Progetto OSSERVO E MISURO.L ACQUA Per il triennio di scuola secondaria di 2 grado

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1 Progetto OSSERVO E MISURO.L ACQUA Per il triennio di scuola secondaria di 2 grado ECOLOGIA A MIRABILANDIA Gli organismi delle comunità di un ambiente naturale non vivono isolati. Ciascuno di essi partecipa ad un complesso di interazioni, sia con gli altri organismi viventi (fattori biotici) sia con gli agenti ambientali non viventi (fattori abiotici). L ecologia è la scienza che studia come gli organismi interagiscono con l ambiente e con gli altri organismi, cioè le relazioni fra i fattori biotici (viventi) e i fattori abiotici (non viventi). La parte della Terra dove esiste la vita è chiamata biosfera. Gli esseri viventi sulla terra possono essere riuniti in grandi complessi ambientali detti biomi, caratterizzati in base alle piante prevalenti. Un ecosistema è un insieme di fattori biotici e abiotici attraverso il quale passa un flusso di energia (la cui sorgente è il sole e il cui passaggio da un organismo all altro avviene lungo la catena alimentare) e nel quale le sostanze minerali vengono riciclate. La maggior parte degli studi sugli ecosistemi viene condotta però su unità naturali più piccole, come uno stagno o una palude. La porzione di un ecosistema in cui vive un particolare organismo è nota come habitat di quell organismo. Tra i fattori ambientali, l elemento che determina se un organismo può crescere o meno in un certo ambiente è chiamato fattore limitante. Concentriamo la nostra attenzione sui fattori abiotici: essi sono numerosi ed esistono diversi modi di misurarli anche nel Parco di Mirabilandia. Osserva un primo tratto di Parco... con gli occhi di un ecologo..quali fattori abiotici individui? 1

2 Oggi a Mirabilandia preleveremo alcuni campioni, misureremo e cercheremo di comprendere il significato di alcuni fattori abiotici di un ecosistema acquatico, come uno dei laghetti presenti all interno del Parco. In particolare le nostre attività riguarderanno i seguenti fattori abiotici: ph COD MATERIALI E ATTREZZATURE PER IL CAMPIONAMENTO E L ANALISI Per la misura dei parametri ambientali si possono usare tecniche diverse; nel nostro caso useremo anche sensori: asta per i prelievi bottiglie in PET per la raccolta dei campioni acqua distillata sensori per la misura della temperatura e del ph collegati ad una interfaccia CBL2 e ad una calcolatrice grafica TI84, che ci consentiranno di acquisire e leggere i dati in tempo reale cartine indicatrici per la misura del ph soluzione di violetto di metile (indicatore) soluzione di LiCl 12M termoreattore, fotometro e cuvette predosate per la determinazione del COD pipetta da ul calibrata CAMPIONAMENTO E RACCOLTA DEI DATI PRELIMINARI Cosa significa prelevare un campione? Quando si esegue un campionamento è fondamentale procedere anche alla registrazione di alcuni dati preliminari che forniscono informazioni circa le condizioni in cui il campione è stato prelevato e in cui sono state eseguite alcune misure. Questo modo di procedere è proprio del metodo sperimentale e garantisce la riproducibilità dei dati e pone le basi per una corretta valutazione dei risultati ottenuti. 2

3 CAMPIONE N DATA E ORA: NOME PRELEVATORE LOCALITA COORDINATE GEOGRAFICHE TEMPERATURA DELL ARIA NOTE SUL SITO DI PRELIEVO Confronteremo il campione prelevato con un altro campione (campione n 2) costituito da acqua distillata. Cosa significa misurare? In cosa la misura si differenzia dalla stima? ATTIVITA DI MISURA Per eseguire misure affidabili è fondamentale conoscere le caratteristiche della strumentazione utilizzata; ad esempio occorre essere sicuri che le grandezze che vogliamo determinare siano rilevabili con gli strumenti che utilizzeremo. PARAMETRO DA MISURARE STRUMENTO UNITA DI MISURA INTERVALLO SENSIBILITA TEMPERATURA ph ph COD 3

4 1 FATTORE ABIOTICO: ph Uno ione è un atomo che ha acquistato elettroni (in questo caso lo ione avrà carica negativa e sarà chiamato anione ad es. Cl - ) o perso elettroni (in questo caso lo ione avrà carica positiva e sarà chiamato catione ad es. Na + ). L acqua ha una piccola tendenza a formare ioni e nonostante sia formata da molecole nelle quali gli atomi di idrogeno e di ossigeno sono legati tra loro, una piccolissima parte di tali molecole risulta dissociata in ioni idrogeno (H + ) e ioni idrossido (OH - ), secondo questo equilibrio: H 2 O H + + OH - L equazione indica che la dissociazione dell acqua porta alla produzione di un numero di ioni H+ uguale a quello degli ioni OH-, ma non indica quanto sia spostato a destra o a sinistra l equilibrio. La costante di equilibrio di questa reazione è: K eq = + - [H ] [OH ] [H O] 2 =1, mol/litro (a 25 C) In base a tale valore l equilibrio è spostato a destra o a sinistra? Cosa significa A causa di questa debole dissociazione, la concentrazione molare dell'acqua (circa 55,56 mol/litro) può essere considerata costante e pertanto il suo valore può essere "inglobato" nella costante di equilibrio, in modo da definire una nuova costante, detta K w (costante di autoprotolisi), che vale: K w = K eq [H 2 O] = [H + ] [OH - ] = 1, ,56 = Se si aggiunge all'acqua una sostanza che fa aumentare [H + ], [OH - ] diminuisce, in misura tale da mantenere costante il prodotto [H + ] [OH - ]; accade esattamente il contrario se si aggiunge all'acqua una sostanza che fa aumentare [OH - ]. Il prodotto [H + ] [OH - ], che è noto come prodotto ionico dell acqua, ci dice anche che poiché nell'acqua "pura [H + ] è uguale alla [OH - ] e poiché il prodotto di queste due concentrazioni è 10-14, avremo che [H + ] = [OH - ] =

5 DEFINIZIONE DEL ph SOLUZIONE ACQUOSA: miscuglio omogeneo in cui le molecole di una sostanza si disperdono in modo omogeneo in tutto il liquido solvente (in questo caso l acqua). In base alla definizione di Bronsted l acidità o la basicità di una soluzione dipende dal numero di ioni H + e OH - e quindi per stabilire se e quanto una soluzione è acida o basica occorre in qualche modo misurarli. Per motivi di praticità, cioè per evitare di esprimersi con numeri molto piccoli o potenze di 10, è stato proposto l uso di una scala logaritmica ovvero: ph = -log[h + ] Infatti utilizzando questa espressione si ottengono numeri molto più pratici, ad esempio: ad una concentrazione di H + pari a 10-7 corrisponde un ph di: ad una concentrazione di H + pari a 10-3 corrisponde un ph di: ad una concentrazione di H + pari a 10-9 corrisponde un ph di: DEFINIZIONI Soluzione acida Soluzione neutra Soluzione basica Quando la concentrazione degli ioni H+ è > di quella degli ioni OH - cioè quando il ph è < 7 Quando la concentrazione degli ioni H+ è = a quella degli ioni OH - cioè quando il ph è = 7 Quando la concentrazione degli ioni H+ è < di quella degli ioni OH - cioè quando il ph è > 7 In base alle tue conoscenze sapresti dire in quale intervallo di valori può variare il ph di soluzioni acquose? PERCHE E IMPORTANTE CONOSCERE IL ph? Nei sistemi viventi molte sostanze si trovano in soluzione acquosa (l uomo è costituito per il 70% da acqua nella quale sono sciolte moltissime sostanze) e quasi tutte le reazioni chimiche che ci permettono di vivere avvengono ad un ph compreso tra 6 e 8. Anche gli organismi acquatici sono sensibili al ph dell ambiente in cui vivono e piccoli cambiamenti possono essere dannosi per la loro vita. Ad esempio la trota può sopravvivere in acque con ph compreso tra 7 e 9 e se il ph dell acqua in cui vive esce da questo intervallo, essa non può riprodursi o sopravvivere. 5

6 La misura del ph è quindi molto importante come indicatore della qualità ambientale dell acqua. Il ph può essere misurato in diversi modi, più o meno accurati e precisi. Cosa si intende per accuratezza? Cosa si intende per precisione? Assegna ad ogni figura la frase giusta: PRECISO E ACCURATO PRECISO E NON ACCURATO NON PRECISO E ACCURATO NON PRECISO E NON ACCURATO Oggi utilizzeremo tre diverse tecniche per misurare il ph. Le prime due tecniche sfruttano la capacità di particolari sostanze di cambiare colore a seconda del valore di ph della soluzione nella quale si trovano; tali sostanze sono comunemente chiamate indicatori MISURE QUALITATIVE (cartina al tornasole) MISURE SEMIQUANTITATIVE (Strip Test) CAMPIONE RISULTATO CAMPIONE RISULTATO MISURE QUANTITATIVE (phmetro) Il ph-metro è uno strumento che effettua misure di ph utilizzando il principio di funzionamento delle pile a concentrazione. Le pile a concentrazione sfruttano il fatto che se immergiamo due elettrodi in soluzioni contenenti una medesima specie chimica ma a concentrazioni diverse e li combiniamo per formare una cella, si genera una forza elettromotrice che varia linearmente con il logaritmo dell attività delle specie ioniche interessate. 6

7 L elettrodo di gran lunga più utilizzato per la misura del ph è quello a vetro che è in realtà un elettrodo combinato formato da un elettrodo di riferimento collegato ad un elettrodo di misura. L elettrodo di riferimento è costituito da un filo d argento rivestito di AgCl e immerso in una soluzione di un elettrolita (KCl) mentre l elettrodo di misura è costituito da un bulbo di vetro contenente al proprio interno una soluzione a ph noto e costante. Quando si immerge il bulbo di vetro nella soluzione della quale vogliamo conoscere il ph, tra le due superfici della sottile membrana di vetro si crea una differenza di potenziale a causa della differenza di ph esistente fra la soluzione interna (a ph noto) e quella esterna (a ph incognito). Come altri sensori anche un elettrodo a vetro combinato può essere collegato ad una calcolatrice grafica TI, ed è proprio questo accoppiamento a costituire il nostro phmetro. Il phmetro prima di essere utilizzato deve essere tarato. Cosa significa e che scopo ha tarare uno strumento? La taratura si esegue utilizzando soluzioni a valore di ph noto che vengono anche chiamate anche soluzioni tampone; normalmente nella pratica reale dei laboratori di analisi delle acque si utilizzano tamponi hanno a ph 4, 7 e 10. L intervallo di valori di ph fra le due soluzioni tampone utilizzate in una taratura deve comprendere il valore di ph che presumibilmente misureremo nel campione; inoltre la taratura sarà tanto più precisa quanto più stretto sarà l intervallo che sceglieremo. In base ai valori di ph che possiamo prevedere per il laghetto di Mirabilandia, quali tamponi utilizzeresti per la taratura del phmetro? 4 e 7 7 e 10 4 e 10 Per eseguire la taratura occorre immergere l elettrodo a vetro nelle due soluzioni tampone della quale conosciamo il valore di ph e leggere i potenziali generati: PUNTO 1: ph ; PUNTO 2: ph ; potenziale; potenziale; 7

8 Riportando i valori letti nel diagramma sottostante, è possibile tracciare una retta di taratura : ph ,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,6 1,7 1,8 1,9 2 Per valutare la taratura eseguita occorre procedere alla registrazione della pendenza e del valore dell intercetta della retta di taratura. Tali parametri sono ricavabili anche dal grafico che hai appena tracciato V Intercetta: Pendenza (slope): L elettrodo a vetro di un phmetro quando viene immerso in una soluzione incognita produce una differenza di potenziale che lo strumento, sfruttando l equazione della retta di taratura, utilizza per fornire il valore di ph della soluzione. Se lo strumento esegue queste operazioni automaticamente, che senso ha registrare l intercetta e la pendenza della retta di taratura? RISULTATI MISURE QUANTITATIVE (phmetro) CAMPIONE RISULTATO 8

9 Confronta i valori misurati con le tre tecniche utilizzate: cosa noti? DEFINIZIONE TEORICA DEL ph A rigore la formula che normalmente viene utilizzata per definire il ph non è esatta in quanto in realtà il ph è definito come dove: A H+ = attività degli ioni H + γ H+ = coefficiente di attività degli ioni H + ph = -loga H+ = -log[h + ] γ H+ Cosa sono l attività e i coefficienti di attività? Che significato hanno? L ATTIVITA è definita come la concentrazione effettiva di una specie disciolta in soluzione, intesa come la reale capacità di esplicare un azione nella situazione reale nella quale si trova; essa rappresenta l effettivo numero di molecole che prendono parte attiva a un dato fenomeno. Per comprendere il significato dell attività osserva le foto: In tutti i casi ci sono 10 giocatori in campo, ma la possibilità di fare canestro è diversa.in quale situazione i giocatori avranno più facilmente la possibilità di tirare e fare canestro (ossia saranno più attivi )? Metti in ordine di attività le foto: Sapendo che la concentrazione dei giocatori è la stessa e che in condizioni normali (soluzioni diluite) i coefficienti d attività γ tendono ad essere 1 nelle situazioni descritte dalle foto 2 e 3 ti aspetti valori di γ minori o maggiori di 1? 9

10 ALTRE DEFINIZIONI Soluzione acida Quando l attività degli ioni H+ è superiore a quella degli ioni OH - Soluzione neutra Quando le attività degli ioni H + e OH - sono esattamente le stesse Soluzione basica Quando l attività degli ioni OH - è superiore a quella degli ioni H + Nelle soluzioni diluite (come ad esempio l acqua del laghetto i coefficienti d attività γ tendono ad essere 1; in questi casi la differenza fra attività e concentrazioni è effettivamente trascurabile e quindi il ph può anche essere espresso in modo incompleto attraverso le concentrazioni; tuttavia non è sempre così.. UN ESEMPIO DELL INFLUENZA DELL ATTIVITA SUL ph Utilizzando un indicatore particolare chiamato violetto metile osserviamo i colori assunti da tre soluzioni a ph diversi: ph =0 ph =1 ph =2 Prendiamo ora una soluzione di LiCl 12M (cioè una soluzione molto concentrata) ed esaminiamola con la cartina al tornasole e con i strip test; che valore di ph misuri? A questo punto aggiungiamo alla soluzione a ph =1 un ugual volume della soluzione di LiCl; cosa ti aspetti che accada? Cosa osservi? Per confermare quanto osservato, misuriamo il valore di ph della soluzione ottenuta; quale è il valore di ph? Come possiamo spiegare i risultati ottenuti? 10

11 2 FATTORE ABIOTICO: COD DETERMINAZIONE DEL COD Per ragioni di tempo avvieremo da subito la reazione e, mentre ne attendiamo il termine, cercheremo di capire il significati di quello che stiamo facendo. Utilizzeremo cuvette (piccole provette che possono essere alloggiate all interno di fotometri) che contengono al proprio interno acido solforico, un eccesso di bicromato di potassio (agente ossidante), solfato d argento come catalizzatore e solfato di mercurio (per eliminare le interferenze dei cloruri). METODICA Accendere il termoreattore Agitare con attenzione la cuvetta di reazione per portare a sospensione il precipitato. Aggiungere un campione di 2,0 ml di acqua con attenzione all interno della cuvetta mediante la pipetta, facendo colare l acqua lungo la parete interna della cuvetta di reazione tenuta in posizione obliqua. Chiudere per bene la cuvetta con il tappo a vite. Mescolare energicamente il contenuto della cuvetta. Riscaldare la cuvetta per 15 minuti a 170 C nel termoreattore preriscaldato L inquinamento delle acque: le sostanze organiche Le acque di scarico provenienti dagli insediamenti civili (come le nostre case) sono di norma ricche di sostanze organiche (cioè formate prevalentemente da carbonio, ossigeno e idrogeno) contenenti anche fosforo e azoto che costituiscono una fonte di nutrimento per alghe già presenti nelle acque naturali. Un elevata concentrazione di sostanze organiche di per sé non rappresenta un pericolo per la sopravvivenza delle specie acquatiche vegetali e animali ma può portare alla proliferazione eccessiva di alghe (eutrofizzazione) che, quando cominciano a morire, vengono decomposte dall azione dei batteri decompositori che con la loro attività consumano l ossigeno disciolto contenuto nell acqua. Le acque di scarico industriali sono diverse da quelle degli insediamenti civili e possono contenere altre sostanze organiche e inorganiche ossidabili, cioè sostanze che possono reagire con l ossigeno disciolto consumandolo; anche in questo caso un acqua inquinata agisce negativamente sugli ecosistemi acquatici innanzitutto perché sottrae l ossigeno disciolto necessario per garantire i processi vitali di tutte le specie vegetali ed animali. In prima approssimazione possiamo affermare che maggiore è la quantità di sostanze organiche presenti in un corpo idrico (inquinamento) minore è la quantità di ossigeno disciolto presente nello stesso A causa dell inquinamento civile o industriale la quantità di ossigeno disciolto nell acqua può scendere al di sotto dei limiti di tolleranza dei pesci e degli altri organismi causandone la morte per anossia. Se il processo non viene interrotto, il corpo d acqua diventa completamente stagnante e vi possono sopravvivere solo batteri e altri microrganismi. 11

12 Osserva lo schema di seguito riportato; in base a quanto abbiamo detto sapresti indicare come varia approssimativamente il quantitativo di ossigeno disciolto nelle varie sezioni evidenziate? AFFLUENTE INQUINATO SCARICO NON TRATTATO AFFLUENTE NON INQUINATO mg/l O 2 Gli scarichi civili ed industriali normalmente non possono arrivare direttamente nei fiumi ma vengono convogliati tramite le fognature in appositi impianti chiamati impianti di depurazione che eliminano le sostanze organiche (e altri inquinanti) trasformandole in forme che non possano nuocere agli ecosistemi acquatici. SCHEMA DEL CICLO DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE 12

13 Abbiamo visto che la quantità di sostanza organica che può essere decomposta o ossidata è direttamente proporzionale al consumo di ossigeno che può verificarsi nella massa d acqua. In base a questa relazione sono stati definiti parametri e messi a punto metodi analitici che misurano la quantità di ossigeno che può essere consumata in un campione d acqua; in questo modo riescono indirettamente a dare un indicazione della quantità di sostanza organica presente e quindi dell inquinamento da attività antropiche. Nella pratica reale dei laboratori analisi che si occupano di controllare il livello di inquinamento delle acque, i parametri più diffusi per stimare la quantità complessiva di sostanze organiche presenti in un campione d acqua sono il BOD e il COD Per BOD s intende la domanda biologica di ossigeno, cioè la quantità di ossigeno (espressa in milligrammi per litro d acqua) necessaria ai microrganismi per decomporre le sostanze organiche presenti in un litro di acqua. Normalmente i batteri impiegano un certo lasso di tempo per decomporre le sostanze organiche e, convenzionalmente, le leggi prevedono di misurare la differenza fra l ossigeno iniziale e quello rimanente dopo 5 giorni di incubazione, e pertanto si parla di BOD 5 Un basso valore di BOD 5 corrisponde a: basso consumo di O 2 e quindi bassa concentrazione di sostanze organiche nessun consumo di O 2 e quindi assenza di sostanze organiche elevato consumo di O 2 e quindi elevata concentrazione di sostanze organiche Il COD misura invece la quantità di ossigeno (espressa in milligrammi per litro d acqua) necessaria per la decomposizione chimica di tutte le sostanze presenti in un campione d acqua. Per misurare questo consumo di ossigeno si utilizza una particolare miscela di reagenti chiamata miscela ossidante che in ambiente acido e a caldo riesce a reagire anche con sostanze che i batteri non riescono a demolire. Il COD include sia l ossigeno consumato dai microrganismi (cioè il BOD) sia quello consumato per decomporre e ossidare le sostanze organiche ed inorganiche presenti e che i microrganismi non riescono a attaccare. Il COD di un acqua è: > del BOD 5 = al BOD 5 < al BOD 5 Per avere un idea dei valori in gioco, occorre tenere presente che la normativa attuale prevede che un acqua di scarico in uscita da un depuratore ai acque reflue urbane non possa avere un BOD 5 > 25 mg/l O 2 e un COD > 125 mg/l O 2. Per quanto riguarda le acque reflue industriali la normativa prevede invece che per essere autorizzate a scaricare nei fiumi (caso sempre più raro) le aziende non debbano rilasciare acque 13

14 con BOD 5 > 40 mg/l O 2 e COD > 160 mg/l O 2.; per poter essere scaricate in fogna le acque reflue industriali non possono invece avere un BOD 5 > 250 mg/l O 2 e un COD > 500 mg/l O 2. Il rapporto COD/BOD è un indice che identifica la biodegradabilità di un refluo. Nelle acque reflue di origine urbana dove prevalgono le sostanze organiche biodegradabili, il valore COD/BOD è pari a 1,9/2,5 ciò vale anche per molti effluenti industriali provenienti da lavorazioni alimentari. Per l affidabilità, la semplicità pratica e la rapidità con la quale può essere misurato, il COD costituisce una determinazione fondamentale eseguita in tutti i laboratori che analizzano acque naturali e acqua di scarico. Oggi misureremo il COD dei due campioni d acqua prelevati con il metodo normalmente utilizzato in tali laboratori basato su una tecnica fondamentale dell analisi chimica chiamata FOTOMETRIA Per fotometria si intende l impiego della luce nella misura delle concentrazioni chimiche.; un fascio di luce avente intensità I 0 quando viene inviato attraverso una soluzione colorata subisce una riduzione d intensità (I), in quanto una parte della luce viene assorbita dalla soluzione La trasmittanza T è definita come la frazione di luce incidente che viene trasmessa dal campione. Una grandezza di maggiore utilità è l assorbanza, che è definita come: T = Ι Ι A = log Ι 0 Ι = - log T In base alle definizioni che abbiamo dato prova a rispondere alle seguenti domande Quando la luce che attraversa una soluzione non viene affatto assorbita, quali valori assumono T e A? T = A= Quando la luce che attraversa una soluzione viene assorbita per il 95%, quali valori assumono T e A? T = A= 14

15 La ragione per cui l assorbanza è così importante è che tale grandezza è direttamente proporzionale alla concentrazione della sostanza che assorbe la luce nel campione, secondo la Legge di Lambert-Beer: A = εbc dove: b= cammino ottico = distanza percorsa del raggio luminoso nella soluzione c = concentrazione della sostanza che assorbe la luce nel campione ε = assorbività molare L assorbività molare (ε) per ogni molecola chimica varia in funzione della lunghezza d onda; in altre parole ogni sostanza assorbe in modo diverso le radiazioni elettromagnetiche in funzione della lunghezza d onda a causa della variazione di ε. Uno spettro di assorbimento è un grafico che mostra come ε (oppure A) varia con la lunghezza d onda. Esempi di spettri di assorbimento D altra parte ogni sostanza ad una determinata lunghezza d onda è caratterizzata da un valore di ε costante e pertanto, applicando la Legge di Lambert-Beer, possiamo notare che l assorbanza A, mantenendo costante il cammino ottico b, dipende solo dalla concentrazione della sostanza c. Spettri di assorbimento di soluzioni di K 2 Cr 2 O 7 a diverse concentrazioni Da E. Aamir,; Optimal seed recipe design for crystal size distribution control for batch cooling crystallisation processes Chemical Engineering Science Volume 65, Issue 11, 1 June 2010, Pages

16 Osservando lo spettro di assorbimento cosa puoi notare? A quale lunghezza d onda misureresti la concentrazione di bicromato di potassio?.torniamo alla determinazione del COD.. Il metodo analitico che abbiamo utilizzato ha fatto reagire i campioni d acqua a caldo con la soluzione solforica di bicromato potassico e solfato d argento; la quantità di bicromato di potassio che è stata consumata viene determinata fotometricamente confrontandola con quella di una cuvetta contenente solo i reagenti (bianco). Togliere la cuvetta surriscaldata dal termoreattore e lasciarla raffreddare sul portaprovette; Dopo 10 minuti agitare la cuvetta, riporla sul portaprovette e lasciarla raffreddare completamente a temperatura ambiente; Inserire nel fotometro la cuvetta che contiene il bianco ; Inserire nel fotometro le cuvette con i campioni reagiti e leggere i risultati. Il fotometro ha un lettore ottico che riconosce il codice a barre presente su ogni cuvetta; in base al codice a barre letto il fotometro seleziona la lunghezza d onda con la quale colpire la cuvetta (in questo caso 348 nm); il fotometro registra la differenza di assorbanza fra il bianco e le cuvette contenenti i campioni e, in base alla legge di Lambert Beer, determina il quantitativo di bicromato consumato. Sapendo che 1 mole di bicromato di potassio corrisponde a 1,5 mole di O 2 il fotometro fornisce direttamente il calore di COD. DETERMINAZIONE DEL COD CAMPIONE RISULTATO In base ai limiti normativi prima citati, le acque prelevate a Mirabilandia potrebbero essere scaricate da un depuratore in un fiume? 16