REGOLAMENTO PER L AMMINISTRAZIONE ED IL CONTROLLO DELLE SOCIETA DI CAPITALE A TOTALE PARTECIPAZIONE DEL COMUNE DI ARGENTA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO PER L AMMINISTRAZIONE ED IL CONTROLLO DELLE SOCIETA DI CAPITALE A TOTALE PARTECIPAZIONE DEL COMUNE DI ARGENTA"

Transcript

1 Allegato A) alla Deliberazione C.C. n. 64 del 09/07/2012 REGOLAMENTO PER L AMMINISTRAZIONE ED IL CONTROLLO DELLE SOCIETA DI CAPITALE A TOTALE PARTECIPAZIONE DEL COMUNE DI ARGENTA Art.1 Oggetto Il presente regolamento, approvato ai sensi dell art.117, comma 6, della Costituzione e dell art.7 del D. Lgs. 267/2000, disciplina, in attuazione del Titolo IV dello Statuto comunale, le modalità con cui il comune di Argenta espleta le funzioni di governo e di controllo delle società totalmente partecipate. Art.2 Ambito di applicazione Il presente regolamento è indirizzato al raggiungimento di finalità di pubblico interesse e si applica alle società di capitali di cui il Comune di Argenta è socio unico. Esso disciplina i seguenti aspetti: a) le funzioni di indirizzo e controllo da parte del comune b) la nomina e la revoca degli amministratori e dell organo di controllo c) le competenze degli organi e degli uffici comunali Art.3 Principi generali Il governo ed il controllo delle società partecipate sono attuati sulla base del sistema normativo costituito da: a) la normativa comunitaria e nazionale; b) lo Statuto comunale; c) il presente Regolamento per l amministrazione ed il controllo delle società a totale partecipazione del comune; d) gli statuti delle singole società; e) i regolamenti interni delle società. Il governo e la gestione delle società partecipate sono improntati ai criteri di legalità, buon andamento, economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza nonché al rispetto dei principi dell ordinamento comunitario. Art.4 Gli indirizzi strategici e la programmazione La funzione di indirizzo consiste nella definizione delle strategie, nell assegnazione degli obiettivi, nell allocazione delle risorse, unitamente alla nomina e alla revoca degli amministratori e degli altri organi societari. Gli strumenti con i quali si garantisce l indirizzo e si programmano le attività societarie da parte del comune sono identificati nello statuto delle società, nei contratti di servizio, nelle convenzioni, nonché negli atti di indirizzo. Lo statuto delle società, per quanto attiene agli atti di programmazione, contempla la redazione annuale di un budget composto almeno da: a) un programma annuale contenente le scelte e gli obiettivi che si intendono perseguire indicando, in rapporto alle scelte e agli obiettivi, le linee di sviluppo delle diverse attività, il programma degli investimenti, conforme al programma pluriennale, con indicazione della spesa prevista nell anno e delle modalità della sua copertura, la previsione del risultato economico rappresentata secondo lo schema di conto economico di cui all art.2425 del 1

2 Codice Civile, il prospetto di previsione finanziaria redatto per flussi di liquidità,la relazione illustrativa sull esercizio finanziario. b) Un programma pluriennale di durata triennale, articolato per singoli programmi ed eventualmente per progetti, mettendo in evidenza gli investimenti previsti e le relative modalità di finanziamento e, distintamente per esercizio, le previsioni dei costi e dei ricavi di gestione. In base alle linee generali della programmazione deliberate dal Consiglio comunale, il Consiglio di Amministrazione delle società, predispone la proposta preliminare di Budget, che è trasmessa al comune entro il 10 novembre dell anno precedente quello cui si riferisce. La Giunta comunale esamina la proposta preliminare di budget nell ambito della definizione della manovra di bilancio del comune ed indica al Consiglio d amministrazione eventuali misure necessarie per il coordinamento della programmazione. Sulla base di tali indicazioni, il Consiglio di Amministrazione predispone la proposta definitiva del budget che viene approvato dall Assemblea dei soci in tempi coerenti con la programmazione finanziaria del comune e, comunque, entro il termine dell esercizio. Il budget approvato dall Assemblea dei soci, è allegato alla proposta di bilancio di previsione del comune e verrà presentato al Consiglio comunale. Art.5 Controllo infrannuale Per tutte le attività gestite direttamente ed affidate secondo il modello in house-providing la società deve tenere apposita contabilità separata. Per quanto attiene il controllo della gestione durante l arco dell anno, il Consiglio d amministrazione della società deve redigere un report semestrale costituito da un conto economico e da uno stato patrimoniale relativi alla gestione dall inizio dell esercizio al 30 giugno, unitamente ad una relazione avente ad oggetto i provvedimenti assunti in attuazione delle delibere dell Assemblea dei soci ed indicazioni sulla probabile evoluzione gestionale alla fine dell esercizio. Il report semestrale è trasmesso direttamente al comune entro il 30 agosto di ciascun anno. Ove il report semestrale evidenzi significativi scostamenti rispetto al budget approvato dall Assemblea dei soci, l allegata relazione ne descrive le motivazioni. Il Consiglio di Amministrazione deve redigere un pre-consuntivo riferito al 30 ottobre, contenente la previsione di conto economico al termine dell esercizio da trasmettere ai soci entro il 30 novembre di ogni anno. Ove la relazione allegata al report semestrale o il pre-consuntivo prefiguri una perdita d esercizio il Consiglio d Amministrazione è tenuto contestualmente ad indicare le azioni idonee a riportare la gestione in equilibrio. Art. 6 Il controllo consuntivo Per quanto attiene la verifica ex-post della gestione, il Consiglio d amministrazione predispone la relazione sulla gestione nella quale sono evidenziate, fra l altro, le operazioni compiute ed i provvedimenti adottati in attuazione di quanto previsto nel programma annuale. In particolare la relazione gestionale deve riferire in merito all andamento dell attività dei servizi e dei lavori affidati e degli investimenti effettuati. Il consiglio d amministrazione illustra la relazione all Assemblea dei soci, in sede di approvazione del bilancio d esercizio. Copia del bilancio d esercizio e dei relativi allegati, approvati dall Assemblea dei soci è trasmessa al comune entro 15 giorni dall approvazione e verrà presentata al consiglio comunale. La società è tenuta a trasmettere al comune, negli stessi termini, il bilancio consolidato di gruppo ed il bilancio d esercizio di tutte le società del gruppo tenute al consolidamento. Art. 7 Flussi informativi e particolari funzioni di controllo 2

3 Ferma restando la previsione del successivo art. 9 Obblighi di informazione degli amministratori verso il Comune di Argenta, la Società cura l acquisizione e la trasmissione agli uffici comunali delle informazioni e documenti di cui questi ultimi hanno necessità per l espletamento dell attività amministrativa, nonché in relazione ad obblighi di comunicazione, controllo e pubblicità previsti dalle norme in vigore. In particolare trasmette al Comune le informazioni necessarie alla redazione del bilancio di previsione, del rendiconto della gestione, del certificato al bilancio di previsione, del certificato al conto di bilancio, dei questionari al bilancio ed al rendiconto, richiesti dalla Corte dei Conti al Collegio dei Revisori, nonché necessarie per ad ogni altro adempimento od attività di controllo. Entro il 31 marzo di ciascun anno, fornisce al Comune le informazioni necessarie affinché quest ultimo possa provvedere, entro il successivo 30 aprile, alla trasmissione al Dipartimento della Funzione Pubblica dei dati previsti dall art. 1, comma 587, della L. 296/2006 relativamente alle società partecipate. Trasmette semestralmente al Comune, entro il 31 marzo ed il 30 settembre di ogni anno, i dati di cui all art. 1, comma 735, della L. 296/2006 (incarichi e compensi degli amministratori di società) affinché quest ultimo possa provvedere alla prevista pubblicazione all Albo pretorio. Entro il 31 marzo ed il 30 settembre di ogni anno, la società trasmette al Comune i dati per il controllo del rispetto: a) dell art. 1, comma 718, della L. 296/2006 (non corresponsione di emolumenti da parte della società ai propri amministratori che sono anche amministratori comunali); b) dell art. 1, commi , della L. 296/2006 (limiti agli emolumenti corrisposti ai propri amministratori); c) dell art. 1, comma 729, della L. 296/2006 (limite al numero dei componenti dei C.d.A. della società a totale partecipazione pubblica locale); d) ogni altra eventuale informazione necessaria all adempimento od alla verifica del rispetto di disposizioni normative. La società dovrà trasmettere identiche informazioni anche per le società dalla stessa partecipate e, qualora rilevi situazioni di non conformità, interverrà direttamente ed immediatamente nei confronti delle società partecipate adottando le misure necessarie. Il comune può sempre eseguire e richiedere in qualsiasi momento verifiche in ordine alla regolarità della gestione corrente per accertarne l economicità, la redditività e la razionalità ed effettuare, comunque, controlli analoghi a quelli esercitati sui propri servizi. Art. 8 Nomina e revoca degli amministratori La nomina e la revoca dei componenti del Consiglio di Amministrazione è riservata al Comune di Argenta a norma dell art del Codice Civile e dello Statuto societario. Alla nomina provvede il Sindaco, con proprio decreto, sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale ai sensi dell art.10, del presente Regolamento. Alla revoca provvede parimenti il Sindaco, con proprio decreto. Art. 9 Obblighi di informazione e di consultazione preventiva degli amministratori verso il Comune di Argenta Gli amministratori della Società nominati direttamente dal Comune di Argenta sono obbligati al puntuale rispetto delle disposizioni di legge che impongono la trasmissione di informazioni e documenti al Comune di Argenta e, per esso, ai suoi organi e uffici. Gli amministratori della Società informano tempestivamente il Sindaco circa le riunioni in calendario dell Assemblea dei soci in modo da consentire la convocazione degli organi comunali competenti. 3

4 Alle disposizioni contenute nel presente regolamento, si uniformano anche gli amministratori nominati direttamente dal Comune di Argenta ed in carica al momento della sua pubblicazione all Albo Pretorio. Art.10 La competenza del Consiglio Comunale Il Consiglio comunale esprime le proprie funzioni di indirizzo politico- amministrativo e di controllo attraverso l adozione di specifici atti deliberativi in relazione alle materie/operazioni sottoelencate da intendersi come atti fondamentali per l attività della società: a) modifiche allo statuto della società ; b) emissioni di obbligazioni ; c) scioglimento della società ; d) nomina, sostituzione, poteri dei liquidatori; e) variazioni al capitale sociale; f) conferimenti patrimoniali; g) indirizzi generali di gestione dei beni e servizi pubblici affidati, gestione dei cespiti conferiti e nuovi investimenti nel settore sportivo, culturale e del tempo libero, nel caso in cui non siano previsti nel budget approvato dall Assemblea dei soci; h) costituzione o variazione delle quote di partecipazione a società pubbliche, private o consorzi, nonchè sul recesso, qualora l operazione comporti un impegno finanziario superiore ad ,00 i) su acquisizioni di partecipazioni in altre società o recessi da parte di società controllate quando l impegno finanziario supera i ,00 euro; j) indirizzi contenenti le linee strategiche obiettivi, le linee di sviluppo operativo dei singoli servizi ed attività,gli investimenti e le loro copertura finanziaria; k) sull affidamento diretto di beni e servizi in-house providing; l) atti di investimento, indebitamento, acquisto di beni immobili e di diritti reali immobiliari e alienazioni immobiliari che comportino una variazione superiore al 30% del valore previsto nel budget approvato dall Assemblea dei soci; m) atti di investimento, indebitamento, acquisto di beni immobili e di diritti reali immobiliari e alienazioni immobiliari non previsti nel budget approvato dall Assemblea dei soci di valore superiore ad ,00; Nelle materie di cui ai punti b), c), d), g), h), i), k), l), m) il Consiglio Comunale esprime il proprio indirizzo al Sindaco del Comune che lo assume per la partecipazione all assemblea dei soci. Il Consiglio Comunale esprime, inoltre, il proprio indirizzo al Sindaco del Comune (ai sensi dell art.42, comma 2, lett.m) del TUEL) che lo assume per la nomina diretta degli amministratori e dei sindaci delle società partecipate. Art. 11 La competenza della Giunta La Giunta comunale, interviene con propria deliberazione in ausilio e supporto al Sindaco, su richiesta di quest ultimo, per quanto non espressamente riservato dalla Legge o dalle presenti disposizioni alla competenza del Consiglio comunale. In particolare: a) determinazione numero degli amministratori b) rinuncia e/o transazione delle azioni di responsabilità c) conferimento e revoca incarico di revisore unico o società di revisione d) approvazione bilancio d esercizio della società e distribuzione utili 4

5 Art.12 La competenza del Sindaco Il Sindaco, nella sua qualità di legale rappresentante dell ente, partecipa alle assemblee dei soci delle Società previa deliberazione del Consiglio comunale o della Giunta Comunale secondo quanto previsto agli articoli 10 e 11 del presente Regolamento. Il Sindaco con proprio decreto procede a nominare direttamente gli amministratori ed i componenti del collegio sindacale, per i quali lo Statuto delle società partecipate prevede tale facoltà, ai sensi dell art del codice civile. Art.13 La competenza degli Uffici comunali Le disposizioni del presente articolo hanno valore di criteri generali per i provvedimenti di competenza della Giunta Comunale in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi. La Giunta, nell ambito dell organizzazione della struttura amministrativa comunale, individua il servizio cui sono assegnate le funzioni di coordinamento dei rapporti e dei flussi informativi tra il comune e le società a totale partecipazione dell ente locale. La gestione dei contratti di servizio e degli affidamenti alle società partecipate afferisce funzionalmente agli uffici comunali competenti in relazione ai singoli contratti ed affidamenti. 5

COMUNE DI CORTONA REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO ANALOGO NELLE SOCIETA IN HOUSE

COMUNE DI CORTONA REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO ANALOGO NELLE SOCIETA IN HOUSE COMUNE DI CORTONA Provincia di Arezzo Area Amministrativa REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO ANALOGO NELLE SOCIETA IN HOUSE Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 62/2017 INDICE Art. 1 - Controllo

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO ANALOGO NELLE SOCIETA IN HOUSE 2016

REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO ANALOGO NELLE SOCIETA IN HOUSE 2016 SERVIZIO RAGIONERIA E PARTECIPATE REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO ANALOGO NELLE SOCIETA IN HOUSE 2016 (ai sensi delle disposizioni dettate dal D.Lgs. 175/2016) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO

CODICE DI COMPORTAMENTO CODICE DI COMPORTAMENTO INDICE IL CODICE DI COMPORTAMENTO 3 1. PREMESSA 3 2. PRINCIPALI OBBLIGHI DI INFORMAZIONE DELL ORGANO AMMINISTRATIVO 3 3. PIANO STRATEGICO OPERATIVO 4 4. PRINCIPALI OBBLIGHI DI INFORMAZIONE

Dettagli

sulle modalità di esercizio del controllo analogo sulla Società strumentale A.SE. Azienda Servizi Spoleto S.p.A.

sulle modalità di esercizio del controllo analogo sulla Società strumentale A.SE. Azienda Servizi Spoleto S.p.A. Città di Spoleto Segreteria generale.......... Regol@mento sulle modalità di esercizio del controllo analogo sulla Società strumentale A.SE. Azienda Servizi Spoleto S.p.A. Il Regolamento sulle modalità

Dettagli

Società Ambiente del Sud-Ovest Milanese s.r.l. Sede Sociale ed Amministrativa: Via Roma, Gaggiano (MI) Italia

Società Ambiente del Sud-Ovest Milanese s.r.l. Sede Sociale ed Amministrativa: Via Roma, Gaggiano (MI) Italia Società Ambiente del Sud-Ovest Milanese s.r.l. Sede Sociale ed Amministrativa: Via Roma, 36 20083 Gaggiano (MI) Italia Tel. 02.908.99.285 Fax 02.908.99.293 www.sasom.it e-mail: segreteria@sasom.it REGOLAMENTO

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO

CODICE DI COMPORTAMENTO CODICE DI COMPORTAMENTO Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 7 del 28 gennaio 2015 1 INDICE Premessa... 3 1. Codice Etico... 3 2. Regolamento gare... 4 3. Gli obblighi informativi

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DEL CONTROLLO ANALOGO DELLA SOCIETA PARTECIPATA. (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 21 del 29 aprile 2013)

REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DEL CONTROLLO ANALOGO DELLA SOCIETA PARTECIPATA. (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 21 del 29 aprile 2013) REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DEL CONTROLLO ANALOGO DELLA SOCIETA PARTECIPATA (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 21 del 29 aprile 2013) 2 Art. 1 - Ambito di applicazione e modalità di controllo

Dettagli

COMUNE DI MONTEMILETTO PROVINCIA DI AVELLINO

COMUNE DI MONTEMILETTO PROVINCIA DI AVELLINO REGOLAMENTO DELLE ATTIVITA DI INDIRIZZO E CONTROLLO SULLA MO.SE. S.p.A. Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.10 del 30.11.2013 Art. 1 Oggetto e ambito di applicazione Il presente Regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO SULLE SOCIETA PARTECIPATE E GLI ALTRI ORGANISMI GESTIONALI ESTERNI

REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO SULLE SOCIETA PARTECIPATE E GLI ALTRI ORGANISMI GESTIONALI ESTERNI Comune di Selargius (Provincia di Cagliari) REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO SULLE SOCIETA PARTECIPATE E GLI ALTRI ORGANISMI GESTIONALI ESTERNI Allegato A alla deliberazione del Consiglio Comunale n.. del

Dettagli

INDICE. Allegato n. 1 Modello di Codice di comportamento dei rappresentanti del Comune di Monteriggioni nominati in società soggetta a controllo.

INDICE. Allegato n. 1 Modello di Codice di comportamento dei rappresentanti del Comune di Monteriggioni nominati in società soggetta a controllo. Allegato A alla delibera C.C. n. 35 del 16/05/2017 Regolamento per il controllo analogo nelle società in house (ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 Testo unico in materia di società

Dettagli

VISTI gli articoli 33, sesto comma, 76 e 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 14 della legge 23 agosto 1988, n. 400; VISTA la legge

VISTI gli articoli 33, sesto comma, 76 e 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 14 della legge 23 agosto 1988, n. 400; VISTA la legge VISTI gli articoli 33, sesto comma, 76 e 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 14 della legge 23 agosto 1988, n. 400; VISTA la legge 9 maggio 1989, n. 168, recante istituzione del Ministero

Dettagli

Supporto adempimenti Società Partecipate

Supporto adempimenti Società Partecipate Supporto adempimenti Società Partecipate Introduzione Negli ultimi anni la tendenza alla esternalizzazione della gestione dei servizi pubblici ha portato gli enti locali a trasformarsi in Holding tuttavia

Dettagli

Il regolamento dei controlli interni

Il regolamento dei controlli interni Il regolamento dei controlli interni Allegato A deliberazione di Consiglio Comunale nr. 1 del 31-01-2013 INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 Art. 9 Art. 10 Art. 11 Servizio dei

Dettagli

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I I N T E R N I Approvato con delibera del Consiglio n. 48 del 16.10.2015 CAPO I PRINCIPI GENERALI Art. 1 Oggetto del Regolamento 1. Il presente

Dettagli

Vignola Patrimonio S.r.l.

Vignola Patrimonio S.r.l. Vignola Patrimonio S.r.l. Società a responsabilità limitata ad integrale partecipazione pubblica comunale Riferimenti normativi: Art. 2463 C.c. Art. 113 T.u.e.l. Capitale Sociale: 50.000 interamente versato

Dettagli

Il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. VISTI gli articoli 33 sesto comma, 76 e 87 quinto comma della Costituzione;

Il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. VISTI gli articoli 33 sesto comma, 76 e 87 quinto comma della Costituzione; Schema di decreto legislativo recante introduzione della contabilità economico-patrimoniale, della contabilità analitica e del bilancio unico nelle università in attuazione dell articolo 5, comma 1, lettera

Dettagli

Regolamento dei controlli interni

Regolamento dei controlli interni Regolamento dei controlli interni Titolo I Principi generali Art. 1 Oggetto 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione di un sistema di controlli interni sull attività del Comune di Modena, secondo

Dettagli

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE LE MODALITÀ DI ESERCIZIO DEL CONTROLLO ANALOGO SULLE SOCIETÀ IN HOUSE PROVIDING A TOTALE PARTECIPAZIONE DEL COMUNE DI SESTO

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE LE MODALITÀ DI ESERCIZIO DEL CONTROLLO ANALOGO SULLE SOCIETÀ IN HOUSE PROVIDING A TOTALE PARTECIPAZIONE DEL COMUNE DI SESTO REGOLAMENTO DISCIPLINANTE LE MODALITÀ DI ESERCIZIO DEL CONTROLLO ANALOGO SULLE SOCIETÀ IN HOUSE PROVIDING A TOTALE PARTECIPAZIONE DEL COMUNE DI SESTO FIORENTINO (ai sensi del D.Lgs. 175/2016 e ss.mm. e

Dettagli

DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE N. 531 DEL 18/04/2011, COME MODIFICATA DALLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N DEL 28/10/2013

DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE N. 531 DEL 18/04/2011, COME MODIFICATA DALLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N DEL 28/10/2013 DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE N. 531 DEL 18/04/2011, COME MODIFICATA DALLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 1499 DEL 28/10/2013 REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ Capo I Disposizioni Generali Articolo

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONTROLLO ANALOGO SULLA SOCIETA EN.FOR. Srl

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONTROLLO ANALOGO SULLA SOCIETA EN.FOR. Srl COMUNE DI FORNOVO DI TARO (Provincia di Parma) Piazza Libertà, 11 Tel. 0525/400611 Fax 0525/30310 e-mail: protocollo@postacert.comune.fornovo-di-taro.pr.it Codice Fiscale 00322400342 REGOLAMENTO PER LA

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA REGOLAMENTO IN MATERIA DI CONTROLLO SULLE SOCIETÀ PARTECIPATE DAL COMUNE DI IMOLA IN ATTUAZIONE DEL D.LGS. 18 AGOSTO 2016, N. 175

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI INDIRIZZO STRATEGICO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI INDIRIZZO STRATEGICO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI INDIRIZZO STRATEGICO Approvato con deliberazione dell Assemblea dei Soci del 18 giugno 2013. INDICE TITOLO I Disposizioni generali Articolo 1 Finalità e

Dettagli

REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI BOMPORTO PROVINCIA DI MODENA REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione consiliare n. 3 del 18.2.2013 Entrato in vigore il 20.2.2013 1 INDICE art. 1 - art. 2 - art. 3 - art.

Dettagli

C I T T À D I C O N E G L I A N O

C I T T À D I C O N E G L I A N O PROPOSTA DI DELIBERAZIONE CONSIGLIO N. PRDC - 4-2015 DEL 03-02-2015 OGGETTO: Conegliano Servizi S.p.A.. Approvazione scioglimento anticipato ai sensi art. 2484 e seguenti del Codice Civile. PREMESSO CHE:

Dettagli

CONVENZIONE PREMESSO CHE

CONVENZIONE PREMESSO CHE CONVENZIONE per l esercizio del controllo analogo congiunto su UMBRIA DIGITALE s.c.a.r.l. Il sottoscritto soggetto di diritto pubblico, in qualità di consorziato di UMBRIA DIGITALE s.c.a.r.l., in attuazione

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

Capo VI Disposizioni in materia di componenti degli organi amministrativi delle società partecipate dalla Regione

Capo VI Disposizioni in materia di componenti degli organi amministrativi delle società partecipate dalla Regione Disciplina della partecipazione regionale a società, associazioni fondazioni e altri organismi di diritto privato, ai sensi dell articolo 51 comma 1, dello Statuto. Norme in materia di componenti degli

Dettagli

PATTI PARASOCIALI DI CENTRO PADANE S.r.l. IN HOUSE - Versione TRA PREMESSO CHE

PATTI PARASOCIALI DI CENTRO PADANE S.r.l. IN HOUSE - Versione TRA PREMESSO CHE PATTI PARASOCIALI PER L ESERCIZIO DEL CONTROLLO ANALOGO CONGIUNTO, EX ART 2 CO 1 LETT D) D.LGS. 175 / 2016, TRA I SOCI DI CENTRO PADANE SRL Provincia di Brescia, in persona del [ ] Provincia di Cremona,

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 85 REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con D.C.P. del 14.3.2013 n. 6 reg. Modificato con D.C.P. del 28.4.2014 n. 22 reg. e con D.C.P. del 27.7.2017 n. 9 reg. INDICE

Dettagli

Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 13 del 19/03/2015

Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 13 del 19/03/2015 Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 13 del 19/03/2015 REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI CONTROLLO DELLE SOCIETA PARTECIPATE DAL COMUNE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO. TITOLO I: OGGETTO, FINALITA,

Dettagli

COMUNE DI RAGALNA PROVINCIA DI CATANIA

COMUNE DI RAGALNA PROVINCIA DI CATANIA COMUNE DI RAGALNA PROVINCIA DI CATANIA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione C.C. n. 12 del 09.4.2014 CAPO I PRINCIPI GENERALI Art. 1 - Oggetto del Regolamento 1. Il

Dettagli

Regolamento del sistema di controlli interni

Regolamento del sistema di controlli interni Regolamento del sistema di controlli interni I N D I C E TITOLO I PRINCIPI GENERALI Art. 1 Sistema dei controlli interni. Art. 2 controllo delle sezioni regionali della Corte dei Conti TITOLO II CONTROLLI

Dettagli

AUTOMOBILE CLUB VERONA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE

AUTOMOBILE CLUB VERONA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE AUTOMOBILE CLUB VERONA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE Approvato dal Consiglio Direttivo dell Automobile Club Verona nella riunione del 5 aprile 2002 Verona, maggio 2002 2 ART. 1 (Ambito di applicazione

Dettagli

COMUNE DI UTA. (Provincia di Cagliari) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI UTA. (Provincia di Cagliari) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI UTA (Provincia di Cagliari) Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 11 del 04/03/2013 REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI Art. 3 del D.L. 10 ottobre 2012, n. 174 convertito in L. 7 dicembre

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL CONTROLLO ANALOGO DI COMO ACQUA

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL CONTROLLO ANALOGO DI COMO ACQUA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL CONTROLLO ANALOGO DI COMO ACQUA INDICE TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1 Finalità e ambito di applicazione TITOLO II - COMITATO Articolo

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE DAL COMMISSARIO STRAORDINARIO CON I POTERI DELLA GIUNTA CAPITOLINA. Deliberazione n.

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE DAL COMMISSARIO STRAORDINARIO CON I POTERI DELLA GIUNTA CAPITOLINA. Deliberazione n. Protocollo RC n. 16082/16 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE DAL COMMISSARIO STRAORDINARIO CON I POTERI DELLA GIUNTA CAPITOLINA L anno duemilasedici, il giorno di mercoledì venticinque del

Dettagli

REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI C O M U N E D I O R N A G O P R O V I N C I A D I M O N Z A E B R I A N Z A REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI Adottato con delibera di Consiglio Comunale n. 2 del 31 gennaio 2013 1 I n d i c e Art. 1 Oggetto

Dettagli

COMUNE DI LAZISE (Provincia di Verona) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI LAZISE (Provincia di Verona) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI LAZISE (Provincia di Verona) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI INDICE CAPO I OGGETTO DEL REGOLAMENTO E PRINCIPI DI ORGANIZZAZIONE Articolo 1 - Oggetto Articolo 2 - Servizio dei controlli interni

Dettagli

CITTA DIORBASSANO (Provincia di Torino) REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

CITTA DIORBASSANO (Provincia di Torino) REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI CITTA DIORBASSANO (Provincia di Torino) REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del C.C. n. 6 del 15.02.2013 Indice Art. 1 - Oggetto Art. 2 - Finalità Art. 3 Soggetti

Dettagli

PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 66 del 4 novembre 2014 REVISIONE 00 1 INDICE PREMESSA... 3 Funzioni della Società... 3 Premessa

Dettagli

Elementi di dettaglio

Elementi di dettaglio REGOLAMENTO DI ATENEO PER L AMMINISTRAZIONE, LA FINANZA E LA CONTABILITÀ: Elementi di dettaglio Genova 5 luglio, 2012 Simonetta Ranalli ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA CONTABILE Principi: 1. L università adotta

Dettagli

ALLEGATO A. Valle Umbria Servizi s.p.a. ATTUAZIONE DEL CONTROLLO ANALOGO

ALLEGATO A. Valle Umbria Servizi s.p.a. ATTUAZIONE DEL CONTROLLO ANALOGO ALLEGATO A Valle Umbria Servizi s.p.a. ATTUAZIONE DEL CONTROLLO ANALOGO Modalità per la nomina, la composizione ed il funzionamento del coordinamento dei soci REGOLAMENTO Luglio 2008 1 Premesso che: -

Dettagli

condividiamo la conoscenza

condividiamo la conoscenza LABORATORI DIDATTICI PER REVISORI DEGLI ENTI LOCALI Quattro giornate formative, di alto profilo pratico, per gruppi ristretti di lavoro, con la guida di Revisori di esperienza ventennale nella revisione

Dettagli

CAPO I - Disposizioni urgenti relative ai collegi dei revisori dei conti degli enti e agenzie regionali

CAPO I - Disposizioni urgenti relative ai collegi dei revisori dei conti degli enti e agenzie regionali Disposizioni urgenti relative ai collegi dei revisori dei conti degli enti e agenzie regionali. Modifiche alle l.r. 24/1994, 83/1995, 59/1996, 65/1997, 60/1999, 6/2000, 32/2002, 40/2005, 30/2009, 39/2009

Dettagli

art.150, I c. D. Lgs. n. 58/1998

art.150, I c. D. Lgs. n. 58/1998 L Amministratore Delegato 1 INDICE 1. Premessa 3 1.1 Riferimenti normativi 3 1.2 Obiettivi perseguiti 4 2. Tipologia delle informazi o n i 5 2.1 Natura delle informazioni 5 2.2 Attività svolte 5 2.3 Operazioni

Dettagli

COMUNE DI BIELLA REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI BIELLA REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI BIELLA REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione C.C. n. 93 del 19.12.2012 ARTICOLO 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento, in esecuzione di quanto previsto dall art. 147 del

Dettagli

COMUNE DI RONCELLO (Provincia di Monza e Brianza) REGOLAMENTO DISCIPLINANTE I CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI RONCELLO (Provincia di Monza e Brianza) REGOLAMENTO DISCIPLINANTE I CONTROLLI INTERNI COMUNE DI RONCELLO (Provincia di Monza e Brianza) REGOLAMENTO DISCIPLINANTE I CONTROLLI INTERNI INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 Servizio dei controlli interni Unità di controllo

Dettagli

Attribuzioni riservate ex art c.c. in via esclusiva al Consiglio di. Amministrazione

Attribuzioni riservate ex art c.c. in via esclusiva al Consiglio di. Amministrazione Attribuzioni riservate ex art. 2381 c.c. in via esclusiva al Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione si riserva le seguenti attribuzioni, oltre a quelle non delegabili per legge e,

Dettagli

Attività e responsabilità degli amministratori nella Governance d impresa

Attività e responsabilità degli amministratori nella Governance d impresa Attività e responsabilità degli amministratori nella Governance d impresa Avv. Edoardo Courir Partner, Bird & Bird Sommario Modelli di corporate governance Ordinario Dualistico Monistico Compiti degli

Dettagli

OMB INTERNATIONAL SRL IN LIQUIDAZIONE. Relazione del Collegio Sindacale. 91 OMB International Srl in liquidazione Bilancio di liquidazione al

OMB INTERNATIONAL SRL IN LIQUIDAZIONE. Relazione del Collegio Sindacale. 91 OMB International Srl in liquidazione Bilancio di liquidazione al OMB INTERNATIONAL SRL IN LIQUIDAZIONE Relazione del Collegio Sindacale 91 OMB International Srl in liquidazione Bilancio di liquidazione al 31.12.16 OMB International S.r.l. in Liquidazione Sede: Brescia

Dettagli

C O M U N E DI IGLESIAS

C O M U N E DI IGLESIAS C O M U N E DI IGLESIAS (PROVINCIA DI CARBONIA - IGLESIAS) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONTROLLO ANALOGO Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 5 del 30.01.2015 Titolo I Disposizioni

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 08 febbraio 2016, n. 3

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 08 febbraio 2016, n. 3 REGIONE PIEMONTE Legge regionale 08 febbraio 2016, n. 3 "Modifiche alla legge regionale 3 settembre 1991, n. 43 (Nuova disciplina dell'istituto di ricerche economico e sociali del Piemonte I.R.E.S.. Abrogazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E LA GESTIONE DELLA ISTITUZIONE TEATRO COMUNALE DI FERRARA

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E LA GESTIONE DELLA ISTITUZIONE TEATRO COMUNALE DI FERRARA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E LA GESTIONE DELLA ISTITUZIONE TEATRO COMUNALE DI FERRARA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E LA GESTIONE DELLA ISTITUZIONE TEATRO COMUNALE DI FERRARA (approvato dal Consiglio

Dettagli

per l Emilia - Romagna

per l Emilia - Romagna Deliberazione n. 644/2010/INPR REPUBBLICA ITALIANA la Corte dei conti in Sezione regionale del controllo per l Emilia - Romagna composta dai Magistrati Dr. Mario Donno Dr. Massimo Romano Dr. Sergio Basile

Dettagli

PROCEDURA PER LE INFORMAZIONI AL COLLEGIO SINDACALE

PROCEDURA PER LE INFORMAZIONI AL COLLEGIO SINDACALE PROCEDURA PER LE INFORMAZIONI AL COLLEGIO SINDACALE art. 150, I comma, D. Lgs. n. 58/1998 Amministratore Delegato e Direttore Generale pag. 1 di 7 dicembre 2013 INDICE 1 PREMESSA... 3 1.1 Riferimenti normativi...

Dettagli

Codice di Corporate Governance

Codice di Corporate Governance Codice di Corporate Governance Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 8 del 28 gennaio 2015 INDICE 1. INTRODUZIONE... 3 2. ORGANIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ... 5 2.1 Assemblea dei Soci...

Dettagli

Conferimenti di capitale e partecipazioni azionarie

Conferimenti di capitale e partecipazioni azionarie EP022 Conferimenti di capitale e partecipazioni azionarie Documentazione 1 da produrre per l istruttoria di affidamento ai sensi della Circolare 1280 del 27 giugno 2013 Domanda di prestito (Mod. EP001/prestito

Dettagli

Disciplina relativa al controllo analogo per l affidamento di attività in house providing agli organismi partecipati dalla Regione Sardegna.

Disciplina relativa al controllo analogo per l affidamento di attività in house providing agli organismi partecipati dalla Regione Sardegna. Allegato alla Delib.G.R. n. 17/32 del 27.4.2010 Disciplina relativa al controllo analogo per l affidamento di attività in house providing agli organismi partecipati dalla Regione Sardegna Direttive SOMMARIO

Dettagli

COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA. Regolamento. per la disciplina dei controlli interni

COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA. Regolamento. per la disciplina dei controlli interni COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA Regolamento per la disciplina dei controlli interni Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n.09 in data 14.03.2013. I N D I C E TITOLO I PRINCIPI GENERALI

Dettagli

COMUNE DI PAESE. Provincia di Treviso REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI PAESE. Provincia di Treviso REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI PAESE Provincia di Treviso REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 3 del 24 gennaio 2013 I N D I C E Art. 1 Servizio dei controlli

Dettagli

Deliberazione n.100/2008/progr. Corte dei conti. per l Emilia - Romagna. composta dai Magistrati ***

Deliberazione n.100/2008/progr. Corte dei conti. per l Emilia - Romagna. composta dai Magistrati *** Deliberazione n.100/2008/progr. REPUBBLICA ITALIANA la Corte dei conti in Sezione regionale del controllo per l Emilia - Romagna composta dai Magistrati dr. Mario Donno dr. Carlo Coscioni dr.ssa Rosa Fruguglietti

Dettagli

Technogym S.p.A. Regolamento del comitato controllo e rischi

Technogym S.p.A. Regolamento del comitato controllo e rischi Technogym S.p.A. Regolamento del comitato controllo e rischi 1 CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1 Ambito di applicazione Il presente regolamento (di seguito il Regolamento ) disciplina i compiti e

Dettagli

SEMBLEE DEI SOCI NELLE S.P.A.

SEMBLEE DEI SOCI NELLE S.P.A. SOMMARIO SCHEMA DI SINTESI PARTICOLARITÀ IN TEMA DI AS- SEMBLEE DEI SOCI NELLE S.P.A. SCHEMA RIASSUNTIVO DELLE MO- DIFICHE ASSEMBLEE DEI SOCI NELLA S.P.A. Artt. 2363-2369 Codice Civile - D. Lgs. 17.01.2003,

Dettagli

Bozza REGOLAMENTO SULL ORDINAMENTO FINANZIARIO E CONTABILE. Croce Rossa Italiana Comitato Nazionale

Bozza REGOLAMENTO SULL ORDINAMENTO FINANZIARIO E CONTABILE. Croce Rossa Italiana Comitato Nazionale Croce Rossa Italiana Comitato Nazionale SULL ORDINAMENTO FINANZIARIO E CONTABILE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI 1. OGGETTO E SCOPO DEL 1.1 Il presente Regolamento, previsto dall articolo 42.2 dello Statuto

Dettagli

INDIRIZZI PER LA NOMINA E LA DESIGNAZIONE DI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE ED ISTITUZIONI

INDIRIZZI PER LA NOMINA E LA DESIGNAZIONE DI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE ED ISTITUZIONI INDIRIZZI PER LA NOMINA E LA DESIGNAZIONE DI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE ED ISTITUZIONI Adottato con deliberazione Consiglio Comunale n. 5 del 13/02/2018 www.comune.genova.it agg. DCC

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA PARTECIPAZIONE

REGOLAMENTO SULLA PARTECIPAZIONE Croce Rossa Italiana Comitato Nazionale REGOLAMENTO SULLA PARTECIPAZIONE DEI COMITATI C.R.I. A CONSORZI, IMPRESE SOCIALI ED ASSOCIAZIONI TEMPORANEE 1. OGGETTO 1.1 Le disposizioni del presente Regolamento

Dettagli

R E G O L A M E N T O S U I

R E G O L A M E N T O S U I COMUNE DI PELAGO (Provincia di Firenze) R E G O L A M E N T O S U I C O N T R O L L I I N T E R N I Approvato con deliberazione consiliare n. del 31.1.2013 1 CAPO I PRINCIPI GENERALI Art. 1 Oggetto del

Dettagli

CITTA DI GALATONE REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE DI CONTROLLO E GARANZIA DI CUI ALLA DELIBERA C.C. N. 46 DEL

CITTA DI GALATONE REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE DI CONTROLLO E GARANZIA DI CUI ALLA DELIBERA C.C. N. 46 DEL s CITTA DI GALATONE Provincia di Lecce Via Colonna n. 6/8 Tel.0833861039 fax 0833861039 www.comune.galatone.le.it e-mail urp@comune.galatone.le.it Cod. Fisc. 82001290756 Part.IVA 02377220757. REGOLAMENTO

Dettagli

COMUNE DI CALENZANO REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DEL CONTROLLO ANALOGO SULLE SOCIETA IN HOUSE

COMUNE DI CALENZANO REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DEL CONTROLLO ANALOGO SULLE SOCIETA IN HOUSE COMUNE DI CALENZANO REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DEL CONTROLLO ANALOGO SULLE SOCIETA IN HOUSE Approvato con deliberazione consiliare n.4.del 23.01.2017 INDICE Articolo 1 Riferimenti normativi ed Oggetto

Dettagli

Approvato con det. n. 5/2015 e revisionato a seguito Det. DG n. 7 del 30/01/2015 (inserimento Redazione ) SETTORE STRATEGIE E CONTROLLO PARTECIPATE

Approvato con det. n. 5/2015 e revisionato a seguito Det. DG n. 7 del 30/01/2015 (inserimento Redazione ) SETTORE STRATEGIE E CONTROLLO PARTECIPATE Approvato con det. n. 5/2015 e revisionato a seguito Det. DG n. 7 del 30/01/2015 (inserimento Redazione ) SETTORE STRATEGIE E CONTROLLO PARTECIPATE SETTORE STRATEGIE E CONTROLLO PARTECIPATE DIRETTORE DI

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI Art. 1 Costituzione - Presidenza 1. Il Comitato Controllo e Rischi (già Comitato per il Controllo Interno) è costituito con delibera del Consiglio di Amministrazione

Dettagli

Indice generale. Presentazione... pag. 7. Capitolo III. Caratteri generali delle società operanti nell ordinamento italiano

Indice generale. Presentazione... pag. 7. Capitolo III. Caratteri generali delle società operanti nell ordinamento italiano 569 Indice generale Presentazione... pag. 7 Capitolo I Caratteri generali delle società operanti nell ordinamento italiano 1. Nozione giuridica di società e requisiti del contratto di società...» 9 2.

Dettagli

COMUNE DI LEVICO TERME (Provincia di Trento) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI LEVICO TERME (Provincia di Trento) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI LEVICO TERME (Provincia di Trento) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 23 dd. 15.06.2016 INDICE CAPO I OGGETTO DEL REGOLAMENTO E PRINCIPI DI

Dettagli

Comune di Monte Argentario ( Provincia di Grosseto ) REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO ANALOGO DELLE SOCIETA CONTROLLATE O PARTECIPATE

Comune di Monte Argentario ( Provincia di Grosseto ) REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO ANALOGO DELLE SOCIETA CONTROLLATE O PARTECIPATE Comune di Monte Argentario ( Provincia di Grosseto ) REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO ANALOGO DELLE SOCIETA CONTROLLATE O PARTECIPATE Art. 1 - Ambito di applicazione e modalità di controllo Le disposizioni

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Premessa... IL VERBALE DEL CDA E DELL ASSEMBLEA: PROFILI GENERALI PARTE PRIMA

INDICE SOMMARIO. Premessa... IL VERBALE DEL CDA E DELL ASSEMBLEA: PROFILI GENERALI PARTE PRIMA SOMMARIO Premessa... XI PARTE PRIMA IL VERBALE DEL CDA E DELL ASSEMBLEA: PROFILI GENERALI CAPITOLO 1 FUNZIONI E COMPETENZE DELL ASSEMBLEA DEI SOCI E DEL CDA NELLE SOCIETÀ PER AZIONI di ALESSANDRO BOTTINO

Dettagli

La cassetta dei nuovi attrezzi per il welfare regionale e territoriale

La cassetta dei nuovi attrezzi per il welfare regionale e territoriale La cassetta dei nuovi attrezzi per il welfare regionale e territoriale Bologna, 21 ottobre 2008 La contabilità economico-patrimoniale nelle Asp dell Emilia-Romagna: approfondimenti tecnico-contabili Moderatore:

Dettagli

Città di Tortona Provincia di Alessandria

Città di Tortona Provincia di Alessandria Città di Tortona Provincia di Alessandria REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 5 del 24/01/2013. Pagina 1 di 7 Sommario

Dettagli

DIRITTO SOCIETARIO SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DELL ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI ROMA

DIRITTO SOCIETARIO SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DELL ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI ROMA DIRITTO SOCIETARIO SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DELL ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI ROMA STRUTTURA GENERALE CORSO SULLE SOCIETA DI PERSONE (115 ore) 1 MODULO ordinamento sociale

Dettagli

SOCIETA DELLA SALUTE DELLA VALDINIEVOLE Piazza XX Settembre, Pescia (PT) Codice Fiscale

SOCIETA DELLA SALUTE DELLA VALDINIEVOLE Piazza XX Settembre, Pescia (PT) Codice Fiscale SOCIETA DELLA SALUTE DELLA VALDINIEVOLE Piazza XX Settembre, 22 51017 Pescia (PT) Codice Fiscale 91025730473 PROVVEDIMENTO n. 134 del 04.05.2016 Oggetto: Affidamento d incarico al Geom. Marco Ieri di Massa

Dettagli

Settore Ambiente, Patrimonio e Partecipazioni

Settore Ambiente, Patrimonio e Partecipazioni AMB./16/determina2010/LZ Protocollo generale DETERMINAZIONE N. 51 DEL 29.09.2010 OGGETTO: CONSORZI E SOCIETA PARTECIPATE DAL COMUNE DI COMACCHIO ADEMPIMENTI AI SENSI DELL ART. 1 COMMA 735 DELLA LEGGE N.

Dettagli

Debiti fuori bilancio

Debiti fuori bilancio EP023 Debiti fuori bilancio Documentazione 1 da produrre per l istruttoria di affidamento ai sensi della Circolare 80 del 27 giugno 2013 Domanda di prestito (Mod. EP001/prestito ordinario) Domanda di prestito.

Dettagli

COMUNE DI LIGNANO SABBIADORO (Provincia di Udine) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI. (versione minima per enti con meno di 15.

COMUNE DI LIGNANO SABBIADORO (Provincia di Udine) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI. (versione minima per enti con meno di 15. COMUNE DI LIGNANO SABBIADORO (Provincia di Udine) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI (versione minima per enti con meno di 15.000 abitanti) Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 124 del 20.12.2012

Dettagli

CONFERENZA ISTITUZIONALE DEGLI ENTI SOCI PER IL CONTROLLO ANALOGO SULLA SOCIETÀ UMBRIA SALUTE SCARL REGOLAMENTO

CONFERENZA ISTITUZIONALE DEGLI ENTI SOCI PER IL CONTROLLO ANALOGO SULLA SOCIETÀ UMBRIA SALUTE SCARL REGOLAMENTO CONFERENZA ISTITUZIONALE DEGLI ENTI SOCI PER IL CONTROLLO ANALOGO SULLA SOCIETÀ UMBRIA SALUTE SCARL REGOLAMENTO Art. 1 Istituzione 1. E istituita in esecuzione dell art. 22 dello Statuto Sociale di Umbria

Dettagli

COMUNE DI PAVONE CANAVESE (Provincia di TORINO)

COMUNE DI PAVONE CANAVESE (Provincia di TORINO) COMUNE DI PAVONE CANAVESE (Provincia di TORINO) REGOLAMENTO COMUNALE DEI CONTROLLI INTERNI EX ART. 3 DEL D.L. 174/2012 CONVERTITO IN LEGGE 213/2012 Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n.

Dettagli

COMUNE DI PARMA SEGRETERIA GENERALE

COMUNE DI PARMA SEGRETERIA GENERALE COMUNE DI PARMA SEGRETERIA GENERALE ESTRATTO DAL PROCESSO VERBALE N. 8 GIUNTA COMUNALE IN DATA 02/08/2012 DELL ADUNANZA DELLA Deliberazione n. 113 / 8 L anno duemiladodici, questo giorno due (02) del mese

Dettagli

Debiti fuori bilancio

Debiti fuori bilancio EP023 Debiti fuori bilancio Documentazione 1 da produrre per l istruttoria di affidamento ai sensi della Circolare 1280 del 27 giugno 2013 Domanda di prestito (Mod. EP001/prestito ordinario) Domanda di

Dettagli

REGOLAMENTO DI CONTABILITA

REGOLAMENTO DI CONTABILITA REGOLAMENTO DI CONTABILITA INDICE ART. 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO pag 3 ART. 2 CONTABILITÀ GENERALE pag 3 ART. 3 DOCUMENTI E LIBRI OBBLIGATORI... pag 3 ART. 4 IL PIANO PROGRAMMA. pag 3 ART. 5 BILANCIO

Dettagli

Settore Ambiente, Patrimonio e Partecipazioni

Settore Ambiente, Patrimonio e Partecipazioni AMB./07/determina2010/LZ Protocollo generale DETERMINAZIONE N.16 DEL 02.04.2010 OGGETTO: CONSORZI E SOCIETA PARTECIPATE DAL COMUNE DI COMACCHIO ADEMPIMENTI AI SENSI DELL ART. 1 COMMA 735 DELLA LEGGE N.

Dettagli

Conferimenti di capitale e partecipazioni azionarie

Conferimenti di capitale e partecipazioni azionarie EP022 Conferimenti di capitale e partecipazioni azionarie Documentazione 1 da produrre per l istruttoria di affidamento ai sensi della Circolare 1280 del 27 giugno 2013 Domanda di prestito (Mod. EP001/prestito

Dettagli

COMUNE DI TREVISO REGOLAMENTI

COMUNE DI TREVISO REGOLAMENTI COMUNE DI TREVISO REGOLAMENTI CONTROLLI INTERNI Regolamento dei controlli interni Art. 1 - Controlli interni... 1 Art. 2 - Controllo preventivo di regolarità amministrativa e contabile. 1 Art. 3 - Controllo

Dettagli

REGOLAMENTO SULLE MODALITÀ DI ESERCIZIO CONGIUNTO DEL CONTROLLO ANALOGO SULL IN HOUSE PROVIDER

REGOLAMENTO SULLE MODALITÀ DI ESERCIZIO CONGIUNTO DEL CONTROLLO ANALOGO SULL IN HOUSE PROVIDER REGOLAMENTO SULLE MODALITÀ DI ESERCIZIO CONGIUNTO DEL CONTROLLO ANALOGO SULL IN HOUSE PROVIDER CONTARINA S.P.A., NONCHÉ DELLE ALTRE ATTIVITÀ DI CONTROLLO ED INDIRIZZO PREVISTE DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI

Dettagli

Università degli Studi di Messina Regolamento per l attività di indirizzo e controllo sulle società in house providing

Università degli Studi di Messina Regolamento per l attività di indirizzo e controllo sulle società in house providing Università degli Studi di Messina Regolamento per l attività di indirizzo e controllo sulle società in house providing (Emanato con Decreto Rettorale n. 1049 del 22 Maggio 2017) Articolo 1 Finalità ed

Dettagli

CORSO BASE: La revisione economico-finanziaria negli Enti Locali

CORSO BASE: La revisione economico-finanziaria negli Enti Locali CORSO BASE: La revisione economico-finanziaria negli Enti Locali Il Rendiconto dei Gestione degli Enti Locali Formazione autoprodotta O.D.C.E.C. Perugia Anno 2014 Dr. Dante De Paolis Comune di Perugia

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI PER L ANNO 2015

REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI PER L ANNO 2015 Deliberazione n. 1045/2014/INPR REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL VENETO APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA DI CONTROLLO PER L ANNO 2015 La Sezione Regionale di Controllo

Dettagli

DECRETO DEL SINDACO METROPOLITANO

DECRETO DEL SINDACO METROPOLITANO COPIA DECRETO DEL SINDACO METROPOLITANO del 23.05.2016 Rep. Gen. n. 134/2016 Atti n. 110493\2016-2.10/2016/26 Oggetto: Designazione di due componenti del Collegio dei Revisori dell Istituto per la Scienza

Dettagli

REGOLAMENTO SULL ORDINAMENTO

REGOLAMENTO SULL ORDINAMENTO Croce Rossa Italiana Comitato Nazionale SULL ORDINAMENTO FINANZIARIO E CONTABILE DELL ASSOCIAZIONE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI 1. OGGETTO E SCOPO DEL 1.1 Il presente Regolamento,

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI. ART. 3 D.L n.174 convertito nella L n.213

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI. ART. 3 D.L n.174 convertito nella L n.213 REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI ART. 3 D.L.10.10.2012 n.174 convertito nella L. 07.12.2012 n.213 Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 08 del 09.01.2013 INDICE Art. 1 Art. 2 TITOLO

Dettagli