERTO

Dettagli

PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE

PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE 3.2 AZIONE SISMICA Le azioni sismiche di progetto si definiscono a partire dalla pericolosità sismica di base del sito di costruzione, che è descritta dalla probabilità

Dettagli

DL n. 91 del 24.06.2014 entrato in vigore dal 25 giugno

DL n. 91 del 24.06.2014 entrato in vigore dal 25 giugno Con il DL n. 91 del 24.06.2014 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.144 del 24 giugno 2014 ed entrato in vigore dal 25 giugno è stata prevista un agevolazione per i soggetti che effettuano investimenti in

Dettagli

SPD: che cosa sono e quando devono essere usati

SPD: che cosa sono e quando devono essere usati Antonello Greco Gli SPD, o limitatori di sovratensione, costituiscono la principale misura di protezione contro le sovratensioni. La loro installazione può essere necessaria per ridurre i rischi di perdita

Dettagli

Denuncia di Lavori per Deposito 3 (art. 2 L.R. 38/97, artt. 93 e 94 D.P.R. 380/01)

Denuncia di Lavori per Deposito 3 (art. 2 L.R. 38/97, artt. 93 e 94 D.P.R. 380/01) Spazio protocollo arrivo (spazio destinato allo Sportello Unico) Spazio protocollo uscita (spazio destinato all Ufficio Difesa del Suolo) Spazio per la marca da bollo Il bollo è sempre dovuto, anche per

Dettagli

ACCORDO TRA COMMISSIONE REGIONALE ABI EMILIA ROMAGNA LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI. 20 Febbraio 2013

ACCORDO TRA COMMISSIONE REGIONALE ABI EMILIA ROMAGNA LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI. 20 Febbraio 2013 ACCORDO TRA COMMISSIONE REGIONALE ABI EMILIA ROMAGNA E LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI PER IL SOSTEGNO DELLE POPOLAZIONI DELL EMILIA ROMAGNA E DELLE PROVINCE DI MANTOVA E DI ROVIGO COLPITE DAL SISMA DEL

Dettagli

La riqualificazione urbana come strumento per la «Human Smart City» Arch. Michele Zanelli Responsabile Servizio Qualità urbana e Politiche Abitative

La riqualificazione urbana come strumento per la «Human Smart City» Arch. Michele Zanelli Responsabile Servizio Qualità urbana e Politiche Abitative Le recenti esperienze di riqualificazione urbana in Emilia Romagna! La riqualificazione urbana come strumento per la «Human Smart City» Arch. Michele Zanelli Responsabile Servizio Qualità urbana e Politiche

Dettagli

PREVENZIONE INCENDI norme e procedure

PREVENZIONE INCENDI norme e procedure PREVENZIONE INCENDI norme e procedure dott. ing. Gioacchino Giomi COMANDANTE VIGILI DEL FUOCO ROMA 1 abitazione 2 fabbrica 3 albergo 4 albergo 5 CHE COSA E LA PREVENZIONE INCENDI è una funzione di preminente

Dettagli

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8 7 giugno 2006 Corte dei conti Italia Sicurezza energetica 1. L Italia e la sicurezza energetica Il tema della sicurezza

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

Il software e la progettazione strutturale: opportunità e limitazioni. Prof. Gaetano Manfredi gamanfre@unina.it

Il software e la progettazione strutturale: opportunità e limitazioni. Prof. Gaetano Manfredi gamanfre@unina.it Il software e la progettazione strutturale: opportunità e limitazioni Prof. Gaetano Manfredi gamanfre@unina.it SOFTWARE E PROGETTAZIONE SOFTWARE E PROGETTAZIONE SOFTWARE NELL AMBITO DELLE NTC 08 IL SOFTWARE:

Dettagli

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di Novara - S. Agabio

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di Novara - S. Agabio PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D. Lgs. 334/99 e s.m.i.) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di Novara - S. Agabio Comune di Novara

Dettagli

Lo scenario energetico in Italia

Lo scenario energetico in Italia Lo scenario energetico in Italia Il Bilancio Energetico Nazionale Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica annualmente il Bilancio Energetico Nazionale (BEN) del nostro Paese. Questo ci dà l opportunità

Dettagli

Deliberazione 15 giugno 2000

Deliberazione 15 giugno 2000 Deliberazione 15 giugno 2000 Adozione del regolamento di cui all articolo 3 della deliberazione dell Autorità per l'energia elettrica e il gas 18 febbraio 1999, n. 13/99, e integrazione della medesima

Dettagli

Piano di manutenzione della struttura dell opera 1. Premessa manuale d uso manuale di manutenzione programma di manutenzione delle strutture

Piano di manutenzione della struttura dell opera 1. Premessa manuale d uso manuale di manutenzione programma di manutenzione delle strutture Piano di manutenzione della struttura dell opera.- Cap.10 delle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14 gennaio 2008) e Circolare Esplicativa 2 febbraio 2009, 617 1. Premessa Il piano di manutenzione

Dettagli

Verifica di una struttura esistente

Verifica di una struttura esistente Il metodo agli Stati Limite per la verifica delle strutture in c.a. Giovanni A. Plizzari Università di Bergamo Paolo Riva Università di Brescia Corso Pandini Bergamo, 14-15 Novembre, 2003 Verifica di una

Dettagli

Indicazioni per la realizzazione in sicurezza di interventi su edifici danneggiati dal sisma. SCAFFALATURE INDUSTRIALI

Indicazioni per la realizzazione in sicurezza di interventi su edifici danneggiati dal sisma. SCAFFALATURE INDUSTRIALI EVENTI SISMICI DEL 20 E 29 MAGGIO 2012 RICOSTRUIRE IN SICUREZZA Incontro tecnico di presentazione del documento: Indicazioni per la realizzazione in sicurezza di interventi su edifici danneggiati dal sisma.

Dettagli

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di

Dettagli

22.10.2008 Relatore: Dr. Ing. Maurizio Patat

22.10.2008 Relatore: Dr. Ing. Maurizio Patat AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL Ressort für Bauten, ladinische Schule und Kultur PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Dipartimento ai lavori pubblici, scuola e cultura ladina PROVINZIA AUTONOMA

Dettagli

Incidenti ed Incidenti Mancati

Incidenti ed Incidenti Mancati Incidenti ed Incidenti Mancati 1/16 MEMORIA PASSATO INTELLIGENZA PRESENTE PREVISIONE Casi storici... La sicurezza oggi FUTURO La sicurezza domani 2/16 Ciò che è accaduto in passato accadrà ancora. Ciò

Dettagli

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE...

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE... INDICE GENERALE PREMESSA... 1 OGGETTO... 2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE... 2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI... 2.2 STATI LIMITE... 2.2.1 Stati Limite Ultimi (SLU)... 2.2.2 Stati Limite di Esercizio (SLE)...

Dettagli

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica Centro Studi Il Report I DATI CONTENUTI NEL RAPPORTO IMMOBILIARE 2015-SETTORE RESIDENZIALE DELL OSSERVATORIO DELL AGENZIA DELLE ENTRATE PUBBLICATO IL 2 LUGLIO SCORSO CASA, QUOTAZIONI IN PICCHIATA A SALERNO

Dettagli

Il rischio vulcanico

Il rischio vulcanico Il rischio vulcanico Lic. Scientifico A. Meucci Aprilia Sesta parte Prof. Rolando Neri 2 Alcuni eventi pericolosi nell attività di un vulcano. (Rielaborato da Press e Siever). Il loro verificarsi può provocare

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Normative sismiche italiane

Normative sismiche italiane pag. 98 Normative sismiche italiane 1783 norme dopo il terremoto della Calabria: muratura intelaiata, limitazione di altezza. Edifici esistenti: riduzione di altezza 1908 norme sismiche locali dopo il

Dettagli

(ORDINANZA PCM del 20 marzo 2003 n 3274)

(ORDINANZA PCM del 20 marzo 2003 n 3274) DISPOSITIVO ANTISISMICO Valvole di sicurezza per interruzione automatica della distribuzione del gas in caso di terremoto (ORDINANZA PCM del 20 marzo 2003 n 3274) Nell ambito della prevenzione dai rischi

Dettagli

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO Nelle tavole seguenti si esaminano rispettivamente i valori storico-culturali e il patrimonio storico architettonico con la viabilità storica; in questo caso non si rilevano situazioni di particolare interesse.

Dettagli

Convegno CASA: Sicurezza e Energia Roma, 25 novembre 2011, Palazzo dei congressi - Sala "Botticelli"

Convegno CASA: Sicurezza e Energia Roma, 25 novembre 2011, Palazzo dei congressi - Sala Botticelli Convegno CASA: Sicurezza e Energia Roma, 25 novembre 2011, Palazzo dei congressi - Sala "Botticelli" EDIFICI IN ZONA SISMICA: VERSO UNA NUOVA POLITICA DI PREVENZIONE Paolo Clemente, PhD Responsabile Laboratorio

Dettagli

Pericolosità del Materiale Contenente Amianto

Pericolosità del Materiale Contenente Amianto Pericolosità del Materiale Contenente Amianto - in buone condizioni: rilascio di fibre estremamente improbabile - danneggiato per manutenzione od altro (es. eventi atmosferici importanti: grandinata.):

Dettagli

IL RISCHIO SISMICO NEI LUOGHI DI LAVORO Il Il Documento di Valutazione dei Rischi

IL RISCHIO SISMICO NEI LUOGHI DI LAVORO Il Il Documento di Valutazione dei Rischi DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA REGGIO EMILIA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO IL RISCHIO SISMICO NEI LUOGHI DI LAVORO Il Il Documento di Valutazione dei Rischi Ing. Daniela Malvolti Reggio

Dettagli

I principali riferimenti normativi

I principali riferimenti normativi I principali riferimenti normativi Delibera dell Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna n. 112 del 2 Maggio 2007 Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia Romagna per la pianificazione

Dettagli

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX)

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) T. Pezzo *, D. Vannucci *, G. Uguccioni + * D Appolonia SpA, Genova + D Appolonia SpA, San Donato

Dettagli

R E A C H C L P T. U.

R E A C H C L P T. U. R E A C H C L P T. U. DECRETO LEG/VO 81/08 -TITOLO IX CAPO I PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI CAPO II PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI : LE IMPLICAZIONI DEL REACH E DEL CLP NELL AMBITO DELLA NORMATIVA

Dettagli

Dissesti statici nel consolidamento delle opere d'arte danneggiate. Giorgio Monti Università La Sapienza di Roma

Dissesti statici nel consolidamento delle opere d'arte danneggiate. Giorgio Monti Università La Sapienza di Roma Dissesti statici nel consolidamento delle opere d'arte danneggiate Giorgio Monti Università La Sapienza di Roma 1 Contenuti Metodologia di progettazione Valutazione della resistenza attuale (Capacità)

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO STRUTTURA DI ISOLAMENTO SISMICO DI EDIFICI ESISTENTI L idea che si propone come base dell invenzione è la realizzazione di una piattaforma isolata sotto al piano delle fondazioni di un singolo edificio

Dettagli

Banca dati: strumento di conoscenza

Banca dati: strumento di conoscenza Giorgio Alocci, Natalia Restuccia, Luciano Buonpane Banca dati: strumento Analisi degli eventi incidentali coinvolgenti il GPL nell ultimo triennio dalla banca dati degli interventi dei Vigili del Fuoco

Dettagli

PROGETTAZIONE DELL AMPLIAMENTO DELLA CASA DI RIPOSO DON BOSCO A BOLZANO RELAZIONE GEOLOGICO GEOTECNICA DI PROGETTO- INTEGRAZIONE

PROGETTAZIONE DELL AMPLIAMENTO DELLA CASA DI RIPOSO DON BOSCO A BOLZANO RELAZIONE GEOLOGICO GEOTECNICA DI PROGETTO- INTEGRAZIONE PROGETTAZIONE DELL AMPLIAMENTO DELLA CASA DI RIPOSO DON BOSCO A BOLZANO RELAZIONE GEOLOGICO GEOTECNICA DI PROGETTO- INTEGRAZIONE Redattore della relazione: Dott. Geol. Emanuele Sascor PROGETTAZIONE DELL

Dettagli

PREVENZIONE INCENDI. PREVENZIONE PROTEZIONE Misure precauzionali d esercizio

PREVENZIONE INCENDI. PREVENZIONE PROTEZIONE Misure precauzionali d esercizio PREVENZIONE INCENDI PREVENZIONE PROTEZIONE Misure precauzionali d esercizio Attiva Passiva PREVENZIONE INCENDI 1. Riduzione al minimo delle occasioni di incendio. Stabilità delle strutture portanti per

Dettagli

PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PROCEDURA OPERATIVA: RISCHIO GAS Versione 0.0 del 01.07.2011 Redazione a cura di: Corpo Polizia Municipale Reno-Galliera GENERALITA Evento: Guasto o rottura con

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

La gestione dinamica del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi

La gestione dinamica del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi La gestione dinamica del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi Bologna, 12 Giugno 2009 STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. Via Borghi Mamo N. 15-40137 Bologna - TEL. 051.441065 - FAX 051.443045 WWW.STUDIONERI.COM

Dettagli

SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO

SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO Il datore di lavoro deve provvedere affinché le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di

Dettagli

REACH: IL REGOLAMENTO CHE RIVOLUZIONERA LA CHIMICA EUROPEA PREMESSA

REACH: IL REGOLAMENTO CHE RIVOLUZIONERA LA CHIMICA EUROPEA PREMESSA REACH: IL REGOLAMENTO CHE RIVOLUZIONERA LA CHIMICA EUROPEA PREMESSA Il nuovo regolamento sulla chimica europea, denominato REACH (Reg. n. 1907/2006) è entrato in vigore il 1 giugno 2007 anche se la prima

Dettagli

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità Valeria Frittelloni ISPRA Analisi della Commissione europea sulla conformità del DM 27 settembre 2010 inclusione del codice

Dettagli

I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia.

I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia. APPLICAZIONI DEL CAPITOLO 8 : COSTRUZIONI ESISTENTI. I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia. Relatore: Ing. Alessandro Aronica (MSC Associati S.r.l. Milano) IL TEAM IMPRESA GENERALE DI COSTRUZIONI:

Dettagli

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1590 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in

Dettagli

Le nuove esigenze normative: il progetto del Testo Unico di Prevenzione Incendi (TUPI) e i suoi principi ispiratori

Le nuove esigenze normative: il progetto del Testo Unico di Prevenzione Incendi (TUPI) e i suoi principi ispiratori 15 Salone della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Bologna, 22-24 ottobre 2014 Le nuove esigenze normative: il progetto del Testo Unico di Prevenzione Incendi (TUPI) e i suoi principi ispiratori Mercoledi

Dettagli

. Numero codice fiscale 80012000826 Partita IVA 02711070827

. Numero codice fiscale 80012000826 Partita IVA 02711070827 . Numero codice fiscale 80012000826 Partita IVA 02711070827 REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Presidenza Dipartimento della Protezione Civile Servizio Rischi Ambientali e Industriali Siracusa INCIDENTE

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Comunicazione del revisore con i responsabili delle attività di governance e con il pubblico Dicembre 2013 Comunicazioni del revisore con i responsabili delle attività di

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Certificazione ETA: campi d applicazione e marcatura CE

Certificazione ETA: campi d applicazione e marcatura CE Certificazione ETA: campi d applicazione e marcatura CE Certificazione ETA: campione di prova e risultati I vantaggi delle certificazioni ETA Prodotti testati secondo metodi univoci e comparabili (in conformità

Dettagli

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi.

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi. dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi.it Comune di xxx Provincia di xxx C O L L A U D O S T A T I C O SCUOLA

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

L efficienza energetica in edilizia

L efficienza energetica in edilizia L efficienza energetica in edilizia Ing. Nicola Massaro - ANCE L Aquila, 13 maggio 2015 www.edifici2020.it Con il patrocinio di Negli ultimi anni si è evoluta la consapevolezza che la sostenibilità, nel

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 22 MARZO 2012 102/2012/R/EEL DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DELLO SCHEMA DI PIANO DECENNALE DI SVILUPPO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE, PREDISPOSTO DAL GESTORE DEL SISTEMA ENERGETICO

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio. Carichi unitari delle sezioni e verifica di massima Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (k/m ) Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano

Dettagli

GEOSTRU SOFTWARE SLOPE Il software per la stabilità dei pendii naturali opere di materiali sciolti fronti di scavo

GEOSTRU SOFTWARE SLOPE Il software per la stabilità dei pendii naturali opere di materiali sciolti fronti di scavo GEOSTRU SOFTWARE SLOPE Il software per la stabilità dei pendii naturali opere di materiali sciolti fronti di scavo NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 Gennaio 2008 GEOSTRU SOFTWARE SLOPE Prescrizioni

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 ottobre 2007 Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per la valutazione e la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

T*SOL è un software di simulazione dinamica professionale per il dimensionamento e l'ottimizzazione di impianti solari termici.

T*SOL è un software di simulazione dinamica professionale per il dimensionamento e l'ottimizzazione di impianti solari termici. T *SOL T*SOL è un software di simulazione dinamica professionale per il dimensionamento e l'ottimizzazione di impianti solari termici. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Dettagli

PROCEDURA PER LA RACCOLTA ED ANALISI SISTEMATICA DEGLI INCIDENTI

PROCEDURA PER LA RACCOLTA ED ANALISI SISTEMATICA DEGLI INCIDENTI Allegato alla valutazione dei rischi Ditta PROCEDURA PER LA RACCOLTA ED ANALISI SISTEMATICA DEGLI INCIDENTI Rev _0 Redazione Verifica Approvazione Data Autore Data Autore Data Autore Distribuzione: copia

Dettagli

IL QUADRO NORMATIVO: DEFINIZIONE DELL AZIONE SISMICA DI RIFERIMENTO. ing. Francesco Monni

IL QUADRO NORMATIVO: DEFINIZIONE DELL AZIONE SISMICA DI RIFERIMENTO. ing. Francesco Monni IL QUADRO NORMATIVO: DEFINIZIONE DELL AZIONE SISMICA DI RIFERIMENTO ing. Francesco Monni Le norme che regolano gli interventi su costruzioni esistenti in muratura (anche di carattere storico e monumentale)

Dettagli

ADEMPIMENTI NORMATIVI PER STABILIMENTI SOGGETTI AGLI OBBLIGHI DELL ART. 8 D.LGS. 334/99 e s.m.i.

ADEMPIMENTI NORMATIVI PER STABILIMENTI SOGGETTI AGLI OBBLIGHI DELL ART. 8 D.LGS. 334/99 e s.m.i. AGLI OBBLIGHI DELL ART. 8 D.LGS. 334/99 Data ultimo aggiornamento documento: 09/11/2012 1. Adempimenti per le aziende in art. 8 2. Sanzioni 3. Principali attività della Pubblica Amministrazione I Gestori

Dettagli

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013 Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità

Dettagli

Orientamenti. sulla serie di scenari da utilizzare nei piani di risanamento ABE/GL/2014/06. 18 luglio 2014

Orientamenti. sulla serie di scenari da utilizzare nei piani di risanamento ABE/GL/2014/06. 18 luglio 2014 ABE/GL/2014/06 18 luglio 2014 Orientamenti sulla serie di scenari da utilizzare nei piani di risanamento 1 Orientamenti ABE sulla serie di scenari da utilizzare nei piani di risanamento Status giuridico

Dettagli

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8 Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Dipartimento Tecnologie di Sicurezza SEMINARIO Macchine e attrezzature di lavoro: i controlli del datore di lavoro sugli apparecchi di sollevamento materiali

Dettagli

Ordinanza n. 20 del 19 febbraio 2013

Ordinanza n. 20 del 19 febbraio 2013 IL PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO DELEGATO AI SENSI DELL ART. 1 COMMA 2 DEL D.L.N. 74/2012 CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE N. 122/2012 Ordinanza n. 20 del 19 febbraio 2013 Programmazione

Dettagli

DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012

DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012 DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012 OGGETTO: L. 365/00. Istanza di aggiornamento PAI Tagliamento, ai sensi dell art. 6 delle Norme di Attuazione, a seguito della progettazione di interventi urgenti

Dettagli

ULTIME NOVITÀ NORMATIVE NEL SETTORE DELL'AUTOTRASPORTO

ULTIME NOVITÀ NORMATIVE NEL SETTORE DELL'AUTOTRASPORTO www.cnalaquila.it www.cna.it/fita ULTIME NOVITÀ NORMATIVE NEL SETTORE DELL'AUTOTRASPORTO Pubblicati i dati relativi al costo chilometrico medio imputabile al consumo di gasolio delle imprese il 13 novembre

Dettagli

MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin

MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO Geol. Fabio Garbin Preparazione all Esame di Stato, Roma 8 aprile 2011 Riferimenti Normativi essenziali D.M. 14.01.2009: Approvazione delle nuove Norme Tecniche sulle

Dettagli

Parapetti / Balaustre in vetro stratificato. Le regole ed indicazioni da rispettare nella progettazione

Parapetti / Balaustre in vetro stratificato. Le regole ed indicazioni da rispettare nella progettazione Parapetti / Balaustre in vetro stratificato Le regole ed indicazioni da rispettare nella progettazione SICUREZZA I parapetti sono elementi con funzione di protezione anticaduta e sono preposti quindi alla

Dettagli

ANAGRAFE EDILIZIA SCOLASTICA

ANAGRAFE EDILIZIA SCOLASTICA ANAGRAFE EDILIZIA SCOLASTICA Roma, 7 agosto 2015 #MutuiBei Anagrafe Nazionale Per la prima volta una fotografia completa degli edifici scolastici È prevista dall art. 7 della legge n. 23 del 1996, ma non

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA BOZZA N. 1252 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore COLETTI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 19 MARZO 2002 Norme di regolamentazione della sperimentazione dei

Dettagli