Affidamento familiare: uno sguardo d insieme sulla realtà umbra

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1 Affidamento familiare: uno sguardo d insieme sulla realtà umbra Un Percorso nell Affido Seminario di Restituzione Istituto Degli Innocenti, Firenze, 21 giugno 2011 A cura di: Servizio Affidi Comune di Perugia Servizio Affidi Comune di Foligno

2 Sintesi dei contenuti emersi nello scambio interregionale Marche, Toscana e Umbria Perugia aprile 2010 Hanno partecipato 24 operatori afferenti alle tre regioni Tematiche trattate: Eterogeneità dei modelli operativi; Genitorialità sociale/genitorialità diffusa; Continuo equilibrio tra attaccamento e separazione; Concetto di tempo, come dimensione trasversale ai protagonisti dell affido; Attività di Promozione Attività di formazione informazione delle famiglie affidatarie

3 Affido nel territorio della Provincia di Perugia Un po di storia 1983 prima esperienza di affido etero familiare registrata 1987 l Amministrazione Provinciale e le USSL del territorio realizzano un percorso di formazione degli operatori e si struttura un modello operativo, che in alcune realtà territoriali, in particolare Perugia, è tuttora in atto. 1988/1989 nascita delle prime équipes affidi 2002/2003 riassunzione delle deleghe da parte dei Comuni e quindi titolarità interambito del servizio affidi 2002/2003 nascita degli Uffici della Cittadinanza 2010 Nel II Piano Sociale Regionale l équipe affidi viene considerato un intervento di supporto specialistico a livello di zona sociale.

4 Il percorso metodologico nel Comune di Perugia L'affidamento familiare è un intervento complesso, portato avanti da due attori fondamentali: Ufficio della Cittadinanza In cui il servizio sociale è titolare di ogni progetto di affido familiare Servizio Affidi è un organismo a supporto del servizio sociale dell U.d.C. per la realizzazione di ogni intervento di affido

5 Cosa è l Ufficio della Cittadinanza È l ufficio territoriale di servizio sociale pubblico ed universale Ascolta, aiuta, organizza le risorse della comunità. Informa ed orienta le persone e le famiglie, in quanto porta d accesso alla rete territoriale dei servizi. Progetta e gestisce piani di aiuto in situazioni complesse. Si occupa dei piccoli e grandi disagi della vita quotidiana, promuovendo e facilitando la partecipazione attiva. È il luogo deputato ad accogliere e sostenere chi vive in una condizione di difficoltà sociale in un ottica di promozione e sviluppo delle competenze comunitarie.

6 Servizio Affidi Composizione: Gruppo Operativo Affidi (GOA) Gruppo Valutazione Famiglie (GVF) Banca Famiglie Al loro interno opera una équipe composta da Assistenti Sociali e Psicologi provenienti rispettivamente dall Ente Comune e dall Azienda USL n 2.

7 Ufficio della Cittadinanza Servizi Specialistici Autorità Giudiziaria Servizio Affidi

8 Affido familiare Un aiuto temporaneo che vale una vita Campagna interambito Ambiti Territoriali 2,3,4,5 24 Comuni Coinvolti Anno 2008

9 Modalità di realizzazione della campagna affidi E stata scelta la modalità di realizzare incontri territoriali poichè La realizzazione dell affido prevede l esistenza di una cultura della solidarietà, che per diffondersi richiede la promozione, la sensibilizzazione e l attivazione delle risorse comunitarie.

10 Perugia 24/25 Novembre 2008

11 Ambito 8 Foligno LE TAPPE DI UN PERCORSO 2003 COSTITUZIONE SERVIZIO INTERAMBITO 2004 FORMAZIONE INTERNA STRUMENTI E METODOLOGIA 2006 CONVEGNO PUBBLICO REGIONALE 2007/2008 APPROVAZIONE REGOLAMENTO ADESIONE CNSA 2008 CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE 2009PARTECIPAZIONE PROGETTO NAZIONALE Un percorso nell affido

12 Le competenze del servizio affido familiare promuove la cultura della solidarietà familiare promuove l integrazione con gli altri servizi conosce, informa e forma le famiglie che aspirano all affido cura l abbinamento bambino/famiglia stipula il Progetto di affido familiare in collaborazione con il servizio sociale territoriale monitoraggio e verifica dei progetti di affido; sostegno alle famiglie affidatarie realizza azioni formative con la rete territoriale

13 PERCORSO DEL PROGETTO AFFIDO Minore in famiglia problematica Ufficio della Cittadinanza e/o Servizio Sociale territoriale Progetto dell Equipe Affido per minore/i Gruppo sul caso Progetto Sociale per la famiglia d origine

14 Ricerca di sponsor fondazioni 2008 Manifesti-brochure Videoclips giornate di sensibilizzzione nei territori concerti Festa di Natale con le famiglie A. Iniziative nei supermercati Promozione in aziende private

15 Ci vuole una città per crescere un bambino

16 Punti di forza Spazio di consulenza e riflessione Modello integrato e interprofessionale Regolamento Progettualità chiara e condivisa

17 Criticità Carenza di personale Formazione e sostegno in itinere alle famiglie affidatarie Nutrire e coltivare le risorse delle famiglie e sul territorio Mancanza di linee guida nazionali e regionali

18 Prospettive Stimolare e sostenere l associazionismo familiare, che già fa parte della storia del servizio affidi come elemento fondante nell ottica di sussidiarietà, per realizzare l attività di promozione, sensibilizzazione e sostegno Necessità di reperire maggiori risorse, anche economiche, finalizzate alla conciliazione tra tempi di cura e tempi di vita della famiglie affidatarie Omogeneizzare il più possibile, nel rispetto delle specificità, il modello operativo e il supporto alle famiglie (anche dal punto di vista economico) Ridefinire modalità di collaborazione con l Autorità Giudiziaria Spazi di riflessione, formazione e ricerca sull affido come attività strutturate nel tempo

19

20 Un percorso nell affido campagna per la promozione dell affidamento familiare Gli operatori delle Marche, della Toscana e dell Umbria si incontrano e si confrontano SEMINARIO DI RESTITUZIONE Firenze 21 giugno 2011 Istituto degli Innocenti

21 FIRENZE marzo 2010 Zona Socio Sanitaria ENTE DI APPARTENENZA SERVIZIO LOCALITA' Firenze COMUNE DI FIRENZE SIAST 5 FIRENZE Val di Nievole AUSL 3 CENTRO AFFIDI PESCIA Senese ASL 7 SIENA SERVIZIO SOCIALE-CENTRO AFFIDI ZONA SENESE CENTRO SOCIO-SANITARIO DI SANT'ANNA Piana di Lucca COMUNE DI LUCCA Empolese ASL 11 CENTRO AFFIDI LA CICOGNA EMPOLI Empolese ASL 11 CENTRO AFFIDI LA CICOGNA EMPOLI SIENA LOCALITA' SANT'ANNA Livornese COMUNE DI LIVORNO SERVIZI SOCIALI ARDENZA Versilia COMUNE DI VIAREGGIO CENTRO AFFIDI VIAREGGIO ANCONA marzo 2010 Zona Socio Sanitaria ENTE DI APPARTENENZA SERVIZIO LOCALITA' Firenze ASL 10 SIAST 1 FIRENZE Firenze COMUNE DI FIRENZE CENTRO AFFIDI FIRENZE Firenze ASL 10 SIAST 5 FIRENZE Pistoiese COMUNE DI PISTOIA ASSESSORATO SERVIZI SOCIALI PISTOIA Pistoiese COMUNE DI PISTOIA CENTRO AFFIDI PISTOIA CENTRO AFFIDI DELLA PIANA DI COMUNE DI LUCCA LUCCA E VALLE DEL SERCHIO LUCCA Piana di Lucca Pisana ASL 5 ZONA PISANA CENTRO AFFIDI ZONA PISANA PISA Pisana ASL 5 ZONA PISANA CENTRO AFFIDI ZONA PISANA PISA PERUGIA aprile 2010 Zona Socio Sanitaria ENTE DI APPARTENENZA SERVIZIO LOCALITA' Firenze COMUNE DI FIRENZE CENTRO AFFIDI FIRENZE Pratese COMUNE DI PRATO CENTRO AFFIDI PRATO Pratese COMUNE DI PRATO CENTRO AFFIDI PRATO Livornese Comune di Livorno Servizi Sociali ARDENZA Fiorentina Nord Ovest SOCIETA' DELLA SALUTE F/N-O CENTRO AFFIDI SCANDICCI Fiorentina Nord Ovest SOCIETA' DELLA SALUTE F/N-O CENTRO AFFIDI SCANDICCI Fiorentina Nord Ovest SOCIETA' DELLA SALUTE F/N-O CENTRO AFFIDI SCANDICCI Val d'arno Inferiore COMUNE DI SANTA CROCE S/A-SERVIZI SOCIALI CENTRO AFFIDI GIANBURRASCA SANTA CROCE S/A

22 La metodologia dello scambio inter-regionale all interno del progetto nazionale di promozione dell affidamento familiare Punti di forza Partecipazione di operatori appartenenti a diversi servizi per competenza (Servizi Affido e Servizi Territoriali) e ambiti territoriali Partecipazione diversificata degli operatori ai tre momenti regionali di interscambio Confronto fra operatori e rappresentanti di realtà del terzo settore Comparazione fra buone prassi realizzate nei diversi ambiti territoriali e regionali Promozione uno stile di confronto che sollecita ulteriori momenti di sintesi innestando circuiti di elaborazione progressiva

23 La metodologia dello scambio inter-regionale all interno del progetto nazionale di promozione dell affidamento familiare Criticità Difficoltà a realizzare momenti di incontro fra operatori per portare avanti i percorsi avviati

24 Parole chiave dell'affido Integrazione tempo cura e promozione della risorsa affido

25 Integrazione Fra i vissuti e i mondi di vita del bambino in affido Fra le esperienze delle famiglie che ruotano intorno al bambino Fra i sistemi di servizi che interagiscono, in base alle proprie competenze, nella presa in carico dei percorsi di affido. Fra i livelli istituzionali preposti alla programmazione realizzazione e gestione degli interventi di tutela minorile (Regione, Ente Locale, Autorità Giudiziaria, Questura )

26 Tempo Ascolto Pensiero Comunicazione Progettazione Condivisione Cura

27 Cura e promozione della risorsa affido Nel sistema dei servizi Forte investimento organizzativo sui servizi di tutela minorile (servizi affido; servizi territoriali; servizi specialistici dell area infanzia e genitorialità) Implementazione, diffusione e omogeneità della rete dei servizi sul territorio Forme strutturate e permanenti di coordinamento sul tema dell affido nell ambito regionale, inter-regionale e nazionale Formazione permanente degli operatori e delle equipe multiprofessionali impegnate nella tutela minorile Nella Comunità Locale Promozione della cultura dell accoglienza e della solidarietà tramite iniziative rivolte alla cittadinanza di cui l ente locale si fa promotore Supporto e promozione di esperienze di cittadinanza attiva e di solidarietà in sinergia con il terzo settore, l associazionismo e il volontariato Valorizzazione dell esperienza delle famiglie affidatarie

28 AFFIDO ETEROFAMILIARE ASUR ZT 4,5,6,7 e ATS 8,9,10,11 12,13 Equipe Affido Provinciale

29 Equipe Affido Provinciale L Equipe Affido Provinciale nasce nel 2009 per: Meglio utilizzare le risorse presenti nel territorio; Offrire uno spazio di condivisione e confronto tra operatori dei Servizi Affidi; Ampliare e integrare la collaborazione con le Associazioni del terzo settore.

30 Organizzazione dell Equipe Proviniciale Incontri mensili; Analisi delle domande pervenute alle singole equipe e risorse presenti; Programmazione di interventi di sensibilizzazione; Unificazione della modulistica (protocollo, regolamenti, schede segnalazioni)

31 Finalità del protocollo E.A.P. e Associazioni Sensibilizzazione, informazione e formazione delle famiglie affidatarie; Accompagnare e sostenere le famiglie; Condividere nuove esperienze di accoglienza (Famiglie Professionali, Questa casa è un albergo e Piccoletti ).

32 Ruoli e competenze dell Equipe e delle Associazioni Promozione sul territorio di competenza di una cultura dell affido (Equipe e Associazioni); Pubblicizzazione delle iniziative per il reperimento delle famiglie affidatarie (Equipe e Associazioni); Valutazione delle famiglie (Equipe); Abbinamento (Equipe); Accompagnamento famiglie affidatarie (Associazioni); Sostegno famiglie (Equipe).

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