E il cervello? 1811, Ospedale di Bicêtre, Parigi. Paul Pierre Broca
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1 E il cervello? 1811, Ospedale di Bicêtre, Parigi Paul Pierre Broca
2 Area di Broca
3 L ipotesi più probabile è che i limiti delle sintassi delle lingue umane siano dovuti a una matrice di stampo biologico (Andrea Moro (2006), I confini di Babele. Il cervello e il mistero delle lingue Impossibili, Milano, Bompiani, p. 146) Perché non ci sono mai (o quasi) errori sintattici? Perché un bambino può dire, anzi dice io ando o io piangio ma non dice mai casa la? Esiste una guida biologicamente determinata per l apprendimento di una lingua, determinata dall architettura funzionale del cervello?
4 1 esperimento: la autonomia della sintassi e il suo posto nel cervello Una lingua immaginaria: - Hanno disbato le artine - Molte grapotte amionarono - Molti celuci furono taffivati - Nessun cribaso è stato incenghito Errori fonologici: - Hanno dinsbato le artine - Molte grapotrte amionarono - Mosnti celuci furono taffivati - Nessun cribaso è stgtato incenghito
5 Errori morfosintattici - Hanno disbata le artine - Molti grapotti sono stata amionati - Molti celuci fu taffivati - Nessun cribaso siamo incenghito Errori sintattici - Hanno disbate artine le con gli ziggoli - Grapotte molte amionarono - Celuce delle furono taffivate - Cribaso è incenghito nessuno a rimbaudo La nostra speranza [ ] era di vedere attivare zone diverse a seconda del tipo di errore e, in defintiva, di vedere per la sintassi una zona diversa dalle altre (Andrea Moro (2006), I confini di Babele. Il cervello e il mistero delle lingue Impossibili, Milano, Bompiani, p. 185)
6 Solamente nel caso dell errore di tipo sintattico si attivano alcune zone sottocorticali dell encefalo insieme alla componente profonda dell area di Broca [ ]. Questo è il punto centrale. Il riconoscimento dell errore di tipo sintattico coinvolge una rete complessa che non si riscontra negli altri tipi di errori e tale rete non è rappresentata in un unica area corticale ma si presenta come un insieme integrato di zone diverse (Andrea Moro (2006), I confini di Babele. Il cervello e il mistero delle lingue Impossibili, Milano, Bompiani, p. 189) Non solo dunque non esiste un area singola per il linguaggio [ ], ma non esiste nemmeno un area singola per la sintassi! (Andrea Moro (2006), I confini di Babele. Il cervello e il mistero delle lingue Impossibili, Milano, Bompiani, p. 190)
7 2 esperimento: far apprendere a dei soggetti adulti delle lingue straniere, «nascondendo», tra le regole delle grammatiche che i soggetti si apprestavano a imparare, delle regole che violano la grammatica universale, più specificamente delle regole che violano la dipendenza dalla struttura (Andrea Moro (2006), I confini di Babele. Il cervello e il mistero delle lingue Impossibili, Milano, Bompiani, p. 195) (Andrea Moro (2006), I confini di Babele. Il cervello e il mistero delle lingue Impossibili, Milano, Bompiani, p. 203)
8 - Dipendenza dalla struttura Es. La ragazza di Pietro suona bene il pianoforte *Il Pietro pianoforte bene di ragazza suona la *Il pianoforte di Pietro suona bene la ragazza *il gatto si nascondono dietro l albero I bambini che hanno inseguito il gatto si nascondono dietro l albero
9 Il fatto di rispettare o meno la dipendenza strutturale è dunque irrilevante per quanto riguarda l accuratezza dell apprendimento: sia che si trattasse si regole possibili, sia che si trattasse di regole impossibili, i soggetti arrivavano a una padronanza del tutto comparabile (Andrea Moro (2006), I confini di Babele. Il cervello e il mistero delle lingue Impossibili, Milano, Bompiani, p. 205) Non ci sono lingue che non si possono imparare! Ma ci sono lingue che, naturalmente, non si sviluppano mai, anche se, appunto, saremmo in grado di apprenderle o usarle
10 Al crescere dell accuratezza delle risposte sui giudizi di grammaticalità [ ] l attività dell area di Broca [ ] aumenta per le regole possibili mentre diminuisce per quelle impossibili. Il cervello ha, per così dire, «smistato» i dati sintattici (senza che i soggettine avessero coscienza) e ha fatto elaborare solo le frasi che preservano la dipendenza dalla struttura dall area normalmente predisposta per i compiti sintattici (l area di Broca); nell elaborazione di frasi che non rispettano la dipendenza dalla struttura, invece, l attività nella stessa area diminuisce progressivamente (Andrea Moro (2006), I confini di Babele. Il cervello e il mistero delle lingue Impossibili, Milano, Bompiani, p. 205) Intervista ad Andrea Moro
11 La tipologia e gli universali La tipologia studia la variazione interlinguistica; la ricerca sugli universali si occupa di ciò che è comune a tutte le lingue, cioè delle proprietà rispetto alle quali non c è variazione. (cfr Gli universali assoluti Universali assoluti: sanciscono la presenza (o l assenza) di una particolare proprietà in ogni lingua storico-naturale, senza fare riferimento ad alcun altro parametro e senza stabilire correlazioni fra tratti differenti. Es. a. Fonologia Tutte le lingue hanno vocali orali Tutte le lingue distinguono vocali e consonanti b. Morfologia Tutte le lingue distinguono nomi e verbi c. Sintassi Nelle frasi dichiarative con soggetto e oggetto nominali, l ordine dominante è quasi sempre quello in cui il soggetto precede l oggetto
12 Indicano cosa è irrilevante per la tipologia: non lasciano alcuno spazio alla variabilità e consentono di identificare un unico tipo linguistico, a cui afferiscono tutte le lingue storico-naturali. 2 Gli universali implicazionali Universali implicazionali: pongono in relazione due (o più) proprietà, vincolando la presenza di una di esse alla presenza dell altra. In altre parole, essi affermano che un tratto linguistico può realizzarsi in una lingua storico-naturale solo se nella medesima lingua è attestato anche un altro tratto linguistico. Contribuiscono alla individuazione delle restrizioni sui tipi possibili, in quanto indicano in modo piuttosto rigoroso i limiti estremi della variazione interlinguistica: consentono di individuare quattro tipi, di cui uno tuttavia impossibile. a. Sintassi Le lingue con ordine dominante VSO sono sempre preposizionali
13 b. Fonologia Se una lingua dispone di una serie di consonanti fricative, allora dispone anche di una serie di consonanti occlusive es: fricative occlusive sì sì sì no tipo impossibile no sì no no Se una lingua ammette in posizione finale di parola consonanti ostruenti sonore, allora ammette anche consonanti ostruenti sorde. c. Morfologia Nessuna lingua ha un numero triale se non ha un duale. Nessuna lingua ha un duale se non ha un plurale Se una lingua ha la categoria del genere, ha sempre la categoria del numero
14 2.1. Genere e numero Universale: genere implica numero Genere Numero Esempio Sì Sì italiano Sì No Tipo impossibile e non attestato No Sì turco No No cinese L assegnazione del genere in italiano: a) criteri semantici: solo per i nomi che designano esseri animati (umani e animali) in cui la distinzione tra l esemplare di sesso maschile e quello di sesso femminile sia percettivamente evidente esemplare di sesso maschile: genere maschile esemplare di sesso femminile: genere femminile esempi: il ragazzo, il dottore, il leone la ragazza, la dottoressa, la leonessa
15 ma *il giraffo, il corvo, *il volpo la giraffa, *la corva, la volpe b) criteri formali: classe flessiva o (sing) /-i (plur): genere maschile classe flessiva a (sing) /-e (plur): genere femminile N.B. con eccezioni! Es. libro / libri maschile scarpa / scarpe femminile (oscillazioni tra maschile e femminile: tavolo / tavola) Problemi di assegnazione del genere: Livello interlinguistico: Italiano: mare maschile; (il leone vs la leonessa) Francese: mer femminile; (le lion vs la lionne) es. il mare Mediterraneo es. la mer Méditerranée
16 Inglese: sea senza genere; (the lion vs the lioness) es. the Mediterranean sea Livello intralinguistico: Italiano: la mano: genere femminile, ma terminazione maschile il poeta: genere maschile, ma terminazione femminile il braccio / le braccia: maschile al singolare, ma femminile al plurale Il numero Italiano: tre cani; Francese: trois chiens; Inglese: three dogs; Portoghese: três cães; Spagnolo: tres perros; ecc...
17 La spiegazione degli universali a) Fondamento cognitivo delle categorie linguistiche: tanto maggiore è il fondamento cognitivo di una categoria, tanto più basica sarà questa categoria (es. genere e numero) b) iconicità: tendenza a riprodurre, sul piano della struttura linguistica, le sequenze in base a cui viene organizzata, a livello mentale, l informazione da trasmettere. Es. Nelle frasi dichiarative con soggetto e oggetto nominali, l ordine dominante è quasi sempre quello in cui il soggetto precede l oggetto c) economia: tendenza a snellire il più possibile l apparato formale di un sistema linguistico, pur preservando intatte le sue potenzialità comunicative. Es. quando l aggettivo segue il nome, esso esprime tutte le categorie flessive del nome e in tali casi il nome può lasciare inespressa una di queste categorie o tutte quante. Possibile spiegazione: l eventuale omissione da parte del nome di alcune categorie flessive risponde al fatto che queste stesse categorie flessive vengono già espresse dall aggettivo posposto. Essendo naturale il legame tra nome ed aggettivo, risulta automatico proiettare sul primo le informazioni grammaticali codificate sul secondo. In questo caso, dunque, una doppia marcatura delle stesse categorie flessive può configurarsi come un procedimento ridondante e perciò particolarmente costoso.
18 d) motivazione comunicativa: se la lingua ha come traguardo essenziale la comunicazione, è plausibile che la struttura complessiva della lingua abbia il fine ultimo di adeguare il sistema alle esigenze comunicative della comunità parlante. In linea di principio, infatti, nessuna lingua dovrebbe porre limiti alle proprie potenzialità comunicative privando determinate categorie di una efficace espressione formale (o ostacolandone l espressione). Es. tutte le lingue hanno categorie pronominali implicanti almeno tre persone e due numeri.
19 Altre possibili spiegazioni Biologica Le lingue hanno caratteri comuni perché l hardware (inteso come dotazione fisica e cognitiva dell'uomo) è unico per tutti i membri della specie. Chomsky: la struttura delle lingue può cambiare solo all interno di una gamma limitata di variazioni, a causa di vincoli imposti dalla natura dell hardware Es. vocali cardinali /i/, /u/ e /a/ obbligatorie Pragmatica Le lingue rispondono agli stessi bisogni comunicativi Es. tutte le lingue hanno marche verbali per il passato Genetico-genealogica: Universali come traccia di una origine comune
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