Azienda Speciale della CCIAA di Napoli
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- Gianmaria Simonetti
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1 Azienda Speciale della CCIAA di Napoli Centro per la Promozione e lo Sviluppo delle imprese artigiane e le PMI del Mezzogiorno NOVEMBRE 5, 2010 VOLUME 4, NUMERO 11 In questo numero: Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli Semplificazione: con la segnalazione di inizio attività addio alle attese; Piano per lo sviluppo, competitività delle imprese e semplificazione della vita delle famiglie; Dopo due anni di iter parlamentare è legge il collegato-lavoro ; Sviluppo economico: i nuovi incentivi rimodulati dal ministero; Equitalia: campagna d autunno in quattro mosse; Mutui prima casa: come accedere al fondo per ottenere la sospensione delle rate. Semplificazione: con la segnalazione di inizio attività addio alle attese. L articolo 49, comma 4 bis del decreto legge 31 maggio 2010 n. 78 (convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010 n. 122), disciplina la Segnalazione certificata di inizio attività, sostituendo integralmente la disciplina contenuta nell'articolo 19 della legge 7 agosto 1990 n L obiettivo è quello della riduzione degli oneri amministrativi per il privato, consentendogli di intraprendere un attività economica sin dalla data di presentazione di una semplice segnalazione all amministrazione pubblica competente senza dover attendere la scadenza di alcun termine. Alla segnalazione certificata di inizio attività è d obbligo allegare, tra l'altro, le attestazioni di tecnici abilitati, con gli elaborati progettuali necessari per consentire le verifiche successive di competenza dell'amministrazione, che, in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti, nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della segnalazione, adotta motivati provvedimenti 1
2 di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi, salvo che, se possibile, l'interessato provveda a conformare alla normativa vigente la stessa attività ed i suoi effetti, entro un termine, comunque non inferiore a trenta giorni, fissato dall' amministrazione. Decorso il termine per l'adozione dei provvedimenti, all'amministrazione è consentito intervenire solo in presenza del pericolo di un danno per il patrimonio artistico e culturale, per l'ambiente, per la salute, per la sicurezza pubblica o difesa nazionale, previo motivato accertamento dell'impossibilità di tutelare comunque tali interessi mediante conformazione dell'attività dei privati alla normativa vigente. Piano per lo sviluppo, competitività delle imprese e semplificazione della vita delle famiglie. Ridurre entro il 2012 i costi gravanti sulle imprese del 25% (circa 68 miliardi di euro l anno), e semplificare le procedure per le piccole e medie imprese (con un risparmio stimato di almeno 17 miliardi di euro), è l obiettivo del ''Piano per la semplificazione amministrativa '', presentato dal ministro per la Pubblica amministrazione, Brunetta, per liberare risorse per lo sviluppo, aumentare la competitività delle imprese e semplificare la vita quotidiana delle famiglie. Il ministro Brunetta ha sottolineato come i risultati del Piano saranno realizzati in stretta collaborazione con tutti gli altri ministeri interessati e che si tratta di una riforma a costo zero, indispensabile per consentire al Paese di agganciare la ripresa e attrarre nuovi investimenti, in coerenza con i programmi stabiliti a livello comunitario. Il Piano prevede tre linee di azione: 1) La misurazione e riduzione degli oneri amministrativi in tutte le materie di competenza statale. Restano ancora da misurare gli oneri nelle aree sicurezza sul lavoro, prestazioni per i disabili, agricoltura, trasporti, sviluppo economico, interno, salute, statistica, giustizia ed economia e finanze. 2) L'estensione della misurazione e delle riduzione degli oneri alle Regioni e agli enti locali. 3) La semplificazione per le PMI con l'obiettivo di eliminare gli adempimenti inutili o eccessivi in base a un criterio di proporzionalità negli adempimenti amministrativi, in relazione alla dimensione dell'impresa e al settore produttivo in cui opera ed alle esigenze di tutela degli interessi pubblici: i primi regolamenti di semplificazioni sono previsti in materia di ambiente, vigili del fuoco e sicurezza sul lavoro. Dopo due anni di iter parlamentare è legge il collegatolavoro. È stato definitivamente approvato dalla Camera, il 19 ottobre 2010, il disegno di legge collegato sul lavoro. Il provvedimento 2
3 reca deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro. Tra i contenuti del ddl, in corso di pubblicazione nella GU, segnaliamo: la possibilità di apprendistato in azienda come alternativa all'ultimo anno di obbligo scolastico; norme sulla conciliazione e l'arbitrato; misure contro il lavoro sommerso; l obbligo, per le università pubbliche e private, di conferire alla Borsa continua nazionale del lavoro i curricula dei laureati. In particolare, la conciliazione può essere proposta tramite l'associazione sindacale a cui l'interessato aderisce; la richiesta di espletamento del tentativo di conciliazione interrompe la prescrizione e sospende, per la durata del tentativo di conciliazione e per i 20 giorni successivi alla sua conclusione, il decorso di ogni termine di decadenza. Quanto all arbitrato, la nuova disciplina contempla anche altre forme oltre a quello che può instaurarsi durante il tentativo di conciliazione, per es., la possibilità per il lavoratore all atto dell assunzione di decidere se ricorrere all arbitrato in caso di future controversie, con esclusione del licenziamento. A tal fine, il lavoratore sottoscrive una clausola compromissoria valida per ogni lite, escluso il licenziamento, per il quale resta obbligatorio ricorrere al giudice ordinario. Sviluppo economico: i nuovi incentivi rimodulati dal ministero. Le risorse residue del piano governativo di incentivi, varato in aprile per sostenere i consumi nei settori previsti, sono state rimesse in circolo, liberando circa 110 milioni di euro. Il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, infatti, ha firmato il 18 ottobre 2010 il decreto che riassegna i fondi ancora disponibili per il sostegno della domanda finalizzata ad obiettivi di efficienza energetica, eco compatibilità e di miglioramento della sicurezza sul lavoro. Contestualmente, è stata avviata la procedura di pagamento dei contributi spettanti ai rivenditori. A tale proposito sono oltre le pratiche già controllate nella loro correttezza formale, per un totale di oltre 128 milioni di euro di contributi di cui a breve verrà avviato il pagamento. Le restanti richieste di incentivo fino ad oggi presentate risultano ancora da perfezionare e/o validare nella loro parte documentale, per un importo totale di 61 milioni di euro di contributi prenotati. Ad oggi risultano concessi oltre contributi, per un totale di 189 milioni di euro di risorse erogate, sui 300 milioni di euro originariamente messi a disposizione. È stato deciso di effettuare un unica variazione compensativa tra tutti i settori, che consentirà di far confluire le 3
4 risorse ancora non prenotate in una disponibilità comune ai settori stessi. Il fondo unico così costituito sarà reso disponibile per le prenotazioni dei rivenditori e consumatori a partire dal 3 novembre prossimo; fino a tale data i settori incentivati che ancora presentano una disponibilità di risorse rispetto alla dotazione iniziale, potranno continuare a prenotare i contributi secondo le vigenti modalità. Equitalia: campagna d autunno in quattro mosse. Apertura prolungata degli sportelli anche di pomeriggio, assistenza web, call center 24 ore su 24 e guide facili per fornire in modo trasparente tutte le informazioni utili. Equitalia lancia una campagna d autunno a favore dei contribuenti in quattro mosse. In particolare, attraverso le guide scaricabili da internet il cittadino troverà le informazioni sui temi più frequenti, come, per es., accedere alle rateizzazioni, fare una autodichiarazione, ottenere sgravi, rimborsi ecc. Attraverso il call center (sempre operativo in Lazio, Toscana, Campania, Molise, Friuli Venezia Giulia, Bologna, Padova, Rovigo, Venezia e L Aquila) il cittadino può chiedere informazioni sulle cartelle di pagamento e sulle procedure di riscossione. Nei giorni feriali è possibile parlare con un operatore per chiedere chiarimenti sulla propria situazione debitoria; la sera e durante i weekend è possibile avere risposte automatizzate con informazioni di servizio (indirizzi e orari di apertura degli sportelli, dettagli sulle procedure di rateizzazione e sulle modalità per comunicare un pagamento già effettuato). Entro fine anno l iniziativa sarà estesa a tutta la regione Calabria e ad altre 13 province, distribuite sul territorio nazionale con l obiettivo di istituire nei prossimi mesi un unico contact center. Infine, dopo l esperimento temporaneo di Napoli e Salerno, anche Roma, Firenze e altre quindici province (Arezzo, Avellino, Benevento, Bolzano, Cagliari, Lucca, Massa Carrara, Matera, Pisa, Pistoia, Potenza, Prato, Padova, Trento e Udine) hanno aperto gli sportelli di pomeriggio. Per diminuire i tempi di attesa e offrire un servizio più attento alle necessità di quei contribuenti che sono impegnati con il lavoro al mattino, dopo l esperimento di Napoli e Salerno, anche Roma, Firenze e altre quindici province hanno aperto gli sportelli anche di pomeriggio. Per chi non vuole o non può recarsi allo sportello sono invece a disposizione servizi di assistenza web e call center aperti 24 ore su 24. Infine, le guide scaricabili da internet contenenti informazioni sui temi più frequenti come accedere alle rateizzazioni, fare una autodichiarazione, ottenere sgravi, sospensioni e rimborsi. 4
5 Mutui prima casa: come accedere al fondo per ottenere la sospensione delle rate. A partire dal 15 novembre 2010 è possibile presentare la domanda di accesso al Fondo di solidarietà per i mutui per l acquisto della prima casa. Il regolamento di attuazione (Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 7 giugno 2010, n.132, pubblicato nella GU del 18 agosto 2010, n.192 e in vigore dal 2 settembre) prevede che, a fronte della sospensione del pagamento delle rate del mutuo acceso per l'acquisto della prima casa, il Fondo rimborsi all'istituto di credito interessato i costi sostenuti dal beneficiario per eventuali oneri notarili anticipati dalla banca stessa, e gli oneri finanziari pari alla quota interessi delle rate per le quali ha effetto la sospensione del pagamento da parte del mutuatario, corrispondenti al "parametro di riferimento" del tasso di interesse applicato ai mutui, al netto della componente di maggiorazione sommata a tale parametro. Per parametro di riferimento si intende, l'euribor nel caso dei mutui a tasso variabile o bilanciato, il tasso IRS in euro per ciò che attiene i mutui a tasso fisso, mentre per i mutui con opzione di scelta di tasso (fisso o variabile), il parametro di indicizzazione corrisponde a quello vigente al momento della presentazione della richiesta di sospensione. 5
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