TEORIE DEI MEDIA.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TEORIE DEI MEDIA. f.ieracitano@lumsa.it"

Transcript

1 TEORIE DEI MEDIA

2 Programma del corso Programma da 6 Cfu M. Wolf, Teorie delle comunicazioni di massa, Milano, Bompiani, 1996 L. Mazzoli (a cura di), Network effect. Quando la rete diventa pop, Torino, Codice edizioni, 2009 Lettura a scelta tra: R. Silverstone, Televisione e vita quotidiana, Bologna, Il Mulino, 2007 V. Packard, I persuasori occulti, Torino, Einaudi, 1989

3 Organizzazione del corso 40 ore = 6 Cfu ESONERO 40 ore 32 ore frequenza

4 Agenda Quali aspetti studiare dei mass media Come sono stati studiati i mass media Perché studiare i mass media Cosa si intende per mass media

5 Studiare i mass media FZ0z5Fm-Ng Hv5Z2Xv8iJU 5akWuRNy3_g

6 Da quanti punti di vista si possono studiare i mass media? La complessità dell oggetto di analisi Il mezzo (linguaggi) Effetti/messaggio Ricevente (utilizzo) Intenzioni della fonte Le teorie e gli oggetti di analisi I contesti sociali di riferimento Non esiste teoria dei media che non sia anche una teoria della società

7 Il modello del diamante culturale (W. Griswold) Mondo sociale I contesti Creatore Istituzioni,, mass media, artisti Ricevitore (destinatari pubblico, popolazione) Oggetto culturale Opere d arte, contenuti mediali, Problemi sociali, usi, simboli, progetti editoriali ecc.

8 Studiare oggi i media? Cambiano i media Cambia l uso che se ne fa Cambiano i contesti Problematicità convergenza Il flusso di contenuti su più piattaforme.. Indica il cambiamento sociale, culturale, industriale e tecnologico inerente alle modalità di circolazione della nostra cultura (H. Jenkis, Cultura convergente) Ha ancora senso studiare i media? Partire dagli interrogativi Le teorie Diversi problemi Diversi approcci Manipolazione e persuasione? Vs Modelli educativi Modelli culturali Impatto relazioni interpersonali

9 Quando i media diventano oggetto di studio Communication Research Eterogeneità (ipotesi, ricerche, teorie) Mutidisciplinarità Teoria generale dei media? Filoni di ricerca e tendenze di studio Media logic Impatto sociale Finalità

10 Problemi cronologici per una storia delle teorie dei media Anni 20 30: media onnipotenti/influenza sociale Anni 40- metà anni 60: ridimensionamento influenza sociale Fine anni 60 anni 70: Effetto L.T. Impatto socializzazione (influenza sulle dinamiche comunicative: contenuti e forma: fb) Costruzione sociale della realtà (quadri mentali e verità) Anni 70: da atteggiamenti/opinioni a rappresentazione della realtà (osservatorio Carta di Roma/costruzione sociale della differenza) Ridefinizione del ricevente (forze incontrollabili interne ed esterne), no attore passivo

11 Problemi metodologici Ricerca empirica Differenti di impostazione Gli Usa e la ricerca amministrativa masse (opinioni e atteggiamenti, fini propagandistici guerra/mercato) conoscenza del sistema mediale, efficacia (committenza) Ricerche ad hoc Riflessione teorica Europa e la ricerca con finalità speculative Dall informazione alle conoscenze: prodotti simbolici (ideologie e contesto storico-sociale) Rapporto mass media e società (difficoltà di approccio) Rischio teorie cospirative condizionamento sociale del pensiero

12 Gli anni 70 e la critica alla communication research No comparazione Sapere quantitativo vs sapere cumulativo (differenza con sapere scientifico) Le cause Quali aspetti studiare? Complessità dell oggetto Da quale punto di vista? Prospettiva disciplinare: effetti sociali, effetti psicologici Complessità Mass media e processo comunicativo Approccio sistematico Il superamento della frattura Prospettiva sociologica dominante (unificazione approccio Usa ed Europea) dalla propaganda all informazione/ formazione conoscenze Approccio multidisciplinare: complessità del processo Ridefinizione della prospettiva temporale: L.T. No ricadute immediate

13 La rivoluzione silenziosa (Silverston) Comunicazione verbale comunicazione simbolica/culturale (stili di vita) Esperienze filtrate (eventi mediatici, cerimonie dei media, partecipazione) Costruzione dell identità (sfera valoriale) Le prospettive sulla rivoluzione silenziosa Apocalittici e integrati (U. Eco) 60 Apocalittici: massificazione, omologazione, qualità cultura (globalizzazione culturale: stesso tipo di consumi) Integrati: fiducia nel progresso Mutazione antropologica Parole vs immagini Decodifica razionale vs decodifica emotiva (informazione, dolore) Grandi narrazioni vs informazione/attualità (inseguimento del nuovo)

14 Perché studiare i mass media? non possiamo sfuggire ai media, perché essi sono coinvolti in ogni aspetto della nostra vita quotidiana (Silverston) Sfere di significato e rilevanza dei MM Importanza: percezione di rilevanza (svago informazione, problemi sociali), guida ai comportamenti quotidiani Realtà/Vita reale: realtà/fantasia fatto/finzione, verità/falsità (Ex.generi frame e linguaggi tv Tg) evasione. Spazio pubblico/spazio privato: rilevanza dei media sfera pubblica, guida ai significati più accettati (opinione diffusa), riduzione barriera tra pubblico e privato (wikileaks)

15 Perché studiare i mass media? Identità (sociale e individuale): chi che cosa siamo in cosa ci differenziamo, rafforzamento stereotipi (italianità mediatica, fiction) Spazi e luoghi: strutturazione di significato e riferimento a luoghi (Ex. fiction vs informazione dove?), pubblico geograficamente situato. Globalizzazione vs crisi localizzazione dei messaggi (arricchimento dell offerta MTV) Tempo: definizione memoria collettiva + produzione mediale e organizzazione temporale (palinsesto) storia vs attualità dei contenuti

16 DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI MASS MEDIA?

17 Una definizione quegli strumenti utilizzati per realizzare produzione, trasmissione, e diffusione su grandi distanze di notizie, immagini, suoni atti a raggiungere in modo simultaneo, o comunque in tempi estremamente brevi, un gran numero di persone (D. McQuail)

18 Comunicazione vs comunicazione di massa Distanza: F-R (segretezza e inaccessibilità) Simultaneità: controllo del tempo/interferenze quotidiane, feedback Vastità del pubblico: soggetto debole, omologazione Disparità F - R No dialogicità (Thompson) Interazione face to face Interazione mediata Mezzi di comunicazione di massa e teorie dei media Stampa Radio Tv New media?

19 La stampa Guttemberg Bibbia a 42 linee Analisi della stampa Moderna stampa borghese 700: Phamplet, anonimi e critici Stato assoluto Impatto sociale destabilizzazione potere (ingiustizie) No carattere commerciale Ambienti illuministi (pre-rivoluzione francese) Sfera pubblica borghese (Habermas) Dibattito pubblico Sfera istituzionale (potere politico) Privati Dibattito pubblico e società civile

20 La stampa Fine 800 America - Europa Giornale borghese XIX SECOLO news e informazioni in tempo reale (Mattelard) Agenzie di stampa Stampa = oggetto di studio Veste commerciale Impulso stampa radio

21 La Radio 40 la radio nel periodo bellico Attacco nemici Vicinanza /solidarietà alleati Voce nelle case Vicinanza vs distanza mass mediale Radio: discrezione, rapporto personale Tv: invadenza, sopravvivenza e rilancio nel tempo (radio 2 vs nuove espressioni di socialità) Impatto sociale dei mass media Oggetto di arredamento (vintage anni 70) Ornamento estetico Da medium a Status symbol

22 Radio Radio /elettrodomestici indicatori di posizioni sociali (meccanismi imitativi) Status symbol Alta stratificazione (differenze) Mobilità sociale Meccanismi imitativi Trickling down effect (Fallers) (fenomeni di consumo e di moda) Oggetto evocativo - classe sociale (illusorio) Oltre la funzione informativa McLuhan Dall era Guttemberg alla costellazione Marconi -media senza elettricità (stampa) -elettricità (maggiore impatto)

23 Televisione Anni 50 America: prime programmazioni (diffusione 54) Italia: 54 prime programmazioni ( 65 media diffusione) Radio = guerra Tv = periodo post bellico, benessere Usa e Europa Welfare state Diffusione sogno americano in occidente (problemi economici persistenti) La tv e lo scenario sociale Fratture del ventennio fascista Cittadini vs consumatori (miglioramento tenore di vita, no differenze sociali) TV = benessere quantitativo

24 Televisione Radio = voce Tv = mondo Tv Radio codici della comunicazione umana Differenza con Cinema e Teatro (diffusione capillare) Rapporto diretto con il mezzo (la tv per la tv) Analisi sociologica Centralità del mezzo nell abitazione Tv e rapporti di potere (sovvertimento dell ordine gerarchico) Le conseguenze della presenza di più apparecchi (differenziazione)

25 Televisione TV - STAMPA Tv = multifunzione Stampa = monocontenutistica (assimilazione tv, codice iconico) Inserti = serialità affezione Stampa e Tv = autoreferenzialità (Lhumann) Tv e pubblicità Rafforzamento reciproco Amplificazione dei meccanismi persuasori (impatto emotivo) Le funzioni della tv Cognitiva: risposta cognitiva comunicazione verbale/scritta Emotiva: risposta emotiva comunicazione iconica Contrapposizione Tv provoca entrambe (modalità di trattazione dei temi) Vastità del pubblico = forza tv TV: cultura d èlite e cultura di massa Cultura trasversale (no competenze specifiche)

26 La TV come oggetto Transizionale (Silverstone) Winnicott Oggetto transizionale= dipendenza/rassicurazione Babysitter:suoni, luci rassicuranti Disponibilità costante Non è distruttibile (spegnimento/accensione) I Tg = oggetto transizionale: ansia/rassicurazione Rituali e ritmi: scansione dei palinsesti Tv

27

28 I modelli teorici Teorie sociale scuole di pensiero Contesto storico economico E sociale Teoria Massmediale Modello Processo comunicativo Modello teorico dominante in un periodo Aspetti/problemi della comunicazione di massa: medium vs cultura Modelli teorici vs studi

29 LA TEORIA IPODERMICA (Bullet Theory)

30 I presupposti della teoria ipodermica

31 La teoria della società di massa

32 La società di massa: premesse sociali Società industriale società contemporanea Declino delle comunità tradizionali:utilitarismo, individualismo Scompaiono i corpi intermedi: cerchie sociali (Simmel) Ruolo dei mass media e cultura di massa Dalla società di massa al concetto di massa

33 La massa come concetto Massa +/- passività vs comportamento rivoluzionario Folla aggregato, tempo limitato, Densità e stimoli emotivi Le Bon Psicologia delle folle: comportamenti istintuali/contagio emotivo Fisicità/visibilità Massa Categoria Caratteristiche comuni Non esiste come entità fisica

34 Diverse chiavi di lettura della massa Pensiero politico 800 Massa = società di massa Processi economici Industrializzazione Trasporti Commercio Uguaglianza e libertà Ricadute sociali Indebolimento èlite (esclusività) (scioperi e sindacati) potere delle masse Complessità sociale (densità) Indebolimento dei legami: (rafforzamento tessuto sociale) vs isolamento e alienazione delle masse

35 Le qualità dell uomo massa La disintegrazione delle élite Ortega y Gasset La ribellione delle masse Uomo massa vs umanista colto la massa è il giudizio degli incompetenti Specie antropologica (trasversale) sapere specialistico Essere identici = tranquillità la massa travolge tutto ciò che è singolare, differente, qualificato e selezionato

36 Simmel e la massa massa - individuo Formazione nuova Spersonalizzazione dei suoi membri Elementi in comune Le masse forme primitive dell evoluzione organica No confronto di opinioni Scopo facilmente raggiungibile Si lascia dominare da un idea

37 Le caratteristiche della massa 1) Insieme omogeneo di individui: uguali/ non distinguibili ma di diversa provenienza 2) sconosciuti, separati, no interazione 3) assenza di tradizioni, regole, organizzazione/leadership (Blumer)

38 Cosa accade a individui isolati, anonimi e atomizzati?

39 La teorie ipodermica Wright ogni membro del pubblico di massa è personalmente e direttamente attaccato dal messaggio Reazione scientifica ai mass media Lo scenario Periodo bellico Mass media = novità Uso dei media totalitarismo I guerra mondiale Uso sistematico propaganda Scoppio conflitto supporto impegno bellico: integrazione/coesione, odio/ guerra psicologica, abnegazione truppe e civili: utilità sociale del sacrificio (menzogne, manipolazioni e filtraggi) Viereck (1930) Ex. Cadaveri tedeschi sulla strada per la fabbrica di sapone (Reazione Cina)

40 I media come potenti strumenti di persuasione Approccio globale ai media: no differenze La domanda di ricerca Che tipo di effetto generano i media in una società di massa? Teoria sulla propaganda Presupposti teorici Teoria della società di massa:analisi sociale Teoria psicologica dell azione:analisi comunicativa Blumer isolamento fisico non basta Oltre esperienza Oltre i significati condivisivi massa orientamento dell attenzione lontano universi culturali Esperienze non strutturate No modelli No aspettative Isolamento fisico/ normativo = azione manipolatoria

41 Gli effetti della propaganda secondo la Bullet Theory ogni individuo è una specie di atomo isolato che reagisce agli ordini e alle suggestioni dei mass media e alla loro azione monopolizzante (Wright Mills) Il successo della propaganda Messaggio Proiettile Ricevente Bersaglio Società di massa Modello comunicativo Psicologia Bheaviorista

42 Modello della Psicologia Behaviorista Studio del comportamento umano (osservazione) Organismo Ambiente Stimolo Comportamento umano S-R Immediatezza mass media (effetti scontati) Espediente metodologico S = risposta eterogenea Contesto precedenti esposizioni allo stimolo (Totalitarismo, isolamento sociale) (mass media innovativi) Esposizione a propaganda = manipolazione

43 La guerra dei mondi 30 Ottobre 1938 O. Wells Signore e signori, vogliate scusare per l interruzione del nostro programma di musica da ballo, ma ci è appena pervenuto uno speciale bollettino della Intercontinental Radio News. Alle otto meno venti, ora centrale, il professor Farrell dell Osservatorio di Mount Jennings, Chicago, Illinois, ha rilevato diverse esplosioni di gas incandescente che si sono succedute a intervalli regolari sul pianeta Marte. Lo spettroscopio indica che si tratta di idrogeno e che si sta avvicinando verso la terra a enorme velocità. Il professor Pierson dell Osservatorio di Princeton conferma questa osservazione dicendo che il fenomeno è simile alla fiammata blu dei jet sparata da un arma. Signore e signori, è la cosa più terribile alla quale abbiamo mai assistito Aspettate un momento! Qualcuno sta cercando di affacciarsi alla sommità..qualcuno o qualcosa. Nell oscurità vedo scintillare due dischi luminosi..sono occhi? Potrebbe essere un volto. Potrebbe essere..mio Dio, dall ombra sta uscendo qualcosa di grigio che si contorce come un serpente. E poi un altro e un altro ancora. Sembrano tentacoli. Ecco, adesso posso vedere il corpo intero. È grande come un orso e luccica come cuoio bagnato. Ma il viso! È indescrivibile. Devo darmi forza per riuscire a guardarlo. Gli occhi sono neri e brillano come quelli di un serpente. La bocca è a forma di V e della bava cade dalle labbra senza forma che sembrano tremare e pulsare. Il mostro, o quello che è, si muove a fatica. [ ]Un oggetto ricurvo sta uscendo dalla fossa. Sembra un piccolo raggio di luce riflesso su uno specchio. Che succede? Dallo specchio si sprigiona un raggio di luce che si dirige verso gli uomini che avanzano. Li ha colpiti! Sant Iddio, li ha incendiati! Bruciano come torce.

44 Il modello comunicativo di Harold Lasswell: 5W Chi 30 Atto comunicativo Dice Cosa A Chi Attraverso quale Canale Con quali Effetti Iniziativa E Effetti R processo comunicativo asimmetrico Comunicazione è intenzionale: analisi del contenuto (effetti osservabili: opinioni/atteggiamenti) E e R: socialmente e culturalmente isolati

45 Il MODELLO EMPIRICO SPERIMENTALE O DELLA PERSUASIONE

46 L approccio empirico sperimentale e approccio empirico su capo Superamento Teoria ipodermica 1. Fenomeni psicologici individuali intervenienti (esposizione al messaggio) 2. Mediazione sociale tra ricevente e mezzo Si sviluppano dagli anni 40 contemporanee (cinema, propaganda e pubblicità) Frammentari e contraddittori Branca di studi autonoma ma influente per la communication research

47 Le premesse del modello empiricosperimentale Processo comunicativo vs determinismo S- R E-R Messaggio complessità L interruzione del determinismo S fattori psicologici R Atteggiamento uno stato mentale o neurologico di prontezza, organizzato attraverso l esperienza, che esercita un influenza direttiva o dinamica sulla risposta dell individuo nei confronti di ogni oggetto o situazione con cui entra in relazione (Allport)

48 L Atteggiamento S - Atteggiamento- R Variazione comportamento = variazione atteggiamento Cambiamento atteggiamento (comportamento in embrione) = Persuasione modificazione di atteggiamenti perseguita attraverso la comunicazione Misura di Efficacia propaganda/pubblicità sui comportamenti Limitazione Atteggiamento comportamento = no causalità, nesso debole (EX. esperimenti, su comportamenti vs atteggiamenti) Atteggiamento = una possibile variabile

49 Modello empirico sperimentale Superamento teoria ipodermica No approccio globale ai media Efficacia/insuccesso persuasione Strutturazione del messaggio Caratteristiche destinatario Interazione reciproca e compatibilità tra le variabili Teoria ipodermica Riceventi: dall entità amorfa alle specificità individuali Differenze di reazione, unicità del messaggio

50 Le specificità degli studi empirici sperimentali La situazione sperimentale Panel e gruppi sperimentali omogenei (inalterabilità variabili) Alterazione Variabili intervenienti, misurazione dell impatto (isolate ex. fonte) Caratteristiche destinatario Organizzazione del messaggio Ricerca amministrativa Specifiche situazioni comunicative: Campagne informative, pubblicitarie, elettorali fonti autorevolezza (istituzioni o enti di potere) Specificità scopi Intensità comunicativa vasta copertura durata temporale limitata.

51 Le ricerche di Hovland II guerra mondiale Aumento efficacia messaggio Ostacoli all efficacia (impatto dei messaggi su truppe, depotenziamento nemici) Fattori relativi all audience Fattori relativi al messaggio I fattori relativi all audience L interesse ad acquisire informazioni Esposizione selettiva Percezione selettiva Memorizzazione selettiva

52 Fattori relativi all audience Impatto del messaggio sul ricevente 1) L interesse ad acquisire informazioni: non tutti sono bersaglio di una campagna alla stesso modo; poche/nulle conoscenze (no persuasione) Le persone poco informate sono difficili da raggiungere Scarso interesse Difficoltà di accesso Apatia sociale Soggetti più interessati dopo esposizione Disinteresse = no esposizione 1) esposizione più la gente è esposta a un argomento, più aumenta l interesse e più è motivata a saperne di più. 2) Interesse Il successo della campagna Interesse per la campagna Quantità di persone non interessate

53 Fattori relativi all audience 2) Esposizione selettiva: informazione conforme ad attitudini Campagna di persuasione individui d accordo/sensibili Fallimento campagne Effetti dei media non potenti Klapper Campagna informativa rafforzamento vs cambiamento Opinioni = esposizione ai contenuti mediali Novità No condivisione punto di vista Emittente Maggiore recettività se conformità di opinioni Variabili che incidono sull esposizione Istruzione/professione Grado di consumo dei media

54 Fattori relativi all audience 3) Percezione selettiva i membri del pubblico non si presentano alla radio o alla televisione o al giornale in uno stato di nudità psicologica ; essi sono invece rivestiti e protetti da predisposizioni esistenti, da processi selettivi e da altri fattori (Klapper 1963). Interpretazione del messaggio Significato Attitudini/valori Cooper e Jahoda (1947) Atteggiamenti antirazzisti Decodifica aberrante: non comprensione Messaggio non rappresenta la realtà Accettazione contenuto superficiale (giustificazione dei pregiudizi in base alle circostanze) Focalizzazione su storia del cartoon (no morale) Modificare il quadro di riferimento della situazione narrata (egoismo) Riduzione dissonanza cognitiva (Festinger 57, Ex la volpe e l uva)

55 Fattori relativi all audience Cosa impedisce la decodifica aberrante? Sicurezza nelle proprie attitudini: no distorsione senso (disinnescare identificazione) Le finalità con cui si usa il contenuto - gli anziani (Mr Biggot: identificazione/autocritica/distorsione per mantenimento autostima) -I giovani gratificazioni (identificazioni con figura paterna) combattere i pregiudizi paterni e autorità generazioni adulte conseguenze della percezione selettiva: 1) Effetto assimilazione: Opinioni più vicine Avviene quando opinioni simili E R Scarso coinvolgimento verso l argomento Fiducia verso il comunicatore Accettazione opinioni 2) Effetto contrasto Opinioni più distanti Messaggio inaccettabile/propagandistico

56 Fattori relativi all audience 4) Memorizzazione selettiva: Aspetti del messaggio coerenti con le opinioni: maggiore memorizzazione e aumento nel tempo. Effetto Bartlett: memorizzazione seleziona aspetti conformi e/o significativi vs distanti Argomentazioni principali a favore/contrarie: quelle contrarie si dimenticano prima (persuasione argomentazioni principali) Effetto latente: dopo l esposizione efficacia persuasoria è nulla, aumenterà con il tempo. Atteggiamento negativo/barriera verso la fonte, restano i contenuti

57 I fattori relativi all audience (C. Hovland) L interesse ad acquisire informazioni Esposizione selettiva Percezione selettiva Memorizzazione selettiva

58 Fattori legati al messaggio

59 Fattori legati al messaggio Indirizzo di studi parallelo, influenza reciproca 1) La credibilità del comunicatore: Reputazione fonte: persuasione mancanza di credibilità: mancata persuasione Differente efficacia Campagna informativa Messaggi identici Fonte diversificata Hovland e Weiss Futuro del cinema dopo l avvento della tv le cause della crisi dell acciaio la possibilità di vendere liberamente antistaminici Effetto diverso in base alla fonte Effetto misurato subito + fonte credibile = maggiore mutamento di opinione Misurazione dopo intervallo (4 settimane)= effetto latente (sfuma la non credibilità F e c è assimilazione)

60 Fattori legati al messaggio 2) L ordine delle argomentazioni: Messaggio bilaterale (pro e contro) Max efficacia Effetto primacy: argomentazioni iniziali a favore Effetto recency: argomentazioni finali contrarie Legge primacy Max persuasione argomentazioni nella prima parte del messaggio Però esperimenti in varie condizioni (ex variazione intervallo di tempo esposizione) Familiarità + effetto recency Validità di effetto primacy e recency Alcune costanti Scarsa o nulla conoscenza = effetto primacy Variabili che interferiscono (interesse R)

61 Fattori legati al messaggio DLlVc feature=relmfu

62 Fattori legati al messaggio 3) La completezza delle argomentazioni: cambiamento di opinione in relazione ai pro e contro di un tema controverso Hovland ( 49) Comunicazione persuasiva per proseguire la guerra fino al crollo Asse 2 messaggi radiofonici 1)one side: solo i motivi relativi alla prosecuzione bellica 2)both side: più lungo (4 minuti): fornisce argomentazioni su prosieguo guerra in più vantaggi macchina bellica americana rispetto al Giappone

63 Fattori legati al messaggio Esiti dell esperimento Maggiore efficacia Le due versioni sono più efficaci: se il destinatario è di parere opposto Le argomentazioni a favore sono efficaci se il ricevente è già persuaso (anziché pro e contro) Alto grado di istruzione: maggiore persuasione dalle doppie argomentazioni Basso livello di istruzione: argomentazioni pro più efficaci Minore efficacia Entrambe le argomentazioni sono meno efficaci in un gruppo con scarso livello di istruzione già persuaso al messaggio Omettere argomento interessante rende meno efficace il messaggio con entrambe le argomentazioni, non quello che ne usa una sola

64 Fattori legati al messaggio 4) L esplicitazione delle conclusioni È persuasivo il messaggio che esplicita le intenzioni o quello che le lascia sottintendere? Psicologia del soggetto + coinvolgimento del R sull argomento + conclusioni implicite Più è approfondita la conoscenza su un tema = conclusioni implicite Se Argomenti complessi e se il pubblico ha poca confidenza/competenza = esplicitare le conclusioni

65 La capacità persuasoria delle comunicazioni di massa Efficacia messaggio Struttura psicologica del soggetto Barriere del pubblico Vs manipolazione dei media La persuasione è possibile guardando alle variabili psicologiche e del messaggio

66 L APPROCCIO EMPIRICO SU CAMPO

67 Le novità introdotte dal modello empirico su campo La rilevanza del modello Effetti: Prospettiva psicologica prospettiva sociologica Effetti potenti effetti limitati Teoria Ipodermica Empirico sperimentale Empirico su campo MANIPOLAZIONE PERSUASIONE INFLUENZA Mass media Interazioni tra gli individui

68 Le novità del modello empirico su campo Effetti dei media Ricerca amministrativa + Rilievo teorico + problematiche sociali: come si formano le attitudini politiche dei soggetti? Teoria Ipodermica: teoria società di massa + teorie psicologiche dell azione Modello empirico su campo: processo comunicazione di massa il contesto sociale

69 I due filoni di ricerca A) Composizione pubblico e modelli di consumo della comunicazione di massa B) Mediazione sociale e consumo dei media A) LE RICERCHE SUL CONSUMO DEI MEDIA Paul Felix Lazarsfeald (Austria 1935) Funzionalista Columbia: Bureau of Applied Social Research. (1941) La ricerca 1938: Princeton Radio Project (Frank Stanton - CBS) Rockfeller foundation Radio and the Printed Page. An introduction to the study of Radio and its role in the communication of ideas (1940) Obiettivi della ricerca Caratteristiche del pubblico e preferenze (programmi impegnati/svago) Motivazioni

70 Le metodologie Macchina dei profili/analizzatore Lazarsfeald-Stanton: reazioni, preferenze/avversioni. Rilevazione di alti e bassi (radio e cinema) Come conoscere il significato che un programma ha per il pubblico? Analisi del contenuto:cosa trattiene, cosa elimina (storia vs ricette) Caratteristiche degli ascoltatori: differenziazione per gruppi di ascoltatori (differenze sociodemografiche e commedie diverse) Studi sulle gratificazioni:perché si sceglie un programma? più livelli difficoltà introspettive e motivazioni profonde = descrizione esperienza + concettualizzazione. Approccio multimetodologico

71 Chi segue un certo mezzo e perché? Effetti preselettivi vs effetti successivi La radio Seleziona Influenza Analisi preferenze mezzo + programma = stratificazione socialeabitudini di consumo Comunicazione di massa contesto sociale Focus Condizioni psicologiche condizione Ricevente + relazioni sociali

72 Come si formano le attitudini politiche? Gli effetti della propaganda.

73 B) la mediazione sociale Lazarsfeald, Berelson e Gaudet No modello meccanicistico comunicazione The people s choice. How the voter makes up his mind in a presidential Campaign (1944) Obiettivo Come si formano le attitudini politiche durante una campagna elettorale? Campagna presidenziale elettori Ohio (Erie County) Lo studio

74 La metodologia 1) Panel intervalli regolari, variazioni atteggiamenti e opinioni 2) Analisi multivariata: (Es. X (grado di istruzione ) Y (comportamento di voto: si no) Z (interesse per le elezioni) Rapporto x-y non diretto ma mediato da z Fattori socioculturali: influenza su scelte di voto Fattori massmediali: interesse, motivazione, partecipazione e grado di esposizione alla campagna

75 I risultati 53% intervistati: esposizione prolungata, più canali (stampa e radio)= rafforzamento opinioni precedenti 42% esposizione a propaganda vicina all orientamento politico (esposizione selettiva Hovland) 5% aveva cambiato le preferenze politiche Gli effetti prodotti dalla totalità della campagna elettorale Effetto di attivazione: tendenze latenti comportamento di voto Effetto rafforzamento: preserva le decisioni Effetto di conversione: più instabili, opinioni non strutturate minore esposizione alla campagna (ridefinizione, max attenzione su un problema)

76 L opinion leader Stabilizzazione dell opinione Rapporti sociali Leader d opinione Chi sono gli opinion leader? Più reattivo alla campagna Capace di influenzare elettorato meno partecipe Conclusione (Lazarsfeald e Katz) un tentativo di mutare un opinione o un atteggiamento individuale non può avere successo se il soggetto condivide la propria opinione con altri cui egli è legato, i quali non siano d accordo con il cambiamento

77 Gli opinion leader Gli opinion leader nella ricerca? Avete cercato recentemente di convincere qualcuno delle vostre idee politiche? Qualcuno, di recente, vi ha chiesto consiglio su un problema politico? Opinion leader vs membri del gruppo Maggiore interesse Maggiore esposizione mediatica Figure socialmente trasversali (simili al gruppo) Gli opini leader si frappongono al processo comunicativo!

78 TWO STEP FLOW OF COMMUNICATION Mass media Mass media S- R S- O - R

79 Il ruolo dell opinion leader e del gruppo Fiducia Autorevolezza Competenza Vicinanza Opinion leader (vs Fonte) Opinion leader + two step flow = come si formano le attitudini dell individuo in un gruppo Cristallizzazione opinioni = interferenza/confronto con il gruppo/ rafforzamento attitudini Processo di formazione opinione pubblica No tiene conto solo del ricevente isolato Relazioni sociali Dal ricevente amorfo al peso del contesto sociale (personalità e relazioni sociali)

80 Effetti limitati Qualità: rafforzamento non conversione (minima) Incidenza: l opinion leader più influente dei media, fette di pubblico non esposte (più propense alla conversione) Perché le relazioni interpersonali hanno maggiore incidenza? Vince le barriere del destinatario: esposizione e percezione selettiva Fonte più familiare e meno impersonale Comunicazione non finalizzata (no rischio persuasione)

Comunicazione persuasiva e manipolazione

Comunicazione persuasiva e manipolazione Comunicazione persuasiva e manipolazione Il messaggio persuasivo, tipico della comunicazione pubblicitaria o politica, è quel messaggio che induce il ricevente ad un certo comportamento, perché in grado

Dettagli

PREMESSA. È sembrato opportuno partire, in questo elaborato, da. un analisi del mezzo usato per l emissione del messaggio e la

PREMESSA. È sembrato opportuno partire, in questo elaborato, da. un analisi del mezzo usato per l emissione del messaggio e la PREMESSA Lo studio dei mass media non può mai prescindere dal contesto storico-sociale in cui opera e di cui tratta influenzando, spesso, i soggetti che vi vivono. È sembrato opportuno partire, in questo

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Il concetto di sfera pubblica viene introdotto dal sociologo tedesco Jurgen Habermas

Il concetto di sfera pubblica viene introdotto dal sociologo tedesco Jurgen Habermas Il concetto di sfera pubblica viene introdotto dal sociologo tedesco Jurgen Habermas Con questo termine si identifica lo spazio pubblico, diverso dallo Stato, creato all interno dei café francesi dell

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

Il processo di comunicazione

Il processo di comunicazione Il processo di comunicazione La comunicazione comprende l insieme delle attività che nutrono le relazioni biunivoche tra l impresa ed i suoi pubblici di riferimento (interni ed esterni) con l obiettivo

Dettagli

Cartoni animati: alleati educativi?

Cartoni animati: alleati educativi? Percorso media educativo per insegnanti e genitori 20 gennaio 2013 Dott.ssa AlessiaRosa Cartoni animati: alleati educativi? Percorso media educativo per insegnanti e genitori I media pervadono oggi la

Dettagli

PROGETTARE PER COMPETENZE

PROGETTARE PER COMPETENZE Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

OSSERVATORIO ECO-MEDIA

OSSERVATORIO ECO-MEDIA OSSERVATORIO ECO-MEDIA Indice Scenario Istituzione e Missione Organizzazione Attività Ricerca teorica Monitoraggio Divulgazione e promozione Iniziative editoriali Credits Scenario I temi dell ambiente

Dettagli

Comunicazione d impresa

Comunicazione d impresa Comunicazione d impresa Lorenza Rossini Anno 2005-2006 Programma I concetti fondamentali Le aree della comunicazione d impresa Gli strumenti e i mezzi della comunicazione Il piano di comunicazione Alcuni

Dettagli

FARE O ESSERE VOLONTARI?

FARE O ESSERE VOLONTARI? Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano

Dettagli

Istituto Kandinsky Anno Scolastico 2011-2012 PROGRAMMA: PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE CLASSE: IV

Istituto Kandinsky Anno Scolastico 2011-2012 PROGRAMMA: PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE CLASSE: IV Istituto Kandinsky Anno Scolastico 2011-2012 PROGRAMMA: PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE CLASSE: IV TESTO: Comunicazione M.Colombari ed. San Marco 1. Dalla filosofia degli antichi alla psicologia come scienza

Dettagli

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

Relatore: Paula Eleta

Relatore: Paula Eleta A scuola nessuno è straniero Firenze, 30 settembre 2011 Sessione: L integrazione comincia dai più piccoli Una scuola aperta che guarda al futuro Percorsi interculturali e di integrazione presso le Scuole

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

*La pubblicità* La pubblicità è l'arte d'insegnare alla gente a desiderare certe cose. Herbert George Wells

*La pubblicità* La pubblicità è l'arte d'insegnare alla gente a desiderare certe cose. Herbert George Wells *La pubblicità* La pubblicità è l'arte d'insegnare alla gente a desiderare certe cose. Herbert George Wells 1 Paccagnella, Sociologia della comunicazione, Il Mulino, 2004 3. La comunicazione di massa *La

Dettagli

I media e la politica

I media e la politica I media e la politica Rapporto media e politica 1) Media subordinati al sistema politico 2) Media che influenzano il sistema politico 3) Rapporto di negoziazione e reciproca influenza tra media e politica

Dettagli

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia

Dettagli

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori

Dettagli

Torino, 8 Maggio2013

Torino, 8 Maggio2013 Torino, 8 Maggio2013 O I nativi digitali O La media education O La ricerca bambini e tv O Progettare percorsi di media education O Prospettive di sviluppo Nella società odierna i media pervadono il tempo

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA

PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri della cultura nelle

Dettagli

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE LA SCIENZA Se si cerca programmazione neurolinguistica O PNL si hanno questi risultati ( tantissimi ) Definire la PNL, Programmazione Neuro Linguistica

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari

FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari Cosa è il BULLISMO Il termine bullismo è utilizzato per designare un insieme di comportamenti in cui qualcuno

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

Introduzione al Marketing Sociale: la teoria dello scambio I parte

Introduzione al Marketing Sociale: la teoria dello scambio I parte CORSO DI FORMAZIONE A.S.L. TO4 Comunicazione e prevenzione: strategie efficaci per trasmettere messaggi di salute rivolti a target diversi di popolazione Introduzione al Marketing Sociale: la teoria dello

Dettagli

FARMACISTI, DONNE E FARMACI EQUIVALENTI

FARMACISTI, DONNE E FARMACI EQUIVALENTI FARMACISTI, DONNE E FARMACI EQUIVALENTI L atteggiamento delle donne verso il generico visto attraverso gli occhi del farmacista Sintesi dei risultati di ricerca per Conferenza Stampa Milano, 16 ottobre

Dettagli

Autoefficacia e apprendimento

Autoefficacia e apprendimento Autoefficacia e apprendimento Definizione di autoefficacia Convinzione della propria capacità di fornire una certa prestazione organizzando ed eseguendo le sequenze di azioni necessarie per gestire adeguatamente

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE

TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE Scuola Italia via Italia n 10 - Roma studente Francesco M. classe III A N.B. Ricorda che quanto leggerai è totalmente riservato, vincolato dal

Dettagli

INDICATORI, ABILITA /CAPACITA, CONOSCENZE

INDICATORI, ABILITA /CAPACITA, CONOSCENZE BIENNIO BIENNIO 5 ANNO Competenza storico-sociale n. Comprendere il cambiamento e la diversita dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

Communication mix - Advertising

Communication mix - Advertising Economia e Tecnica della Comunicazione Aziendale Communication mix - Advertising Lezione 11 Pubblicità Qualunque forma di presentazione e promozione non personale di idee, beni o servizi svolta dietro

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

A cura di Roberta Ferdenzi, componente del Coordinamento pedagogico provinciale di Piacenza

A cura di Roberta Ferdenzi, componente del Coordinamento pedagogico provinciale di Piacenza Provincia di Piacenza Settore Sistema Scolastico e servizi alla persona e alla comunità RIFLESSIONI SUL LAVORO DEL COORDINATORE CHE OPERA PER FACILITARE, SUPPORTARE, SVILUPPARE LA CRESCITA PROFESSIONALE

Dettagli

Ricerca azione LA RICERCA DI SCUOLA CENTRALE FORMAZIONE

Ricerca azione LA RICERCA DI SCUOLA CENTRALE FORMAZIONE Ricerca azione LA RICERCA DI SCUOLA CENTRALE FORMAZIONE ACCOMPAGNAMENTO VOLTO A FAVORIRE IL BENESSERE DEI GIOVANI IN diritto dovere all istruzione e formazione NEI CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE A

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

Agenzia Regionale di Protezione Civile &!!

Agenzia Regionale di Protezione Civile &!! Agenzia Regionale di Protezione Civile!!!"#$ % &!! '()* &+#),) Ascoltiamo un po. Parole chiave di Velasco Motivazione Mentalità vincente Esercizio Impegno Adattamento Flessibilità Punti in comune. Quali

Dettagli

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Hobbes, Locke,Rousseau: Il patto sociale su cui è basato lo Stato moderno implica che i Governi che si succedono soddisfino i bisogni

Dettagli

Il costo d impresa nel non fare relazioni pubbliche in un periodo di crisi

Il costo d impresa nel non fare relazioni pubbliche in un periodo di crisi Il costo d impresa nel non fare relazioni pubbliche in un periodo di crisi Toni Muzi Falconi Methodos SpA New York University Firenze, 17 maggio 2009 Alla fine del secolo scorso lo sviluppo delle nuove

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni

Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Programmazione Italiano, storia e geografia. Classe IV Costruzioni, ambiente e territorio Anno 2014/2015 Professoressa Pili Francesca Situazione di

Dettagli

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo

Dettagli

La comunicazione interpersonale. Dr. Savio Stocco, psicologo e psicoterapeuta

La comunicazione interpersonale. Dr. Savio Stocco, psicologo e psicoterapeuta La comunicazione interpersonale Dr. Savio Stocco, psicologo e psicoterapeuta Comunicazione interpersonale Quella che avviene tra due persone o all interno di un gruppo definito. E immediata e prevede la

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

Il gruppo nella ricerca-azione. azione. Cantù, 24 maggio 2011

Il gruppo nella ricerca-azione. azione. Cantù, 24 maggio 2011 Il gruppo nella ricerca-azione azione Cantù, 24 maggio 2011 Life Skills di comunità PAR (Participatory Action Research): Analisi degli Stakeholders Valorizzazione del lavoro in gruppo Focus groups Conference(Tavoli)

Dettagli

La leadership sanitaria:

La leadership sanitaria: La leadership sanitaria: una nuova dimensione per le professioni sanitarie Dott. Alessandro Rovetta Leadership SAPER CREARE UN MONDO AL QUALE LE PERSONE DESIDERINO APPARTENERE 1 Perchè servono professionisti

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

The Leader. Scopri la tua tecnica nella vita. Solleverai qualsiasi peso. Emanuele Radice. Sviluppo personale - self Help

The Leader. Scopri la tua tecnica nella vita. Solleverai qualsiasi peso. Emanuele Radice. Sviluppo personale - self Help Scopri la tua tecnica nella vita. Solleverai qualsiasi peso. The Leader Sviluppo personale - self Help Permettimi di darti un consiglio: Scegli ora di essere tu il tuo LEADER SEMPRE! Sviluppo personale

Dettagli

Messina, 18 marzo 2010. Gioacchino Lavanco. Professore ordinario di Psicologia di comunità Università di Palermo

Messina, 18 marzo 2010. Gioacchino Lavanco. Professore ordinario di Psicologia di comunità Università di Palermo Messina, 18 marzo 2010 Linguaggio criminale e sentire mafioso PROBLEMI SOCIALI E PROBLEMI PSICOLOGICI Gioacchino Lavanco Professore ordinario di Psicologia di comunità Università di Palermo SOMMARIO: INTRODUZIONE

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

La prima pagina uno schema fisso La testata manchette

La prima pagina uno schema fisso La testata manchette IL QUOTIDIANO La prima pagina è la facciata del quotidiano, presenta gli avvenimenti trattati più rilevanti e solitamente sono commentati; gli articoli sono disposti secondo uno schema fisso che ha lo

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

L UOMO L ORGANIZZAZIONE

L UOMO L ORGANIZZAZIONE UNITÀ DIDATTICA 1 L UOMO E L ORGANIZZAZIONE A.A 2007 / 2008 1 PREMESSA Per poter applicare con profitto le norme ISO 9000 è necessario disporre di un bagaglio di conoscenze legate all organizzazione aziendale

Dettagli

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei

Dettagli

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato Via Durini, 23-20122 Milano (MI) Tel.+39.02.77.88.931 Fax +39.02.76.31.33.84 Piazza Marconi,15-00144 Roma Tel.+39.06.32.80.37.33 Fax +39.06.32.80.36.00 www.valuelab.it valuelab@valuelab.it DIFFERENZIARE

Dettagli

1. Leadership emozionale 2. Gestire i conflitti e creare

1. Leadership emozionale 2. Gestire i conflitti e creare AREA LEADERSHIP 1. Leadership emozionale 2. Gestire i conflitti e creare condivisione 3. Gestire i gruppi di lavoro Leadership emozionale 2 giorni Perché la propria leadership funziona meglio con alcune

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI

LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI Anno scolastico 2013/2014 PREMESSA Negli ultimi anni il rapporto scuola-famiglie è notevolmente mutato. I genitori sentendosi, a giusta ragione, parte

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

ECONOMIA DI COMUNIONE: UNA NUOVA FORMA DI IMPRESA Ivan Vitali

ECONOMIA DI COMUNIONE: UNA NUOVA FORMA DI IMPRESA Ivan Vitali ECONOMIA DI COMUNIONE: UNA NUOVA FORMA DI IMPRESA Ivan Vitali Cremona, 23 febbraio 2013 Agenda-1 Introduzione e presentazione Impresa e imprenditore Imprenditore e innovazione Competizione vs cooperazione?

Dettagli

Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro?

Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro? Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro? Marco Deriu docente di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa, Università Cattolica per

Dettagli

Benessere Organizzativo

Benessere Organizzativo Benessere Organizzativo Grazie per aver scelto di partecipare a questa indagine sul benessere organizzativo. Rispondere alle domande dovrebbe richiedere non più di 15-20 minuti. Attraverso il questionario

Dettagli

L INTERVENTO PUBBLICO NELLA REALTA

L INTERVENTO PUBBLICO NELLA REALTA Fallimenti dello stato-1 L INTERVENTO PUBBLICO NELLA REALTA NELLA REALTA L INTERVENTO PUBBLICO NON REALIZZA SEMPRE APPIENO LE SUE POTENZIALITA, COME INDICATE DALLA TEORIA NORMATIVA DELLA POLITICA ECONOMICA.

Dettagli

ALL. A Competenze chiave di cittadinanza

ALL. A Competenze chiave di cittadinanza ALL. A Competenze chiave di cittadinanza Cosa sono Dove se ne parla Riferimenti europei L intreccio Nel dettaglio A cosa servono Cosa contrastare Come si acquisiscono Le competenze chiave di cittadinanza

Dettagli

INTRODUZIONE. abilità specifiche, Per imparare ad affrontare le situazioni di conflitto nell attività lavorativa.

INTRODUZIONE. abilità specifiche, Per imparare ad affrontare le situazioni di conflitto nell attività lavorativa. Sessione Gestione dei Conflitti Introduzione INTRODUZIONE Il presente modulo formativo ha lo scopo di aiutare il manager a saper identificare le cause che sono alla base dei conflitti in ambito lavorativo

Dettagli

Indice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo

Indice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo Indice Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo PARTE PRIMA - La RSU 11 Capitolo I Che cosa è la RSu 13 Capitolo II Come lavora la RSu 18 Capitolo III - Il negoziato: tempi

Dettagli

Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità

Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità ANALISI DEL TITOLO Per prima cosa cercheremo di analizzare e capire insieme il senso del titolo di questo lavoro:

Dettagli

LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d Europa per la sc. primaria) (I traguardi

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Gestione del conflitto o della negoziazione

Gestione del conflitto o della negoziazione 1. Gestione del conflitto o della negoziazione Per ognuna delle 30 coppie di alternative scegli quella che è più vera per te. A volte lascio che siano gli altri a prendersi la responsabilità di risolvere

Dettagli

Visita il sito www.epc.it

Visita il sito www.epc.it Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido

Dettagli

Chi siamo. La normativa ESOMAR (European Society For Opinion And Marketing Research), della quale istituzione Quaeris ha un membro associato.

Chi siamo. La normativa ESOMAR (European Society For Opinion And Marketing Research), della quale istituzione Quaeris ha un membro associato. Chi siamo Quaeris è un istituto di ricerca specializzato nel settore del marketing research e dei sondaggi. Nato a Treviso nel 1996 opera a livello nazionale ed internazionale. Quaeris fornisce servizi

Dettagli

come nasce una ricerca

come nasce una ricerca PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue

Dettagli

Unità Didattica 4: Comunicazione e relazione con persone disabili

Unità Didattica 4: Comunicazione e relazione con persone disabili Unità Didattica 4: Comunicazione e relazione con persone disabili In questa unità didattica sono indicate alcune modalità di comportamento con persone disabili, in modo da migliorare la conoscenza rispetto

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA GEOGRAFIA. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

SCUOLA PRIMARIA GEOGRAFIA. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA PRIMARIA GEOGRAFIA Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori Classe 5 1.1.1

Dettagli

CONFLITTUALITA E PROCESSI DI CRESCITA CONIUGALE E FAMILIARE. di Luigi Pati

CONFLITTUALITA E PROCESSI DI CRESCITA CONIUGALE E FAMILIARE. di Luigi Pati CONFLITTUALITA E PROCESSI DI CRESCITA CONIUGALE E FAMILIARE di Luigi Pati Due osservazioni sui rapporti coniugali nel tempo di oggi: a) Accentuazione del conflitto di coppia, che spesso si traduce in separazione

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Fondamenti e tecniche di comunicazione verbale

Fondamenti e tecniche di comunicazione verbale Fondamenti e di comunicazione non verbale Fondamenti e di comunicazione verbale Rivolto agli infermieri Professionali Comunicare meglio: aiutare gli infermieri a aiutare. Abstract Ogni cosa che impariamo

Dettagli

Lavorare in gruppo. Corso di formazione per i dipendenti dell Università di Palermo

Lavorare in gruppo. Corso di formazione per i dipendenti dell Università di Palermo Lavorare in gruppo Corso di formazione per i dipendenti dell Università di Palermo Premessa La conoscenza del gruppo e delle sue dinamiche, così come la competenza nella gestione dei gruppi, deve prevedere

Dettagli

Il curricolo geografico nella scuola primaria

Il curricolo geografico nella scuola primaria Il curricolo geografico nella scuola primaria 1 La crisi dell insegnamento della geografia in Italia Curricolare (la geografia come transdisciplina) Epistemologica (quale sia il vero obiettivo dell insegnamento

Dettagli

Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete

Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Oggetto problema Osservazioni rispetto all autoanalisi Oggetto definito e area di riferimento Coerenza

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM Località Villaggio 84047 CAPACCIO (SA) - C.M. SAIC8AZ00C Tel. 0828725413/0828724471 Fax. 0828720747/0828724771 e-mail SAIC8AZ00C@istruzione.it Ascolta i bambini

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo

Dettagli

Assertività. Un adeguata comunicazione deve avere al meno tre elementi. Assenza Di paure o Inibizioni sociali. di sé

Assertività. Un adeguata comunicazione deve avere al meno tre elementi. Assenza Di paure o Inibizioni sociali. di sé Assertività Un adeguata comunicazione deve avere al meno tre elementi Presenza di Affinate Abilità interpersonali Assenza Di paure o Inibizioni sociali Buona immagine di sé Privata e professionale ESSERE

Dettagli

Conflittualità relazionali fra impegni familiari e impegni professionali. Rosa Maria Nicotera www.consorziomediana.it

Conflittualità relazionali fra impegni familiari e impegni professionali. Rosa Maria Nicotera www.consorziomediana.it Conflittualità relazionali fra impegni familiari e impegni professionali Rosa Maria Nicotera www.consorziomediana.it Gli interventi a sostegno dei legami familiari e alla conciliazione positiva dei conflitti

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME

UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME Denominazione IO E GLI ALTRI UNITA DI APPRENDIMENTO Compito-prodotto Cartellone e/o video e/o manufatti e/o fascicolo Competenze mirate

Dettagli

Pari opportunità nei media

Pari opportunità nei media Immagine Comune di Ravenna Pari opportunità nei media Mussi bollini Presidente Commissione Pari Opportunità RAI Vice Direttore RAI Ragazzi La comunicazione televisiva può influenzare ciò che accade nella

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 Entrato in vigore il 2.11.2012 INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Finalità Art.

Dettagli