Consorzio Cavalcare in Umbria Umbria Riding. CONSORZIO CAVALCARE IN UMBRIA UMBRIA RIDING Disciplinare operativo.

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1 CONSORZIO CAVALCARE IN UMBRIA UMBRIA RIDING Disciplinare operativo. Premessa Il presente disciplinare allegato al Regolamento Interno del Consorzio Cavalcare in Umbria Umbria Riding costituisce la linea guida, per la gestione della organizzazione delle attività di avviamento all equitazione e del trekking a cavallo promosso nell ambito delle attività del Consorzio stesso. Tali linee guida sono obbligatorie e devono pertanto essere applicate rigorosamente per quanto riguarda le attività commercializzate attraverso il Consorzio. L applicazione del presente regolamento è facoltativo nelle attività di turismo equestre commercializzate direttamente dalle aziende aderenti. Tutte le attività svolte dovranno essere condotte impostando l organizzazione in funzione della sicurezza, della qualità dell organizzazione e sulla scelta di percorsi ecologicamente integri. La sicurezza riguarderà sia i cavalli che i cavalieri, evitando di creare situazioni di pericolo, ed agendo sempre con grande cautela. Un viaggio come una semplice passeggiata, dovrà necessariamente contenere interessi naturalistici, ambientali e paesaggistici, o in ogni modo interessi culturali o enogastronomici. Si dovrà tenere conto altresì anche degli altri utilizzatori per garantire la fruibilità in sicurezza del prodotto anche agli accompagnatori e/o familiari dei cavalieri. A tale fine il Consorzio si doterà di una struttura tecnica di valutazione ( Commissione composta dai 3 ai 4 elementi ). Potranno aderire al consorzio : A) Centri equestri B) Centri non equestri ( in genere strutture ricettive quali Agriturismi, alberghi, B& B ecc.); Pag.1

2 I CENTRI EQUESTRI saranno suddivisi in due categorie : 1) quelli che mettono a disposizione cavalli; 2) quelli che mettono a disposizione strutture soltanto per appoggio e/o ospitalità cavalli; I centri equestri come sopra suddivisi saranno iscritti se, a parere insindacabile della Commissione tecnica, presenteranno le seguenti caratteristiche: A) Cavalli ben tenuti ( anche quelli non a disposizione degli utenti ), sani, con ogni documentazione di legge soddisfatta ecc; B) Servizi idonei ( Reception, spazi comuni di ospitalità, servizi igienici ecc. ) e cura generale delle strutture e del luogo ( accessi, verde, illuminazione ecc ) ; C) Buona manutenzione di selleria e finimenti; D) Box, poste, recinti e paddock, ben tenuti e nella massima sicurezza e benessere per i cavalli; E) Quadri tecnici ( guide, istruttori ecc.) con accettabile proprietà di lingue straniere ( ovviamente per chi ospita utenti stranieri ); I CENTRI NON EQUESTRI, per l ospitalità cavalli, dovranno avere le stesse caratteristiche di cui al punto D); ovviamente non dovranno avere le suddette caratteristiche se si limitano alla sola ricettività ed ospitalità per i cavalieri; PERCORSI I Centri equestri, al momento della prenotazione degli utenti, dovranno chiedere e compilare una scheda tecnica con le caratteristiche fisiche e tecniche dei cavalieri per tarare i Percorsi e le doti tecniche dei cavalli da mettere a disposizione ed altre esigenze particolari ( particolarmente quelle legate alla alimentazione degli utenti e dei loro accompagnatori); Pag.2

3 Saranno particolarmente valutate iniziative, dei singoli Centri, per un soggiorno soddisfacente per gli accompagnatori dei cavalieri; Il CONSORZIO dovrà formare i propri quadri tecnici ( guide, istruttori ecc. ) sia per omogeneità tecnica dei propri quadri sia per aumentare le attività economiche dello stesso formando quadri tecnici anche esterni alla organizzazione consortile. Per fare ciò occorre creare una struttura Consortile sul modello Natura a cavallo, Engea, Fiamma ecc. Il CONSORZIO tratterà forme di Assicurazioni per le esigenze dei propri soci e delle esigenze del Consorzio stesso: L assistenza veterinaria, la mascalcia ed il trasporto equino, d emergenza ed itinerante, verranno trattate dal Consorzio con le Ass.ni dei Veterinari, dei Maniscalchi e degli autotrasportatori Umbri. Art. 1 Il CdA del Consorzio nomina un Comitato Tecnico costituito da tre-quattro persone qualificate incaricate di verificare i requisiti delle strutture associate sia per quanto riguarda gli aspetti infrastrutturali che per quanto riguarda la preparazione e la idoneità professionale del personale addetto. Il Comitato Tecnico ha altresì il compito di valutare gli itinerari oggetto dell attività Consortile e di attribuire ad ognuno la classificazione in base alla difficoltà del percorso. I livelli di difficoltà previsti sono i seguenti: 1 livello (facile), 2 livello (medio), 3 livello (per esperti). Pag.3

4 Art. 2 Le strutture Consorziate devono garantire una copertura assicurativa adeguata a fronte dei rischi inerenti le attività svolte e promosse dal Consorzio, anche tramite convenzioni stipulate dal Consorzio stesso Art. 3 I cavalieri dovranno sottoscrivere prima della partenza una dichiarazione inerente la propria esperienza di turismo equestre, compilando un questionario identico per tutti i centri. Al termine i cavalieri dovranno compilare un questionario per valutare la qualità del servizio ed il livello di soddisfazione rispetto all itinerario, sia dal punto di vista logistico, sia dal punto di vista del gradimento paesaggistico culturale Art. 4 Gli itinerari oggetto dell attività del Consorzio devono rispondere ai principi di seguito descritti. ORGANIZZAZIONE PER UNA TRATTA: 1. DIVULGAZIONE: Le informazioni attinenti alle attività svolte dai Centri, dovranno essere dettagliate, specificando i servizi offerti, il prezzo ed il grado di difficoltà dei percorsi (Facile, Medio, Per esperto). 2. COSTRUZIONE E SVOLGIMENTO DI UNA TRATTA GIORNALIERA: si dovrà effettuare senza mettere a repentaglio l incolumità di cavalli e cavalieri, evitando situazioni di pericolo e considerando le condizioni dei binomi. Gli itinerari dovranno essere tracciati ed i partecipanti vi si dovranno attenere per evitare possibili problemi, rispettando categoricamente le indicazioni fornite dalle guide o dagli accompagnatori. E assolutamente vietato ai cavalieri assumere comportamenti che possano mettere in difficoltà i compagni di viaggio: la guida decide l andatura in ogni tratto del percorso e le modalità operative per superare ostacoli e punti critici, come ad esempio un guado o un ponte. In Pag.4

5 particolare in determinati percorsi potrà essere obbligato il passaggio a terra dei cavalieri con il cavallo a mano, in virtù del livello dei cavalieri partecipanti. 3. TEMPI DI PERCORRENZA GIORNALIERA: l itinerario, specialmente se di più giorni, dovrà assicurare ai clienti il giusto confort, prevedendo soste per il ristoro e per i pasti principali, dando anche ai cavalli la possibilità di recuperare organizzando il trasferimento di acqua di abbeveraggio e fieno. Come indicazione generale le ore di sella non dovrebbero superare le 6-7 ore giornaliere e/o chilometri di distanza, parametri che possono subire variazione in seguito ad eventi imprevisti che possono indurre a modificare il percorso nel tracciato e nella durata, in virtù del livello dei cavalieri partecipanti, a insindacabile giudizio della guida. Regole generali. a) Il supporto di personale qualificato per la corretta preparazione di cavalli e cavalieri è indispensabile nelle escursioni all'aperto. b) Possono affrontare uscite all'aperto, fuori dal centro ippico, solo i cavalieri capaci di gestire in totale autonomia il cavallo purché accompagnati da guide esperte e riconosciute; c) Tutti coloro che si relazionano con il cavallo e desiderano vivere le emozioni di un trekking, devono considerare la sicurezza come requisito prioritario. Verifiche prima della partenza da parte delle aziende aderenti Qualora i cavalieri usino i cavalli dell azienda organizzatrice La guida equestre al servizio delle attività consortili deve: 1) Verificare con cura lo stato di tutto l'equipaggiamento sia per il cavallo che per il cavaliere. 2) Verificare in campo l'esperienza dei cavalieri e valutarne l'idoneità a partecipare all'escursione. Pag.5

6 3) Se il numero di binomi è superiore a 6 è buona norma che la guida si faccia supportare da uno o più accompagnatori esperti (un accompagnatore ogni 6 binomi è la condizione ottimale in caso di infortuni o situazioni critiche). 4) La guida potrà decidere il numero dei binomi al seguito in virtù: a) Del percorso b) Del livello dei cavalieri partecipanti 5) Illustrare l'intero percorso a tutti i cavalieri ritenuti idonei all'escursione, evidenziando eventuali punti critici, quali, ad esempio, tratti difficili che devono essere percorsi da terra con il cavallo a mano. 6) Prima di partire verificare la salute complessiva di tutti i cavalli, lo stato ottimale dei loro piedi, scalzi o ferrati. 7) Per quanto non previsto dal presente disciplinare si rimanda al parere insindacabile della commissione dei tecnici del percorso. Pag.6

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