SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

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1 SCHEDA DI APPROFONDIMENTO Origini e finalità: La Community of Democracies è un esercizio che muove i suoi primi passi nel 1999, sotto l impulso dell Amministrazione Clinton, e trova consacrazione ufficiale con la Conferenza ministeriale di Varsavia nel giugno 2000, cui parteciparono 106 Paesi. La Comunità è un associazione inter-governativa di Paesi democratici ed in via di democratizzazione che si propone di stabilire un maggior coordinamento tra Governi che condividono i valori di libertà e democrazia. Essa si adopera per stabilire più strette interconnessioni tra Stati con diverso grado di maturazione democratica, perseguendo un crescente scambio di esperienze che porti ad una comune ed omogenea crescita di tutti i partecipanti. La Comunità si prefigge inoltre l obiettivo di promuovere forme di collaborazione più strutturate tra gli Stati partecipanti nei diversi fori internazionali (in particolare in quelli collegati all ONU). Struttura: Le principali direttive di indirizzo politico della CoD vengono impartite dalle Conferenze Ministeriali, mentre le funzioni di guida delle attività più puntuali sono esercitate dal Convening Group. Sono stati istituiti 4 Gruppi di Lavoro che,tuttavia, sono stati raramente convocati. E stato costituito il Segretariato con sede a Varsavia entrato in funzione nell anno corrente. Conferenze Ministeriali: Dopo Varsavia, l evoluzione della CoD si è sviluppata secondo le decisioni assunte nelle successive Ministeriali di Seoul (2002), Santiago (2005) e, più di recente, Bamako (2007). Tali Conferenze vengono organizzate dal Paese appartenente al Convening Group che detiene la Presidenza biennale rotativa della CoD, e ne assicura le funzioni di coordinamento. La partecipazione alle Ministeriali avviene sulla base di inviti formali inviati dal Convening Group, a seguito di un accurato processo di selezione effettuato con l apporto di Enti ed Organizzazioni di riconosciuto prestigio internazionale, attivi nel campo dei diritti umani e della democrazia. I Paesi che dispongano dei requisiti elencati nella Dichiarazione di Varsavia 1 (adottata alla Conferenza inaugurale del 2000) vengono - 1 Libere elezioni, condotte a suffragio universale e a scrutinio segreto. - Sistema multipartitico con libera costituzione di nuovi partiti e libero accesso alle elezioni. - Assenza di vincoli discriminatori per l accesso alle massime cariche dello Stato. - Rispetto del mandato costituzionale da parte di tutte le forze politiche e di Governo. - Rispetto del principio dell assoluta eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. - Separazione dei poteri giudiziario, legislativo ed esecutivo. - Sottoposizione delle Forze Armate al Governo civile eletto democraticamente. - Rispetto dei Diritti Umani e libertà fondamentali (pensiero, espressione, religione, associazione). - Protezione dagli arresti e detenzioni arbitrarie, da torture e trattamenti inumani. - Diritto a processi equi ed alla presunzione di innocenza.

2 invitati in qualità di partecipanti a pieno titolo, mentre i Paesi che si trovano in un processo di transizione democratica vengono invitati in qualità di osservatori. Convening Group: In aggiunta alle funzioni di indirizzo esercitate dalle Ministeriali, la CoD è guidata dal Convening Group, in origine composto dai 10 Paesi che nel 2000 convocarono la prima Conferenza 2. L Italia, che ha partecipato al CG dal settembre 2003 in qualità di ospite speciale, è stata ammessa a pieno titolo nel 2005, nell ambito di un processo di allargamento finalizzato a conferire maggiore rappresentatività ed efficacia a tale organo direttivo 3 attualmente composto da 17 membri. Gruppi di lavoro: Nel 2005, alla Ministeriale di Santiago, era stata deliberata l istituzione di 4 gruppi di lavoro tematici, afferenti ai seguenti argomenti: 1) amministrazione democratica e società civile; 2) povertà, sviluppo ed amministrazione democratica; 3) cooperazione regionale ed interregionale per l amministrazione democratica; 4) promozione della democrazia e risposta alle minacce nazionali e transnazionali alla democrazia. L Italia nella Community Dopo l ingresso nel CG, l Italia ha assunto un ruolo di riferimento nelle due iniziative che hanno maggiormente caratterizzato l attività della Comunità. In generale, l azione nazionale in seno al CG si è caratterizzata per un opera di mediazione tra le diverse sensibilità esistenti nella CoD volta a favorire il raggiungimento di risultati concreti, sia nel processo di istituzionalizzazione che nel perseguimento degli obiettivi dell iniziativa. Attualmente sosteniamo la linea della presidenza portoghese intesa a rilanciare l esercizio dando un taglio maggiormente pragmatico ai lavori. Auspichiamo anche una maggiore visibilità dei Paesi europei. Risultati della Conferenza Ministeriale di Bamako ( novembre 2007) L ultima Conferenza Ministeriale ha introdotto una maggiore istituzionalizzazione 4 e l auspicio di una più grande concretezza nelle azioni future della CoD. La Dichiarazione finale è stata oggetto di un complesso negoziato, a dimostrazione dell interesse generale per una fase più operativa e vincolante. La partecipazione - Diritto alla non discriminazione basata su razza, sesso, lingua, religione. 2 Stati Uniti, Cile e Messico per la regione Americhe; Repubblica Ceca, Portogallo, Polonia e Lituania per l Europa; Repubblica di Corea ed India per l Asia; Mali e Sud Africa per l Africa. 3 Insieme all Italia (prescelta per l unico posto disponibile per l Europa), i nuovi membri sono Marocco, Capo Verde, El Salvador, Mongolia e Filippine. 4 È stata infatti approvata la istituzione di un Segretariato a Varsavia. 2

3 della società civile ha costituito il valore aggiunto della Ministeriale, e la CoD appare utile foro di dialogo tra governi e società civile suscettibile di promettenti sviluppi. La Conferenza ha evidenziato un genuino desiderio di colmare il deficit democratico globale, ma ciò continua a incontrare un sostanziale limite negli interessi nazionali, nonché in persistenti ritrosie (India, Messico, Brasile, Egitto) nei confronti degli USA, ispiratori dell esercizio. ALLEGATI 1. LISTA DEI PAESI INVITATI Albania Andorra Angola Antigua e Barbuda Argentina Australia Austria Bahamas Bahrein Bangladesh Barbados Belgium Belize Benin Bhutan Bolivia Bosnia- Herzegovina Botswana Brazil Bulgaria Canada Colombia Costa Rica Croatia Cyprus Denmark Dominica Dominican Rep. Ecuador Estonia Finland France FYROM (Macedonia) Georgia Germany Ghana Greece Grenada Guatemala Guyana Haiti [Honduras] Hungary Iceland Indonesia Iraq Ireland Israel Jamaica Japan Jordan Kenya Kiribati Latvia Lebanon Lesotho Liberia Liechtenstein Luxemburg Malawi Malaysia Malta Marshall Islands Mauritius Micronesia Moldova Monaco Montenegro Mozambique Namibia Nauru Netherlands New Zealand Niger Norway Palau Panama Papua New Guinea Paraguay Peru Romania St. Kitts & Nevis Saint Lucia St. Vincent & Grenadines Samoa San Marino São Tomé e Príncipe Senegal Serbia Seychelles Slovakia Slovenia Spain Suriname Sweden Switzerland Tanzania Thailand Timor Leste Trinidad & Tobago Turkey Tuvalu Ukraine United Kingdom Uruguay Vanuatu Zambia 3

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5 PAESI INVITATI COME OSSERVATORI Afghanistan Algeria Armenia Azerbaijan Burkina Faso Burundi Cambodia DRCongo Djibouti Egypt Guinea-Bissau Kuwait Maldives Nepal Nicaragua Nigeria Oman Pakistan Qatar Russia Rwanda Sierra Leone Tonga Uganda Yemen PAESI MEMBRI DEL CONVENING GROUP Cape Verde Chile Czech Republic El Salvador India Italy Lithuania Mali Mexico Mongolia Morocco Philippines Poland Portugal South Africa South Korea United States 5