DENOMINAZIONE DELLA SCUOLA DI DOTTORATO DI RICERCA SCIENZE DELLA PIANTA E TECNOLOGIE PER L'AMBIENTE
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- Marilena Marrone
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1 SCUOLA DI DOTTORATO DI RICERCA CICLO XXVIII DENOMINAZIONE DELLA SCUOLA DI DOTTORATO DI RICERCA SCIENZE DELLA PIANTA E TECNOLOGIE PER L'AMBIENTE COORDINATORE DELLA SCUOLA IPPOLITO Antonio INDIRIZZI AFFERENTI ALLA SCUOLA Indirizzo: GENETICA E Coordinatore Responsabile: BLANCO Antonio Indirizzo: GESTIONE E Coordinatore Responsabile: GENTILE Francesco Indirizzo: PRODUZIONI Coordinatore Responsabile: RUBINO Pietro Indirizzo: PROTEZIONE Coordinatore Responsabile: IPPOLITO Antonio COLLEGIO DEI DOCENTI DELLA SCUOLA Cognome Nome Dipartimento S.S.D. Indirizzo BLANCO Antonio Dip. Scienze del DE GIOVANNI Claudio Dip. Scienze del GADALETA Agata Dip. Scienze del
2 MONTEMURRO Cinzia Dip. Scienze del PASQUALONE Antonella Dip. Scienze del PAVAN Stefano Dip. Scienze del PIGNONE Domenico Istituto di Genetica vegetale RESTA Paolo Dip. Scienze del RICCIARDI Luigi Dip. Scienze del SIMEONE Rosanna Dip. Scienze del SONNANTE Gabriella Istituto di Genetica vegetale AGR/15 GENETICA E GENETICA E GENETICA E BRIASSOULIS DEMETRES AGRICULTURAL ENGINEERING DEPARTMENT GESTIONE E CLODOVEO Maria Lisa Dip. Scienze DE BONI Annalisa Dip. Scienze AGR/15 GESTIONE E AGR/01 GESTIONE E
3 GENTILE Francesco Dip. Scienze IMMIRZI BARBARA ISTITUTO DI CHIMICA E TECNOLOGIA DEI POLIMERI LAFORTEZZA Raffaele Dip. Scienze MILILLO Fabio Dip. Scienze PANTALEO Antonio Dip. Scienze AGR/08 GESTIONE E GESTIONE E AGR/05 GESTIONE E AGR/08 GESTIONE E AGR/06 GESTIONE E POLEMIO MAURIZIO ISTITUTO DI RICERCA PER LA PROTEZIONE IDROGEOLOGICA (IRPI) GESTIONE E ROMA Rocco Dip. Scienze RUSSO Giovanni Dip. Scienze SANESI Giovanni Dip. Scienze AGR/01 GESTIONE E AGR/10 GESTIONE E AGR/05 GESTIONE E SCARASCIA MUGNOZZA Giacomo Dip. Scienze AGR/10 GESTIONE E
4 TRISORIO LIUZZI Giuliana Dip. Scienze AGR/08 GESTIONE E VOX Giuliano Dip. Scienze CAMPOSEO Salvatore Dip. Scienze CAZZATO Eugenio Dip. Scienze CUCCI Giovanna Dip. Scienze DE LUCIA Barbara Dip. Scienze DE MASTRO Giuseppe Dip. Scienze FERRARA Giuseppe Dip. Scienze MANCINI Leonardo Dip. Scienze MASTRORILLI Marcello Unità di Ricerca per i Sistemi Colturali degli Ambienti Caldoaridi AGR/10 GESTIONE E AGR/03 PRODUZIONI AGR/02 PRODUZIONI AGR/02 PRODUZIONI AGR/04 PRODUZIONI AGR/02 PRODUZIONI AGR/03 PRODUZIONI AGR/04 PRODUZIONI PRODUZIONI MONTEMURRO Pasquale Dip. Scienze AGR/02 PRODUZIONI PALASCIANO Marino Dip. Scienze AGR/03 PRODUZIONI
5 RUBINO Pietro Dip. Scienze SANTAMARIA Pietro Dip. Scienze SERIO Francesco Istituto di Scienze delle Produzioni alimentari SIGNORE Angelo Dip. Scienze ADDANTE Rocco Dip. Scienze del AMENDUNI Mario Dip. Scienze del AGR/02 PRODUZIONI AGR/04 PRODUZIONI PRODUZIONI AGR/04 PRODUZIONI AGR/11 PROTEZIONE BRUNO Giovanni, Luigi Dip. Scienze del Boscia Donato unità organizzativa di supporto di Bari CARIDDI Corrado Dip. Scienze del CICCARESE Franco Dip. Scienze del DE LILLO Enrico Dip. Scienze del PROTEZIONE AGR/11 PROTEZIONE
6 DE MICCOLIS ANGELINI Rita Milvia Dip. Scienze del FARETRA Francesco Dip. Scienze del GALLITELLI Donato Dip. Scienze del IPPOLITO Antonio Dip. Scienze del MASCIA Tiziana Dip. Scienze del NIGRO Franco Dip. Scienze del POLLASTRO Stefania Dip. Scienze del PORCELLI Francesco Dip. Scienze del AGR/11 PROTEZIONE SAVINO Vito Nicola Dip. Scienze del Saldarelli Pasquale unità organizzativa di supporto di Bari TARASCO Eustachio Dip. Scienze del PROTEZIONE AGR/11 PROTEZIONE
7 OBIETTIVI FORMATIVI COMUNI A TUTTI GLI INDIRIZZI CHE FANNO CAPO ALLA SCUOLA Gli obiettivi formativi della Scuola tengono conto del ritmo sempre crescente di innovazione di processo e di prodotto in agricoltura e della necessità di fornire al Dottore di ricerca quel bagaglio di conoscenze che gli consenta, da un lato, di operare intervenendo direttamente nei processi produttivi e ambientali, dall altro di analizzare ed interpretare criticamente i complessi fenomeni evolutivi che regolano un sistema agricolo e agroindustriale competitivo e moderno. La formazione tende a privilegiare la valorizzazione dei territori e delle produzioni che per ragioni climatiche, ma anche storiche e culturali, appartengono all ambiente mediterraneo. Tuttavia, essa è fortemente orientata sia verso la costruzione di concezioni metodologiche e logiche modificate dalla esperienza scientifica, sia a quel complesso di circostanze che configurano il sistema economico di una società moderna, dove vi è l'esigenza di governare l'interazione tra il sistema antropico (uomo e sistemi tecnologici) e le risorse ambientali. Questi obiettivi sono perseguiti attraverso corsi, seminari, periodi di studio all'estero o stage presso enti di ricerca pubblici e/o privati e attività di ricerca, al fine di formare un Dottore di ricerca con competenze necessarie per esercitare attività di alta qualificazione e di affrontare con un approccio multidisciplinare e metodologie innovative le seguenti aree tematiche: a) PRODUZIONI : gestione delle tecniche agronomiche per ridurre l'impatto sull'ambiente e migliorare la qualità dei prodotti; tecniche di aridocoltura e razionale impiego di limitate risorse idriche e di acque non convenzionali; comportamento eco-fisiologico e caratterizzazione di specie vegetali; tecniche di propagazione per il miglioramento della produzione vivaistica; valorizzazione agronomica di biomasse; gestione biologica e sostenibile dei sistemi colturali; coltivazioni senza suolo. b) PROTEZIONE : problematiche della prevenzione e della difesa delle colture e delle produzioni vegetali, anche in post-raccolta, da stress di natura biotica e abiotica e degli aspetti legislativi ad esse collegati; metodiche avanzate per la diagnosi, la identificazione e la differenziazione biologica e molecolare degli agenti di stress biotico; tecniche di risanamento e conservazione in sanità del materiale di propagazione vegetale; tecnologie utili per la difesa biologica-integrata delle piante e delle relative produzioni attraverso l uso di prodotti fitosanitari, di mezzi alternativi di lotta e di tecniche d ingegneria genetica. c) GENETICA E : basi genetiche e molecolari di caratteri qualitativi e quantitativi; metodologie di miglioramento genetico delle piante coltivate; salvaguardia e valorizzazione delle risorse genetiche vegetali; biotecnologie genetiche avanzate per il miglioramento delle produzioni vegetali; la caratterizzazione, valorizzazione e rintracciabilità genetica e
8 molecolare delle produzioni tipiche e tradizionali. d) GESTIONE E : gestione integrata dei bacini idrografici; difesa del suolo nel territorio agricolo e forestale; uso di energie da fonti rinnovabili; sviluppo e l introduzione di biomateriali nel settore agricolo; lotta contro la desertificazione; pianificazione e progettazione sostenibile delle strutture e del territorio per la produzione e gestione delle risorse agroforestali; ecologia del paesaggio; accrescimento della biodiversità nella stabilità ambientale. A tutti i dottorandi è fornita una base scientifica comune di conoscenze e, dal secondo anno, una specializzazione nell ambito dei diversi indirizzi di ricerca, con alta formazione nelle diverse tematiche di interesse della Scuola. Al termine del dottorato, il Dottore di ricerca avrà acquisito conoscenze di base e applicative relative alla ottimizzazione delle produzioni vegetali e alla gestione e valorizzazione dei sistemi agroforestali in un'ottica eco-sostenibile. PROGRAMMI FORMATIVI DETTAGLIATI, LORO ARTICOLAZIONE E DURATA Le attività di formazione si articolano in attività didattiche e di ricerca. Le attività didattiche comprendono insegnamenti avanzati, corsi monografici, addestramenti individuali e di gruppo, nonché partecipazioni a scuole nazionali ed internazionali. Il corso ha durata triennale ed è articolato in 6 semestri, dei quali i primi 2 riservati a discipline di base e alla definizione del piano di studio e del tema di ricerca, gli altri 4 a temi più specifici dei singoli indirizzi e all attività di ricerca. I corsi comuni saranno svolti nel primo anno: "Lingua inglese" (intermediate e advanced) (30 ore); "Statistica e metodologia sperimentale in agricoltura"(30 ore); "Sicurezza e gestione dei laboratori" (10 ore), "Management della ricerca e comunicazione scientifica" (10 ore). Nell articolazione della Scuola e, in particolare, per le attività da sviluppare nei vari indirizzi proposti, il Consiglio della Scuola ha considerato le competenze scientifiche, didattiche e tutoriali disponibili ed in grado di fornire ai dottorandi, con una costante guida, tutte le conoscenze teoriche e sperimentali, di taglio moderno e di respiro internazionale, atte al raggiungimento di una preparazione di elevata qualificazione per il loro futuro inserimento nel mondo del lavoro: PRODUZIONI Le ore di didattica e di ricerca per l'indirizzo in "Produzioni vegetali" saranno concentrate e suddivise nei primi due anni (80 ore il primo anno e 20 ore il secondo anno), includendo lezioni teorico-pratiche inerenti lo studio di Tecnologie ecosostenibili ed innovative per le produzioni vegetali ed il diserbo e studi di ecofiliologia. GENETICA E Lezioni teorico-pratiche di Metodologie innovative per il miglioramento genetico delle piante coltivate e prevalente attività di laboratorio su Genetica
9 molecolare vegetale (80 ore nel primo anno II semestre) divise per moduli corrispondenti ai percorsi formativi. PROTEZIONE Lezioni teorico-pratiche inerenti la Patologia vegetale e la Protezione delle colture da svolgersi come Corsi di base (80 ore), nel secondo semestre del primo anno, e come Didattica di approfondimento (20 ore) nel primo semestre del secondo anno. GESTIONE E L attività didattica è distinta in teorica (corsi con didattica frontale, successivo approfondimento individuale, seminari, etc.) e pratica (esercitazioni nei laboratori). L'attività didattica di indirizzo (100 ore nel II semestre del primo anno e 40 ore nel primo semestre del II anno) sarà organizzata in moduli che affronteranno tematiche riguardanti la Gestione integrata dei bacini idrografici, materiali ed impianti per costruzioni rurali, l uso di energie da fonti rinnovabili, la gestione e valutazione economica dei sistemi agro-forestali e la selvicoltura ed ecologia del paesaggio. Il Dottorando potrà inserire nel proprio piano di studio corsi esterni al Dottorato di ricerca. L attività di ricerca si concretizza nella elaborazione e nella esecuzione di un progetto di ricerca su un argomento originale. Il percorso formativo viene seguito da uno o più docenti, interni al Collegio dei docenti di ciascun dottorato o esterni, purché di riconosciuta e comprovata competenza scientifica. L'attività è integrata da seminari affidati ad esperti dei vari settori e da eventuali soggiorni di studio all'estero presso strutture scientifiche di eccellenza. MODALITA' DI FREQUENZA Durante l'anno accademico, ogni allievo deve essere coinvolto in almeno 1500 ore di attività. La didattica non dovrà superare il 10-15% dell impegno complessivo. Nel primo anno sono previste 80 ore di didattica frontale comune a tutti i dottorati (si veda il punto 13.2) e ore per eventuale ripianamento debiti; le restanti ore (rispettivamente di didattica e ricerca) saranno differenziate per indirizzo e per anno nel seguente modo: PRODUZIONI I anno: 80 ore didattica strutturata comune + 80 ore didattica di indirizzo ore di attività di ricerca II anno: 20 ore didattica di indirizzo ore attività di ricerca. L'ultimo anno sarà dedicato esclusivamente ad attività di ricerca. GENETICA E I anno: 80 ore didattica strutturata comune + 80 ore didattica di indirizzo ore attività di ricerca
10 II anno: 50 ore didattica di indirizzo ore attività di ricerca L'ultimo anno sarà dedicato esclusivamente ad attività di ricerca. PROTEZIONE I anno: 80 ore didattica strutturata comune + 80 ore di didattica di indirizzo di base ore attività di ricerca; II anno: 20 ore di didattica di approfondimento di indirizzo ore attività di ricerca; L'ultimo anno sarà dedicato esclusivamente ad attività di ricerca. GESTIONE E I anno: 80 ore didattica strutturata comune ore didattica di indirizzo ore attività di ricerca; II anno: attività didattica di indirizzo per 40 ore e di ricerca per 1460 ore; L'ultimo anno sarà dedicato esclusivamente ad attività di ricerca. I corsi formativi del primo anno prevedono la frequenza obbligatoria. Per tutti i quattro indirizzi della scuola l ultimo anno sarà dedicato esclusivamente ad attività di ricerca e ad eventuali attività seminariali. L'allievo dovrà compilare il Registro delle attività, facendolo controfirmare dal suo docente guida. Il docente guida e il coordinatore dell'indirizzo devono esaminare e comprovare il "Riepilogo mensile delle attività svolte dall'allievo". Per l ammissione all esame finale, il dottorando, oltre a preparare la sua tesi di dottorato, dovrà sviluppare una serie di attività: presentare lavori a convegni nazionali ed internazionali, partecipare a progetti di ricerca, a scuole estive e tenere seminari sulle proprie ricerche in sedi universitarie; inoltre, ciascun dottorando, per poter essere ammesso all esame finale, deve avere prodotto nel triennio almeno 1 pubblicazione scientifica su rivista ISI/SCOPUS. La responsabilità dell organizzazione delle attività della Scuola di dottorato è assunta direttamente dal Collegio dei docenti, il quale interviene nel controllo e nella gestione della frequenza dello studente presso il Dipartimento e le strutture universitarie e di ricerca esterne frequentate dallo studente. Il Collegio definisce gli impegni di tipo seminariale, la frequenza di corsi e scuole e la partecipazione a convegni ed incontri. Il Collegio può provvedere all organizzazione di ulteriore attività di supporto per i dottorandi, mirata alla partecipazione ad attività di stage presso aziende private, laboratori e centri di ricerca allo scopo di instaurare rapporti e collegamenti con il mondo del lavoro. Il collegio della Scuola e i Collegi d'indirizzo provvederanno alla organizzazione di sei cicli di seminari che saranno tenuti da docenti ed esperti stranieri ed italiani. I dottorandi sono incentivati a recarsi presso Università ed Enti di ricerca stranieri per svolgere parte delle loro attività per un periodo non superiore a 18 mesi. In questi casi uno dei due docenti co-tutor può essere ricercatore straniero. La presenza di docenti stranieri per lezioni, seminari e co-tutoraggio è subordinata alla disponibilità di fondi del dottorato per coprire le spese.
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