PROGETTO PER L INTEGRAZIONE E L INCLUSIONE DEGLI ALUNNI DISABILI

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1 ISTITUTO D ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE G. Alberti INDIRIZZI : AREA ECONOMICA:Amministrazione Finanza e Marketing / IGEA Turismo/ ITER LICEO SCIENTIFICO: Scienze Applicate/Liceo ScientificoTecnologico Brocca TECNOLOGICO:Chimica, Materiali e Biotecnologie/Chimico Brocca PROGETTO PER L INTEGRAZIONE E L INCLUSIONE Anno scolastico 2013/2014 DEGLI ALUNNI DISABILI A cura della Prof.ssa Stefania Silvestri,docente di sostegno specializzata, in servizio presso l Istituto Alberti di Benevento con la condivisione del Dirigente Scolastico e del Gruppo di docenti di sostegno operanti nell Istituto. INDICE PREMESSA..3 FINALITA 3 DESTINATARI 4 CONTESTO...4 FASI ATTUATIVE... 4 Raccolta dati.4 Accoglienza...4 Osservazione 5 Percorsi.6 1

2 Orientamento..6 Valutazione 7 ORGANIZZAZIONE INTERNA 7 RISORSE UMANE...7 Gruppo H 7 Dirigente Scolastico 8 Consiglio di classe...8 Commissione H..9 RISORSE MATERIALI 9 RISORSE FINANZIARIE 10 FASCICOLO PERSONALE DELL ALUNNO.10 Il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.).10 Il Piano Educativo Personalizzato (P.E.P.)..10 La Diagnosi Funzionale (D.F.).11 Il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) 11 RIFERIMENTI NORMATIVI.11 2

3 PREMESSA Il Progetto per l integrazione e l inclusione degli alunni disabili nasce dall esigenza di rendere ufficiali le modalità operative che da alcuni anni, con dedizione e professionalità, vengono messe in atto dal Gruppo di docenti di sostegno dell Istituto Alberti, allo scopo di renderle note a tutti coloro che operano al suo interno, nonché agli alunni e alle loro famiglie. La scuola, infatti, nell ambito della sua autonomia scolastica, si pone come finalità prioritaria quella di un integrazione globale degli alunni, intesa come sperimentazione di percorsi formativi sempre più rispondenti ai bisogni educativi di ciascuno di essi e di azioni didattiche che siano in grado di assicurare la necessaria continuità nel passaggio tra il mondo della scuola e quello sociale in senso ampio e, pertanto, mirate all inserimento lavorativo, non solamente per gli alunni normodotati ma anche e soprattutto per quelli in situazione di handicap. E da sottolineare, inoltre, che da qualche anno il Ministero si propone di promuovere il passaggio dall integrazione, che attualmente è quella più praticata nelle scuole di ogni ordine e grado, all inclusione. Promuovere tale passaggio significa modificare i propri modelli di riferimento, dall ambito strettamente educativo alla sfera educativa, sociale e politica in senso lato, analizzando non solo la diagnosi funzionale ma anche il contesto che circonda l alunno (famiglia, parenti, amici, compagni di scuola, vicini di casa, comunità), per poter sviluppare anche quelle potenzialità che altrimenti rimarrebbero sommerse. FINALITA Per le considerazioni fatte in premessa le finalità del progetto sono le seguenti: Consolidare e/o migliorare i livelli raggiunti. Promuovere l integrazione/inclusione degli alunni disabili all interno della scuola sviluppandone, attraverso un adeguato progetto didattico, i punti di forza e la consapevolezza circa le proprie potenzialità. Accogliere le famiglie nella disponibilità al dialogo ed alla collaborazione in vista di un efficace percorso di studi e di orientamento degli alunni disabili. Promuovere e coltivare le necessarie relazioni con il territorio, le scuole di provenienza e le 3

4 istituzioni per realizzare un percorso che, insieme alla socializzazione ed all apprendimento, si proponga l obiettivo di disegnare un progetto di vita per consentire a ciascun allievo/a di svolgere con dignità il proprio ruolo all interno della società. DESTINATARI Il progetto è rivolto agli alunni disabili che frequentano il nostro Istituto, alle famiglie, ai Consigli di classe coinvolti in attività d integrazione, a tutti coloro che operano all interno dell Istituto. CONTESTO L Istituto Alberti di Benevento ha visto crescere, negli ultimi anni, il numero complessivo degli alunni iscritti. Gli alunni disabili che frequentano il nostro Istituto sono in tutto 10, pari all 1,6 % degli studenti iscritti nell anno scolastico 2012/2013, con una presenza che risulta più che raddoppiata nell ultimo quinquennio. FASI ATTUATIVE Raccolta dati Per la predisposizione del Piano Educativo Personalizzato (PEI) è necessario disporre di una serie di informazioni essenziali riguardanti gli obiettivi prefissati raggiunti e non raggiunti, le abilità cognitive, le potenzialità sviluppate e le modalità relazionali. Per accogliere meglio l alunno/a disabile è importante conoscere abitudini, preferenze, rifiuti, nonché spazi, sussidi e materiali che è importante avere a disposizione per un positivo progetto di integrazione. Queste informazioni vengono raccolte all inizio dell anno scolastico attraverso incontri e colloqui tra l insegnante di sostegno (o il referente H), la scuola di provenienza, la famiglia. Accoglienza L accoglienza dei ragazzi disabili nella nostra scuola è una fase fondamentale che inizia sin da quando egli frequenta la terza media, allo scopo di conoscere in anteprima l allievo/a per poterlo accogliere nel migliore dei modi nel nuovo ambiente scolastico attraverso una serie di visite di orientamento presso il nostro Istituto insieme ai suoi genitori. Successivamente l alunno/a, accompagnato dal suo insegnante di sostegno, viene accolto di nuovo nell Istituto e,in particolare, durante questa fase l insegnante di sostegno, o il referente del gruppo, che accoglie l alunno si propone di: 4

5 Analizzare, accogliere, orientare e comprendere i reali bisogni a volte anche fisici, dell alunno disabile; Instaurare una relazione con l alunno, indispensabile per poter fornire il giusto ausilio materiale; Individuare un possibile canale di comunicazione che aiuti l alunno a manifestare le sue difficoltà. Tale percorso permette ai docenti della scuola che frequenterà l alunno di conoscere in anticipo le sue peculiarità globali per rendere più agevole l inserimento dell allievo/a all interno del gruppo classe sin dal primo giorno di scuola. All inizio del corrente anno scolastico il gruppo dei docenti di sostegno si è prefisso l obiettivo di migliorare la fase dell accoglienza, soprattutto quella di inizio anno. In questa occasione si procederà come di seguito: Il docente di sostegno tutor dello studente redigerà una scheda di presentazione dell alunno che si preoccuperà di far pervenire ai colleghi. Si definiscono le modalità ed i tempi di presentazione alla classe dell alunno, dell insegnante di sostegno e dell eventuale assistente educatore (soprattutto quando si tratta di gravi disabilità) al fine di rendere consapevoli i ragazzi della condizione del loro compagno e favorire l integrazione nel gruppo classe. Si programmano tempi, modalità e strumenti della fase di osservazione. Osservazione L osservazione iniziale di ogni alunno disabile, pur essendo in gran parte soggettiva, in quanto influenzata dalla visione del mondo e soprattutto dalle impostazioni emozionali di chi osserva, è indispensabile in quanto permette all insegnante di raccogliere elementi utili per meglio precisare gli obiettivi didattici e comportamentali e di migliorare le modalità per rapportarsi all alunno. L osservazione viene eseguita con appositi strumenti (griglie di osservazione di contesto e relazionali, schede di rilevazione di abilità scolastiche, osservazione diretta). Le informazioni raccolte attraverso l osservazione consentono di verificare le capacità e le potenzialità dell alunno e comprenderne il funzionamento in 5

6 riferimento ai vari assi di sviluppo (cognitivo, affettivo - relazionale, comunicazionale, linguistico, sensoriale, motorio-prassico, neuropsicologico, autonomia, apprendimento) per la stesura del PDF (Profilo Dinamico Funzionale) e successivamente del PEI (Piano Educativo Individualizzato). Percorsi L attuazione dell intervento didattico è riconducibile fondamentalmente a due itinerari: Percorso di tipo A Percorso di tipo B Il percorso di tipo A è un percorso curriculare simile a quello della classe di appartenenza seppur semplificato e riguarda gli alunni che, presumibilmente, otterranno il titolo di studio relativo all indirizzo frequentato. L intervento di sostegno in questo caso viene svolto in classe o fuori dalla classe, sia singolarmente che in piccoli gruppi, perseguendo obiettivi fondamentalmente riconducibili alla programmazione curriculare. Il percorso di tipo B è un percorso differenziato rispetto a quello della classe di appartenenza e coinvolge alunni che otterranno un attestato di frequenza con certificazione dei crediti formativi. L intervento di sostegno consiste nell attuazione di un percorso educativo-didattico personalizzato e parzialmente o completamente differenziato, con obiettivi individualizzati e contenuti rapportati alle potenzialità dell alunno/a. Orientamento Orientare significa dare opportunità e rendere possibile, attraverso tappe e scelte, la realizzazione di un progetto di vita anche per gli studenti con disabilità grave. A tale scopo l offerta formativa del nostro Istituto prevede anche l eventuale ri- orientamento dell alunno e l attuazione di un progetto-ponte o di un progetto misto. Dopo un percorso di uno o più anni presso il nostro Istituto, il Consiglio di classe, in linea con quanto previsto nel PEI, propone un percorso di collaborazione con altre strutture scolastiche/formative ( cooperative,associazioni, ) esterne alla Scuola, con l obiettivo di inserire progressivamente l alunno/a presso tali strutture al fine di offrirgli maggiori opportunità di autonomia e di integrazione sociale. Le modalità di attuazione delle due tipologie progettuali vengono definite in accordo con la famiglia ed i servizi del territorio. 6

7 Valutazione La valutazione didattica fa riferimento alla normativa vigente relativa agli alunni diversamente abili (C.M. n. 90 del 21/5/2001 art. 15 comma 4) ed è strettamente correlata al percorso individuale senza riferimento a standard né qualitativi né quantitativi. La fase valutativa è finalizzata a mettere in evidenza il progresso dell alunno/a ed è effettuata in rapporto alle potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le richieste sono calibrate in relazione ai singoli alunni e alle specifiche patologie. Gli obiettivi educativi, cognitivi e comportamentali stabiliti nel PEI dell alunno tengono conto delle difficoltà manifestate e della conseguente possibilità di apportare le necessarie modifiche affinché il progetto risulti veramente efficace. ORGANIZZAZIONE INTERNA Per la realizzazione del progetto l Istituto Alberti ha predisposto un piano attuativo che coinvolge vari organi (risorse umane), tutti responsabili ed ognuno con competenze e ruoli ben definiti, e mette a disposizione degli alunni e dei docenti attrezzature e spazi (risorse materiali) nonché un fondo (risorse finanziarie) per la sperimentazione didattica e metodologica nelle classi con alunni disabili. RISORSE UMANE Gruppo H Il Gruppo H è composto da tutti i docenti di sostegno in servizio presso la nostra Scuola. L Istituto G. Alberti è stato caratterizzato per molti anni da un turnover di insegnanti di sostegno, spesso non specializzati che, purtroppo, non ha favorito né la continuità didattica, indispensabile soprattutto quando si lavora sulla disabilità, né il diffondersi, all interno della Scuola, di una profonda e adeguata cultura dell integrazione. Da alcuni anni, però, la presenza nel nostro Istituto di un gruppo stabile di docenti di sostegno, la maggior parte di loro di ruolo, ha consentito, con il suo operato continuo, di gestire la complessità dei progetti per l integrazione degli alunni disabili in modo unitario, condividendo le scelte con le famiglie e con i Servizi. Attualmente i docenti di sostegno sono 7 e rappresentano la prima risorsa di cui dispone il nostro 7

8 Istituto. Il Gruppo è coordinato da un insegnante di ruolo che funge da referente H, che tiene i contatti con il Dirigente Scolastico con il quale collabora all assegnazione degli insegnanti di sostegno ai diversi ragazzi disabili, tenendo conto delle garanzie di continuità che gli stessi possono dare; comunica al Dirigente Scolastico l andamento dei progetti relativi agli alunni e coordina le attività di orientamento, comunica al Collegio dei Docenti informazioni sul numero degli alunni disabili che dovranno frequentare l Istituto; All inizio dell anno scolastico il Gruppo dei docenti di sostegno si è prefisso l obiettivo di rafforzare la sua presenza all interno della Scuola per diffonderne una più profonda cultura dell integrazione e, considerate anche le nuove indicazioni Ministeriali in atto, promuovere il passaggio dall integrazione all inclusione. Per questo motivo, il Gruppo H si è attivato su diversi fronti: quello dell accoglienza, individuando, al suo interno, un docente di sostegno che faccia parte della Commissione Accoglienza; quello dell orientamento lavorativo, con un docente di sostegno che collabora con la Commissione Orientamento. Per fare in modo che le iniziative del Gruppo H possano diffondersi all interno dell Istituto e trovarne condivisione, è stato, inoltre, individuato un docente di sostegno che è portavoce delle varie iniziative proposte dal Gruppo H e cura l aggiornamento e arricchimento del POF d Istituto in particolare per quanto riguarda il Progetto per l integrazione e l inclusione degli alunni disabili. Dirigente Scolastico Il Dirigente Scolastico è messo al corrente dal referente H su quanto emerso dalle riunioni del Gruppo degli insegnanti di sostegno e della realizzazione del percorso scolastico di ogni allievo disabile. Nel caso si presentino particolari difficoltà nell attuazione dei progetti viene interpellato direttamente. Concorda con il referente del Gruppo H l attuazione dei progetti previsti per gli alunni disabili e condivide i Protocolli d Intesa. Consiglio di classe Il Consiglio di classe in cui è inserito l allievo disabile dedica, ad ogni convocazione, uno spazio adeguato alla progettazione e verifica progressiva del PEI. Per particolari esigenze si possono richiedere al Dirigente scolastico convocazioni straordinarie di Consigli di classe. Ogni insegnante del Consiglio di classe, in merito alla propria disciplina, supportato dall insegnante di sostegno, prende visione della DF e concorda 8

9 con il docente di sostegno, per la parte di competenza, la programmazione disciplinare per l alunno, che sarà inserita nel PEI, anche analizzando le informazioni e i documenti redatti nell anno scolastico precedente in modo da poter mettere in atto, fin dalle prime settimane di scuola, le strategie metodologiche necessarie e raccogliere il maggior numero di elementi utili per il progetto di vita dell alunno. L insegnante di sostegno assegnato alla classe lavora in stretto contatto con l allievo disabile e collabora con gli insegnanti curriculari per il raggiungimento degli obiettivi didattico - educativi enunciati nel PEI. Commissione H E composta dal Dirigente Scolastico, dal coordinatore del Gruppo H, da un rappresentante delle famiglie, da un docente curriculare, da un rappresentante del personale ATA. Condivide, tramite il referente del Gruppo H, le iniziative che vengono prese dai docenti di sostegno e valuta le richieste d acquisto. Si riunisce secondo quanto contemplato dal Piano annuale delle attività al fine di programmare e valutare l effettiva attuazione delle attività specifiche indicate nel POF e nel Progetto H e ridefinire gli aspetti che non dimostrino l efficacia prevista. RISORSE MATERIALI L Istituto Alberti mette a disposizione degli alunni, delle loro famiglie e dei docenti attrezzature, spazi e servizi. Le risorse della scuola si usano in modo unitario, senza distinzione tra i diversi indirizzi di studio presenti nell Istituto. In particolare la nostra scuola dispone dei seguenti laboratori e spazi attrezzati: 1 aula per interventi individualizzati che dispone di un computer collegato alla rete internet e una piccola biblioteca fornita di testi di didattica speciale, software e materiali didattici vari; laboratori di Informatica; laboratorio di Biologia; laboratorio di Fisica; laboratori di Chimica; laboratorio CAD (Disegno tecnico); 9

10 laboratori Linguistici; Aula Magna dotata di sistema di videoproiezione; palestra con due spazi per le attività di Educazione fisica; biblioteca/videoteca; lavagne luminose, postazioni mobili con tv, lettore dvd, computer,videoproiettore. RISORSE FINANZIARIE Nel Bilancio del nostro Istituto ogni anno vengono previste delle somme da utilizzare per l acquisto di materiali per didattica speciale nonché di software specifico. Non sempre queste somme sono state utilizzate e in futuro si prevede di poterle utilizzare per acquistare dei testi non solamente specifici ma anche relativi a varie discipline da poter utilizzare per integrare l attività didattica. Un altra voce di spesa potrebbe essere legata all acquisto di software nonché di computer da posizionare nelle aule per interventi individualizzati. FASCICOLO PERSONALE DELL ALUNNO Il fascicolo personale dell alunno, oltre a comprendere i vari progetti, i verbali, le relazioni e gli eventuali protocolli d intesa con altre strutture scolastiche-formative o lavorative, deve contenere i seguenti documenti fondamentali: Il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) E il documento nel quale vengono descritti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all educazione, all istruzione ed alla integrazione scolastica, secondo quanto previsto dall art. 5 del DPR del 24/02/94 e dall art. 12 della L. 104/92. In esso vengono evidenziati gli interventi educativi e didattici da attuare a favore dell alunno e il tipo di percorso previsto (di tipo A o di tipo B). Il PEI viene redatto dall insegnante di sostegno insieme agli operatori sanitari, gli insegnanti curriculari e i genitori dell alunno/a. E un documento flessibile, sottoposto a verifiche periodiche, che vengono effettuate con cadenza trimestrale o quadrimestrale. Il Piano Educativo Personalizzato (P.E.P.) E il documento che viene redatto dal Consiglio di classe, per quegli alunni che presentino una diagnosi di Disturbo Specifico di apprendimento e per i quali viene sollecitato 10

11 l utilizzo di strategie didattiche compensative e dispensative nel percorso educativo dell alunno. L utilizzo di tali misure, sulla base di quanto indicato nella Circolare Ministeriale del 5/10/2004, non richiede, infatti, la segnalazione ex L. 104/92 ma soltanto la diagnosi dello specialista poiché è fondamentale e conforme alla personalizzazione della didattica, al fine di non inficiare il successo formativo di chi presenti Disturbi Specifici di Apprendimento. La Diagnosi Funzionale (D.F.) E il documento con il quale la A.S.L, a seguito della segnalazione della famiglia, certifica l esistenza della situazione di handicap. Secondo l art 2 del DPR del 24/02/94 la segnalazione può essere fatta anche dal Capo d Istituto con il consenso e il coinvolgimento della famiglia. Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) E il documento successivo alla D.F. che consiste nella descrizione delle difficoltà dell alunno e del potenziale sviluppo in tempi brevi e medi. Alla sua redazione partecipano la ASL, i docenti curriculari, il docente di sostegno, i genitori dell alunno. Viene aggiornato alla fine di ogni ciclo scolastico. RIFERIMENTI NORMATIVI C.M. 1/88 Continuità educativa nel processo di integrazione degli alunni portatori di handicap Legge 517/77 Norme di modifica dell ordinamento scolastico Legge 104/92 quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate C.M. 262/88 Attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 215/87 Iscrizione e frequenza nella Scuola Secondaria di secondo grado degli alunni portatori di handicap C.M. n. 90 del 21/5/2001 Norme per lo svolgimento degli scrutini e degli esami nelle scuole statali e non statali di istruzione elementare, media e secondaria superiore D.P.R. del 24/02/94 Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap 11

12 Legge 162/98 Misure di sostegno in favore di persone con handicap grave Legge 328/2000 quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali D.P.R. 323/98, O.M. 90/2001, C.M. 125/2001 Certificazioni per gli alunni diversamente abili Legge 285/97 e Legge 384/2000 Attività di sostegno agli adolescenti e alle famiglie. 12