Un portale semantico per i Beni Culturali

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1 Un portale semantico per i Beni Culturali A. Ciapetti, D. Berardi, A. Donnini, M. Lorenzini, M.E. Masci, D. Merlitti, S. Norcia, F. Piro (Etcware) M. De Vizia Guerriero, O. Signore (CNR W3C Italia) EVA 2011 Florence 4 May 2011

2 Etcware Piccola impresa innovativa Nata nel 2007 da professionisti dell ICT provenienti dal real time (Difesa, SPVC) Esperienze attuali legate alla Pubblica Amministrazione (MIBAC, Università di Tor Vergata, FILAS ) Etcware Srl -

3 CNR W3C Italia CNR-ISTI W3C Italia la voce del W3C in Italia Collegamento tra esigenze nazionali e standard internazionali Trasferimento di tecnologie

4 Il progetto LabC 3.0 Fondi Obiettivi progetto di RSI (Ricerca di Sviluppo Industriale) POR FESR Lazio 2007/2013 Asse I Attività I.1 sviluppo di una piattaforma multimediale web innovativa di tipo 3.0 acquisizione, condivisione e fruizione di contenuti culturali appartenenti al patrimonio storico, paesaggistico e artistico italiano Acquisizione delle informazioni sia da fonti istituzionali che dai fruitori del portale

5 I ruoli dei partner Ricerca (CNR e W3C Italia) Impresa Scouting Contributo ad analisi e progettazione Tecnologie SW Proof of concept Acquisizione di fondi Realizzazione Integrazione Marketing e distribuzione

6 Il progetto LabC Raccogliere l informazione sui beni culturali a partire da una base di utenza generica molto diffusa Trasformarla in informazione scientificamente strutturata, a disposizione sia dell utenza autorevole che di quella generica Informazione automaticamente strutturata in modo semantico, utilizzando strumenti e tecnologie del Semantic Web Navigazione e ricerca dell'informazione testuale classica clusterizzata semantica

7 Caratteristiche del progetto I Laboratori Gli utenti Ambienti specializzati, in cui un insieme insieme di utenti, accomunati da specifiche professionalità o interessi, possono collaborare per inserire informazioni e arricchirle, per poi renderle disponibili alla più vasta comunità di tutti i fruitori del portale Visitatori generici Registrati Esperti Approccio qualificante UGC Semantica Interoperabilità

8 Standard di riferimento CIDOC CRM Core ontology di riferimento Definizione di opportune estensioni Standard nazionali di catalogazione Schede ICCD (in particolare la BDI) Vocabolari e thesauri SKOS

9 Perché CIDOC CRM? export by reduction to CRM concepts CRM import-compatible data structure C transform back CRM-Compatible Form transform into CRM export-compatible data structure B trans form into data import data export data export Local Information System A Local Information System B Materialized Access System D

10 Un esempio di Bene Immateriale in CRM

11 Il mapping (1) Definizione della struttura astratta della scheda ICCD

12 Il mapping (2) Utilizzo della classe E55 Type di CRM per fare riferimento alle entry dei thesauri e dizionari Thesauri e dizionari gestiti da un apposito componente: SKOSware

13 Il mapping (3)

14 Perché SKOS? Standard W3C Ponte tra le applicazioni tradizionali per la gestione di thesauri e dizionari e il semantic Web Rappresentazione non ambigua e condivisa sulla comunità Web Formalmente definito come un ontologia OWL full i cui dati possono essere codificati secondo la sintassi RDF prevedendo la formalizzazione dei concetti in triple

15 SKOSware Piattaforma che consente l amministrazione e la visualizzazione grafica di thesauri in linguaggio SKOS, utilizzati come dizionari di lemmi semantici Libreria che consente la manipolazione dinamica dei concetti SKOS e delle loro proprietà le API sono disponibili in versione Web Service SOAP, Web Service RESTful e localmente

16 SKOSware: architettura Il repository semantico, utilizzato per la memorizzazione dei concetti SKOS (in formato di triple RDF) è Allegrograph 4.2 La business logic delle API per la formulazione delle interrogazioni SKOS è realizzata con query SPARQL standard, indipendenti dal repository Le API sono realizzate come applicazione Java EE standard, e si basano su: framework Struts 2 per la realizzazione della business logic Enunciate per la pubblicazione e la documentazione dei WS e delle interfacce REST

17 Allegrograph Web View e pannello per l esecuzione di query SPARQL Skosware Skosware Web Interface (gestione repository)

18 Conclusioni Scelte innovative grazie alla collaborazione con enti di ricerca Partecipazione attiva degli utenti Informazione resa disponibile secondo il paradigma Linked Open Data Ancora in fase di sviluppo, ma con un componente significativo (SKOSware) praticamente disponibile Il mercato sarà altrettanto innovativo?