Bilancio Sociale e di Miissione

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2 BANCA CENTROPADANA Bilancio Sociale e di Missione

3 174 C è un bilancio imposto dalla legge: è quello civilistico e fiscale. Ma c è un altro bilancio che una Banca di Credito Cooperativo non può non redigere: è quello della coerenza tra la propria attività e la propria originale missione d impresa, che è quella di fare banca promuovendo il miglioramento la coesione la crescita sostenibile, come afferma il nostro statuto. Si tratta di documenti sempre più interrelati l uno con l altro, perché sempre più dovrà essere visibile nella descrizione della nostra strategia e delle nostre politiche (di raccolta, di credito, commerciali, di rischio ) il perché delle scelte e dei comportamenti. Il perché che viene spiegato, appunto, dalla nostra missione. Sono le caratteristiche identitarie della BCC che, ad esempio, ne rendono evidente il comportamento in questo tempo di difficoltà. Nella crisi, le BCC non hanno fatto un passo indietro. Hanno scelto di continuare a sostenere l economia reale, rimanendo vicine ai propri soci e clienti. Hanno privilegiato la relazione, introducendo opportuni elementi di flessibilità per venire incontro alle esigenze di imprese e famiglie. E stata un opzione, non un obbligo. E un opzione non indolore. Ma una banca dei soci e delle comunità locali non avrebbe potuto fare altrimenti. Questo rendiconto, dunque, va letto specularmente a quello di bilancio, per poter fare un bilancio realmente completo dell attività della nostra banca. L attività sul piano bancario ed extrabancario che questo bilancio intende documentare segue allora un disegno strategico che intende valorizzare il fare banca differente e che ha posto come obiettivo centrale di questo anno l affinamento della capacità di servizio ai soci e al territorio, rendendo visibile come il nostro obiettivo è stato attuato. Avv. Serafino Bassanetti Presidente Banca Centropadana Credito Cooperativo

4 Il Bilancio sociale è uno strumento sempre più diffuso soprattutto tra le banche, che intende fornire elementi di valutazione circa l aspetto sociale dell attività aziendale, di verifica della coerenza dell impresa rispetto agli scopi statutari, di comunicazione del valore creato dalla banca verso i propri portatori di interesse. Esso è pertanto un documento essenziale in particolare per un impresa cooperativa, che ha la specifica funzione di promuovere uno sviluppo durevole, a beneficio dei soci e delle comunità locali, di distribuire vantaggi economici ma anche meta-economici e dunque per loro natura intangibili, di più difficile quantificazione e rappresentazione all interno di un rendiconto tradizionale. I parte L IDENTITÀ AZIENDALE PERCHE UNA BCC E DIFFERENTE? La Normativa Una Banca di Credito Cooperativo è differente da tutte le altre banche innanzitutto per norma : il Testo Unico Bancario del 1993 e le disposizioni di vigilanza della Banca d Italia ne danno una disciplina specifica riguardo ad alcuni aspetti fondamentali quali: l operatività con i soci - più del 50% dell attività creditizia della banca deve essere realizzata a favore dei soci. Questi devono risiedere, avere sede o operare con carattere di continuità nell ambito territoriale della banca. A loro viene assegnato il diritto di voto secondo la formula una testa un voto, che significa che ciascun socio può esprimere un solo voto indipendentemente dall entità della partecipazione al capitale sociale. Per quanto riguarda quest ultimo, ogni socio non può possedere un valore nominale complessivo di azioni superiore a 50 mila euro, per evitare situazioni di disparità fra i soci; - la competenza territoriale - viene stabilita in base al criterio di continuità territoriale. L operatività deve essere limitata ai comuni nei quali la banca ha la sede legale e le succursali e le zone limitrofe. Tale territorio deve essere definito nello statuto e almeno il 95% del credito deve essere erogato all interno dell ambito geografico così individuato; - la distribuzione degli utili - è sottoposta dal Testo Unico Bancario ai seguenti limiti: - almeno il 70% deve essere destinato a riserva legale, al fine di rafforzare il patrimonio aziendale; - il 3% ai fondi mutualistici per lo sviluppo e la promozione della cooperazione; - gli utili rimanenti, al netto della rivalutazione delle azioni, a altre riserve o distribuita ai soci, deve essere devoluta a fini di beneficenza e mutualità. Recentemente la riforma del diritto societario ha ulteriormente rafforzato le specificità delle banche di Credito Cooperativo rispetto alle altre categorie di banche ed è stata introdotta una ulteriore verifica sul possesso dei requisiti mutualistici. I soci non hanno come obiettivo primario il conseguimento di un guadagno sotto forma di dividendi, ma il loro interesse principale è quello di avere la possibilità di fruire dei servizi bancari a condizioni vantaggiose. Il nuovo Diritto Societario, ha riconosciuto le BCC come cooperative a mutualità prevalente ed ha integrato le disposizioni dettate dal Testo Unico Bancario e dalle Autorità di Vigilanza con quelle specifiche per questa categoria di Imprese. Dal gennaio 2007 è entrata in vigore la normativa sulla revisione cooperativa che ha l obiettivo di verificare la corretta applicazione dei requisiti mutualistici da parte delle BCC, al fine di garantire il rispetto dei valori distintivi che qualificano la categoria. In particolare tale vigilanza ha una duplice funzione: - verificare la correttezza nell applicazione dei requisiti mutualistici cui è legato lo specifico trattamento fiscale; - supportare gli organi di direzione e amministrazione nel costante miglioramento della gestione in modo da promuovere l effettiva partecipazione dei soci alla vita sociale. L Identita La specifica normativa di cui la BCC è destinataria è riferita alla sua identità di banca: 1. cooperativa 2. mutualistica 3. locale. La natura cooperativa si esprime nella partecipazione diffusa dei soci, nella democrazia economica e nella pariteticità tra loro. La mutualità per la BCC significa innanzitutto orientare l attività prevalentemente a favore dei soci, apportando loro vantaggi sia economici che meta-economici. Inoltre, non perseguire fini di speculazione privata, ma avere lo scopo di assicurare vantaggi ai soci e al territorio, sostenendo lo sviluppo della comunità locale e da ultimo, valorizzare la cooperazione tra le banche della categoria per dare attuazione al modello a rete.

5 Il mutualismo così inteso, è un modo alternativo di produrre ricchezza: Presuppone una cultura d impresa non solo speciale, ma efficiente e solidale. Solo in questo modo esso diventa risorsa in quanto costituisce una differenza e quindi a sua volta favorisce la crescita, ma nello stesso tempo stimola la voglia di fare, il protagonismo e non l assistenzialismo. Per un impresa come la nostra, la mutualità è la parte fondamentale dell identità, è un fattore distintivo e competitivo. Fare banca mutualistica diventa il nostro modo speciale di operare orientato allo sviluppo continuo, durevole e sostenibile. L opportunità di fornire delle risposte alle concrete esigenze della vita. La territorialità della BCC è da intendersi nel senso che essa è una banca: del territorio perché i soci sono espressione del territorio in cui opera l azienda; - per il territorio in quanto il risparmio raccolto resta nel territorio per finanziare lo sviluppo e la crescita dell economia reale; - nel territorio: la BCC appartiene al contesto locale, è legata ad esso da un rapporto di reciprocità. DUNQUE, LA BCC, IN QUANTO MODELLO ESCLUSIVO DI BANCA COOPERATIVA MUTUALISTICA ESI- STENTE SUL MERCATO, È DAVVERO UN IMPRESA UNICA ED ORIGINALE. La Storia controcorrente La nostra storia, la storia del Credito Cooperativo, è fatta da macrostorie di microcrediti. Le Casse Rurali più di 125 anni fa, sono nate sulla base di una necessità, di una sollecitazione e di un progetto. La necessità era quella di liberarsi dallo sfruttamento e talvolta dalla piaga dell usura, di rompere le catene del bisogno che opprimevano anche la dignità delle persone. La sollecitazione derivava dal Magistero della Chiesa, e in particolare dall enciclica di Papa Leone XIII, la Rerum Novarum, che non parlava espressamente di cooperazione, ma indicava l associazionismo come il giusto rimedio di fronte alle contraddizioni e alle ingiustizie della società di allora: cioè la debolezza dei più poveri. Il progetto era quello di migliorare la condizione morale e materiale dei soci fornendo il denaro a ciò necessario, come si leggeva allora negli statuti delle Casse. Questa esperienza inizialmente venne guardata con sospetto o con sufficienza. Le previsioni erano tutte contro. Un autorevole studioso le definì un assurdo economico e ne profetizzò la rapida scomparsa dal mercato ( L egoismo e l opportunismo vi seppelliranno, fu detto). Invece. Invece nell arco di neppure 15 anni dalla nascita della prima Cassa Rurale, le Casse (tra neutre e cattoliche) avevano raggiunto il numero di 904. Nel 1905 ne erano state costituite e alla fine del 1920 il numero era salito a Tra queste vi erano anche le radici della nostra Banca Centropadana. I nostri primi 100 anni sono stati festeggiati nel 2001 quando è stata ricordata la nascita della CRA di Codevilla, prima radice di questo grosso albero. Successivamente dall anno 2007 fino ad oggi, il ricordo è alle radici più robuste : le CRA di San Colombano (2007), Meleti e Guardamiglio (2008) e Maleo (2009). Questa storia ultracentenaria e l affermazione delle nostre banche sul mercato sono a dimostrare che fare banca differente è possibile. I numeri A dar ragione di questo modo diverso di fare banca proprio delle BCC, vi sono i numeri: a fine dicembre 2010 le Banche di Credito Cooperativo erano 415 (pari al 54,4% del totale delle banche operanti in Italia), con sportelli su tutto il territorio nazionale (pari al 13,0% del sistema bancario). Gli sportelli sono cresciuti di 130 unità negli ultimi dodici mesi (+3,1%), a fronte della riduzione registrata nel sistema bancario complessivo (-1,1%). A novembre 2010 le BCC rappresentavano ancora l unica presenza bancaria in 558 comuni italiani, mentre in altri 479 comuni avevano un solo concorrente. Alla stessa data, le BCC a dicembre 2010 era oltre 5,7 milioni. Il numero dei soci a fine anno era pari a unità, con un incremento sui dodici mesi del 5,8%. I dipendenti erano circa unità, a cui vanno aggiunti gli oltre dipendenti di Federazioni locali, società del Gruppo Bancario Iccrea, Casse centrali e organismi consortili. Gli assetti strutturali Gli assetti strutturali B Z 48 B C C A dicembre 2010 si registrano 415 B C C A Dicembre 2010 si registrano 415 BCC (pari al 54,4% del totale (pari al delle 54,4 per banche cento del operanti in Italia), con sportelli (pari al 13% del sistema bancario). s p o rtelli (pari al 13,0 per cento del totale delle banche operanti in Italia), con sistema bancario). Gli sportelli sono cresciuti di 130 unità negli ultimi dodici mesi (+3,1%). Gli s p o rtelli sono cresciuti di 130 unit à negli ultimi dodici mesi (+3,1%). Il numero dei soci è pari a unità, con un incremento Il annuo n u m ero del d ei s5,8%. o c i è pari a unità, con un incremento annuo del 5,8 per cento. Il numero complessivo dei clienti* delle BCC-CR è pari circa 5,5 milioni. Il n u m ero c o m p les s iv o d ei c lien ti* delle BCC -CR è pari a circa 5,5 milioni. I dipendenti sono pari a unità** I d ip en d en ti sono pari a unit à ** * Dati a Settembre 2010 * D ati a settem bre 2010 ** Ad essi vanno aggiunti gli oltre dipendenti di ** Ad essi vanno aggiunti gli oltre dipendenti di Federazioni Locali, società del GBI, Casse Centrali e organismi F ederazioni Locali, societ à del G BI, C asse C entrali e consortili. organism i consortili. 10 B C C 215 s po rtelli 45 B C C 803 s po rtelli 32 B C C 338 s po rtelli 197 s po rtelli 31 B C C 315 s po rtelli 28 B C C 166 s po rtelli T N 46 B C C 337 s po rtelli 40 B C C 15 B C C 230 s po rtelli 670 s po rtelli 23 B C C 437 s po rtelli 22 B C C 20 B C C 129 s po rtelli 196 s po rtelli 18 B C C 10 B C C 99 s po rtelli 94 s po rtelli 27 B C C 149 s p o r telli

6 La strategia La strategia del Credito Cooperativo di questi ultimi anni è riassumibile in due slogan: Buona banca, Buona cooperativa, Buona rete, il primo; Identità e coesione, il secondo. Entrambi possono essere ricompresi e in qualche modo ulteriormente rilanciati dall obiettivo della Cooperazione totale. Totale ovvero piena, globale a tutti i livelli. Buona Banca Buona Cooperativa Buona Rete - Controllo dei rischi - Efficienza - Efficacia - Reputazione - Effettività dello scambio mutualistico - Partcipazione, Protagonismo, iniziativa e controllo democratico dei soci - Relazione con la comunità - Efficienza - Economie scala diversificazione - Circolarità delle informazioni - Sussidiarietà 177 La strategia di sviluppo prospettata evidenzia dunque vantaggi sia per la banca sia per i suoi clienti. Se la prima sarà di fatto ancora più stabile e solida, dunque più competitiva, i soci e i clienti godranno di un beneficio in termini di miglioramento della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi loro destinati. I Valori I valori nei quali il Credito Cooperativo si riconosce e che derivano dalla sua identità sono delineati in tre documenti principali: - il fondamento è l articolo 2 dello Statuto Sociale; - la Carta dei Valori ne è una declinazione riferita alle persone; - la Carta della Coesione è la sintesi dello stile della mutualità riferita alle strutture del sistema del Credito Cooperativo e alle loro relazioni interne. Articolo 2 Nell esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. E altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci. Il fatto che una Banca di Credito Cooperativo abbia scritto la responsabilità sociale nello Statuto, la impegna ad agire in coerenza con la Carta dei valori non solo per principio, ma anche a livello statutario. La Carta dei Valori è il patto che lega il Credito Cooperativo alle comunità locali. Definisce le regole di comportamento, i principi cardine e gli impegni della banca nei confronti del suo pubblico: soci, clienti, collaboratori. La Carta della Coesione inserisce la BCC nel sistema del Credito Cooperativo, traducendo i principi della Carta dei Valori in un contesto di rete.

7 LA CARTA DEI VALORI DEL CREDITO COOPERATIVO La Carta dei Valori del Credito Cooperativo è il patto che lega il Credito Cooperativo alle comunità locali. Definisce le regole di comportamento, i principi cardine e gli impegni della banca nei confronti del suo pubblico: soci, clienti, collaboratori Primato e centralità della persona Il Credito Cooperativo ispira la propria attività all attenzione e alla promozione della persona. Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone. Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori per valorizzarlo stabilmente. 2. L impegno L impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti. Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e fabbricare fiducia. Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale. 3. Autonomia L autonomia è uno dei princìpi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è vitale e fecondo solo se coordinato, collegato e integrato nel sistema del Credito Cooperativo. 4. Promozione della partecipazione Il Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei soci alla vita della cooperativa. Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità. 5. Cooperazione Lo stile cooperativo è il segreto del successo. L unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperazione tra le banche cooperative attraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l autonomia e migliorarne il servizio a soci e clienti. 6. Utilità, servizio e benefici Il Credito Cooperativo non ha scopo di lucro. Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta che guida la gestione del Credito Cooperativo. Il risultato utile della gestione è strumento per perpetuare la promozione del benessere dei soci e del territorio di riferimento, al servizio dei quali si pone il Credito Cooperativo. Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale e misura dell efficienza organizzativa, nonché condizione indispensabile per l autofinanziamento e lo sviluppo della singola banca cooperativa. Il Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve in misura almeno pari a quella indicata dalla legge e ad altre attività di utilità sociale condivise dai soci. Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel rispetto dei fondatori e nell interesse delle generazioni future. I soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere benefici in proporzione all attività finanziaria singolarmente svolta con la propria banca cooperativa. 7. Promozione dello sviluppo locale Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un attività imprenditoriale a responsabilità sociale, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell economia civile. 8. Formazione permanente Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali.

8 9. Soci I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promovendone lo spirito e l adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale. Fedeli allo spirito dei fondatori, i soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sull onestà, la trasparenza, la responsabilità sociale, l altruismo. 10. Amministratori Gli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente. 11. Dipendenti I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano. 179 Riva del Garda, dicembre 1999 LA CARTA DELLA COESIONE DEL CREDITO COOPERATIVO La Carta della Coesione inserisce la BCC nel sistema del Credito Cooperativo, traducendo i principi della Carta dei Valori in un contesto di rete. 1. Principio di autonomia L autonomia della singola Banca di Credito Cooperativo-Cassa Rurale è uno dei principi fondamentali del Movimento del Credito Cooperativo. L autonomia si esprime in modo pieno e fecondo se si sviluppa nell ambito del sistema del Credito Cooperativo. Tutti i soggetti del sistema propongono e gestiscono le proprie iniziative nel rispetto dell autonomia della singola cooperativa. L autonomia della singola BCC-CR deve essere compatibile con la stabilità della stessa e con l interesse generale. Le BCC-CR custodiscono la propria indipendenza giuridica e la propria sostanziale autonomia imprenditoriale impegnandosi in una gestione sana, prudente e coerente con la propria missione. Esse sono accomunate da una forte omogeneità statutaria e culturale. Il sistema considera un valore prezioso l esistenza del numero più ampio possibile di BCC-CR e ne assicura lo sviluppo nel segno della stabilità, della coerenza e della competitività. 2. Principio di cooperazione La cooperazione tra banche cooperative mutualistiche mediante le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l autonomia e la stabilità e migliorare la loro capacità di servizio ai soci e ai clienti. Il sistema del Credito Cooperativo costituisce un fattore competitivo indispensabile per le BCC-CR e consente di ottenere e mantenere un posizionamento istituzionale, concorrenziale e reputazionale altrimenti irraggiungibili. 3. Principio di mutualità La mutualità di sistema è condizione per realizzare al meglio le forme di mutualità interna (con e verso i soci) ed esterna (con e verso il territorio) previste dalla normativa bancaria e dallo Statuto della BCC-CR. Lo sviluppo di rapporti collaborativi tra le BCC-CR è finalizzato al perseguimento di vantaggi bancari e non-bancari a favore della base sociale, della clientela finale e del territorio*. (* Art. 45 della Costituzione Italiana e art. 2 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo). 4. Principio di solidarietà La solidarietà all interno delle BCC-CR e fra le BCC-CR è un principio irrinunciabile del Movimento. Contribuire a creare le condizioni migliori per la nascita, l operatività e lo sviluppo durevole delle BCC-CR rappresenta un valore prioritario e costituisce interesse primario di ciascuna BCC-CR e dell intero sistema del quale essa fa parte. La solidarietà si esprime anche attraverso la condivisione di principi e idee, l elaborazione e la partecipazione a progetti e iniziative comuni, l aiuto vicendevole nei casi di necessità.

9 5. Principio di legame col territorio La BCC-CR nasce, vive e si sviluppa nel territorio. Di esso è espressione e al suo servizio si dedica completamente, in modo indiretto (favorendo i soci e gli appartenenti alla comunità locale nelle operazioni di banca) e in modo diretto (favorendo la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio). 6. Principio di unità L unità del sistema rappresenta un bene irrinunciabile per ciascuna BCC-CR. La convinta adesione delle BCC-CR alle Federazioni Locali e di queste alla Federazione Italiana va perseguita costantemente, pur nel rispetto della volontarietà delle scelte Principio di democrazia Il principio di democrazia regola sia le relazioni tra i soci della singola BCC-CR sia le relazioni tra le BCC-CR all interno delle strutture di natura associativa consortile che nel tempo esse si sono date e si danno. 8. Principio di sussidiarietà Il sistema del Credito Cooperativo si fonda sul principio di sussidiarietà e si presenta come un sistema coordinato di autonomie basato su strutture operanti a vari livelli con funzioni distinte ma tra loro complementari. 9. Principio di efficienza Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. 10. Principio di trasparenza e reciprocità Le iniziative e le relazioni all interno del sistema del Credito Cooperativo sono improntate al principio di trasparenza e di reciprocità. Trasparenza significa stabilire relazioni ispirate alla chiarezza e favorire l accessibilità e la circolazione delle informazioni a tutti i livelli. Reciprocità significa che ciascuna componente si impegna, concordemente alle altre, a contribuire alle attività comuni, nella consapevolezza della responsabilità congiunta e nella prospettiva di un mutuo beneficio. Parma, dicembre 2005 La Missione La missione della nostra Banca è scritta sempre nell articolo 2 dello Statuto. Principi e valori ispiratori della nostra attività sono: la cooperazione senza fini di speculazione privata, il vantaggio da assicurare ai soci e alle comunità locali, la ricerca del miglioramento in un ottica complessiva (morale, culturale, economico), l educazione al risparmio, l impegno per la promozione della coesione sociale e della crescita responsabile e sostenibile del territorio, per la costruzione del bene comune, per l incentivazione della democrazia economica, la ricerca della coerenza con la Carta dei Valori. Lo Statuto ribadisce, quindi, che la missione di Banca Centropadana è: - favorire i soci e le comunità locali. Ovvero, assicurare convenienza; - perseguire a vantaggio degli stessi un miglioramento complessivo, economico e meta-economico (culturale, morale, sociale ), definibile come ricerca e diffusione del benessere; - promuovere lo sviluppo della cooperazione, ovvero la partecipazione; - incentivare la coesione; - adoperarsi per il bene comune. Gli Organi Sociali Gli Organi Sociali che governano una BCC e quindi anche Banca Centropadana sono: a) l Assemblea dei Soci; b) il Consiglio di Amministrazione; c) il Comitato Esecutivo; d) il Collegio Sindacale; e) il Collegio dei Probiviri.

10 Assemblea dei Soci L Assemblea regolarmente costituita rappresenta l universalità dei soci, e le sue deliberazioni obbligano i soci ancorché non intervenuti o dissenzienti. L assemblea ordinaria è convocata almeno una volta l anno, entro centoventi giorni dalla chiusura dell esercizio, per procedere, oltre che alla trattazione degli altri argomenti posti all ordine del giorno, all approvazione del bilancio di esercizio. Ogni triennio l assemblea è chiamata ad eleggere coloro che stanno alla guida : il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale e il Collegio dei Probiviri. 181 Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione di Banca Centropadana è composto da 11 amministratori eletti dall assemblea fra i soci, è investito di tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, tranne quelli, riservati per legge, all Assemblea dei Soci. Il Consiglio, al proprio interno, provvede ad eleggere il Presidente e i Vice Presidenti. Il Consiglio di Amministrazione nominato dall Assemblea dei Soci lo scorso 8 Maggio 2010 e in carica per il triennio è composto da: PRESIDENTE VICE PRESIDENTE VICARIO VICE PRESIDENTE Bassanetti Serafino Saviotti Guerrino Bergamaschi Maura CONSIGLIERI Bascapè Vanni Colombo Carlo Fiorani Antonio Heydecker Sebastian Lodola Luigi Madonini Giovanni Marchetti Luigi Portugalli Paolo Comitato Esecutivo Il Comitato Esecutivo è composto dal Presidente, quale membro di diritto, e da quattro componenti del Consiglio di Amministrazione che vengono nominati dallo stesso consiglio. Il Comitato Esecutivo nominato dal Consiglio di Amministrazione per il triennio è così composto: PRESIDENTE VICE PRESIDENTE VICARIO VICE PRESIDENTE Bassanetti Serafino Saviotti Guerrino Bergamaschi Maura CONSIGLIERI Bascapè Vanni Lodola Luigi

11 Collegio Sindacale Il Collegio Sindacale, composto da tre membri, di cui uno nominato Presidente e due sindaci effettivi, è eletto dall assemblea ordinaria. Il Collegio Sindacale vigila sull osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull adeguatezza dell assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento. L Assemblea dei Soci dello scorso 8 maggio 2010 ha nominato un nuovo Collegio Sindacale. I componenti sono: 182 PRESIDENTE SINDACI EFFETIVI Depiaggi Paolo Muscolino Paolo Zambarbieri Anna Collegio dei Probiviri Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale Il Collegio dei Probiviri è retto da un Presidente designato dalla Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo ed è composto, oltre che dal Presidente stesso, da due membri effettivi e due supplenti, scelti fra i non soci. Suo compito è dirimere eventuali controversie che dovessero insorgere fra i soci e la Banca Centropadana. PRESIDENTE PROBIVIRI EFFETTIVI Tremolada Carlo Alibrandi Luigi Barcellesi Piero Direzione Generale DIRETTORE GENERALE VICE DIRETTORI Moreschi Marco Callegari Loris Rossi Giancarlo Direttore Generale - Dr. Marco Moreschi

12 II parte LE RELAZIONI CON I PORTATORI DI INTERESSE IL VALORE PER I SOCI Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori (art. 1)...L impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti (art. 2)...I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale (art.9) I Soci sono il primo patrimonio di una Banca di Credito Cooperativo. Essi sono allo stesso tempo: - i proprietari dell azienda (e come tali ne stabiliscono l indirizzo strategico), - gli amministratori (e come tali sono responsabili della gestione), - i primi clienti, dunque colonna dell operatività (una BCC opera infatti per legge prevalentemente con i soci per quanto riguarda l erogazione del credito), - nonché il miglior biglietto da visita della banca, i testimoni dell impresa. 183 Il nostro radicamento nel territorio ci porta a perseguire uno sviluppo sempre maggiore della compagine sociale con l intento di accrescere il radicamento territoriale di Banca Centropadana. Nel corso del 2010, la compagine sociale è cresciuta del 6,29%. I soci sono passati da unità a unità di questi il 91% sono persone fisiche e ditte individuali mentre il rimanente 9% è rappresentato da società. Come indicato nello Statuto, i nostri soci risiedono o svolgono la loro attività nella zona di competenza territoriale ovvero nei comuni nei quali la banca è presente con le proprie filiali o nelle zone limitrofe. La nostra zona di competenza territoriale è composta da 141 paesi dislocati in ben 6 provincie (Alessandria, Cremona, Lodi, Milano, Pavia, Piacenza). In conseguenza dell aumento dei soci anche il capitale sociale sottoscritto si è incrementato rispetto all anno precedente raggiungendo, sempre a fine 2010, l importo di ,36. Il valore nominale di ciascuna azione è pari a 25,82 mentre il sovrapprezzo è stabilito in 10,33. Ai soci che rappresentano l anima dell Azienda sono riservati molteplici benefici (di carattere bancario ed extrabancario). In particolare i vantaggi che Banca Centropadana offre ai suoi soci sono: 1. la diffusione dell informazione, e la promozione della partecipazione: - Assemblea annuale dei Soci (il momento più importante nella vita associativa) - Il Bilancio Sociale - Il periodico Bancainsieme inviato gratuitamente a tutti i soci - Il sito internet aziendale 2. i vantaggi di carattere bancario: - il dividendo annuo sul capitale sottoscritto - la rivalutazione - il ristorno ovvero il premio sul lavoro effettivamente svolto dal singolo socio con la Sua banca - le agevolazioni sui conti correnti, sui servizi di investimento, sui mutui 1 casa e sui prestiti personali 3. i vantaggi extra-bancari: - i viaggi e i soggiorni organizzati dall Agenzia Viaggi della Banca Basso Lodigiano Ricreazione a prezzi vantaggiosi e a condizioni di pagamento particolari - le Borse di Studio per gli studenti - gli incontri di carattere culturale, formativo e ricreativo (convegni, concerti musicali, ecc.)

13 IL VALORE PER I CLIENTI Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale... (art. 2)...Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità... (art. 4) 184 I nostri clienti sono la nostra ragione di fare e fare sempre meglio il nostro mestiere. Nostro obiettivo è quello di garantire loro un servizio efficiente e di qualità, proponendo uno stile di relazione basato sulla trasparenza, sulla fiducia, sulla disponibilità, sull ascolto attivo. Siamo convinti che proprio questi elementi oggi rappresentano il punto di forza di una banca differente. Nel corso dell anno appena concluso abbiamo perciò cercato di muoverci, coerentemente, in due direzioni: - curare la formazione del nostro personale, perché assicuri professionalità e insieme cortesia, competenza e attenzione; - ampliare le modalità di contatto con la clientela, utilizzando i canali tradizionali e quelli più innovativi. Nella consapevolezza che ogni cliente rappresenta un unicum, abbiamo inoltre cercato di stabilire con ognuno una relazione personalizzata e su misura rispetto alle specifiche esigenze. Proprio perché ogni cliente è portatore di esigenze e bisogni specifici, nei servizi e nei prodotti della banca essi devono trovare soddisfazione. Banca Centropadana opera, con la clientela, attraverso 39 Filiali e 4 Uffici di Tesoreria. Accanto ai canali tradizionali la banca ha sviluppato servizi che facilitano il contatto con la clientela. A questo proposito sono attivi 46 ATM (Sportelli Bancomat) e installato 668 terminali POS in altrettanti esercizi commerciali gestiti dalla nostra banca. Aumenta la nostra presenza sul territorio, ma aumenta anche il numero dei Clienti che effettuano operazioni bancarie direttamente dall ufficio o da casa tramite la Banca Elettronica, accessibile dal nostro sito internet, alla quale oggi sono collegati circa utenti. Specifica attenzione ha posto l azienda alla tematica della sicurezza (sia la sicurezza fisica allo sportello, sia la sicurezza riguardante le transazioni per via telematica). I principi sui quali si basa l attività della banca nel settore della finanza sono: - Correttezza, integrità, onestà (dell azienda e degli operatori); - Trasparenza (ovvero il dovere di fornire un informazione trasparente e chiara, accessibile anche in termini di linguaggio); - Controllo (cioè impegno a curare un efficiente ed efficace sistema di controlli interni); - Informazione (ovvero un informazione aggiornata sulle situazioni delle imprese e sull evoluzione dell investimento effettuato); - Professionalità (basata su una consulenza professionale, che consente all investitore di effettuare le scelte in funzione del proprio profilo rischio-rendimento). Centropadana, nei propri rapporti con la clientela, si ispira ai princìpi della trasparenza e della chiarezza, della assistenza e della qualità. Il personale è costantemente a disposizione per fornire informazioni e chiarimenti, con l obiettivo di assicurare la massima soddisfazione. Nel caso in cui questo non accada, la Banca ha attivato strumenti specifici per la gestione dei reclami. Il primo è l Ufficio Reclami della banca, cui i clienti possono segnalare per iscritto le proprie ragioni di insoddisfazione e chiedere risposte. Il secondo è l Ombudsman Giurì Bancario un organismo collegiale attivo presso il Conciliatore bancario, voluto dalla quasi generalità delle banche. Ad esso il cliente si può rivolgere, mediante richiesta scritta, per risolvere controversie che non abbiano trovato soddisfazione presso l Ufficio Reclami della Banca. IL VALORE PER I COLLABORATORI Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e delle professionalità degli Amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali. (art. 8)...I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano. (art.11)

14 Nella vita dell impresa determinanti sono le persone. Dal loro coinvolgimento e dalla loro capacità dipende la realizzazione degli obiettivi dell impresa. La principale risorsa della Banca perciò non sono tanto i milioni di euro di patrimonio, non è la raccolta e non sono neanche gli impieghi. La nostra principale e primaria risorsa sono le energie umane. I collaboratori in particolare costituiscono l anima operativa dell azienda e in qualche misura ne rappresentano il volto. Alla fine del 2010 la squadra di Centropadana contava 281 collaboratori (di cui 17 assunti nell anno) di questi 200 sono uomini e 81 donne in massima parte espressione del territorio di competenza della banca. Ed ancora, 189 sono operatori nelle 39 filiali mentre 92 sono impegnati negli uffici centrali della sede. 185 Importante segno dell attenzione che la nostra azienda pone nei confronti dei collaboratori è la formazione e la crescita professionale. In virtù di ciò, anche nell esercizio 2010 Centropadana ha investito in attività di formazione al fine di aumentare lo sviluppo delle competenze, della capacità di operare in squadra, della responsabilità e della professionalità con l obiettivo principale di un sempre maggiore orientamento al Cliente. La formazione dei collaboratori ha interessato le seguenti aree: - neo-assunti - commerciale - specialistica - manageriale Le modalità formative tradizionali sono state affiancate anche da altre forme, quali: - l autoformazione - la formazione interna - la formazione a distanza Le linee guida della gestione delle risorse umane della banca è ispirata ai criteri del coinvolgimento e della centralità della persona. Interesse della nostra azienda è lo sviluppo delle competenze, della capacità di operare in team, della sensibilità commerciale, della flessibilità, dell orientamento al cliente, della responsabilità, della professionalità. In relazione alle previsioni del Decreto Legislativo 626/94, la nostra Banca ha investito risorse volte al miglioramento delle condizioni di sicurezza del lavoro. In particolare sono stati individuati i lavoratori incaricati di far parte delle squadre di prevenzione e lotta agli incendi e di pronto soccorso, mettendo loro a disposizioni corsi di formazione. Particolare cura è stata posta per garantire collaboratori e clienti da possibili atti criminosi. A tal fine sono stati adeguati impianti e strutture con i più moderni antieffrazione e antirapina. IL VALORE PER I FORNITORI Lo stile cooperativo è il segreto del successo. L unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. (art.5)...il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un alleanza durevole per lo sviluppo. (art.7) Una politica aziendale in atto già da diversi anni prevede, nel limite del possibile, che tra i Clienti vengano scelti, in base a criteri di affidabilità, professionalità e competenza, anche i Fornitori della banca, coloro che in diversa misura devono rispondere alle tante esigenze che vanno dalla fornitura di materiale a quello dell erogazione di servizi di vario genere necessari per tutte le iniziative e progetti.

15 IL VALORE PER LA COLLETTIVITA E LA COMUNITA LOCALE Banca Centropadana: impresa di comunità... Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e fabbricare fiducia. (art.2)...il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un attività imprenditoriale a responsabilità sociale, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell economia civile. (art.7) 186 La ricchezza che viene creata da Banca Centropadana resta nel territorio, non soltanto perché la quasi totalità degli investimenti per lo sviluppo dell economia è rivolta alla comunità locale, ma anche perché il patrimonio dell azienda è ed è destinato a rimanere un bene di tutta la comunità. Un bene di cui nessuno (neanche i soci della Banca) si potrà mai appropriare. La banca destina inoltre consistenti risorse al sostegno degli organismi locali e per la realizzazione di attività nel campo dell assistenza, della cultura, dell ambiente. In una parola, per il miglioramento della qualità della vita nel territorio. Si tratta, sempre più frequentemente, di veri e propri progetti territoriali. Tutto ciò acquista particolare valore in momenti di difficoltà come quello che stiamo attraversando, perché solo operando concretamente per la qualità della vita di chi vive il nostro territorio, assolviamo in pieno a quanto è contenuto nel nostro Statuto, ma soprattutto assolviamo al nostro compito che è quello di dare pratica validità ai nostri valori. Centropadana promuove lo sviluppo sociale e culturale del territorio e delle comunità locali in due modi diversi: 1) sostenendo l attività delle organizzazioni che operano nel campo del volontariato sociale e in quello sportivo, nel settore culturale, del tempo libero e dell istruzione e che in qualche misura riescono a dare risposte concrete ai molti bisogni della collettività. Le richieste provenienti per la maggior parte da comuni, parrocchie, oratori, enti religiosi, scuole, biblioteche, pro loco, associazioni sportive, associazioni umanitarie e di volontariato, vengono sottoposte all attenta valutazione di una competente Commissione Beneficenza e Mutualità che si esprime sulla validità delle varie iniziative e ne stabilisce l intervento economico di sostegno. Nel 2010 questa Commissione si è riunita per 4 volte ed ha accolto la stragrande maggioranza delle richieste pervenute erogando un importo complessivo di circa Euro. Queste le donazioni più significative: - Associazione L.I.L.T. di Lodi per acquisto nuovo Mammografo - Azienda Ospedaliera prov. di Lodi per acquisto nuove apparecchiature sanitarie per la nuova struttura di riabilitazione respiratoria presso l ospedale di Sant Angelo Lodigiano - Croce Azzurra Belgioioso per donazione di una ambulanza - Diocesi di Lodi a favore della Casa Dio bambino di Betlemme - Cooperativa Amicizia di Codogno

16 2) organizzando molte iniziative a carattere sociale, culturale, formativo per la propria clientela e per l intera collettività (presentazione libri, concerti, mostre...) Di seguito ricordiamo sinteticamente alcuni momenti significativi che hanno segnato l anno appena trascorso: - Concorso per Borse di Studio sono stati premiati n. 99 studenti Soci e/o figli di Soci che hanno ottenuto il diploma di Scuola Media Inferiore, Superiore o Laureati nell anno scolastico C è un dono per te : regalo ai Pensionati è stato particolarmente gradito quest anno il dono pensato per i nostri cari clienti pensionati che a fine anno raggiungevano le unità Una mostra di quadri in banca è continuata la rassegna di successo che lega la nostra banca agli artisti locali. Questa volta l artista lodigiano Enrico Suzzani ha esposto la sua mostra personale nella nuova filiale di Lodi (via Garibaldi) dimostrando, anche in questa occasione, il suo grande talento. Un servizio, un valore aggiunto rivolto ai soci e ai clienti della nostra Banca che riscuote da anni un grande successo è l agenzia di viaggio Basso Lodigiano Ricreazione: La Banca che vi fa viaggiare. Ma quali sono i motivi di tanto successo, per cui molti preferiscono affidarsi alla nostra Banca invece che ad una agenzia di viaggio? sono molto semplici e riassumibili in poche parole: fiducia, serietà, esperienza, protezione, servizi. Chi viaggia con noi, anche se single, non è mai solo, accompagnatori turistici ed i responsabili dell Agenzia partono sempre con il gruppo e sono a disposizione per aiutare i partecipanti in caso di necessità ma anche solo per stare in loro compagnia. Con il gruppo parte sempre un medico, al quale auguriamo ad ogni partenza di farsi una bella tranquilla vacanza, ma se occorre, è pronto ad intervenire per assistere ed aiutare chi, lontano da casa, si venga a trovare in difficoltà. Il nostro viaggiatore non si occupa dei bagagli se non per il loro riconoscimento. Non deve cercare un parcheggio, poiché un servizio di pullman provvede a portarlo in aeroporto e a riprenderlo al ritorno, non deve cercarsi il banco del check-in in quanto personale preposto lo assiste per sbrigare anche le formalità aeroportuali. La nostra Agenzia protegge il suo cliente e quindi al nostro ospite non capiterà di arrivare per alloggiare in hotels che troverà chiusi o mai esistiti, pur avendo già pagato e senza sapere come recuperare il proprio denaro. Molto difficilmente si troverà a visitare luoghi o Paesi poco sicuri, la serietà e la competenza degli organizzatori attenti e ben informati provvede perché ciò non accada. Ma un altra importantissima facoltà è riservata al nostro cliente: il pagamento dilazionato del viaggio fino a dodici mesi, senza interessi. Ciò permette di fare una bella vacanza anche a chi deve far fronte a gravosi impegni familiari. Così anche nel 2010, in piena crisi economica, siamo stati onorati da 917

17 188 prenotazioni per viaggi che ci hanno portati in giro per il mondo a soggiornare in pieno inverno a Tenerife e alle Isole Maldive. Abbiamo voluto provare con i nostri ospiti l ebbrezza della Grande Velocità grazie alla quale abbiamo raggiunto Napoli da Milano Stazione Centrale, in sole 4 ore per poi proseguire il nostro soggiorno nella penisola Sorrentina, proprio nel centro di Sorrento e visitando, giornalmente, Capri, Positano, Amalfi e Ravello il tutto coronato da specialità culinarie degne della più nota tradizione campana. Il soggiorno mare ci ha portato in un altra penisola, sul litorale opposto, la Salentina dove abbiamo trovato un mare con dei colori incredibili ed un resort molto piacevole e raffinato. A settembre la visita della California con gli incantevoli parchi dell Ovest degli Stati Uniti ci ha fatto veramente sognare, dopo aver visto tanti film, finalmente, eravamo davvero là non ci volevamo credere... A Ottobre, invece, siamo andati in Terra Santa. Ad accompagnarci in questa esperienza, Don Peppino Barbesta che ci ha aiutato a comprendere e forse a scoprire il cammino di Cristo dal luogo della nascita fino alla Crocifissione. Eravamo tanti e molto, molto emozionati. Tutti questi viaggi non ci hanno fatto trascurare nel corso dell anno la cultura, abbiamo così visitato la Mostra da Rembrandt a Gauguin a Picasso e Fellini. Fogli di cinema. Disegni per i grandi film a Rimini in gennaio e i luoghi Verdiani a settembre dove anche il nostro ormai tradizionale incontro con la buona cucina è stato rispettato con una bella mangiatona nella terra del culatello e del grana.

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