LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: IL PERCORSO DELLA PROGETTAZIONE

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1 SETTIMANA EUROPEA PER LA SICUREZZA OTTOBRE 2014 PROMUOVIAMO LA CULTURA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: UN PERCORSO PER CONOSCERE CHI FA PREVENZIONE NEL TERRITORIO NOVARESE LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: IL PERCORSO DELLA PROGETTAZIONE 24 ottobre 2014 Aula Magna AOU Maggiore della Carità di Novara PRESENTAZIONE DEL CORSO Dr.ssa Roberta GROSSI -Dirigente Medico SPRESAL NO

2 Favorire, sulla base di quanto appreso nel precedente corso sulla promozione della salute, la consapevolezza dell importanza del ruolo del medico competente UN CORSO PER fornire una prima alfabetizzazione sulla progettazione in promozione della salute nel proprio ambito lavorativo, favorire il confronto e la produzione concreta di idee progettuali, ricercare e creare collaborazioni per la realizzazione di progetti specifici

3 Lezioni frontali per apprendere le modalità di progettazione Cosa faremo Lavoro di gruppo per condividere le diverse esperienze e produrre un progetto concreto nella propria relatà Valutazione dell apprendimento

4 SETTIMANA EUROPEA PER LA SICUREZZA OTTOBRE 2014 PROMUOVIAMO LA CULTURA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: UN PERCORSO PER CONOSCERE CHI FA PREVENZIONE NEL TERRITORIO NOVARESE LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: IL PERCORSO DELLA PROGETTAZIONE 24 ottobre 2014 Aula Magna AOU Maggiore della Carità di Novara COSA ABBIAMO IMPARATO E CONDIVISO NEL CORSO LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE Dr.ssa Roberta GROSSI -Dirigente Medico SPRESAL NO

5 MEDICO COMPETENTE: definizione DLgs 81/08 Art. 2 c.1 lettera h) «medico competente»: medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all articolo 38, che collabora, secondo quanto previsto all articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti previsti dal Decreto.

6 MEDICO COMPETENTE: OBBLIGHI ART. 25 dlgs 81/08 e s.m.i. a) collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi, anche ai fini della programmazione, ove necessario, della sorveglianza sanitaria, alla predisposizione della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori, all attività di formazione e informazione nei confronti dei lavoratori, per la parte di competenza, e alla organizzazione del servizio di primo soccorso considerando i particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del lavoro. COLLABORA INOLTRE ALLA ATTUAZIONE E VALORIZZAZIONE DI PROGRAMMI VOLONTARI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE, SECONDO I PRINCIPI DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE; b) programma ed effettua la sorveglianza sanitaria attraverso protocolli sanitari definiti in funzione dei rischi specifici e tenendo in considerazione gli indirizzi scientifici più avanzati c) istituisce, aggiorna e custodisce una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria; d) consegna al datore di lavoro, alla cessazione dell incarico, la documentazione sanitaria in suo possesso, f) abrogato e) consegna al lavoratore, alla cessazione del rapporto di lavoro, copia della cartella sanitaria e di rischio, e gli fornisce le informazioni necessarie relative alla conservazione della medesima; l originale della cartella sanitaria e di rischio va conservata da parte del datore di lavoro, per almeno dieci anni, salvo il diverso termine previsto da altre disposizioni g) fornisce informazioni ai lavoratori sul significato della sorveglianza sanitaria cui sono sottoposti.. h) informa ogni lavoratore interessato dei risultati della sorveglianza sanitaria. i) comunica per iscritto, in occasione delle riunioni periodiche, al datore di lavoro, al RSPP, ai RLS, i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria. l) visita gli ambienti di lavoro almeno una volta all anno o a cadenza diversa che stabilisce in base alla valutazione dei rischi m) partecipa alla programmazione del controllo dell esposizione dei lavoratori n) comunica, mediante autocertificazione, il possesso dei titoli e requisiti Ministero del lavoro.

7 Workplace Health Promotion Dichiarazione di Lussemburgo, 2007 La promozione della salute nei luoghi di lavoro (WHP) è il risultato degli sforzi congiunti dei Datori di lavoro, lavoratori, rappresentanti dei lavoratori e società per migliorare la salute e il benessere dei lavoratori. Questo può essere raggiunto attraverso la combinazione dei seguenti elementi: miglioramento dell ambiente e dell organizzazione del lavoro, promozione della partecipazione attiva da parte del personale, incoraggiamento alla crescita personale. European Network for Workplace Health Promotion

8 Gli effetti della WHP sulla performance aziendale Ambiente di lavoro sicurezza struttura organizzativa modelli di comunicazione aggiornamento e sviluppo Parametri dell azienda assenze per malattie o infortuni Turn Over Performance dell azienda produttività profitto immagine sopravvivenza Prestazioni sanitarie assistenza medica visite specialistiche assistenza sociale ottimismo dei lavoratori SALUTE fisica benessere Promozione della salute rivolta alla modifica dei fattori di rischio fumo alimentazione attività fisica alcol Parametri clinici peso fumo Riduzione dell incidenza delle malattie livelli di attività fisica livello di colesterolo e glicemia pressione sanguigna Segal, 1999

9 WHP. I benefici e i vantaggi Benefici e vantaggi della WHP per i lavoratori l impresa migliorare la salute e la qualità della vita anche sul posto di lavoro la soddisfazione lavorativa (motivazione, concentrazione, interesse, rapporto con i colleghi, ) la gestione dello stress la qualità della vita sul luogo di lavoro l immagine dell impresa le relazioni lavorative la produttività aumentare il benessere psicosociale il senso di appartenenza ridurre il rischio di mortalità prematura il rischio di soffrire di alcune malattie (malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione, ipercolesterolemia) assenze per malattia infortuni sul lavoro Turn Over costi sociali (indennizzi, assicurazioni, spese sanitarie)

10 Comprehensive workplace health promotion model (University of Toronto, 2004) Igiene e sicurezza del lavoro Ambiente di lavoro Programmi ad adesione volontaria volti alla promozione di sani stili di vita Cambiamenti organizzativi

11 Healthy workplace model (OMS, 2010) Processo sistematico e globale Migliorare Fattori di rischio fisico dell ambiente di lavoro Mobilitare Costituire gruppo di lavoro Fattori di rischio psicosociale Valutare Realizzare Impegno della dirigenza Etica e valori Coinvolgimento dei lavoratori Pianificare Analizzare contesto e bisogni Individuare le priorità Risorse dedicate alla salute dei lavoratori Interazione tra azienda e comunità

12 WHP: cosa dicono le evidenze Programmi e progetti multi-componente e multi-fattoriali Policies aziendali di health promotion Comportamenti sani individuali e di gruppo Ambiente di lavoro Cambiamenti organizzativi che facilitino le scelte salutari

13 Gli interventi che funzionano: attività fisica azioni costo basso efficacia individuogruppo ambiente lavorativo policy Diffondere e distribuire materiale informativo cartaceo e/o attraverso i canali di comunicazione aziendali Promozione dell uso delle scale ++ + Riconoscere brevi intervalli, in orario di lavoro, per fare attività fisica ++ azioni costo medio efficacia individuogruppo ambiente lavorativo policy Distribuire un contapassi individuale ai lavoratori Rendere disponibili, interno all azienda, docce e spogliatoi, parcheggio per le biciclette + +

14 Gli interventi che funzionano: attività fisica azioni costo alto efficacia individuogruppo ambiente lavorativo policy Organizzare un corso di attività fisica strutturata sul posto di lavoro Allestire e/o ristrutturare una palestra (o lo spazio dedicato all esercizio fisico) sul posto di lavoro + + azioni costo molto alto efficacia individuogruppo ambiente lavorativo policy Realizzare un programma multicomponente di promozione del benessere +++

15 LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: il ruolo del medico competente 25 ottobre 2013

16 LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: RISULTATI DEI LAVORI DI GRUPPO INDICATE 3 ASPETTI DELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO CHE RITENETE PRIORITARIA NELLA VOSTRA ATTUALE ATTIVITÀ LAVORATIVA GRUPPO 1 Attività fisica Alcol Alimentazione GRUPPO 2 Incidenti/infortuni/malattie professionali Dipendenze (droghe, alcol, fumo) Educazione alimentare GRUPPO 3 Miglioramento delle condizioni di salute del lavoratore Benessere del lavoratore Minori costi - maggior produttività - Minori costi sociali GRUPPO 4 Clima aziendale (stress, senso di appartenenza all azienda, miglioramento comunicazione, motivazione) Stili di vita (alcol, alimentazione, droghe, sedentarietà) Formazione/informazione sugli aspetti normativi GRUPPO 5 Alimentazione, attività fisica e tipo di lavoro (turni, MMC) Qualità del sonno Gestione dello stress

17 LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: RISULTATI DEI LAVORI DI GRUPPO PRIME RIFLESSIONI SULLE POSSIBILI COLLABORAZIONI SUI TEMI DELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE DA SPERIMENTARE NEL PROPRIO AMBITO LAVORATIVO GRUPPO 1 ALIMENTAZIONE Punti di forza: ente ASL che eroga salute e si occupa di prevenzione, gestisce sicurezza alimentare, presenza di mensa aziendale, presenza di servizi nutrizionale in ospedale e SIAN Punti debolezza : distributori di merende, mensa con cibi semilavorati, migliorare le conoscenze alimentari, poco tempo per il consumo di lavoro, dovremmo rendere il datore di lavoro più sensibile, si dovrebbero dislocare i punti ristoro più vicini per evitare il consumo di panini. Opportunità: consulenza dei nutrizionisti (menù bilanciati) modificare il contenuto dei distributori automatici, certificare i ristoratori (menù sani), Educazione alimentare nelle scuole, riconoscere un sistema premiante per il lavoratore che ha raggiunto/mantenuto un obiettivo condiviso Minacce: resistenze culturali (pubblicità), fare in modo che i costi non influenzino la varietà/qualità dei cibi

18 GRUPPO 2 ATTIVITÀ FISICA Punti di forza: setting di lavoro (buon rapporto), autorevolezza, alleanze intra ed extra aziendale, attività informativa (durante le visite mediche) Punti di debolezza: collaborazione tra enti, tempo di contatto tra MC e lavoratore opportunità:campagne informative e pubblicitarie (AF come benessere) minacce: scarsa motivazione del personale, costo, precarietà del personale (cambia spesso) GRUPPO 3 ALCOL Punti di forza: conoscenza dell argomento da parte del MC, chiarezza con il lavoratore, atti sanitari, sopralluoghi Punti di debolezza: tempistiche (poco tempo da dedicare al lavoratore) lavoratore straniero, scarsa fiducia nel MC da parte del lavoratore, opportunità: poter collaborare con servizi specialistici, avvalersi di fonti (internet) per indirizzare i lavoratori minacce: difficoltà del lavoratore a raccontare i consumi di alcol, crisi economica che non permette di investire in progetti, normativa ambigua

19 GRUPPO 4 DROGHE Punti di forza: possibilità di ambiente di lavoro non stressante e confortevole, disponibilità del datore lavoro a effettuare interventi di promozione di salute, MC unica figura che parla al lavoratore, presenza di una motivazione trasversale sulla sicurezza condivisa tra pari, durante vaccinazione ai 16enni occasione di contatto per fare prevenzione GRUPPO 5 BENESSERE (STRESS E RAPPORTI INTERPERSONALI) Punti di forza: rapporto durante la visita con MC e con dat lavoro, il MC conosce la normativa, il medico donna riceve più confidenze, riuscire a creare un ambiente etico e mission condivisa, il MC ha la fiducia del lavoratore, si crea dialogo tra le persone Punti di debolezza: poca fiducia nel MC (troppi controlli sul privato), mancanza di autorevolezza (MC) sembra che stanno dalla parte del datore di lavoro, mancanza di mediatore culturale (vaccinazioni), mancanza di comunicazione dat lav e dipendente e viceversa opportunità: DVR, riunioni periodiche, sopralluogo, nuovi mezzi di comunicazione (per dare spiegazioni) minacce: il datore di lavoro vuole produrre, gli strumenti RSPP, riunioni sono imposti (obbligo formale), presenza prevalentemente femminile (rapporti interpersonali), lavoratore ha paura di ripicche

20 SETTIMANA EUROPEA PER LA SICUREZZA OTTOBRE 2014 PROMUOVIAMO LA CULTURA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: UN PERCORSO PER CONOSCERE CHI FA PREVENZIONE NEL TERRITORIO NOVARESE LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: IL PERCORSO DELLA PROGETTAZIONE 24 ottobre 2014 Aula Magna AOU Maggiore della Carità di Novara COSA ABBIAMO IMPARATO E CONDIVISO NEL CORSO LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE Dr.ssa Roberta GROSSI -Dirigente Medico SPRESAL NO

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