Parrochia santi Giacomo e Filippo ORATORIO SAN GIOVANNI BOSCO

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1 Parrocchia santi Giacomo e Filippo ORATORIO SAN GIOVANNIBOSCO PROGETTO EDUCATIVO Approvato dal Consiglio dell oratorio in data 15 maggio

2 PREMESSA Le pagine che seguono sono il risultato dell ascolto del vissuto educativo del nostro oratorio. Abbiamo scelto di partire dall esperienza in atto e non da una riflessione teorica. Questo ci ha consentito di individuare i valori fondamentali del nostro stile educativo. E seguito poi un tempo in cui ogni gruppo si è confrontato su questi valori e ha espresso quanto già vive. Il progetto educativo dell oratorio si compone di tre parti: lo stile educativo dell oratorio la traduzione dei valori fondamentali nei diversi percorsi di educazione alla fede la presentazione dei singoli gruppi dell oratorio. 2

3 LO STILE EDUCATIVO DELL ORATORIO La nostra Comunità esprime nella formazione cristiana e umana dei più giovani una delle sue priorità. Ogni comunità cristiana, infatti, nel suo agire pastorale testimonia Gesù Buon Pastore, percorrendo NUOVE STRADE per cercare, trovare e AVERE CURA dei fanciulli, dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani (Sinodo 47, n. 188). Questo prendersi cura da parte della comunità cristiana di chi sta crescendo è ciò che propriamente si definisce PASTORALE GIOVANILE. Prospettiva unitaria della Pastorale Giovanile è una reale tensione missionaria; pertanto l annuncio del Vangelo a ragazzi, adolescenti e giovani, nella loro concreta situazione, costituisce la preoccupazione primaria della pastorale giovanile. (Sinodo 47, n. 192) Il luogo in cui, ancora oggi, si esplica fondamentalmente l azione di Pastorale Giovanile della nostra comunità adulta è l ORATORIO. Intendiamo per oratorio non soltanto una struttura fisica, per quanto bella e da valorizzare, ma quell insieme di persone, relazioni, iniziative, incontri, che costituiscono l ambiente vitale in cui è possibile crescere confrontandosi con la Parola di verità del Vangelo. E chiaro che tutto questo non si improvvisa. Una tale tensione educativa richiede necessariamente di articolarsi in un PROGETTO EDUCATIVO, capace di definire lo stile con cui il nostro oratorio sceglie di prendersi cura di chiunque lo accosti. Lo STILE EDUCATIVO del nostro oratorio si fonda su quattro valori irrinunciabili: ACCOGLIENZA, FORMAZIONE, CORRESPONSABILITA, ATTENZIONE ALLA FAMIGLIA. ACCOGLIENZA L oratorio è, per sua natura, luogo accessibile a tutti, senza preclusioni. Accoglienza significa anzitutto disponibilità nei confronti di ogni persona, indipendentemente dall età o dal bisogno che la porta ad avvicinarsi all oratorio. E significa anche il desiderio sincero di andare a cercare chi, per i motivi più svariati, resta a distanza. L accoglienza si esprima almeno a due livelli. Il primo è quello dell attenzione reale alla persona e alle sue esigenze umane e spirituali. A questo segue l invito a coinvolgersi nel percorso di crescita e di comunione che l oratorio offre attraverso la condivisione di incontri, pensieri, luoghi, iniziative. 3

4 Il medesimo stile di accoglienza e di rispetto reciproco è da custodire anche nelle relazioni ordinarie fra chi ha già da tempo varcato la soglia dell oratorio e lo frequenta abitualmente. FORMAZIONE L impegno formativo è fondamentale perché il cammino di crescita umana e cristiana non può mai dirsi concluso. E sempre in evoluzione. La formazione riguarda tutti: chi si accosta ai cammini di pastorale giovanile e ne viene accolto, e chi accoglie in forza del suo servizio educativo, qualunque esso sia. Anzi, per chi svolge un servizio in oratorio, la formazione assume un duplice significato: è disponibilità a coinvolgersi in un percorso di crescita nella fede e, in secondo luogo, serietà nel qualificare il servizio stesso, contro il rischio dell improvvisazione e dell approssimazione. CORRESPONSABILITA Significa sentirsi parte in modo responsabile dell esperienza dell oratorio. Non si tratta, evidentemente, del semplice trovarsi bene in un luogo sperimentato come accogliente. E la coscienza profonda di appartenere alla comunità cristiana in nome del Battesimo. Chi sa di appartenere a questa realtà, se ne prende cura, ne è responsabile, si coinvolge nei cammini e nelle iniziative. Intuisce che la vitalità dell oratorio è cosa che lo riguarda, perché dipende anche dalla sua volontà di investire pensieri, energie, capacità, proposte, coinvolgendosi con gli altri. Non è semplicemente fare qualcosa insieme per un determinato tempo: è garanzia, per il nostro oratorio, di un reale cammino di comunione e di responsabilità. ATTENZIONE ALLA FAMIGLIA L esperienza degli ultimi anni sottolinea l importanza di un coinvolgimento della famiglia nei percorsi educativi dell oratorio. Non è più possibile pensare di educare alla vita cristiana senza la collaborazione della famiglia. Al tempo stesso gli adulti trovano in tale coinvolgimento la possibilità di recuperare o consolidare il proprio vissuto di fede. Anche per questo l oratorio è sempre meno il luogo esclusivo dei giovani e sempre più il luogo delle famiglie. Ogni attività di pastorale giovanile ha come riferimento questi quattro valori. Ogni gruppo, all interno dell oratorio, formula le sue iniziative secondo questo stile comune, pur nella specificità e nelle possibilità concrete di ciascuno. Ed è tenuto a verificare periodicamente la fedeltà del suo agire a questo stesso stile. 4

5 EDUCAZIONE ALLA VITA DI FEDE ATTRAVERSO L ESPERIENZA DELLA PREGHIERA L educazione alla preghiera è da intendersi come graduale. Come in ogni percorso di ampio respiro è buona cosa non smarrire mai l orizzonte intero, ovvero il senso globale del cammino. In Terza elementare inizia un approccio alle formule tradizionali che la Chiesa ci insegna. Siamo in un contesto di non frequentazione da parte di molte famiglie dei nostri ragazzi. Per vivere un esperienza di preghiera sia per i bambini sia, soprattutto, per i genitori è preziosa l occasione della celebrazione della Prima Confessione in chiesa parrocchiale Avviene durante il tempo pasquale e non durante il tempo dell avvento o della quaresima, per evidenziare il carattere festoso dell incontro con Gesù e sottolineare il fatto che ogni sacramento nasce dalla sua Pasqua. La celebrazione si svolge con una liturgia volta a riscoprire il segno battesimale e a far vivere il sacramento del perdono nella sua connotazione di gioia. Anche la scelta di una catechesi, in chiesa parrocchiale, attraverso i segni e gli affreschi anch essa tappa obbligata per ciascuna classe di catechismo e graduale approfondimento dei contenuti liturgico-sacramentali della nostra fede (ad es. il fonte battesimale, le acquasantiere, i confessionali, ) - diviene pedagogia per un riferimento concreto ai luoghi della nostra Comunità. L invito a vivere l esperienza della Settimana santa coinvolgendoli alla Domenica delle Palme risulta essere una strategia vincente: responsabili, imparano di più e si mettono in gioco in prima persona. In Quarta elementare la tappa di crescita nel percorso di fede è sicuramente la celebrazione della Prima Comunione. L invito alla partecipazione domenicale si fa più pressante: riutilizziamo a catechismo e precisamente durante l appuntamento iniziale delle ore in chiesetta - lo stesso foglietto della messa «La Domenica dei bambini» come richiamo esplicito all importanza della celebrazione domenicale e invito a non mancare al prossimo appuntamento assembleare. Inoltre invitiamo i bambini a celebrare insieme alla Comunità, e a turno - con il proprio gruppo di catechismo -, una messa feriale nel tempo invernale. Maggior spazio è dato anche alla partecipazione al Triduo pasquale con l impegno a celebrare la Messa «In Coena Domini» e la Lavanda dei piedi delle ore Una particolare sfumatura eucaristica viene assunta anche dalla catechesi itinerante in chiesa parrocchiale (ad es. affreschi raffiguranti la processione con il Santissimo e quella dei discepoli di Emmaus, i luoghi e le cose della celebrazione eucaristica.). 5

6 In Quinta elementare ci dedichiamo un intero anno a mettere a fuoco la vita spirituale senza alcuna urgenza da sacramenti. L obiettivo dell anno è proprio quello di accompagnare ciascuno a vivere ciò che già ha conosciuto (la riconciliazione, la partecipazione all eucarestia, la preghiera ). Così la catechesi itinerante diviene occasione per raccontare dell esperienza della santità (la devozione dei santi, la titolatura della nostra parrocchia, l affresco del ristoro che è Gesù.). Specifico di questo anno è il week-end di spiritualità a Saint Oyen (Ao) con l incontro di meditazione e testimonianza dei Canonici del Gran San Bernardo e delle Monache Benedettine claustrali (tra l altro partecipando anche alla liturgia di queste ultime). Durante il Triduo pasquale avranno l onere di preparare la via crucis dei ragazzi il venerdì mattino: progetto a cui si dedicheranno per tutto il tempo della quaresima insieme ai propri catechisti. Inizia in questo anno di Quinta elementare, un progetto più specifico di «Educazione alla preghiera». L obiettivo è quello di far sperimentare le diverse sfumature che rendono ricco il patrimonio della preghiera cristiana: educare al senso della Presenza, alla preghiera corale e all ascolto della Parola. In Prima media tappa significativa è la celebrazione del sacramento della Cresima. Quindi ogni attività è in preparazione ad essa: la catechesi itinerante in chiesa mette a tema il carattere testimoniale della fede (Gesù nel Getsemani, le reliquie dei santi, ); durante il Triduo è chiesta la preparazione e presenza al momento dell accoglienza del Crisma; intense restano le proposte dell incontro diocesano a San Siro con l Arcivescovo e del Ritiro spirituale, entrambe insieme ai genitori e al padrino/madrina In prossimità della Cresima i ragazzi saranno chiamati a vivere un esperienza di preghiera in chiesa parrocchiale «Per svegliare l aurora» prima della scuola: appuntamento di preparazione e di testimonianza. In Seconda media abbiamo più occasioni che ci permettono di gustare momenti di preghiera: lo stesso progetto di catechesi passa attraverso «l esperienza della santità» - quando incontriamo la spiritualità di san Giovanni Bosco - e «l esperienza della preghiera» - quando visitiamo un monastero dedicando un intera giornata di spiritualità. Altri appuntamenti importanti sono: la preparazione al Triduo in cui i ragazzi sono chiamati a vivere un momento di preghiera e di riflessione al lunedì, al martedì e al mercoledì della settimana santa; la partecipazione al pellegrinaggio del Sabato santo; l esperienza della preghiera durante le Giornate eucaristiche con la Comunità che diviene consuetudine ordinaria; la Novena di Natale pensata appositamente per loro. In Terza media ci si coinvolge con gli amici di Seconda in tutti gli appuntamenti previsti. Tappa specifica di questa età è la professione di fede vissuta con il pellegrinaggio decanale a Roma e con il pellegrinaggio diocesano al Sacro Monte di Varese. 6

7 Il Gruppo adolescenti è chiamato in special modo a vivere due forti esperienze di preghiera ed entrambe in un tempo di convivenza: la prima è la «Tre giorni adolescenti» durante le vacanze invernali, in cui incontriamo figure di testimoni della fede e della carità; la seconda è la due giorni di convivenza in quaresima (in oratorio) in cui si condividono tempi e spazi di preghiera comune. Altri eventi degni di nota sono: le Giornate eucaristiche in Comunità, l incontro diocesano alla Domenica delle Palme, la preparazione al Triduo in cui gli adolescenti sono chiamati a vivere un momento di preghiera e di riflessione al lunedì, al martedì e al mercoledì della settimana santa; la partecipazione al pellegrinaggio del Sabato santo. I giovani sono invitati normalmente ai percorsi di preghiera proposti agli adulti della nostra Comunità. Inoltre lungo l anno vivono la Scuola della Parola decanale e due incontri di preghiera in occasione del Natale e della Pasqua. 7

8 EDUCAZIONE ALLA CARITA L educazione alla carità è, evidentemente, esperienziale. Accompagna la crescita dei bambini e dei ragazzi mediante una serie di tappe progressive verso l assunzione di impegni e attenzioni specifiche rispetto ai bisogni dell altro. L itinerario prevede: Il coinvolgimento dei bambini dell iniziazione cristiana nei progetti di carità della parrocchia in Avvento e Quaresima. E questo a livelli diversi. Il momento di sintesi è dato dai Laboratori di carità realizzati in una domenica pomeriggio di avvento e di quaresima con la collaborazione del gruppo La bravura delle mamme. I ragazzi vengono invitati a realizzare un oggetto da rivendere ai genitori (o a nonni, zii,..), il cui ricavato va a sostenere l iniziativa di carità. I più piccoli (3 elem.) vengono coinvolti semplicemente in questa attività. I più grandi (4 elem. 1 media) affrontano invece un percorso di sensibilizzazione sulle povertà, fatto di raccolta di informazioni, lettura di articoli o altri testi, testimonianze : l obiettivo è che allarghino gli orizzonti della testa e del cuore, non solo che si adoperino per raccogliere soldi. Analogamente, i bambini di 5 elementare vengono coinvolti dal Gruppo missionario in occasione della Giornata mondiale dei malati di Lebbra. Dentro il percorso di catechesi che affronta il tema della vita come progetto, viene loro offerta la testimonianza di qualche missionario che ha scelto di spendersi per i poveri e si chiede loro di sostenere la raccolta di prodotti per l igiene personale. L educazione alla carità prosegue anche per i preadolescenti. Il momento qualificante è rappresentato dall esperienza della Raccolta Viveri con l OMG, che coinvolge i ragazzi per un mese intero, secondo questa tempistica: Riflessione e sensibilizzazione a cura dei giovani dell OMG Volantinaggio per pubblicizzare l iniziativa Raccolta viveri girando per le case Rielaborazione dell esperienza in gruppo 8

9 Gli adolescenti vengono coinvolti anch essi nella Raccolta Viveri, secondo le modalità già espresse. Per loro, inoltre, l educazione alla carità passa attraverso altre due esperienze fondamentali: L animazione durante l oratorio feriale e le vacanze comunitarie dei più piccoli (preparati attraverso un corso di formazione disteso lungo 4-5 appuntamenti e gestito da personale professionalmente qualificato). L animazione nelle domeniche dedicate agli incontri con i genitori e nei tradizionali momenti di festa. I giovani partecipano all evento diocesano Due giorni giovani e servizio che prevede una serata di formazione decanale e un sabato di raccolta indumenti in collaborazione con la Caritas parrocchiale. 9

10 EDUCAZIONE ALLA VITA DELLA COMUNITA L obiettivo è riconoscere negli appuntamenti ordinari dell anno pastorale le occasioni per vivere insieme un esperienza di Comunità. La Settimana della festa dell oratorio all inizio di ottobre: i diversi gruppi presenti in oratorio organizzano vari eventi per coinvolgere i ragazzi e le famiglie nella ripresa dell attività oratoriana. Ad es. riprende la programmazione del cinema con uno spettacolo offerto gratuitamente, le associazioni sportive propongono un appuntamento aperto a tutti (biciclettata, fiaccolata, ), si apre ufficialmente il percorso di catechismo con la celebrazione della Messa e del Mandato degli educatori, si invitano le famiglie a condividere il pranzo in oratorio e il pomeriggio insieme. Domeniche in oratorio (non solamente quella dell incontro specifico a gruppi con le famiglie). E l invito a frequentare abitualmente l oratorio in forma gratuita anche quando non vi è nulla di programmato. La Settimana dell Educazione dal 21 al 31 Gennaio. In sintonia con quanto la Diocesi propone dedichiamo un tempo per riflettere sul ruolo educativo del nostro oratorio. I diversi appuntamenti sono: una serata di preghiera in oratorio a cui sono invitati coloro che svolgono un servizio educativo; la Domenica della Famiglia in Oratorio che prevede la celebrazione della Messa, il pranzo insieme in oratorio, un pomeriggio di giochi e la proiezione gratuita di un film; il pellegrinaggio dei preadolescenti nei luoghi di San Giovanni Bosco. La Festa di Carnevale: il Venerdì grasso al pomeriggio organizzato dal Gruppo Adolescenti e rivolto a tutti i bimbi; la partecipazione alla Sfilata in Paese organizzata dalla Proloco il Sabato grasso. L Estate: ai più piccoli si propone l Oratorio Feriale nelle cinque settimane dopo la chiusura della scuola e la vacanza comunitaria in montagna. Agli adolescenti si propone un esperienza estiva come possibilità di vivere un tempo per stare insieme ma anche per esprimere una comunione con altri che si vanno ad incontrare. 10

11 ATTENZIONE ALLA FAMIGLIA La consapevolezza, sempre più radicata e condivisa, che qualunque cammino di crescita nella fede richiede coinvolgimento responsabile della famiglia, ha fatto maturare alcune scelte. Il tentativo di creare una relazione il più possibile cordiale con le famiglie dei bambini dell iniziazione cristiana. All inizio del percorso il catechista è presentato alle famiglie dei bambini a lui affidati. Al catechista è chiesto di coltivare questa relazione, facendosi presente alla vita dei bambini e delle famiglie attraverso telefonate, passaggi di comunicazioni, chiacchierate informali La medesima relazione è curata anche attraverso l invito a partecipare ai due incontri formativi previsti per ogni anno di catechismo. Il desiderio è quello di coinvolgere gli adulti in una riflessione sulla loro fede, a partire da una condivisione delle stesse tematiche affrontate a catechismo dai bambini. La modalità scelta per gli incontri tende a favorire: La partecipazione alla vita della comunità cristiana (per cui si celebra l Eucaristia in chiesa parrocchiale alle ore 10.00). Un tempo di fraternità disteso e gratuito (per cui le famiglie vengono invitate a fermarsi a pranzo in oratorio: ciascuno porta qualcosa e lo si condivide). La possibilità di sperimentare l oratorio come luogo ospitale in cui sentirsi a casa. A questi si aggiungono altri appuntamenti specifici: Un momento di festa in oratorio nella domenica della celebrazione della Prima Confessione per i genitori dei bambini di 3 elementare. Una giornata di ritiro nella domenica precedente la celebrazione della Prima Comunione per i genitori dei bambini di 4 elementare. Questa esperienza è in continuità con gli incontri vissuti in precedenza in oratorio, sia per quanto riguarda il 11

12 contenuto della riflessione che per quanto attiene allo stile di fraternità e semplicità. La proposta di un esperienza comunitaria distesa rivolta ai genitori dei bambini di 5 elementare: la condivisione di un weekend di spiritualità a Saint Oyen, ospiti dei Canonici del Gran San Bernardo e la possibilità di prendere parte alla preghiera delle monache benedettine dell annesso monastero. La partecipazione all incontro diocesano dei cresimandi con l Arcivescovo per i genitori ( e i padrini) dei ragazzi di 1 media. Agli stessi si propone anche una giornata di ritiro in prossimità della celebrazione della Cresima, mantenendo lo stile del ritiro di Prima Comunione. Altra scelta forte, per il significato che ha e per le energie che richiede, è la visita alle famiglie dei ragazzi di 3 elementare (lungo tutta la quaresima) e di 1 media (nel tempo pasquale). E l occasione preziosa per esprimere una concreta vicinanza, per creare relazioni indispensabili per sostenersi nel compito educativo, per proporsi in un ascolto attento e discreto, per coinvolgersi in un confronto utile anche alla crescita della comunità. L attenzione alla famiglia continua anche quando i ragazzi hanno terminato il percorso dell iniziazione cristiana. Vengono infatti create occasioni di confronto sui cammini dei preadolescenti e degli adolescenti e momenti di verifica delle esperienze fatte (es. vacanze estive). La mancanza di educatori rende ancora più necessario il coinvolgimento dei genitori in alcune esperienze (es. uscite, raccolta viveri dell OMG, momenti di festa ). In questo senso è maturata la proposta di un Percorso Genitori allo scopo di accompagnare i genitori alle prese con le normali fatiche educative dei figli di questa età. Anche la domenica delle famiglie in oratorio durante la settimana dell educazione sta diventando momento prezioso di incontro e segno, almeno da parte di alcuni, di una presa di coscienza del ruolo della famiglia all interno della comunità cristiana. 12

13 GRUPPO BARISTI Il gruppo baristi è formato da una cinquantina di persone coordinate da un equipe di responsabili. Il suo compito fondamentale è la gestione dello spazio bar dell oratorio, garantendo l apertura dei locali durante i fine settimana e in occasione delle molteplici attività oratoriane (catechismo, feste, incontri culturali, proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali). In questo modo viene assicurata una presenza adulta, responsabile, in tutti i momenti di apertura dell oratorio. Il gruppo di volontari nasce negli anni 80 e si caratterizza per una gestione organizzata, con riunioni e suddivisione di turni operativi e responsabilità. Il ruolo dei baristi non è solamente quello di fornire un servizio di ristorazione e svago ai frequentatori dell oratorio: consapevoli di essere anche degli educatori, prestano una particolare attenzione all accoglienza dei bambini e delle loro famiglie. Talvolta si rende anche necessaria un opera di mediazione e avvicinamento nei confronti di piccoli gruppi di giovani ai margini della struttura oratoriana. 13

14 G.S. VIRTUS CORNAREDO La società di calcio G.S. Virtus Cornaredo è nata nel 1964 presso l oratorio della Parrocchia del nostro paese. Il Consiglio Direttivo è composto da 12 persone. La Virtus Cornaredo ha un fiorente Settore Giovanile ed è Scuola Calcio riconosciuta dalla FIGC. Accoglie bambini dai 6 anni in su, fino alla prima squadra che milita nel campionato di seconda categoria. Mediamente in ogni stagione sportiva la Società allena circa 200 atleti. Il Gruppo G. S. Virtus Cornaredo ha come obiettivo quello di far imparare divertendosi e, soprattutto, giocando. Tutti i bambini che si allenano hanno il diritto di giocare: senza alcuna selezione, senza nessuna necessità di arrivare primi o essere primi. Si insegnano i principi di una sana e corretta competizione. Si educano i ragazzi non solo da un punto di vista esclusivamente sportivo ma anche e soprattutto nella loro crescita umana. Il legame della Virtus calcio con l oratorio si esplicita con: L attenzione a non sovrapporre le proprie attività ai percorsi educativi e ai vari appuntamenti della vita oratoriana. La disponibilità ad organizzare eventi sportivi in collaborazione con le altre società sportive in occasione di alcuni momenti importanti del calendario oratoriano (es. festa dell oratorio). 14

15 BASKET L associazione sportiva dilettantistica G.S. Pallacanestro Virtus Oratorio promuove la filosofia dello sport educando i ragazzi ad una sana e leale competizione sportiva. Dal 2002, in seguito all accordo con il Cornaredo Basket, l associazione svolge la propria attività esclusivamente nel settore del minibasket coinvolgendo piccoli atleti di età compresa fra i 5 e i 13 anni. La crescita sportiva dei ragazzi continua nelle categorie superiori con il Cornaredo Basket. L associazione svolge la propria attività presso la palestra di via Imbriani; si avvale di 7 dirigenti/accompagnatori e di 6 allenatori riconosciuti dalla FIP (Federazione Italiana Pallacanestro); è iscritta alla FIP e registrata al registro nazionale del CONI. Nel rispetto delle caratteristiche e delle ambizioni di ciascuno, ai ragazzi viene proposto un doppio percorso: quello agonistico (che comporta l iscrizione al campionato della Federazione), oppure quello aggregativo (che comporta l iscrizione al campionato P.G.S.). La Virtus Cornaredo ha come obiettivo specifico l educazione al rispetto delle regole in un contesto sportivo: è fondamentale che i ragazzi imparino a rapportarsi correttamente ai compagni di squadra e all istruttore perché ciò che viene imparato nello sport può essere esteso a qualunque altra esperienza. Il Basket può essere un importante percorso formativo: insegna a raggiungere un obiettivo convogliando gli sforzi del gruppo in un unica direzione. Il legame della Virtus Basket con l oratorio si esplicita con: L attenzione a non sovrapporre le proprie attività ai percorsi educativi e ai vari appuntamenti della vita oratoriana. La disponibilità ad organizzare eventi sportivi in collaborazione con le altre società sportive in occasione di alcuni momenti importanti del calendario oratoriano (es. festa dell oratorio). 15

16 VOLLEY Il Gruppo sportivo dilettantistico Volley Oratorio Cornaredo nasce nel settembre del 1986 nell ambito delle attività dell oratorio femminile. Inizialmente si tratta di una semplice proposta aggregativa rivolta alle ragazze allo scopo di coinvolgerle oltre il catechismo. Nell anno il gruppo assume la conformazione di una società sportiva: le atlete vengono suddivise in squadre corrispondenti alle categorie di età richieste per l iscrizione ai campionati. Viene aggiunto il minivolley. Attualmente il Volley Oratorio si avvale del contributo di 11 persone che prestano il loro servizio in qualità di dirigenti e allenatori. L obiettivo specifico non è solo trasmettere alle ragazze la passione per uno sport, ma educarle a vivere l attività sportiva nel rispetto delle regole e nell attenzione ai valori cristiani. La logica non è quella dell agonismo esasperato: si gioca per fare un esperienza piacevole di gruppo. Per questo il Volley si iscrive principalmente ai campionati di Enti di promozione sportiva di ispirazione cristiana, come il C.S.I. e il P.G.S. Il legame delle Volley con l oratorio si esplicita con: L attenzione a non sovrapporre le proprie attività ai percorsi educativi e ai vari appuntamenti della vita oratoriana. La disponibilità ad organizzare eventi sportivi in collaborazione con le altre società sportive in occasione di alcuni momenti importanti del calendario oratoriano (es. festa dell oratorio). 16

17 S.A.O. La società S.A.O., Sezione Atletica Oratorio, si è costituita nel 1968 per proporre un alternativa al calcio, allora unica società sportiva in Cornaredo. Il principio ispiratore della Società vede lo sport a misura d uomo come vero e proprio servizio sociale e pertanto sport per tutti e sport di tutti. La S.A.O. si è costituita come associazione definendosi una società libera, democratica e popolare. Non ha sponsor e tutti gli iscritti possono partecipare alle scelte della Società. Dirigenti e allenatori operano con l intento di porre al centro della loro attività sportiva prima la persona e poi l atleta; l allenamento e l agonismo perseguono il miglioramento delle capacità atletiche senza dimenticare mai che la dimensione della sconfitta rientra fra le probabilità su cui intervenire per educare al rispetto e all accettazione. Dirigenti e tecnici si pongono, nei confronti degli atleti, come educatori e animatori. Attualmente la Società conta 5 dirigenti e 25 atleti. La S.A.O. si impegna ad offrire il proprio contributo e la propria collaborazione alle iniziative della vita oratoriana di cui condivide i principi. 17

18 GRUPPO CINEMA Il Gruppo Cinema gestisce la Sala della Comunità nelle attività di programmazione cinematografica, nell assistenza durante lo svolgimento di altre iniziative nella sala, e cura le infrastrutture e la sicurezza degli impianti. Attualmente è composto da una trentina circa di giovani; la responsabilità è affidata a 5 di loro. Il Gruppo si avvale della collaborazione di adulti esterni. Il Gruppo offre a tutte le famiglie un servizio cinematografico ponendo particolare attenzione nella scelta dei titoli che devono essere di qualità e spesso con finalità educative, soprattutto in alcuni momenti forti dell anno quali la Festa dell Oratorio e la Festa della Famiglia nella Settimana dell educazione. La Sala della Comunità è anche luogo di prima accoglienza per tutti coloro che non partecipano alla vita dell oratorio. 18

19 GRUPPO TEATRALE SPAZIO LIBERO Il gruppo teatrale è formato oggi da una quindicina persone. La scelta e la conduzione delle iniziative artistiche avviene collegialmente, anche grazie ai frequenti incontri con cadenza settimanale in oratorio. Le attività teatrali in oratorio iniziano nel 1998 con la messa in scena del recital Forza venite gente in occasione dell ordinazione sacerdotale di don Andrea Gilardi, ma è nel 1999 che il gruppo assume un identità precisa adottando il nome Spazio Libero. I membri di Spazio Libero cambiano e si avvicendano nel corso del tempo e solo una piccola parte del gruppo originario sopravvive dopo i primi 8 anni di attività. Nel corso degli anni vengono presentati vari spettacoli. Negli ultimi tempi si sono allacciati e intensificati importanti rapporti con altri gruppi teatrali del territorio, arrivando ad un vero e proprio scambio di esperienze artistiche. L impegno principale assunto dal gruppo è ovviamente quello di allestire spettacoli teatrali (propri o con il contributo di altre compagnie) da rappresentare presso il cinema/teatro Mignon dell Oratorio in occasione degli eventi annuali più importanti per la comunità cristiana cornaredese. Ormai tradizionali sono gli appuntamenti dell Epifania, l appuntamento della settimana dell educazione, gli appuntamenti della rassegna teatrale di Maggio con lo spettacolo conclusivo a cura del gruppo stesso. 19

20 LA JOHN WOOD S BAND La John Wood s band è un gruppo musicale costituito da 9 persone. Si ritrova periodicamente in oratorio che è anche sede per le prove e luogo per la conservazione degli strumenti musicali e della necessaria apparecchiatura elettrica. Attualmente il gruppo non ha un coinvolgimento diretto e/o formativo; presta la propria collaborazione nelle occasioni che si presentano durante l anno oratoriano. 20