LAYMAN S REPORT LIFE10 ENV/IT/

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1 LAYMAN S REPORT LIFE10 ENV/IT/

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3 IL PROGETTO Riduzione, Recupero e Riciclo dei rifiuti prodotti a bordo GLI OBIETTIVI GLI IMBALLAGGI Bottiglie di vetro e di plastica, alluminio e contenitori rappresentano oltre il 50% dei rifiuti prodotti a bordo Pag. 7 Pag. 3 3R per una gestione sostenibile dei rifiuti Pag. 4 GLI OBIETTIVI Riduzione alla fonte, recupero, commercializzazione degli scarti e riciclo dei rifiuti scaricati a terra LE AREE DI INTERVENTO Imballaggi, rifiuti biodegradabili e carta per sperimentare modelli sostenibili innovativi Pag. 6 I RISULTATI Sostituite le bottiglie in vetro con quelle in plastica PET riciclabili Pag. 8 SOMMARIO RIFIUTI BIO Dalla lotta contro gli sprechi al riutilizzo degli avanzi Pag. 10 Pag. 8 GLI OBIETTIVI Due prototipi ad hoc per valorizzare e commercializzare i rifiuti bio prodotti a bordo Pag. 10 I RISULTATI Dall analisi di laboratorio all installazione del prototipo Pag. 11 LA CARTA Quale alternativa alla carta? Pag. 13 GLI OBIETTIVI TRASVERSALI Coinvolgere le strutture a terra e orientare la normativa europea per il settore Pag. 16 GLI OBIETTIVI Razionalizzazione dei consumi, innovazione nel sistema di comunicazione e promozione e trattamento diretto Pag. 13 RISULTATI E FATTORI CRITICI Pag. 17 I RISULTATI La digitalizzazione delle informazioni e le attività di coinvolgimento dei passeggeri Pag. 14 i partner di sustainable cruise Pag. 19

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5 Il progetto Riduzione, Recupero e Riciclo dei rifiuti prodotti a bordo Sustainable Cruise è un progetto pilota dedicato alla gestione dei rifiuti a bordo delle navi da crociera. E stato co-finanziato dalla Commissione europea attraverso LIFE+, il programma di sostegno alle azioni in ambito ambientale (50% di finanziamento su un totale di 2,7 milioni di euro). Partito nel settembre 2011 il progetto si è articolato in 11 azioni affidate ai diversi partner: Costa Crociere, il più grande gruppo turistico italiano e la prima compagnia di crociere in Europa, capofila del progetto, CE.Si.S.P. (Centro interuniversitario per lo Sviluppo della Sostenibilità dei Prodotti), le aziende italiane VOMM, Contento Trade, Design Innovation, Rina Services, e Medcruise, associazione che riunisce i porti crocieristici del Mediterraneo. L obiettivo del progetto era quello di sperimentare, nell ambito di una nave pilota, Costa Pacifica, modelli di gestione e tecnologie innovative che rispondessero agli obiettivi stabiliti dalla Direttiva europea sui rifiuti, che possono essere riassunti nelle cosiddette 3R: Riduzione, Recupero, Riciclo. IL PROGETTO La direttiva europea sui rifiuti La direttiva europea sui rifiuti (Dir. 2008/98/EC) ha tra i suoi principali obiettivi quello di sostenere misure volte all applicazione della cosiddetta gerarchia dei rifiuti (waste hierarchy) che prevede 4 azioni elencate in ordine di priorità: 1. Prevenzione: prevenire e ridurre la produzione di rifiuti. 2. Preparazione per il riutilizzo: offrire ai prodotti una seconda vita prima di trasformarli in rifiuti. 3. Recupero: ogni attività di recupero attraverso la quale riciclare i rifiuti trasformandoli in nuovi prodotti, compreso il compost. 4. Smaltimento: in discarica, in inceneritore, per pirolisi o gassificazione. Il progetto fa inoltre riferimento alla direttiva 2000/59/EC relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi. 3

6 Gli obiettivi 3R per una gestione sostenibile dei rifiuti Il punto di partenza delle azioni realizzate da Sustainable Cruise è la consapevolezza che i rifiuti sono una risorsa che, se opportunamente valorizzati, portano vantaggi importanti dal punto di vista ambientale, economico e sociale. IL PROGETTO Al fine di ottenere risultati il più possibile efficaci e concreti l attività di Sustainable Cruise si è concentrata su tre specifiche tipologie di rifiuti: residui biodegradabili, imballaggi e carta. In particolare, in relazione alle tre tipologie di rifiuti oggetto della sperimentazione, Sustainable Cruise si è proposto di: Recuperare il valore economico di m³ di rifiuti biodegradabili all anno. Definire un piano per la riduzione del 30% degli imballaggi. Definire un piano per la riduzione del 40% della carta. Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi e renderli esportabili ed applicabili al settore marittimo in generale è stato necessario coinvolgere una serie di soggetti che partecipano alle attività di approvvigionamento e smaltimento dei rifiuti, con lo scopo finale di creare attraverso Sustainable Cruise una rete euro-mediterranea di porti dedicata alla cooperazione nel campo della gestione dei rifiuti che vengono sbarcati in porto. Una gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti a bordo non è infatti sufficiente ma necessita di essere integrata con attività di coordinamento che coinvolgano anche le strutture a terra. Il secondo obiettivo trasversale del progetto era quello di porre le basi per la definizione di una nuova metodologia di monitoraggio, in grado di quantificare la riduzione di emissioni (in termini di CO 2 ) derivanti da una gestione sostenibile dei rifiuti a bordo, quale primo passo per definire e applicare gli obiettivi di Kyoto al settore, e realizzare un piano per la definizione di una nuova tipologia di certificazione capace di anticipare e orientare la normativa europea per il settore. 4

7 Costa Pacifica: la nave pilota. Una piccola città in viaggio nel Mediterraneo Costa Pacifica è la nave pilota di Sustainable Cruise nell ambito della quale sono state sperimentate tecnologie e modelli innovativi di gestione utili a Ridurre, Recuperare e Riciclare i rifiuti prodotti a bordo. Costa Pacifica, in servizio dal 2009, è insieme a Costa Serena, la più grande delle navi della flotta di Costa Crociere: è in grado di ospitare fino a passeggeri e componenti dell equipaggio. Ha un stazza di tonnellate per 290 metri di lunghezza e 35 di larghezza e al suo interno ospita cabine, 13 ponti e una molteplicità di servizi come ristoranti, bar, piscine, ecc. È di fatto una piccola città e produce di conseguenza una quantità importante di rifiuti solidi assimilabili ai rifiuti urbani (non speciali). All interno della nave vige un sistema di approvvigionamento, stoccaggio e smaltimento ben definito. Dall analisi approfondita e dettagliata di questo sistema è partita l attività di Sustainable Cruise con l obiettivo di apportare modifiche e innovazioni utili a renderlo ancora più sostenibile riducendo gli sprechi e incrementando la quota di rifiuti riutilizzati o riciclati. IL PROGETTO 5

8 Le aree di intervento Imballaggi, rifiuti biodegradabili e carta per sperimentare modelli sostenibili innovativi I rifiuti assimilabili agli urbani prodotti all interno di Costa Pacifica sono raccolti in modo differenziato e suddivisi in 7 categorie: vetro, plastica, metallo, cibo, carta, ceramica, alluminio. IL PROGETTO Queste tipologie di rifiuto rientrano in quello che la Convenzione Internazionale MARPOL (MARine POLlution International Convention for the Prevention of Pollution From Ships) definisce con il termine garbage. Le tre tipologie di rifiuti al centro del progetto sono generalmente così gestite: gli imballaggi, una volta utilizzati, sono suddivisi in 4 grandi categorie (vetro, plastica, alluminio e altri metalli), trattati a bordo attraverso il compattatore per rifiuti plastici e metallici e il tritavetro e scaricati per l eventuale riciclo a terra; i rifiuti biodegradabili, dopo essere stati selezionati e triturati vengono scaricati in mare, dove e come consentito dalla Convenzione MARPOL; la carta è sminuzzata da una macchina trituratrice e successivamente bruciata nell inceneritore; le ceneri prodotte sono conservate in sacchi di grande resistenza e consegnate a terra. La Convenzione MARPOL La Convenzione Internazionale MARPOL (MArine POLlution - International Convention for the Prevention of Pollution From Ships) è un accordo internazionale volto a prevenire l inquinamento del mare dovuto al settore marittimo. La Convenzione, somma di due trattati internazionali del 1973 e 1978, è entrata ufficialmente in vigore nel 1983 ed è stata ufficialmente sottoscritta da oltre 160 paesi che rappresentano il 98% del tonnellaggio mondiale. L Italia ha ratificato la convenzione nel 1980 e tutte le navi battenti bandiera italiana sono soggette alle prescrizioni della Convenzione indipendentemente dal luogo in cui navigano. Il sistema dei rifiuti a bordo delle navi Costa Crociere - raccolta differenziata, trattamento a bordo e smaltimento - è dunque organizzato in base alle prescrizioni della Convenzione MARPOL. Nuove modifiche alla Convenzione relative al controllo delle emissioni, alla prevenzione dell inquinamento causato dalla acque reflue e dai rifiuti prodotti dalle navi, e alla sicurezza sono entrate in vigore durante lo svolgimento del progetto. 6

9 Gli imballaggi Bottiglie di vetro e di plastica, alluminio e contenitori rappresentano oltre il 50% dei rifiuti prodotti a bordo L approvvigionamento di una nave della stazza di Costa Pacifica presuppone l ingresso a bordo di quantitativi importanti di merce di diverso tipo, il cibo prima di tutto, ma anche stoviglie, materiale cartaceo, divise per l equipaggio, ecc. Tutto questo materiale è imballato in scatole, pacchi di materiali diversi, latte, casse, bottiglie, ecc. Analizzare i flussi in entrata e in uscita di ogni tipologia di imballaggio presente a bordo è molto complesso, per questo i partner di Sustainable Cruise hanno deciso di concentrare la loro attenzione sulle tipologie di imballaggi che hanno una maggiore incidenza ai fini dello smaltimento, e la cui diminuzione o riutilizzo garantisce risultati efficaci ai fini della sostenibilità ambientale della nave. Fanno parte di questa categoria le scatole di cartone, le bottiglie di vetro e di plastica, i contenitori di plastica per alimenti. GLI IMBALLAGGI Queste tipologie di imballaggio sono raccolte in appositi contenitori, e, ove possibile, trattati per poi essere avviati al recupero una volta scaricati a terra. I numeri Ogni settimana, prima della partenza della nave, sono caricate a bordo oltre bottiglie di acqua in vetro o plastica, da litro, mezzo litro, da 0,75 litri, gassata o naturale, oltre lattine di bevande analcoliche e tè, bottiglie di spumante, tra bottiglie e brik di succhi di frutta e vasetti di yogurt. La plastica da sola rappresenta il 35% dei rifiuti prodotti a bordo, per un totale di m³ sbarcati a terra ogni anno, mentre i rifiuti di metallo, vetro o materiali misti rappresentano circa il 26%, a cui si aggiungono gli imballaggi in cartone. * Dati estrapolati da un analisi realizzata a inizio progetto (Fonte: Purchasing Department Costa Crociere ) 7

10 Gli obiettivi Riduzione alla fonte, recupero, commercializzazione degli scarti e riciclo dei rifiuti sbarcati a terra GLI IMBALLAGGI L attività prevista nell ambito di Sustainable Cruise si proponeva di definire un piano per la riduzione del 30% degli imballaggi presenti a bordo di Costa Pacifica in un anno. Tre in particolare le azioni previste per raggiungere questo obiettivo: Riduzione alla fonte. Trasformazione a bordo in sottoprodotti commercializzabili o avviabili a riciclo. Riciclo a terra. A partire da queste azioni è stata innanzitutto necessaria un analisi interna globale del flusso, del volume, e delle caratteristiche tecniche degli imballaggi presenti a bordo, a cui si è affiancata l analisi LCA. L analisi LCA LCA (Life Cycle Assessment) è un procedimento oggettivo di valutazione dei carichi energetici ed ambientali relativi ad un processo o un attività, effettuato attraverso l identificazione dell energia e dei materiali usati e dei rifiuti rilasciati nell ambiente. La valutazione include l intero ciclo di vita del processo o attività, comprendendo l estrazione ed il trasporto delle materie prime, la fabbricazione, il trasporto, la distribuzione, l uso, il riuso, il riciclo e lo smaltimento finale. (Fonte: Society of Enviromental Toxicology and Chemistry, 1993) Nell ambito di Sustainable Cruise la metodologia LCA è stata applicata ai flussi di imballaggi, rifiuti bio e carta presenti a bordo con lo scopo di trovare soluzioni utili a ridurne l impatto sull ambiente. I risultati Sostituite le bottiglie di vetro con quelle in plastica PET riciclabili Dalle analisi svolte all inizio del progetto il vetro risultava essere uno dei tipi di imballaggi più diffusi a bordo delle navi da crociera e in assoluto il primo imballaggio per peso. Le sole bottiglie in vetro per acqua minerale rappresentavano il 50% del vetro presente a bordo. Per questo, dopo una serie di analisi effettuate, è stato ritenuto più efficace in termini ambientali passare alle bottiglie in plastica PET. Il vetro, infatti, viene prodotto con un processo altamente energivoro, ovvero con un ingente 8

11 consumo energetico per effetto delle alte temperature di fusione delle materie prime. Tradotto in termini di GWP (Global Warming Potential) - vale a dire in termini di contributo all effetto serra - passare dal vetro alla plastica PET permette già una riduzione delle emissioni di gas serra del 50% del ciclo di vita delle bottiglie, comportando una riduzione pari a circa 120 gr di CO 2 equivalente in meno al giorno per ciascun passeggero. Inoltre, il vetro è un materiale di imballaggio molto più pesante della plastica, che crea quindi maggiori problemi per lo stivaggio a bordo in attesa dello sbarco a terra per il riciclo. La sostituzione del vetro con il PET apre interessanti scenari futuri: il PET potrà in futuro essere ulteriormente lavorato, a terra o direttamente a bordo per mezzo del turboessicatore, creando granuli con i quali dare vita a nuovi prodotti. è stato stimato da analisi LCA che la rigranulazione del PET direttamente a bordo della nave è in grado di apportare una ulteriore riduzione delle emissioni di gas serra pari al 60%. Inoltre, questo processo permetterebbe di ottenere in uscita dalla nave un prodotto pronto per essere immesso in nuovi cicli di vita di materiali plastici, con ulteriori benefici sul bilancio ambientale globale. GLI IMBALLAGGI Tra le altre attività realizzate in questo ambito anche la possibilità di scegliere un pacchetto di diverse bevande a bicchiere da consumare in ogni momento della giornata presso ristoranti, buffet (sia a pranzo sia a cena) e bar e la sostituzione dei vasetti di yogurt in plastica con brik in tetrapak da 1 litro ciascuno. Si tratta di azioni che hanno coinvolto tutte le navi della flotta Costa Crociere e che, in particolare nel caso delle bevande a bicchiere, rientrano in un approccio globale al tema del packaging volto a ridurne in modo significativo l incidenza. Oltre bottiglie di vetro sostituite con bottiglie in plastica PET riciclabili (differenza media 2011/2014 per crociera). Circa 120 gr di CO 2 equivalente risparmiata al giorno per ciascun passeggero (stima). Più di kg di vetro risparmiati per crociera (differenza media 2011/2014). Quasi vasetti di yogurt in meno per crociera e 33 kg di plastica risparmiata (differenza media 2011/2014). 180 bottiglie di vino, birra e spumante in meno per crociera grazie ai pacchetti di bevande personalizzati per un totale di 86 kg di vetro risparmiati (differenza media 2011/2014). 9

12 Rifiuti bio Dalla lotta contro gli sprechi al riutilizzo degli avanzi All interno di una nave come Costa Pacifica, che, come detto, può essere assimilata ad un piccolo Comune, ogni giorno avanzano sulle tavole di bar e ristoranti quantitativi importanti di cibo, tenuto conto dei molteplici punti di ristoro presenti a bordo, attivi in alcuni casi 24 ore su 24. RIFIUTI BIO Si stima che i rifiuti bio nell ambito di una nave della stazza di Costa Pacifica rappresentino circa il 22% del totale dei rifiuti prodotti a bordo. Questi rifiuti vengono triturati in un apposito impianto presente a bordo e ciò che ne deriva è successivamente gettato in mare, come e dove previsto dalla Convenzione Internazionale MARPOL (MARine POLlution International Convention for the Prevention of Pollution From Ships). Il progetto si è proposto innanzitutto di analizzare la polpa derivante dalla triturazione dei resti del cibo e testare alcune tecnologie innovative per il suo trattamento e la sua valorizzazione, anche attraverso lo studio del mercato dei possibili prodotti derivati. Gli obiettivi Due prototipi ad hoc per valorizzare e commercializzare i rifiuti bio prodotti a bordo L attività svolta da Sustainable Cruise in questo ambito si proponeva di trattare e recuperare il valore economico di m 3 di rifiuti biodegradabili in un anno, che corrispondono al 90% circa del residuo prodotto da Costa Pacifica. Per farlo i partner del progetto hanno realizzato le seguenti attività: Raccolta di campioni a bordo. Test di laboratorio sui campioni. Progettazione, realizzazione e installazione a bordo di un prototipo di turboessicatore per il trattamento dei rifiuti bio. 10

13 I risultati Dall analisi di laboratorio all installazione del prototipo A partire da un analisi preliminare per definire i flussi, le diverse tipologie, i volumi e la caratterizzazione (livello proteico, grassi, ceneri, ecc.) dei rifiuti bio sono state realizzate le attività di campionamento - 52 campioni sigillati di rifiuti liquidi (circa 500 grammi di rifiuti bio per ogni campione raccolto a bordo di Costa Pacifica) - le analisi in laboratorio e l indagine sul mercato potenziale. I campioni sono stati analizzati in laboratorio sperimentando due diverse tecnologie per la loro ottimizzazione: un processo di separazione fisico-meccanico unito alla centrifugazione, che consente la separazione di materiali a densità differenziata, e un processo di separazione assistita termo-meccanica (DIC - Istantaneous Controlled Decompression) che consente invece una rimozione rapida di olio e grassi da acque reflue. La seconda tecnologia è risultata migliore in quanto consente di riutilizzare la frazione di oliosolvente, migliorando l efficienza del processo e consentendo, a seguito di ulteriori lavorazioni, di ottenere olio di buona qualità utilizzabile ipoteticamente nella produzione di combustibili (vedi box Dal trattamento dell acqua una nuova risorsa). RIFIUTI BIO Contemporaneamente è stato costruito e testato in laboratorio il prototipo di turboessicatore destinato a trattare direttamente i rifiuti bio. Nell ottobre 2013 il turboessicatore progettato da VOMM Impianti e Processi è stato infine montato a bordo di Costa Pacifica. Si tratta di un impianto di trattamento termico in due fasi: una di cottura e una di essiccazione. Il processo di essicazione, oltre a ridurre notevolmente il volume del rifiuto, portando così grandi benefici all organizzazione della nave, non va ad alterare le caratteristiche proteiche e nutritive del cibo, rendendolo così un potenziale prodotto finito che, in un futuro, potrebbe essere rivenduto e/o riutilizzato. Il turboessicatore VOMM si può prestare anche ad ulteriori lavorazioni: sono stati realizzati appositi test in laboratorio che hanno avuto per oggetto la carta e la plastica PET. Il processo di trattamento dei rifiuti cartacei prevede diverse fasi: sminuzzamento, sterilizzazione attraverso vapore, successivo raffreddamento e stoccaggio in attesa del riutilizzo (per esempio come combustibile); il PET invece, una volta sminuzzato, è stato sottoposto ad un processo di rigradazione (un trattamento termico in atmosfera controllata) al termine del quale sono stati prodotti granuli di PET riciclato potenzialmente riutilizzabili per la produzione di nuovi prodotti. L installazione del prototipo - il primo impianto di questo tipo montato a bordo di una 11

14 RIFIUTI BIO nave passeggeri - e il suo avvio sono stati caratterizzati da una serie di difficoltà tecniche, logistiche e normative che ne hanno rallentato il funzionamento e non hanno permesso di trattare a fine progetto il quantitativo inizialmente previsto. In particolare, le dimensioni dei residui bio convogliati al turbodryer hanno creato alcuni inceppamenti. Non è stato possibile in questa prima fase sperimentale evitare incidenti di questo tipo, tenuto conto dei ritmi serrati con cui l equipaggio lavora in occasione della preparazione dei pasti. Inoltre per avviare il turbodryer è stato necessario ottenere le relative autorizzazioni e certificazioni, soprattutto per quanto riguarda le norme anti-incendio e la sicurezza. L attività di analisi e test è stata dunque accompagnata dallo studio delle norme e dei regolamenti nazionali e internazionali utile a valutare possibili vincoli normativi all installazione del prototipo a bordo di Costa Pacifica, che si è conclusa con l autorizzazione da parte del RINA ad impiegare l impianto a bordo. La normativa nazionale relativa ai rifiuti sbarcati a terra non consente però di classificare il materiale prodotto dal turbodryer come materia prima secondaria, eppure per le sue qualità è possibile ipotizzarne l utilizzo per successive lavorazioni, tra cui la produzione di fertilizzanti. Una volta scaricato il prodotto della lavorazione a bordo è a tutti gli effetti considerato un rifiuto e come tale non può essere gestito da Costa Crociere e distribuito direttamente sul mercato. Allo stato attuale, dunque, i materiali trattati vengono reinseriti nella filiera dei rifiuti. Dal trattamento dell acqua una nuova risorsa Nell ambito del progetto sono stati analizzati presso il laboratorio di Contento Trade i liquidi derivanti dal processo di trattamento dei rifiuti biodegradabili. L analisi di questi liquidi, realizzata allo scopo di isolarne le diverse componenti (residuo secco, residuo liquido, oli e grassi), ha mostrato come gli oli e i grassi derivanti dal trattamento (circa 1,9% del totale) costituiscano di fatto un materiale ricco di qualità e potenzialmente riutilizzabile a fini energetici in aggiunta al carburante. Si tratta di un ulteriore risultato prodotto nell ambito di Sustainable Cruise, che potrà aprire in futuro nuove possibilità di riciclo e riutilizzo delle risorse derivanti dal trattamento dei rifiuti presenti a bordo. 12

15 Carta Quale alternativa alla carta? La carta e il cartone rappresentavano il 16% dei rifiuti prodotti da Costa Pacifica ogni settimana. La carta, come i rifiuti biodegradabili e gli imballaggi, è un materiale molto utilizzato in una molteplicità di ambiti, nei confronti del quale è stato possibile sperimentare politiche di gestione e tecnologie ad hoc in grado di ridurne l utilizzo e, di conseguenza, l impatto ambientale. I numeri All inizio di ogni crociera sono caricati a bordo di Costa Pacifica più di tovaglioli di carta e tovaglioli da bar da inserire negli appositi dispenser e circa programmi giornalieri (Today). Dovranno servire per almeno una settimana alle esigenze di oltre passeggeri che nella maggior parte dei casi consumano i loro pasti a bordo. CARTA * Dati estrapolati da un analisi realizzata a inizio progetto (Fonte: Purchasing Department Costa Crociere ) Gli obiettivi Razionalizzazione dei consumi, innovazione nel sistema di comunicazione e promozione e trattamento diretto L attività svolta da Sustainable Cruise si proponeva di definire un piano per la riduzione del 40% della carta utilizzata a bordo in un anno attraverso: Razionalizzazione del materiale a bordo. Innovazione nel sistema di informazione e promozione. Coinvolgimento dei passeggeri. Trattamento degli scarti direttamente a bordo. 13

16 I risultati La digitalizzazione delle informazioni e le attività di coinvolgimento dei passeggeri Anche in questo caso la prima fase di attuazione del progetto Sustainable Cruise ha previsto un analisi complessiva e dettagliata di approvvigionamento, immagazzinamento, utilizzo e smaltimento della carta a bordo della nave, in modo da poter distinguere in modo chiaro le diverse tipologie di materiale cartaceo presenti a bordo, i loro volumi e le relative caratteristiche tecniche. Sono seguite poi molteplici attività volte a ridurre il materiale cartaceo alla fonte, riciclarlo e, soprattutto, sensibilizzare i passeggeri, l equipaggio e in generale i lavoratori di Costa Crociere ad un utilizzo consapevole della carta. CARTA Sul fronte della riduzione sono state in parte digitalizzate le informazioni contenute nei diversi materiali cartacei presenti a bordo: i passeggeri possono accedere a tali informazioni attraverso i totem presenti a bordo disponibili 24 ore su 24. è stata inoltre testata su Costa Pacifica la riduzione del 50% della dimensione del Today, uno degli strumenti di informazione cartacei più diffusi a bordo, in vista di una successiva riorganizzazione del layout dello strumento che sarà definita entro la fine del 2014 e che coinvolgerà l intera flotta Costa Crociere. Le attività di riduzione sono andate di pari passo a quelle realizzate sul fronte dell educazione ambientale: sono partiti a ottobre 2013 a bordo di Costa Pacifica i Laboratori Creativi dedicati al riuso della carta che altrimenti sarebbe stata destinata a diventare rifiuto. I passeggeri hanno aderito con entusiasmo all iniziativa: un modo divertente per riutilizzare la carta trasformandola in bracciali, collane, diorami e cestini, e un ricordo sostenibile della propria vacanza. Hanno avuto successo anche i Sustainable Quiz : 27 domande a risposta multipla sul tema della gestione dei rifiuti divise in 3 categorie (imballaggi, rifiuti bio e carta) a cui i passeggeri sono stati chiamati a rispondere misurando così il proprio grado di sostenibilità. Anche in questo caso si tratta di un metodo simpatico e alternativo per informare su riduzione, recupero e riciclo dei rifiuti a bordo e nella vita di tutti i giorni e per veicolare i messaggi di Sustainable Cruise. Molte le attività dedicate ai dipendenti di Costa Crociere e al personale di bordo: sono state definite nel luglio 2013 le Linee Guida per rendere più efficiente l uso della carta sia negli uffici di terra che a bordo delle navi Costa Crociere. 14

17 Si tratta di semplici regole sia visuali, sia articolate in manuali, diffuse su tutti i mezzi di comunicazione interna di Costa Crociere e affisse in prossimità delle stampanti con lo scopo di intervenire sul modo in cui ogni cittadino Costa utilizza la carta e ottenere così importanti risultati sotto il punto di vista ambientale, economico (acquisto di carta, toner, inchiostri e consumo energetico di stampanti e copiatrici) e dell efficienza. Oltre che per lo staff, le Linee guida sono state sintetizzate e declinate anche per i passeggeri di tutte le navi della flotta Costa Crociere attraverso una sorta di Top Ten dei comportamenti più virtuosi da tenere per la gestione consapevole della carta a bordo. Le attività realizzate sul tema della gestione dei rifiuti cartacei e, in generale, sul tema dell uso consapevole della carta hanno dunque coinvolto un ampio numero di persone con un impatto molto più alto rispetto a quello ipotizzato inizialmente: oltre passeggeri hanno partecipato ai Laboratori sul tema e più di dipendenti Costa sono stati raggiunti dai messaggi di sensibilizzazione elaborati nell ambito del progetto. Va inoltre sottolineato che nell ambito di questa azione sono stati analizzati alcuni interventi per ottimizzare lo sfruttamento dei materiali consumables (fazzoletti, carta igienica, tovaglioli) che, non potendo essere riciclati, devono necessariamente essere selezionati e acquistati in base a caratteristiche di migliore rapporto resa/qualità/quantità e minor spreco, e che potranno eventualmente diventare operativi in futuro. CARTA Infine, come anticipato, va ricordato che anche i rifiuti cartacei possono essere trattati alla stregua dei rifiuti biodegradabili, inserendoli cioè nel turboessicatore installato a bordo per ottenere semilavorati igienizzati, privi di batteri, adatti quindi al conferimento in cartiera - come materiale cellulosico per il riciclo - oppure utilizzabili come additivi o biomassa. Un altro modo per dare valore ai rifiuti. Circa Today ridimensionati (dal formato A3 al formato A4) nel corso delle 6 settimane del periodo pilota di sperimentazione dell iniziativa, partita nel gennaio Oltre 127 kg di carta risparmiata grazie al ridimensionamento dei Today. 14 kg di carta utilizzata e quindi risparmiata nell ambito dei Laboratori creativi. Più di passeggeri coinvolti attivamente nelle attività di sensibilizzazione dipendenti Costa (uffici e personale di bordo) raggiunti dalle attività di sensibilizzazione. 15

18 Gli obiettivi trasversali del progetto Coinvolgere le strutture a terra e orientare la normativa europea per il settore GLI OBIETTIVI TRASVERSALI La gestione dei rifiuti non si ferma a bordo ma necessita di essere integrata con attività che coinvolgano anche le strutture a terra. Per questo Sustainable Cruise si è proposto come strumento utile a realizzare una rete euromediterranea di porti dedicata alla cooperazione nel campo della gestione dei rifiuti che vengono sbarcati in porto. A questo scopo MedCruise si è occupata di realizzare una sorta di censimento delle strutture dedicate alla gestione dei rifiuti presenti nei porti del Mediterraneo attraverso la creazione di una piattaforma web dedicata. L obiettivo è quello di raccogliere buone pratiche e criticità per avviare un attività di sensibilizzazione a livello europeo. Grazie a MedCruise sono stati coinvolti 52 porti del Mediterraneo che saranno chiamati ad aggiornare due volte all anno le informazioni fornite per valutare lo stato di avanzamento delle attività legate ai servizi portuali nel Mediterraneo. Alcuni tra i porti coinvolti prenderanno parte ad un percorso pilota per fornire servizi avanzati di gestione dei rifiuti ad una nave Costa Crociere lungo il suo itinerario nel corso della prossima stagione crocieristica. MedCruise si occuperà di monitorare l attività svolta e di produrre una relazione finale che sarà poi divulgata con lo scopo di incoraggiare gli altri scali ad avviare attività di miglioramento dei servizi di gestione dei rifiuti esistenti. Sul fronte nazionale ed europeo i partner hanno analizzato la normativa in essere in tema di rifiuti prodotti a bordo delle navi. In particolare, RINA ha realizzato l analisi della normativa relativa alle azioni di riduzione e riciclo dei rifiuti proposte e testate a bordo, mentre l attività di MedCruise si è concentrata sulla normativa europea in vigore riferita ai servizi di gestione dei rifiuti in ambito portuale. La potenziale valorizzazione di azioni di riduzione delle emissioni di gas serra in crediti di CO 2 nel mercato volontario è stata invece analizzata dal CE. Si.S.P.: un attività che ha particolare valore in senso anticipatore rispetto alla normativa attuale che, dopo aver spostato lo sguardo al settore trasporti, presto riguarderà anche il settore marittimo. Infine, attraverso Sustainable Cruise, è stata avviata un attività di lobbying per portare all attenzione dei Ministeri competenti e della Commissione europea le lacune normative che riguardano il settore evidenziate nel corso dello svolgimento del progetto. 16

19 RISULTATI E FATTORI CRITICI Nonostante il carattere sperimentale del progetto e la complessità del tema trattato, tanto più in un contesto unico come quello di una nave da crociera, è stato possibile raggiungere importanti risultati, che incidono in modo diretto sulla sostenibilità ambientale della nave. Nel corso del progetto si sono evidenziate tuttavia una serie di criticità logistiche, normative, di sistema che devono essere affrontate per poter migliorare ulteriormente la gestione dei rifiuti in ambito marittimo. E stato applicato per la prima volta al settore delle crociere e marittimo il principio secondo cui i rifiuti sono una risorsa e come tali vanno gestiti anche a bordo. Il progetto ha consentito di raccogliere informazioni a 360 sul tema della gestione dei rifiuti a bordo di una nave da crociera: dall approvvigionamento delle materie prime allo smaltimento. Per la prima volta è stato installato a bordo un prototipo per il trattamento e la valorizzazione dei residui biodegradabili. RISULTATI E FATTORI CRITICI Il progetto ha portato alla luce importanti opportunità per promuovere ulteriormente la trasformazione dei rifiuti in risorsa, ne sono un esempio i risultati delle analisi sulle acque derivanti dal processo di trattamento dei rifiuti bio. Attraverso Sustainable Cruise sono state realizzate su Costa Pacifica un numero molto alto di azioni concrete volte a ridurre, recuperare e riciclare i rifiuti prodotti a bordo, ne sono un esempio la sostituzione delle bottiglie di vetro con bottiglie in plastica PET riciclabile, la sostituitone dei vasetti di yogurt con i brik, la digitalizzazione delle informazioni. Ulteriori proposte sono state analizzate e potranno essere sviluppate in futuro. Il progetto ha portato messaggi importati sul tema della gestione sostenibile dei rifiuti anche fuori dalla nave, coinvolgendo migliaia di persone, tra passeggeri e dipendenti Costa Crociere, attraverso azioni mirate di sensibilizzazione ed educazione ambientale. 17

20 RISULTATI E FATTORI CRITICI Grazie a Sustainable Cruise è stata realizzata una mappatura dei servizi di gestione dei rifiuti in ambito portuale, sulla quale è fondamentale intervenire se si vuole realmente rendere efficiente la filiera. La disomogeneità tra le indicazioni contenute dalla normativa comunitaria sui rifiuti, sulla quale è stato costruito Sustainable Cruise, e la normativa internazionale a cui il settore marittimo deve adeguarsi (es. Convenzione MARPOL) ha reso più complicate, e più lunghe, alcune delle attività previste dal progetto, tra cui l installazione e l avvio del turbodryer a bordo. Il progetto ha evidenziato difficoltà logistiche e organizzative a bordo, per esempio nel controllo della qualità dei residui bio avviati al turbodryer (sono coinvolte in questa fase centinaia di persone che lavorano in cucine e ristoranti) e nel dimensionamento stesso dell impianto a causa dei limiti di spazi adatti e disponibili a bordo. L analisi attenta della normativa nazionale, europea e internazionale sul tema dei rifiuti ha fatto emergere lacune e barriere; si è scoperto per esempio che la nave può sbarcare solo rifiuti e non materie prime seconde come il prodotto derivante dal trattamento attraverso il turbodryer. Questo fa sì che allo stato attuale Costa Crociere non possa seguire direttamente tutta la filiera. La responsabilità dei rifiuti, una volta scaricati a terra, passa alle imprese autorizzate alla loro gestione che si occupano del loro smaltimento o del loro eventuale recupero o riutilizzo. Tra le criticità emerse c è anche la grande disparità tra i servizi di gestione e smaltimento dei rifiuti presenti nei diversi porti del Mediterraneo, che rende difficile una politica di gestione coerente, soprattutto nel caso delle navi da crociera che, per problemi di spazio a bordo, sono costrette a scaricare i rifiuti in diversi scali. 18

21 I PARTNER DI SUSTAINABLE CRUISE Costa Crociere S.p.A., con sede a Genova, comprende i marchi Costa Crociere, AIDA Cruises e Iberocruceros. Vanta la flotta più grande tra tutti gli operatori europei, con un totale di 26 navi in servizio, più altre 3 nuove unità in consegna entro il Nel 2000 Costa Crociere S.p.A. ha avviato un piano di investimenti per l espansione della flotta, che ammonta attualmente a circa 11 miliardi di euro. Costa Crociere S.p.A. fa parte del gruppo Carnival Corporation & plc, leader mondiale delle crociere. Costa Crociere è la prima compagnia al mondo ad aver ricevuto per l intera flotta la Green Star del RINA, importante riconoscimento di rispetto degli standard ambientali. Con l assegnazione del marchio Green Star il RINA ha certificato che le navi Costa non danneggiano l ambiente e contribuiscono a mantenere puliti l aria e il mare in cui operano. La notazione Green Star del RINA è conforme ai più alti standard in materia di protezione ambientale per la prevenzione dell inquinamento dell aria e del mare, e va oltre quanto richiesto dalla normativa internazionale MARPOL vigente in materia. I PARTNER CE.Si.S.P. è un Centro interuniversitario per lo Sviluppo della Sostenibilità dei Prodotti nato nel I membri costituenti il Centro sono l Università di Genova (DICCA), il Politecnico di Torino (DIATI) e la Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento di Pisa. Il centro di ricerca CE.Si.S.P. ha una natura interdisciplinare e coinvolge professori, ricercatori, esperti nel settore dello Sviluppo, dell Ingegneria di Processo e dei Materiali, delle Scienze. Le competenze che rendono il CE.Si.S.P. una struttura qualificata per la gestione di progetti internazionali sulla sostenibilità dei prodotti si caratterizzano principalmente per un ampia e completa conoscenza nel settore del Life Cycle Assessment. MedCruise è l associazione dei porti da crociera del Mediterraneo, ed è stata fondata a Roma nel giugno La missione di MedCruise è quella di sostenere i porti membri, sviluppando il settore delle crociere nella regione del Mediterraneo e promuovendo i rapporti e le partnership tra i partner e le aziende leader del settore crocieristico, facilitando la creazione di reti e lo scambio di informazioni. Oggi l Associazione è presente in più di 20 paesi, ha 19

22 oltre 100 membri tra effettivi e associati, e coinvolge circa100 porti situati nella regione del Mediterraneo, tra il Mar Nero, il Mar Rosso e il vicino Atlantico. Sessanta di questi porti si trovano in 12 paesi membri della Comunità europea. I PARTNER VOMM Impianti e Processi Srl è nata nel 1969 con lo scopo di promuovere ricerche applicate a metodi avanzati per l industria di trasformazione alimentare, chimica, farmaceutica e zootecnica. Grazie alla sua attività VOMM è entrata nel settore dell ingegneria di processo, offrendo un nuovo prodotto, VOMM Turbo-Technology, che consente di trasferire energia e realizzare, se necessario, altri processi in continuo utilizzando un reattore originale. VOMM Turbo-Technology è un processo che viene utilizzato a livello industriale in diversi settori, da quello farmaceutico a quello del trattamento delle acque reflue; grazie alla combinazione di sostenibilità ambientale, basso consumo energetico e perfetto controllo della temperatura di trattamento, VOMM Turbo- Technology è particolarmente adatto al settore navale, un ambito nel quale, fino ad ora, non era mai stato utilizzato. Contento Trade è lo sviluppatore della tecnologia DIC (Istantaneous Controlled Decompression) e ha testato questo sistema in diversi settori e applicazioni che richiedono l estrazione dei componenti pregiati e la texturizzazione dei materiali vegetali. Contento ha una sala prove con diversi laboratori e reattori pilota di scala DIC (pilot scale DIC reactors) utili per definire la soluzione più appropriata per ogni specifica applicazione. Fisici e chimici lavorano presso i laboratori meccanici del gruppo per il controllo della qualità dei prodotti, che vanno dal settore non alimentare (ad esempio biomasse) ai materiali da costruzione. Design Innovation applica l esperienza acquisita in oltre trent anni di coordinamento delle esigenze di progettazione, produzione, formazione, comunicazione per l industria e le amministrazioni pubbliche. Opera attraverso la creazione di gruppi interdisciplinari: designer, architetti, ingegneri, economisti ed esperti in scenari e modelli di consumo fanno squadra con manager, dirigenti e tecnici per sviluppare e progettare scenari futuri. Nell ambito del progetto Sustainable Cruise Design Innovation ha contribuito ad analizzare i metodi e le tecnologie di utilizzo della carta a bordo della nave, e, sulla base dell analisi effettuata, ha sviluppato un progetto pilota per la sua riduzione, il suo recupero e riutilizzo. Dal 2013 Desing Innovation è parte del gruppo Singularity. RINA è la società operativa del Registro Italiano Navale fondata nel 1861 come organizzazione internazionale indipendente per la classificazione delle navi, la sicurezza e il controllo di qualità. RINA è un organizzazione riconosciuta da oltre 75 amministrazioni nazionali in tutto il mondo, chiamata ad effettuare, per loro conto, verifiche di legge in materia di sicurezza marittima e prevenzione dell inquinamento ambientale. E membro fondatore di IACS (International Associations of Classification Societies) e di EurACS (European Association of Classification Societies). Opera in 53 paesi diversi e ha uno staff di circa persone. Investe ogni anno circa l 8% del suo fatturato in ricerca e sviluppo nei campi della progettazione navale, sicurezza, idrodinamica, analisi strutturale, materiali, protezione antincendio, analisi del rischio, e tecnologie dell informazione. 20

23 Project manager: Elisabetta Pinna, - secretary s office: info@sustainablecruise.eu

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