Dichiarazione di Amsterdam

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1 L.B. Dal P A R E R E del Comitato economico e sociale in merito alla ʺProposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce lʹanno europeo dellʹeducazione attraverso lo sport 2004 LO SPORT E.. un concetto diacronico che attraversa quasi per intero lʹorizzonte culturale della storia umana, unʹattività svolta dallʹuomo (singolarmente o collettivamente), la cui peculiarità risiede nella possibilità di descriverla come un continuum sul piano storico; un fenomeno sociale che ha svolto un ruolo decisivo nel forgiare la civiltà mondiale; un processo che per lunghi periodi è stato il principale mezzo di comunicazione tra i giovani e di adesione ai sistemi di valori propri di ogni singola epoca e regione geografica del pianeta; un importante fattore di sviluppo e di realizzazione dellʹindividuo, ma anche di promozione della coesione sociale; un elemento di rilevanza economica chiaramente enorme

2 Dichiarazione di Amsterdam 29. Dichiarazione sullo sport La conferenza sottolinea la rilevanza sociale dello sport, in particolare il ruolo che esso assume nel forgiare l'identità e nel ravvicinare le persone.

3 Relazione presentata al Consiglio di Helsinki - dicembre 1999 LA COMUNITÀ, I SUOI STATI MEMBRI E IL MOVIMENTO SPORTIVO DEVONO RIAFFERMARE E RAFFORZARE LA FUNZIONE EDUCATIVA E SOCIALE DELLO SPORT

4 Dichiarazione presentata al Consiglio europeo di Nizza 2000 Lo sport è un'attività umana che si fonda su valori sociali, educativi e culturali essenziali. È un fattore di inserimento, di partecipazione alla vita sociale, di tolleranza, di accettazione delle differenze e di rispetto delle regole. L'attività sportiva deve essere accessibile a tutte e a tutti, nel rispetto delle aspirazioni e delle capacità di ciascuno e nella diversità delle pratiche agonistiche o amatoriali, organizzate o individuali. La pratica delle attività fisiche e sportive rappresenta, per i disabili, fisici o mentali, un mezzo privilegiato di sviluppo individuale, di rieducazione, di integrazione sociale e di solidarietà e a tale titolo deve essere incoraggiata.

5 1950: I gruppi sportivi scolastici Promossi dal Ministro Gonella (CM 19/10/1950), d intesa col CONI, segretario generale Bruno Zauli OM 22/11/1961 ne fissa la disciplina organica FINALITA : Promozione della pratica sportiva nella scuola

6 1950 I gruppi sportivi scolastici Costituiti nelle scuole per adesione volontaria di alunni e docenti Gestiti da comitati presieduti dal Preside e composti da docenti e genitori Con autonomia patrimoniale e bilancio autonomo, in cui confluivano apporti del Ministero e del CONI, oblazioni spontanee, quote associative degli alunni

7 I gruppi sportivi scolastici PROVVEDITORATO UNIONE PROVINCIALE DEI GRUPPI SPORTIVI SCOLASTICI PROVVEDITORE Coordinatore di educazione fisica rappresentanti docenti e genitori Istituti secondari II grado Gruppo sportivo scolastico Preside Comitato di docenti e genitori Scuole Medie dal 1955 Gruppo ginnico-sportivo Preside Comitato di docenti e genitori Gare indette dai gruppi sportivi scolastici (vi ebbero i loro esordi Paola Pigni, Livio Berruti,Giacinto Facchetti)

8 1950 vengono introdotte alcune gare d Istituto, solo per i maschi, solo nel II grado, solo per l atletica e a fine anno il campionato provinciale 1951 sono ammesse anche le femmine con un programma ridotto basato su 3 gare individuali (alto, m.50, peso) 1955 partecipano anche gli alunni e le alunne delle scuole medie, sono introdotti altri sport 1964 nasce il CRITERIUM, competizione scolastica interregionale e nazionale per atletica, sci, scherma, nuoto e tennis

9 Legge 88 del 1958 (Provvedimenti per l educazione fisica) Art. 13: Consentì ai professori di educazione fisica di assumere ore aggiuntive all orario d obbligo, per esercitazioni complementari di avviamento alla pratica sportiva (2 ore nelle scuole medie, nelle scuole di avviamento professionale o nelle scuole d'arte, e 4 ore negli altri istituti e scuole)

10 Nel 1974 la Corte dei Conti bloccò tutti i mandati destinati al finanziamento dei Gruppi Sportivi Scolastici, ravvisando un ipotesi di gestione fuori bilancio (legge 25/11/1971, n. 1041). Con i decreti delegati le competenze in materia di attività sportive destinate agli alunni sono attribuite ai Consigli di Circolo e d Istituto (artt. 6 e 12 DPR 416/1974)

11 1974 un anno decisivo Nel 1974 si svolse la prima edizione dei Giochi della Gioventù di corsa campestre È siglato dal ministro Malfatti e dal presidente del Coni Onesti un accordo in base al quale la manifestazione viene promossa congiuntamente dal Ministero della Pubblica Istruzione e dal Comitato Olimpico

12 ISCRITTI AI GRUPPI SPORTIVI SCOLASTICI anno alunni alunne totale

13 Gli iscritti ai Gruppi sportivi scolastici alunni alunne totale

14 Servizi amministrativi 1947 Ufficio speciale per l educazione fisica 1954 Servizio centrale per l educazione fisica e sportiva (OM 6/3/1954 Legge 88/1958) 1971 Ispettorato per l educazione fisica e sportiva (legge n del 7/12/1971) 1999 Direzione generale per lo studente

15 1968 La nascita dei Giochi 12 giugno agosto 1968 Consiglio Nazionale Coni: il presidente Giulio Onesti annuncia l'istituzione di "un settore operativo dedicato alle manifestazioni giovanili di massa" e di "un'attività che deve rivolgersi non più a poche migliaia di giovani, ma a milioni". Circolare ai comitati provinciali del Coni con le norme principali della manifestazione 3 settembre 1968 Approvazione ufficiale dei Giochi della Gioventù

16 La nascita dei Giochi Lettera di Onesti ai sindaci d Italia Due circolari del ministro Sullo alle scuole per invitarle a partecipare partecipanti nelle 92 province 29 giugno- 6 luglio 1969 Finali nazionali a Roma con 5000 partecipanti

17 1968 La nascita dei Giochi Le discipline: atletica leggera, ciclismo, ginnastica, nuoto, pallacanestro, pallavolo L età dei partecipanti: anni Le prove potevano essere disputate anche nelle località prive di qualsiasi impianto

18 La partecipazione andò aumentando fino a superare i tre milioni e mezzo alla fine degli anni '70. Il programma si estese fino a comprendere oltre cinquanta discipline, con diecimila partecipanti alle finali nazionali (nel 1984 con l Istituzione dei Campionati Studenteschi)

19 1976 Autorizzazione per i docenti a svolgere 6 ore settimanali aggiuntive per l avviamento alla pratica sportiva Facoltà dei docenti di svolgere le 6 ore per attività di consulenza nei Circoli didattici Possibilità per scuole e Provveditorati di organizzare attività sportive scolastiche nei mesi estivi

20 1980 il Primo Protocollo CONI-MPI Firmato da Valitutti e Carraro Contenuti: Sviluppo delle attività motorie nella scuola materna ed elementare attraverso la qualificazione degli insegnanti Aggiornamento da parte del MPI con apporti tecnici del CONI Diffusione nella scuola di Centri Olimpia e CAS

21 La storia recente Dall'anno scolastico il programma dei Giochi della Gioventù fu ridimensionato restando circoscritto ad otto discipline: atletica leggera, ginnastica, nuoto, sci, calcio, pallacanestro, pallamano, pallavolo. Nel 1998 nascono i Giochi Sportivi Studenteschi, rinnovando la formula della manifestazione per sperimentare nuovi modelli organizzativi e strutturali.

22 La storia recente Nel 1999 i Giochi si sono svolti con organizzazione a cura esclusiva del Ministero dell istruzione, dimostrando che la cultura sportiva era ormai così saldamente penetrata nel sistema scolastico italiano da non poter rinunciare, anche in presenza di oggettive difficoltà, ad offrire agli studenti opportunità di confronto agonistico in una propria rassegna sportiva nazionale.

23 I dati dello Sport scolastico I GRADO % Docenti che non svolgono Att. Sportiva scolastica ,95 Docenti che svolgono Att. Sportiva scolastica ,05 TOTALE Cattedre di E.F. 2004/05 I grado ,00 I Grado - Docenti di Educazione fisica impegnati nei GSS a. s. 2004/05 63% 37% Docenti che non svolgono Att. Sportiva scolastica Docenti che svolgono Att. Sportiva scolastica

24 I dati dello Sport scolastico II GRADO % Docenti che non svolgono Att. Sportiva scolastica ,79 Docenti che svolgono Att. Sportiva scolastica ,21 TOTALE Cattedre di E.F. 2004/05 II grado ,00 II Grado - Docenti di Educazione fisica impegnati nei GSS a. s. 2004/05 55% 45% Docenti che non svolgono Att. Sportiva scolastica Docenti che svolgono Att. Sportiva scolastica

25 I dati dello Sport scolastico I GRADO % Scuole aderenti ai GSS % TOTALE SCUOLE MONITORATE ,00 ADESIONI SCUOLE I GRADO 1524; 29% 3767; 71% scuole non aderenti scuole aderenti ai GSS

26 I dati dello Sport scolastico II GRADO % Scuole aderenti ai GSS % TOTALE SCUOLE MONITORATE ,00 ADESIONI SCUOLE II GRADO scuole non aderenti; 926; 24% scuole aderenti ai GSS; 2905; 76% scuole non aderenti scuole aderenti ai GSS

27 Sport disabili ADESIONI SPORT DISABILI ,0 5,0 5,2 4,8 5,4 4,5 4,0 3,0 2,0 2,1 1,5 2,3 2,0 1,0 0,0 PRIMO GRADO MAS. PRIMO GRADO FEMM. SECONDO GRADO MAS. SECONDO GRADO FEMM.

28 I dati dello Sport scolastico nel Lazio 2005/2006 I GRADO % Scuole aderenti ai GSS % TOTALE SCUOLE MONITORATE ,00 ADESIONI LAZIO I GRADO scuole non aderenti; 55; 14% scuole non aderenti scuole partecipanti scuole partecipanti; 335; 86%

29 I dati dello Sport scolastico nel Lazio 2005/2006 II GRADO % Scuole aderenti ai GSS % TOTALE SCUOLE MONITORATE ,00 ADESIONI LAZIO II GRADO scuole non aderenti; 47; 15% scuole non aderenti scuole partecipanti scuole partecipanti; 271; 85%

30 I dati dello Sport scolastico nel Lazio 2005/2006 Totale alunni Partecipanti fasi provinciali FROSINONE LATINA RIETI ROMA VITERBO TOTALE partecipanti dalle fasi provinciali; 55363; 14% partecipanti dalle fasi provinciali non partecipanti non partecipanti; ; 86%

31 Si può scoprire di più su una persona in un'ora di gioco, che in un anno di conversazione Platone

32 European Physical Education Association No education without physical education

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