PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

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1 Istituto Statale d'istruzione Superiore R.FORESI LICEO CLASSICO LICEO SCIENTIFICO LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE FORESI LICEO SCIENZE UMANE FORESI ISTITUTO PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO BRIGNETTI ISTITUTO ALBERGHIERO E DELLA RISTORAZIONE BRIGNETTI INDIRIZZO _SCIENTIFICO_ PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE Docente EMMA SULIS Materia_ SCIENZE NATURALI Classe 3 Sezione A A.S / Data di presentazione _

2 TEST / PROVE UTILIZZATI PER LA RILEVAZIONE DEI LIVELLI DI PARTENZA Livello alto (voti ) Livello medio (voti 6-7) Livello basso (debito formativo) 8,7% 78,2% 13,04% Giudizio complessivo sul profilo della classe Più che sufficiente Buono Distinto Ottimo Interventi necessari per colmare le carenze rilevate e/o di approfondimento per coloro che non hanno evidenziato lacune Per le carenze: Frequenti richiami in itinere di quei contenuti per i quali la classe mostra maggiori difficoltà. Esercizi in classe e correzione degli esercizi assegnati a casa. Schemi esemplificativi alla lavagna. Ricorrere a mezzi multimediali più coinvolgenti. Per l approfondimento: Uso di altri testi. Mezzi audiovisivi e multimediali

3 Programmazione per competenze 1 BIOLOGIA MODULO N. 1 BIOLOGIA MOLECOLARE E GENETICA Tempi di realizzazione settembre-febbraio Conoscere la struttura della cellula.saper distinguere la cellula procariote da quella eucariote. Comprendere i meccanismi di riproduzione cellulare.sapere il significato di flusso di energia. Ruolo del DNA nell ereditarietà.scoperte ed esperimenti di Mirsky,Chargaff, Franklin,Watson e Crick. Duplicazione del DNA. Codice genetico. Sintesi proteica. Mutazioni geniche. Virus e batteri utili agli studi in genetica. Cenni sul controllo dell espressione genica nei procarioti. Il cancro come conseguenza di mutazioni geniche. Protoncogeni e geni soppressori dei tumori. Genetica classica. Gli studi di Mendel. Prima, seconda e terza legge di Mendel. Dominanza incompleta e codominanza, pleiotropia, eredità poligenica. Malattie genetiche nell uomo. Attività laboratoriale Lezione partecipata Lezione frontale Autoapprendimento Obiettivi specifici dell Unità in termini di: Acquisire i meccanismi di base per comprendere la trasmissione dei caratteri ereditari. Conoscere i risultati degli esperimenti che hanno permesso di capire le strutture molecolari del DNA ed RNA. Struttura dei cromosomi degli eucarioti. Conoscere le prime dimostrazioni del collegamento tra DNA e sintesi proteica. Chiarire i ruoli dei tre tipi di RNA. Fornire esempi dei vari tipi di mutazioni e dei loro effetti. Conoscere i due tipi di cicli infettivi dei fagi e i tre modi di acquisizione di nuovo materiale genico da parte dei batteri. Descrivere il modello di operone nei procarioti. Fare esempi di agenti cancerogeni. Azione dei protoncogeni e dei geni soppressori dei tumori. Studi di Mendel in genetica. Termini genetici mendeliani e moderni, loro significato. Enunciato e spiegazione delle tre leggi di Mendel. Codominanza e dominanza incompleta a conferma delle leggi di Mendel. Malattie genetiche metaboliche e legate al sesso nell uomo. 1 Regolamento di cui al DPR 89/2010, art.2 c.4 Regolamento sull obbligo scolastico di cui al DPR 139/2007 Regolamento sulle Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento dei licei DM 211/2010

4 Descrivere gli esperimenti sul DNA come materiale genetico.schematizzare i processi di duplicazione del DNA, di trascrizione e di traduzione del codice genetico. Descrivere le cause di mutazioni. Saper descrivere i meccanismi di infezione virale con genoma a RNA. Saper descrivere gli operoni. Descrivere lo sviluppo graduale dei tumori e le terapie standard utilizzate. Capire come Mendel arrivò ad enunciare le tre leggi. MODULO N. 2 IL CORPO_UMANO Tempi di realizzazione febbraio-giugno Conoscere la struttura della cellula. Aver compreso i meccanismi della diffusione, dell osmosi e del trasporto attivo. Caratteristiche generali del corpo umano. Cellule e tessuti.organi e apparati. Funzioni dell organismo. Mantenimento dell omeostasi. LA DIGESTIONE Apparato digerente dell uomo. LA RESPIRAZIONE Apparato respiratorio, meccanica respiratoria e scambio di gas. CIRCOLAZIONE SANGUIGNA Sangue. Sistema cardiovascolare e cuore. Sistema linfatico ESCREZIONE Regolazione dell ambiente chimico. Anatomia e fisiologia del rene. SISTEMA ENDOCRINO Ghiandole ed ormoni. Attività laboratoriale Lezione partecipata Lezione frontale Autoapprendimento Obiettivi specifici dell Unità in termini di: Conoscere i livelli di organizzazione biologica. Tessuti e loro funzione. Meccanismo di retroazione a feedback. Concetto e importanza dell omeostasi. Struttura e funzione di: apparato digerente, respiratorio,circolatorio,escretore, endocrino. Correlare la struttura di ciascun organo con la sua funzione. Riuscire a distinguere i tipi di tessuti. Riconoscere i diversi adattamenti strutturali e fisiologici tra i vertebrati. Riconoscere le caratteristiche anatomiche e fisiologiche dei diversi apparati del corpo umano.

5 CHIMICA MODULO N. 1 IL LINGUAGGIO CHIMICO Tempi di realizzazione settembre-novembre Conoscere le grandezze fisiche fondamentali e derivate. Saper eseguire conversioni tra unità di misura. Saper svolgere semplici calcoli matematici,comprese le potenze positive e negative. Conoscere la notazione scientifica esponenziale. Concetto di materia. Stati di della aggregazione materia. Atomi e molecole. Formule chimiche Unità di massa atomica. La mole e calcoli relativi. Numero di Avogadro. Analisi qualitativa e quantitativa.leggi ponderali, bilanciamento delle reazioni, calcoli stechiometrici. Legge dei volumi gassosi. Attività laboratoriale Lezione partecipata Lezione frontale Autoapprendimento Obiettivi specifici dell Unità in termini di Che cosa s intende per materia. Rappresentazione degli elementi e dei composti attraverso formule di tipi diversi. La massa atomica assoluta e relativa. Concetto di mole ed il numero di Avogadro. Leggi ponderali e rapporti di combinazione tra masse,tra moli e tra volumi gassosi. Saper rappresentare e riconoscere elementi e composti attraverso formule di diversi tipi. Saper distinguere e saper utilizzare la massa molecolare e quella molare. Saper svolgere esercizi sulla mole,le leggi ponderali,legge dei volumi gassosi. MODULO N. 2 DALLA STRUTTURA DELL ATOMO ALLE MOLECOLE Tempi di realizzazione _dicembre-giugno Conoscere l esistenza di due tipi di cariche elettriche. Il catodo e l anodo. Natura della luce e delle onde elettromagnetiche. Sapere quali sono i tre tipi principali di particelle subatomiche.

6 Particelle subatomiche.primi modelli atomici : Thomson, Rutheford.Radioattività e particelle radioattive. Energia nucleare. Decadimento radioattivo. La luce e la sua doppia natura.teoria atomica di Bohr.. Principio d indeterminazione di Heisenberg. Orbitali atomici e numeri quantici. Prime tavole periodiche. Configurazione elettronica degli elementi. Tavola periodica moderna a blocchi. Sistema periodico,rappresentazione grafica e di Lewis. Legami chimici. Struttura delle molecole. Attività laboratoriale Lezione partecipata Lezione frontale Autoapprendimento Obiettivi specifici dell Unità in termini di: Natura elettrica della materia. Esperimenti sulla scoperta delle particelle subatomiche. Differenze tra i diversi modelli atomici :da Thomson alla moderna struttura atomica. Radioattività. Energia nucleare:fissione e fusione nucleare. Decadimento radioattivo. Concetto di orbitale e sue caratteristiche. Conoscere la struttura della moderna tavola periodica degli elementi. Perchè si formano i legami chimici. Legami covalenti e ionici. Saper descrivere gli esperimenti che hanno portato alla scoperta delle particelle subatomiche. Distinguere le differenze tra i modelli atomici proposti in passato. Saper svolgere reazioni di decadimento nucleare. Saper distinguere le caratteristiche degli orbitali atomici attraverso i numeri quantici. Saper leggere sulla tavola periodica la configurazione degli elementi. Saper fare la rappresentazione grafica e di Lewis. Capire come si formano i legami chimici. Modalità di Verifica e Valutazione Formativa (Controllo in itinere del processo di apprendimento) Test a risposta chiusa Test a completamento Test a risposta multipla Altro domande orali Sommativa (Controllo del profitto ai fini della valutazione) Prove semistrutturate Riassunti Prove strutturate Relazioni Prove aperte Colloqui guidati Autovalutazione Altro _esposizione orale

7 Numero di verifiche previste Primo Quadrimestre 3 Secondo Quadrimestre 3 Test a risposta multipla 1 Altro Strumenti utilizzati Libro di testo Appunti Mappe concettuali PC / Internet Dispense Altro LIM Portoferraio, _15/ 11/2015 Il docente Emma Sulis_