Corso informativo educativo sulla prevenzione delle disfonie professionali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Corso informativo educativo sulla prevenzione delle disfonie professionali"

Transcript

1 Corso informativo educativo sulla prevenzione delle disfonie professionali Dott.ssa Busi Micol - specialista in audiologia e foniatria ANATOMO-FISIOLOGIA DELL APPARATO PNEUMO-FONATORIO Durante la fonazione le forze aerodinamiche generate dal mantice polmonare sono convertite in energia acustica dalle corde vocali, e in seguito modificate dalla struttura sovraglottiche (cavo orale, orofaringe, rinofaringe e cavità nasali). La sorgente del suono è quindi rappresentata dalla laringe e in particolare dalle corde vocali, mentre il filtro che caratterizza il timbro vocale è rappresentato dalle strutture sovraglottiche. L apparato fonatorio è l insieme delle strutture che partecipano alla genesi e all emissione del suono ed è costituito da: SISTEMA RESPIRATORIO (MANTICE POLMONARE): strutture polmonari, muscolari toraciche, diaframmatiche e addominali che generano e dirigono un flusso d aria espiratorio con una pressione variabile verso le corde vocali. SISTEMA VIBRATORIO (LARINGE): corde vocali vere che generano il suono trasformando la colonna d aria sottoglottica in piccoli getti d aria come risultato della loro vibrazione, ovvero del loro rapido movimento in chiusura ed apertura. Questi rapidi impulsi d aria danno origine alle onde sonore che eccitano in rapida successione le cavità di risonanza sovraglottiche. SISTEMA DI RISONANZA (VOCAL TRACT): cavo orale, orofaringe, rinofaringe e cavità nasali che sono responsabili della variazione del timbro e dell intensità vocale grazie al differente posizionamento della muscolatura delle labbra, della lingua e del palato molle rispetto le strutture ossee del vocal tract (denti, palato duro ). CENTRO DI COORDINAZIONE E CONTROLLO: è rappresentato dal sistema nervoso centrale e periferico. L APPARATO RESPIRATORIO Il mantice respiratorio è un insieme di organi deputati innanzitutto agli scambi gassosi fra l aria atmosferica e il sangue e, secondariamente, a produrre un flusso aereo necessario all espletamento di numerose funzioni quali la fonazione, la tosse, l espettorazione, il fischio, ecc. Le parti che compongono quest apparato sono: la gabbia toracica, costituita da una porzione scheletrica e da una muscolare, le vie aeree e il polmone. La gabbia toracica è composta di dodici vertebre dorsali posteriormente, anteriormente dallo sterno e lateralmente dalle coste. I muscoli respiratori sono generalmente suddivisi in tre gruppi: inspiratori principali (diaframma e muscoli intercostali esterni), inspiratori secondari (scaleni, sternocleidomastoideo, piccolo e grande dentato, piccolo e grande pettorale) ed espiratori (intercostali interni, muscoli addominali). 1

2 I polmoni presentano un espansione attiva, generata principalmente dal diaframma durante l inspirazione ed una retrazione prevalentemente passiva dovuta alle forze elastiche del polmone stesso e della gabbia toracica. Nella respirazione a riposo distinguiamo un movimento inspiratorio attivo e un espirazione prevalentemente passiva. Nell inspirio sono possibili due modalità di movimento toracico che possono talvolta essere congiunte. L elevazione-abbassamento, che è in genere più pronunciato nella parte alta del torace, corrisponde ad un movimento costale cosiddetto «a leva di pompa» (Fig. 1b ) che si verifica a livello delle articolazioni costo-vertebrali e costo-trasversarie secondo un asse orizzontale trasversale; la dilatazione-restringimento, tipico della parte bassa del torace, si realizza prevalentemente per il movimento costale «a manico di secchio» (Fig. 1a) lungo un asse orizzontale antero-posteriore passante per i punti articolatori anteriori e posteriori. Per semplificare possiamo dire che durante l inspirazione la parte alta del torace s innalza mentre quella bassa si dilata. Fig. 1 Schema che dimostra gli spostamenti delle coste e dello sterno nell inspirazione. In a movimento a«manico di secchio» della parte alta del torace (che si innalza). In b, movimento a «leva di pompa» della parte bassa del torace (che si dilata). Questi movimenti dipendono dall abbassamento del diaframma, per la contrazione attiva di questo muscolo durante l inspirazione, ed in minor grado dall attività dei muscoli intercostali esterni. La debole contrazione di questi ultimi durante la respirazione a riposo serve solo ad evitare un collasso verso l interno della parete toracica durante la discesa del diaframma. L espirazione è invece un movimento passivo prodotto dalla retrazione elastica del parenchima polmonare e della parete toracica. Anche la colonna vertebrale ha una incidenza nella respirazione perché l estensione separa le costole a ventaglio e facilita l inspirazione mentre la flessione facilita un espirazione forzata. Posizioni scorrette della colonna vertebrale possono, infatti, ridurre l efficacia degli atti respiratori. 2

3 Durante la fonazione l attività respiratoria aumenta, il diaframma si contrae con maggior forza e si attivano i muscoli intercostali esterni. Un altro movimento inspiratorio è rappresentato dallo stiramento della colonna vertebrale: man mano he si riducono la lordosi lombare e cervicale, e la cifosi toracica aumenta progressivamente il volume dell addome e del torace. Moltissimi esercizi logopedici per il trattamento della voce hanno lo scopo di correggere la postura: si tratta soprattutto di stabilire un buon appoggio sulle gambe e sul bacino al fine di eliminare la lordosi lombare ruotando la pelvi all indietro. In questo modo aumenta la distanza tra le inserzioni del diaframma e la sua ampiezza di contrazione. Dopo una profonda inspirazione come nella preparazione a una lunga frase, la distensione polmonare produce una notevole forza elastica espiratoria e crea una pressione aerea sottoglottica eccessiva per una buona fonazione. Tale flusso è pertanto controllato da una controforza inspiratoria esercitata dal tono della muscolatura inspiratoria (diaframma e muscoli intercostali esterni). Il mantenimento di un certo tono di tale muscolatura durante la fonazione si definisce appoggio della voce. Tale appoggio è fondamentale nel controllo del flusso aereo durante l emissione vocale e nel controllo delle caratteristiche di risonanza della voce. Nell appoggio sono attivamente coinvolti sia i muscoli addominali superiori e inferiori, sia i muscoli toracici inferiori sia del dorso. SISTEMA VIBRATORIO La laringe è un organo impari, mediano, localizzato nella regione anteriore del collo che comunica superiormente con l ipofaringe e l orofaringe ed inferiormente con la trachea. E costituita da una serie di cartilagini che ne formano lo scheletro unite tra loro dalle articolazioni e dai legamenti, dai muscoli estrinseci ed intrinseci. CARTILAGINI DELLA LARINGE Cartilagine tiroidea: impari e mediana, costituita da due lamine poste in modo tale da ricordare uno scudo rivolto anteriormente. Inferiormente si articola con la cartilagine cricoide. Cartilagine cricoidea: impari e mediana ha la forma di un anello con castone posteriore. Su di essa, posteriormente e ai due lati della linea mediana si articolano le cartilagini aritenoidi che sono molto mobili, infatti possono ruotare, spostarsi esternamente e all indietro in modo da separarsi o da mettersi in contatto. Hanno una forma a piramide triangolare con la base in corrispondenza dell articolazione crico-aritenoidea. I loro apici si continuano nelle piccolissime cartilagini corniculate (del Cantorini). L epiglottide è una sottile cartilagine a forma di foglia che si articola con il suo picciolo nell angolo interno della cartilagine tiroidea. Durante la deglutizione abbassandosi protegge la laringe evitando l accidentale ingresso di cibo. MUSCOLI DELLA LARINGE Li distinguiamo in estrinseci ed intrinseci (quelli con entrambe le inserzioni sulla laringe). La loro contrazione permette i diversi movimenti delle cartilagini laringee modificando la posizione delle corde vocali. 3

4 E possibile dividere i muscoli intriseci in DILATATORI (consentono l allontanamento delle corde vocali e l apertura del piano glottico), COSRTITTORI (avvicinano le corde vocali) e TENSORI delle corde vocali. I muscoli estrinseci si inseriscono a livello della cartilagine tiroidea, a livello dell osso ioide ed allo sterno consentendo le escursioni verticali della laringe e stabilizzandola in sinergia con la muscolatura del collo. La laringe può essere suddivisa in tre livelli: sovraglottico, glottico e sottoglottico La SOVRAGLOTTIDE comunica con la faringe tramite l aditus laringeo, la parete anteriore è costituita dall epiglottide, le pareti laterali presentano due rilievi (le false corde) e due concavità (ventricoli del Morgagni), la parete posteriore corrisponde alla porzione anteriore delle cartilagini aritenoidee. La GLOTTIDE è uno spazio triangolare ad apice anteriore (commissura anteriore) che durante la fonazione diventa virtuale, delimitato dalle corde vocali vere. La SOTTOGLOTTIDE è una porzione a forma di imbuto rovesciato che si continua nella trachea. Le CORDE VOCALI appaiono come due sottili, mobilissimi e bianchi legamenti posizionati anteroposteriormente con un bordo libero mediale quasi tagliente. Anteriormente si inseriscono a livello dell angolo interno della cartilagine tiroide mentre posteriormente si inseriscono a livello della cartilagine aritenoide omolaterale. Dal punto di vista meccanico le corde vocali sono formate da un rivestimento lasso (epitelio e strato superficiale della lamina propria) e un corpo (legamento vocale e muscolo vocale). Il rivestimento lasso comprende uno strato denominato spazio di Reinke, dove facilmente si sviluppa l edema. Queste due componenti sono unite lassamente e durante la fonazione il rivestimento può oscillare in modo indipendente rispetto al corpo, sollevandosi a formare una sequenza di onde mucose dirette dal basso verso l alto. Le corde vocali vibrano come risultato di un interazione tra la pressione dell aria nella glottide e le loro forze elastiche. L apertura glottica inizia quando la pressione sottoglottica supera la tensione esercitata dalle corde in chiusura. La chiusura glottica è dovuta alla caduta della pressione sottoglottica ad ogni apertura della glottide, ed alla retrazione elastica delle corde lateralizzate dalla corrente aerea. Durante la fonazione si crea una differenza di pressione tra la regione sotto e sopraglottica. Nella voce parlata la caduta di pressione è modesta (5-10 cm di acqua) ed il flusso d aria è limitato (200 ml di aria/sec). Nelle professioni dove la voce è il principale mezzo di lavoro, è importante imparare a controllare la pressione sottoglottica, il grado di chiusura glottica ed il flusso d aria. Questi tre parametri sono strettamente correlati tra loro: una chiusura troppo debole determina un flusso eccessivo (voce soffiata), una chiusura troppo energica determina una pressione sottoglottica elevata e/o un flusso d aria insufficiente (voce ipercinetica). Al contrario una voce ben controllata viene prodotta da corde vocali rilassate ed elastiche, capaci di vibrare con un flusso d aria moderato e a bassa pressione. SISTEMA DI RISONANZA 4

5 Il suono generato a livello glottico e trasmesso lungo il condotto di risonanza esce alla fine nell ambiente esterno attraverso la bocca. Il vocal tract è formato dalle cavità di risonanza sovraglottiche (cavità faringea e orale). Gli organi articolatori o mobili (labbra, lingua e palato molle) possono modificare lo spettro vocale trasmettendo selettivamente determinate bande di frequenza, chiamate formanti e ne attenuano altre, chiamate antirisonanze. Questo suono è un segnale complesso periodico formato da una frequenza fondamentale (che è quella di vibrazione delle corde vocali) e da altre frequenze multipli interi della frequenza fondamentale. Le bande di frequenza amplificate, o formanti, variano secondo il fonema articolato. La particolare distribuzione delle formanti (inviluppo spettrale) è determinante nella caratterizzazione di un suono, ed in particolare delle vocali. La laringe umana pur essendo dotata di due sole corde vocali può produrre suoni vocalici in un ampia banda di frequenze fondamentali e con qualità timbriche molto varie, diversamente dagli strumenti musicali che richiedono più corde per ottenere le diverse gamme di frequenze e di timbri. Ciò è dovuto all azione dei muscoli laringei che controllano la posizione, lunghezza e tensione delle corde vocali. L intensità vocale aumenta con l area di apertura della bocca, e ciò dimostra l importanza di una buona apertura mandibolare nella voce parlata. SISTEMA DI COORDINAZIONE E CONTROLLO Il sistema nervoso centrale e periferico sono deputati al controllo neuromuscolare della fonazione che è un processo inizialmente volontario e successivamente sia volontario che involontario. Il controllo volontario della fonazione si applica mediante vie nervose che originano dalla corteccia cerebrale e scendono nel tronco encefalico a livello dei motoneuroni dei muscoli respiratori e laringei. Tali motoneuroni inviano fibre motorie ai muscoli respiratori e laringei. Il controllo involontario della fonazione invece si attua mediante meccanismi riflessi del tronco encefalico. Le afferenze di tali riflessi originano da recettori posti all interno della laringe e sensibili alle variazioni di pressione e dai recettori acustici dell orecchio interno. SURMENAGE E MALMENAGE VOCALE La maggior parte dei disturbi della voce sono causati da un uso eccessivo, oppure da un uso scorretto della voce. Queste situazioni di sforzo vengono definite rispettivamente surmenage e malmenage vocale. Nel surmenage e nel malmenage le corde vocali sono esposte a forti sollecitazioni le cui conseguenze vanno da alterazioni transitorie, come edema, iperemia o noduli lassi, sino a lesioni gravi come ematomi o strappi muscolari, in modo analogo a quanto avviene in altre parti del corpo in seguito ad un traumatismo. Nel surmenage vocale le sollecitazioni delle corde vocali sono eccessive poiché la fonazione è abitualmente mantenuta per troppe ore al giorno e con intensità eccessiva, anche se il meccanismo della fonazione è corretto. Non vi sono purtroppo delle regole precise che stabiliscano quanto a lungo un professionista della voce possa parlare, cantare o recitare senza 5

6 danneggiare le proprie corde vocali. Anche se i dati sull'affaticamento vocale nei professionisti della voce sono tuttora esigui, tutti gli Autori sono concordi sul fatto che la resistenza del sistema fonatorio varia notevolmente tra soggetti diversi, vi devono essere dei motivi anatomici e fisiologici che spesso non siamo in grado di comprendere pienamente anche dopo un accurata valutazione strumentale. Chi fa un uso professionale della voce deve pertanto sapere non solo come utilizzare correttamente la voce, ma anche quanto può utilizzarla ed in quali condizioni. In genere più una persona usa la propria voce, tanto maggiori dovranno essere le sue attenzioni e le sue conoscenze sulla fisiologia della fonazione. Nel malmenage la sollecitazione delle corde vocali è eccessiva poiché le vibrazioni sono forzate, ovvero prodotte mediante una forte adduzione delle corde, una pressione sottoglottica elevata ed una marcata tensione del muscolo vocale e del cricotiroideo. Queste condizioni si verificano tipicamente nella disfonia ipercinetica, caratterizzata da un atteggiamento teso, non solo dei muscoli laringei (intrinseci ed estrinseci) ma di tutta la muscolatura del collo, della colonna, dell'addome ecc. Un'altra causa di danno delle corde vocali è l'attacco glottico duro, ovvero la chiusura particolarmente rapida delle corde vocali all'inizio della fonazione, che determina un urto delle due corde tra loro. Questo si può riscontrare sia nella disfonia ipercinetica, ma anche in chi esegue lavori pesanti e parta nell'atto dello sforzo, ad esempio nel sollevare un peso. Nella voce cantata le maggiori sollecitazioni si verificano nella produzione di note acute in forte o fortissimo oppure nelle colorature, quando una rapida sequenza di note di brevissima durata determina continui e bruschi contatti cordali. Nei bambini, una causa frequente di malmenage è l'imitazione di rumori, di personaggi dei cartoons o di un adulto distonico. La resistenza dell'apparato fonatorio al surmenage e malmenage può essere molto ridotta quando esiste un terreno favorevole, determinato dalla presenza di condizioni quali: l'abuso protratto di fumo ed alcool, il reflusso gastro-esofageo, le malattie ormonali, i disturbi emotivi, l'invecchiamento. I FATTORI PREDISPONENTI Il fumo e l'alcool L'effetto irritante sulla mucosa laringea e la stretta correlazione con le neoplasie delle prime vie aero-digestive è dato ben noto la cui trattazione esula dallo scopo di questa trattazione. I lavori della letteratura nei lavoratori esposti ad inalanti chimici od organici dimostrano l'effetto irritante sulla laringe di numerose sostanze, mentre vi è una scarsa correlazione con l'insorgenza di neoplasie in questo distretto. Il reflusso gastro-esofageo Per reflusso gastroesofageo intendiamo il passaggio di succhi gastrici dallo stomaco nell'esofago per l'insufficienza (funzionale o da ernia iatale) dello sfintere esofageo inferiore, ovvero di una valvola muscolare che normalmente chiude il transito tra questi due organi. Questi succhi sono particolarmente acidi e se dallo stomaco e dall'esofago risalgono sino alla laringe possono provocarne una marcata irritazione. I sintomi più frequenti sono abbassamento della voce al mattino e la necessità di un lungo tempo di riscaldamento della voce, tosse secca, irritativa, necessità di raschiare la voce e sensazione di nodo in gola. All'esame della laringe si evidenziano frequentemente delle aritenoidi color rosso ciliegia ed un iperemia del terzo posteriore delle corde vocali. 6

7 Le disfunzioni ormonali La voce umana è estremamente sensibile all'azione di alcuni ormoni: ormoni tiroidei, ormoni sessuali e steroidei determinano una variazione del contenuto di acqua, di acido ialuronico e mucoproteine delle corde vocali. Ne consegue un'alterazione della massa e della forma della corda vocale, ovvero della voce. L'ipotiroidismo è una causa ben nota di edema delle corde vocali. I sintomi più frequenti sono affaticamento vocale, riduzione dell'estensione ed appannamento della voce o raucedine. Questi possono verificarsi con un ipotiroidismo di grado modesto, ovvero con livelli di funzionalità tiroidea ai limiti inferiori di norma. Nelle forme più gravi compare abbassamento della frequenza di fonazione. Nell'ipertiroidismo le alterazioni della voce sono meno precoci: solo nelle forme gravi è descritta una voce soffiata e debole, verosimilmente secondaria alla debolezza dei muscoli della respirazione e della fonazione. I disturbi della voce legati agli ormoni sessuali sono di più comune riscontro nelle donne. In gravidanza le variazioni della voce sono assenti od assai modeste, mentre può comparire una certa difficoltà nella respirazione e nell'appoggio, ma evitando l'affaticamento non vi sono controindicazioni ad un attività professionale che richieda anche un uso prolungato della voce. Gli androgeni e gli steroidi anabolizzanti non vanno mai somministrati ad una donna che utilizza professionalmente la voce, salvo in casi di assoluta necessità. Questi ormoni causano, infatti, alterazioni del timbro ed instabilità od abbassamento della frequenza fondamentale: si tratta di alterazioni generalmente irreversibili. La paura e l'ansia La muscolatura laringea intrinseca ed estrinseca è particolarmente sensibile agli stress psichici caratterizzati da ansia, rabbia, frustrazione, irritabilità, depressione. Soprattutto in soggetti con personalità iperattiva situazioni ambientali stressanti possono provocare reazioni muscolo-tensive e concomitanti alterazioni qualitative o quantitative della voce. In un lavoro pubblicato nel1993 gli autori hanno confrontato un gruppo di insegnanti che lamentavano affaticamento vocale con insegnanti che non accusavano disturbi della voce: i primi riferivano un maggior numero di situazioni che producevano ansia, rispetto al secondo gruppo. L'invecchiamento e la voce La funzione fonatoria si modifica con l'età: le variazioni maggiori si verificano tra la nascita e la pubertà e poi nella vecchiaia. Vi è un miglioramento funzionale della voce sino all'età adulta e questo dipende dalla maturazione dei meccanismi di controllo del sistema nervoso centrale e dalla crescita e maturazione delle corde vocali. All'opposto, le alterazioni che si verificano nell'età avanzata sono dovute al deterioramento dei meccanismi di controllo ed a modificazioni strutturali delle corde vocali. I FATTORI SCATENANTI Le flogosi delle prime vie respiratorie 7

8 Surmenage, malmenage e fattori favorenti determinano una situazione di equilibrio vocale instabile che può precipitare a causa di un qualche fattore scatenante. Secondo Le Huche (1994) i fattori scatenanti sono avvenimenti più o meno puntuali in occasione dei quali si può instaurare il circolo vizioso dello sforzo vocale. Ricordiamo in particolare per la loro frequenza le flogosi delle prime vie respiratorie. Nelle riniti e sinusiti batteriche con secrezione nasale muco-purulenta le secrezioni tendono a scendere in faringe ed ai lati della laringe; se si depositano sulle corde vocali stimolano la tosse ed il raschiamento della voce con danno della mucosa cordale. Le laringiti lievi, con modesta iperemia od edema cordaie possono essere di origine infettiva oppure irritativa da inalazione dì fumi, polveri o da allergie. Nelle laringiti più gravi con edema importante della mucosa cordale, con infiammazione del muscoli laringei e con presenza di muco nelle zone adiacenti o sulle corde vocali stesse è necessario un riposo vocale relativo, quindi ridurre l'uso della voce per una settimana. Polmoniti e broncopolmoniti oltre a provocare tosse e quindi traumatismo delle corde vocali, possono alterare la funzionalità respiratoria. La persistenza di un'alterazione anche modesta della funzionalità respiratoria può causare affaticamento vocale e instaurare un atteggiamento ipercinetico di compenso. L'aumento delle resistenze bronchiali quale si verifica in forme anche lievi di asma compromette una corretta respirazione e l'appoggio. Una particolare forma di asma è quella indotta dall'esercizio fisico: lo sforzo muscolare o psichico richiesto nel cantante, nell'attore od in genere nel professionista della voce, può scatenare uno spasmo bronchiale, qualora sussista un iperreattività bronchiale di base. La disidratazione Un'altra causa di danno delle corde vocali è la loro disidratazione, vale a dire la scarsa lubrificazione delle loro superfici mucose. Le corde vocali devono essere sempre ricoperte da un sotti1e velo di muco che funziona come un lubrificante riducendo l'attrito dovuto allo sfregamento delle mucose durante la vibrazione. Questo muco è continuamente secreto da piccole ghiandole che si trovano sulla mucosa della laringe. Affinché queste ghiandole producano una buona quantità di muco è necessario che il professionista della voce sia sempre ben idratato, ovvero che beva molta acqua. Soprattutto in caso di sudorazione abbondante o di sforzi fisici. Taluni farmaci, quali gli antistaminici ed alcuni antidiarroici contenenti atropina riducono la produzione di saliva e la secrezione di tutte le ghiandole siero-mucose. L insegnante dovrebbe pertanto evitare questi farmaci, che provocano una disidratazione del cavo orale ed in genere delle mucose faringelaringee. Man mano che il muco è secreto da queste ghiandole e depositato sulla mucosa laringea, esso viene asciugato dalla corrente aerea che attraversa la laringe. La rapidità con cui questo muco evapora dipende dal grado di umidità e dalla velocità dell'aria che attraversa la glottide. Nell'uso professionale della voce si consiglia di eseguire sempre, quando possibile, una tranquilla inspirazione nasale. L'ampia superficie mucosa delle cavità nasali permette, infatti, un'adeguata umidificazione dell'aria: in condizioni normali questa raggiunge la laringe con un umidità vicina al 100%, ovvero satura di acqua. Durante l'inspirazione la velocità del flusso aereo a livello della glottide dipende da due fattori: la rapidità con cui viene eseguito il rifornimento d'aria e l'ampiezza dell'area glottica. Se durante l'inspirazione le corde vocali non sono completamente abdotte, aumenta la velocità dell'aria e quindi l'evaporazione del velo di muco. Una corretta presa d'aria, senza contratture muscolari, ovvero con corde vocali ben aperte è pertanto una condizione necessaria ad evitare il rapido asciugamento delle corde vocali. L'insegnante o l'oratore dovranno inoltre controllare che gli ambienti in cui vivono e lavorano siano correttamente umidificati: il condizionatore d'aria in estate ed un eccessivo riscaldamento nella stagione invernale possono abbassare eccessivamente l'umidità. Va infine ricordato che la mucosa laringea si secca più facilmente durante ed immediatamente dopo un infiammazione delle prime vie respiratorie (rinite, laringotracheite ecc.) ed in seguito ad assunzione di alcool. In buone 8

9 condizioni la voce può essere sfruttata diverse ore al giorno, ma in presenza di un infiammazione anche uno sforzo modesto può essere dannoso: la secchezza e l'edema delle corde vocali aumentano enormemente il traumatismo durante la fonazione. IL CIRCOLO VIZIOSO DELLO SFORZO VOCALE Quando surmenage e malmenage, fattori favorenti e scatenanti, hanno determinato un disturbo della voce esiste un meccanismo preciso che tende a mantenere ed a consolidare net tempo la disfonia. La prima cosa che si fa quando la voce "non suona bene" per qualsiasi ragione è di forzarla affinché "esca ugualmente". Tale sforzo fisico si traduce all'inizio in un momentaneo miglioramento della voce, ma al prezzo di una diminuzione di rendimento, ovvero del rapporto - qualità vocale/dispendio di energia-. Generalmente questo stato conduce rapidamente ad una riduzione volontaria della produzione vocate, sino al ripristino di condizioni più favorevoli per la fonazione. In altri casi invece, soprattutto quando esiste un obbligo socio-professionale di parlare o di cantare (insegnanti, preti, avvocati, cantanti, militari ecc.) il soggetto continua ad aumentare il proprio sforzo, proporzionalmente all'abbassamento del rendimento vocale: in questo modo, meno facilmente si produce la voce, più si sforza e, più si sforza, meno facile diviene produrre la voce. Questo rappresenta il comune circolo vizioso dello sforzo vocale (Le Huche e Allali,1994), il quale può deteriorare a tal modo la funzione vocale da portare ad una disfonia grave, oppure all'afonia. L'evoluzione può tuttavia interrompersi in un determinato stadio ed il soggetto può presentare per anni una disfonia stabile alla quale finisce per adattarsi. LE LESIONI ANATOMO-FUNZIONALI DELLE CORDE VOCALI Le patologie delle corde vocali sono numerose, ma tratteremo esclusivamente di quelle lesioni che possono insorgere nel professionista della voce in seguito ad uno sforzo vocale acuto, oppure in seguito a surmenage e/o malmenage abituale. Sarfati (1989) esaminò novanta insegnanti giunti alla sua osservazione per disfonia: in un terzo dei casi non vi erano anomalie morfologiche laringee, in un altro terzo erano presenti pseudocisti e noduli cordati e nell'ultimo terzo furono riscontrati polipi, cisti epidermoidi e sulcus gtottidis. L'emorragia sottomucosa della corda vocale L'emorragia sottomucosa od ematoma della corda vocale è prodotta dalla ripetuta rottura di una piccola varice venosa. E' quasi sempre unilaterale e si localizza sulla faccia superiore di una corda, nello strato superficiale della lamina propria. E' generalmente secondario ad uno sforzo vocale intenso e si osserva più frequentemente nelle cantanti in fase premestruale, soprattutto dopo assunzione di aspirina. Sono tuttavia descritti ematomi delle corde vocali non preceduti da sforzo vocale: questo si verifica in seguito a rottura di emangiomi, in presenza di emopatie con alterazione della emostasi e della coagulazione, da uso di farmaci anticoagulanti, oppure per un trauma da corpo estraneo. Gli ematomi più gravi possono determinare aderenze o cicatrici che compromettono in modo permanente la normale vibrazione della corda. In fase acuta può essere talora indicata l'incisione e l'evacuazione dell'ematoma al fine di evitare la formazione di un ispessimento fibroso della corda. In molti casi tuttavia la risoluzione spontanea permette i risultati funzionali migliori evitando il 9

10 rischio di cicatrici chirurgiche. Anche quando il paziente non avverte alterazioni della voce dopo un ematoma cordaie, alla stroboscopia si può notare una piccola zona in cui l'onda mucosa si arresta, ovvero una zona adinamica. I noduli delle corde vocali I noduli delle corde vocali derivano da surmenage e malmenage vocale. La lesione è spesso bilaterale e si localizza sullo strato superficiale della lamina propria. Talora il nodulo è asintomatico, ovvero non interferisce con la fonazione e si riscontra casualmente quando il paziente si sottopone ad una visita foniatrica. In questi casi il nodulo non deve assolutamente essere trattato. Alcuni cantanti professionisti hanno noduli cardali che non alterano minimamente la qualità della loro voce ed accompagnano il cantante per tutta la sua carriera. Più frequentemente tuttavia i noduli producono un'alterazione della voce poiché si localizzano sul bordo libero della corda ed impediscono la chiusura completa della glottide per tutta la sua lunghezza. I noduli fibrosi sono rigidi, organizzati e spesso non si riassorbono senza terapia chirurgica. I noduli recenti sono invece edematosi e lassi e possono scomparire spontaneamente eliminando le cause di traumatismo della corda vocale. L'onda mucosa è assente in corrispondenza del nodulo quando questo è fibroso e rigido, mentre può essere presente se il nodulo è lasso. Osservando l'onda mucosa mediante una stroboscopia è pertanto possibile predire le caratteristiche istologiche del nodulo. Le cisti cardali Le cisti sottomucose sono causate dalla chiusura del dotto escretore di una piccola ghiandola mucosa, generalmente come conseguenza di un traumatismo della corda vocale. Possono causare un rigonfiamento da contatto sulla corda controlaterale ed in questo caso sono ancor più difficili da differenziare rispetto ai noduli: la stroboscopia può essere di aiuto nel riconoscere le cisti, soprattutto quando sono piene di fluido mucoso. Quando sono sintomatiche le cisti richiedono un asportazione chirurgica con il minor trauma possibile per la corda. L'edema di Reinke L'edema dello spazio sottomucoso determina un aspetto lasso e fluttuante della corda vocale, ad "orecchio di elefante. Si riscontra quasi esclusivamente nei forti fumatori. Questa condizione richiede l'astensione dal fumo e l'allontanamento da eventuali altri irritanti. Quando necessario il trattamento chirurgico si attua con la sola aspirazione dell'edema mediante un sottile aspiratore. La decorticazione della corda vocale deve essere riservata solo ai casi particolarmente gravi o quando vi sia la possibilità di un iniziale neoplasia. L'edema di Reinke determina una qualità grave e roca della voce: questo talora caratterizza e dà una particolare espressività ad alcuni professionisti della voce, quali attori o cantanti rock, pop o metal. In questi casi la cura dell'edema potrebbe danneggiare loro professionalmente. Il controllo regolare dello specialista e l'astensione dal fumo sono tuttavia necessari per eliminare il rischio di neoplasia. Granulomi da contatto ed ulcere del processo vocale I granulomi e le ulcere da contatto si localizzano sulla parte posteriore delle corde vocali, spesso sopra la parte cartilaginea e vengono tradizionalmente attribuite al trauma, soprattutto a quello da intubazione durante un anestesia generale. E' verosimile tuttavia che la gran maggioranza di 10

11 queste lesioni siano aggravate o causate dal reflusso gastroesofageo spesso, infatti, si risolvono in poche settimane con il semplice trattamento medico ed igienico del reflusso. L'asportazione chirurgica di un granuloma è sempre seguita da un'alta incidenza di recidiva, che può arrivare al 90% (Maier, 1994), ma la necessità di un esame istologico giustifica in taluni casi l'intervento chirurgico. LO SFORZO VOCALE NELL'AMBIENTE DI LAVORO: NELLE AULE SCOLASTICHE In medicina del lavoro ed in audiologia, l'inquinamento acustico nell'ambiente dì lavoro è generalmente considerato in rapporto al rischio di danno uditivo. Raramente si considerano gli effetti del rumore sulla fonazione, ovvero il rischio di danno dell'apparato fonatorio per chi deve parlare in ambiente rumoroso. Infatti, se la parola si sovrappone al rumore ambientale numerosi fonemi, soprattutto le consonanti, divengono non udibili in quanto mascherate dal rumore. Chi parla in ambiente rumoroso deve pertanto alzare l'intensità della voce per farsi comprendere. L'effetto di mascheramento del rumore dipende da: intensità media del rumore in rapporto all'intensità della parola fluttuazioni d'intensità del rumore nel tempo spettro a lungo termine del rumore L'effetto globale del rumore sulla discriminazione verbale si può desumere dal rapporto segnale/rumore (SIR) espresso in db. Per un determinato tipo di segnale verbale e di rumore l'intelligibilità della parola è generalmente alta quando il SIR è elevato, mentre è ridotta quando S/R è basso. La parola non è tuttavia mascherata solo dal rumore ambientale ma anche dal riverbero. A causa del riverbero i suoni linguistici si sovrappongono l'uno con l'altro. L'energia acustica delle vocali si mantiene nel tempo e maschera le consonanti. Pertanto, le consonanti che seguono le vocali sono più danneggiate dal riverbero rispetto a quelle che precedono le vocali. Se un'insegnante parta rapidamente e/o il tempo di riverbero (T) è lungo, anche le pause tra le parole vengono riempite da energia sonora riverberante. La fine di ogni parola si sovrappone all'inizio della parola successiva. Il mascheramento causato dal riverbero dipende dalla quantità di energia riverberante nell'ambiente e dal grado di decadimento. Maggiore è la riflessione acustica sulle pareti dell'ambiente maggiore è la quantità di energia riverberante; più lento è il decadimento, ovvero tanto più lungo il T, tanto maggiore sarà il mascheramento. Come conseguenza del mascheramento da rumore ambientale e da riverbero i soggetti normoacusici riconoscono correttamente: 95% delle parole se SIR=+ 20 db con T= 0,5 sec (90% con T = 1 sec) 82% delle parole se SIR= +10 db con T= 0,5 sec (75% con T = 1 sec) 60% delle parole se SIR = O db con T= 0,5 sec (50% con T = 1 sec) Chi parla deve quindi mantenere un'intensità della voce di almeno 15 db superiore al rumore ambientale: di conseguenza, parlare anche per brevi periodi quando il rumore ambientale supera i 66 db richiede uno sforzo potenzialmente pericoloso per le corde vocali. 11

12 Le aule scolastiche rappresentano una situazione particolare per la necessità di una perfetta comprensione verbale da parte degli studenti e per l'impegno vocale quotidiano e protratto degli insegnanti. Per una buona comprensione della parola, nelle aule scolastiche sarebbe raccomandabile un T inferiore ad 1,2 s. ed un rumore ambientale non superiore a 45 db. In realtà, nelle aule scolastiche il rumore ambientale è generalmente superiore ai 55 db. Pearsons (1985) dimostrò che gli insegnanti tendono ad innalzare spontaneamente l'intensità della voce in aula in modo da mantenere un rapporto S/R costantemente a +15 db. Anche questo rapporto S/R, può essere tuttavia del tutto insufficiente in molti bambini per un corretto apprendimento scolastico. I bambini, infatti, per un'immaturità del sistema uditivo centrale, hanno maggiori difficoltà di ascolto in ambiente rumoroso: nel rumore riconoscono dal 10 al 25% di parole in meno rispetto all'adulto giovane. Inoltre, nella stagione invernale i bambini in età prescolare e scolare sono frequentemente colpiti da otiti catarrali e queste sono in grado di determinare una sordità di grado medio-lieve che persiste per molti mesi. Questi bambini, se nell'aula il rapporto SIR è di +12 db, perdono il 50% delle parole dette dall'insegnante. Va inoltre considerato che negli studi sulla comprensione verbale nel rumore il rapporto SIR è quello misurato ad una distanza di 1 metro dalla bocca del parlante, mentre la maggior parte dei bambini si siedono nell'aula a distanza superiore ad 1 m. L'intensità SPL dì un suono diretto si riduce di 6 db ad ogni raddoppio della distanza dalla sorgente, ovvero i bambini negli ultimi banchi, ad 8 metri dall'insegnante, riceveranno la sua voce attenuata di 18 db. Questo significa che per gran parte delle ore di lezione gli insegnanti devono par1are ad oltre 70 db di intensità, mentre la voce di conversazione fisiologicamente non supera i 65 db. Durante le ore di lezione, inoltre, il rumore in classe può subire notevoli fluttuazioni con momenti di intensità particolarmente elevata. In conclusione, quando si sommano gli effetti di mascheramento del rumore ambientale e quelli del riverbero, la comprensione verbale può diventare difficile. L'insegnante (e tutti coloro che devono farsi sentire in ambiente rumoroso) sono pertanto costretti a forzare la voce. Il surmenage sarà legato non solo all'uso per molte ore al giorno, ma anche ad un uso della voce ad intensità particolarmente elevata. LA LEGISLAZIONE VIGENTE IN ITALIA ED IN ALTRI PAESI Sino ad oggi non esistono sia in Italia, che in altri Paesi delle tabelle medico-legali che prevedano una valutazione quantitativa della disfonia basata su criteri oggettivi. Non solo, ma la maggior parte delle tabelle non fa distinzione tra alterazioni della voce, della parola e del linguaggio. In Italia si definisce in modo alquanto approssimativo la menomazione come disturbo della favella". Solo nella legislazione di alcuni Paesi, in materia di Responsabilità Civile, viene quantificato il danno derivante dalla disfonia. La classificazione in gradi diversi di severità si basa purtroppo, anche in questi casi, su criteri soggettivi alquanto approssimativi. Vari Autori raccomandano che la valutazione del danno vocale in Responsabilità Civile sia calcolata su un protocollo di esami clinici e strumentali. 12

13 LA PREVENZIONE Le più importanti cause di un aumento delle patologie vocali negli insegnanti sono: la mancata o non corretta esecuzione di una visita foniatrica preventiva per tutti gli insegnanti di scuola, l'inadeguato controllo sugli ambienti di lavoro ove operano gli insegnanti e la scarsa conoscenza da parte degli insegnanti della fisiologia della fonazione e di una corretta tecnica vocale. Un miglioramento dell'acustica delle aule scolastiche è una misura preventiva sostenuta da diversi Autori. L'impiego di materiali fonoisolanti, nel caso di sorgenti di rumore esterne, e di materiali fonoassorbenti all'interno dell'aula può dare buoni risultati a costi relativamente contenuti. I materiali fonoassorbenti hanno due funzioni: riducono il riverbero aumentando l'assorbimento riducono il livello di rumore assorbendone l'energia. Materiali fonoassorbenti dovrebbero essere applicati sul soffitto delle aule scolastiche. Se è richiesto un maggiore assorbimento, il materiale può essere apposto anche alle pareti. Il tempo di riverbero nelle aule non dovrebbe superare 1,2 sec e 0,5 sec se vi fossero bambini con disturbi uditivi. L'impiego, da parte degli insegnanti, di sistemi di amplificazione della voce in modulazione di frequenza (FM) può ridurre significativamente lo sforzo vocale. In uno studio di Sapienza (1999), questi sistemi ridussero mediamente di 2,42 db SPL l'intensità della voce dell'insegnante durante le lezioni: considerando che la scala dei decibel è logaritmica, questo corrisponde a dimezzare quasi la pressione acustica dell'emissione sonora, oltre a migliorare la comprensione del segnale verbale da parte degli alunni e l'attenzione in aula. Ricordiamo infine come l'uso corretto e controllato della voce dovrebbe essere insegnato sin dalla prima infanzia. Questo permetterebbe di migliorare la disciplina vocale e di ridurre l'alta incidenza di disfonia nel bambino, che precede spesso le patologie vocali in anni successivi e nella vita adulta. A tale scopo si dovrebbe stimolare in famiglia l'educazione all'ascolto e si dovrebbero favorire a scuola i corsi di educazione vocale attraverso il canto infantile guidato, la lettura e la recitazione. I modelli errati (genitori, familiari od insegnanti) dovrebbero essere educati e dovrebbe essere evitato l'ascolto di programmi televisivi, cartoons, canzoni ecc. che propongono personaggi distonici o stimoli sonori e vocali inadeguati. 13

14 BIBLIOGRAFIA Aronson E. I disturbi della voce. Masson, Milano,1985 Boone O, McFarlane S. The Voice and Voice Therapy, Fourth Edition. Englewood Cliffs, New Jersey: Prentice Hall lnc.,1988 Bovo R, Galceran M, Rossetto E, Ripolles D. Atti della Giornata di Studio sulla Voce Limena (Padova - Italia):lmprimenda Editirice, 1996 Bovo R, Galceran M, Petruccelli J, Hatzopoulos S. Vocal problems among teachers: evaluation of a preventive voice program. J Voice Nov;21(6): Epub 2006 Sep 18 R.Bovo, P.Trevisi, A.Martini. Efficacy of a portable voice amplifier in prevention of voice disorders in primary school teachers. IN PRESS D'Ambrosia G, laderosa G, Zuliani M. The laryngeal status of the workers of 2 plants producing primary aluminum Med Lav 1992; 83: Ferrero F.E.,Vagges K.,Di Ottavio R.,Sfakianu T. Caratterizzazione multiparametrica della voce: il vocaligramma. In: Atti del XXVIII Congresso Nazionale SIFEL, Montesilvano (PE), 7-9 aprile 1994 Finitzo-Hieber T,Tilman T. Room acoustics effects on monosyllabic word discrimination ability tor normal and hearing impaired children. J Speech Hear Res 1978;21: Galceran M, Ferrero F. Primi risultati di uno studio per la standardizzazione dell'elettroglottografia del soggetto normale. Acta Phon Lat 1987; 9: Gotaas e, Starr C. Vocal fatigue among teachers. Folia Phoniatr Basel 1993; 45: Le Huche F, Allali A. La voce: anatomia e fisiologia, patologia, terapia Edizione Italiana,Milano:Masson S.pA.,1994 Voi 2: Matteucci F. et al. Metodiche di rilevazione del flusso fonatorio e considerazioni cliniche Acta Phon Lat 1990;12: 9-30 Nabelek A, Nabelek I. Room acoustics and speech perception. In: J.Katz ed. "Handbook of clinical audiology ".Third Edition, Baltimora USA: Williams and Wilkins,1985 : Neuman A, Hochberg I. Children perception of speech in reverberation. J Acoust Soc Am 1983; 73: Pearsons K, Bennet R, Fidell S. In: J Katz ed. "Handbook of Clinica! Audiology ". Baltimore USA: Williams &Wilkins,1985: 838. Sapir S, Keidar A, Mathers-Schmidt B. Vocal attrition in teachers: survey findings. EurJ Disord Commun 1993; 28: Sataloff R. Professional Voice: The Science and Art of Clinical Care. New York NY:Raven Press,1991 Smith E, Gray S, Dove H, Kirchner L, Heras H. Frequency and effects of teachers' voice problems. J Voice 1997; 11: Woskowiak G. An attempt to identify an increased incidence of occupational laryngeal diseases in teachers Med Pr 1996; 47:

Anatomo fisiologia della voce

Anatomo fisiologia della voce Anatomo fisiologia della voce Durante la fonazione l e nergia aerodinamica generata dall apparato respiratorio (mantice polmonare) viene trasformata a livello laringeo in energia acustica e successivamente

Dettagli

FONETICA: LA PRODUZIONE DEI SUONI

FONETICA: LA PRODUZIONE DEI SUONI FONETICA: LA PRODUZIONE DEI SUONI FONETICA E FONOLOGIA La fonetica e la fonologia sono due discipline linguistiche che in qualche modo toccano lo stesso campo ma con strumenti e principi molto diversi.

Dettagli

Indice. 5 Introduzione. Anatomia 6 Il sistema respiratorio 6 Faringe 6 Laringe 7 Trachea 7 Respirazione 8 Differenze tra adulti e bambini

Indice. 5 Introduzione. Anatomia 6 Il sistema respiratorio 6 Faringe 6 Laringe 7 Trachea 7 Respirazione 8 Differenze tra adulti e bambini IN QUESTA GUIDA Indice GUIDA PER I GENITORI 5 Introduzione Anatomia 6 Il sistema respiratorio 6 Faringe 6 Laringe 7 Trachea 7 Respirazione 8 Differenze tra adulti e bambini Fisiopatologia 8 Cos è l occlusione

Dettagli

VOCE E CANTO TRA POSTURA E DIAFRAMMA

VOCE E CANTO TRA POSTURA E DIAFRAMMA VOCE E CANTO TRA POSTURA E DIAFRAMMA PROGRAMMA DEL CORSO PRIMA GIORNATA SABATO - 20/02/2016 L esperienza vissuta si fa promotrice (Eleonora Bruni) Il corso ha lo scopo di fornire al professionista della

Dettagli

A. Ricci Maccarini, E. Lucchini, A. Borragan*

A. Ricci Maccarini, E. Lucchini, A. Borragan* LA MANIPOLAZIONE LARINGEA NELLE PATOLOGIE DISFONICHE A. Ricci Maccarini, E. Lucchini, A. Borragan* U.O. ORL, Ospedale M. Bufalini, Cesena *Centro di Foniatria e Logopedia, Santander (Spagna) MUSCOLATURA

Dettagli

dott. Massimiliano Molfetta

dott. Massimiliano Molfetta dott. Massimiliano Molfetta Telefono amb. 0436890344 Cellulare 330537056 molfettamassimiliano@gmail.com medico chirurgo specialista in chirurgia generale via Annibale De Lotto 34/a San Vito di Cadore esercizi

Dettagli

Apparato respiratorio: anatomia,fisiologia e patologia. Anatomia (2) Anatomia (1) Anatomia (3) Anatomia (4) O 2 CO 2

Apparato respiratorio: anatomia,fisiologia e patologia. Anatomia (2) Anatomia (1) Anatomia (3) Anatomia (4) O 2 CO 2 P.A. Lombardia Soccorso Corso di Formazione Base per Volontari-Soccorritori A cosa serve? Apparato respiratorio: anatomia,fisiologia e patologia F. Sangalli APPARATO RESPIRATORIO: Insieme di organi che

Dettagli

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni

Dettagli

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi

Dettagli

APPARATO RESPIRATORIO

APPARATO RESPIRATORIO APPARATO RESPIRATORIO FUNZIONI - fornisce una superficie deputata a scambi gassosi tra apparato e ambiente esterno, - condurre l'aria da e verso le superfici di scambio (umidificandola e riscaldandola),

Dettagli

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA Le risposte fisiologiche dell immersione L acqua È importante che chi si occupa dell attività in acqua sappia che cosa essa provoca nell organismo EFFETTI DELL IMMERSIONE

Dettagli

La movimentazione manuale dei carichi

La movimentazione manuale dei carichi ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "EINSTEIN" Torino (TO) La movimentazione manuale dei carichi Note informative per la sicurezza e la salute sul lavoro Decreto Legislativo n. 9 aprile 2008 n. 81 Procedura

Dettagli

OPUSCOLO INFORMATIVO La voce dopo microchirurgia laringea

OPUSCOLO INFORMATIVO La voce dopo microchirurgia laringea OPUSCOLO INFORMATIVO La voce dopo microchirurgia laringea Clinica OTORINOLARINGOIATRICA Strada di Fiume 447 34100 Trieste www.aots.sanita.fvg.it LA VOCE: come funziona? Nella produzione della voce viene

Dettagli

METODO VERBO-TONALE RITMI CORPOREI FONETICI

METODO VERBO-TONALE RITMI CORPOREI FONETICI 3PAG11 METODO VERBO-TONALE la parola, nella sua produzione e nella sua percezione, è studiata nel metodo verbo-tonale in tutta la catena della comunicazione : emissione, trasmissione, ricezione e percezione.

Dettagli

I TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico

Dettagli

Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione

Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione 3 2 1 disostruiamoci A cura del Gruppo Formazione Prima di tutto valutare la sicurezza della scena dove dobbiamo intervenire PREMESSA Il paziente pediatrico può essere suddiviso in medicina d urgenza schematicamente

Dettagli

Minzione (Svuotamento della vescica)

Minzione (Svuotamento della vescica) Minzione (Svuotamento della vescica) Il processo avviene in due fasi: 1. Riempimento graduale della vescica, accompagnato da un aumento della tensione di parete, fino ad un valore critico per l attivazione

Dettagli

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb)

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb) LE FIBRE MUSCOLARI La fibra muscolare è considerata l' unità funzionale del muscolo scheletrico o, più semplicemente, una delle tante cellule che lo compongono. Ogni muscolo è infatti formato da un certo

Dettagli

della Valvola Mitrale

della Valvola Mitrale Informazioni sul Rigurgito Mitralico e sulla Terapia con Clip della Valvola Mitrale Supporto al medico per le informazioni al paziente. Informazioni sul Rigurgito Mitralico Il rigurgito mitralico - o RM

Dettagli

QUALITA DELLA VITA e PATOLOGIE CRONICHE:ATTUALITA E PROSPETTIVE

QUALITA DELLA VITA e PATOLOGIE CRONICHE:ATTUALITA E PROSPETTIVE QUALITA DELLA VITA e PATOLOGIE CRONICHE:ATTUALITA E PROSPETTIVE INSUFFICIENZA RESPIRATORIA E QUALITA DI VITA Dr Rolando Negrin U.O.C.Pneumologia O.C.Vicenza 26-10-2013 La Sclerosi Laterale Amiotrofica(SLA)

Dettagli

ATTIVITA FISICA E SPORT IN ETA EVOLUTIVA

ATTIVITA FISICA E SPORT IN ETA EVOLUTIVA ATTIVITA FISICA E SPORT IN ETA EVOLUTIVA Principali fattori che influiscono lo sviluppo generale FATTORI INTRINSECI Genetici: genitori, sesso, razza Neuroendocrini: : ghiandola ipofisi, tiroide, gonadi.

Dettagli

Le lesioni muscolari

Le lesioni muscolari Le lesioni muscolari Cenni di anatomia e fisiologia Una classificazione è utile solo se fornisce informazioni sulla natura della lesione, sul suo trattamento e sulla sua prognosi M. E. Muller TIPI DI MUSCOLI

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

Il Metodo del Vocal Fry

Il Metodo del Vocal Fry Il Metodo del Vocal Fry E' un metodo di addestramento vocale particolarmente indicato agli appassionati del Blues, del Soul e del Jazz. Enfatizza la voce di petto. Si basa sulle leggi fisiologiche e acustiche

Dettagli

Suono: aspetti fisici. Tutorial a cura di Aldo Torrebruno

Suono: aspetti fisici. Tutorial a cura di Aldo Torrebruno Suono: aspetti fisici Tutorial a cura di Aldo Torrebruno 1. Cos è il suono Il suono è generalmente prodotto dalla vibrazione di corpi elastici sottoposti ad urti o sollecitazioni (corde vocali, corde di

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

IN UN CICLO RESPIRATORIO SI HA UNA DIMINUZIONE DI OSSIGENO ED UN AUMENTO DI ANIDRIDE CARBONICA. CORSO OSS DISCIPLINA: PRIMO SOCCORSO MASSIMO FRANZIN

IN UN CICLO RESPIRATORIO SI HA UNA DIMINUZIONE DI OSSIGENO ED UN AUMENTO DI ANIDRIDE CARBONICA. CORSO OSS DISCIPLINA: PRIMO SOCCORSO MASSIMO FRANZIN PRIMO SOCCORSO PATOLOGIE RESPIRATORIE ANATOMIA E FISIOLOGIA LA FUNZIONE PRINCIPALE DELL APPARATO RESPIRATORIO È DI FORNIRE AI TESSUTI UN SUFFICIENTE APPORTO DI OSSIGENO PER SODDISFARNE LE RICHIESTE ENERGETICHE

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili

AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili le qualità del poliuretano espanso flessibile www.aipef.it numero 22 Maggio11 il Materiale Tipologie 1 il Materiale Traspirabilità 2 il Processo 5

Dettagli

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

LIVELLI DI AZIONE DELLE

LIVELLI DI AZIONE DELLE Tecniche di clearance delle vie aeree tramite utilizzo di Dispositivi Oscillatori ad Alta Frequenza Un alternativa per la disostruzione bronchiale e la riespansione polmonare LIVELLI DI AZIONE DELLE TECNICHE

Dettagli

S.C.U. Audiologia - Foniatria Università degli Studi di Torino A.S.O. San Giovanni Battista - Molinette. La voce

S.C.U. Audiologia - Foniatria Università degli Studi di Torino A.S.O. San Giovanni Battista - Molinette. La voce Prof. O. Schindler S.C.U. Audiologia - Foniatria Università degli Studi di Torino A.S.O. San Giovanni Battista - Molinette La voce Prevenzione e trattamento delle patologie professionali della voce 31

Dettagli

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE L ipertensione è la più comune malattia cardiovascolare. Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio

Dettagli

Risultati. Discussione

Risultati. Discussione Negli ultimi 8 anni nel nostro dipartimento abbiamo trattato circa 200 schisi del mascellare con il metodo tradizionale già descritto nei precedenti articoli. Dal 1966 abbiamo seguito la teoria di Skoog,

Dettagli

CHE COS'È LA RESPIRAZIONE?

CHE COS'È LA RESPIRAZIONE? CHE COS'È LA RESPIRAZIONE? RESPIRARE VUOL DIRE ACQUISIRE OSSIGENO DALL'AM- BIENTE PER I PROCESSI METABOLICI CELLULARI, IN PRIMO LUOGO LA GLICOLISI, ED ELIMINARE ANIDRIDE CARBONICA DALL'ORGANISMO ESISTE

Dettagli

ORTESI MODULARE PER UN RECUPERO GRADUALE DELL ATTIVITA QUOTIDIANA E SPORTIVA. Ing. Chiara Firenze

ORTESI MODULARE PER UN RECUPERO GRADUALE DELL ATTIVITA QUOTIDIANA E SPORTIVA. Ing. Chiara Firenze ORTESI MODULARE PER UN RECUPERO GRADUALE DELL ATTIVITA QUOTIDIANA E SPORTIVA Ing. Chiara Firenze Nei paesi occidentali, quasi tutte le persone hanno sofferto, o soffriranno almeno una volta, di disturbi

Dettagli

1fase: riempimento graduale della vescica, con aumento della tensione di parete, fino all'attivazione del riflesso della minzione

1fase: riempimento graduale della vescica, con aumento della tensione di parete, fino all'attivazione del riflesso della minzione La Minzione 1fase: riempimento graduale della vescica, con aumento della tensione di parete, fino all'attivazione del riflesso della minzione 2 fase: attivazione del riflesso della minzione che permette

Dettagli

I MERCOLEDÌ DEL CITTADINO: CONOSCERE PER PREVENIRE. Le lombalgie non chirurgiche

I MERCOLEDÌ DEL CITTADINO: CONOSCERE PER PREVENIRE. Le lombalgie non chirurgiche I MERCOLEDÌ DEL CITTADINO: CONOSCERE PER PREVENIRE Le lombalgie non chirurgiche Relatrici: Fiorenza Paci- Annalisa Zampini 18 marzo 2015 Feltre - ore 18.00 GLI ATTACCHI DI DOLORE LOMBARE SONO RICORRENTI

Dettagli

CONOSCERE LA PROPRIA SCHIENA

CONOSCERE LA PROPRIA SCHIENA Servizio di Recupero e Rieducazione Funzionale Tel. 030 3709750-Fax 030 3709403 COSCERE LA PROPRIA SCHIENA Come è fatta? È costituita da 24 ossa chiamate vertebre. La colonna vertebrale è suddivisa in

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI (Titolo VI del D. Lgs. 81/2008 s.m.i.) INDICE 1. SOLLEVARE E TRASPORTARE 3 1.1. LA RMATIVA 3 2. EFFETTI SULLA SALUTE 4 3. PRINCIPI DI PREVENZIONE 4 3.1. MOVIMENTI 4 3.2.

Dettagli

Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici.

Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici. Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici. Ogni seduta deve essere iniziata con particolare cautela, onde saggiare la reattività del soggetto ed evitare

Dettagli

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA Che cos è? Campagna informativa per la prevenzione delle malattie oculari che possono compromettere la visione

Dettagli

La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce

La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce 4. Esercizi raccomandati La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce una indicazione ed un invito ad adottare un vero e proprio stile di vita sano, per tutelare l integrità e conservare

Dettagli

DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI

DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI Gentile Signora/e, questo opuscolo ha lo scopo di informarla

Dettagli

Esiste un legame. tra il sonno e la mia salute dentale? Nuovo sistema di diagnosi e trattamento per l'apnea del sonno e la roncopatia

Esiste un legame. tra il sonno e la mia salute dentale? Nuovo sistema di diagnosi e trattamento per l'apnea del sonno e la roncopatia Esiste un legame tra il sonno e la mia salute dentale? Nuovo sistema di diagnosi e trattamento per l'apnea del sonno e la roncopatia I disturbi del sonno Il sonno è talmente importante che gli esseri umani

Dettagli

SISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo.

SISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo. SISTEMA NERVOSO In tutti gli animali, il sistema nervoso è la rete di coordinamento e controllo che riceve tutte le informazioni, le interpreta e risponde ad esse in vari modi. Il sistema nervoso controlla

Dettagli

Epidemiologia delle ipoacusie infantili

Epidemiologia delle ipoacusie infantili Epidemiologia delle ipoacusie infantili 78 milioni di persone nel mondo presentano una ipoacusia moderata (>40 db) nell orecchio migliore e 364 milioni di persone hanno una ipoacusia lieve (26-40 db).

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

Ti sei mai soffermato a pensare: che cosa succede sotto il collare?

Ti sei mai soffermato a pensare: che cosa succede sotto il collare? Ti sei mai soffermato a pensare: che cosa succede sotto il collare? Per le persone, sappiamo che solo 1 incidente con colpo di frusta può provocare sofferenza e dolore a lungo termine. L anatomia del cane

Dettagli

LE VALVOLE TERMOSTATICHE

LE VALVOLE TERMOSTATICHE LE VALVOLE TERMOSTATICHE Per classificare ed individuare le valvole termostatiche si deve valutare che cosa si vuole ottenere dal loro funzionamento. Per raggiungere un risparmio energetico (cosa per la

Dettagli

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI INSUFFICIENZA CARDIACA - RESPIRATORIA OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore

Dettagli

E posta nella parte centrale del collo e rappresenta la prima parte dell'apparato

E posta nella parte centrale del collo e rappresenta la prima parte dell'apparato IL CARCINOMA LARINGEO Dr.ssa Med. Elena Scotti Otorinolaringoiatria Ospedale Civico Lugano Lugano, 9 Giugno 2011 la laringe E posta nella parte centrale del collo e rappresenta la prima parte dell'apparato

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

APPARATO RESPIRATORIO RESPIRATORIO

APPARATO RESPIRATORIO RESPIRATORIO APPARATO RESPIRATORIO TURBE del RESPIRO SINDROME da ANNEGAMENTO Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI OBIETTIVI Cenni di ANATOMIA e FISIOLOGIA dell APPARATO RESPIRATORIO Le TURBE DEL RESPIRO: INSUFFICIENZA

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli

L AZIONE DEI MUSCOLI RESPIRATORI. Prof. Edgardo d Angelo Università degli Studi di Milano, Milan, Italy

L AZIONE DEI MUSCOLI RESPIRATORI. Prof. Edgardo d Angelo Università degli Studi di Milano, Milan, Italy L AZIONE DEI MUSCOLI RESPIRATORI Prof. Edgardo d Angelo Università degli Studi di Milano, Milan, Italy Muscoli attivi o attivabili nella respirazione automatica Muscoli inspiratori diaframma muscoli parasternali

Dettagli

LEGGE DI STEVINO. La pressione non dipende dalla superficie della base del recipiente

LEGGE DI STEVINO. La pressione non dipende dalla superficie della base del recipiente LA PRESSIONE NEI LIQUIDI DOVUTA ALLA FORZA PESO In condizioni di equilibrio la superficie libera di un liquido pesante deve essere piana ed orizzontale. Liquido di densitàρ Ogni strato orizzontale di liquido

Dettagli

Il B.L.S. (Basic Life Support)

Il B.L.S. (Basic Life Support) Il B.L.S. (Basic Life Support) Cos è: Sequenza di verifiche ed azioni da effettuare sulla Vittima quando A NON E COSCIENTE B NON RESPIRA C NON HA CIRCOLO Scopo: Prevenire o Limitare i danni dovuti alla

Dettagli

MOVIMENTO DI GAS (ARIA)

MOVIMENTO DI GAS (ARIA) BONIFICA ACUSTICA: MOVIMENTO DI GAS (ARIA) Affrontiamo questo problema inizialmente esaminando un impianto RCV (raffreddamento, condizionamento, ventilazione) La generazione del rumore Le cause della rumorosità

Dettagli

I DISTURBI DELLA TI ROIDE

I DISTURBI DELLA TI ROIDE OSPEDALE San Martino UNITA OPERATIVA DI MEDICINA INTERNA Direttore dott. Efisio Chessa I DISTURBI DELLA TI ROIDE Informazioni e consigli per i pazienti e i familiari dei pazienti Che cosè La tiroide è

Dettagli

La costruzione della respirazione

La costruzione della respirazione La costruzione della respirazione ovvero : La funzione toracica nel nuoto di Gabriele SALVADORI Spazio emozione sport Lo spazio dà la chiave dell emozione, l emozione dà la chiave dello sport Bernard Jeu

Dettagli

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,

Dettagli

Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso

Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso miotatico fasico e riflesso miotatico tonico. Inibizione dell

Dettagli

Definizione. La terra. Folgorazione. Rischi elettrico. Effetti. Tipi di corrente elettrica. Cavi. Adempimenti Primo Soccorso

Definizione. La terra. Folgorazione. Rischi elettrico. Effetti. Tipi di corrente elettrica. Cavi. Adempimenti Primo Soccorso 1 Tipi di corrente elettrica Rischi elettrico Definizione Cavi La terra Folgorazione Effetti Adempimenti Primo Soccorso 2 Possiamo paragonare la corrente elettrica ad una cascata e l energia trasferita

Dettagli

2 CONVEGNO INTERREGIONALE LA MONTAGNA PER TUTTI. Allenamento e preparazione fisica: bambini e anziani in montagna

2 CONVEGNO INTERREGIONALE LA MONTAGNA PER TUTTI. Allenamento e preparazione fisica: bambini e anziani in montagna Commissione Interregionale Medica Veneto Friulana - Giuliana 2 CONVEGNO INTERREGIONALE LA MONTAGNA PER TUTTI Passo Pordoi, 9 10 ottobre 2004 Allenamento e preparazione fisica: bambini e anziani in montagna

Dettagli

Regole della mano destra.

Regole della mano destra. Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione

Dettagli

Classificazione fibre muscolari

Classificazione fibre muscolari Classificazione fibre muscolari Tipo fibra II B II A I Colore bianca rosa rossa Tipo di contrazione scossa rapida scossa rapida scossa lenta Affaticabilità rapida intermedia scarsa Metabolismo glicolitico

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

LA PERLA. Difficoltà: livello 1 FIG. 1

LA PERLA. Difficoltà: livello 1 FIG. 1 Difficoltà: livello 1 LA PERLA FIG. 1 Descrizione Scopo e benefici La perla è uno degli esercizi invisibili più facili, perché non richiede una percezione delle diverse parti della muscolatura pelvica.

Dettagli

GIORNATA CONTRO LA FIBRILLAZIONE ATRIALE. 3 ottobre 2015 Verona / Palermo

GIORNATA CONTRO LA FIBRILLAZIONE ATRIALE. 3 ottobre 2015 Verona / Palermo CONTRO LA 3 ottobre 2015 Verona / Palermo 2015 POSTER - LOCANDINA 32015 OTTOBRE VERONA - P.zza Cittadella PALERMO - P.zza Bologni 10:00-18.00 32015 OTTOBRE VERONA - P.zza Cittadella PALERMO - P.zza Bologni

Dettagli

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO Livello di base non raggiunto Non ha raggiunto tutte le competenze minime previste nel livello di base Riconosce ed utilizza le strutture linguistiche di base Comprende

Dettagli

Capitolo 03 LA PRESSIONE ATMOSFERICA. 3.1 Esperienza del Torricelli 3.2 Unità di misura delle pressioni

Capitolo 03 LA PRESSIONE ATMOSFERICA. 3.1 Esperienza del Torricelli 3.2 Unità di misura delle pressioni Capitolo 03 LA PRESSIONE ATMOSFERICA 3.1 Esperienza del Torricelli 3.2 Unità di misura delle pressioni 12 3.1 Peso dell aria I corpi solidi hanno un loro peso, ma anche i corpi gassosi e quindi l aria,

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

1 Anatomia e fisiologia dell apparato vocale Respirazione, laringe, corde vocali, fonazione. a cura di Domenico Innominato

1 Anatomia e fisiologia dell apparato vocale Respirazione, laringe, corde vocali, fonazione. a cura di Domenico Innominato Elementi di tecnica vocale 1 Anatomia e fisiologia dell apparato vocale Respirazione, laringe, corde vocali, fonazione a cura di Domenico Innominato LA RESPIRAZIONE GABBIA TORACICA La parete toracica è

Dettagli

Flauto Polmonare/Lung Flute

Flauto Polmonare/Lung Flute Flauto Polmonare/Lung Flute Modello per TERAPIA, DOMICILIO, IGIENE BRONCHIALE Manuale di istruzioni per il paziente: Il Flauto Polmonare è generalmente indicato per una terapia a pressione respiratoria

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali

Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali 1 A.S. 2012 13 Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 23.4.2013 1. Premessa A titolo di

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

L allenamento posturale per il Biker di Saverio Ottolini

L allenamento posturale per il Biker di Saverio Ottolini L allenamento posturale per il Biker di Saverio Ottolini Saverio Ottolini L allenamento posturale per il biker www.mtbpassione.com L allenamento posturale per il biker Per chi si allena e gareggia in Mountain

Dettagli

Le nuove frontiere dell elettroterapia: l Horizontal Therapy

Le nuove frontiere dell elettroterapia: l Horizontal Therapy Le nuove frontiere dell elettroterapia: l Horizontal Therapy Horizontal Therapy. Terapia di recente acquisizione nell ambito dell elettroterapia, brevettata dalla casa produttrice Hako-Med a partire da

Dettagli

NELLE PATOLOGIE GASTROINTESTINALI PIROSI E MALATTIA DA REFLUSSO. Antonio Verginelli

NELLE PATOLOGIE GASTROINTESTINALI PIROSI E MALATTIA DA REFLUSSO. Antonio Verginelli NELLE PATOLOGIE GASTROINTESTINALI PIROSI E MALATTIA DA REFLUSSO Antonio Verginelli pirosi definizione sensazione di bruciore percepito nell area retrosternale indica una disfunzione dell apparato digerente

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

ASSORBIMENTO ACUSTICO 2013

ASSORBIMENTO ACUSTICO 2013 ASSORBIMENTO ACUSTICO 2013 UNDERSTANDING + SOLUTIONS BENESSERE ACUSTICO silence screen silence wall silence cabinets sn silence silence parasta Mantenere il rumore ad un livello accettabile negli uffici

Dettagli

MASSAGGIO MIOFASCIALE

MASSAGGIO MIOFASCIALE MASSAGGIO MIOFASCIALE Tale massaggio viene utilizzato sia a scopo preventivo, che per il trattamento delle rigidità e delle contratture della muscolatura. Questa tecnica agisce sulla fascia (tessuto connettivale

Dettagli

come avere denti da campione prevenzione primaria della carie

come avere denti da campione prevenzione primaria della carie Regione del Veneto Azienda Unità Locale Azienda Unità Locale Socio Sanitaria VICENTINO OVEST U..O.C.. MATTEERNO IINFFANTTIILLEE U..O.. PEDIATRIA DII COMUNITA educazione alla salute come avere denti da

Dettagli

La spasticità: nuove possibilità di trattamento

La spasticità: nuove possibilità di trattamento La spasticità: nuove possibilità di trattamento La spasticità: Cos è? Si definisce spasticità un alterazione dei movimenti data da un aumento del tono muscolare involontario, con contratture muscolari

Dettagli

La preparazione per le gare brevi

La preparazione per le gare brevi I documenti di www.mistermanager.it La preparazione per le gare brevi La maggior parte delle competizioni su cui si cimentano i podisti, sono le gare su strada, le cui lunghezze solitamente sono intorno

Dettagli

BONIFICA ACUSTICA: URTI E IMPATTI. Bonifica acustica_moduloj1_rev_3_10_03

BONIFICA ACUSTICA: URTI E IMPATTI. Bonifica acustica_moduloj1_rev_3_10_03 BONIFICA ACUSTICA: URTI E IMPATTI La potenza sonora che viene generata dall urto è proporzionale all energia a cinetica che possiede il corpo in movimento al momento dell urto; ; di conseguenza essa è

Dettagli

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante IDRAULICA LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante 2 LEGGE DI STEVIN Z = ALTEZZA GEODETICA ENERGIA POTENZIALE PER UNITA DI PESO p /

Dettagli

Indice. 1 Il funzionamento del sistema uditivo --------------------------------------------------------------------------------------- 3

Indice. 1 Il funzionamento del sistema uditivo --------------------------------------------------------------------------------------- 3 LEZIONE: IL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA UDITIVO PROF. EDORDO ARSLAN Indice 1 Il funzionamento del sistema uditivo --------------------------------------------------------------------------------------- 3

Dettagli

L. Bressan. luciana.bressan@unimi.it LA COSTRUZIONE DEL LINGUAGGIO E I SUOI IMPEDIMENTI

L. Bressan. luciana.bressan@unimi.it LA COSTRUZIONE DEL LINGUAGGIO E I SUOI IMPEDIMENTI L. Bressan luciana.bressan@unimi.it LA COSTRUZIONE DEL LINGUAGGIO E I SUOI IMPEDIMENTI 1 Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) www.who.int CIM / ICD 10 Classificazione Internazionale delle Malattie

Dettagli

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Dott. Sergio Biagini Tecnico della Prevenzione Limite di peso da sollevare da soli Maschi adulti 25 Kg femmine adulte 20 Kg maschi adolescenti 20 Kg femmine adolescenti

Dettagli

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:

Dettagli

Per minimizzare i rischi potenziali di lesioni da posizioni fisiche non confortevoli, è importante adottare una postura corretta.

Per minimizzare i rischi potenziali di lesioni da posizioni fisiche non confortevoli, è importante adottare una postura corretta. Lo stress Fattori di stress: Scarsa conoscenza del software e dell hardware; mancanza di informazioni sulla progettazione, sull organizzazione e sui e sui risultati del lavoro; mancanza di una propria

Dettagli

BLS. Rianimazione cardiopolmonare di base B L S. corso esecutori per personale laico. (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005)

BLS. Rianimazione cardiopolmonare di base B L S. corso esecutori per personale laico. (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005) Croce Rossa Italiana BLS Rianimazione cardiopolmonare di base corso esecutori per personale laico (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005) Obiettivi del corso Conoscenze teoriche Le cause di arresto cardiaco

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

Legge di massa e scostamenti per pareti reali (rappresentazione grafica qualitativa) Il coefficiente di trasmissione acustica è:

Legge di massa e scostamenti per pareti reali (rappresentazione grafica qualitativa) Il coefficiente di trasmissione acustica è: ACUSTICA Coefficiente di trasmissione e definizione di potere fonoisolante Potere fonoisolante: l attitudine a ridurre la trasmissione del suono. in cui t è il coefficiente di trasmissioneacustica della

Dettagli

LO STRETCHING. Metodiche di stretching. Tecniche di stretching statico

LO STRETCHING. Metodiche di stretching. Tecniche di stretching statico LO STRETCHING Chi corre deve avere una buona flessibilità per esprimere al meglio il proprio potenziale e per non incorrere in continui ed invalidanti infortuni. La flessibilità è l insieme della mobilità

Dettagli

FISICA DELLA BICICLETTA

FISICA DELLA BICICLETTA FISICA DELLA BICICLETTA Con immagini scelte dalla 3 SB PREMESSA: LEGGI FISICHE Velocità periferica (tangenziale) del moto circolare uniforme : v = 2πr / T = 2πrf Velocità angolare: ω = θ / t ; per un giro

Dettagli