1. INTRODUZIONE 2. IL CREDITO SUBPRIME 2.1 DEFINIZIONI 2.2 TIPOLOGIE DI CREDITO 3. L EVOLUZIONE DELLA PARABOLA SUBPRIME

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1 documento riservato alle RSA-FNA di Roma SETTEMBRE 2008 BOX D IINFORMAZIIONE 1. INTRODUZIONE 2. IL CREDITO 2.1 DEFINIZIONI 2.2 TIPOLOGIE DI CREDITO 3. L EVOLUZIONE DELLA PARABOLA 3.1 IL RAMO ASCENDENTE L IMPIANTO NORMATIVO LA CARTOLARIZZAZIONE I TASSI LE REGOLE DEL MERCATO DEI MUTUI subprime1 l insostenibile leggerezza della finanza creativa 3.2 IL RAMO DISCENDENTE L IMMOBILE, GARANZIA INSUFFICIENTE LA CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE QUANDO I HAN FATTO BOOM LE RIPERCUSSIONI GLOBALIZZATE L 11 SETTEMBRE FINANZIARIO APPENDICE CREDIT SCORE CARTOLARIZZAZIONE 1 Fonti principali: Sole24ore, Repubblica, Corriere della Sera, altre pagina 1

2 1. INTRODUZIONE Una volta le Banche si assumevano i rischi dei prestiti concessi ai clienti avendo, così, (anche) la situazione sotto controllo. Oggi le cose vanno diversamente. Grazie alla CARTOLARIZZAZIONE (vedi appendice), Società specializzate spezzettano, assemblano e indirizzano i crediti verso Fondi o Banche che, a loro volta, per recuperare l investimento in fretta, trasferiscono i crediti ai portafogli del mercato globale, sotto forma di OBBLIGAZIONI. Il SISTEMA appena tracciato, riduce la solvibilità dei debitori ad un p r o b l e m a s e c o n d a r i o. Perché chi concede un credito, sa di poter trasferire, al mercato, importo e rischio. Ed è così che, negli anni d oro del settore immobiliare statunitense, si è affermata l industria del mutuo fondiario con Società specializzate che hanno preso a prestito denaro a costo basso in Oriente (Giappone, per lo più), concedendo mutui a tutti. Anche a soggetti finanziariamente poco affidabili. I mutui ad alto rischio (SUB PRIME), venivano CARTOLARIZZATI rapidamente a Finanziarie specializzate (SVP - SPECIAL VEHICLE PURPOSE), le quali, in caso di inadempienza, si incaricavano delle azioni legali necessarie per appropriarsi degli immobili in garanzia. Rivalutatisi, nel frattempo. La filiera ha fatto guadagnare proprio tutti: le SVP che realizzavano buoni utili o, in alternativa, entravano in possesso di immobili dai prezzi aumentati 2 ; i mutuatari inadempienti che avevano vissuto nella casa dei loro sogni, per qualche tempo e a costi contenuti. Come ci mostra la storia, i cicli si invertono. E così è stato per i a causa di 2 eventi, imprevedibili e, disgraziatamente, concomitanti: la discesa dei prezzi del mercato immobiliare l aumento dei tassi. I primi a saltare sono stati i FONDI ad alto rischio, come gli HEDGE. Poi le Banche che, come PARIBAS, sono state costrette a sospendere le attività su FONDI che investivano in ABS 3. Poi, tanti investitori qualunque. Inizialmente circoscritta ad un unico mercato, la crisi si è allargata rapidamente diffondendo panico nelle Borse dove l effetto domino del ribasso ha colpito indistintamente anche i titoli in buona salute. Fino ad arrivare al 11 SETTEMBRE FINANZIARIO di questi giorni. Che, probabilmente, non ha completato il suo ciclo di 24 ore. i Finanziatori asiatici le Società di mutui che vendevano denaro con buoni profitti; 2 a differenza che in Italia, negli Stati Uniti le operazioni di rivalsa attraverso l immobile a garanzia su chi non paga sono molto più agevoli. Anche per questo motivo si concedono mutui per l intero valore della casa a soggetti con scarse garanzie. 3 ASSET BACKED SECURITIES, strumenti finanziari emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione di crediti pagina 2

3 2. IL CREDITO 2.1 DEFINIZIONI Nel MERCATO DEI CAPITALI, il RISCHIO è bilanciato da un PREMIO. Un investitore che compra AZIONI, si aspetta un rendimento più elevato di quello atteso da chi compra TITOLI DI STATO. La regola vale anche per i prestiti. Negli Stati Uniti, con o B-PAPER O NEAR-PRIME O SECOND CHANCE sono indicati quei prestiti concessi a soggetti che non possono avere accesso a tassi più favorevoli nel mercato del credito. Nel circuito, assumendo un rischio elevato di credito derivante dalla scarsa affidabilità dei debitori, i finanziatori fanno fronte a questi rischi applicando condizioni meno favorevoli di quelle praticate nell analogo contesto prime. Queste condizioni includono tassi di interesse, parcelle e premi più elevati 2.2 TIPOLOGIE DI CREDITO La tipologia comprende più strumenti di credito: carte di credito mutui, prestiti d'auto. CARTE DI CREDITO I debitori (o clienti NINJA - no income, no job, no assets -) hanno un basso punteggio di credito (CREDIT SCORE) per storie creditizie di inadempienza. Il termine SUB-PRIME, pertanto, è utilizzato in relazione alle caratteristiche di chi contrae un prestito che ha uno SCORE inferiore a 620 (metodo FICO cfr. APPENDICE). Stando alla guideline del DIPARTIMENTO DEL TESORO AMERICANO, il fronte del debito subprime è costituito da soggetti legati ad una varietà di caratteristiche di rischio come: più pagamenti di crediti pregressi effettuati oltre 30 giorni dopo la scadenza negli ultimi 12 mesi, pagamenti effettuati 60 giorni oltre la scadenza negli ultimi 36 mesi, insolvenza su un mutuo negli ultimi 2 anni, che include, anche, problemi più gravi come avvisi di garanzia, pignoramenti, e bancarotta. pagina 3 A partire dagli anni 90, le Aziende emittenti hanno offerto CARTE DI CREDITO a soggetti con un basso punteggio di credito. Queste carte partono con bassi limiti di credito, tariffe alte tassi di interesse che possono superare il 30%. A differenza del circuito PRIME, ai clienti non viene accordato un periodo di tolleranza in cui i pagamenti possano essere ancora effettuati senza extra-costi. E la circostanza alimenta, talvolta, una spirale negativa: una volta addebitati sul conto, gli importi di mora potrebbero portare il credito a superare il plafond previsto comportando penali ulteriori e determinando maggiori guadagni per gli enti erogatori. Nonostante le condizioni praticate, il mercato è diventato concorrenziale e, dal 2006, le Società di credito, costrette a rendere le loro offerte più appetibili, hanno immesso sul mercato nuove

4 CARTE con interessi che partono dal 9,9% per arrivare, anche, al 24%. Tenendo presente i cicli brevi di rilascio di dati sulla Clientela da parte delle società di CREDIT REPORTING (una sorta di CENTRALE RISCHI), se i debiti venissero saldati con regolarità, le CARTE DI CREDITO possono costituire un aiuto a migliorare un score basso. MUTUI IPOTECARI Negli USA, i MUTUI hanno proliferato a partire dai primi anni del Moody's indica che circa il 21% dei mutui contratti dal 2004 al 2006 si sono classificati come, laddove, dal 1996 al 2004, la percentuale si attestava intorno al 9%. Nel 2006, i MUTUI raccoglievano per 600 mld US$ ovvero 1/5 dell intero mercato statunitense dei mutui per la casa. Varie tipologie: INTEREST-ONLY per un periodo di tempo determinato (5 10 anni), vengono rimborsati, mensilmente, solo gli interessi mentre il capitale viene restituito, in un unica soluzione, alla scadenza del mutuo; PICK-PAYMENT la forma consente di scegliere la tipologia di pagamento mensile (pagamento pieno cioè capitale e interessi, solo quota interessi, pagamento minimo); TASSO INIZIALE FISSO E POI VARIABILE a partire dagli anni 90, è stata la tipologia più diffusa. Comprende i cd. MUTUI , di durata trentennale dove, nei primi due anni, l ammortamento prevede un tasso di interesse basso. Per i 28 anni residui, il piano dei rimborsi viene ricalcolato sulla scorta di un tasso più elevato collegato, di norma, ad un INDICE. 3. L EVOLUZIONE DELLA PARABOLA 3.1 IL RAMO ASCENDENTE IL CONTESTO NORMATIVO Il credito nasce dalla deregolamentazione del sistema ipotecario iniziata a partire dal con l abolizione della disposizione anti-usura che limitava agli interessi esigibili di una banca al 10% 6 ; l approvazione dell' ALTERNATIVE MORTGAGE TRANSACTION PARITY ACT (ndr, di seguito indicato con AMT ACT) che consentiva a CASSE DI RISPARMIO e ad ISTITUTI FINANZIARI autorizzati, di erogare prestiti a tasso variabile anche per il mercato ipotecario. I due eventi comportarono una trasformazione delle regole del mercato dei mutui vigenti che, ai tempi, in caso di acquisto di un immobile, prevedevano la stipula di un mutuo trentennale, a tasso fisso, versando un acconto del 20% LA CARTOLARIZZAZIONE Il processo di trasformazione continuò quando, la Banca d affari LAZARD FRERES, acquisì il più importante Istituto di Credito Ipotecario statunitense, il FANNIE MAE, che fu attrezzato per l acquisto di titoli dalle Società di finanziamento abilitate dall AMTP ACT. Società che, con il ricavato, concedevano nuovi mutui. La FANNIE MAE incominciò ad immettere sul mercato azionario, titoli MBS-MORTGAGE-BACKED SECURITIES, vale a dire, OBBLIGAZIONI derivanti da 4 sono praticate, anche, le varianti 3-27 e pagina 4 5 legge Garn-St. Germain 6 i PRIME RATE raggiunsero negli anni 80, punte del 21,5%

5 operazioni di CARTOLARIZZAZIONE (SECURITIZATION) di crediti ipotecari a garanzia dei pagamenti delle cedole e della parte di capitale. Si venne, così, a creare una spirale concentrica di affari che, nel 1995, aveva dimensioni già importanti e che, continuando ad allargarsi, nel 2006, valeva mld US$. Ed è in questo lo scenario che si è sviluppata l industria I TASSI Nel 2000, dopo il crac della bolla della NEW ECONOMY, il presidente della FEDERAL RISERVE, Alan Greenspan, abbassò i tassi dei FEDERAL FUNDS 7 che, nell'agosto 2003, toccarono l'1%. La manovra fece leva, anche, sui tassi d'interesse sui mutui, abbassandoli sensibilmente. solo gli interessi e solo dopo, il capitale (con un alta probabilità di insolvenza). 3.2 IL RAMO DISCENDENTE L IMMOBILE, GARANZIA INSUFFICIENTE Come tutti i mutui, anche i mortgage erano concessi a fronte della garanzia reale sulla casa. Diversamente che in Italia, dove passano anni prima che la casa torni in possesso del finanziatore, negli Stati Uniti bastano solo pochi mesi. Infatti, già dalla seconda/terza rata mensile non pagata, il mutuatario viene sfrattato e l immobile viene messo nella lista dei foreclosure (in svendita) in modo tale che, alla sua vendita, la Banca rientri in possesso dei suoi quattrini LE NUOVE REGOLE DEL MERCATO DEI MUTUI Sempre nel 2000, i mutui giocavano in un contesto particolarmente friendly: l'anticipo per l'acquisto di un immobile fu progressivamente ridotto fino ad arrivare al 5%; Nel caso di mutui ordinari, l'importo del finanziamento non supera mai il 70-80% del valore della casa così da avere un margine in caso o di recupero forzoso dell'immobile o di calo del valore di mercato. Questa regola d igiene, è stata disattesa negli ultimi 5 anni. In particolare, nel caso di finanziamenti. il 15% dei MUTUI erano stipulati senza documentazione (reddito, occupazione, altri dati). Nel 2006 i CONTRATTI senza documentazione salirono al 50% e molti dei richiedenti dichiaravano redditi superiori, anche del 50%, rispetto a quello reale; fu introdotto il sistema dei mutui INTEREST ONLY 8, dove, per evitare pagamenti elevati da subito, l'acquirente rimborsava, innanzitutto, 7 (anche Fed Funds) sono le riserve obbligatorie che le Banche americane detengono presso la Federal Reserve. Ogni giorno, il Federal Reserve Board fissa i tassi relativi in rapporto a politica e mercato. 8 Nel 2001, l incidenza degli INTEREST ONLY era del 4% sul totale dei finanziamenti per arrivare al 39% nel pagina 5 Infatti, oltre a non mantenere alcun margine di copertura del rischio, le Banche hanno erogato, normalmente, importi che andavano a coprire il 100% del valore dell immobile, le parcelle del broker immobiliare (3-5%), del notaio (TITLE COMPANY), delle spese istruttorie. A proposito di queste ultime, in sostituzione di mutui a tasso fisso, le Banche hanno venduto con grande successo, mutui a tasso variabile che,

6 almeno inizialmente, apparivano vantaggiosi e sostenibili 9. Da un analisi del WALL STREET JOURNAL (3 Dicembre 2007), emerge che, su miliardi di dollari erogati, dal 2000, per prestiti, una percentuale consistente di debitori aveva una situazione di affidabilità sufficiente a contrarre prestiti convenzionali a condizioni migliori. Nel 2005, l'anno del boom del, i debitori affidabili rappresentavano il 55% di tutti i mutuatari. Secondo una ricerca di FIRST AMERICAN LOAN PERFORMANCE, alla fine del 2006, la percentuale è salita al 61% evidenziando la capillarità del nel sistema economico, incoraggiata dalla sostanziale scorrettezza degli Operatori del credito. Diversamente da quanto accade in Italia, dove l'iscrizione ipotecaria é solo di I grado 10, negli USA, sullo stesso immobile cauzionale, possono essere accesi più finanziamenti pertanto, nel momento dell'insoluto, lo stesso immobile ha dovuto coprire le esposizioni di più operazioni risultando, il più delle volte, incapiente LA CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE Sull affaire ha giocato un ruolo determinante la caduta dei prezzi nel mercato immobiliare statunitense che, già da tempo, soffriva di sopravalutazione 11. Dal 2000 al 2005, mentre i prezzi degli immobili crescevano, i debitori che avevano difficoltà nell'adempiere ai pagamenti, vendevano le loro case oppure accedevano a nuovi finanziamenti con la facilità appena indicata. Ma, non appena i prezzi hanno cominciato a raffreddarsi in molte parti della nazione americana, la strategia non ha più funzionato. Ai fini della comprensione del fenomeno, è rilevante notare che: il 50% del PIL americano negli ultimi anni è derivato dal settore edilizio; gli Americani utilizzano, diffusamente, carte di credito per l'acquisto di beni di consumo; impegnano beni durevoli, come la prima casa, per finanziare crediti. In questo modo il prezzo degli immobili è una determinate del consumo oltre che del credito All epoca dell ascesa dei mutui, i tassi di interesse stabilmente bassi da alcuni anni, lasciavano pensare che fossero convenienti mutui a tasso variabile. Tuttavia, i nuovi contratti ipotecari con queste caratteristiche non prevedevano, quasi mai, l indicazione l interesse massimo applicabile. 10 L'iscrizione di un' IPOTECA DI PRIMO GRADO, permette di essere i primi creditori ad incassare il ricavato di un'eventuale vendita giudiziaria. È possibile che uno stesso immobile sia gravato da più diritti di ipoteca. In questo caso, con la vendita, potrà soddisfarsi, prima di tutti, il titolare dell' IPOTECA DI PRIMO GRADO, poi, con quello che residua, tutti gli altri aventi diritto. 11 soprattutto in alcune aree come California, Florida e New England 12 l indebitamento delle famiglie americane, nel 2007, si attestava intorno al 130%. Volendo guardare al dato domestico, secondo la Banca d Italia, a fine Giugno 2007, il rapporto tra debiti e reddito disponibile delle famiglie italiane, ha raggiunto il 49% (+ 2% rispetto al 2006, nel 2001 la percentuale era intorno al 30%). Quindi, prestiti, mutui e finanziamenti arrivano ad impegnare quasi la metà degli introiti mensili di una famiglia. pagina 6

7 3.2.3 QUANDO I HAN FATTO BOOM Generando perdite per oltre 200 mld US$, la crisi dei MORTGAGE e scoppiata a causa del concatenarsi di diversi eventi: numero di operazioni a rischio () fuori controllo, crisi del settore immobiliare crescita costante dei tassi d interesse negli ultimi cinque anni e diffusione di piani di ammortamento a tasso variabile Questi fattori, dalla fine del 2006, hanno portato ad un'ascesa rapida delle percentuali di insolvenza dei mutui. ad immettere sul mercato, ripetutamente, ingente liquidità ad abbassare i tassi d interesse. Alcuni economisti, compreso Alan Greenspan, già presidente della FEDERAL RESERVE, già alla fine dello scorso anno, erano dell opinione che la crisi continuerà ad avere forti impatti sul settore immobiliare e sull'intera economia USA (e non solo) per qualche anno. In tale scenario, la flessione del valore degli immobili, provocando maggiore incertezza finanziaria sui proprietari, contribuirà ad indebolire l'intera economia statunitense attraverso un graduale declino della spesa LE RIPERCUSSIONI GLOBALIZZATE Il calo dell Agosto 2007 delle Borse americane, europee ed asiatiche ha indotto le BANCHE CENTRALI di tutto il mondo ad immettere miliardi di liquidità a sostegno delle Borse. Nell'area Euro si è verificato il più massiccio intervento nella storia della BCE, e si è parlato di un rischio di iperinflazione per i prossimi mesi a causa della moneta immessa in circolazione. Contestualmente sono andate fallite 23 Agenzie di credito 13 facendo collassare i prezzi delle loro azioni e minacciando conseguenze vaste per l'intera economia USA, oltre che per il settore abitativo americano. Non appena le Istituzioni hanno lanciato i primi segnali di allarme, i grossi investitori come Banche e Fondi d investimento, che avevano in portafoglio mutui cartolarizzati, hanno iniziato a vendere, provocando un comprensibile panico sui listini internazionali. Cercando di evitare crolli ulteriori, la FED è stata costretta Già l anno scorso, a ridosso dello scoppio, Carlo De Benedetti 14, sosteneva che il problema dei era stato grandemente sottovalutato e che l effettiva esposizione del Sistema Bancario statunitense si aggirava intorno ai 300 mld., ben superiore ai 30 miliardi indicati dal Governatore della Fed, Ban Bernanke. Sempre secondo l Ingegnere, oltre il fatto che " le Banche non danno più un euro a nessuno e non se lo prestano tra di loro, perché hanno diffidenza l'una dell'altra non sapendo che cos'hanno realmente in portafoglio", l'europa non è da meno essendo esposta per 340 mld. E dopo le recenti faccende americane, come non dargli ragione! 13 come la NEW CENTURY FINANCIAL CORPORATION, il secondo finanziatore americano 14 Corriere della Sera, 18 Dicembre 2007 pagina 7

8 3.2.5 L 11 SETTEMBRE FINANZIARIO stanziamento di 200 mld US$ da destinare al rafforzamento del capitale di entrambe. 7 - nazionalizzate FREDDIE MAC e FANNIE MAE FREDDIE (Federal National Mortgage Association) e FANNIE (Federal Home Loan Mortgage Corporation) sono nate, entrambe, alla fine degli anni 30 per garantire i FONDI per il mercato immobiliare americano. Ovvero, non concedevano mutui agli Americani ma comperavano mutui, li assicuravano, li impacchettavano, li cartolarizzavano, per rivenderli agli investitori sotto forma di titoli. Erano, quindi, nel pieno del meccanismo che ha (s)travolto i mercati finanziari. Tutti i big di Wall Street hanno in portafoglio derivati di questo meccanismo (la BANCA CENTRALE cinese ha OBBLIGAZIONI FANNIE/FREDDIE per centinaia di miliardi di dollari, così istituzioni di Arabia Saudita, Russia, Giappone, eccetera) Lehman Brothers avvia la procedura fallimentare Fondata nel 1850, la LEHMAN BROTHERS è una società di servizi finanziari (investment banking, ricerche di mercato, trading, investment management, private equity ecc) e uno dei primari operatori del mercato statunitense. Il 15 Settembre scorso, la LEHMAN ha avviato la procedura fallimentare annunciando debiti bancari per 613 mld US$, debiti obbligazionari per 155 mld US$ e attività per un valore di 639 mld US$. Quella che è considerata la più grande bancarotta nella storia degli USA, sta avendo importanti ripercussioni nel mondo finanziario nazionale. Secondo l'adusbef, in Italia ci sarebbero in circolazione BOND della banca americana, per almeno 1,6 mld. A questi vanno aggiunte le OBBLIGAZIONI presenti nei sottostanti delle polizze assicurative e nei portafogli dei FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO. Ed è proprio in questi giorni, che le Compagnie stanno decidendo sul da farsi. 17 la FED salva AIG Negli anni, la loro attività è arrivata a garantire mld US$ di mutui (un terzo della capitalizzazione della Borsa di New York e oltre un terzo del PIL americano). Tutto bene fino a un anno fa quando FANNIE e FREDDIE, in soli 12 mesi, hanno messo in bilancio perdite per 14 mld US$ e il loro valore di Borsa è sceso del 90%. Lo scorso Luglio, l'amministrazione Bush aveva, di fatto, nazionalizzato le due finanziarie. Poi è intervenuto il Tesoro, direttamente: nel giro di 48 ore ha autorizzato, per ciascuna, l'acquisto di 1 mld US$ di azioni e ha annunciato uno AIG è il piu' grande gruppo assicurativo del mondo, la Compagnia numero uno Usa che eroga la maggior parte delle rendite a tasso fisso, uno dei prodotti su cui si basa l intero sistema previdenziale americano. Ma AIG ha anche una BANCA D'AFFARI fortemente esposta a causa dei prodotti strutturati garantiti da mutui. Si parla di un buco di 441 mld US$ (oltre 300 mld ). Il 17 Settembre il Gruppo AIG è stato salvato dal fallimento dalla FED, grazie ad un PRESTITO PONTE di 85 mld US$ (fallimento di proporzioni bibliche, da mld US$ con una catastrofica reazione a catena per la finanza globale). pagina 8

9 APPENDICE CREDIT SCORE L AFFIDABILITÀ CREDITIZIA esprime la capacità di rimborsare un prestito con puntualità. Si rappresenta con un punteggio - CREDIT SCORE -, utile per valutare il merito creditizio ovvero la possibilità di concedere o meno un prestito. Questo indicatore tiene conto di diversi elementi come il livello attuale d'indebitamento, la capacità di reddito, i dati storici della puntualità nei pagamenti, ecc. ed è calcolato in funzione dei dati disponibili sul cliente ottenuti da BANCHE DATI pubbliche,dai CREDIT BUREAU 15 e dallo stesso Cliente. Negli Stati Uniti esistono differenti indici e, quindi, metodi di valutazione di affidabilità creditizia come NEXTGEN, VANTAGESCORE, CE SCORE, FICO. Quest ultimo, il più diffuso nell industria dei mutui, in particolare, è stato brevettato dalla Fair Isaac Corporation 16 (FIC) che fornisce servizi di consulenza e sistemi di DECISION MANAGEMENT. I FICO scores, forniti dalle maggiori Società di CONSUMER REPORTING 17 degli USA e del Canada, esprimono le valutazioni di affidabilità creditizia in punteggi che vanno da 300 a 850 dove, ad uno score più alto, corrisponde una probabilità maggiore di ottenere un prestito al miglior tasso di interesse. Nell intervallo, la soglia dei 620 punti 18 divide i soggetti che possono ricorrere ai prestiti convenzionali (PRIME) da quelli che, al contrario, non ne hanno la possibilità. 15 servizio fornito dalle CENTRALI RISCHI (oggi sostituite dai SIC), alle società clienti come banche e finanziarie, che prevede la comunicazione di informazioni sulla storia creditizia dei soggetti censiti. 16 fondata nel 1956 da un ingegnere, Bill Fair, ed un matematico, Earl Isaac, la FAIR ISAAC CORPORATION ha sede a Minneapolis e uffici in Nord e Sud America, Europa, Australia e Asia. La Società ha dipendenti (2006) ed un fatturato che, nel 2005, ha raggiunto gli US$800 mio. 17 Equifax, Experian, TransUnion 18 In un recente articolo del WASHINGTON POST, si legge che il PRIME è stato innalzato di 40 punti e che, circa, il 30% della popolazione statunitense è al di sotto di questa nuova soglia. pagina 9

10 CARTOLARIZZAZIONE 19 La CARTOLARIZZAZIONE DEI CREDITI (SECURITIZATION) da parte di un azienda (ORIGINATOR), è una tecnica finanziaria che prevede la cessione pro soluto 20, cioè senza rivalsa nei confronti del cedente, di attività patrimoniali in grado di generare FLUSSI DI CASSA 21, ad una Società appositamente costituita (SOCIETÀ VEICOLO O SPECIAL VEHICLE PURPOSE- SVP) dietro la corresponsione di un prezzo di cessione 22. La SVP reperisce i fondi necessari per acquistare i CREDITI PRO-SOLUTO, senza transitare per il sistema del credito ordinario ma direttamente dal mercato finanziario, emettendo un BOND (Asset Backed Securities o ABS) 23 che viene collocato da Banche specializzate sui mercati internazionali 24. L emissione di questi titoli è definita s e n z a r i c o r s o in quanto il cedente non ne garantisce il rimborso qualora non fossero sufficienti i FLUSSI DI CASSA generati dalle attività cedute. Sull altro fronte, i FLUSSI DI CASSA prodotti dalle attività sottostanti, sono successivamente impiegati per rimborsare e remunerare i sottoscrittori di ABS. La Società versa i propri crediti nel conto della SVP e ritira il controvalore cash entro il plafond prestabilito con una Banca (Arranger) che regola il rapporto di CARTOLARIZZAZIONE. La disponibilità del conto aumenta con l incasso dei crediti, per cui la società può versare altri crediti e prelevare il controvalore, entro il plafond stabilito 25. La possibilità di prelevare cash entro il plafond concordato, diminuisce quando si preleva cash (a fronte di cessione di credito), e aumenta quando i crediti ceduti vengono incassati. La CARTOLARIZZAZIONE DEI CREDITI costituisce, talvolta, un'alternativa alle modalità di raccolta tradizionali in quanto consente alle Aziende di raccogliere risorse finanziarie sui mercati mobiliari a fronte della cessione degli attivi di cui sono titolari. Inoltre, poiché con la CARTOLARIZZAZIONE i crediti sono incassati s u b i t o e d e f i n i t i v a m e n t e, ne consegue che le Società, non dovendo utilizzare i loro fidi (per i valori cartolarizzati), riducono in maniera significativa l esposizione bancaria, migliorando i propri parametri finanziari. 19 fonte: pubblicazione della INTERINVEST, IURECONSULT, altro 20 il Codice Civile disciplina lo strumento della CESSIONE DEL CREDITO consistente della cessione di un credito da parte del CREDITORE TITOLARE DEL DIRITTO ad un CESSIONARIO che acquisisce il diritto al credito, normalmente, ad un prezzo inferiore del suo valore nominale. La differenza tra CESSIONE PRO SOLUTO e CESSIONE PRO SOLVENDO risiede nel fatto che, nella prima, il CEDENTE è tenuto a garantire solo l'esistenza del credito ceduto e non la solvibilità del debitore ceduto, come avviene nella seconda. Ne consegue che il CEDENTE è affrancato da ogni obbligo di pagare il debito qualora non abbia provveduto il debitore ceduto. Normalmente, la CESSIONE del credito PRO SOLUTO avviene per un importo di molto inferiore a quello nominale per due motivi: 1)in questo modo, il cedente si assicura la disponibilità immediata di liquidità e questo viene tenuto in considerazione nello stabilire il prezzo dei crediti ceduti; 2)nel prezzo, le parti tengono conto delle possibilità effettive di recupero del credito. 21 gli attivi da cedere possono essere già esistenti come mutui ipotecari, prestiti per il credito al consumo, crediti in sofferenza, crediti concessi ad enti locali o al tesoro, immobili. Oppure futuri come royalties. 22 La legge di riferimento, in Italia, è la legge 130 del i titoli sono divisi in classi, a seconda del rating attribuito 23 - AAA, AA, BBB, BB e così via, fino alla partecipazione azionaria - con un merito creditizio che è minore quanto più è alto il livello di subordinazione nella restituzione del debito obbligazionario. 24 gli HEDGE FUND sono tra le società più attive sul mercato secondario delle cartolarizzazioni 25 l operazione è simile ad un fido utilizzabile in continuo, la cui esposizione è garantita dai crediti ceduti prosoluto pagina 10

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