Il Tesoriere d Impresa in un contesto di crisi
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- Renata Bono
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1 La misurazione dei costi bancari e del cash management Milano, Assolombarda, Sala Falck, 29 giugno 2010 Il Tesoriere d Impresa in un contesto di crisi Cesare Conti* * Università Bocconi, Dipartimento di Finanza, Docente di Financial Risk Management e Finanza Operativa nelle Imprese e negli Enti 1
2 Cosa ci consegna la crisi? (1/2) Una drastica contrazione della domanda ed un eccesso di capacità produttiva che sarà difficile da smaltire nel breve termine Un pesante aumento dell indebitamento sia pubblico sia privato, originato dalla necessità di tamponare la crisi. Da cui la forte tentazione di ridimensionare l indebitamento lasciando correre l inflazione ( debtflation temptation ) Una speranza di crescita dovuta più al traino delle economie cinesi e indiana che ad una ripresa consistente dell Europa, dove gli effetti positivi della svalutazione dell euro saranno pressoché compensati dal permanere di bassi consumi dovuti all inasprimento del rigore delle politiche fiscali
3 Cosa ci consegna la crisi? (2/2) Lo spettro della sostenibilità dell area valutaria dell euro, messa in discussione dalle difficoltà della Grecia e dall acceso dibattito in corso in Germania Una persistente incertezza in merito ai contenuti e alla tempistica delle riforme dei mercati e degli intermediari finanziari, riforme che rischiano di non essere coordinate a livello globale Il perdurare forzato di politiche monetarie accomodanti (negli USA, in Europa e negli EM) e di abbondante liquidità, accompagnato ad una allocazione del capitale inefficiente, penalizzante per le PMI che dipendono dal sistema bancario e più favorevole per le grandi imprese che hanno accesso al mercato dei capitali
4 Il Tesoriere d Impresa in un contesto di crisi (1/3) Secondo il modello anglosassone, il Tesoriere d Impresa dovrebbe: 1. occuparsi di uno spettro molto ampio di attività, ovvero: Capital Markets & Funding Corporate Financial Management Cash & Liquidity Management Risk Management Treasury Organization & Control 2. essere ben integrato nella governance aziendale ed in particolare essere in stretto raccordo con il board, con cui dovrebbe condividere una treasury policy che definisce le aree di attività, gli obiettivi, i sistemi di controllo e di reporting
5 Il Tesoriere d Impresa in un contesto di crisi (2/3) In assenza di crescita la priorità dell impresa è la protezione del valore piuttosto che la creazione di valore. Il Tesoriere può dare un contributo al riguardo attraverso: 1. la redazione di un business plan attendibile, la programmazione e la protezione dei flussi attesi (treasury organization & risk management) 2. la predisposizione di prospetti informativi volti a comunicare con il mercato/banche per riequilibrare il rapporto di indebitamento e la struttura temporale del debito (funding & financial management) 3. la costituzione e la gestione di un cuscinetto di liquidità, volto a finanziare eventuali perdite inattese e/o a superare un eventuale allungamento del protrarsi della crisi (cash & liquidity management)
6 Il Tesoriere d Impresa in un contesto di crisi (3/3) In un contesto di crisi, la situazione è particolarmente critica per la PMI. Infatti: La grande impresa: a) può finanziare le perdite inattese con la liquidità disponibile; b) può mantenere bassa la probabilità di default, per effetto della buona dotazione di liquidità; c) può finanziare con debito una eventuale dilatazione del circolante e quindi ottenere una copertura naturale del rischio di inflazione e sfruttare a suo favore la debtflation temptation ; La PMI: a) è poco liquida e fatica a reperire le risorse finanziarie attraverso il canale bancario; b) è più pressata a contenere ed a monitorare il circolante, perché non può finanziarlo con debito; c) è più pressata a monitorare la probabilità di default ed a contenere per tale via il costo del debito ed il rischio di razionamento del capitale.
7 Un gap da colmare Il Tesoriere servirebbe oggi soprattutto nella PMI, ovvero dove non esiste o dove esiste ma ricopre spesso un ruolo marginale. Si manifesta un pericoloso gap di cultura finanziaria interno all impresa che la banca, peraltro, non è in grado di colmare. Per colmarlo non vi sono che due vie e cioè la formazione (utile per problemi standardizzati) e la consulenza (indispensabile per processi di tesoreria firm specific). La diffusione di cultura non è un fenomeno spontaneo e potrebbe essere alimentata sul territorio dalle Associazioni di categoria (come ad esempio Assolombarda), svolgendo una funzione di collettore volta a facilitare il contatto ed il dialogo tra formatori, consulenti, imprese e banche.
8 La misurazione dei costi bancari e del cash management Milano, Assolombarda, Sala Falck, 29 giugno 2010 Il Tesoriere d Impresa in un contesto di crisi Cesare Conti* * Università Bocconi, Dipartimento di Finanza, Docente di Financial Risk Management e Finanza Operativa nelle Imprese e negli Enti 8
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