Sviluppo rurale e programmi Life per la diffusione ed il sostegno dell'agricoltura conservativa e biologica Cremona, 3 marzo 2015
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1 Sviluppo rurale e programmi Life per la diffusione ed il sostegno dell'agricoltura conservativa e biologica Cremona, 3 marzo 2015 Alberto Lugoboni Regione Lombardia - DG Agricoltura Coordinatore LIFE 12/ENV//IT/578 HelpSoil
2 Il progetto LIFE HELPSOIL migliorare i suoli e l adattamento al cambiamento climatico attraverso sostenibili tecniche di agricoltura conservativa LIFE12 ENV/IT/ Sito web
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4 Beneficiario coordinatore Regione Lombardia D.G. Agricoltura Regione Piemonte D.G. Agricoltura Regione del Veneto Direzione Agroambiente Beneficiari associati Regione Emilia Romagna D.G. Agricoltura, Economia Ittica, Attività Faunistico-Venatorie Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Direzione Centrale Risorse rurali,agroalimentari e forestali Veneto Agricoltura CRPA S.p.A. Centro Ricerche Produzioni Animali ERSAF Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste co-finanziatore KUHN ITALIA SRL
5 FINALITA DEL PROGETTO Testare e dimostrare tecniche di Agricoltura Conservativa abbinate a pratiche innovative di gestione dei terreni agricoli con l obiettivo di: potenziare le funzioni ecologiche dei suoli (sequestro di carbonio, aumento di fertilità e biodiversità edafica, protezione dall erosione) favorire l'efficienza dell'uso irriguo delle acque aumentare l efficienza della fertilizzazione in particolare nell uso degli effluenti zootecnici contenere l uso di prodotti fitosanitari per il controllo di infestanti e malattie delle piante
6 RISULTATI ATTESI un incremento del contenuto in carbonio organico dei suoli fino a t/ha/anno un aumento della fertilità biologica del suolo un uso più efficiente dell acqua di irrigazione e dei fertilizzanti una migliorata capacità di adattamento al cambiamento climatico unitamente ad una più elevata eco-efficienza e competitività dei sistemi agricoli un aumento della fertilità biologica del suolo un uso più efficiente dell acqua di irrigazione e dei fertilizzanti una migliorata capacità di adattamento al cambiamento climatico unitamente ad una più elevata eco-efficienza e competitività dei sistemi agricoli una diminuzione dell erosione del suolo un contenimento delle emissioni di gas serra e ammoniaca un minor ricorso all impiego di prodotti fitosanitari una riduzione del consumo di carburanti di circa il 60/70%
7 STAKEHOLDERS Agricoltori e agronomi, così come associazioni e aziende operanti nel settore agricolo, costituiscono i principali fruitori dei risultati del progetto ma sono anche attivamente coinvolti durante la conduzione delle attività progettuali: partecipazione al Comitato di Coordinamento per lo sviluppo delle attività nell intera pianura padano veneta definizione dei piani migliorativi ed innovativi nelle 20 aziende agricole dimostrative redazione delle Linee Guida per l'applicazione e la diffusione dell'agricoltura Conservativa e delle tecniche innovative occasioni di crescita tecnica e scambio di esperienze attraverso le azioni di divulgazione programmate
8 AZIONI PROGETTUALI A. azioni preparatorie B. azioni di implementazione C. azioni di monitoraggio D. azioni di divulgazione e comunicazione E. azioni di gestione e verifica dei progressi del progetto
9 OBIETTIVI RAGGIUNTI: PRODOTTI LINEE GUIDA VERSIONE PRELIMINARE (dicembre 2014) per l applicazione e la diffusione dell Agricoltura Conservativa E uno strumento conoscitivo importante, un glossario di riferimento comune per l adozione e la promozione di una agricoltura sostenibile e competitiva nelle Regioni del Nord Italia L'obiettivo delle Linee Guida è la definizione di un quadro di conoscenze e di riferimenti tecnici condivisi, validi innanzi tutto nel bacino padano-veneto, ma aperti e trasferibili anche negli altri contesti agricoli italiani ed europei. Le informazioni sono finalizzate a promuovere la condivisione delle esperienze tra tecnici ed agricoltori, altro esplicito obiettivo del progetto, che verrà raggiunto anche attraverso le diverse azioni dimostrative previste
10 Roll-Up del Progetto Logo di Progetto Sito web newsletter brochure Video promozionale
11 CONFERENZA DI MEDIO TERMINE Fissata per il 24 giugno L evento sarà l occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto e presentare i risultati fino ad ora ottenuti. Non mancheranno inoltre i contributi di importanti relatori stranieri sui temi dell Agricoltura Conservativa. La Conferenza sarà anche un occasione di incontro e di confronto con chi nel nostro Paese ha già scelto di seguire questa strada o sta valutando la possibilità di farlo.
12 HELPSOIL E AGRICOLTURA BIOLOGICA Non ci sono ragioni per una contrapposizione tra Agricoltura Biologica e Agricoltura Conservativa. Si tratta infatti di due risposte diverse ad una comune esigenza di maggiore sostenibilità dei sistemi agricoli. Agricoltura Biologica e Agricoltura Conservativa condividono l importanza attribuita alla fertilità agronomica, alla sostanza organica, alle rotazioni, alle colture intercalari e, più in generale, alla diversificazione dell agroecosistema. In prospettiva, l Agricoltura Conservativa può mutuare da quella Biologica l esperienza sviluppata nelle tecniche di lotta ai parassiti e alle erbe infestanti, l Agricoltura Biologica da quella Conservativa l attenzione alla protezione del suolo e delle sue funzioni.
13 HELPSOIL E PSR Base normativa Accordo di parternariato Italia Unione Europea Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europea e del Consiglio del 17 Dicembre 2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio. Regolamenti attuativi ed atti delegati in via di approvazione. Programma di Sviluppo Rurale di ogni Regione
14 le misure agro-climatico-ambientali raggiungimento delle priorità UE PRIORITA 4 contribuiscono al Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura, con particolare riferimento alle seguenti focus area : 1. salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell'assetto paesaggistico dell'europa 2. migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi 3. prevenzione dell'erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi
15 Agricoltura Conservativa e PSR Azione a sostegno dell introduzione delle tecniche di agricoltura conservativa presente nei PSR di: Regione del Veneto Regione Lombardia Regione Sardegna
16 RISULTATO AGGIUNTO DI PROGETTO: inserimento nei nuovi PSR delle Regioni partner operazione Agricoltura Conservativa Regioni Tipo agricoltura Profondità max lavorazione (cm) Residui Succ. colture Cover Inter. Effluenti Allevamento Inter. Ammendante Sodo Min. Sodo Min. Si/No % Si/Nno Si/No Si/No SiNno PIEMONTE Si Si 8 15 Si nd Si (agg) EMILIA ROMAGNA Si * No nd Si nd Si Inv+est Si Si FRIULI VENEZIA GIULIA Si No nd Si 30 Si Si (princ) inv Si Si LOMBARDIA Si * Si nd 20 Si - - Si (agg) No No VENETO Si Si nd nd Si dipende dal tipo di coltura Si, inteso come copertura continuativa della sup. seminativa a impegno Si No No * Strip tilll assimilato a sodo nd = non definito agg= impegno aggiuntivo
17 REGIONE LOMBARDIA COSA FINANZIA NEL NUOVO PSR - AGRICOLTURA CONSERVATIVA operazione 10.1.D L operazione si applica a tutti i seminativi. La durata degli impegni è: 6 anni per gli impegni assunti nel 2015; 5 anni per gli impegni assunti a partire dall anno L operazione si articola in due interventi: Intervento 1 introduzione di tecniche di semina diretta su sodo - Introduzione di tecniche di semina diretta su sodo da agricoltura convenzionale; - Introduzione di tecniche di semina diretta su sodo da tecniche di minima lavorazione. Intervento 2 - introduzione di tecniche di minima lavorazione da agricoltura convenzionale.
18 REGIONE LOMBARDIA COSA FINANZIA NEL NUOVO PSR - AGRICOLTURA CONSERVATIVA operazione 10.1.D Impegni principali INTERVENTO 1 - introduzione di tecniche di semina diretta su sodo 1. semina diretta su sodo (sod seeding), in alternativa alla semina diretta su sodo si può utilizzare la tecnica dello strip till 2. divieto di rimescolamento degli strati del profilo attivo del terreno 3. mantenimento in loco dei residui colturali e/o delle stoppie delle colture principali praticate divieto di utilizzo dei fanghi di depurazione 4. obbligo di utilizzo del GPS per la guida satellitare di precisione, in caso di adozione della tecnica dello strip till.
19 REGIONE LOMBARDIA COSA FINANZIA NEL NUOVO PSR - AGRICOLTURA CONSERVATIVA operazione 10.1.D Impegni principali INTERVENTO 2 - introduzione di tecniche di minima lavorazione 1. divieto di lavorazione a profondità superiori ai 20 cm 2. divieto di rimescolamento degli strati del profilo attivo del terreno 3. mantenimento in loco dei residui colturali e/o delle stoppie delle colture principali praticate; 4. divieto di utilizzo dei fanghi di depurazione Impegni accessori -applicabili sia ad intervento 1 che intervento 2 Realizzazione di una cover crop autunno vernina. seminare almeno 2 anni nell arco del periodo di impegno, entro trenta giorni dalla raccolta della coltura principale, una cover crop e mantenerla almeno fino a trenta giorni prima della semina della successiva coltura
20 NUOVO PSR - Misura 11 Agricoltura Biologica OPERAZIONI : Conversione all agricoltura biologica Mantenimento dell agricoltura biologica Sostegno alla conversione dall agricoltura tradizionale a quella biologica e sostegno al mantenimento del metodo di produzione biologica, mediante il pagamento dei maggiori costi e dei minori ricavi che comporta l adozione di tale pratica rispetto all agricoltura convenzionale. Le operazioni si applicano a tutte le tipologie colturali e alle colture foraggere destinate alla zootecnia biologica, con l eccezione dei prati permanenti, prati pascoli e pascoli situati in comuni ricadenti nelle Aree Svantaggiate di montagna.
21 NUOVO PSR - Misura 11 Agricoltura Biologica CONDIZIONI A) Le aziende devono essere iscritte nell elenco regionale degli operatori biologici B) La superficie minima oggetto di impegno dell azione è di 0,5 ha di SAU per i Comuni classificati da ISTAT di collina o di montagna e di 1 ha di SAU per i comuni classificati da ISTAT di pianura.
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