Lucia Lispi. Il processo di razionalizzazione della spesa nelle Regioni in Piano di Rientro. 28 Febbraio 2013

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1 Il processo di razionalizzazione della spesa nelle Regioni in Piano di Rientro Lucia Lispi Ufficio SiVeAS DG della Programmazione Sanitaria Ministero della Salute 28 Febbraio 2013

2 Agenda 2

3 Il SSN Il finanziamento 110,0 105,0 100,0 95,0 90,0 85,0 80,0 75,0 70,0 Trend finanziamento corrente a carico dello Stato ( /miliardi) 71,3 75,7 80,6 82,4 93,2 93,2 97,6 101,6 104,2 105,6106, % finanziamento a carico dello Stato su PIL ,0% 7,0% 6,0% 5,0% 4,0% 3,0% 2,0% 1,0% 5,7% 5,8% 6,0% 5,9% 6,5% 6,3% 6,3% 6,4% 6,9% 6,8% 6,8% 0,0% Elaborazione DGPROG su fonte dati NSIS 3

4 Il SSN La spesa sanitaria corrente Trend spesa sanitaria ( /miliardi) 115,0 110,0 105,0 100,0 95,0 90,0 85,0 80,0 75,0 110,2 111,3112,9 107,1 103,8 99,6 96,8 90,5 82,3 79,5 76, Incidenza della spesa sanitaria pubblica sul PIL Italia e Paesi UE Italia Peasi UE 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% 0% Elaborazione DGPROG su fonte dati NSIS e OCSE 4

5 Composizione spesa sanitaria 5

6 Il SSN Risultati di gestione Risultati di gestione del SSR prima delle coperture dal 2007 al 2011 Trend disavanzo del SSN 6 Nazionale Regioni non in PdR Regioni in PdR 5 /Miliardi Cons Cons Cons Cons IV trim ) Anno Regioni comprese: Abruzzo; Campania; Lazio; Liguria; Molise; Sardegna; Sicilia 2) Anno Dalle precedenti: sono escluse le Regioni Liguria e Sardegna; è inclusa la Regione Calabria 3) Anno 2011 Oltre alle Regioni del 2010 sono ricomprese le Regioni Puglia e Piemonte Elaborazione DGPROG su fonte dati NSIS 6

7 I risultati di gestione nelle regioni in Piano di Rientro Risultati di gestione del SSR prima e dopo le coperture dal 2007 al 2011 RISULTATI DI ESERCIZIO (valori espressi in /milioni) Regioni Prima delle coperture Dopo Prima delle Dopo Trend Prima disavanzi delle Regioni Dopo in Piano di Prima Rientro delle nel 2011 Dopo Prima delle coperture coperture coperture coperture coperture coperture coperture coperture Dopo coperture PIEMONTE -170,8 22,2-360,6 2,8-387,5 11,8-422,4 0,6-274,6 5,4 LAZIO ,5 141, ,5-186, ,4-17,3-991,4 93,1-682,9 109,4 ABRUZZO -138,4-76,4-107,7-4,8-43,4-0,3 8,1 40,7 36,8 92,8 MOLISE -69,2-4,1-75,5-29,7-76,3-55,1-64,7-27,1-64,7-39,4 CAMPANIA -862,2-72,8-641,2-237,8-773,9-0,4-497,5-72,2-317,7-8,0 PUGLIA -265,7-36,5-219,6 4,6-350,3 1,5-332,7 2,7-108,4 159,6 CALABRIA -277,1-36,5-195,3-62,1-246,9-88,5-187,5-13,7-124,2-4,4 SICILIA -641,5-125,9-279,4 0,0-196,0 165,5-34,1 282,4-26,1 356,9 TOTALE ,3-188, ,7-513, ,7 17, ,2 306, ,8 672,3 7

8 I risultati di gestione nelle regioni in Piano di Rientro Trend disavanzi Regioni in Piano di Rientro dal 2007 al ,8 Piemonte Puglia Calabria Lazio Abruzzo Molise Campania Sicilia 1,5 /Miliardi 1,2 0,9 0,6 0,3-0,1 Cons Cons Cons Cons IV trim

9 Le manovre di contenimento della spesa sanitaria dal 2010 ad oggi Quadro di sintesi delle misure di contenimento Riduzione delle principali voci di spesa Ridefinizione delle risorse per il finanziamento del SSR Farmaceutica Beni e servizi Dispositivi medici Personale Specialistica da privato Ospedaliera da privato Determinazione del livello di finanziamento ordinario Nuove misure di compartecipazione Ripristino quota fissa specialistica ambulatoriale variazioni corrispondenti alle variazioni del PIL dimensionato per il personale dipendente e convenzionato all inflazione programmata Disposizioni specifiche per le Regioni in Piano di Rientro 9

10 Spesa per beni e servizi: normativa di riferimento D.L. n. 95/2012 (c.d. Spending Review), convertito dalla legge 135/ , - art. 15, comma 13, lett. a):...gli importi e le connesse prestazioni relative a contratti in essere di appalto di servizi e di fornitura di beni e servizi, con esclusione degli acquisti dei farmaci, stipulati da aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale, sono ridotti del 5 per cento a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto per tutta la durata dei contratti medesimi; tale riduzione per la fornitura di dispositivi medici opera fino al 31 dicembre L. 24 dicembre 2012, n. 228 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013). - art. 131 Al fine di razionalizzare le risorse in ambito sanitario e di conseguire una riduzione della spesa per acquisto di beni e servizi, anche al fine di garantire il rispetto degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'italia all'unione europea e la realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, al comma 13 dell'articolo 15 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135: a) alla lettera a), dopo le parole: «dalla data di entrata in vigore del presente decreto» sono inserite le seguenti: «e del 10 per cento a decorrere dal 1º gennaio 2013 e» ed è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Al fine di salvaguardare i livelli essenziali di assistenza con specifico riferimento alle esigenze di inclusione sociale, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono comunque conseguire l'obiettivo economicofinanziario di cui alla presente lettera adottando misure alternative, purché assicurino l'equilibrio del bilancio sanitario»; b) alla lettera f), le parole: «al valore del 4,9 per cento e, a decorrere dal 2014, al valore del 4,8 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «al valore del 4,8 per cento e, a decorrere dal 2014, al valore del 4,4 per cento». - art In funzione delle disposizioni recate dal comma 131 e dal presente comma, il livello del fabbisogno del Servizio sanitario nazionale e del correlato finanziamento, come rideterminato dall'articolo 15, comma 22, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, è ridotto di 600 milioni di euro per l'anno 2013 e di milioni di euro a decorrere dall'anno Le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano, ad esclusione della Regione siciliana, assicurano il concorso di cui al presente comma mediante le procedure previste dall'articolo 27 della legge 5 maggio 2009, n. 42, e successive modificazioni. Fino all'emanazione delle norme di attuazione di cui al citato articolo 27 della legge n. 42 del 2009, l'importo del concorso alla manovra di cui al presente comma è annualmente accantonato, a valere sulle quote di compartecipazione ai tributi erariali. - art All'articolo 17, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15luglio 2011, n. 111, alla lettera a), primo periodo, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, nonché la pubblicazione sul sito web dei prezzi unitari corrisposti dalle aziende sanitarie locali per gli acquisti di beni e servizi». 10

11 Agenda 11

12 Nascono i Piani di Rientro La regione interessata, [ ] anche avvalendosi del supporto tecnico dell'agenzia per i servizi sanitari regionali, procede ad una ricognizione delle cause ed elabora un programma operativo di riorganizzazione, di riqualificazione o di potenziamento del Servizio sanitario regionale, di durata non superiore al triennio. I Ministri della salute e dell'economia e delle finanze e la singola regione stipulano apposito accordo che individui gli interventi necessari per il perseguimento dell'equilibrio economico, nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza e degli adempimenti [ ] La sottoscrizione dell'accordo è condizione necessaria per la riattribuzione alla regione interessata del maggiore finanziamento anche in maniera parziale e graduale, subordinatamente alla verifica della effettiva attuazione del programma. Legge 311/2004 articolo 1 comma 180. Il Piano di rientro deve contenere sia le misure di riequilibrio del profilo erogativo dei livelli essenziali di assistenza, [....] sia le misure necessarie all'azzeramento del disavanzo, entro il 2010 sia gli obblighi e le procedure previsti dall'articolo 8 (Accordo per il perseguimento dell equilibrio economico) dell'intesa Stato Regioni del 23 marzo Legge 296/ (legge Finanziaria 2007) articolo 1, comma 796 lettera b). Nel caso di raggiungimento o superamento di detto standard dimensionale (5%), la regione interessata è tenuta a presentare [ ]un piano di rientro di durata non superiore al triennio [ ]. Legge 191/2009 (Legge finanziaria 2010) articolo 2, comma 77. Le regioni che risultano inadempienti per motivi diversi dall obbligo dell equilibrio di bilancio sanitario possono chiedere la sottoscrizione di un accordo, con il relativo piano di rientro, approvato dalla regione, ai sensi dell articolo 1, comma 180, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 [ ] Legge 191/2009 (Legge finanziaria 2010) articolo 2, comma

13 La prosecuzione dei Piani di Rientro Programmi Operativi [ ] Le Regioni sottoposte ai Piani di rientro per le quali non viene verificato positivamente in sede di verifica annuale e finale il raggiungimento al 31 dicembre 2009 degli obiettivi strutturali del Piano di rientro [ ] non sottoposte a commissariamento, possono chiedere la prosecuzione del Piano di rientro, per una durata non superiore al triennio, ai fini del completamento dello stesso secondo programmi operativi [ ] La prosecuzione e il completamento del Piano di rientro sono condizioni per l'attribuzione in via definitiva delle risorse finanziarie, in termini di competenza e di cassa, già previste a legislazione vigente e condizionate alla piena attuazione del Piano [ ] D.L. 78/2010 articolo 11, comma 1. Per le Regioni già sottoposte ai Piani di rientro e già commissariate alla data di entrata in vigore della presente legge restano fermi l assetto della gestione commissariale previgente per la prosecuzione del Piano di rientro, secondo programmi operativi, []. È fatta salva la possibilità per la Regione di presentare un nuovo Piano di rientro []. A seguito dell approvazione del nuovo Piano cessano i commissariamenti [] L.191/2009 (legge finanziaria 2010) articolo 2, comma 88. [...] i programmi operativi costituiscono prosecuzione e necessario aggiornamento degli interventi di riorganizzazione, riqualificazione e potenziamento del piano di rientro, al fine di tenere conto del finanziamento del servizio sanitario programmato per il periodo di riferimento, dell'effettivo stato di avanzamento dell'attuazione del piano di rientro, [] Legge 191/2009 (Legge finanziaria 2010) articolo 2, comma 88bis, così come introdotto dal D.l. 98/2011 conv. in Legge 111/2011. Si applicano, a decorrere dal 2013, le disposizioni di cui all'articolo 11, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, qualora al termine del periodo di riferimento del Piano di rientro ovvero della sua prosecuzione, non venga verificato positivamente, in sede di verifica annuale e finale, il raggiungimento degli obiettivi strutturali del piano stesso, ovvero della sua prosecuzione. DL 6 luglio 2012, n Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, convertito modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n

14 I Piani di Rientro: gli Accordi Un patto a tre (secondo quanto fissato dall articolo 8 dell Intesa Stato Regioni del 23 marzo 2005) sancito tra le regioni interessate, Ministero dell economia e finanze e Ministero della salute per: Individuare gli interventi necessari per il perseguimento dell equilibrio economico, nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza e degli adempimenti di cui alla intesa 23 Marzo 2005 (quota premiale); stabilire le modalità con cui la regione procede ad una ricognizione delle cause ed elabora un programma operativo di riorganizzazione, di riqualificazione o di potenziamento del Servizio sanitario regionale, di durata non superiore al triennio.(piano DI RIENTRO); fissare le modalità con le quali si realizza l affiancamento alle Regioni interessate; fissare la procedura per il monitoraggio e la certificazione degli stati di avanzamento della realizzazione del Piano di rientro a cui è vincolato l erogazione del finanziamento; La sottoscrizione dell accordo consente alla regione interessata l accesso al maggior finanziamento con le seguenti modalità: Percentuale del maggior finanziamento, all atto della sottoscrizione dell accordo; Il rimanente alla verifica della effettiva attuazione del programma Tale accesso presuppone che siano scattate le aliquote ai livelli massimi di addizionale regionale IRPEF e IRAP. 14

15 Caratteristiche del Piano di Rientro: cosa fare Individuazione degli interventi necessari ad efficientare il sistema e l erogazione dei LEA Definizione dei provvedimenti da adottare per attuare gli interventi Elaborazione del cronoprogramma degli interventi Individuazione degli effetti economici e di sistema Definizione delle modalità di verifica degli interventi Elaborazione dello scenario tendenziale e programmatico Caratteristiche del Piano di rientro: l attuazione Predisposizione dei provvedimenti da adottare Acquisizione del parere dei Ministeri affiancanti in ordine alla coerenza con il Piano e con la normativa Adozione dei provvedimenti Verifica degli effetti 15

16 Caratteristiche del Piano di Rientro: l attuazione Vincoli Gli interventi individuati dal piano di rientro sono vincolanti per la regione, che è obbligata a rimuovere i provvedimenti, anche legislativi, e a non adottarne di nuovi che siano di ostacolo alla piena attuazione del piano di rientro. Le verifiche annuali del Piano devono assicurare il conseguimento dell obiettivo finanziario dell equilibrio pena l aumento delle aliquote fiscali, blocco del turn over, il divieto di spese non obbligatorie Le verifiche dello stato di attuazione del Piano devono essere valutate positivamente. Deroghe Riduzione delle aliquote fiscali Deroga al blocco del turn over Poteri sostitutivi Presidente della Regione commissario ad acta Sub commissari 16

17 Quali Regioni? REGIONE DATA STIPULA DELIBERA APPPROVAZIONE PIANO LAZIO 28FEBBRAIO2007 DGRn.149del6marzo2007 ABRUZZO 6 MARZO 2007 DGR n. 224 del 13 marzo 2007 LIGURIA 6MARZO2007 DGRn.243del9marzo2007 CAMPANIA 13 MARZO 2007 DGR n. 460 del 20 marzo 2007 MOLISE 27MARZO2007 DGRn.362del30marzo2007 SICILIA 31 LUGLIO 2007 DGR n. 312 del 1 agosto 2007 SARDEGNA 31 LUGLIO 2007 DGR n.30/33 del 2 agosto 2007 REGIONE DATA STIPULA DELIBERA APPPROVAZIONE PIANO CALABRIA 17 DICEMBRE 2009 DGR n. 845 del 16/12/09 ad integrazione e modifica della DGR n.585 del 10/09/09 e della DGR n.752 del 18/11/09 PIEMONTE 29 LUGLIO 2010 DGR n. 415 del 02/08/2010 PUGLIA 29 NOVEMBRE2010 DGR n del 30/11/2010 Regione Nomine Abruzzo Commissario Presidente pro-tempore Regione Dott. Gianni Chiodi (Delibera Consiglio dei Ministri dell 11 dicembre 2009-Integrazione al mandato Delibera Consiglio dei Ministri del 20 gennaio 2012) Sub Commissario Dott. Giuseppe Zuccatelli (Delibera Consiglio dei Ministri del 7 giugno 2012) Calabria Commissario Presidente pro-tempore Regione Dott. Giuseppe Scopelliti (Delibera Consiglio dei Ministri del 30 luglio 2010) Campania Commissario Sub Commissario Gen. Luciano Pezzi(Delibera Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2010) Dott. Luigi D Elia (Delibera Consiglio dei Ministri del 31 maggio 2011) Presidente pro-tempore Regione On. Stefano Caldoro (Delibera Consiglio dei Ministridel23aprile 2010) Sub Commissario Dott. Mario Morlacco (Delibera Consiglio dei Ministri del 3 marzo 2011). Lazio Commissario Dott. Enrico Bondi(Delibera Consiglio dei Ministri del 16 ottobre 2012) Sub Commissario Dott. Giuseppe Antonio Spata (Delibera Consiglio dei Ministri del 1 febbraio Dott Giovanni Giorgi (Delibera Consiglio dei Ministri del 20 gennaio 2012 Molise Commissario Presidente pro-tempore Regione Sen. Angelo Michele Iorio (Conferma della nomina Delibera Consiglio dei Ministri del 20 gennaio 2012) Commissario obiettivi prioritari PdR Dott. Filippo Basso(Delibera Consiglio dei Ministri del 7 giugno 2012) Sub Commissario Dott. Nicola Rosato(Delibera Consiglio dei Ministri del 7 giugno 2012). 17

18 Il monitoraggio dei Piani di Rientro Il monitoraggio dei Piani di Rientro si articola in tre fasi, accompagnando il percorso risanamento effettuato dalle Regioni di Fasi Attuative dei Piani Obiettivi Delibere Azioni Misura degli effetti Il Piano di rientro/po definisce ed articola gli obiettivi generali e specifici per il raggiungimento del risparmio atteso e per la riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale Gli obiettivi specifici sono attuati attraverso la deliberazione ed adozione di specifiche delibere Le delibere definiscono le azioni e i provvedimenti necessari. A sua volta sono emanati provvedimenti/atti e Azioni specifiche dagli enti interessati Sono definiti i parametri di misura e i metodi/sistemi di raccolta delle informazioni necessari alla quantificazione degli effetti generati dalle manovre. Monitoraggio formale Monitoraggio di attuazione Monitoraggio di sistema MONITORAGGIO FORMALE MONITORAGGIO DI ATTUAZIONE Individuazione aree critiche MONITORAGGIO DI SISTEMA 18

19 Caratteristiche dei Piani di Rientro: gli obiettivi La definizione degli obiettivi segue un percorso multi-livello livello che parte dall individuazione degli ambiti/aree rilevanti (Obiettivi Generali) procedendo con la definizione di Obiettivi Specifici da raggiungere attraverso la realizzazione di una serie di Interventi Operativi. Obiettivi Generali Offerta Ospedaliera Assistenza territoriale Spesa farmaceutica Costo del personale Acquisto per Beni & Servizi Comuni a tutti i Piani di Rientro Obiettivi Specifici Intervento operativo Intervento operativo Intervento operativo Specifici del contesto regionale 19

20 I Piani di rientro, dal risanamento del SSR al contenimento dei costi I Piani di Rientro hanno come obiettivo primario un percorso di risanamento strutturale dei Sistemi Sanitari regionali ed il conseguente riequilibrio economico finanziario. Delibere & Azioni Assistenza ospedaliera Assistenza ambulatoriale Assistenza farmaceutica Assistenza primaria Assistenza socio-sanitaria P R E S T A Z I O N I Costi per destinazione C O S T I Costi per natura Personale Beni & Servizi Convenzioni Altro Il disavanzo si misura qui! Necessario ricordare che i consuntivi economici (e quindi costi e disavanzi) sono l effetto delle scelte di programmazione sanitaria e delle relative azioni attuate sui diversi livelli di assistenza 20

21 Con quale percorso? La garanzia dei Livelli essenziali di assistenza in condizioni di efficienza e appropriatezza è pertanto l unica strada possibile per ottenere un sistema sanitario in attivo. Efficienza: ed in modo efficiente Migliore erogazione dei LEA Appropriatezza organizzativa: nel setting più appropriato Riduzione dei costi Appropriatezza clinica: Si fa solo ciò che serve 21

22 Secondo quale direzione? La pianificazione del rientro nasce necessariamente dal riequilibrio tra ospedale e territorio (ridurre le giornate di degenza ospedaliera con criteri di efficienza e appropriatezza e potenziare l assistenza sul territorio) Domanda Misura del bilanciamento ospedale/territorio Assistenza ospedaliera Assistenza territoriale Per ricoveri inappropriati Ricorso all assistenza ospedaliera Per ricoveri appropriati Per ricoveri appropriati Efficienza del processo produttivo ospedaliero Per ricoveri inappropriati..perché evitabili con un adeguata ass. territoriale..perché affrontabili con minore intensità di cura perché in eccesso rispetto alle reali esigenze Efficienza del processo diagnostico Efficienza del processo terapeutico! Assistenza farmaceutica MMG/Case della Salute Assistenza ambulatoriale RSA/ADI Assistenza protesica Altro A tal fine, tutte le Regioni hanno previsto nei Piani di Rientro e nei successivi programmi operativi interventi volti alla riorganizzazione della rete ospedaliera e al potenziamento del territorio 22

23 I Piani di Rientro Gli interventi previsti I Piani di Rientro prevedono interventi strutturali di riorganizzazione e riqualificazione dei SSR, volti a migliorare l assistenza sanitaria e contemporaneamente a raggiungere l equilibrio economico finanziario Assistenza ospedaliera Assistenza territoriale Emergenza- Urgenza Rapporti con gli erogatori privati Rete laboratoristica Assistenza Farmaceutica territoriale Sicurezza delle cure Le Regioni sono chiamate a ridefinire il proprio fabbisogno assistenziale e conseguentemente a riorganizzare la propria rete ospedaliera, integrata con le altre reti assistenziali, al fine di riallineare l assistenza sanitaria alle disposizioni normative vigenti: in riferimento al tasso di ospedalizzazione, la dotazione dei posti letto, al miglioramento dell appropriatezza dei ricoveri considerati evitabili in ambito ospedaliero ed ai punti nascita. Conseguentemente al ridimensionamento dell assistenza ospedaliera le Regioni devono procedere con il potenziamento dell offerta assistenziale territoriale: residenziale e semiresidenziale; domiciliare extramurale; assistenza agli anziani; assistenza domiciliare integrata; assistenza ai malati psichiatrici; hospice. La rete dell emergenza è ridefinita con l introduzione della nuova classificazione delle strutture in DEA (I e II livello) e PS, l introduzione dei PPI (Punto di Primo Intervento) e la creazione di elisoccorsi. Sono altresì previste le creazioni del servizio di OBI (Osservazione Breve Intensiva). Le Regioni sulla base del fabbisogno definito avviano il processo di accreditamento degli erogatori, ridefinendo i budget di prestazioni erogabili a carico del SSR annualmente, sulla base delle tariffe adottate per ciascuna tipologia di prestazione sanitaria Creazione di un sistema di Laboratorio di Rete, fortemente integrato con una sola struttura centrale che gestisca la rete; con punti periferici presso tutte le strutture ospedaliere con attività di ricovero chirurgica, correlate alla complessità delle strutture; Centralizzazione delle attività specialistiche (es. Genetica, Tossicologia, Immunologia,.) in un unica sede; Creazione di una rete capillare di punti prelievo (almeno presso tutte le strutture poliambulatoriali territoriali), collegati in rete. Le Regioni provvedono ad emanare apposite direttive finalizzate a migliorare da un lato l appropriatezza prescrittiva dei farmaci, promuovendo le prescrizioni dei farmaci generici o a brevetto scaduto, ovvero assegnando budget ai MMG e ai PLS e dall altro la razionalizzazione delle modalità di acquisto dei farmaci (incremento della distribuzione diretta o per conto): sono state inoltre previste forme di compartecipazione alla spesa. Si prevede la costituzione di unità/funzioni di gestione del rischio multidisciplinari, l implementazioni e l utilizzo di linee guida nella pratica clinica e l adozione di strumenti per la valutazione degli esiti e della qualità dell informazione 23

24 I Piani di Rientro Gli interventi previsti... e l utilizzo dei fattori produttivi. Personale Al fine di ridurre la spesa del personale a carico del SSN le Regioni hanno introdotto il blocco del turn over, come misura di contenimento dell aumento della spesa. Al fine di rendere efficiente la dotazione di unità operative semplici e complesse, le Regioni sono tenute ad allinearsi agli standard nazionale definiti. Beni e Servizi L obiettivo principale è quello di individuare il maggior numero di beni per i quali effettuare acquisti unificati a livello regionale, al fine di aumentare il potere contrattuale da parte del sistema sanitario pubblico, evitando prezzi diversificati per prodotti analoghi nelle varie Aziende sanitarie regionali, con conseguente apprezzabile risparmio per l intero sistema sanitario. La realizzazione degli obiettivi di risparmio passa necessariamente per un ottimizzazione della governance e dei relativi processi, delle Centrali Acquisti regionali, a cui è affidare l incarico di centralizzare le gare di acquisizione dei beni e servizi per tutte le aziende sanitarie regionali. Assistenza farmaceutica Regioni prevedono misure volte alla razionalizzazione dei consumo di farmaci ospedalieri, con particolare riferimento a quelli ad alto costo, spingendo verso l utilizzo dei registri AIFA ovvero mediante l espletamento di agre di acquisto centralizzate. Governance dei sistemi Le Regioni implementano piattaforme informatiche e flussi informativi, al fine di migliorare i processi ed ottimizzare la governance regionale sia dei dati contabili che di quelli sanitari. 24

25 Agenda 25

26 Centralizzazione acquisti nelle Regioni in Piano di Rientro (1/2) Al fine di razionalizzare la spesa per beni e servizi, le Regioni in PdR hanno tra i propri obiettivi da realizzare, quello di centralizzare le procedure di gara per l approvvigionamento di forniture e servizi per conto delle Aziende del SSR, mediante l utilizzo di apposite centrali acquisti. Abruzzo Calabria Campania Lazio Con la DGR 565/2007 è stato istituito l Ufficio Unico degli Acquisti Gare e Appalti presso il Servizio di Programmazione Sanitaria. Sia l Ufficio Unico Acquisti, sia i gruppi di acquisto non hanno avuto concreta attuazione. Con successiva DD n. DG7/54 del 19 giugno 2008 la Direzione Regionale della Sanità, ha autorizzato lo svolgimento, in forma unificata, delle procedure di gara, da svolgersi in collaborazione con la CONSIP ed ha individuato l Azienda di Chieti quale ente capofila. Con la L.R. n. 27/ è stata istituita la Stazione Unica Appaltante con il compito di preparare, indire e aggiudicare gare anche per gli enti del SSR. La DGR 75/10 approva l accordo tra CONSIP e la SUA al fine di ottimizzare i processi di acquisto. Con la L.R. n. 24/ è stato disposto che la SoReSa S.p.A. fosse titolare in via esclusiva delle funzioni di acquisto e fornitura dei beni ed attrezzature sanitarie. Con il DCA n. 11/2013 sono approvate le disposizioni al fine di costituire una piattaforma informatica per lo sviluppo di una Centrale Unica di committenza. Con la DGR 826/07 è stata istituita una Centrale Acquisti Regionale quale sistema di negoziazione telematico per gli acquisti. Il DCA 42/10 definisce la procedura da attuare da parte delle Aziende del SSR per procedere all espletamento delle gare. 26

27 Centralizzazione acquisti nelle Regioni in Piano di Rientro (2/2) Molise Piemonte Puglia Sicilia Con nota a firma del Direttore Generale pro-tempore della ASREM si è attestata l adesione a tutte le convenzioni Consip riguardanti prodotti o servizi connessi alle esigenze proprie dell azienda. Con DGR n /2008 la Regione si è dotata di un sistema di acquisizione di beni e servizi in ambito sanitario a rete, nel quale oltre a garantire l adesione alle convenzioni CONSIP qualora presenti, sono state programmate e messe in opera aggregazioni di acquisti a livello di aree sovra zonali, ed a livello regionale tramite la Società di Committenza Regionale S.p.A. (SCR) costituita ex lege regionale n. 19 del 6 Agosto Inoltre con DGR n /2010 e DGR n /2010 la Regione ha impartito alle Aziende Sanitarie ulteriori indirizzi per i processi di acquisizione dei beni e servizi, sia a livello singolo che associato. Con D.G.R. n /2011 inoltre si definiscono le tipologie di prodotti da affidare a SCR affinchè provveda all espletamento delle relative gare regionali. Con la L.R. n. 4/2010 è stata istituita la Centrale di acquisto territoriale denominata EmPULIA, con l obiettivo di promuovere e sviluppare un processo di razionalizzazione degli acquisti per beni e servizi delle amministrazioni e degli enti, e che svolge le funzioni di centrale di committenza. Con Circolare 1242/ , le Aziende Sanitarie della Regione Siciliana hanno l obbligo di aderire alle convenzioni CONSIP o di ricorrere al mercato elettronico della PA (MEPA) per l acquisto di beni e servizi, riservandosi la possibilità di effettuare gli approvvigionamenti in maniera autonoma solamente adottando i prezzi delle convenzioni come base d asta al ribasso. Le Aziende devono attenersi al rigoroso rispetto dei parametri prezzo-qualità messi a disposizione del MEF tramite CONSIP ed infine, con cadenza trimestrale dovranno essere forniti i dati sulle effettive economie conseguite in ordine a ciascuna tipologia di bene o servizio acquistato. 27

28 Agenda 28

29 Applicazione della Spending Review sulla spesa per beni e servizi Abruzzo Calabria Campania Lazio Molise Piemonte Puglia Sicilia In una relazione in cui sono descritti gli interventi di attuazione del D.L. 95/2012., la regione dichiara di aver effettuato una ricognizione nei confronti delle Asl in ordine allo stato dell arte della rinegoziazione dei contratti di fornitura di beni e servizi. Si evince che: - la Asl di Lanciano-Vasto-Chieti ha inoltrato ai fornitori che generano una parte significativa della spesa una richiesta di sconto sugli importi di fornitura. Sono oggetto di rinegoziazione tutti i 63 contratti di servizi, 38 contratti (su 326) di forniture di beni. Sono stati effettivamente rinegoziati 26 contratti di servizi (su 63) e 1 contratto di forniture di beni (su 3326); - la Asl di Avezzano-Sulmona-L Aquila sta effettuando la ricognizione dei contratti presso i centri ordinanti decentrati. Tale operazione non è ancora conclusa a causa delle problematiche organizzative derivanti dalla fusione delle Asl di Avezzano-Sulmona e di L Aquila; - la Asl di Pescara ha avviato la rinegoziazione per i contratti di pulizia, lavanolo e ristorazione ma ha riscontrato delle criticità; - la Asl di Teramo ha inoltrato formale richiesta di applicazione di uno sconto del 5% nei confronti delle ditte fornitrici di beni e servizi ma al momento non ha ancora provveduto a rinegoziare i contratti Con il DCA 182/12 12 è stato definito il tetto di spesa regionale per gli acquisti di beni e servizi, ed il relativo valore massimo di spesa per ogni singola Azienda Sanitaria regionale. Con il DCA 126/12 sono state approvate le linee guida per le Aziende Sanitarie regionali, Le disposizioni normative non risultano essere state recepite Le disposizioni normative non risultano essere state recepite Le disposizioni normative non risultano essere state recepite Le disposizioni normative non risultano essere state recepite La regione ha dichiarato, in riferimento all attuazione del DL 95/2012, di aver provveduto a rideterminare in riduzione il finanziamento alle Aziende del SSR coerentemente con la dimensione del minore finanziamento regionale. Tuttavia le disposizioni normative non risultano essere state recepite. 29

30 Agenda 30

31 Spesa per beni e servizi dal 2008 al 2011 Si riportano di seguito i valori complessivi della spesa per beni e servizi delle Regioni in PdR per gli anni , la spesa pro-capite... Spesa per beni e servizi anni (Valori espressi in /000) Anno Piemonte Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Calabria Sicilia ITALIA Spesa per beni e servizi pro-capite anni (Valori espressi in ) Spesa pro-capite (Popolazione ISTAT) Piemonte Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Calabria Sicilia ITALIA Elaborazione DGPROG su fonte dati NSIS 31

32 Spesa per beni e servizi dal 2008 al l incidenza della spesa per beni e servizi sul totale della spesa... Totale spesa - Anni Anno Piemonte Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Calabria Sicilia ITALIA Incidenza % totale spesa Incidenza della spesa per beni e servizi sul totale della spesa - Anni Anno Piemonte Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Calabria Sicilia ITALIA % 29% 33% 29% 30% 28% 24% 24% 30% % 31% 34% 30% 29% 29% 25% 25% 31% % 31% 34% 28% 29% 30% 26% 24% 31% % 32% 34% 30% 30% 30% 27% 26% 32% Incidenza della spesa per beni e servizi sul totale della spesa - Anni % 34% 34% 34% 35% 33% 32% 32% 32% 32% 31% 31% 32% 30% 30% 30% 30% 29% 29% 28% 29% 29% 29% 30% 30% 30% 28% 25% 20% 15% 10% 5% % 31% 31% 32% 27% 26% 25% 25% 26% 24% 24% 24% 0% Piemonte Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Calabria Sicilia ITALIA Elaborazione DGPROG su fonte dati NSIS 32

33 Spesa per beni e servizi dal 2008 al e la variazione percentuale di ciascun anno rispetto all anno precedente. Variazione % spesa anno precedente Variazione % della spesa per beni e servizi anni % 20% 15% 12% 10% 7% 7% 5% 3% 1% 0% 0% -5% 22% 10% 9% 8% 8% 6% 5% 5% 4% 3% 3% 3% 1% -1% -1% -1% -1% -3% -4% 4% 3% 2% 3% 3% 1% -3% -6% -6% -6% -7% -10% PIEMONTE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA CALABRIA SICILIA ITALIA Elaborazione DGPROG su fonte dati NSIS 33