L'accoglienza presso la Scuola dell infanzia Villa Genero, Strada Santa Margherita 77, Torino

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1 Sezione speciale - L'atrio come spazio educativo L'accoglienza presso la Scuola dell infanzia Villa Genero, Strada Santa Margherita 77, Torino a cura di Salvo Neri, Anna Pellegrino e Daniela Prato, Direttori Didattici 1. Presentazione della scuola La scuola dell infanzia comunale Villa Genero è ubicata in collina in strada Santa Margherita 77 e fa parte del circolo didattico 31, circoscrizione 8. Una parte dei bambini frequentanti usufruiscono del servizio pullman mentre gli altri vengono quotidianamente accompagnati a scuola dai genitori. La scuola si sviluppa su tre piani ed è così strutturata: Piano terra: atrio, 2 uffici, la palestra, le due sezioni, rosa e rossi con i relativi servizi igienici, il locale cucina. Primo piano: le due sezioni, gialli e turchesi con i relativi servizi igienici, un salone, la saletta utilizzata dai bambini che si avvalgono dell insegnamento della religione cattolica, due terrazzi. Secondo piano: le sezioni verdi e arancioni con i relativi servizi igienici, un salone Piano mansardato: la palestra per l attività psicomotoria, le salette di lingua straniera e di logopedia, la biblioteca. L area esterna per i giochi all aperto è costituita da una parte del Parco di villa Genero. L atrio della scuola, ad una prima considerazione, è risultato certamente luminoso, ampio, ma privo delle tracce della vita, della realtà dei bambini di questa scuola; viene utilizzato prevalentemente dalle due sezioni del piano terra per l esposizione dei disegni dei bambini e dall ufficio per le comunicazioni scuola-famiglia. 2. Le scelte Perché la scuola dell infanzia Villa Genero? Nella scuola era già presente il gruppo ricerca didattica e documentazione formato da sei insegnati impegnate a ricercare itinerari, conoscenze, procedure e strumenti da utilizzare per il raggiungimento di determinati scopi: - visione globale dei bisogni del bambino pag.1/8

2 - importanza dei tempi-spazi - riflessione sulle opportunità educative - organizzazione dell ambiente - lavoro collegiale La nostra attenzione si è focalizzata sullo spazio atrio in quanto primo spazio in cui il bambino, ma anche l adulto che vi opera e il genitore stesso, si imbattono quotidianamente. Perché abbiamo scelto di partecipare alla ricerca? Gli obiettivi della ricerca possono essere così sintetizzati : a) operare una riflessione comune sulle teorie che i bambini in età prescolare sono portati a costruire sulla natura, sulla vita, sulla mente b) comunicare dati c) condurre attività insieme ad altre scuole d) documentare processi, percorsi e risultati del progetto e) riflettere sugli spazi e sugli arredi che, in una scuola educativamente vissuta non vengono lasciati alla casualità ed alla improvvisazione ma sono predisposti al fine di facilitare l incontro di ogni bambino con le persone, gli oggetti e l ambiente. 3. Gli attori e gli strumenti Si è sentita la necessità di un confronto, non soltanto fra le insegnanti del gruppo didattica e ricerca, ma si è voluto coinvolgere tutto il personale della scuola, docente e non docente e successivamente i genitori dei bambini che quotidianamente li accompagnano a scuola, attraverso la distribuzione di un questionario. Il questionario, centrato sulla definizione di accoglienza (ambiente che facilita gli incontri con i genitori, gli scambi quotidiani, le tante forme di rassicurazione emotiva che accompagnano ogni giorno il distacco), indagava questi concetti con le seguenti domande : - Quale spazio della scuola rappresenta significativamente l accoglienza (sezione, atrio, fermata bus ecc.)? - Dove inizia e dove termina l accoglienza a scuola? - Descrivi brevemente l atrio della scuola. Quali sensazioni e quali riflessioni suscita? - Come lo vorresti? pag.2/8

3 I bambini visti come soggetti attivi, nel loro impegno costante in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti, l ambiente e la cultura sono stai coinvolti in due modi nel progetto. 1. Tutti i bambini di 5 anni sono stati invitati a disegnare l atrio della loro scuola sulla base del: - Ricordo (rappresentazione mentale) - Realtà (copia dal vero) - Desiderio (come lo vorrebbero) 2. Sono state poi raccolte le loro osservazioni sull atrio (insieme a quelle di un campione significativo di bambini di 3 e 4 anni) attraverso interviste individuali condotte sul luogo. E stata scelta questa strategia in quanto il bambino è stato accolto e riconosciuto come persona unica, originale, preziosa. Le domande a cui hanno dovuto rispondere sono state : - Come si chiama? - Dove inizia e dove finisce? - Cosa ti piace? - A cosa serve? - Come lo vorresti? 4. L'elaborazione dei dati Tutte le risposte date dai vari partecipanti sono state tabulate in quadri riassuntivi e sono state individuate alcune parole chiave. I bambini desidererebbero trovare sia elementi fantastici: (lo vorrei) tutto d oro con una giostra piccola al centro con un televisore sia oggetti decorativi prodotti a loro: (lo vorrei) con dei quadri fatti dai bambini con tante decorazioni più colorato pag.3/8

4 ma anche presenze vitali: (lo vorrei) con un cagnolino vero lascerei le piante. Anche per gli adulti l atrio dovrebbe essere più accogliente e quindi dichiarano, tra l altro, che non dovrebbe essere solo luogo di transito ma anche di soste: (vorrei modificarlo) con divanetti, cuscini morbidi per sedersi vorrei trovare una persona sempre presente ad accoglierci con un sorriso - genitore con una musica di sottofondo genitore. Viene anche sottolineata la funzione comunicativa/informativa, attraverso la richiesta di bacheche, segnaletiche indicanti i vari locali scolastici e spazi per la documentazione dei lavori dei bambini. L analisi di tutti i dati e le indicazioni raccolte ha permesso di comprendere come l atrio della scuola dell infanzia villa Genero necessiti urgentemente di una trasformazione per renderlo adeguato alle aspettative degli adulti e a quelle dei bambini. 5. Possibili rilanci Dopo aver esaminato i questionari sono state accolte alcune osservazioni e attualmente nell atrio si trovano: 1. cartelloni realizzati dai bambini di tutte le sezioni con tecniche diverse; 2. segnaletica (frecce di cartoncino) indicante la dislocazione delle sezioni (ogni freccia ha il colore della sezione che rappresenta); 3. due divanetti e due poufs angolari per rendere più confortevole l attesa del pullman; 4. pannello per affissione circolari; 5. bacheca genitori. pag.4/8

5 Gli esiti di un questionario - intervista La tua definizione di accoglienza Gli insegnanti - ricevere bambini e adulti - sorriso -accettazione - disponibilità - stato di benessere - far sentire a proprio agio - rispetto delle esigenze - ambiente sereno - dare il benvenuto - simpatia - distacco dai genitori - rispetto dei tempi - affetto - ambiente positivo - attenzione - star bene - gentilezza - cortesia - dare sensazione di sicurezza e calore - infondere fiducia - incontro - ascolto -partecipazione - complicità - coccole - ospitalità I Genitori - sorriso - far sentire a proprio agio - calore - serenità - prima conoscenza - mano tesa - sensazione di essere attesi - coinvolgimento - trovare nella propria sezione una delle due maestre - affetto - dolcezza delle maestre - comunicazione - interscambio fra casa e scuola - luogo d'incontro - disponibilità - ricevere - comprensione - contenere - accettare Quale spazio della scuola rappresenta significativamente l accoglienza? le insegnanti Sezione Atrio Tutti gli spazi Bus Spazio armadietti Scale Ufficio Piazzale davanti alla scuola Atrio del piano i gentori Sezione Il piano La zona armadietti L atrio Le scale Il bus pag.5/8

6 Dove inizia e dove termina l accoglienza a scuola Gli insegnanti Quando incontro il bambino Quando saluto il bambino Nell atrio Nella sezione Al cancello Al pullman Alla fermata del bus Al piazzale della scuola Nell incontro con l insegnante Sulle scale Allo spazio armadietti I genitori Quando arriva il bambino Quando esce il bambino In classe In classe Al piano della sezione di appartenenza Percorso cancello-atrio Percorso atrio cancello Appena si incontra qualcuno Spogliatoio Aula Atrio Bus Vi invitiamo a descrivere brevemente l atrio della scuola. Quali sensazioni, quali riflessioni suscita? Gli insegnanti Non dà la sensazione di essere un atrio di scuola dell infanzia Freddo Via di passaggio Luminoso Ampio Colore allegro Sembra un ambiente da adulti Pulizia Impersonale Atrio da studio medico Grandezza e bellezza di un grande armadio e di una sua scrivania Sensazione di sicurezza Severo e asettico Ingresso di una scuola superiore Distacco Un po piccolo Gioioso Armonia Ordinato Zona operativa Spoglio Indifferensa Molto ristretto Insignificante I genitori Stanza di transito Pulizia Anonimo Freddo Odore di sigaretta Pareti spente Poco spazioso Luminoso Impersonale Disordinato Non adatto a una scuola materna E un po da libro Cuore Normale Poco colorato Poco allegro Privo di vigilanza Parcheggio per i bimbi del pullman Vuoto pag.6/8

7 Quadro riassuntivo n. 5. Vi invitiamo a descrivere brevemente l atrio della scuola. Come vorreste modificarlo? Gli insegnanti Più vivace e colorato Con lavori dei bambini Con murales altezza bimbi Con tante panchine Più spazioso Con giochi Con divanetti Con arredi per bimbi Così com è Con cuscini morbidi per sedersi Con libri Con la storia della scuola (prima e dopo) Mutevole Dalle dimensioni giuste Un po più infantile Con le frasi dei bambini Con uno spazio per le comunicazioni e le informazioni Con foto I gentiori Più colore Con lavori dei bambini Con qualche cartello colorato indicante l ubicazione delle sezioni e della segreteria Con una persona sempre presente ad accoglierci con un sorriso Con musica di sottofondo Non con una scrivania ma con un tavolo colorato Con murales Con una struttura gioco grande Con panche Con sedie Con foto e disegni delle sezioni Con foto dei bimbi e delle maestre Installazione di una seconda porta Con piante Con più arredi Con bacheche con messaggi rivolti ai bimbi Copertura ingresso Questionario proposto ad un campione di bambini della scuola che ha come oggetto d indagine l atrio Come si chiama? 3 anni 4 anni 5 anni La scuola Corridoio Torino Il lavoro di quello dell ufficio Uscita Lavoro Stanza Entrata Pullman Atrio Ingresso Non lo so Non mi ricordo Atrio Entrata nella scuola Una sala La scuola Laboratorio Salone Soggiorno Posto del pullman Ufficio Non lo so Atrio Non mi ricordo Entrata Un pezzo della scuola, in centro Salone Sala Corridoio Ufficio pag.7/8

8 Cosa ti piace? 3 anni 4 anni 5 anni I disegni La porta Tutto questo tavolo ( la scrivania ) Le piante L armadio Gli alberi ( guarda fuori ) L ufficio Gli armadietti La sedia Il disegno con la neve Il colore giallo La lavagna I disegni dei bimbi L armadio Le piante Il cartellone dell autunno L ufficio La palestra Il cartellone dell inverno Il mobile Il muro tutto giallo La porta per andare fuori a casa Mi piace tutto La classe dei Verdi e quella dei Rosa La scrivania Il cartellone della primavera I disegni Le piante I due cartelloni La scrivania L orologio Tutto La porta per andare a francese Porta avvisi in alluminio La sedia che gira L allarme L armadio grande La macchinetta del caffé Come lo vorresti? 3 anni 4 anni 5 anni Così, è bello Ci metterei dei fogli da colorare Ci metterei il mare, un cartellone sul mare Bello Tutta rosa Con tutte le cose che ho io: telefonini e cose per lavorare Con i pupazzi Con delle scatole Con un bambino finto che passeggia Con una stella attaccata alla scrivania Con delle palline e basta Blu Azzurro Così Con disegni Più colorato Bello Più grande Con pupazzo Con una libreria Con un cagnolino vero Con delle bandiere di Torino Verde scuro Non lo so Con un letto a castello Più piccolo Lo lascerei così Più grande Non lo so Con dei quadri fatti dai bambini Toglierei i contatori della luce Con i muri dipinti di azzurro Con tante decorazioni Metterei un altra scrivania ed un altra sedia Tutto d oro con una giostra piccola al centro con una televisione Con dipinti sul muro Toglierei la scrivania con i fogli firme, il mobile e i coprifili Toglierei l armadio, la porta che va sulle scale, lo scaffale in alluminio Con una altalena Lascerei le piante Con un attaccapanni per mettere giacca e cappelli dimenticati pag.8/8

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