LE COMPETENZE E LE RESPONSABILITA DELL INFERMIERE NEL SISTEMA TRASFUSIONALE: L ESPERIENZA DIRETTA DI UN PROFESSIONISTA SUL CAMPO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LE COMPETENZE E LE RESPONSABILITA DELL INFERMIERE NEL SISTEMA TRASFUSIONALE: L ESPERIENZA DIRETTA DI UN PROFESSIONISTA SUL CAMPO"

Transcript

1 Collegio IPASVI BOLOGNA CORSO "LE COMPETENZE E LE RESPONSABILITÀ DEGLI INFERMIERI NELLA TRASFUSIONE DI SANGUE ED EMOCOMPONENTI" II EDIZIONE 2010 L INFERMIERA NEL SERVIZIO TRASFUSIONALE LE COMPETENZE E LE RESPONSABILITA DELL INFERMIERE NEL SISTEMA TRASFUSIONALE: L ESPERIENZA DIRETTA DI UN PROFESSIONISTA SUL CAMPO Lidia Tedeschini

2 Un sorriso non costa niente e produce molto. Arricchisce chi lo riceve, senza impoverire chi lo dà. Dura un solo istante, ma talvolta l il suo ricordo è eterno.

3 UN PO DI STORIA L INFERMIERE ARRIVA DEFINITIVAMENTE NEI S.I.T.NEGLI ANNI 80 IN SEGUITO ALLA LEGGE 592 DEL 14/07/67. NELLA LEGGE 107 DEL 04/5/90 VIENE CONFERMATO IL PRELIEVO DI SANGUE E ESEGUITO DAL MEDICO, O SOTTO LA SUA RESPONSABILITA ED IN SUA PRESENZA,DA UN INFERMIERE

4 Storia infermiere nel SIT SIMTI (Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia) m 1991 settembre (invito inf. Corso Varese) 1995 inf. CCNL art. 44 (indennità) 2005 (nasce la sezione Infermieri-SIMTI)

5 Garantire l attuazione della moderna medicina trasfusionale e la continuità del supporto trasfusionale, in quantità adeguata,di emocomponenti e plasma derivati,provenienti da donatori accuratamente selezionati,che siano i più sicuri,i i più puri, i più efficaci ai pazienti del territorio di competenza in regime di ricovero, ambulatoriale e domiciliare. Contribuire i all autosufficienza,regionale i i l e nazionale,di sangue ed emocomponenti e plasmaderivati, con il coordinamento e la compensazione per il supporto trasfusionale agli ospedali convenzionati.

6 DIRE CIO CHE SI FA FARE CIO CHE SI DICE DIMOSTRARE CIO CHE SI FA - Competenze professionali - Capacità relazionali - Comunicazione

7 Attività dell infermiere all interno del S.T. C.R.S. SALA PRELIEVI PLASMAFERESI PRODUTTIVA CENTRO MOBILE PLASMAFERESI TERAPEUTICA AMBULATORIO DI MEDICINA TRASFUSIONALE

8 IL DONATORE SI PRESENTA SPONTANEAMENTE AL CENTRO DI RACCOLTA, FORNENDO QUALCOSA DI PROPRIO PER UN BENE SOCIALE, MOSSO DA SPIRITO DI SOLIDARIETA, MA CONSAPEVOLE DI ESSERE NECESSARIO AL SERVIZIO SANITARIO

9

10 SALA PRELIEVI..nel 1950!!!

11 Armonia SALA PRELIEVI S.I.T. Unità Lavoro di gruppo Tranquillità

12 Infermiera in sala prelievi Identificazione del donatore Applicazione del laccio emostatico si applica nella parte superiore del braccio a una distanza di 7-10 cm al disopra del sito scelto,stringendolo in modo tale da aumentare la pressione del sangue nella vena senza arrestare la circolazione Disinfezione della cute S li tt t d l Sorveglianza attenta del donatore

13 Scelta del sito del prelievo Braccio ben appoggiato e fermo. C:\Documents and Far aprire e chiudere la mano del donatore (pumping) Settings\HP_Administ p Palpare rator\desktop\scelta con l indice nella zona del prelievo per riconoscere del sito del la vena. Ispezionare prelievo.pptsempre entrambe le braccia prima di decidere dove eseguire il prelievo. Verificare che sull area scelta non vi siano. abrasioni,lesioni o cicatrici dei tessuti,ematomi.

14 SALA PRELIEVI

15

16 ASSISTENZA AL DONATORE Il prelievo deve avvenire in un tempo inferiore ai 12. Durante la donazione l infermiera dovrà operare una sorveglianza attenta del donatore, per poter cogliere qualsiasi disagio o i primi sintomi di malessere, e, contemporaneamente,controllare la zona della venopuntura, il flusso sanguigno, il corretto funzionamento delle bilance elettroniche, o del separatore cellulare in plasmaferesi. La donazione viene di norma ben tollerata t dalla stragrande maggioranza dei donatori, tuttavia quotidianamente ci troviamo ad affrontare qualche lieve malessere o disagio.

17 DONAZIONE DI SANGUE

18 Segue ASSISTENZA AL DONATORE I donatori alla prima esperienza o coloro che abbiano presentato precedenti malesseri risultano i soggetti a maggior rischio di reazioni, ed a questi si dovrà prestare particolare sorveglianza cercando di distogliere la loro attenzione dal prelievo. Il trattamento delle reazioni è orientato a cogliere i sintomi al loro esordio, (pallore,sudorazione sbadigli,irrequietezza ) e ad attenuarli, facendo uso di semplici accorgimenti ( posizione di Trendelemburg, allentare il nodo della cravatta ola cintura, somministrare acqua e zucchero) che spesso evitano di dover ricorrere a farmaci. L infermiera deve poi valutare quando sia il caso di interrompere il prelievo e/o richiedere l intervento del medico.

19 Segue ASSISTENZA AL DONATORE Raramente si ricorre ai farmaci o all infusione di soluzione fisiologica:il loro utilizzo è limitato ai malesseri più gravi. I farmaci devono essere,comunque, sempre pronti e reperibili, ed è compito dell infermiere effettuare un controllo mensile dell armadio farmaceutico presente in sala prelievi e plasmaferesi produttiva. L organizzazione i del personale deve essere tale da fornire l assistenza adeguata alle varie situazioni di malessere,con personale addestrato a muoversi con sicurezza, evitando di creare confusione o un clima di tensione,che può influenzare negativamente anche gli altri donatori.

20 Segue ASSISTENZA AL DONATORE Donazione sicura significa,da un lato,tutela del donatore e del suo stato t di benessere,dall altro lt garanzia di maggiore qualità del sangue raccolto e maggiore sicurezza per il paziente che lo riceverà. Quindi l infermiera nel suo impegno di tutela della salute nei confronti del cittadino,sia esso donatore fornitore o paziente ricevente,dovrà considerare la sicurezza della donazione come un punto fondamentale del proprio operato nel Servizio Trasfusionale. Per operare in sicurezza è indispensabile la competenza professionale degli operatori,che riguarda la corretta esecuzione delle tecniche di prelievo e di assistenza,le conoscenze specifiche che si acquisiscono lavorando in un Servizio Trasfusionale,ma anche capacità relazionali che sono fondamentali nel rapporto con l utenza speciale quale sono i donatori infatti a differenza di tutti gli altri cittadini che si rivolgono all istituzione sanitaria per loro necessità, il donatore si presenta spontaneamente al Centro Raccolta Sangue,fornendo qualcosa di proprio per un bene sociale,mosso da spirito di solidarietà,ma consapevole di essere necessario al Servizio Sanitario.

21 Segue ASSISTENZA AL DONATORE Questo ribaltamento di ruoli porta gli operatori a riconsiderare spesso i rapporti di comunicazione interpersonale e le strategie relazionali. se è vero che il successo di un professionista è legato per buona parte all abilità abilità relazionale e,in misura minore,all abilità abilità tecnica, si comprende come sia importante non sottovalutare l aspetto comunicativo col donatore. Nella realtà del nostro C.R.S. il donatore incontra l infermiere quando accede alla Sala Prelievi, dopo un iter che comprende all ufficio accettazione, la compilazione del modulo di accettazione e consenso alla donazione, l esecuzione della digito puntura per il controllo del valore dell H.B. (emoglobina), la visita medica,tramite via telematica i dati arrivano al B.C.ROBOT (P C sala prelievi) stampa le etichette ed etichetta le provette per (P.C. sala prelievi) stampa le etichette ed etichetta le provette per mezzo del microfono l infermiere chiamerà con nome e cognome il donatore,controllando così il flusso in sala prelievi.

22 Segue ASSISTENZA AL DONATORE Può succedere che il donatore arrivi in sala prelievi nervoso, agitato per qualche contrattempo durante l iter pre-donazione; in ogni caso sarà spesso timoroso, bisognoso di essere rassicurato nell imminenza della donazione,e comunque alla ricerca di una conferma. L atteggiamento cordiale e rilassato del personale,la capacità di percepire p i bisogni psicologici diversi dei vari donatori,e di instaurare un dialogo-evitando l eccessiva confidenza,sono fattori che contribuiscono a creare un ambiente accogliente e confortevole,in cui il donatore si sentirà a proprio agio,ed avrà un minor rischio di reazioni legate all emotività. Spesso, un sorriso,una battuta,o t semplicemente la presenza attenta del professionista rassicura il donatore e previene l insorgenza di reazioni durante l atto della donazione.

23 Segue ASSISTENZA AL DONATORE Accanto all atteggiamento,l aspetto informativo è una tappa fondamentale per la sicurezza del donatore e del suo sangue. Il Codice Deontologico, all articolo 40: l infermiera favorisce,l informazione e l educazione sulla donazione di sangue,tessuti ed organi quale atto di solidarietà e sostiene le persone coinvolte nel donare e nel ricevere L infermiera collabora con il medico a garantire l informazione globale dell utente,adeguando il livello di comunicazione alla capacità dell utente di comprendere. Spesso in sala prelievi, l infermiere da informazioni ai donatori, che chiedono chiarimenti i i relativi i al tipo di esami che vengono eseguiti,all utilizzo del loro sangue;spiegazioni per diciture che compaiono sulla sacca,quali( P.N.T. no per C.P.) o relativo al quantitativo di sangue del prelievo,o alla frequenza delle donazioni.. ed è importante che l Infermiera sappia fornire un informazione corretta e comprensibile. e.

24 Segue ASSISTENZA AL DONATORE Informare significa dare gli strumenti per donare più consapevolmente,e per comprendere a fondo il significato dell atto della donazione, ed eventuali motivi di esclusione. L informazione i corretta relativa ai comportamenti da tenersi prima e dopo la donazione rappresenta un sistema per prevenire malesseri. I nostri consigli riguardano ad esempio,la necessità di idratarsi adeguatamente (acqua, spremute,tè o caffè non zuccherati) prima della donazione,e di bere abbondantemente durante tutta la giornata (no alcolici) praticare sport con moderazione il giorno prima,evitarlo il giorno stesso della donazione;così pure i lavori pesanti,aver riposato adeguatamente; comunicare sempre all infermiera eventuali disturbi, fare colazione prima di mettersi alla guida. Accanto all informazione verbale, che è la più efficace, si utilizzano informazioni e raccomandazioni scritte,affisse alle pareti della sala d attesa, della sala prelievi e sala plasmaferesi.

25 Segue ASSISTENZA AL DONATORE Per salvaguardare la sicurezza del donatore,l attività dell infermiera in sala prelievi e rivolto al controllo degli ambienti in cui si effettuano i prelievi, con una verifica quotidiana dell igiene dei locali,dell illuminazione,della temperatura,dell umidità etc.al l controllo del corretto funzionamento delle attrezzature ( bilance,saldatori,separatori cellulari,poltrone reclinabili). e al controllo dei materiali sia quelli utilizzati di routine,che quelli per le emergenze ( ambo bombola ossigeno con relative mascherine,cannule di Guedel ) L infermiera predispone ogni mattina i materiali necessari per l esecuzione del prelievo e raccolta provette (saldatori, forbici, cerotti, sacche, ecc ) e ne controlla il rifornimento al termine dell attività. La corretta conservazione dei materiali utilizzati per il prelievo e la donazione, dei disinfettanti e dei farmaci, le metodiche di sterilizzazione, insieme al controllo degli ambienti e delle corrette tecniche di prelievo contribuiscono alla prevenzioni delle infezioni. e quindi rappresentano un ulteriore garanzia di sicurezza per il donatore e il ricevente.

26 E IMPORTANTE CHE IL DONATORE NON ARRIVI ALLA DONAZIONE DISIDRATATO: NEL POMARIGGIO PRIMA DELLA DONAZIONE SI CONSIGLIA DI BERE MOLTI LIQUIDI. NEL POMERIGGIO PRIMA DELLA DONAZIONE SI CONSIGLIA DI NON EFFETTUARE ATTIVITA FISICA PARTICOLARMENTE INTENSA.

27 LA MATTINA DELLA DONAZIONE SI CONSIGLIA DI BERE MOLTA ACQUA. LA MATTINA DELLA DONAZIONE E CONSENTITO BERE CAFFE O THE LEGGERMENTE ZUCCHERATI,O ZUCCHERATI CON DOLCIFICANTI, E SUCCHI DI FRUTTA NON ZUCCHERATI. PER LA SOLA DONAZIONE DI PLASMA E PIASTRINE E EMESSA ANCHE UNA LEGGERA COLAZIONE.

28 E SCONSIGLIATA L ASSUNZIONE DI LATTE O CREME. LA MATTINA DELLA DONAZIONE E OPPORTUNO NON FUMARE E NON ASSUMERE ALCOLICI.

29 ASSUMERE CIBI FACILMENTE DIGERIBILI BERE MOLTI LIQUIDI NON BERE BEVANDE MOLTO FREDDE NON ASSUMERE ALCOLICI EVITARE DI FUMARE PER ALMENO DUE ORE DOPO LA DONAZIONE NON PRATICARE SPORT PERICOLOSIO CHE COMPORTINO NOTEVOLE STRESS FISICO NON ESPORSI AL SOLE NON SOGGIORNARE IN AMBIENTI CALDI UMIDI (TIPO SERRE) NON FARE BAGNI CALDI NON GUIDARE AUTOVEICOLI PUBBLICI (AUTOBUS TAXI AEREI)

30 L INFERMIERE AL S.T.-C.R.S. CRS RAPRESSENTA L ANELLO VITALE TRA IL DONATORE E IL PAZIENTE. TU, INFERMIERA, FAI CAPIRE AI DONATORI QUANTO SIA IMPORTANTE E APPREZZATO IL LORO IMPEGNO ANCHE DICENDO UN SEMPLICE

31 C:\Documents and Settings\HP_Administ rator\desktop\scelta del sito del prelievo.ppt ANNI 50 SIT-CRCC- Osp- Maggiore Bo

32

33 Il Centro Mobile..nel 1950!!!

34 PROVVEDE ALLA SELEZIONE DEI DONATORI EALLA RELATIVA RACCOLTA DI SANGUE IN 44 COMUNI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA. DALLA DOMENICA AL VENERDì (SABATO RIPOSO) CON UN ORARIO DI PARTENZA ALLE ORE 7.00 E DI RITORNO ALLE ,30 CIRCA. RAPPRESENTA UNA STRUTTURA ALL INTERNO DEL S.I.T PECULIARE PERCHE CARATTERIZZATA DA UNA ATTIVITA SVOLTA IN SEDI DI PRELIEVO PROVINCIALI, SI TROVA A DOVERE OGNI GIORNO ALLESTIRE SUL TERRITORIO LE CONDIZIONE OPERATIVE IDONEE ALLA RACCOLTA. PE P EP E I COMUNI SI ATTIVANO PER LA PREPARAZIONE DI AMBIENTI IDONEI IGIENICAMENTE AL PRELIEVO

35 ἀφαίρεσις, φ ρ ς [aphairesis] : Asportazione, sottrazione, riduzione. La parola AFERESI deriva dal greco e vuole indicare una metodica che rimuove, che porta via (dal sangue) un qualcosa di nocivo. A seconda della componente ematica rimossa si parla di plasmaferesi se si rimuove il plasma e di citoaferesi se si rimuovono le cellule.

36 PLASMAFERESI PRODUTTIVA Viene eseguita su persona sana (donatore- donatrice). Il plasma viene raccolto come prodotto della donazione in una sacca, e la parte corpuscolata viene rimessa nel circolo venoso del donatore tramite lo stesso ago di prelievo. Il tutto avviene usando una sostanza anticoagulante (A.C.D.) che viene metabolizzata dall organismo umano in circa 10 minuti,senza arrecare perciò danni al donatore. Durante la procedura, e alla fine della procedura,vengono poi infusi in vena al donatore circa 500 ml di soluzione fisiologica, per reintegrare subito una quota di liquidi persi. Il plasma è composto da: acqua, proteine, fattori della coagulazione, Immunoglobuline. Il l d l l 6 d ll d i i Il plasma deve essere congelato entro le 6 ore dalla donazione in camera termostatica (freezer)

37 SALA PLASMAFERESI

38 DONAZIONE PLASMA-PIASTRINEPIASTRINE

39 ANNI 50 Autotrans BT 795/A Aminco Celltrifuge I SIT-CRCC- Osp- Maggiore Bo

40 Plasmaferesi produttiva

41

42

43

44

45

46 VIENE ESEGUITA SU CIRCOLAZIONE EXTRACORPOREA MEDIANTE APPARECCHIATURE DENOMINATE SEPARATORI CELLULARI. CONSISTONO IN SEDUTE DURANTE LE QUALI SI SOTTRAE CIRCA UN VOLUME DI PLASMA,AL FINE DI RIMUOVERE, DAL CIRCOLO DEL PAZIENTE,UNA O PIU SOSTANZE O CELLULE EMATICHE PATOLOGICHE, OPPURE CELLULE LE EMATICHE DA SOTTOPORRE A LAVORAZIONI PRIMA DELLA REINFUSIONE. LE PATOLOGIE PIU FREQUENTI: - MYASTENIA GRAVIS ( SCOMPENSATA ESEGUITA IN URGENZA ) - POLIRADICOLONEURITE ( ACUTA IN URGENZA ) - CLIOGLOBULINEMIA - PORPORA TROMBOTICO TROMBOCITOPENICA (ESEGUITA IN URGENZA) - SCLEROSI MULTIPLA- - POLINEUROPATIA DEMIELIZZANTE

47

48

49

50

51

52

53 PRELIEVI EMATICI PER DETERMINAZIONE DI GRUPPI SANGUIGNI. PRELIEVI EMATICI PER TEST DI INCOMPATIBILITA MATERNO FETALE. IMMUNO PROFILASSI ALLA 28 SETTIMANA. SALASSI TERAPEUTICI. AUTOTRASFUSIONI. TRASFUSIONI DI EMAZIE CONCENTRATE, PIASTRINE, EMODERIVATI. MEDICAZIONE CON GEL - PIASTRINICO

54 DM 25 gennaio 2001 Articolo 13.. tutti i campioni di sangue diretti alla tipizzazione eritrocitaria, alla ricerca di allo anticorpi irregolari,alla ll esecuzione delle prove di compatibilità,devono essere perfettamente identificabili e firmati dal responsabile del prelievo. Non è pertanto necessario che le provette siano firmate dal medico ma è corretto che sia firmato dall infermiera che ha eseguito il prelievo. La richiesta di terapia deve essere firmata dal medico come in precedenza. Articolo 14 il campione deve essere raccolto in provetta sterile entro 72 ore precedente la Trasfusione.. A differenza delle precedenti 48 ore

55 ANNI 70 SIT-CRCC-Osp-Maggiore Bo

56 ANNI 70 SIT-CRCC-Osp-Maggiore Bo

57 L ampia utilizzazione del sangue per scopi clinici sollecita il sistema di sanità pubblica a mettere in atto tutte le misure necessarie ha garantire sia la qualità e la sicurezza del sangue e dei suoi componenti, sia la loro effettiva efficacia nell ambito della medicina trasfusionale. L obbiettivo di un prodotto sangue sempre più sicuro richiede l aggiornamento continuo delle procedure attuate t nella catena trasfusionale dal donatore al ricevente. L attuale rischio residuo di infezioni trasmissibili con le trasfusioni è estremamente basso per la rapida e attenta applicazione in ambito trasfusionale delle conoscenze scientifiche degli ultimi anni. Il sistema di sorveglianza egli studi epidemiologici,permettendo permettendo una valutazione della prevalenza della popolazione e l identificazione dei fattori di rischio nella trasmissione degli agenti infettivi,sono diventati strumenti fondamentali nella selezione del donatore. I Comitati del buon uso del sangue e le Facoltà di Medicina rivestono un ruolo importante per quanto riguarda l apprendimento e l aggiornamento per l uso mirato e oculato del sangue,degli emocomponenti e l applicazione delle procedure (auto deposito,recupero intraoperatorio)alternative alla trasfusione di sangue da donatore.

58 AUTODONAZIONE

59

60 ALBUMINA

61 GEL PIASTRINICO Unione di concentrato piastrinico(piastrine e globuli rossi) + fattori della coagulazione del plasma + criopricipitato (che si ottiene dallo scongelamento e ricongelamento in più volte del plasma). Nella sacca di plasma nella parte bassa (in fondo) si è formato uno strato di filamenti: (CRIOPRICIPITATO.

62 SIT-CRCC-Osp-Maggiore Bo

63 IL GEL PIASTRINICO SIT-CRCC- Osp- Maggiore Bo

64 SIT-CRCC-Osp-Maggiore Bo

65 RICORDA Non c è mai una seconda volta per fare una buona prima impressione

66 Regalo Ti regalo un sorriso.. Ti terrà compagnia.. Se avrai paura ti farà coraggio perché un sorriso è come il sole: illumina la strada e riscalda il cuore

67

CHI DONA SANGUE HA CUORE.

CHI DONA SANGUE HA CUORE. Tel. e Fax Tel. e Fax Tel. e Fax Tel. e Fax IL E I SUOI COMPONENTI. LE DIVERSE FORME DI DONAZIONE. Il sangue è un tessuto fluido che circola nei vasi sanguigni, rappresenta l 8% del peso corporeo ed è

Dettagli

Identificazione del paziente all atto della richiesta di determinazione del gruppo sanguigno e prelievo di campioni di sangue INDICE

Identificazione del paziente all atto della richiesta di determinazione del gruppo sanguigno e prelievo di campioni di sangue INDICE Pag. 1 di 5 INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. DEFINIZIONI 5. RESPONSABILITÀ 6. DIAGRAMMA DI FLUSSO 7. DESCRIZIONE ATTIVITA' Data Descrizione Redatto Verificato Approvato 11-12-2012

Dettagli

Direttore Dr.ssa Tiziana Riscaldati. SIMT-POS 051 Gestione del Campione di Sangue

Direttore Dr.ssa Tiziana Riscaldati. SIMT-POS 051 Gestione del Campione di Sangue 1 1 2 1 SCOPO. Descrivere le caratteristiche e le modalità di invio dei campioni inviati da soli, in associazione alle richieste trasfusionali o allo scopo di eseguire esami immunoematologici anche sulla

Dettagli

Direttore Dr.ssa Tiziana Riscaldati. SIMT-POS 033 Look Back. Data: 20-01-2014

Direttore Dr.ssa Tiziana Riscaldati. SIMT-POS 033 Look Back. Data: 20-01-2014 1 Prima Stesura Redattori: Cosenza Data: 20-01-2014 1 2 1 SCOPO Lo scopo della presente procedura è specificare i criteri da adottare per l effettuazione di indagini e valutazioni retrospettive relative

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

MEDICINA TRASFUSIONALE SERVIZI TRASFUSIONALI

MEDICINA TRASFUSIONALE SERVIZI TRASFUSIONALI Servizi Trasfusionali Aziendali (STA). Si intendono le strutture e le relative articolazioni organizzative, comprese quelle per le attività di raccolta, previste dalla normativa vigente, secondo il modello

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

A.S.L. TO2 Azienda Sanitaria Locale Torino Nord

A.S.L. TO2 Azienda Sanitaria Locale Torino Nord S.C IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE ASLTO2 1. ORARI del SERVIZIO TRASFUSIONALE...1 2. RICHIESTA di TERAPIA TRASFUSIONALE...2 3. CAMPIONI di SANGUE...3 4. IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE e DEI CAMPIONI

Dettagli

RACCOLTA DEL SANGUE E DEL TESSUTO CORDONALE ISTRUZIONI PER OPERATORI SANITARI

RACCOLTA DEL SANGUE E DEL TESSUTO CORDONALE ISTRUZIONI PER OPERATORI SANITARI RACCOLTA DEL SANGUE E DEL TESSUTO CORDONALE ISTRUZIONI PER OPERATORI SANITARI Informazioni importanti per Medici ed Ostetriche per la raccolta del sangue cordonale Questa è una procedura molto semplice,

Dettagli

La donazione di sangue: una scelta libera e consapevole. XVII Assemblea Annuale Soci Avis Comunale Cariati. 2 Aprile 2011 Dott. Domenico Lorenzo Urso

La donazione di sangue: una scelta libera e consapevole. XVII Assemblea Annuale Soci Avis Comunale Cariati. 2 Aprile 2011 Dott. Domenico Lorenzo Urso La donazione di sangue: una scelta libera e consapevole XVII Assemblea Annuale Soci Avis Comunale Cariati 2 Aprile 2011 Dott. Domenico Lorenzo Urso Nella relazione vengono esposti gli aspetti legislativi

Dettagli

Le regole del parlamento europeo per garantire qualità e sicurezza nel trattamento di cellule e tessuti umani (Direttiva 2004/23/CE) E stata recentemente recepita anche dall Italia, la direttiva europea

Dettagli

Firenze 26 Settembre 2014. Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN)

Firenze 26 Settembre 2014. Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN) Firenze 26 Settembre 2014 Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN) Regolamento (UE) n. 536/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, sulla

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

MATERIALE INFORMATIVO PER LA DONAZIONE DI SANGUE

MATERIALE INFORMATIVO PER LA DONAZIONE DI SANGUE S. C. Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Ospedale San Paoloo Savonaa Direttore: Dott. Andrea Tomasini MATERIALE INFORMATIVO PER LA DONAZIONE DI SANGUE DONARE SANGUE Facile e vitale Il sangue è un

Dettagli

AVIS SOVRACOMUNALE MEDIO VARESOTTO. Aldo Cardani

AVIS SOVRACOMUNALE MEDIO VARESOTTO. Aldo Cardani AVIS SOVRACOMUNALE MEDIO VARESOTTO Aldo Cardani Varese, 28 gennaio 2012 1 Al fine di ottimizzare la collaborazione tra Avis, SIMT e AO di Varese, abbiamo costituito Avis Sovracomunale Medio Varesotto,

Dettagli

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA

Dettagli

IL PROGETTO GRAZIE ALLA DBD SARÀ POSSIBILE TROVARE UN DONATORE IN TEMPI RAPIDI.

IL PROGETTO GRAZIE ALLA DBD SARÀ POSSIBILE TROVARE UN DONATORE IN TEMPI RAPIDI. IL PROGETTO DbD, Dog blood Donors, è la banca dati dei cani donatori di sangue, che censisce il gruppo sanguigno di tutti i cani, GRATUITA sia per i proprietari, sia per i Medici Veterinari e finanziata

Dettagli

Dalla comunicazione alla Famiglia al prelievo in sala operatoria. Annarosa Saviozzi

Dalla comunicazione alla Famiglia al prelievo in sala operatoria. Annarosa Saviozzi Dalla comunicazione alla Famiglia al prelievo in sala operatoria Annarosa Saviozzi COMUNICAZIONE ALLA FAMIGLIA QUANDO INDIVIDUAZIONE DEL POTENZIALE DONATORE SEGNALAZIONE ACCERTAMENTO MORTE COLLOQUIO CON

Dettagli

LA PRIMA VOLTA CHE CAMBI IL MONDO TOUR TIZIANO FERRO 2015

LA PRIMA VOLTA CHE CAMBI IL MONDO TOUR TIZIANO FERRO 2015 LA PRIMA VOLTA CHE CAMBI IL MONDO TOUR TIZIANO FERRO 2015 MANIFESTO Dimensioni: 70x100 cm TZN PER AVIS 1 LOCANDINA Dimensioni: 50x70 cm Tiziano Ferro ti invita a compiere una scelta che può davvero cambiare

Dettagli

SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO MOLINETTE EMODINAMICA OSPEDALIERA

SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO MOLINETTE EMODINAMICA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO MOLINETTE EMODINAMICA OSPEDALIERA HEART TEAM GLI INFERMIERI DOVREBBERO FAR PARTE DELL HEART TEAM? HEART TEAM Secondo le nuove linee guida europee la condizione indispensabile

Dettagli

Direttore Dr.ssa Tiziana Riscaldati. SIMT-POS 028 Controlli Qualità

Direttore Dr.ssa Tiziana Riscaldati. SIMT-POS 028 Controlli Qualità 1 1 2 1 SCOPO Scopo della presente Procedura è fornire indicazioni circa le modalità di esecuzione e gestione del Controllo di Qualità (C.Q.) interno ed esterno nell area di Validazione Biologica. 2 CAMPO

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Presentazione. Composizione della medicina in rete. Attività ambulatoriale. Visite domiciliari. Prestazioni. Personale di studio

CARTA DEI SERVIZI. Presentazione. Composizione della medicina in rete. Attività ambulatoriale. Visite domiciliari. Prestazioni. Personale di studio CARTA DEI SERVIZI Presentazione Composizione della medicina in rete Attività ambulatoriale Visite domiciliari Prestazioni Personale di studio Formazione continua dei i medici della medicina in rete Partecipazione

Dettagli

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI Il progetto BLSD CRI si pone come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su persone

Dettagli

ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE N. 118 DEL 12 MARZO 2014 CONVENZIONE TRA. 06909360635, nella persona del Direttore Generale Prof.

ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE N. 118 DEL 12 MARZO 2014 CONVENZIONE TRA. 06909360635, nella persona del Direttore Generale Prof. ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE N. 118 DEL 12 MARZO 2014 CONVENZIONE TRA L AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA FEDERICO II, Partita IVA n. 06909360635, nella persona del Direttore Generale Prof. Giovanni Persico,

Dettagli

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI Questo strumento è stato creato per facilitare gli operatori sanitari nella valutazione e nell educazione dei pazienti trattati

Dettagli

Sicurezza dei farmaci presso University Health Network

Sicurezza dei farmaci presso University Health Network Sicurezza dei farmaci presso University Health Network Medication Safety at UHN - Italian UHN Informazioni per i pazienti e per le famiglie Questo opuscolo fornisce informazioni su: come UHN vigila sulla

Dettagli

1. Introduzione e finalità delle Linee guida

1. Introduzione e finalità delle Linee guida LINEE GUIDA PER L ACQUISTO DI TRATTAMENTI ALL ESTERO - Versione finale, 09.11.2005 1. Introduzione e finalità delle Linee guida Il Gruppo ad alto livello sui servizi sanitari e l'assistenza medica ha deciso

Dettagli

2) Esperienza lavorativa: - avere maturato un esperienza lavorativa in ambito sanitario di almeno 3 anni.

2) Esperienza lavorativa: - avere maturato un esperienza lavorativa in ambito sanitario di almeno 3 anni. Allegato B). Modello per le visite di verifica dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti ai sensi dell articolo 5 del decreto legislativo 20 dicembre 2007, n.

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 14 DEL 7 APRILE 2008

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 14 DEL 7 APRILE 2008 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 22 febbraio 2008 - Deliberazione N. 317 - Area Generale di Coordinamento N. 20 - Assistenza Sanitaria - Modello organizzativo e funzionale del Centro regionale

Dettagli

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI FASIE è una associazione senza scopo di lucro che persegue lo scopo di garantire ai propri assistiti trattamenti sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre,

Dettagli

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi

Dettagli

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione

Dettagli

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo.

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. A822523 Lo studio SOLSTICE verrà condotto in circa 200 centri di ricerca

Dettagli

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base Prof. A. Mistretta Il medico di medicina generale (MMG) Garantisce l assistenza sanitaria Si assicura di promuovere e salvaguardare la salute in un rapporto

Dettagli

DOMANDA DI ISCRIZIONE

DOMANDA DI ISCRIZIONE DOMANDA DI ISCRIZIONE COGNOME E NOME... Codice Fiscale... Luogo di nascita... Prov... Data... CITTA...Via... Cap... Prov... Telefono casa... Cellulare... Indirizzo di posta Elettronica... Luogo di lavoro...ditta...

Dettagli

LE COMPETENZE ESPERTE DEGLI INFERMIERI

LE COMPETENZE ESPERTE DEGLI INFERMIERI LE COMPETENZE ESPERTE DEGLI INFERMIERI Ferrara 12 ottobre 2013 Sede: centro sociale il Melo via del Melo 60 Corso accreditato ECM per 100 posti Apertura pre-iscrizione on-line dal 02/09/2013 Al 16/09/2013

Dettagli

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CONTA SU DI ME Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

Strumentazione e tecniche di donazione: salasso, aferesi produttiva e multicomponent. 2 maggio 2011

Strumentazione e tecniche di donazione: salasso, aferesi produttiva e multicomponent. 2 maggio 2011 DIRMT Ancona DIPARTIMENTO REGIONALE INTERAZIENDALE di MEDICINA TRASFUSIONALE Unità Operativa di Ancona Direttore dott. Mario Piani Strumentazione e tecniche di donazione: salasso, aferesi produttiva e

Dettagli

FORMAZIONE DI OPERATRICE / OPERATORE SOCIOSANITARIO AFC Certificazione delle competenze e note

FORMAZIONE DI OPERATRICE / OPERATORE SOCIOSANITARIO AFC Certificazione delle competenze e note Azienda formatrice: Persona in formazione: Persona responsabile della formazione: Semestre : 1 2 3 4 5 Nr. Settore di competenza 1. Anno 2. Anno 3. Anno 1 Agire in ambito professionale 1. Sem 2. Sem 3.

Dettagli

REGIONE LAZIO. Direttore Generale Dott.Vittorio Bonavita. Impegno con il Cittadino del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT)

REGIONE LAZIO. Direttore Generale Dott.Vittorio Bonavita. Impegno con il Cittadino del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT) REGIONE LAZIO Direttore Generale Dott.Vittorio Bonavita Impegno con il Cittadino del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT) La sede della Sezione di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

Università per Stranieri di Siena Livello A1

Università per Stranieri di Siena Livello A1 Unità 6 Al Pronto Soccorso CHIAVI In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni su come funziona il Pronto Soccorso parole relative all accesso e al ricovero al Pronto Soccorso

Dettagli

Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie

Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie Mostra Dettagli Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie Il sistema sanitario è un sistema complesso in cui interagiscono molteplici fattori

Dettagli

La donazione degli organi AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

La donazione degli organi AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE La donazione degli organi AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Care altoatesine e cari altoatesini, i numeri parlano da soli: nel 2014 i nostri concittadini presenti

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N. 11685 DEL 20/10/2006 Identificativo Atto n. 992

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N. 11685 DEL 20/10/2006 Identificativo Atto n. 992 DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N. 11685 DEL 20/10/2006 Identificativo Atto n. 992 Oggetto: APPROVAZIONE DI UNO SCHEMA-TIPO DI CONVENZIONE PER IL SERVIZIO DI MEDICINA TRASFUSIONALE TRA LA STRUTTURA

Dettagli

IL FARMACO VETERINARIO: LEGISLAZIONE, GESTIONE E RIFLESSI IN SANITA PUBBLICA

IL FARMACO VETERINARIO: LEGISLAZIONE, GESTIONE E RIFLESSI IN SANITA PUBBLICA FONDAZIONE INIZIATIVE ZOOPROFILATTICHE E ZOOTECNICHE BRESCIA ------------------------------------------------------------------------------------- ORDINE DEI MEDICI VETERINARI PROVINCIA DI POTENZA +++++++

Dettagli

SIMT-IO 052 GESTIONE ATTIVITA IN CASO DI BLOCCO DEL SISTEMA GESTIONALE EMONET

SIMT-IO 052 GESTIONE ATTIVITA IN CASO DI BLOCCO DEL SISTEMA GESTIONALE EMONET 1 Prima Stesura Data: 15/02/2014 Redattori: Rizzo, Mastrocola SIMT-IO 052 GESTIONE ATTIVITA IN CASO DI BLOCCO DEL SISTEMA GESTIONALE EMONET Indice 1 DESCRIZIONE ATTIVITÀ... 2 2 RESPONSABILITA... 5 3 BIBLIOGRAFIA...

Dettagli

CORSO FORMATIVO RIVOLTO AI GIOVANI DIRIGENTI AVISINI

CORSO FORMATIVO RIVOLTO AI GIOVANI DIRIGENTI AVISINI CORSO FORMATIVO RIVOLTO AI GIOVANI DIRIGENTI AVISINI CONOSCERE IL SISTEMA SANGUE PER CRESCERE NELLA NUOVA REALTA AVISINA TITOLO INTERVENTO «Cenni sulla normativa europea ed italiana in ambito trasfusionale:

Dettagli

Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS.

Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Approvato dal Consiglio Nazionale il 10 settembre 2005 Art.1 - L A.N.P.AS. svolge attività di Protezione Civile direttamente o attraverso i Comitati Regionali

Dettagli

AVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA, PER TITOLI, PER LA CREAZIONE DEL REGISTRO PUBBLICO DEI MEDIATORI CULTURALI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA.

AVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA, PER TITOLI, PER LA CREAZIONE DEL REGISTRO PUBBLICO DEI MEDIATORI CULTURALI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA. AVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA, PER TITOLI, PER LA CREAZIONE DEL REGISTRO PUBBLICO DEI MEDIATORI CULTURALI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA. IL DIRIGENTE RENDE NOTO o vista la deliberazione del Consiglio Provinciale

Dettagli

Automedicarsi vuol dire curare da sé lievi disturbi o sintomi passeggeri,

Automedicarsi vuol dire curare da sé lievi disturbi o sintomi passeggeri, 1. RESPONSABILE 1. CHE COSA È L AUTOMEDICAZIONE RESPONSABILE Automedicarsi vuol dire curare da sé lievi disturbi o sintomi passeggeri, come tosse, raffreddore, stitichezza: disturbi che conosciamo bene,

Dettagli

Università per Stranieri di Siena Livello A1

Università per Stranieri di Siena Livello A1 Unità 9 Medici di base e medici specialisti CHIAVI In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni sull assistenza sanitaria di base parole relative all assistenza sanitaria di base

Dettagli

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE... Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6

Dettagli

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Pordenone, Marzo 2014 Dott.ssa Catia Cassin Delega In ambito gestionale per delega

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

corso di FIORI DI BACH 18 ore Corso Gratuito per gli allievi che frequentano i percorsi o i minipercorsi Frequenza non obbligatoria

corso di FIORI DI BACH 18 ore Corso Gratuito per gli allievi che frequentano i percorsi o i minipercorsi Frequenza non obbligatoria C O R S O D I F O R M A Z I O N E Professionale 18 ore Corso Gratuito per gli allievi che frequentano i percorsi o i minipercorsi Frequenza non obbligatoria Ente NO-PROFIT di Formazione Professionale Riconosciuto

Dettagli

Bocca e Cuore ooklets

Bocca e Cuore ooklets Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

(MI) CARTA DEI SERVIZI

(MI) CARTA DEI SERVIZI Via Gaio 8/a 20015 Parabiago (MI) CARTA DEI SERVIZI 1) IL CENTRO: Il CMP-Parabiago 1 ha la sua sede in Parabiago, in via F.Gaio 8/a (angolo Via 24 Maggio) (lo si trova facilmente scendendo dalla stazione

Dettagli

INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE. Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata

INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE. Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata L infermiere Dal D.M. 14 Settembre 1994 n, 739: Art. 1: l infermiere è responsabile dell assistenza

Dettagli

Che tipo di consulenze esegue lo studio? Il tipo di consulenze effettuate è ampiamente descritto nel sito. Quanto costa una seduta / consulenza?

Che tipo di consulenze esegue lo studio? Il tipo di consulenze effettuate è ampiamente descritto nel sito. Quanto costa una seduta / consulenza? Ecco alcune delle domande più frequenti che ci sono state rivolte dai pazienti. Speriamo ti possano essere utili. Domande Frequenti Che tipo di consulenze esegue lo studio? Il tipo di consulenze effettuate

Dettagli

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE LA SCIENZA Se si cerca programmazione neurolinguistica O PNL si hanno questi risultati ( tantissimi ) Definire la PNL, Programmazione Neuro Linguistica

Dettagli

(fonte: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/documentazione/fatturazione +elettronica+pa+-+regole+generali/ )

(fonte: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/documentazione/fatturazione +elettronica+pa+-+regole+generali/ ) Fattura elettronica: cos è? È un tipo di fattura in formato XML e non un semplice.pdf o scansione della solita fattura. Il formato XML garantisce la conversione dei file per l elaborazione con i principali

Dettagli

Università per Stranieri di Siena Livello 1

Università per Stranieri di Siena Livello 1 Unità 4 In farmacia In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni su dove comprare i medicinali parole relative alla farmacia e all uso corretto dei farmaci l uso dei verbi servili

Dettagli

DIABETE E AUTOCONTROLLO

DIABETE E AUTOCONTROLLO DIABETE E AUTOCONTROLLO Sì, gestire il diabete è possibile. Il monitoraggio della glicemia fa parte della terapia generale del diabete. Grazie all autocontrollo, potete misurare il livello di glicemia

Dettagli

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno Università di Parma Facoltà di Ingegneria Polo Tecnologico Nettuno Guida ai servizi FINALITÀ...2 COORDINATORE...3 SEGRETERIA DIDATTICA E CEDI...4 TUTORI...5 DATI UTILI...6 Finalità L obiettivo di questa

Dettagli

La gestione dinamica del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi

La gestione dinamica del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi La gestione dinamica del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi Bologna, 12 Giugno 2009 STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. Via Borghi Mamo N. 15-40137 Bologna - TEL. 051.441065 - FAX 051.443045 WWW.STUDIONERI.COM

Dettagli

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

Dettagli

CORSO FORMAZIONE. art. 71 comma 7 del D.Lgs. 81/08

CORSO FORMAZIONE. art. 71 comma 7 del D.Lgs. 81/08 CORSO FORMAZIONE CARRELLI ELEVATORI SEMOVENTI art. 71 comma 7 del D.Lgs. 81/08 In ottemperanza al D.Lgs. 81/08 e successive modifiche introdotte con le novità apportate dalla Conferenza Permanente Stato

Dettagli

Manuale Amministratore bloodmanagement.it

Manuale Amministratore bloodmanagement.it 1 Sommario Primo accesso al portale bloodmanagement.it... 2 Richiesta account... 2 Login... 2 Sezione generale... 4 Informazioni sede... 4 Inserimento... 5 Destinazioni... 5 Luogo donazioni... 5 Inserisci

Dettagli

Esercitazione di gruppo

Esercitazione di gruppo 12 Maggio 2008 FMEA FMECA: dalla teoria alla pratica Esercitazione di gruppo PROCESSO: accettazione della gravida fisiologica a termine (38-40 settimana). ATTIVITA INIZIO: arrivo della donna in Pronto

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT SYSTEMS) AUDITOR/RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT SYSTEMS) AUDITOR/RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT srl Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CRM LE ORME

REGOLAMENTO DELLA CRM LE ORME PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO Psichiatria Area Residenzialità REGOLAMENTO DELLA CRM LE ORME Gentile Signore/a, nel darle il benvenuto nella nostra comunità, desideriamo fornirle alcune informazioni utili

Dettagli

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Modalità d esercizio della funzione di preposto Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione

Dettagli

S T A T U T I. La stessa riunisce, aiuta e sostiene i suoi membri nella loro attività professionale.

S T A T U T I. La stessa riunisce, aiuta e sostiene i suoi membri nella loro attività professionale. S T A T U T I I. DENOMINAZIONE - SEDE - DURATA Articolo 1 - Generalità Con il nome dell Associazione Svizzera delle Imprese di Rimozione Amianto e Bonifiche (abbreviato ASIRAB) viene costituita un associazione

Dettagli

TIPIZZAZIONE TIPIZZAZIONE HLA

TIPIZZAZIONE TIPIZZAZIONE HLA TIPIZZAZIONE Il compito dell ADMO è quello di cercare nuovi donatori ed inserirli nel registro mondiale dei donatori. A tale scopo il possibile donatore viene sottoposto a TIPIZZAZIONE HLA esame necessario

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2739 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CARLUCCI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali Presentata

Dettagli

SIMT-IO 051 PRENOTAZIONE EMOCOMPONENTI

SIMT-IO 051 PRENOTAZIONE EMOCOMPONENTI 1 Prima Stesura Data: 15/02/2014 Redattori: Rizzo, Carone SIMT-IO 051 PRENOTAZIONE EMOCOMPONENTI Indice 1 DESCRIZIONE ATTIVITÀ... 2 2 RESPONSABILITA... 5 3 BIBLIOGRAFIA... 5 4 INDICATORI... 5 Stato delle

Dettagli

PROCEDURA STANDARDIZZATA PER PREVENIRE IL VERIFICARSI DI ERRORI TRASFUSIONALI. AZIENDA SANITARIA LOCALE CASERTA Via Unità Italiana, 28 81100 Caserta

PROCEDURA STANDARDIZZATA PER PREVENIRE IL VERIFICARSI DI ERRORI TRASFUSIONALI. AZIENDA SANITARIA LOCALE CASERTA Via Unità Italiana, 28 81100 Caserta AZIENDA SANITARIA LOCALE CASERTA Via Unità Italiana, 28 81100 Caserta PROCEDURA STANDARDIZZATA PER PREVENIRE IL VERIFICARSI DI ERRORI TRASFUSIONALI A cura della Unità Operativa di Medicina Trasfusionale

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

ANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE

ANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE Cod. ID: Data: Paziente: ANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE Test reagente del Gruppo Sanguigno per test in provetta piastra/vetrino GRUPPO SANGUIGNO COS E IL TEST PER L ANALISI DEL GRUPPO

Dettagli

Indagine qualita percepita

Indagine qualita percepita Sistema di Gestione per la Qualità - Ospedale M. G. Vannini Report sulla qualità percepita OSPEDALE M. G. VANNINI Direttore Sanitario Dott.ssa Maura Moreschini Sistema qualità certificato UNI EN ISO 9001:2008

Dettagli

FPf per Windows 3.1. Guida all uso

FPf per Windows 3.1. Guida all uso FPf per Windows 3.1 Guida all uso 3 Configurazione di una rete locale Versione 1.0 del 18/05/2004 Guida 03 ver 02.doc Pagina 1 Scenario di riferimento In figura è mostrata una possibile soluzione di rete

Dettagli

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni CONVEGNO CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni Pordenone, 14 settembre 2013 Lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze

Dettagli

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IL PRIMO SOCCORSO NELLE SCUOLE QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE LE NORME DEL D.M. 388/03 LE RESPONSABILITA DEL PERSONALE SCOLASTICO PRESENZA

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui

Dettagli

SC ONCOLOGIA CHE COSA È UTILE SAPERE

SC ONCOLOGIA CHE COSA È UTILE SAPERE SC ONCOLOGIA CHE COSA È UTILE SAPERE DOVE ANDARE PER cominciare un percorso oncologico, prenotare una visita CENTRO ACCOGLIENZA E SERVIZI (CAS): Ospedale U. Parini, blocco D, piano -1 È la struttura dedicata

Dettagli

L INFORMATIZZAZIONE. Agostino Rossi SIMT di Piacenza

L INFORMATIZZAZIONE. Agostino Rossi SIMT di Piacenza Percorso regionale di formazione per il personale operante nelle attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti (ai sensi delle LG per l ccreditamento del CNS) L INFRMTIINE gostino Rossi SIMT di

Dettagli

Gentile Cliente, Il modulo allegato si divide in 4 parti:

Gentile Cliente, Il modulo allegato si divide in 4 parti: Gentile Cliente, compilando il presente documento diventerà cliente Sorgenia, subentrando al contratto di fornitura in essere di un nostro cliente, secondo le modalità previste dall Autorità per l energia

Dettagli

Verifica. Tutto il materiale informativo per gli studenti. Riferimento. Gli studenti svolgono la verifica. Compito. Foglio di esercizio Soluzione

Verifica. Tutto il materiale informativo per gli studenti. Riferimento. Gli studenti svolgono la verifica. Compito. Foglio di esercizio Soluzione Livello 1 07 / Il sangue Informazione per gli insegnanti 1/5 Riferimento Tutto il materiale informativo per gli studenti Compito Gli studenti svolgono la verifica. Materiale Soluzione Forma sociale Lavoro

Dettagli

Conservazione elettronica della fatturapa

Conservazione elettronica della fatturapa Conservazione elettronica della fatturapa Tanti i dubbi legati agli adempimenti amministrativi e in Unico 2015. Lo scorso 31.03.2015 si è realizzato il definitivo passaggio dalla fattura cartacea a quella

Dettagli

L infermiere case manager e l accoglienza del paziente in sala

L infermiere case manager e l accoglienza del paziente in sala L infermiere case manager e l accoglienza del paziente in sala Obbiettivo della mia relazione Dimostrare che tra infermiere di accoglienza e case manager ci sono delle similitudini L infermiere in sala

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

PIANO FORMATIVO ASSISTENTE ALLA POLTRONA IN STUDIO ODONTOIATRICO

PIANO FORMATIVO ASSISTENTE ALLA POLTRONA IN STUDIO ODONTOIATRICO PIANO FORMATIVO ASSISTENTE ALLA POLTRONA IN STUDIO ODONTOIATRICO Legge regione Lombardia n. 19/07 (decreto Regione Lombardia n. 6481 del 14 giugno 2007) 1 L Assistente alla poltrona di Studio Odontoiatrico

Dettagli

PROTOCOLLO PER LA RICHIESTA TRASFUSIONALE URGENTISSIMA

PROTOCOLLO PER LA RICHIESTA TRASFUSIONALE URGENTISSIMA INDICE Pag. 1 di 5 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 2. PAROLE CHIAVE... 2 3. PERSONALE INTERESSATO... 2 4. MODALITA OPERATIVA... 2 4.1 PREMESSA... 2 4.2 ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA... 3 4.2.1 Richiesta

Dettagli