AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE DELLE MARCHE ARA LE ACQUE MINERALI. Dr. Ferdinando De Rosa. Macerata Feltria, 22 febbraio 2003
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1 ARA LE ACQUE MINERALI Dr. Ferdinando De Rosa Macerata Feltria, 22 febbraio 2003
2 L acqua ricopre i 7/10 dell intera superficie terrestre. Il suo volume totale si aggira intorno a 1450 milioni di Km3 dei quali circa 1milione di Km3 costituito da acqua dolce e 25 milioni Km3 da vapore acque atmosferico Il resto è costituito dagli oceani e i mari
3 P = precipitazioni E = evapotraspirazione, R = ruscellamento I = infiltrazione D = deflusso totale Bilancio idrogeologico tutto espresso in mm P = E + R + I = E + D ARA
4 il deflusso idrico totale sarà caratterizzato da un diverso rapporto tra il coefficiente di infiltrazione e quello di ruscellamento la loro somma definisce il deflusso idrico totale, superficiale e sotterraneo
5 Le acque minerali sono sostanzialmente acque sotterranee di origine meteorica che durante il tragitto nel sottosuolo si depurano e si mineralizzano acquisendo quei peculiari caratteri chimici, fisici e organolettici che ne determinano le proprietà di costanza nella composizione e di purezza batteriologica che, unitamente alle proprietà terapeutiche sono i requisiti fondamentali che un acqua minerale ad uso termale deve possedere.
6 dipende da: 1) regime pluviometrico della zona di ricarica 2) natura delle rocce e dei sedimenti, che determinano i coefficienti di infiltrazione e di solubilizzazione dai quali dipendono la potenzialità di ricarica del bacino e la tipologia dei sali rilasciati all acqua 3) attività antropiche presenti nel territorio 4) variazioni termiche incontrate durante il percorso 5) pressioni parziali dei gas nel sottosuolo 6) sostanze chimiche presenti nelle acque meteoriche da cui hanno origine le caratteristiche acide dell acqua piovana che conferiscono ad essa potere aggressivo verso materiali a comportamento basico come i carbonati 7) tempo di permanenza dell acqua nell acquifero, fondamentale per creare condizioni di equilibrio. A periodi maggiori corrispondono acque più saline. Circolazioni rapide non favoriscono i processi di mineralizzazione e di autodepurazione 8) modificazioni chimiche e chimico fisiche. Avvengono all interno della falda e dipendono dall equilibrio redox, dal ph, dalle condizioni di temperatura e di pressione, dal tipo di attività biologica in atto, da processi di attacco chimico, di scambio ionico, di solubilizzazione o di precipitazione di sali poco solubili per variazione degli equilibri di saturazione. Composizione dell acqua
7 ARA Circolazione delle acque sotterranee Può avvenire all interno di formazioni rocciose o nelle alluvioni.
8 Le alluvioni sono formazioni presenti nelle vallate e nelle zone pianeggianti, traggono origine dalla sedimentazione di detriti generati dalla demolizione delle rocce ad opera degli agenti atmosferici e trasportati a valle dall acqua Nelle alluvioni si possono trovare acquiferi di tipo freatico oppure di tipo artesiano
9 Classificazione delle Classificazione delle acque Residuo fisso (180 C) Composizione chimica Alla Alla classificazione classificazione secondo secondo Marotta Marotta e e Sica(1933) Sica(1933) si si affianca affianca quella quella di di Messini Messini che che rappresenta rappresenta attualmente attualmente il il riferimento riferimento internazionale internazionale più più autorevole autorevole per per quanto quanto riguarda riguarda acque acque termali. termali. Tale Tale classificazione classificazione avviene avviene secondo secondo 3 3 parametri: parametri: Temperatura ARA
10 ARA Temperatura: Acque omeotermali o termali: temp.compr.tra 3040 C Acque fredde: al disotto dei 20 C Acque ipotermali: temperatura compresa tra i 2030 C Acque ipertermali: temp.sup. ai 40 C
11 ARA Residuo fisso(180 C) Acque oligominerali: con residuo fisso minore di 200mg/l; Acque mediominerali: con residuo comp. Tra 200mg/l e 1000mg/l; Acque minerali: con residuo fisso superiore a 1000mg/l
12 ARA Composizione chimica In base alla composizione salina è possibile individuare acque salse o clorurosodiche, acque solfuree, se c è una prevalenza dell anione solfidrile; acque arsenicali e ferruginose; acque solfato se prevale l anione solfato; acque bicarbonate se c è prevalenza dell anione bicarbonato; carboniche quando vi è disciolta una quantità rilevante di CO 2 ; radioattive quando la presenza di alcuni elementi, generalmente radon, da origine ad una radioattività naturale
13 sulfureosalsosolfatoalcaline, ecc Se presenti altri elementi le acque solfuree si distinguono in sottoclassi sulfureosalsoiodiche acque sulfureosalse ARA
14 Acque solfuree Il solfuro di idrogeno è il gas che da il caratteristico odore di uova marce decisamente percettibile in prossimità di queste sorgenti contengono elevate percentuali di solfuro di idrogeno (almeno 1 mg/l di H2S)
15 Lo zolfo contenuto è al livello di ossidazione 2 ( a differenza di quello 6 + nelle acque solfate), il quale dà origine a composti instabili e frequentemente mutevoli; questo è il motivo per cui, assieme all idrogeno solforato, si trovano disciolti gli ioni solfato e solfito ed altri composti da cui derivano le molteplici nomenclature di queste acque.
16 ARA Captazione delle acque minerali Può avvenire tramite sorgente o tramite pozzo perforato
17 Captazione con pozzo perforato Oltre Oltre alle alle avvertenze avvertenze sopra sopra descritte descritte bisogna bisogna evitare evitare di di mette mette a a diretto diretto contatto contatto più più falde falde acquifere acquifere di di quote quote differenti, differenti, sigillando sigillando i i vari vari acquiferi acquiferi con con iniezioni iniezioni di di materiali materiali argillosi argillosi impermeabili impermeabili (bentonite) (bentonite) e e posizionando posizionando le le finestrature finestrature del del pozzo pozzo solo solo alla alla quota quota desiderata desiderata
18 ARA Opere di attingimento Captazione tramite sorgente è necessario proteggere la presa con lavori di impermeabilizzazione, con la canalizzazione e l allontanamento delle acque superficiali in modo da evitare contaminazioni causate da infiltrazioni
19 ARA Opere di presa Opere di presa La presa va collocata all interno di un locale chiuso dotato di sfiatatoio munito di filtri, nel quale si trovano le vasche di raccolta e di sedimentazione che servono a trattenere eventuali particelle di sabbia o terriccio trasportate dall acqua
20 I materiali impiegati nella realizzazione delle opere di captazione, stoccaggio e trasporto devono essere idonei al contatto con alimenti, tenendo presente le eventuali caratteristiche di aggressività e corrosività dell acqua Polietilene e acciaio inox
21 Sotto la dizione di acqua ad uso umano che non è una definizione ufficiale vengono raggruppate tutte le tipologie di acque che secondo l attuale normativa sono distinte nel seguente modo: Acque potabili (D.P.R /05/1988; D.Lgs. n 31 2/02/2001); Per acque potabili si intendo principalmente acque distribuite tramite pubblici acquedotti, ma anche in cisterne in bottiglie in altri contenitori, impiegate per usi domestici, nelle industrie alimentari e nella preparazione di cibi e bevande Acqua di sorgente (D.Lgs. 4/08/1999 n 339) Acque minerali naturali (D.Lgs. 25/01/1992 n 105) Acque termali
22 ARA Acqua minerale naturale L acqua minerale naturale di seguito definita per semplicità acqua minerale, è stata usata, principalmente in passato, come acqua con caratteristiche curative. In anni recenti l uso di queste acque è divenuto principalmente quello di acque da tavola, in sostituzione delle acque di acquedotto. Le acque minerali possono avere proprietà favorevoli alla salute, ma questa non è una caratteristica peculiare, infatti la normativa vigente le definisce come acque con caratteristiche igieniche particolari e, eventualmente, proprietà favorevoli alla salute. La composizione di un acqua minerale è definita da 48 parametri che costituisco un insieme di sostanze che vengono sottoposte ad analisi per verificare la qualità
23 ARA Acque termali L impiego delle acque termali in Italia ha una tradizione che risale a tempi antichissimi: molte acque sono conosciute a fondo nelle loro proprietà chimiche, chimicofisiche e terapeutiche. Più complessa è invece l identificazione dal punto di vista legislativo: molti sono gli elementi in comune con le acque minerali di cui possono essere considerate una categoria. La recente legge 24/10/2000 n 323 definisce le acque termali come acque minerali naturali, di cui al regio decreto 28/09/1919 n 1924 e successive modificazioni, utilizzate a fini terapeutici. Entrambe le tipologie (acque minerali, acque termali) per essere riconosciute tali necessitano di 4 analisi microbiologiche e 4 analisi chimiche e chimicofisiche nel corso dell anno e le medesime indagini cliniche e farmacologiche.
24 ARA Le analisi vanno eseguite da laboratori autorizzati (Dec. 7/11/1939 N 1856 ) Il laboratorio Provinciale di Igiene e Profilassi di Pesaro è stato autorizzato con Dec. Min.San. N 1206 del 14/01/1972 e n 2359 del 24/10/1984 ad effettuare analisi chimiche, chimicofisiche e microbiologiche particolareggiate sulle acque minerali. Dec. N 3450 del 9/07/2002 trasferimento ed intestazione delle autorizzazioni su riportate all all ARPAM Dip. Prov. Di Pesaro
25 ARA Valori limite per i parametri di composizione in acque ad uso umano Tabella 1 Confronto tra valori limite per i parametri di composizione in acque ad uso umano Parametri Unità di misura Acque potabili (DPR 236/88) Acque di sorgente (D.lgs. 339/99) Acque potabili (D. lgs. 31/01) Acque minerali ( Decreto 542/92) Cloruri* mg/l Solfati mg/l Bicarbonati mg/l Sodio** mg/l Potassio mg/l Calcio mg/l Magnesio mg/l 50 Residuo fisso mg/l Conducibilità µs/cm a 20 C 2500 * Per il parametro cloruri il DPR 236/88 non presenta una concentrazione massima ammissibile ma una "concentrazione che è opportuno non superare", pari appunto a 200 mg/l ** Per il sodio il DPR 236/88 indica due valori di concentrazione; la distinzione è stata superata dal D.Lgs 31/01 con la definizione di un unico valore
26 ARA Valori limite per i principali contaminanti in acque ad uso umano Principali contaminanti Unità di misura Acque potabili (DPR 236/88) Acque di sorgente (D. lgs. 339/99) Acque potabili (D. lgs. 31/01) di prossima attuazione Acque minerali (Decreto 542/92 e Decreto 31/05/ 2001) Antimonio µg/l 10 5,0 Arsenico (As totale) µg/l Bario mg/l 1 Benzene µg/l 1,0 Benzo (a) pirene µg/l 0,010 Boro (come B) mg/l 1* 1,0 5,0 Cadmio µg/l 5 5,0 3 Cianuro µg/l Cromo (Cr III + Cr VI ) µg/l Fenoli µg/l 0,5 0,5 Piombo µg/l Mercurio µg/l 1 1,0 1 Nichel µg/l Rame µg/l Selenio µg/l * valore guida: il DPR 236/88 non presenta una concentrazione massima ammissibile per il boro
27 Principali contaminanti Unità di misura Acque potabili (DPR 236/88) Acque di sorgente (D. lgs. 339/99) Acque potabili (D. lgs. 31/01) di prossima attuazione Acque minerali (Decreto 542/92 e Decreto 31/05/ 2001) Nitrati mg/l NO _10 (**) Nitriti mg/l NO 2 0,1 0,50 0,02 Idrocarburi µg/l Idrocarburi policiclici aromatici µg/l 0,2 0,10 0,1 0,05 (***) Pesticidi e bifenili policlorurati µg/l 0,5 in totale 0,1 comp. separato 0,5 in totale 0,1 comp. separato 0,5 in totale 0,1 comp. separato Tetracloroetilene e tricloroetilene µg/l ,10,5 (***) Comp. organoalogenati µg/l ,10,5 (***) Vanadio µg/l Zinco µg/l 3000 Ammonio (come NH 4 ) mg/l 0,5 0,50 Alluminio µg/l Ferro µg/l Manganese µg/l Tensioattivi anionici µg/l (***) Fluoruro mg/l 0,7 1,5 1,50 ** valore relativo ad acque da usare per l'infanzia *** valori limite variabili in funzione della tecnica analitica, comunque compresi nell'intervallo indicato (modifiche introdotte dal Decreto )
28 Parametri microbiologici Art. 9 D.M. 542/92 Dalle analisi deve risultare: assenza di conformi in 250 ml, accertata su semina in due repliche da 250 ml; assenza di streptococchi fecali in 250 ml, accertata su semina in due repliche da 250 ml; assenza di spore di clostridi solfitoriduttori in 50 ml, accertata su unica semina; assenza di Staphylococcus aureus in 250 ml, accertata su unica semina; assenza di Pseudomonas aeruginosa in 250 ml, accertata su unica semina.
29 Art.10 D.M. 542/92 Inoltre deve essere valutato il microbismo naturale dell acqua sia alla fonte sia nelle acque imbottigliate. I valori della carica microbica totale sono valutati a 20 C dopo 72 ore e a 37 C dopo 24 ore Alla sorgente dovrà essere limitata a poche unità/ml e con facies sensibilmente costante: 20 ufc/ml a 20 C 5 ufc/ml a 37 C Dopo l imbottigliamento, non dovranno essere superiori a 100 ufc/ml a 20 c e 20 ufc/ml a 37 C
30 Le determinazioni dovranno essere eseguite rispettivamente entro 12 ore dal prelievo e dall imbottigliamento e il campione dovrà essere conservato a temperatura tra 3 e 5 C fino al momento dell analisi. Nell acqua imbottigliata durante la fase di commercializzazione la carica microbica presenta ampie e inevitabili variazioni dovute a fattori diversi (composizione chimica dell acqua, durata, temperatura di stoccaggio, natura del contenitore) per cui i valori di carica microbica raggiungono livelli dell ordine di 10 4 /ml nelle acque piatte e di 10 3 /ml per le acque addizionate con CO 2 (attività batteriostatica).
31 ARA stabilimenti di imbottigliamento Possono operare in vari modi: Sfruttando Sfruttando l acqua l acqua di di una una sorgente sorgente per per imbottigliare imbottigliare una una marca marca Sfruttando l acqua di più sorgenti per imbottiglia re più marche Sfruttando Sfruttando l acqua l acqua di di più più sorgenti, sorgenti, opportunamente opportunamente miscelata, miscelata, per per imbottigliare imbottigliare una una marca marca
32 ARA Costruzione di uno stabilimento d imbottigliamento deve seguire una certa prassi, così come stabilito dalla Legge Regionale n 32 del 23 agosto 1982 Si deve tener conto di: Scelta della locazione Trasporto dell acqua
33 Laboratori interni per l effettuazione di analisi batteriologiche e chimicofisiche Area per la movimentazione dei mezzi di trasporto adibiti alla consegna ai vari centri di rivendita commerciale. caratteristiche ambientali circostanti (fabbriche con intense emissioni, grossi centri abitati soggetti ad elevato tasso d inquinamento ambientale ecc.) Area adibita a magazzino per lo stoccaggio del prodotto confezionato Scelta della locazione: il più vicino possibile ai punti di prelievo dell acqua (risparmio economico e più sicura gestione della risorsa idrica), attenta valutazione delle Lo stabilimento deve possedere: Locali di lavorazione ARA Uffici
34 ARA Trasporto dell acqua dal punto di prelievo a quello d imbottigliamento: tubazioni di collegamento ragionevolmente brevi (riduzione dei costi e dei possibili inconvenienti), materiali idonei, assolutamente atossici e asettici, che assicurino che l acqua mantenga le sue caratteristiche e che nessun agente esterno possa venirne a contatto.
35 ARA Materiali delle tubazioni ACCIAIO INOX: Buona resistenza all azione di detergenti e disinfettanti Superficie liscia e priva di porosità. Mentre le saldature per il collegamento delle varie parti dell impianto si offrono meglio all attacco delle sostanze aggressive; anche certe acque ricche di sali, con il passare del tempo, possono innescare lievi fenomeni di corrosione. PEAD (PoliEtileneAltaDensità): Ha le stesse caratteristiche dell acciaio inox, con il vantaggio della mancanza dei punti di saldatura (le giunzioni fatte a caldo sono rapide e sufficientemente lisce ed uniformi)
36 ARA Imbottigliamento LINEE D IMBOTTIGLIAMENTO ed, in particolare, le MACCHINE RIEMPITRICI, che vengono localizzate in locali isolati ai quali si può accedere tramite porte ermetiche e nei quali l igiene viene curata al massimo: aria forzata depurata e sterilizzata, personale munito di adeguati indumenti protettivi e che svolge solo compiti di gestione e controllo, non intervenendo mai direttamente nelle operazioni d imbottigliamento. L igiene è la principale regola che deve essere rispettata al fine di ridurre al minimo i rischi di contaminazione esterna e da parte dell uomo e poter così garantire la purezza presentata dall acqua alla sorgente.
37 ARA Contaminanti Le principali sorgenti di contaminazione sono rappresentate dall UOMO dall ARIA (l aria rappresenta il più grande ed efficiente vettore di trasporto di contaminanti) Quindi: Corretta progettazione delle aperture con il mondo esterno Distribuzione di indumenti sterili (camici, cappellini ecc.) nel caso di sopralluoghi o visite organizzate per tutta la permanenza nelle aree protette.
38 ARA In etichetta viene riportato: l indicazione che si tratta di un acqua minerale naturale la denominazione il nome della località dove l acqua viene imbottigliata i risultati delle analisi chimicofisiche il contenuto della bottiglia Il lotto di produzione il termine minimo di conservazione la purezza microbiologica la tipologia dell acqua (a seconda del contenuto di minerali) le proprietà e l utilizzo
39 competenti (con frequenza settimanale, quindicinale o mensile, a seconda della produzione giornaliera) e da parte delle aziende alla fonte, da parte degli organi competenti (nelle 4 stagioni) e da parte delle aziende imbottigliatrici (almeno con cadenza bimestrale) all impianto di imbottigliamento, da parte degli organi sanitari imbottigliatrici (normalmente con cadenza giornaliera) ai depositi degli stabilimenti di imbottigliamento e della distribuzione ai punti vendita Le acque minerali naturali sono sottoposte ad analisi chimicofisiche e microbiologiche con le seguenti cadenze: Controllo analitico Controllo analitico ARA
40 ARA La legislazione (DM( n. 542/1992 e successive modificazioni) prevede che vengano monitorati 24 parametri chimicofisici per i quali non sono previsti limiti e 19 parametri relativi a sostanze indesiderabili e tossiche,, per i quali sono fissati i limiti massimi. In etichetta devono obbligatoriamente essere riportati i valori di conducibilità, residuo fisso, ph e CO 2 alla sorgente, nonché le concentrazioni (in mg/l o in g/l) riguardanti gli elementi considerati caratterizzanti, mentre può essere omessa la dicitura degli elementi presenti in tracce Le acque minerali naturali devono essere microbiologicamente pure ovvero, dietro analisi di volumi definiti, deve risultare assente la flora microbica patogena e gli indicatori di contaminazione fecale, mentre viene accettata la flora microbica saprofita, intesa come microbismo naturale presente nell acqua minerale
41 ARA Corretta prassi igienica e haccp Il 14 giugno 1993, il Consiglio della Comunità Europea ha adottato la Direttiva CEE n. 43, relativa all igiene dei prodotti alimentari (recepita nel nostro Ordinamento con il D.L.vo n. 155 del 26 maggio 1997). L articolo 3 stabilisce che le imprese del settore alimentare devono individuare nella loro attività ogni fase che potrebbe rivelarsi critica per la sicurezza degli alimenti e garantire che siano individuate, applicate, mantenute e aggiornate le opportune procedure di sicurezza, avvalendosi dei seguenti principi su cui è basato il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points Analisi di rischio e controllo dei punti critici)
42 , e qualora cambino le attività delle imprese riesame riesame periodico, periodico e qualora cambino le attività delle imprese alimentari, alimentari, delle delle analisi analisi dei dei rischi rischi alimentari, alimentari, dei dei punti punti critici criti ci e e delle delle procedure procedure in in materia materia di di controllo controllo e e di di sorveglianza sorveglianza individuazione individuazione dei dei punti punti critici, critici, ossia ossia delle delle fasi fasi delle delle attività attività in in cui cui possono possono verificarsi verificarsi rischi rischi alimentari alimentari individuazione individuazione ed ed applicazione applicazione di di procedure procedure di di controllo controllo e e di di analisi analisi dei dei potenziali potenziali rischi rischi alimentari alimentari nelle nelle attività attività di di un impresa un impresa alimentare alimentare decisioni decisioni da da adottare adottare riguardo riguardo ai ai punti punti individuati individuati sorveglianza sorveglianza dei dei punti punti critici critici ARA principi dell haccp
43 ARA Acque minerali naturali OBIETTIVO: : mantenere la purezza originaria dell acqua minerale naturale dalla sorgente al consumatore FINALITA : : garantire al consumatore un prodotto sicuro e sano
44 MODALITÀ: MODALITÀ : eliminare eliminare ogni ogni possibilità possibilità di di contaminazione contaminazione delle delle risorsa risorsa realizzazione e attrezzature delle captazioni realizzazione e attrezzature delle captazioni OBIETTIVO: OBIETTIVO : garantire garantire che che l acqua l acqua minerale minerale sia sia permanentemente permanentemente pura pura alla alla sorgente sorgente Protezione della risorsa Protezione della risorsa caratterizzazione caratterizzazione della della falda falda con con le le zone: zone zona di protezione ravvicinata zona di protezione ravvicinata zona di protezione allargata zona di protezione allargata zona di captazione zona di captazione ARA
45 MODALITÀ: MODALITÀ : al al fine fine di di poter poter controllare controllare l gene l gene durante durante la la produzione, produzione, è è necessario necessario tener tener conto conto dei dei principi principi di di igiene igiene nelle nell fasi fasi di di progettazione progettazione e e realizzazione realizzazione degli degli edifici edifici e e del del loro loro allestimento allestimento interno interno progettazione progettazione dei dei locali locali al al fine fine di di consentire consentire le le attività attività di di manutenzione, manutenzione, pulizia pulizia e/o e/o disinfezione disinfezione Materiali Materiali a a contatto contatto con con l acqua l acqua minerale minerale idonei idonei all uso all uso alimentare alimentare Protezione efficace contro insetti, roditori e parassiti Protezione efficace contro insetti, roditori e parassiti Stabilimento d imbottigliamento Stabilimento d imbottigliamento Controllo dell aria nei locali di produzione Controllo dell aria nei locali di produzione ARA OBIETTIVI: OBIETTIVI:
46 ARA Controllo del processo di produzione OBIETTIVO: confezionamento dell acqua minerale con tutte le : confezionamento dell acqua minerale con tutte le garanzie di sicurezza attraverso il controllo dei processi di garanzie di sicurezza attraverso il controllo dei processi di produzione MODALITÀ MODALITÀ: : ridurre il rischio di contaminazione dei prodotti in ogni fase della produzione Controllo delle eventuali contaminazioni: Le principali fonti di contaminazione sono di origine microbiologica, attraverso gli imballaggi, gli impianti di produzione, l ambiente e di produzione e il personale
47 ARA Personale OBIETTIVI: assicurarsi che il personale di produzione si impegni ad avere un aspetto idoneo e agisca nel rispetto delle norme di igiene MODALITA: assicurarsi della presa di coscienza degli addetti alle norme di igiene e alla loro applicazione permanente Salute del personale Il personale addetto alla produzione dovrà essere sottoposto a visita medica all atto dell assunzione e, in seguito a visite periodiche
48 R.D.28 settembre 1919 n 1924 disposizioni sulle acque minerali e gli stabilimenti termali, idroterapici e di cure fisiche affini L.R. n 32 del 23 agosto 1982 Disciplina della ricerca, coltivazione ed utilizzazione delle acque minerali termali della regione Marche D.M. 20 gennaio 1927 Istruzioni per l utilizzazione e il comsumo delle acque minerali Circ.Min.San. 9 agosto 1976 N 61 Acque minerali naturali: Analisi batteriologiche Legislazione Legislazione
49 D.Lgs. n 105 del 25 Gennaio 1992 Attuazione della direttiva..cee 80/777 relativa alla utilizzazione e alla..commercializzazione delle acque minerali naturali DL n 339 del 4 Agosto 1999 Disciplina delle acque di..sorgente e modificaz. al DL 25 Gennaio 1999 concernente le..acque minerali naturali, in attuazione della Dirett. 96/70/CE. DL n 74 del 25 Gennaio 1992 Attuazione della direttiva CEE..84/450/CEE, come modificata dalla direttiva 97/55/CE in..materia di pubblicità ingannevole e comparativa Circolare del Ministero della Sanità n 19 del 12 Maggio Analisi chimiche e chimicofisiche di acque minerali..naturali DL n 109 del 27 Gennaio 1992 Attuazione delle direttive..89/395 CEE e 89/396 CEE concernenti l etichettatura, la..presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari. Circolare del Ministero della Sanità n 17 del 13 Settembre Analisi microbiologiche di acque minerali naturali
50 DM 4 Agosto 1997, n 356 Regolamento recante recepimento della Direttiva 96/77/CE della commissione del 2 Dicembre 1996 riguardante i requisiti di purezza specifici degli additivi alimentari diversi dai coloranti e dagli edulcoranti. D.Min.San. 13 Gennaio 1993 Metodi di analisi per la valutazione delle caratteristiche Microbiologiche e di composizione delle acque minerali naturali e modalità per i relativi prelevamenti dei campioni. DM 31 Maggio 2001 Modificazioni del decreto 12 Novembre 1999, concernente il regolamento recante i criteri di valutazione delle caratteristiche delle acque minerali naturali. Legge 24 Ottobre 200, n 323 Riordino del settore termale.
51 Fine
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