Verso un sistema di early warning sulle specie non indigene: obiettivi del sistema, aspetti tecnici e organizzativi. Luca Castriota ISPRA

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1 Verso un sistema di early warning sulle specie non indigene: obiettivi del sistema, aspetti tecnici e organizzativi Luca Castriota ISPRA

2 un sistema di early warning è un insieme di azioni di di che permettano e di

3 Perché è importante il sistema di early warning? BWM CONVENTION: le Autorità notificano alle navi le aree in cui non è consentito il prelievo delle acque per la presenza di organismi dannosi e/o alieni MSFD: EWS è un target per il Descrittore 2 (specie non indigene). I porti di rilevanza economica internazionale (categoria II, classe I) dovranno dotarsi di un EWS entro il EcAp: EWS è una delle azioni prioritarie per ridurre le pressioni dirette sulla biodiversità

4 colonizza nuove aree rapidamente introduce nuove malattie e parassiti minaccia la sopravvivenza di altre specie si riproduce spesso e cresce rapidamente minaccia l economia sopravvive in un ampio intervallo di condizioni ambientali

5 La situazione in Mediterraneo Numero di specie aliene marine per Paese Dati aggiornati al 2014 (da Galil et al. - International arrivals: widespread bioinvasions in European Seas)

6 Struttura di un sistema di early warning Rilevamento Servizio di allerta Comunicazione e diffusione Capacità di risposta

7 Rilevamento Monitoraggio: consente una migliore comprensione dell ecologia, distribuzione e dispersione di un alieno nonché delle azioni di gestione ad esso applicate Sorveglianza: utile ad identificare nuovi alieni, elemento cardine della

8 Rilevamento Diagnosi: che specie è? Valutazione del rischio: che impatto può avere? Servizio di allerta

9 Servizio di allerta Costituzione di un network di esperti e di tecnici Definizione dei ruoli

10 Servizio di allerta comunità scientifica Autorità locali Autorità nazionali Nave organizzazioni internazionali IMO organizzazioni regionali Paesi limitrofi cittadinanza

11 Comunicazione e diffusione un efficace sistema di early warning deve avere un efficace sistema di comunicazione solida centrale operativa per la raccolta delle informazioni, l elaborazione e l analisi, la visualizzazione e la diffusione interazioni ottimali tra gli attori principali del processo di early warning: la comunità scientifica, gli stakeholders, i decisori, il cittadino, i media

12 Comunicazione e diffusione la tecnologia è un elemento chiave nel processo di EWS la diffusione dell allerta può avvenire tramite diversi mezzi di comunicazione

13 Comunicazione e diffusione Per essere efficace una comunicazione deve essere chiara e bilanciata essere di facile uso evitare allarmismi senza sottostimare i rischi

14 Esempi di citizen science La scoperta tempestiva di una nuova specie aliena potenzialmente pericolosa può essere agevolata attraverso campagne informative a scala nazionale su web e riviste a scala più ampia

15 Early warning nel progetto Italia-Malta

16 Comunicazione e diffusione Le segnalazioni vengono solitamente riportate su specifiche riviste per la diffusione a livello internazionale

17 Capacità di risposta elimina l alieno (misura rapida attuabile nei primi stadi dell invasione) riduce densità e abbondanza per mantenere l impatto a un livello accettabile limita la dispersione e confina l alieno attraverso barriere naturali o artificiali sfrutta l alieno a beneficio dell uomo l alieno è innocuo, i costi di gestione sono eccessivi

18 Il caso di Lagocephalus sceleratus nelle acque italiane Dicembre 2010 La specie viene segnalata in Tunisia La specie viene pescata a Lampedusa 7 Ottobre 2013

19 Cosa è stato fatto? locandina ISPRA per gli operatori locali comunicazione di ISPRA alle Autorità competenti diffusione su web e riviste locali

20 7 Ottobre 2013: la specie arriva a Lampedusa 1 Novembre 2013: nuova segnalazione (foto) a Lampedusa (dai pescatori agli esperti) 20 Novembre 2013: viene rilevato un individuo in un mercato a Bari (web) 16 Dicembre 2013: la specie arriva a Scoglitti (dai pescatori alle autorità competenti e da loro agli esperti) 27 Dicembre 2013: nuove segnalazioni (due esemplari) a Lampedusa (dai pescatori agli esperti) 16 Gennaio 2014: la specie arriva ad Avola (mar Ionio) (da esperti a esperti) Il risultato del preallarme

21 diving pescatori AMP Ufficio Marittimo Osservatorio Regionale della Biodiversità Siciliana Osservatorio Nazionale della Biodiversità Autorità nazionali cittadinanza

22 Grazie per l attenzione

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