è tempo di nuove alleanze

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1 È Fraco Siddi, segretario geerale della FNSI, ad aprire questo icotro di studio che come ogi semiario dell Osservatorio TuttiMedia vede riuiti allo stesso tavolo i protagoisti del modo editoriale a tutto todo. Televisioe, giorali, pubblicità, uiversità soo sempre isieme el tavolo della covergeza creato da Giovai Giovaii el 1996 ed adesso presieduto da Fracesco Passerii Glazel, editore atteto al cambiameto ed alle opportuità offerte dalla multimedialità. è tempo di uove alleaze fsi fraco siddi di FRANCO SIDDI SEGRETARIO GENERALE DELLA FNSI Fraco Siddi, gioralista e soprattutto protagoista di gradi e piccoli cambiameti i u sidacato che deve per forza di cose aggiorarsi, trovare uove strade di cofroto e di tutela, dopo i saluti di rito ed i rigraziameti all Osservatorio TuttiMedia per l icotro di approfodimeto i cui gioralisti, editori, uomii delle iversità, ricercatori e studeti soo isieme, ha ivitato tutti i preseti a suggerire uove strade da percorrere soprattutto ai tati giovai accorsi. L iterveto ricco di sputi e di uovi segmeti di riflessioe è riportato itegralmete. Stiamo vivedo ua stagioe di doloroso cambiameto, di gradi trasformazioi, e di acora o defiiti cofii che redoo icerto il futuro dell impresa editoriale e della sua buoa salute ecoomica e idustriale, e deso di iterrogativi il futuro del gioralismo e dei gioralisti che vivoo questa realtà professioale come esperieza di vita, di lavoro, ma ache di sicurezza ecoomica per sé stessi e per le proprie famiglie. Questo cambiameto, dopo ceto ai di gioralismo fatto attraverso i media tradizioali, appare doloroso i Italia, come el resto del modo. Negli Stati iti, per esempio, i poco più di u ao si soo persi quasi 60mila posti di lavoro complessivi per l idustria dei media. I Italia stiamo adado a perdere circa 700 posti di lavoro stabili, se pesiamo apputo alle opportuità di lavoro tradizioale cosiderate ella forma del lavoro dipedete. Itato stao già arrivado sul mercato della professioe dell iformazioe uove figure e uovi posti di lavoro meo defiiti i termii di certezza, di cotratto e di stabilità del lavoro. Di frote a questo cambiameto che si itravede già i questi umeri, e che viee cofermato da tutti gli studi dei più avazati cetri di ricerca sui media a livello modiale, siamo chiamati a trovare uove strade per la professioe, per il lavoro e per l idustria editoriale. È importate discutere di questi temi ell ambito dell Osservatorio TuttiMedia a cui, come Federazioe della Stampa, abbiamo deciso di aderire isieme alla FIEG, ad autorevoli colleghi, a ricercatori e a fodazioi, perché peso che questo sia u tempo così complicato, così difficile, i cui è ecessario costruire uove alleaze. No è più tempo di vivere la stagioe del cambiameto come la stagioe del coflitto tra parti sociali. Oggi bisoga cercare di capire come costruire isieme u uovo modello, sia per quato riguarda il lavoro che per le imprese, la loro sosteibilità, la loro capacità di realizzare u offerta di iformazioe utile per il pubblico e che allo stesso tempo sia i grado di geerare valore soprattutto ecoomico. Quest ultimo è ecessario per pagare, e pagare bee i gioralisti. La strada rimarrà sempre la stessa, ache i u modo che cambia e vede emergere uove esperieze professioali (oi li abbiamo chiamati, al plurale, gioralismi). Il gioralismo matiee ua sua struttura fodametale, idetitaria dal puto di vista etico e deotologico, ma ha modalità di espressioe ettamete diverse da quelle 8 9

2 fsi fraco siddi tradizioali del passato. Si afferma, quidi, solo se i grado di essere l espressioe di u lavoro fatto co competeza e coscieza attraverso u orgaizzazioe del lavoro complessiva che faccia emergere la qualità. Quest ultima sarà la chiave vicete per poter reggere l impatto co questo doloroso cambiameto. Cambiameto di frote al quale oi gioralisti siamo chiamati a ripesare modelli, ache orgaizzativi e regolametari, seza perdere di vista elemeti che hao orietato per ceto ai il ostro lavoro e la ostra codizioe ei rapporti co gli editori, i direttori e co il pubblico. Questi elemeti soo be evideti i ceto ai di cotratti di lavoro stipulati proprio co la FIEG. Peso che oi dobbiamo cercare di riempire uovi dossier ei quali far emergere esperieze uove, e ello stesso tempo compiere gli sforzi ecessari perché la stabilità democratica del sistema o vega meo. Credo che mai come i questo tempo ci sia u cosumo di iformazioe elevato a cui però, i Italia e o solo, o corrispode u aumeto della vedita dei giorali tradizioali che cotiuao a perdere copie. Dodici ai fa comiciavamo a spavetarci perché vedevamo che o si riusciva a superare l asticella dei 6 milioi di copie vedute, oggi dobbiamo osservare che siamo scesi sotto i 4 milioi e 600 mila. E o per questo possiamo dire che le persoe soo meo iformate. Le opportuità di iformazioe soo cresciute, le otizie le troviamo i luoghi diversi co strumeti diversi. No solo più la Tv e la radio, ma il Web che è divetata ua piattaforma ifiita di iformazioe cotiua, permaete e i tempo reale. Questo determia u evoluzioe del pubblico, ma ache u evoluzioe o acora compiuta del ostro modo di offrire l iformazioe e di farla. Il problema è far recuperare peso all iformazioe professioale e di qualità, immagiado per il gioralismo ua preseza diffusa su più piattaforme (e questo è già comiciato). Ma ache pesado ad uo sforzo di itegrazioe su più piattaforme che o vuol dire (e questo è il problema più delicato el cofroto co gli editori) sfruttameto o massificazioe del lavoro, aulladoe quidi i suoi valori e le sue capacità di geerare utili ecoomici. È evidete che questo sistema deve essere sempre più i grado di essere se stesso, co la sua idetità, co la sua immagie, co la sua qualità, sfruttado al meglio le uove opportuità della tecologia e o divetadoe vittima. Alcui studiosi americai prevedoo che purtroppo questo processo determierà soluzioi darwiiae, che diversi giorali o ce la farao. Ma credo che per i gioralisti, e per tutti coloro che voglioo etrare ella professioe gioralistica, questa sarà la sfida da affrotare e vicere. è l ora di immagiare il futuro cercado, creado, ivetado di FRANCESCO PASSERINI GLAZEL PRESIDENTE OSSERVATORIO TUTTIMEDIA fracesco passerii glazel Ogi icotro della ostra Associazioe ha alla base ua domada cocreta alla quale dare delle risposte. Oggi chiedo a tutti: perché siamo qui? La risposta è evidete el pubblico che ci segue, tutti giovai che evidetemete cercao di capire cosa devoo studiare, quale strada itrapredere per divetare gioralisti. A questi giovai dico che oi o vogliamo solo parlar loro, farci ascoltare, ma vogliamo setire la loro voce. Auguro a tutti di divetare gioralisti coscieziosi e credibili, ma è iteressate setire il loro parere da lettori e quidi da fruitori delle otizie. Siamo i u mometo i cui bisoga reivetare il gioralismo e la rapidità editoriale; dobbiamo capire perché i giovai si allotaao dalla carta stampata; dobbiamo adare i fodo e compredere le ragioi di questo allotaameto che riduce costatemete i lettori dei giorali cartacei. Co alcui studeti (Fabio Catapao, Fortuato Pito, Giuseppe Volpe) dell iversità Federico II di Napoli ho orgaizzato (grazie alla collaborazioe di professori oggi preseti) ua rapida idagie. Questi ragazzi hao chiesto a oltre 200 coetaei il perché di questo disagio. La ricerca è pubblicata su Media Duemila o lie. Altra domada alla base di questo icotro è legata ad Iteret ed al busiess model. Gli editori, ifatti, fao prodotti per la Rete, ma o hao acora trovato u modello di busiess che copra i costi. Quidi bisoga cercare, bisoga ivetare, bisoga creare. E questo riguarda tutti, dai gioralisti agli editori. Qui o ci soo ruoli divisi. Bisoga lavorare isieme. Agli editori che stao tagliado i costi, perché è ovvio che per sopravvivere bisoga mateere u equilibrio ecoomico, dico che o basta. Bisoga avere u obiettivo, sapere dove si vuol adare. Immagiare il futuro

3 qualità sigifica autoomia e credibilità di GIULIO ANSELMI PRESIDENTE ANSA Nuove professioalità per uovi gioralisti, questa isisteza sul uovo dice che c è molto da cambiare. Noi sappiamo di essere sospesi tra auci apocalittici (L ultima copia del New York Times decreta la fie della carta) e altri auci aaloghi propogoo u futuro totalizzate che è tutto digitale. I dati, però, ivitao ad essere prudeti: u recete studio di Le Mode dice che le otizie per il 48% arrivao acora dalla carta stampata. La realtà è che stiamo adado verso la multimedialità, cioè mettere i u uico cotesto iformativo tutta ua serie di elemeti (testo, musica, video) che iteragiscoo tra loro. Se e parla tato, e parlao tato gli editori, i gioralisti e per capire di più se e fotografa l attuazioe pratica. Il segretario della FNSI, Fraco Siddi, ha fatto riferimeto alla qualità dei coteuti. Di qualità parlao tutti e soprattutto gioralisti, editori e pubblicitari. Acora ua volta io vorrei sottolieare quato qualità sigifichi prima di tutto credibilità ed autoomia. Seza far macare le attezioi ecessarie alle uove tecologie, che aturalmete fao prodotti uovi, c è u elemeto fodametale del gioralismo che o dobbiamo perdere di vista: è bee o subire le pressioi della politica, è bee che gli editori o siao eccessivamete propesi allo scambio. Cosa possiamo fare co u settore idustriale maturo e co dei gioralisti che stao facedo u mestiere che è al capoliea? E io ho sufficiete esperieza per poterlo dire. Soo scettico sulla volotà e sulla capacità degli editori e dei gioralisti di cambiare. Fiora siamo stati capaci di mettere o lie solo delle repliche del quotidiao tradizioale. Da direttore ho costatato, salvo le rare eccezioi che comiciao ora qua e là ad esserci per alcui quotidiai, che per ai sui siti Iteret abbiamo collocato i rottami della carta stampata. Era difficile co queste forze otteere ua buoa iformazioe o lie. Io spero che editori, direttori, colleghi tutti, abbiao davvero la capacità di percorrere la multimedialità (cioè il gioralista che scrive, fotografa, registra) o come strumeto di riduzioe dei costi, ma come itelligete decliazioe dell iformazioe che è ecessaria. Mi auguro ioltre che il periodo caratterizzato dai pricipi della pea affiacati dai paria della multimedialità fiisca al più presto. guido aselmi la carta crea u setimeto di apparteeza e comuità Derrick de Kerckhove di DERRICK DE KERCKHOVE DIRETTORE MCLUHAN PROGRAM IN CULTURA E TECNOLOGIA E DIRETTORE SCIENTIFICO MEDIA DUEMILA a problematica che da sempre mi appassioa e che studio i modo particolare riguarda i cambiameti che si presetao ell era dell elettricità, la ostra era. Oggi ache le gradi trasfroamazioi del gioralismo dipedoo i assoluto dal passaggio da ua era i cui esisteva il predomiio dell elettricità, che corrispode a u accelerazioe del liguaggio, a ua sua redistribuzioe attraverso tutti i uovi sistemi di comuicazioe. Abbiamo tutti davati ai ostri occhi l emigrazioe del gioralismo verso u uovo supporto digitale fodametalmete elettrico. Questa rivoluzioe porta, o solo el gioralismo, ua grade quatità di usi del liguaggio o acora coosciuti e che iiziamo a sperimetare oggi. La prima sfida del gioralismo dei ostri giori è sez altro quella del citize jouralism e cioè delle persoe che divetao parte attiva del modo dell editoria e che si promuovoo attori per dare otizie. a sfida che i geerale fa paura al gioralismo classico, metre io soo certo che o dovrebbe essere così. Il citize jouralism è u aiuto per il gioralismo professioale, o u rivale. La secoda sfida riguarda proprio la carta che secodo me o scomparirà. Perché? Perché fa comuità, perché crea u setimeto di apparteeza all ambiete sociale, culturale, geografico. C è ua localizzazioe della carta che o avviee sulla Rete. Sulla carta sei tu il direttore del liguaggio e sei tu che cotrolli il liguaggio. Il liguaggio si muove el pesiero, ell aria, sullo schermo, ma o sulla carta. L uico mometo i cui oi abbiamo potere sul liguaggio è quado si ferma. Al cotrario, quado il liguaggio si muove la situazioe si ribalta ed iizia ad avere potere su di oi. Il rapporto tra democrazia e giorale lo itedo ache i questo seso: democrazia è giorale su carta

4 Gazzetta di Parma u modo che o coosce la crisi di FEDERICO COSTA A.D. GAZZETTA DI PARMA SOTTO LA LENTE???????????????????? Nel ostro modo seto parlare spesso di crisi e peso che oi della Gazzetta di Parma siamo privilegiati: la ostra è u azieda che, oostate la crisi, cotiua a guadagare. Il giorale detiee il 70% di quota di mercato, ella ostra provicia da soli vediamo il doppio di tutti gli altri giorali. Al giorale si affiacao ua televisioe, la radio e u sito e oggi raccoto proprio l esperieza del ostro uovo portale che ha molte fuzioalità e che sfrutta a pieo la multimedialità. Siamo partiti co u uovo sito due ai fa el quale abbiamo ivestito, l abbiamo laciato ed ora fuzioa. Iizialmete era affidato ache a gioralisti della carta stampata ma ci siamo accorti subito che era u po fermo, igessato. La metodologia usata per implemetarlo era quella del mezzo cartaceo. L iovazioe è stata iserire ella squadra u ragazzo che gestiva u suo portale da dieci ai. Questo cambiameto ha cosetito di sbloccare diverse situazioi e ci ha ache fatto capire che iizialmete macava qualcuo che oltre a fare il gioralista, sapesse fare tutta u altra serie di cose: modificare ua pagia web o ua fotografia, programmare i HTML, tagliare u video e motarlo, caricare u baer, lavorare co Google Aalytics o scaricare ua Google Map, codividere i coteuti sui vari social etwork. Tutte cose pratiche che bisoga affiacare alla preparazioe gioralistica. Oggi è ecessario sommare queste competeze perché credo che se si sa fare solo il gioralista trovare lavoro sia ua missio impossible. Al Jazeera ha auciato la diffusioe free o lie di tutti i coteuti multimediali prodotti dal caale ell ambito di u iiziativa a sostego della libertà di iformazioe el modo arabo. L aucio è stato fatto a Doha, i Qatar, dove si è aperto il V Forum Al Jazeera. Oltre alla diffusioe o lie dei coteuti multimediali, è previsto ifatti che il desk diritti umai dell emittete realizzi progetti di tutela per i media attivisti e i blogger del modo arabo. Al forum partecipa Putoit, Associazioe italiaa che promuove lo sviluppo dell ecoomia digitale e creativa. Cotesto la parola uovo gioralista di PAOLO LIGUORI DIRETTORE TGCOM Cotesto el titolo del covego la parola uovi gioralisti. I gioralisti soo gioralisti. Io soo u vecchio gioralista perché soo aziao però soo u gioralista. Il ostro compito o è quello di misurarci co le tecologie. Noi dobbiamo misurarci co la realtà, come è sempre stato il mestiere del gioralista. E la realtà propoe tre parole tipiche del mestiere del gioralista, che provegoo molto da Iteret ma soo gioralistiche. Tre le caratteristiche del gioralista: il liguaggio, perché seza ligua o c è gioralismo; la velocità; la flessibilità. I u posto difficile il direttore mada qualcuo che si adatta, che trova l iformazioe. Riflettedo su queste tre parole scopriamo che o dobbiamo cambiare oi, ma è cambiata la velocità, è cambiato il liguaggio, metre la flessibilità deve sempre esserci. No si tratta di divetare uovi gioralisti. Si tratta di essere gioralisti al tempo d oggi. Ed ecco la multimedialità. Oggi il modo si muove i modo multimediale. Il mio lavoro attuale? No crediate sia facile coiugare le televisioi co Iteret. Io lavoro i u azieda che ha come modello la pubblicità. Quidi l iformazioe è gratis, il movimeto che geera l iformazioe diveta fote e sorgete di ricavo. La televisioe richiede u apparecchio, del tempo libero i casa, ua postazioe fissa. Iteret può essere utilizzato sul posto di lavoro, sul posto di studio, per strada. Quidi o è u cocorrete solo el tempo libero, ma u complemeto fodametale della vita di ciascuo di oi. Le televisioi, attraverso il digitale, hao scoperto qualcosa che la Rete aveva già capito ai prima, cioè che l offerta può essere molto larga se o ifiita. Guardado poi al ostro mestiere di gioralisti, l idea che l iformazioe debba essere cotiua, costate, viee dal modo della Rete. Oggi il pubblico si è abituato ad avere l iformazioe la vuole sempre, la vuole trovare quado e dove gli serve e soprattutto come vuole. La vuole trovare a casa e i movimeto. Il ostro mestiere è allora come dargliela i tutti questi modi. Cos è veramete questa multimedialità? offerta di iformazioe su mezzi diversi, a qualsiasi ora della giorata. Mezzi diversi sigifica u iformazioe fatta i modo tale da essere trasformabile per la televisioe, per la carta stampata, per la telefoia mobile

5 Dal sistema di comuicazioe di massa al quale siamo abituati, stiamo etrado i u modo che è ua massa di sistemi di comuicazioe. No è u gioco di parole. Nel modo che verrà la cosa che cota è il marchio. Ma se sei ella grade Rete, e sei di frote a u pubblico che deve scegliere tra mille iformazioi, la capacità di dare forza al proprio brad, è ciò che ti farà scegliere. La costruzioe di u brad è il compito di oi gioralisti. Il citize jouralism può essere u iterlocutore fodametale, ma o può costruire u brad perché è fatto di tate sigole persoe co tate teste, tati brad. paolo liguori SONDAGGIO GIOVANI E INFORMAZIONE Durate il semiario è stata presetata ua ricerca codotta da alcui studeti dell iversità Federico II di Napoli - Fabio Catapao, Fortuato Pito e Giuseppe Volpe - (cosultabile itegralmete su < ). Da questa aalisi è emerso che su circa 200 ragazzi itervistati, il 55% di loro legge i quotidiai cartacei metre i o lettori si iformao attraverso Iteret e i telegiorali. L imparzialità, l oggettività e la chiarezza dell iformazioe risultao essere gli elemeti che ci si aspetta di trovare ei quotidiai cartacei. Gioralismo e pubblicità: separati i casa Paolo Lutteri di PAOLO LUTTERI RESPONSABILE CENTRO STUDI MEDIA DI SIPRA Gioralismo e pubblicità attegoo a due professioi separate ma cotigue. Soo i realtà due versati dell iformazioe: i gioralisti soo arratori critici, i pubblicitari iformatori obbligati. Sul versate pubblicitario le previsioi meteo dao sempre il sole, metre su quello del gioralismo le previsioi soo più articolate, può piovere e ache gradiare. Ho tre argometi da evideziare: il primo è quello che gli ivestimeti pubblicitari cotribuiscoo a fiaziare i gra parte il modo dell editoria. Quidi soo importati. Sarebbe bello avere acora più editori, che vorrebbe dire acora più pluralismo, più gioralisti e più posti di lavoro, ma la cogiutura ecoomica ci segala che o c è possibilità di crescita forte sul mercato, ache se egli ultimi ai l offerta editoriale televisiva, per esempio, si è arricchita di u umero straordiario di caali semigeeralisti, specializzati o territoriali che hao frammetato ascolti e comportameti. Il secodo argometo è quello della tedeza della pubblicità per il prossimo futuro: il cocetto che sta prededo terreo è quello dell affiità. Affiità vuol dire viciaza di comuicazioe tra modo editoriale e ivestimeti pubblicitari. I u sistema di comuicazioe sempre più targhettizzato, profilato, l ivestimeto pubblicitario seguirà il medium specializzato el suo settore. Cioè: i qualche modo sta scomparedo la comuicazioe commerciale urbi et orbi e cresce quella uicuique suum. Nello sceario della digitalizzazioe crescete la via dell affiità è u percorso obbligato. Qui si aprirebbe u tema oggi molto caldo: quello del product placemet, ovvero la pubblicità detro la produzioe editoriale. Per fortua la ormativa prevede che o ci possa essere product placemet ei otiziari gioralistici e sulla carta stampata c è quasi sempre ua righetta di separazioe tra articoli e cosiddetti redazioali. Il terzo argometo da evideziare è quello dello sviluppo o dei media ma dei devices, cioè degli apparecchi dell iformazioe: il giorale lo possiamo leggere sul computer, la televisioe la possiamo vedere ache sul cellulare. Ma c è di più: ua volta si adava i biblioteca, adesso si usa u motore di ricerca o ua Wikipedia qualsiasi; ua volta si adava a discutere all uiversità o al bar, adesso si etra i u social etwork e si chatta lugamete su Iteret. Ecco: su Iteret o sempre ci soo arratori critici, ovvero professioisti dell iformazioe come i gioralisti, azi quasi sempre le iformazioi soo opera di bricoleurs. I blog cotao talvolta più di ua verità ufficiale per fare opiioe. Ma c è ua verità ufficiale? Credo che il mestiere del gioralista sia quello di cercarla e verificarla, e qualche volta ache quello di proteggerla, metre quello dei pubblicitari sia quello di decorare le qualità di u prodotto o di u servizio. Mi viee da dire che i gioralisti soo itelligeti e o devoo essere tato creativi, metre i pubblicitari devoo essere soprattutto creativi. Però ache questo mestiere cotribuisce a diffodere cosumi e comportameti, a far girare gli scambi, a icremetare il commercio e la produzioe di bei. E se lo facciamo co i criteri di traspareza e sosteibilità, lo facciamo ache per migliorare la qualità di vita ella ostra società. E co questo obiettivo c è acora molto da fare, quidi speriamo ci siao uove posizioi di lavoro

6 Seza l impresa, seza editori No può esistere il gioralismo di CARLO MALINCONICO PRESIDENTE FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Carlo Malicoico Per leggere la relazioe del Presidete Malicoico su Stato e prospettive dell editoria gioralistica durate la presetazioe del rapporto La Stampa i Italia utilizzare il QRCode che segue. Per istruzioi cosultare il sito Sul tema di questo ostro icotro, che riguarda il gioralismo e l attività del gioralista, io o posso o vedermi ella posizioe dell impresa, dell azieda. Ho spesso parlato di flessibilità del lavoro gioralistico perché ce è bisogo, così come i tutte le attività. Tradizioalmete i tutti i lavori c era ua differeziazioe delle masioi. Io soo avvocato e ricordo che ei tempi passati esisteva ua distizioe fra chi esercitava la professioe, chi batteva a macchia, chi rispodeva al cetralio ecc. Oggi guardado idietro, vedo tutto u altro modo. Le differeze soo evideti. Le ricerche, ad esempio, me le faccio da me sulle bache dati, digito il testo sul computer e soo più bravo di ua dattilografa a fare l editig. Tutte le attività hao subìto ua grade trasformazioe. Oggi però la ostra attezioe è cocetrata sull azieda editoriale e la domada è: come deve essere u impresa che fa gioralismo? Seza l impresa, seza l editore o c è gioralismo che tega. impresa che orgaizzi le forze dedite alla produzioe per realizzare il prodotto editoriale è idispesabile. Ed ecco il tema cruciale. Soo ecessarie risorse affiché u prodotto costoso, come quello editoriale, realizzi utili per poter stare sul mercato. Oggi quado si acquista il giorale co l euro che paghiamo copriamo il costo della carta, della distribuzioe, ma o il costo dell elemeto più sigificativo che è il coteuto creativo. I questo quadro la pubblicità diveta decisiva per la sopravviveza della macchia produttiva. Iteret è velocità, oggi tutto si evolve rapidamete, ma credo che l editore o può lasciare il modo della carta stampata, fio ad adesso cetro del busiess co i pro e co i cotro, seza la certezza di uovi foti di ricavi. Fare questo salto ella multimedialità, seza essere sicuri che, dal puto di vista del redimeto ci siao garazie reali è u elemeto da o sottovalutare. Ed ecco uo dei pricipali puti di discussioe: le otizie devoo essere gratuite? Dal puto di vista editoriale, dell impresa che dovrebbe assicurare caratteristiche come la qualità, che io ovviamete codivido e sottoscrivo, o c è dubbio che ecessitiamo di ua struttura co regole particolarmete idoee a creare questo tipo di prodotto. La multimedialità, la possibilità di far viaggiare il coteuto su diverse piattaforme, è sicuramete ua grade opportuità, ma ache u rischio. L editore che ha prodotto co la sua impresa u elaborato, il prodotto editoriale, quado lo immette ella Rete è come se e perdesse il cotrollo e l opportuità di ricavare u profitto. Che strada percorrere? Certamete dobbiamo studiare, ragioare. Ed ache velocemete. Verificare se c è spazio per il pagameto di u prodotto editoriale ache quado è pubblicato su ua piattaforma diversa da quella cartacea è il tema fodametale sul quale oi tutti stiamo raccogliedo pareri, ad esempio per verificare le opportuità e soprattutto evitare ua sorta di svilimeto del prodotto gioralistico. Per u quotidiao il umero medio di lettori è sui 24 milioi che dimostrao che c è voglia di iformazioe ma da dall altro lato calao le copie vedute (meo 6%). Paragoado il ostro settore ad altri sempre colpiti dalla crisi si dal 2009, vediamo che l acquisto di prodotti di differeti categorie merceologiche ha subito u calo simile. Di frote ad ua situazioe che coivolge u po tutti, potremmo parlare di ua situazioe di sostaziale teuta del settore dell iformazioe. Quello che è veuto meo i modo sigificativo è la pubblicità. Il gioralismo deve dare qualità ei due sigificati che veivamo richiamati prima, autoomia e credibilità. Le risorse perché ciò sia realizzabile soo, oltre alla pubblicità, da sempre forma di sostetameto pricipale, ache le risorse pubbliche. Queste ultime, se vogliamo essere ottimisti diciamo che soo destiate a calare otevolmete per i bilaci pubblici, perché ci soo esigeze geerali che vao rispettate ed allora bisoga predere tempo, il tempo ecessario per immagiare uovi equilibri, uovi strumeti produttivi. Le risorse pubbliche o riguardao tato il cotributo diretto, io mi riferivo i particolare alle spedizioi i abboameto cotate. Dal 1 di aprile le tariffe agevolate soo fiite il che ha sigificato u icremeto di costi del 100% o addirittura del 120% sui cotratti i essere, quidi o modificabili. Ciò sigifica che attualmete le imprese che si trovao co dei cotratti già stipulati vao icotro ad ua perdita etta. Il problema fodametale è che gli editori o possoo scegliere il gestore del servizio postale, o abbiamo la possibilità di adare da u altro gestore, vorremo poterlo fare i futuro ma aturalmete occorrerà ua reale apertura del mercato dei sevizi postali. Il ostro modo editoriale ha delle difficoltà che dobbiamo, certo, risolvere, ma esistoo delle situazioi strutturali che pealizzao il ostro mercato editoriale come la situazioe degli abboameti, strumeto importate di fidelizzazioe. Noi i Italia siamo al 10% cotro ua media europea che va dal 70% al 90%. Autoomia e credibilità dell iformazioe soo i valori su cui il gioralismo deve putare i futuro 18 19

7 Il messaggio gioralistico Va reivetato di MARIO MORCELLINI PRESIDE SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE, SAPIENZA, UNIVERSITÀ DI ROMA Idati egativi ci soo, ma o soo l uico elemeto che caratterizza le lettura ed il gioralismo. È curioso che el dibattito pubblico passio essezialmete solo i dati della crisi e i dati della croaca era della crisi del gioralismo. Forse uo dei temi i cui più si è più somatizzato il pessimismo dei gioralisti è l icredibile idulgeza che hao ei cofroti della croaca era. C è ua fatastica frase e Il ome della rosa che dice così: o c è prova più covicete dell esisteza del diavolo di quella dei egatori, cioè di coloro che egao che esso esista davvero. Gli apocalittici soo i peggiori. È tipico delle correti culturali giovaili quello di cercare di iterrogarsi sui motivi della crisi vededo il tipo di bisogi soddisfatti dalla Rete e dalla multimedialità. È u lavoro molto iteressate perché fa capire bee i cambiameti el rapporto che c è tra lettore e testo, tra carta stampata, lettori e fruitori, ma o è l uico modo per arrivare a delle certezze, azi soo covito che questi dati soo iteressati se oi li cotestualizzassimo. Il primo è che la crisi del gioralismo è ua costate di questo mestiere, se adate idietro el tempo i uo straordiario libro Ja Baudrillard parlava di settimaalizzazioe dei quotidiai. Co l avveto della televisioe si iiziò a pesare che il giorale quotidiao dovesse arrare il modo come se fosse u testo scietifico, la televisioe doveva dare la prima otizia e i giorali l iterpretazioe, parola che poi è adata sostituita co tematizzazioe. Questa parola ha ivaso il dibattito pubblico per dieci ai; i gioralisti della carta stampata, o solo quelli dei quotidiai o reggevao lo stress dell arrivo del telegiorale. Ricordiamo le lotte, che ache il sidacato spesso icoraggiava, cotro le rassege stampa i televisioe. Si diceva che avrebbero fatto perdere copie, ua vera follia dal puto di vista della tematizzazioe. I cambiameti di questi ai soo strepitosi ed è scovolgete che si vedao solo gli aspetti egativi. Ivito tutti a valutare ache il declio della televisioe, o c è cofroto tra i suoi umeri soprattutto i termii di classi di età (giovai) e la crisi del gioralismo tradizioale. Mario Morcellii Negli ultimi 15 ai assistiamo alla crisi di tutto ciò che viee dal realismo, o solo el gioralismo. È vero che ache i giorali specializzati codividoo la crisi ma le percetuali soo diverse rispetto ai giorali omibus. Seguedo idustriaramete i dati, spiragli si aproo, solo che questi o vegoo perseguiti, o c è ua vera copertura culturale dei dati. I cambiameti più forti soo i due dimesioi imprevedibili. Dal 1993 ad oggi c è uo straordiario ritoro degli italiai, giovai compresi, sui cosumi culturali che i passato avremmo defiito d elite, seza adare a scomodare la Rete, perché se ci riferiamo ache all o lie l attivismo dei giovai è impressioate, prepara davvero u modo diverso. Si tratta di coteuti culturali che o sospettereste: c è u ritoro al teatro, al ciema, che dicevamo sarebbe morto sotto i colpi della Tv, la visita a musei e mostre. Oggi tutti i cosumi di qualità vao forte. Potremmo addirittura prevedere adesso i cosumi dei prossimi 5 ai. Lo facciamo da sempre e qualche volta abbiamo ache sbagliato, ad esempio sul ciema. tempo codividevamo co la siistra dell epoca l impressioe che il ciema sarebbe stato massacrato dalla Tv ed oggi dobbiamo ricrederci perché il ciema va forte e la televisioe che è più modera del ciema è i crisi. Questo sigifica che le previsioi devoo essere fatte co più attezioe. Chiudo co il dato più bizzarro e che riguarda la lettura: gli adulti o leggoo. I giovai che o soo mai stati lettori accaiti, stao aumetado ella lettura itesa cioè 12 libri all ao (la cosiddetta lettura eccitata a differeza della lettura frigida di soli 3 libri all ao) che i u paiere di possibilità tecologiche illimitate sigifica che è ua scelta, o come per oi che era l uico deposito di immagiario che avevamo. I dati dicoo che la lettura itesa resiste o aumeta e che la lettura itermittete è i crisi; ciò vuol dire che o è la carta, il dispositivo, che è i crisi ma è ua verteza di coteuti, di empasse co le culture giovaili, di ivecchiameto della cosiddetta messa catata del gioralismo. No tutti i dati soo così positivi ma essi soo importati soprattutto per posizioare ua ricostruzioe del messaggio del gioralismo che quidi potrà essere reivetato. Soo d accordo co l impostazioe di Malicoico rigorosamete atteta ad ua certa logica di mercato perché il fatto che le risorse pubbliche dirette dimiuiscao è u problema o idifferete perché ci costrige a delle razioalizzazioi. Giulio Aselmi 20 21

8 Guardiamo alla gete No alla tecologia di MICHELE MEZZA VICE DIRETTORE SVILUPPO BUSINESS E STRATEGIE TECNOLOGICHE RAI Qualche gioro fa è morto u collega a Bakok, Fabio Poleghi, u fotografo bravo e coraggioso, che rappreseta il gioralismo, che qualcuo potrebbe dire come si faceva ua volta. Io credo che il suo fosse solo gioralismo, così come si deve fare. gioralismo però che o può usare ipocritamete la morte di Poleghi, o i sacrifici di molti suoi colleghi, o a caso dei free lace, per giustificare il carava serraglio di iviati e corrispodeti che si ammassao elle aticamere di alberghi per leggere agezie. Io dico subito che o soo d accordo sulla cocezioe calzaturiera del gioralismo. Perciò se qualcuo vi dirà che il gioralista si fa cosumado la suola delle scarpe sparategli e verrete assolti, ve lo garatisco. altra cosa è avere testimoiaze realmete sigificative, come el caso di Poleghi, u altra è massificare il gioralismo i routie cerimoiali costosissime e riuciare per questo alla costruzioe di vitali flussi di iformazioi veloci ache i mometi di grade emergeza professioale. Il tema che vorrei affrotare oggi riguarda la uova idetità del gioralista al tempo della Rete. Quest ao per la prima volta il Premio Pulizter o è stato dato ad u gioralista co la G maiuscola. È stato dato ad ua ichiesta pubblicata sul Web da ua fodazioe che egli USA produce ichieste per giorali che o se lo possoo permettere: Pro Pubblica. Questo dato mi porta a dire che multimedialità o è quello che si vede, ma è il come si fa, per cui oi stiamo discutedo di u modello produttivo, o di uo stile di comportameto. Iteret è ua fabbrica, o è ua vetria. Il puto è capire il processo. Io credo che la prima cosa da fare è guardare alla gete e o alla tecologia. Qui si discute troppo di piattaforme, di giochettii, di device, di software e poco si cerca di misurarsi sui comportameti della gete. Morcellii itroduceva u tema che è la madre di tutta questa questioe e cioè che se prima c era ua massa, adesso c è ua moltitudie di idividui, se prima l idetità uitaria era u valore, adesso è u disvalore, e se su questo puto o si ricostruisce u progetto idustriale della comuicazioe allora o ci siamo. Ciò che sta accadedo è ua tappa di u sistema idustriale che oggi o fuzioa più e la crisi fiaziaria o c etra iete. Questo modo di fare i giorali o fuzioa più. Siamo ad u livello di obsolesceza di ua macchia idustriale. Capisco che molti di voi rimpiage la verde valle. Quell immagie icoografica del gioralismo privilegiato. Quella valle o c è più. E vi debbo dire che io, tra l altro, i realtà cotesto che ci sia mai stata ua valle verde. Noi veiamo da decei di abbrutimeto dell iformazioe. Questo è u Paese i cui le suole delle scarpe o soo mai state cosumate: solo il 7% delle otizie che madava i oda il Tg1 del 69 era autolavorato, il resto era copiato. Ma di cosa stiamo parlado? Togliamoci dalla testa che ci sia u passato da rimpiagere. Solo oggi, grazie alla Rete, usciamo da ua stagioe di abbrutimeto ed oscuratismo professioale ed etriamo i ua stagioe di straordiaria vitalità professioale. Usciamo da ua situazioe i cui la comuicazioe è uscita dal Welfare, o fa più parte di u servizio assisteziale per le gradi masse. Come dice Bauma : lavoro di massa, media di massa, lavoro idividuale, persoal media. Curioso l episodio del sidaco di Sa Fracisco, Gavi Newso, che alla miaccia di chiusura del Sa Fracisco Chroicle rispodeva: Che problema c è? Quelli al di sotto dei 18 ai i questa città o se e accorgerao emmeo. Questa è la lapide. Il dato è che l iformazioe è u pezzo dell ecoomia idustriale di questo modo. E la regola è stata vergata da uo dei massimi cetri di autorità, Harvard Busiess Review, che a luglio ha fatto ua grade ichiesta sul capitalismo del vetuesimo secolo e la coclusioe è stata così riassuta: elle aziede modere gli uteti e i cosumatori valgoo più degli azioisti. La capacità di creare comuità cooperative è l uico patrimoio su cui si profilao le professioalità. Al di fuori ci soo rigattieri e archeologia. Il dato è che i giorali soo comuità circolari o più uidirezioali. Il primato Dio me l ha dato e guai a chi me lo tocca o fuzioa più. Il fatto che Facebook superi Google sigifica che l ascolto vale più della parola, l ascolto vale più del fatto che io faccio la richiesta SOTTO LA LENTE Michele Mezza Aselmi ricorda i tempi passati, quado all Asa era presidete Giovai Giovaii - Allora l Asa era la moderità per eccelleza. Notizie brevi, scritte ache qualche volta bee sottoliea co u po di iroia - ma comuque veloci, efficaci, precise. Oggi l Asa o ha più quel moopolio, ma come tutte le gradi agezie del modo (e l Asa è la quarta) può forire prodotti fiiti e credibili a tutta ua serie di media. E questa è ua grade fuzioe, civile e democratica

9 Facciamo ua scommessa: tra 5 ai si leggerà il 50% i più su strumeti elettroici il che implicherà testi scritti i u altra maiera. La protagoista sarà la tavoletta, strumeto al quale lavorao molte aziede i cocorreza tra loro. Paolo Liguori su Google. Il valore pricipale è ascoltare che è più importate del parlare. La Rete è ua social listeig techology, la comuicazioe è ua social listeig activity, l iformazioe è ua coversazioe. Bisoga costruire profili professioali che siao i grado di gestire circuiti reciproci e o più uidirezioali. C è ua crisi verticale di spessore e autorità. Se gli ascolti o calao i televisioe è u fatto paragoabile alla Gazzetta dello Sport il luedì. La si compra o per avere otizie di chi ha segato, ma per leggere gli approfodimeti. Se il Presidete Aselmi decidesse per u gioro di chiudere l Asa, sicuramete se e accorgerebbe il portiere dell Asa che vede meo folla etrare, ma o molti di più. Nel 1980 la CNN partiva co uo sloga Slow ews o ews. Ache elle scuole di gioralismo si dice che velocità è approssimazioe, rischio, superficialità e o professioalità. No è più così. Azi ora siamo adati acora più avati: dal 1980 ad oggi siamo arrivati al Slow aalisys o aalysis, tutto è real time. Google Earth ci sta dado l iformazioe i real time della otizia, o la otizia. Oggi o cotao più solo le 5 W del gioralismo, cota molto di più la sesta W quella di While, su quella oggi si profila e misura la professioalità i real time. Oggi fare il gioralista vuol dire goverare u sistema di competeze automatiche perché il real time è qualcosa che è al di fuori della dimesioe umaa. La cosa che mi fa rabbia è che co il sidacato abbiamo isegato e difeso per 30 ai la libertà di iformazioe ma acora o riusciamo a porci il problema di goverare l iovazioe, come ivece facemmo el passaggio dal caldo al freddo all iizio degli ai 80. Google, i motori di ricerca chi li cotrolla? Gli spider di Google chi li egozia? La velocità è dipedeza. Il brad di u giorale su che si forma se o sull autoomia e sulla sovraità della selezioe veloce delle otizie su cui io lavoro? Su questo u sistema Paese deve ricostruire la cetralità del segmeto professioale. L Ira o l ha raccotata essu gioralista; dell 11 settembre essua immagie ha u origie professioale. No solo quei fotogrammi soo stati fatti da o professioisti ma soo stati ache messi i Rete da o professioisti. Ora la partita è cultura professioale, cultura aziedale perché è vero che u gioralista difede la propria libertà a partire dal proprio bilacio, ed è ache ambizioe a stare sul pezzo e oggi stare sul pezzo vuol dire essere più iovatori di Google. Al di sotto si è schiavi, digitali, ma schiavi. No credo ai catastrofismi di ROBERTO SEGHETTI DIRETTORE MASTER IN GIORNALISMO, UNIVERSITÀ LUMSA DI ROMA Io credo che ua cosa sia il futuro dei gioralisti e u altra sia il futuro dell idustria del gioralismo. È chiaro che c è u pezzo del modo dei gioralisti che i questo mometo è pessimista. Il gioralista i futuro il lavoro lo avrà, aturalmete o sarà lo stesso degli ai ciquata o sessata. I ogi caso farà la stessa professioe, cioè la mediazioe tra la realtà e chi la vuole vedere, ascoltare o leggere, sicuramete più veloce. E il lavoro ci sarà per chi è bravo, perché ella situazioe attuale la cocorreza è aumetata a dismisura. Prima se etravi i u giorale eri l uico, ora hai ache il cittadio che ti fa cocorreza. Allora devi essere veloce, devi essere bravo, devi essere credibile e devi avere grade cultura. Ne devi avere molta più di prima perché devi scegliere velocemete. E per scegliere devi saper cotestualizzare velocemete tutto quello che accade. Se o hai cultura questo o lo fai. Altra cosa è ivece l idustria del gioralismo. Oggi, per esempio, l idustria del gioralismo sulla carta stampata è teuta i piedi per larga parte dalla pubblicità. La pubblicità cotiua a dare ai periodici, per esempio, u improta che è da ai ottata: devoo essere geeralisti per arrivare ad ua base ampia di lettori. Purtroppo il modo o va più i quella direzioe, e iesorabilmete questa logica porta al crollo defiitivo. Però la pubblicità cotiua a vedere i quel modo lì e quidi ad ifluire sul giorale. Il problema di chi fa impresa è cercare di traghettare il proprio prodotto editoriale verso il futuro: il QRCode, per esempio (quello che Media Duemila ha chiamato Nota Elettroica ed ha usato per la prima volta, e che ora utilizzao ache altre riviste, come Paorama NDR). Siamo i ua fase di cambiameto. Pesiamo all ipad: se io sottoscrivo u abboameto per questa piattaforma o ho più bisogo della tariffa postale agevolata. Il giorale mi arriva direttamete la mattia su quella tavoletta. Allora dal successo di questi strumeti dipederà ache il ostro futuro, la ostra professioe. No fiisce il modo del gioralismo, sarà fatto i u altro modo. No ci sarà ua valle verde, é dietro, é davati, ma cotiueremo a fare il ostro mestiere co i mezzi che avremo. Secodo me c è acora il lavoro del gioralista al frote e per farlo bisogerà essere più bravi di prima

10 I ragazzi oggi o hao iteresse Per il giorale di carta digitale di ROBERTO NATALE PRESIDENTE FEDERAZIONE NAZIONALE STAMPA ITALIANA Tre veloci osservazioi. La prima: oggi il gioralista è multitaskig, cioè è i grado di passare da u termiale all altro seza difficoltà. È quidi i grado di scrivere il pezzo per il quotidiao, per il telegiorale e per la Rete. Queste masioi fao parte, ormai, a pieo titolo del lavoro del gioralista. Secoda osservazioe: siamo sicuri che el dibattito di oggi abbiamo preso i cosiderazioe tutti i soggetti? Stiamo discutedo di carta e di Iteret, stiamo discutedo del ruolo delle aziede e del ruolo dei gioralisti. A me sembra che sottovalutiamo il ruolo dei ragazzii di oggi che per l oggetto giorale, sia esso di carta o digitale cartaceo o provao essu tipo di iteresse. Se o affrotiamo questo tema rischiamo ua riflessioe moca. Isomma, sul versate scuola oi dobbiamo preoccuparci u po di più ed adare a predere i uovi lettori dove questi possoo essere formati. Se u ragazzo o ha essu iteresse per u giorale come strumeto di approccio alla realtà il problema o è la tecologia o il supporto cartaceo, è il seso dell iformazioe i sé. Terza ed ultima aotazioe. Qualità e affidabilità dell iformazioe. Solo propoedo questo geere di iformazioe possiamo aspettarci che qualcuo. Il gioralista deve essere affidabile, autorevole, isomma u puto di riferimeto. Il gioralista deve essere qualcosa di diverso dal resto del modo. 26