PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO

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2 PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO PREMESSA La presente relazione è stata elaborata in ottemperanza a quanto disposto dall art. 93 del DPR 163/2006 e titolo II, Capo I del DPR 207/2010, nell ambito della redazione del progetto definitivo per Lavori di completamento del rilevato di contenimento della scarpata in località Vecchio Mulino in Comune di Le segno, per mezzo di scorie inerti di acciaieria, (come operazione di cui all allegato C, lettera R5 parte 4.a del D.Lgs 152/06, in quantità superiore a 10 ton/giorno) di cui il Comune di Lesegno è Committente. La normativa prevede infatti che in fase di redazione del Progetto Definitivo vengano aggiornate le Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei Piani di Sicurezza e di Coordinamento e venga effettuato il calcolo dei costi della sicurezza. MOTIVAZIONI Nel rispetto del DLgs 81/2008, con particolare riferimento a quanto disposto in merito ai PSC ed ai POS, si ritiene innanzitutto che i lavori di cui sopra rientrino negli obblighi riepilogati nello schema che segue e che si propone venga applicato nell iter di progettazione e di esecuzione dell Opera nel quale sia prevista la presenza, anche non contemporanea, di più Imprese. FASE DI PROGETTAZIONE DELL OPERA Il Committente o il Responsabile dei lavori, contestualmente all affidamento dell incarico di progettazione dell Opera, designa il Coordinatore per la progettazione che redigerà il Piano di sicurezza e di coordinamento (DLgs 81/2008). PRIMA DELL INIZIO DEI LAVORI Il Committente o il Responsabile dei lavori: prima dell affidamento dei lavori, designa il Coordinatore per l esecuzione dei lavori (D. Lgs. 81/2008, art. 90, comma 4), verifica l idoneità Tecnico Professionale delle Imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi (D. Lgs. 81/2008, art. 90, comma 9, lettera a), richiede alle Imprese esecutrici una dichiarazione sull organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuale all Inps, Inail e casse edili e da una dichiarazione relativa al contratto collettivo applicato ai lavoratori dipendenti (D. Lgs. 81/2008, art. 90, comma 9, lettera b), trasmette alla ASL ed alla Direzione Provinciale del Lavoro la Notifica Preliminare, elaborata conformemente all Allegato XII del D.Lgs 81/2008. L Impresa appaltatrice: entro 30 giorni dall aggiudicazione e comunque prima della consegna dei lavori, redige il Piano Operativo della Sicurezza (POS) (D. Lgs. 81/2008, art. 89, lettera h; Allegato XV). 1

3 FASE DI ESECUZIONE DELL OPERA Il Coordinatore per l esecuzione dei lavori: Verifica l applicazione, da parte delle Imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi, del Piano di sicurezza e di Coordinamento (PSC) (DLgs 81/2008, art. 92 comma 1, lettera a), Verifica l idoneità del POS redatto dalle Imprese (DLgs 81/2008, art. 92 comma 1, lettera b), Organizza il coordinamento delle attività tra le Imprese ed i lavoratori autonomi (DLgs 81/2008, art. 92 comma 1, lettera c), Verifica l attuazione di quanto previsto in relazione agli accordi tra le parti sociali e coordina i Rappresentanti per la sicurezza (DLgs 81/2008, art. 92 comma 1, lettera d), Segnala alle Imprese ed al Committente le inosservanze alle leggi sulla sicurezza, al PSC ed al POS (DLgs 81/2008, art. 92 comma 1, lettera e), Sospende le Fasi lavorative che ritiene siano interessate da pericolo grave ed imminente (DLgs 81/2008, art. 92comma 1, lettera f). L Impresa Appaltatrice nei confronti delle Imprese subappaltatrici: verifica l idoneità Tecnico Professionale delle Imprese esecutrici (DLgs 81/2008, art. 97, comma 2), verifica la congruenza dei P.O.S. delle imprese esecutrici rispetto al proprio (DLgs 81/2008, art. 97, comma 3, lettera b), coordina gli interventi di protezione e prevenzione (DLgs 81/2008, art. 97, comma 3, lettera a). In questa fase di progettazione sono evidenziati al Committente soprattutto il metodo di redazione e l individuazione degli argomenti che verranno successivamente approfonditi e sviluppati secondo lo schema tipo di composizione del PSC durante la progettazione Esecutiva. Inoltre vengono date indicazioni al Committente sui costi della sicurezza che saranno evidenziati nel PSC, onde permettere di inserirli nel Quadro economico di cui all art. 24, comma 2, lettera o) del DPR 207/2010. Nella fase di progettazione esecutiva verrà redatto il Piano di Sicurezza e di Coordinamento ed il Fascicolo dell Opera (DLgs 81/2008, art. 100 e Allegato XVI; DPR 207/2010, art. 33, comma 1, lettera f e art. 39). Il PSC verrà elaborato tenendo conto innanzi tutto che la vita di ogni Cantiere temporaneo o mobile ha una storia a se e non è riconducibile a procedure ingessate come può accadere, ad esempio, in uno stabilimento o in una catena di montaggio dove - una volta progettata la sicurezza - questa può essere codificata e ricondotta ad operazioni e movimenti ripetitivi e sempre uguali nel tempo. Inoltre la tipologia degli interventi in oggetto, comprendenti essenzialmente movimenti materie, costruzioni edili e sistemazioni a verde, rendono ancora più evidente la necessità di redigere un PSC che, nella scelta del metodo e nell approfondimento degli argomenti che verranno trattati tenga conto di queste difficoltà. I compiti del Coordinatore per la progettazione e del Coordinatore per l esecuzione dovranno essere finalizzati a redigere e far applicare i contenuti di un Piano di sicurezza che: non lasci eccessivi spazi all autonomia gestionale dell Impresa esecutrice nella conduzione del lavoro, perché altrimenti diventerebbe troppo generico (disattendendo al fatto che il PSC deve essere uno strumento operativo che parte da una corretta programmazione e deve dare delle indicazioni ben precise per operare in sicurezza) ma non programmi neppure in maniera troppo minuziosa la vita del Cantiere per evitare di ingessarlo in procedure burocratiche che oltre a ridurre il legittimo potere gestionale dell Impresa esecutrice non garantirebbero comunque la sicurezza sul lavoro perché troppo rigidamente imposte o troppo macchinose. (Con la conseguenza che l Impresa e lo stesso 2

4 Coordinatore per l esecuzione dei lavori di fronte ad eccessive difficoltà procedurali finirebbero spesso con il disattenderle). Metodo di redazione, argomenti da approfondire e schema tipo di composizione nel PSC. Come già accennato, le Prime indicazioni e disposizioni per la stesura del Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC), che sono di seguito riportate, riguardano principalmente il metodo di redazione e l individuazione degli argomenti da approfondire che verranno successivamente elaborati con l avanzare del grado di progettazione (nel rispetto di quanto disposto dalla normativa vigente, ma anche di quanto predisposto dall Allegato XV del D.Lgs 81/2008 Contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili. Nello schema tipo di composizione che sarà adottato, il PSC sarà distinto in due parti, con uno scopo ben preciso. Nella prima parte del PSC saranno trattati argomenti che riguardano Prescrizioni di carattere generale, anche se concretamente legati al lavoro progettato e che si deve realizzare. Queste Prescrizioni di carattere generale potranno essere considerate quindi quasi come il Capitolato speciale della sicurezza adattato alle specifiche esigenze del lavoro e rappresenteranno in pratica gli argini legali entro i quali si vuole che l Impresa si muova con la sua autonoma operatività. Tutto ciò nell intento di evitare il più possibile di imporre procedure troppo burocratiche, troppo rigide e soprattutto troppo minuziose e macchinose, che potrebbero indurre l Impresa a sentirsi deresponsabilizzata o comunque non in grado di impegnarsi ad applicarle perché troppo teoriche e di fatto di poca utilità per la vita pratica del Cantiere. Per non parlare, ad esempio, del dispendio di risorse umane impegnate più ad aggiornare schede, procedure burocratiche eccetera - esageratamente imposte - piuttosto che essere impegnate nella corretta gestione giornaliera del Cantiere che significa anche Prevenzione, Formazione ed Informazione continua del personale. Inoltre, la definizione degli argini legali entro i quali l Impresa potrà e dovrà muoversi con la sua autonomia operativa rappresenteranno anche un valido tentativo per evitare l insorgere del contenzioso tra le parti. Nella seconda parte del PSC saranno trattati argomenti che riguardano il Piano dettagliato della sicurezza per Fasi di lavoro che nasce da un Programma di esecuzione dei lavori, che naturalmente va considerato come un ipotesi attendibile ma preliminare di come verranno poi eseguiti i lavori dall Impresa. Al Cronoprogramma ipotizzato saranno collegate delle Procedure operative per le Fasi più significative dei lavori e delle Schede di sicurezza collegate alle singole Fasi lavorative programmate con l intento di evidenziare le misure di prevenzione dei rischi simultanei risultanti dall eventuale presenza di più Imprese (o Ditte) e di prevedere l utilizzazione di impianti comuni, mezzi logistici e di protezione collettiva. Concludono il PSC le indicazioni alle Imprese per la corretta redazione del Piano Operativo per la Sicurezza (POS) e la proposta di adottare delle Schede di sicurezza per l impiego di ogni singolo macchinario tipo, che saranno comunque allegate al PSC in forma esemplificativa e non esaustiva. Per maggior chiarezza, si ritiene opportuno riportare di seguito l Indice del PSC che verrà redatto. 3

5 INDICE DEL PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO Premessa; Normative di riferimento; Anagrafica dell opera; Descrizione di lavori; Illustrazione delle prescrizioni relative all organizzazione del cantiere; Principali procedure esecutive per la realizzazione dei lavori; Valutazione dei rischi connessi con le lavorazioni e prescrizioni per la sicurezza; Macchine, attrezzature e opere provvisionali previste; Procedure di gestione del piano di sicurezza e coordinamento; Costi per la sicurezza; Schede relative a macchinari e attrezzature; Dispositivi di protezione individuale. PRIME INDICAZIONI SUL FASCICOLO L obbligo della predisposizione del Fascicolo, è stata introdotta definitivamente, a livello europeo, con l Allegato II del Documento U.E. n. 260 del 26 Maggio 1993 (Modello tipo di redazione). Nell introduzione al Modello tipo di redazione del Fascicolo di cui sopra è testualmente riportato che in esso vanno precisate la natura e le modalità di esecuzioni di eventuali lavori successivi all interno o in prossimità dell area dell opera, senza peraltro pregiudicare la sicurezza dei lavoratori ivi operanti. In senso lato si tratta quindi della predisposizione di un piano per la tutela della sicurezza e dell igiene, specifica per i futuri lavori di manutenzione e di riparazione dell opera. I contenuti minimi del Fascicolo sono individuati nell Allegato XVI del D.Lgs 81/2008. Il Fascicolo deve essere redatto dal Coordinatore per la progettazione (art. 91 del D.Lgs 81/2008). Il Coordinatore per l esecuzione ha il compito di aggiornare il Fascicolo in funzione dell evoluzione dei lavori. Il Committente dell opera, dopo l ultimazione dei lavori di costruzione ha il compito di controllo del Fascicolo ed il suo aggiornamento, a causa delle modifiche che possono intervenire sulla stessa Opera nel corso della sua vita. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Il tipo di intervento in progetto prevede essenzialmente la realizzazione di movimenti materie all interno di un area che risulta già delimitata, grazie alla sua conformazione morfologica (presenza a valle del Torrente Mongia ed a monte della scarpata) ed alla presenza di una recinzione con cancello in corrispondenza dell accesso sulla strada comunale delle Penne. Tutta l area di intervento costituisce di fatto l area di cantiere, che si svilupperà per lotti funzionali come descritto nei paragrafi precedenti. Dal punto di vista degli approntamenti logistici necessari per il funzionamento del cantiere si prevedono i seguenti allestimenti: - predisposizione di una baracca di cantiere per la conservazione della documentazione inerente il lavoro: non si prevedono approvvigionamenti idrici o scarichi di alcun tipo; - predisposizione di un servizio igienico di tipo chimico: anche in questo caso non si prevedono approvvigionamenti idrici o scarichi di alcun tipo. Il materiale con cui realizzare il rilevato viene conferito dall acciaieria al sito di intervento mediante l impiego di 1 autocarro che effettua circa 8/9 viaggi giornalieri per un periodo di 260 giorni all anno. Due volte al giorno (quindi ogni 4/5 viaggi dell autocarro) il materiale deve essere 4

6 sistemato nella posizione definitiva, secondo le indicazioni progettuali, mediante l utilizzo di una pala o escavatore. Si prevede pertanto l impiego di 1 solo operatore giornaliero. Per il tipo di lavorazione prevista, all interno dell area di cantiere non è necessaria la formazione di aree di depositi attrezzature e materiali di alcun tipo. Per il rifornimento dei mezzi d opera non è necessaria la presenza di cisterne fisse nell area di cantiere in quanto le modalità di rifornimento dei saranno le seguenti: - l autocarro si rifornirà direttamente alle stazioni di servizio presenti in zona o presso la sede operativa dell impresa esecutrice; - la pala/escavatore verrà rifornita in modo periodico mediante autocisterna che accederà all area di cantiere. Le eventuali manutenzioni dei mezzi d opera che dovessero rendersi necessarie non avverranno in cantiere, ma direttamente in officine specializzate o presso la sede operativa dell impresa esecutrice. Nella fase di cantiere non si prevedono scarichi di alcun tipo nel terreno e nelle acque; si avranno esclusivamente emissioni in atmosfera ed emissioni sonore derivanti dalle attività di trasporto e movimentazione del materiale. Per limitare le emissioni in atmosfera, sia in fase di trasporto che di sistemazione del materiale, si prevede di adottare i seguenti accorgimenti mitigativi: - Restrizione del limite di velocità dei mezzi nell area interessata dal cantiere; - Umidificazione dei cumuli di materiale: a tal proposito si sottolinea che i cumuli di scorie sono già umidificati alla fonte, in quanto le scorie vengono bagnate come prassi in stabilimento di origine prima di essere inviate al cantiere; - Eventuale trattamento del breve tratto stradale non asfaltato (0,1 km circa) mediante bagnamento. COSTI DELLA SICUREZZA I costi della sicurezza sono stati determinati mediante un computo metrico analitico, che viene di seguito riportato. 5

7 Num.Ord. D I M E N S I O N I I M P O R T I TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE R I P O R T O pag. 1 LAVORI A MISURA 1 BOX DI CANTIERE realizzato da struttura di base, sollevata da 28.A05.D20. terra, e in elevato con profilati di acciaio presso piegati, copertura e 010 tamponatura con pannello sandwich costituito da lamiera interna ed 18/05/2015 esterna e coibente centrale (minimo 40 mm) divisori interni a pannello sandwich, infissi in alluminio, pavimento di legno idrofugo rivestito in pvc, eventuale controsoffitto. Dimensioni orientative 3,00x5,00x2,40m. Compreso trasporto, montaggio e smontaggio e preparazione della base di appoggio. 1,000 SOMMANO cad 1, , ,00 2 BAGNO CHIMICO PORTATILE per cantieri edili, in materiale 28.A05.D25. plastico, con superfici interne ed esterne facilmente lavabili, con 005 funzionamento non elettrico, dotato di un WC alla turca ed un 18/05/2015 lavabo, completo di serbatoio di raccolta delle acque nere della capacità di almeno 200 l, di serbatoio di accumulo dell'acqua per il lavabo e per lo scarico della capacità di almeno 50 l. Dimensioni orientative 120 x 120 x 240 cm. Il WC dovrà avere una copertura costituita da materiale che permetta una corretta illuminazione interna, senza dover predisporre un impianto elettrico. Compreso trasporto, montaggio, smontaggio, preparazione della base e manutenzione. 1,000 SOMMANO cad 1, , ,00 3 CARTELLONISTICA di segnalazione, conforme alla normativa 28.A20.A10. vigente, per cantieri mobili, in aree delimitate (es. divieto di 005 accesso, mezzi d'opera in manovra, obbligo di utilizzo d.p.i...) 18/05/2015 4,000 SOMMANO cad 4,000 60,00 240,00 Parziale LAVORI A MISURA euro 5 000,00 T O T A L E euro 5 000,00 Il Tecnico Ing. Anna Aicardi COMMITTENTE: Comune di Lesegno A R I P O R T A R E 6

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