STATUTO DELL ASSOCIAZIONE ECCLESIA

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1 ALLEGATO A) STATUTO DELL ASSOCIAZIONE ECCLESIA Art. 1 Denominazione e sede E costituita l associazione denominata "ECCLESIA". L associazione è non riconosciuta ed opera come organizzazione di volontariato nel rispetto della Legge 266/1991 e della Legge Regionale del Veneto 40/1993. L associazione ha la sede in Verona (VR) Piazza Vescovado 7. L eventuale variazione di indirizzo non comporta modifica statutaria. Art. 2 Scopo L'associazione non ha scopo di lucro anche indiretto, è democratica, apartitica e apolitica ed ha finalità esclusivamente umanitarie e di solidarietà cristiana. E costituita da persone fisiche che volontariamente, e quindi spontaneamente, a titolo personale e gratuito, prestano la loro opera necessaria per le finalità dell associazione della quale ne condividono lo spirito, collaborando e cooperando altresì alla divulgazione della religione cattolica desiderosi di tradurre in impegno concreto il loro senso morale e civile. Essa opererà nel territorio della Diocesi di Verona. Art. 3 Finalità L associazione ha le seguenti finalità: 1- promuovere attività di collaborazione nelle Parrocchie, nelle cooperative sociali, negli enti con finalità sociali e nei Centri riconosciuti dalla Diocesi, secondo le necessità delle varie Parrocchie con particolare riguardo all assistenza ai giovani, agli anziani, ai poveri ed agli emigrati ed emarginati, nonché per la salvaguardia e la cura degli edifici sacri e loro pertinenze e di quanto in essi contenuto; 2- sviluppare i valori di partecipazione, solidarietà e corresponsabilità con proposte di impegno ed azioni concrete a sostegno delle finalità della divulgazione dei principi della religione cattolica, nella istruzione e divulgazione del Vangelo e nella Sua professione nella vita pratica civile; 3- sviluppare la partecipazione alle attività ecclesiali, culturali e di semplice divertimento delle comunità parrocchiali e religiose con particolare riferimento al recupero dei giovani e alla cura degli anziani; 4- ricercare momenti formativi di sostegno e di recupero spirituale; 5- sollecitare lo spirito di servizio ai fratelli in Cristo attraverso attività pratiche di realizzazione quali: assistenza morale e se necessario materiale agli ammalati, agli handicappati, ai bambini, ai giovani, agli sposi e alle comunità religiose nonché alle famiglie intese nel senso specifico in cui sono descritte nella Bibbia come nucleo primario della società Cristiana. L associazione mantiene ed estende i contatti con enti, aziende ed ambienti di lavoro mediante delegati opportunamente scelti, i quali, sensibili ai problemi inerenti alle finalità dell associazione, provvedono alla diffusione dello spirito cristiano e alla promozione dell attività sociale. 1

2 L associazione potrà compiere qualsiasi operazione ritenuta opportuna per il conseguimento delle finalità sociali nel rispetto del contenuto e dello spirito della Legge 266 del Art. 4 Associati Sono associati ordinari, oltre alle persone fisiche che hanno sottoscritto il presente atto costitutivo, le persone fisiche che, a seguito di ammissione deliberata dagli organi direttivi della associazione, ne condividano e ne accettino finalità e modi di attuazione dando la propria disponibilità personale per l attuazione pratica. Sono associati sostenitori le persone fisiche che ne condividono idealmente le finalità, senza dover necessariamente partecipare alla vita dell associazione. Sono associati onorari le persone fisiche che per particolari benemerenze nei confronti dell attività dell associazione sono reputati tali con deliberazione del Consiglio Direttivo. Gli associati onorari non hanno alcun obbligo nei confronti della associazione. Le ammissioni avvengono per delibera del Consiglio Direttivo a maggioranza assoluta dei presenti, su domanda scritta degli interessati che dovranno dichiarare le possibilità di disponibilità gratuita nell attività operativa. Gli aspiranti ad associarsi devono, all atto della domanda scritta di iscrizione, dichiarare di conoscere i principi e le finalità statutarie e, dopo aver sottoscritto la volontà di accettarli e di condividerli, impegnarsi a partecipare a titolo spontaneo, gratuito e personale alle attività promosse dall associazione e a non svolgere, anche in altri contesti, attività in contrasto con i principi e le finalità dello Statuto. Gli associati ordinari e sostenitori al momento dell iscrizione devono versare la quota di iscrizione o quella annuale stabilita dal Consiglio Direttivo. A norma dell art. 4 della Legge 266/91 tutti gli associati ordinari beneficiano di una copertura assicurativa contro gli infortuni, nonché per la responsabilità civile nei confronti di terzi quando prestano la loro attività a favore dell'associazione. La quota non è trasferibile, non è rivalutabile o cumulabile e non dà diritto alcuno al patrimonio sociale o a utili. Art. 5 Decadenza, esclusione, rinuncia La decadenza e/o l esclusione da associato è deliberata dal Consiglio Direttivo, dopo aver sentito le ragioni dell associato, il quale avrà dieci giorni di tempo per contro dedurre alle contestazioni, e, nel caso sia stato interpellato, il Collegio dei Probi Viri. Tale deliberazione verrà presa a maggioranza dei componenti il Consiglio Direttivo, dopo aver invitato l associato a produrre le proprie giustificazioni e solo dopo che sia trascorso il tempo concesso qualora non siano intervenute controdeduzioni, nei casi in cui l associato non ottemperi alle disposizioni del presente statuto o alle delibere legittimamente adottate dagli Organi dell associazione o abbia perduto i requisiti richiesti per l ammissione, arrechi in qualunque modo un danno morale o materiale all associazione o fomenti in seno ad essa disordini o dissidi, nonché in caso di morosità protrattasi per un anno o di morte. Ciascun iscritto può recedere in qualunque momento dall associazione presentando comunicazione scritta. 2

3 Chi recede, è escluso o decaduto dall associazione per qualsiasi motivo, non ha diritto alcuno sul patrimonio della stessa. Art. 6 Associato onorario L assemblea può conferire la qualifica di associato onorario alle persone che, per l'attività svolta a favore della associazione, abbiano ottenuto particolari benemerenze. Art. 7 Organi dell associazione Sono organi dell Associazione: a- l assemblea degli associati b- il Consiglio direttivo c- il Presidente d- il Vicepresidente e- il Revisore Contabile f- Il Collegio dei Probiviri Art.8 Rimborsi spese Tutti gli incarichi associativi sono gratuiti. Il Consiglio Direttivo può stabilire il rimborso delle eventuali spese, preventivamente autorizzate, sostenute dagli associati incaricati di svolgere qualsiasi attività in nome e per conto dell associazione nei limiti e nello spirito della Legge 266/91. Tutte le cariche hanno durata triennale e i membri sono rieleggibili per un massimo di due mandati. Art.9 Articolazione della associazione. Qualora gli associati raggiungano o superino il numero di cento, l'associazione, su delibera del Consiglio Direttivo, può suddividersi in sezioni in base alla dislocazione geografica dell'associazione stessa. Ogni sezione verrà individuata in base al nome assegnato dal Consiglio Direttivo. Le sezioni sono una semplice ripartizione amministrativa della associazione e non godono di autonomia amministrativa, gestionale o patrimoniale nei confronti della stessa. Art.10 Le Sezioni. La sezione riunisce gli associati di una determinata zona comprendente una o più parrocchie o altre entità religiose cattoliche della Diocesi di Verona. La sezione è retta da un incaricato della associazione nominato dal Consiglio Direttivo fino a revoca scritta, a discrezione del Consiglio Direttivo stesso. L incaricato revocato non ha diritto ad alcun risarcimento. L incaricato ha il compito di coordinare le attività degli associati appartenenti alla sezione, di tenere i rapporti con il Consiglio Direttivo e con le persone da esso designate, di tenere aggiornato il libro degli associati appartenenti alla sezione, di comunicare eventuali particolari situazioni e di provvedere alla corretta esecuzione delle raccomandazioni emanate dal Consiglio Direttivo, di convocare almeno una volta all anno gli associati appartenenti alla sezione in assemblea. Art.11 Le assemblee di sezione. 3

4 Le assemblee di sezione vengono tenute almeno una volta all anno, entro novanta giorni dalla fine dell anno solare precedente, su invito del Consiglio Direttivo della associazione. Le assemblee di sezione hanno il compito di discutere ed approvare i programmi di lavoro relativi alla loro sezione, ogni altro argomento valido per la vitalità della sezione e di nominare i delegati per partecipare e deliberare nella assemblea annuale dell associazione. L assemblea di sezione può riunirsi ogni qual volta l incaricato lo ritenga opportuno, o quando vi sia comune accordo e vi sia la presenza di tutti gli associati appartenenti alla sezione o, quando vi sia richiesta scritta diretta al Consiglio Direttivo o all incaricato da parte di almeno il quinto degli iscritti. L assemblea di sezione è convocata mediante esposizione, almeno quindici giorni prima del giorno stabilito, negli albi parrocchiali delle Parrocchie del territorio della Sezione dell avviso di convocazione contenente l ordine del giorno con indicati in modo dettagliato e preciso gli argomenti da trattare, il giorno, l ora e il luogo della prima e della seconda convocazione. L assemblea si costituisce in prima convocazione con la presenza di persona o per delega di almeno il cinquanta per cento più uno degli associati risultanti iscritti in regola con i versamenti delle quote sociali e assume le delibere a maggioranza semplice. In seconda convocazione, da tenersi almeno dopo ventiquattro ore e non oltre otto giorni dopo la prima convocazione, l assemblea è valida con la presenza di qualunque numero di associati e le deliberazioni sono valide a maggioranza dei presenti. Le assemblee di sezione non possono deliberare sulle materie riguardanti variazioni di norme statutarie e sulla messa in liquidazione della associazione. L assemblea di sezione è presieduta dall Incaricato, il quale chiamerà un associato a fungere da segretario. In caso di assenza o impedimento dell Incaricato l assemblea sarà presieduta da un associato nominato al momento dai presenti a maggioranza dei presenti. Dell assemblea verrà redatto un verbale che sarà firmato per autentica dal presidente e dal segretario. Il verbale dovrà essere trascritto nel libro dei verbali della sezione e dovrà venire trasmessa copia per le incombenze del caso, al Consiglio Direttivo. Art.12 Delegati di Sezione. I delegati di sezione sono nominati dalle assemblee degli associati delle sezioni. Essi hanno l obbligo di partecipare alla assemblea dell associazione. Ogni delegato potrà rappresentare altri associati della propria sezione se munito di delega scritta rilasciata dall associato con firma confermata dall Incaricato della sezione nel numero massimo di trenta. Art.13 Composizione e convocazione dell assemblea dell associazione. L assemblea è composta dagli associati fino a che non si sono formate le sezioni locali. Possono parteciparvi, senza diritto di voto, gli associati sostenitori e gli associati onorari. Quando sono state formate le sezioni, l assemblea è composta dai delegati delle sezioni in proprio ed in rappresentanza dei soci deleganti e dagli associati non rappresentati che vogliono intervenire. 4

5 L assemblea è convocata dal presidente e in caso di sua indisponibilità dal Vicepresidente mediante esposizione, nella sede legale e presso tutte le sedi operative, dell avviso di convocazione almeno quindici giorni prima della data fissata e deve indicare in modo preciso e dettagliato gli argomenti all ordine del giorno, la data, l ora e il luogo dell assemblea. La convocazione può avvenire anche a mezzo telefono, fax o posta elettronica. L assemblea si riunisce almeno una volta all anno entro centoventi giorni dalla fine dell anno solare e, quando si ritiene utile, oltre che per convocazione promossa dal Presidente o dal Vicepresidente quando lo richiedano in forma scritta almeno un decimo degli associati ordinari. Le assemblee ordinarie sono valide in prima convocazione con la presenza di persona o per delega di almeno il cinquanta per cento più uno degli associati risultanti iscritti in regola con i versamenti delle quote sociali e in seconda convocazione qualunque sia il numero degli associati presenti o rappresentati per delega. La seconda convocazione deve aver luogo almeno il giorno successivo alla prima e non oltre gli otto giorni successivi. Le delibere dell assemblea ordinaria sono valide quando prese a maggioranza dei voti rappresentati dagli associati dichiarati presenti o rappresentati per delega. L assemblea straordinaria, convocata per modificare lo statuto, è valida con la presenza di persona o per delega di almeno i due terzi degli associati e delibera con la maggioranza dei presenti. Alle assemblee straordinarie convocate per modificare lo statuto non possono parteciparvi i delegati delle sezioni se istituite. Alle operazioni assembleari sono ammesse deleghe fra associati in numero cumulativo non superiore a trenta associati. Le deleghe vanno controfirmate dal segretario della associazione che ne attesta la validità. Art. 14 Compiti e delibere di competenza dell assemblea I compiti dell assemblea ordinaria degli associati sono: a - approvare il bilancio preventivo e consuntivo; b - discutere ed approvare il programma annuale formulato dal Consiglio direttivo; c - approvare i regolamenti interni proposti dal Consiglio direttivo; d - eleggere i membri del Consiglio Direttivo; risulteranno eletti come membri le persone che avranno ottenuto più voti; e - eleggere il Presidente fra i membri eletti del Consiglio Direttivo; risulterà eletto il membro scelto dall assemblea che, con ulteriore votazione, avrà ottenuto più voti ed in caso di parità la persona più anziana; f - eleggere il Revisore contabile su una terna di nominativi proposta dal Presidente del Consiglio Direttivo; risulterà eletto Revisore contabile chi avrà attenuto più voti; g - eleggere il Collegio dei Probiviri composto da tre membri da scegliere sulla base di un elenco di nove proposto dal Presidente del Consiglio Direttivo. Risulteranno eletti come componenti del Collegio le tre persone che avranno ottenuto più voti. 5

6 L assemblea straordinaria degli associati ha il compito di modificare lo Statuto o decidere lo scioglimento dell Associazione. Art. 15 Consiglio Direttivo Bilancio preventivo e consuntivo Il Consiglio Direttivo è composto di cinque membri nominati dall assemblea dell associazione. Il Consiglio Direttivo elegge a maggioranza assoluta tra i suoi membri, il vice presidente, il segretario e il tesoriere. Il vice presidente avrà il compito di coadiuvare il Presidente dell Associazione. Il segretario avrà il compito di coordinare le attività degli associati e di tenere i libri dei verbali delle assemblee e delle delibere del Consiglio direttivo, il libro degli associati e ogni altro libro o documento obbligatorio, necessario o semplicemente utile per il buon andamento della gestione dell associazione. Il tesoriere avrà il compito di tenere e conservare in modo ordinato la documentazione contabile e provvedere alle riscossioni e ai pagamenti, preparare il bilancio preventivo e consuntivo in collaborazione con gli altri consiglieri, nonché di assistere e coadiuvare il revisore contabile. Egli dovrà curare il deposito dei bilanci preventivo e consuntivo presso la sede dell associazione e presso le sedi delle sezioni, se istituite, munito delle firme dei membri del Consiglio Direttivo e del Revisore Contabile entro novanta giorni dal termine dell anno solare. Il Consiglio Direttivo si riunisce ogni qual volta il Presidente lo ritenga opportuno e con un minimo di due volte all'anno. La convocazione avverrà a cura del segretario, su ordine del presidente, o direttamente dal presidente ed in caso di suo impedimento dal vice presidente mediante avviso scritto da inviarsi per posta o per fax ai componenti con l esposizione degli argomenti da trattare. Le riunioni sono valide con la presenza della metà più uno dei componenti. Le delibere sono valide con il voto favorevole della maggioranza semplice dei presenti. Sono compiti del Consiglio Direttivo: a - formulare il programma annuale da sottoporre all approvazione dell assemblea; b - predisporre le relazioni da presentare all assemblea sull attività svolta; c - predisporre annualmente i bilanci preventivo e consuntivo dandone sufficiente pubblicità, entro l ottantesimo giorno dalla fine dell anno solare precedente, mediante affissione nei luoghi in cui operano i volontari associati; d - deliberare l accettazione di lasciti, donazioni, oblazioni e contribuzioni varie; e - proporre all assemblea i regolamenti interni o modifiche allo statuto dell associazione o lo scioglimento della stessa; f - adottare altre delibere non riservate ad organi specifici dell associazione, ivi compresa l adozione di suddivisione dell associazione in sezioni secondo le regole del presente statuto; g - determinare le zone di competenza delle sezioni denominandole; 6

7 h - decidere, a sua insindacabile giudizio, sulle domande di ammissione all associazione, nonché sui casi di esclusione e decadenza degli associati; i - deliberare l importo delle quote annuali associative; j - deliberare, e compiere attraverso il Presidente, tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione; k - dirigere l associazione ed emanare e far rispettare le regole per la conduzione corretta delle sezioni; l - nominare gli incaricati delle sezioni; m - sorvegliare sulle attività delle sezioni. Art. 16 Il Presidente Il Presidente ha la legale rappresentanza dell associazione. Presiede e convoca l assemblea e il Consiglio Direttivo, firmandone con il segretario i relativi verbali, ed ha la responsabilità di far eseguire le delibere adottate dagli organi predetti, assicurando lo svolgimento organico ed unitario dell attività dell associazione. Il Presidente sovrintende alla gestione amministrativa, economica, fiscale e previdenziale-assicurativa dell associazione di cui firma gli atti. In caso di impedimento o assenza il Presidente è sostituito dal vice presidente per il tempo strettamente necessario con obbligo di relazionare al Presidente. Art. 17 Revisore Contabile Il revisore contabile ha il compito di garantire gli associati ed i terzi del rispetto delle norme specifiche relative alle associazioni di volontariato. Egli dovrà controllare almeno trimestralmente i risultati contabili, potrà richiedere notizie al Consiglio Direttivo, e dovrà corredare delle proprie osservazioni i bilanci presentati all assemblea. L incarico è gratuito e triennale. Art. 18 Collegio dei Probiviri Il Collegio dei Probiviri è composto da tre membri, autorevoli per prestigio e qualità morali. E compito del Collegio dei Probiviri intervenire in caso di controversie interne all associazione o in occasione di episodi che possano turbare la vita dell associazione stessa o offuscarne il nome. Con apposita relazione scritta richiama organi o singoli associati ai loro doveri e può proporre al Consiglio direttivo sia di allontanare dall associazione sia di respingere la richiesta di iscrizione ad associato. Art. 19 Risorse dell associazione Le risorse per il funzionamento e per lo svolgimento dell attività dell associazione sono tratte da: 7

8 a - contributi degli associati; b - contributi di privati; c - contributi dello Stato, di Enti o Istituzioni Pubbliche finalizzati esclusivamente al sostegno di specifiche e documentate attività e progetti; d - contributi di organismi internazionali; e - donazioni e lasciti testamentari; f - rimborsi derivanti da convenzioni; Tutte le predette entrate costituiranno il patrimonio dell associazione. Art. 20 Fondo di costituzione Il fondo è costituito dalle contribuzioni che gli associati fondatori fanno alla costituzione dell associazione. Le somme o i beni così conferiti non sono restituibili. Eventuali avanzi di gestione saranno impiegati nella attività istituzionale ed è comunque fatto divieto di distribuire utili sotto qualsiasi forma, anche in modo indiretto, salvo che la destinazione a terzi non sia imposta dalla legge. Gli associati contribuiscono al fondo con la quota associativa annuale. Art. 21 Scioglimento Nel caso di cessazione dell attività, per le cause previste dal Codice Civile, lo scioglimento è deliberato dall assemblea, con il voto favorevole di almeno i tre quarti degli associati, che provvederà alla nomina di uno o più liquidatori determinandone i poteri ed eventuali compensi. In caso di scioglimento dell associazione tutto il patrimonio della stessa sarà devoluto ad altre organizzazioni di volontariato operanti nell ambito delle attività caritative e sociali di Verona. Art. 22 Clausola residuale Per quanto non previsto dal presente Statuto si fa riferimento alle leggi vigenti e ai principi generali dell ordinamento giuridico. Autorizzazione del 12/04/2011 Protocollo N Class: E Numero di Classificazione: VR0740 IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE 8