PRISA 2013: stato dell arte

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1 IL CONTROLLO MICROBIOLOGICO DEGLI ALIMENTI: CAMPIONAMENTO, INTERPRETAZIONE DEL RISULTATO, FLUSSI INFORMATIVI E GESTIONE DELLE NC PRISA 2013: stato dell arte Torino, giugno 2013 Asti, giugno 2013

2 OTTIMIZZAZIONE NELL UTILIZZO DELLE RISORSE Obiettivi Regione: revisionare scheda valutazione del rischio (SIAN, SVET); predisporre un protocollo operativo sulle filiera avicunicola (Area A, B e C); predisporre un protocollo sulla corretta gestione della macellazione d urgenza (Area A, B e C). Obiettivi ASL: predisporre almeno una procedura di attività integrata (SIAN, SVET); individuare almeno un settore di attività che sia gestito da Servizi diversi da quello titolare della competenza; integrazione dei SIAN, SVET per attività di campionamento.

3 COMUNICAZIONE Obiettivi Regione: Strutturare un format comunicativo ed organizzare un incontro con Associazioni, referenti ASL ed altri Enti e soggetti interessati per illustrare i risultati del PRISA 2012, gli obiettivi del PRISA 2013, il programma microimprese, le possibili azioni di comunicazione dirette ai consumatori Obiettivi ASL: Organizzare e replicare incontri a livello locale sulla base di indirizzi regionali

4 FORMAZIONE Obiettivi Regione: Coordinamento delle iniziative di formazione attivate dalle ASL Obiettivi ASL: Organizzare un evento formativo fruibile da operatori di tutte le ASL del territorio regionale

5 AUDIT DI SISTEMA Obiettivi Regione: Prosecuzione della programmazione ed effettuazione audit generale e di settore (AL, AT, BI, CN1, TO1-2, VC) Obiettivi ASL: Prosecuzione della programmazione ed effettuazione audit interni Per il servizio veterinario Area B si prevede nello specifico l esecuzione di un audit interno finalizzato alla verifica della corretta esecuzione dell attività ispettiva ante e post-mortem negli impianti di macellazione avicunicoli

6 CLASSIFICAZIONE DEGLI STABILIMENTI IN BASE AL RISCHIO Obiettivi Regione: Rivisitazione sistema classificazione del rischio relativo degli stabilimenti, attività

7 CLASSIFICAZIONE DELLE NON CONFORMITA Obiettivi Regione: Rivisitazione griglia di valutazione Indicazioni su procedimento amministrativo

8 GESTIONE ALLERTE- EMERGENZE-MTA Obiettivi Regione: Implementazione gestione sistema di allerta con ausilio Presidi Multizonali di Polizia e Prevenzione Veterinaria Obiettivi ASL: Implementazione e messa a regime del nodo allerta aziendale

9 ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO - verifica materiali a contatto con l acqua - controllo casette dell acqua Obiettivi Regione: maggiore copertura della vigilanza su vecchie e nuove tipologie di distribuzione dell acqua Obiettivi ASL: prosecuzione dei controlli inerenti le imprese alimentari e inizio di quelli inerenti le casette dell acqua

10 FILIERE ALIMENTARI Produzione primaria a. Coltivazione ortofrutta b. Coltivazione vegetali c. Allevamento zootecnico: i. produzione carne ii. produzione latte iii. produzione uova iv. itticoltura v. apiari d. Benessere animale (allevamento/trasporto)

11 FILIERE ALIMENTARI Trasformazione a. Prodotti vegetali 2 a e 3 a gamma b. Macellazione (compreso benessere animale) c. Laboratori di sezionamento, lavorazione, produzione conserve a base di: i. vegetali ii. carni iii. latte iv. uova v. ittici d. Depositi all ingrosso

12 FILIERE ALIMENTARI Distribuzione, commercializzazione, somministrazione a. Grande distribuzione GDO/discount b. Dettaglianti c. Ambulanti d. Vendita diretta e. Ditte di trasporto f. Ristorazione: i. bar ii. ristoranti iii. mense

13 Nuovi ambiti Controlli sugli alimenti in fase di importazione mediante l utilizzo di S.INTE.S.I. Ristorazione etnica con particolare attenzione alla preparazione e somministrazione di pesce crudo

14 CAMPIONAMENTI Assegnati all area della sicurezza alimentare dei Dipartimenti di Prevenzione La distribuzione dei campioni sulle singole ASL è stata effettuata tenendo conto della popolazione residente e del numero delle attività registrate e riconosciute I singoli gruppi aziendali, in ragione del personale operativo e di valutazioni locali, provvederanno a definire un piano di campionamento integrato

15 CAMPIONAMENTI Le matrici assegnate si riferiscono a categorie omogenee di alimenti e non a singoli prodotti La tipologia di alimento da prelevare all interno delle suddette categorie sarà discrezione di ogni singola ASL, secondo tipologie di produzione locali, risultanze dei controlli già effettuati (ispezioni e audit) e valutazioni del rischio Scelta di effettuare i prelievi alla produzione o alla commercializzazione in base alle caratteristiche locali su valutazione di ogni ASL

16 CAMPIONAMENTI Alcune matrici da campionare, sono state assegnate in toto o in gran parte ad una o poche ASL, in considerazione di una maggiore produzione e/o commercializzazione del prodotto nel territorio considerato o, in altri casi, per evitare la duplicazione di campionamenti dello stesso prodotto Prevedere una quota di campioni di prodotti provenienti da Paesi extra UE In merito ai campionamenti microbiologici è in corso di aggiornamento il Protocollo Tecnico Regione Piemonte IZS (affiancato da documento di secondo livello strumento di aiuto per l interpretazione e la valutazione degli esiti analitici)

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