Under 25 Tra stili di consumo e trattamenti

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1 Under 25 Tra stili di consumo e trattamenti Progetto Ministeriale Early detention Esperienza della equipe TO 2 nella città di Torino novembre 2013 IVREA Dr.ssa Emanuela Rivela A.S.L. TO 2 Dipartimento Dipendenze 1

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4 Scolarità Liceo scient. Cattaneo Att. Lavor. Cuoco Studente Sit. Legale Tipologia percorso Tipologia percorso famiglia Genitori Studente Studente ENAIP Magazziniere Studente Madre e padre Arti e Mestieri Enaip Termoidraulica Abbandono Studente P.za Fontenesi Abbandono Sc. Alberghiera Studente Autolavaggio Padre Rappresentante Madre e padre P.za Fontenesi Studente Studente Liceo scient. Avogadro Studente Madre

5 Risultati Contatti: 48 Femmine: 6 Maschi: 23 Presa in carico: 29 + Prefettati: 12 Solo genitori: 2 Separati: 20 Uniti: 7 Assenti: 2

6 THC: 16 (55.1%) Cocaina: 8 (27.5%) Alcol (100%) Terapie: 4 Poliabuso: 10 (34.4) MDMA: 4 (13.7%) Cataboliti urinari: 18 Ketamina: 3 (10.3%) Eroina: 3 (10.3)

7 Età media: 17 Abitazione coi genitori o con uno solo dei due: 26 Abitazione da solo: 2 Abitazione con i nonni: 1 Scolarità: 9 Attività lavorativa: 4 Disoccupati:16

8 Non nutro più alcuna speranza per il futuro del nostro popolo, se deve dipendere dalla gioventù superficiale di oggi, perché questa gioventù è senza dubbio insopportabile, irriguardosa e saputa. Quando ero ancora giovane mi sono state insegnate le buone maniere ed il rispetto per i genitori: la gioventù di oggi invece vuole sempre dire la sua ed è sfacciata. Esiodo

9 Sviluppo cognitivo compare il Pensiero ipotetico deduttivo, rappresentato dalla capacità di simbolizzazione e di astrazione durante l adolescenza questi due elementi sono in fase di formazione e di sviluppo continua a prevalere la tendenza a fermarsi al dato concreto e all immediatezza dell esperienza senza una valutazione delle conseguenze delle proprie azioni ed una riflessione sui rischi.

10 Il cervello adolescente Sistema limbico ha raggiunto la sua maturità: è coinvolto nelle funzioni di nutrizione, lotta, fuga, riproduzione e nelle emozioni relative: ira, rabbia, paura, piacere, desiderio. Le cortecce frontale e prefrontale, invece, devono ancora raggiungere il completo sviluppo: sono deputate al controllo degli impulsi, alla regolazione delle emozioni e alla consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni.

11 Il cervello adolescente è sottoposto a disorganizzazione e riorganizzazione fino ai 20 anni circa. Questi cambiamenti rappresentano un processo di selezione di reti neuronali che tende ad ottenere una elaborazione dell informazione più veloce ed efficiente. Dai 20 anni lo sviluppo delle aree frontali e prefrontali è completo R. Pacifico - Unplugged Le dipendenze: Il rischio in adolescenza

12 Le sostanze psicoattive sul cervello Alterano delicati meccanismi neurali ancora immaturi Provocano deficit della memoria e delle funzioni cognitive superiori Tecniche di neuroimmagine hanno dimostrato danni strutturali Riducono la capacità di concentrazione e la assunzione di decisioni Alterano la sfera emotiva e il tono d umore Alterano le percezioni Riducono gli aspetti motivazionali R. Pacifico - Unplugged Le dipendenze: Il rischio in adolescenza

13 Sezioni assiali del tessuto cerebrale in un soggetto che consuma abitualmente eroina inalata (prima fila di immagini) con segni di demielinizzazione della sostanza bianca a livello del cervelletto, della corteccia occipitale e parietale bilateralmente (zone chiare). Nella seconda fila di immagini (segnate dal riquadro) le stesse aree cerebrali evidenziano un peggioramento del quadro clinico con aumento progressivo della demielinizzazione nonostante 6 mesi di astinenza dalla sostanza stupefacente Italian Journal on Addiction Vol. 1 Numero 5-6, Di partimento Politiche Antidroga Presidenza del Consiglio dei Ministri Permanenza di alterazioni cerebrali dopo assunzione di droghe anche dopo un periodo di cessazione dell uso: il contributo del neuroimaging Giada Zoccatelli1,3, Franco Alessandrini1,3, Giovanni Serpelloni2, Claudia Rimondo3,4, Catia Seri3,4, Andrea Fede

14 Italian Journal on Addiction Vol. 1 Numero 5-6, Di partimento Politiche Antidroga Presidenza del Consiglio dei Ministri Permanenza di alterazioni cerebrali dopo assunzione di droghe anche dopo un periodo di cessazione dell uso: il contributo del neuroimaging Giada Zoccatelli1,3, Franco Alessandrini1,3, Giovanni Serpelloni2, Claudia Rimondo3,4, Catia Seri3,4, Andrea Fede A sinistra: mappa colorimetrica mediante tecnica di MRS della concentrazione metabolica di Glx e Cr a livello della ACC in un ragazzo di 17 anni dipendente da eroina inalata. La zona in blu corrisponde al punto più carente di Glx/Cr (< 0.04 ppm). A destra: mappa della concentrazione metabolica di Glx/Cr in un ragazzo di pari età non consumatore di eroina.

15 Rappresentazione tridimensionale della mappa di spessore corticale dell emisfe ro destro e sinistro. La mappa mostra il grado di spessore della corteccia in adolescenti che fanno uso di cannabis. La scala colorimetrica a destra dell immagine indica, in millimetri, lo spessore nelle diverse aree. Le zone blu corrispondono alle aree cerebrali con più ridotto spessore (aree temporo-mesiali indicate dalla freccia). La perdita di tessuto corticale in queste aree causa deficit nella capacità di memorizzazione e di apprendimento. Fonte: Unità di neuroscienze Verona, 2010 (work in progress).

16 Scoperta ed esplorazione di sensazioni rese accessibili da una nuovo modo di vivere la propria identità Percezione di controllo Fuga come strategia per risolvere problemi e disagi della quotidianità, con il compimento di azioni rischiose che permettono di non affrontare la realtà e provare col rischio emozioni forti al fine di eliminare ansia, incertezza e paura.

17 Adolescenza e rischio La tendenza a rischiare degli adolescenti può essere caratterizzata da un atteggiamento di ricerca di sensazioni forti, nuove e coinvolgenti, connesse alla disponibilità e curiosità a correre rischi fisici, sociali, legali con scarsa o totale assenza di consapevolezza delle conseguenze ad essa legate. La modalità di pensiero onnipotente, tipica della fase adolescenziale, porta a credere di poter controllare i propri comportamenti, qualunque essi siano. È presente in tale convinzione un paradosso: il pensare di essere in grado di controllare una perdita di controllo. S. Bonino Il fascini del rischio negli adolescenti

18 Comportamenti di opposizione ai modelli degli adulti, anche attraverso la messa in atto di comportamenti rischiosi e contrari a quelli desiderati da essi per soddisfare la propria esigenza di differenziazione Identificazione con la cultura giovanile per accedere al gruppo dei pari

19

20 Rischio da riscus = tagliare Fattori di rischio: Carenza o mancanza dell attività educativa dei genitori (negligenza, omissione di sorveglianza, abusi o violenze in famiglia) Adozione di modelli di comportamento fondati sulla violenza e appartenenza a un giro di amici deviante Assenza di sostegno o strutture per attività nel tempo libero Basso livello d istruzione scolastica o abbandono precoce S. Bonino Il fascini del rischio negli adolescenti

21 Le funzioni (anche) positive del rischio, che consentono di raggiungere lo sviluppo dell identità sono: Assunzione di comportamenti tipici dell adulto Identificazione di se stesso come adulto e differenziazione di se stesso Affermazione e sperimentazione di sé e delle nuove possibilità fisiche, psichiche e relazionali Protezione della propria vulnerabilità attraverso sfide Trasgressione e superamento dei limiti imposti dalle regole del mondo adulto per affermare in modo forte la propria indipendenza e capacità decisionale

22 Ecco le funzioni del rischio legate alla partecipazione e alla ridefinizione delle relazioni sociali: I comportamenti a rischio costituiscono, per la loro concretezza e visibilità, un modo per vivere la propria identità e presentarla al gruppo al fine di ottenere riconoscimento, reputazione e popolarità I riti di legame e di passaggio creano un vincolo con i coetanei attraverso ripetizione, ridondanza ed esagerazione Emulazione e competitività rappresentano un modo per agire secondo le regole del gruppo ma anche per affermarsi L esplorazione delle reazioni degli adulti, serve per verificarne l interesse ed appurare i limiti S. Bonino Il fascini del rischio negli adolescenti

23 Condotte di rottura Inversione della condotta: il ragazzo ha comportamenti femminili quali scarificazioni e disturbi del comportamento alimentare Precocità: comparsa prima dei 15 anni Numero: associazioni quali, fumo, alcol, guida pericolosa Intensità: guida in stato di ebbrezza dopo furto dell auto dei genitori Ripetitività: esistere attraverso la ripetizione di un atto D. Brambilla Il lavoro clinico tra adulti e adolescenti

24 GIOVANI E VIOLENZA, CH

25 Fattori di Protezione Famiglia Scuola Comunita Fattori individuali Potenziare fattori di protezione D. Brambilla Il lavoro clinico tra adulti e adolescenti

26 I fattori protettivi, che solo da pochi anni hanno ricevuto attenzione scientifica, vengono definiti sia come situazioni che diminuiscono la probabilità di coinvolgimento nel rischio, sia come fattori che ne riducono i danni, sia come elementi che influenzano i fattori ambientali Si preferisce parlare, più che di fattori protettivi, di resistenza (resilience) per indicare il risultato della negoziazione fra individuo e ambiente che permette un ottimale livello di adattamento. D. Brambilla Il lavoro clinico tra adulti e adolescenti

27 Ambiente Tempi Figure professionali

28 Alleanza terapeutica Gunderson (2000) Alleanza contrattuale: accordo iniziale sui fini del trattamento e sui rispettivi ruoli per il raggiungimento Alleanza di rapporto: il terapeuta diviene sensibile e il paziente si sente compreso Alleanza di lavoro: paziente e terapeuta lavorano insieme

29 Percorso terapeutico Colloquio con i genitori Incontri di gruppo Colloquio con il ragazzo Controllo cataboliti urinari Incontri individuali

30 Autobiografia Gruppo genitori Esperienza di gruppo (espressione corporea) Esperienza di gruppo (espressione verbale) Restituzione Conclusione

31 Invio - accompagnamento ad altri Servizi Ser.D NPI DSM Associazioni Servizio Sociale

32 ASL TO 4 in particolare Elena Zumaglino Marina Cortese, Erica Maltempi, Cinzia Arvieri, Luciana Pelloni Martini, Fulvia Fiorentino

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