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1 Deliberazione n. FVG/ 2 /2014/INPR REPUBBLICA ITALIANA la CORTE DEI CONTI Sezione di controllo della regione autonoma Friuli Venezia Giulia Sezione plenaria composta dai seguenti magistrati PRESIDENTE dott. Carlo Chiappinelli CONSIGLIERE avv. Fabrizio Picotti (relatore) CONSIGLIERE dott. Giovanni Bellarosa PRIMO REFERENDARIO dott.ssa Oriella Martorana REFERENDARIO dott. Marco Randolfi Adunanza del 16 gennaio 2014 avente per oggetto l approvazione del Programma delle attività di controllo per l anno Prima ricognizione delle attività normativamente previste da svolgere nel ***** Visto l art. 100 comma 2 della Costituzione; vista la legge costituzionale 31 gennaio 1963 n. 1 e successive modifiche e integrazioni (Statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia); vista la legge costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3 recante modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione; visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934 n e successive modifiche e integrazioni; vista la legge 14 gennaio 1994 n. 20 recante disposizioni in materia di giurisdizione e di controllo della Corte dei conti e successive modifiche e integrazioni; visto il decreto del Presidente della Repubblica 25 novembre 1975 n. 902, così come modificato dal decreto legislativo 15 maggio 2003 n. 125, recante norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia in materia di funzioni di controllo della Sezione regionale della Corte dei conti; visto il decreto legge 10 ottobre 2012 n. 174, convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 2012 n. 213; visto il regolamento per l organizzazione e il funzionamento della Sezione, adottato con la deliberazione n. 232/Sez.Pl./2011 del 25 ottobre 2011; vista la deliberazione delle Sezioni Riunite della Corte dei conti del 21 novembre 2013 (n. 15/2013/SSRRCO/INPR) avente come oggetto la Programmazione dei controlli e delle analisi della Corte dei conti per il 2014 ; vista la deliberazione della Sezione delle autonomie della Corte dei conti del 16 gennaio 2014 (n.1/2014/sezaut/inpr) concernente la Programmazione delle attività di controllo per

2 l anno 2014, ove tra l altro, si evidenzia che Le linee operative del presente programma delle attività di controllo della Sezione saranno, ovviamente, sviluppate in coerenza con le specificità delle Sezioni di controllo aventi sede nelle Regioni a Statuto speciale e nelle Province autonome, salvaguardandone le esigenze derivanti dagli specifici regimi di disciplina anche attraverso la formazione di specifici gruppi di lavoro. considerato che le attuali funzioni della Sezione regionale, disciplinate dal decreto legislativo n.125 del 2003, comprendono un complesso di attività, di cui a) talune costituiscono propriamente oggetto di programmazione a opera della Sezione (controlli sulla gestione); b) talune, ampiamente prevalenti, sono normativamente previste e ricorrenti, quali la dichiarazione di affidabilità del rendiconto generale della Regione, il giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione e i riscontri da operarsi nei confronti degli Enti locali e degli enti sanitari della Regione ai sensi dell articolo 1 commi 166 e seguenti della legge 23 dicembre 2005 n.266 e di altre disposizioni legislative che le attribuiscono specifiche funzioni di controllo ai fini del coordinamento della finanza pubblica; c) talune sono determinabili solo in ragione dell attività o della richiesta dell Amministrazione controllata, quali la certificazione dei contratti collettivi, il controllo di legittimità, relativo agli atti delle Amministrazioni periferiche dello Stato, l emanazione di motivati avvisi sulle materie di contabilità pubblica; d) talune riguardano attività di controllo e di verifica che la Sezione è tenuta a svolgere nell ambito della sua funzione ausiliaria al coordinamento degli andamenti della finanza pubblica che l ordinamento attribuisce alla Corte dei conti; ravvisata la necessità e l opportunità di avviare prontamente la programmazione dell attività della Sezione con particolare riferimento ai controlli normativamente previsti e che fanno direttamente capo al d.lgs. 125/2003 o che rispondono a specifiche e consolidate esigenze di coordinamento della finanza pubblica; considerato che il completamento della programmazione dei controlli da svolgere nel 2014 verrà operato a breve, anche alla luce delle statuizioni adottate dalla Corte costituzionale in relazione al contenzioso promosso anche dalla Regione Friuli Venezia Giulia, avverso molte disposizioni del decreto legge 10 ottobre 2012 n. 174, convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 2012 n. 213; considerato che all attribuzione delle indagini ai singoli magistrati e alla composizione dei collegi provvede annualmente il Presidente con propria ordinanza; vista l ordinanza n. 52 del 19 dicembre 2013 con cui è stata convocata per il 16 gennaio 2014 la Sezione plenaria per la discussione sul programma di controllo per l anno 2014; sentito il relatore cons. avv. Fabrizio Picotti APPROVA il documento allegato alla presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante, che contiene il Programma delle attività di controllo per l anno Prima ricognizione delle attività normativamente previste da svolgere nel 2014 della Sezione di controllo della regione - 2 -

3 Friuli Venezia Giulia, con la riserva di provvedere al completamento e alle integrazioni della programmazione alla luce della pronuncia della Corte Costituzionale sul ricorso promosso anche dalla Regione Friuli Venezia Giulia avverso il decreto legge n. 174/2012, di eventuali richieste provenienti dalla Regione o di esigenze sopravvenute. DISPONE che copia della presente deliberazione sia trasmessa al Presidente del Consiglio regionale, al Presidente della Regione, al Presidente del Consiglio delle autonomie locali della Regione Friuli Venezia Giulia. Incarica inoltre la Segreteria di pubblicare la presente deliberazione sul sito web della Sezione e di curare gli adempimenti necessari per la pubblicazione sul sito web istituzionale della Corte dei conti. Così deciso in Trieste, nella camera di consiglio del 16 gennaio il relatore il Presidente f.to Fabrizio Picotti f.to Carlo Chiappinelli Depositata in segreteria il 16 gennaio il preposto al Servizio di supporto f.to dott. Andrea Gabrielli - 3 -

4 Allegato alla deliberazione n. 2 assunta dalla Sezione plenaria nella camera di consiglio del 16 gennaio CORTE DEI CONTI SEZIONE DI CONTROLLO DELLA REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA PROGRAMMA DELL ATTIVITA DI CONTROLLO PER L ANNO Prima ricognizione delle attività obbligatorie da svolgere nel Contesto di riferimento per la programmazione. Le funzioni di controllo intestate a questa Sezione regionale si rinvengono nel decreto legislativo 15 maggio 2003, n.125 e nelle altre norme dell ordinamento che attribuiscono alle Sezioni regionali della Corte dei conti specifici controlli a tutela dell esigenza dell unità economica della Repubblica e del coordinamento della finanza pubblica (Corte costituzionale n. 179/2007). Ciò premesso, con il presente documento la Sezione del controllo dà solamente avvio alla programmazione delle sue attività di controllo per l anno 2014, ai sensi dell articolo 33, commi 1 e 2, del decreto del Presidente della Repubblica 25 novembre 1975, n. 902, come sostituito dal decreto legislativo 15 maggio 2003, n. 125, i quali stabiliscono che i controlli sulla gestione siano esercitati nell ambito di programmi annuali deliberati anche sulla base delle richieste della Regione e tenendo conto di altri controlli esterni già programmati o effettuati, al fine di evitare la duplicazione dei controlli. Sull opportunità di elaborare fin d ora una completa programmazione delle attività di controllo della Sezione per il 2014 grava infatti la pendenza del contenzioso costituzionale conseguente alla presentazione del ricorso della Regione avverso molte disposizioni del decreto legge 10 ottobre 2012 n. 174, convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 2012 n. 213, la cui definizione dovrebbe essere peraltro oramai imminente (l udienza pubblica di discussione si è tenuta lo scorso 3 dicembre). Pur a fronte di tale situazione, sussiste comunque l urgente interesse della Sezione di avviare la programmazione della sua attività, quantomeno con riferimento a quei controlli direttamente previsti dal d.lgs. 125/2003 o rispondenti a specifiche e consolidate esigenze di coordinamento della finanza pubblica. Alla programmazione sono inoltre collegati, ex art. 4 del d.lgs. 125/2003, importanti atti organizzativi di competenza presidenziale, di cui la legge prevede l emanazione a inizio anno. Il riferimento è alla costituzione dei collegi in cui si articola la Sezione e all attribuzione degli incarichi ai singoli magistrati, che è necessario perfezionare quanto prima, ai fini di un tempestivo e funzionale avvio delle attività di controllo, che richiedono un pesante impegno organizzativo e gestionale(linee guida enti locali ed enti sanitari) anche entro termini invalicabili (DAS e parificazione del rendiconto 2013). Alla luce della pronuncia della Corte costituzionale sul ricorso avverso il d.l. 174/2012 sarà in prosieguo possibile completare la programmazione per l anno Anche questo primo documento di programmazione viene comunque redatto secondo la logica espositiva seguita negli ultimi anni, che evidenzia natura, contenuti e tempistica di tutta l attività di controllo che fa capo alla Sezione. Non può infatti essere sottaciuto che le funzioni di controllo di natura obbligatoria o, più precisamente, che la normativa specificamente intesta alla Sezione al fine di prevalenti riscontri di regolarità hanno assunto una rilevanza assolutamente preponderante rispetto ai controlli sulla gestione, cosicchè la formulazione del programma di controllo assolve principalmente a una finalità di segnalazione delle priorità all interno di tali funzioni, di pianificazione del lavoro e di indicazione di massima della relativa tempistica, in un ottica sempre più tesa ad assicurare un effettivo coordinamento delle attività che fanno capo a vari organi della Corte dei conti, ai fini di un efficace coordinamento della finanza pubblica. 1

5 Il programma della Sezione si iscrive nel quadro di riferimento definito dalla Programmazione dei controlli e delle analisi della Corte dei conti per l anno 2014 adottata, ai sensi dell articolo 5 del Regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo n.14/2000, dalle Sezioni Riunite della Corte dei conti con deliberazione, n.15/2013/ssrrco/inpr/ del 21 novembre 2013 nonché dalla Programmazione delle attività di controllo per l anno 2014 elaborata, ai sensi dell art. 9 del suddetto Regolamento, dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti con deliberazione n1/2014/sezaut/inpr del 16 gennaio Parificazione del rendiconto generale della Regione (articolo 33, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica n.902/1975 come modificato dal decreto legislativo n.125/2003). Trattasi di un controllo non facoltativo, intestato alla Sezione della Corte dei conti in virtù di un espressa previsione di legge. I principi per la parificazione del rendiconto regionale sono posti dagli articoli 39 e 41 del TU n.1214/1934, integrati dai principi generali contabili e dalla normativa specifica della Regione Friuli Venezia Giulia. La parificazione del rendiconto 2013, che è prevista entro il mese di luglio 2014, verificherà in particolare il rispetto dei vincoli derivanti dall appartenenza all Unione Europea e quindi del patto di stabilità concordato con lo Stato nonchè dei vincoli che trovano fondamento nei principi costituzionali cui, nell ottica del pareggio di bilancio, è stata attribuita una rinnovata rilevanza dalla legge costituzionale n.1/2012 e dalla legge di attuazione n.243/2012. Queste verifiche saranno integrate da quelle concernenti il doveroso rispetto dei vincoli finanziari e di regolarità contabile desumibili dalla legge regionale di contabilità (i doverosi rapporti tra il costo del debito e i limiti di spesa pluriennale con le entrate tributarie) nonché i vincoli finanziari che derivano alla Regione da specifiche disposizioni di finanza pubblica contenute nelle manovre finanziarie degli ultimi anni, per quanto direttamente o indirettamente a essa applicabili. La relazione che accompagna la deliberazione di parificazione verrà elaborata in ossequio ai principi espositivi e metodologici applicati per la parificazione del rendiconto La relazione si articolerà in una prevalente disamina finanziaria che comprenderà anche le recenti rimodulazioni dei rapporti finanziari con lo Stato che si ripercuotono sulle risorse a disposizione, in singoli approfondimenti tematici ritenuti di particolare rilevanza ai fini della finanza pubblica regionale, alla luce dei fatti gestionali avvenuti nel corso dell esercizio e in una terza parte dedicata all analisi delle principali novità legislative o regolamentari del 2013 e al contenzioso costituzionale. In particolare, la disamina finanziaria, oltre alle consuete valutazioni sulle dinamiche delle entrate e delle spese, tratterà i temi della programmazione finanziaria e della rigidità di bilancio in un contesto espositivo che prenda in considerazione anche le risultanze previsionali dell esercizio 2014, degli equilibri di bilancio, della cassa, dell indebitamento, della spesa del personale e per gli incarichi, dei fondi di bilancio e delle garanzie dirette prestate dalla Regione, dei debiti fuori bilancio e svolgerà uno specifico focus sugli andamenti della spesa sanitaria, sui trasferimenti istituzionali al sistema delle autonomie locali e a quello del trasporto pubblico locale. Una più intensa attenzione sarà dedicata al conto del patrimonio, secondo logiche di analisi che verifichino anche le probabili maggiori difficoltà che si configureranno ai fini della prossima armonizzazione dei bilanci pubblici. Sarà inoltre proseguito l approfondimento sul sistema regionale integrato di finanza pubblica teso a rilevare, in una dimensione contabile e finanziaria per quanto possibile consolidata, le risultanze della gestione dei vari enti che presentano differenziati indici di regionalità, primi tra tutti gli enti sanitari e gli organismi partecipati. Alcuni aspetti di questa tematica costituiranno oggetto anche di un autonoma e più specifica indagine, i cui contenuti fondamentali saranno specificati nell ambito del completamento della programmazione

6 In considerazione della situazione sociale ed economica in cui versa il Paese e la Regione,verrà aggiornata la rilevazione e il commento delle misure anticrisi adottate dalla Regione. Nella stessa direzione si avvieranno separati approfondimenti, che potranno eventualmente sfociare in autonomi referti da ultimarsi entro il , sull attività regionale di pianificazione, gestione e controllo delle misure adottate a sostegno del mercato regionale e dei suoi operatori, in particolare tramite Friulia spa, Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia spa e i finanziamenti ai Confidi regionali. 2. Dichiarazione di affidabilità (DAS) del rendiconto generale della Regione. L articolo 3 del decreto legislativo 25 maggio 2003, n. 125, prevede che la Sezione presenti al Consiglio regionale una dichiarazione in cui si attestino l'affidabilità del rendiconto generale della Regione nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, esplicitando le modalità di verifica. La DAS, per l oggetto del suo controllo, per i criteri che vengono seguiti per l individuazione delle operazioni da assoggettare a controllo e per le logiche e finalità cui è preordinata può essere intesa come strumento per la verifica della regolarità della gestione regionale e dell efficacia e adeguatezza dei controlli interni. La dichiarazione di affidabilità del rendiconto dell esercizio 2013 si atterrà, come le precedenti, ai principi metodologici sempre enunciati sulla base di una nozione di affidabilità intesa come risultante dei riscontri della regolarità delle procedure e della regolarità delle singole operazioni. Ai fini della selezione dei capitoli e delle operazioni da assoggettare al controllo, verrà applicata la metodologia fondata su un criterio statistico di campionamento basato sulla valutazione del rischio del controllo e integrato con scelte professionali, tese a valorizzare gli esiti dei controlli precedenti e/o a intercettare fenomeni contabili e finanziari di particolare rilevanza. Il controllo comprenderà infatti anche quest'anno la verifica delle misure consequenzialmente adottate in esito ai rilievi formulati nelle dichiarazioni di affidabilità degli esercizi precedenti. Più precisamente sulla base di queste premesse, costituirà innanzi tutto oggetto della dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2013 la verifica sul rispetto di tutte le disposizioni contabili con riferimento ai capitoli di entrata e di spesa selezionati con la tecnica del campionamento statistico: i riscontri si tradurranno sia nel controllo sulla regolarità delle procedure (cosiddetto controllo di regolarità intrinseca) sia nel controllo sulla regolarità e legittimità degli atti (cosiddetto controllo di regolarità estrinseca), con verifiche indirizzate verso specifiche operazioni, a loro volta selezionate con campionamento statistico. Al metodo statistico fin qui descritto saranno affiancate alcune scelte professionali dettate dall'esperienza di controllo o dalla necessità di enucleare e approfondire alcune specifiche dinamiche contabili, in una logica di prosecuzione di una doverosa specifica attenzione nei confronti di tematiche particolarmente significative al fine degli equilibri di bilancio. Pure per il 2013 saranno analizzati, per la rilevanza che riveste la problematica della conservazione dei residui attivi, anche in relazione all'attendibilità dell'avanzo, i capitoli che presentano residui attivi iniziali particolarmente datati, precisamente risalenti ad anni precedenti il Il controllo sarà mirato ad accertare che la permanenza dei residui attivi nel rendiconto sia dettata non solo dalle previsioni di legge, ma anche da un periodico riscontro circa la sussistenza del credito. Sarà altresì verificata l effettiva sussistenza di alcuni crediti sulla base di criteri di scelta professionale. Una corrispondente verifica sui residui passivi verrà svolta in relazione ai capitoli selezionati con il criterio statistico e nell ambito delle verifiche di regolarità estrinseca. Inoltre, la Sezione ritiene opportuno proseguire la disamina avviata nello scorso esercizio sulle partite di giro, con uno specifico approfondimento sulle procedure contabili seguite relativamente ai fondi comunitari. Si intende anche continuare, per il 2013, il controllo teso a verificare la corretta gestione dell avanzo vincolato e destinato, con una particolare attenzione alla corrispondenza tra la fonte del vincolo e la gestione della risorsa finanziaria. La Sezione verificherà altresì l eventuale evoluzione del sistema dei controlli interni alla luce delle risultanze della dichiarazione di affidabilità del rendiconto In questo contesto si inserisce, con i contenuti tradizionali, il riscontro sugli esiti del 3

7 controllo interno di ragioneria e sui controlli regionali sugli agenti contabili. Come per gli scorsi anni, saranno inoltre oggetto di verifica gli atti registrati ai sensi dell'articolo 58, comma 4 (registrazione sotto la responsabilità dell'organo che ha emanato l'atto e che non intende recepire le osservazioni mosse dalla Ragioneria), nonché dell'articolo 59 bis (atti presi in carico dalla Ragioneria a decorrere dal 20 dicembre, la cui registrazione non segue a una normale attività di controllo da parte della Ragioneria stessa, ma viene disposta sotto la responsabilità del dirigente che ha emanato gli atti) della legge regionale di contabilità. Sarà infine verificata la regolarità delle scritture riepilogative del tesoriere e la loro corrispondenza con le risultanze del rendiconto. Relativamente al conto del patrimonio verrà esaminata la corretta gestione del fondo dei residui perenti con particolare riferimento alle procedure utilizzate per garantire l effettività dei debiti ivi presenti. Più in generale sarà verificato il grado di attendibilità delle principali risultanze patrimoniali. Il controllo farà capo all ufficio di Udine. 3) Controllo degli Enti locali della regione da esercitarsi ai sensi dell articolo 1, commi 166 e seguenti della legge n. 266/2005 in conformità ai principi e alle linee guida elaborate dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti. Il controllo (a mezzo delle cosiddette linee guida Enti locali) si sostanzia in un riscontro di regolarità amministrativa e contabile e di sana gestione finanziaria operato dalla Sezione sulla base delle specifiche relazioni trasmesse ai sensi di legge dagli organi di revisione economica finanziaria degli Enti locali. Sotto il profilo temporale, lo svolgimento del controllo è scandito dai tempi previsti dalla normativa per l approvazione dei documenti contabili preventivi e consuntivi da sottoporre a esame e da quelli necessari per garantire l effettività del controllo esercitato dalla Sezione a mezzo delle doverose correzioni a carico degli enti. Gli adempimenti della Sezione debbono tener conto anche del necessario adeguamento delle linee guida approvate dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti alle particolarità dell ordinamento regionale. Sulla base degli esiti di tali controlli potranno essere avviate verifiche di carattere generale e sistematico sugli andamenti complessivi della finanza degli Enti locali regionali nonché ulteriori mirati approfondimenti, coinvolgenti anche tematiche di carattere gestionale, nei confronti di singoli enti e con riferimento a specifiche situazioni e problematiche. Il controllo sulle linee guida svolto con riferimento ai singoli Enti locali sarà quindi integrato da uno o più referti di carattere generale, complessivo e riassuntivo riferito all insieme degli Enti locali. Tale referto sarà indirizzato al Consiglio delle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia e alla Regione Friuli Venezia Giulia con un evidenza sinottica e comparativa tra gli enti delle criticità emerse dai singoli controlli al fine delle opportune valutazioni e dell eventuale proposizione di misure correttive di carattere sistematico. Privilegiando un ottica di approfondimento tesa a un monitoraggio sistematico delle criticità che i controlli svolti negli anni hanno evidenziato a carico dei singoli enti, le attività tuttora pendenti con riferimento ad annualità precedenti il 2012 andranno ad esaurirsi entro il , mentre per i riscontri sul rendiconto 2012 e sugli atti contabili dell esercizio 2013 e 2014 (risultanze di preventivo) si prevedono referti da rilasciare entro il , quantomeno per le situazioni di maggiore gravità. Entro il si definiranno anche i controlli, scaturenti dalle risultanze dei questionari ex linee guida, su alcune società partecipate dagli enti locali della regione. 4. Controllo degli enti del servizio sanitario della Regione da esercitarsi ai sensi dell articolo 1, comma 170, della legge n. 266/2005 in conformità ai principi e alle linee guida elaborate dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti. 4

8 Analogamente a quello esercitato sui bilanci degli Enti locali, anche questo controllo (a mezzo delle cosiddette linee guida enti sanitari) consiste in un riscontro di regolarità amministrativa e contabile e di sana gestione finanziaria operato dalla Sezione sulla base delle specifiche relazioni trasmesse ai sensi di legge dagli organi di revisione economica finanziaria (collegi sindacali) degli enti sanitari regionali. Il programma di controllo si potrà estendere, tenendo conto delle peculiarità del sistema sanitario regionale quali sono state tratteggiate nei precedenti referti, a una collaterale verifica di taluni specifici aspetti di natura contabile e finanziaria su determinate tematiche segnalate dagli esiti dei controlli pregressi. Il referto sul bilancio d esercizio al degli enti sanitari verrà reso entro il 30 aprile L attività da svolgere nei confronti degli enti sanitari si estende a un acquisizione sistematica di dati e informazioni contabili e finanziarie degli enti sanitari regionali utili anche alla Sezione delle autonomie della Corte per le valutazioni comparative su scala nazionale in materia di sanità. Nel secondo semestre del 2014 verrà avviato l omologo controllo sui bilanci dell esercizio 2013, che verrà portato a compimento nel corso del Collaborazione con la Sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali della Corte dei conti nell'ambito del controllo sul fondo FESR ( ) relativamente all'utilizzazione delle risorse per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. Si tratta di un controllo sulla gestione oggetto di precedente programmazione, che è stato interessato dalla modifica della programmazione finanziaria regionale,alla luce della quale è stato anche integrato l originario programma di controllo. Le attività di controllo sono in fase di ultimazione e il referto è previsto entro il Il controllo fa capo all ufficio di Udine. 6) Controllo sui rendiconti presentati dalle liste e partiti per le elezioni comunali svoltesi nel 2013 per l elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale di Udine. Si tratta di un nuovo controllo attribuito allo specifico collegio istituito presso la Sezione regionale della Corte dei conti dalla legge n.96 del L attività istruttoria è pendente e l ultimazione del controllo è prevista per il 17 aprile Il controllo fa capo all ufficio di Udine. 5

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