L aria: trait d union tra i territori padani

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1 L aria: trait d union tra i territori padani Silvia Anna Bellinzona Direttore Settore Monitoraggi Ambientali Guido Lanzani Responsabile U.O. Qualità dell aria Elisabetta Angelino Responsabile U.O. Modellistica atmosferica e Inventari

2 Macroregione Strategie e Interventi Macroregionali - Caratteristiche Geomorfologiche - Condizioni meteo climatiche - Contesto socio-economico QUALITA dell ARIA Definiscono una vasta area omogenea risultante dall accorpamento di più Regioni

3 Il Bacino Padano da satellite MODIS il 17 marzo 2005 ( Text and image courtesy of NASA's MODIS Land Rapid Response Team) Il Bacino Padano, chiuso dalle montagne su 3 lati, rappresenta dal punto di vista tra le Regioni della Nord qualità Italia dell aria una sorta di catino chiuso in cui le emissioni di 3 inquinanti si distribuiscono, ma faticano a disperdersi.

4 Velocità del vento - media annua I venti medi sono tra i più bassi d Europa Fonte: NILU National Institute of Public Health and Environment (Bilthoven, Netherlands) RIVM Norvegian Institute for Air Researc (Kjeller, Norway) AIR QUALITY IN MAJOR EUROPEAN CITY (1995) Part II: City Report Forms

5 Ore Ore Ore Ore Velocità del vento - media annua 7000 San Rocco al Porto (LO) 6000 Mantova - Lunetta (MN) hours hours >5 Wind speed (m/s) Velocità del vento (m/s) >5 Velocità Wind del speed vento (m/s) (m/s) 7000 Landriano (PV) 7000 Crema (CR) hours hours >5 Velocità Wind del speed vento (m/s) (m/s) >5 Wind speed (m/s) Velocità del vento (m/s)

6 Stretta interdipendenza Inversione termica Frequentemente si instaurano condizioni di alta pressione associata a stabilità atmosferica, con gli inquinanti che possono disperdersi in altezza solo fino a pochi metri dal suolo.

7 Contesto socio-economico La realtà socioeconomica incide significativamente sulla qualità dell aria, in particolare: - la densità abitativa, nelle aree di pianura e nei fondovalle, è elevata - le attività antropiche sono rilevanti contribuiscono positivamente alla produzione della ricchezza

8 Densità di popolazione La popolazione del Bacino Padano (VDA,P,L,V,TAA,FVG,ER) supera infatti i 25 milioni di abitanti (>40% ab. it.).

9 Densità di popolazione La densità abitativa media degli agglomerati della Lombardia è > 1500 abitanti per km 2 che salgono a oltre 3000 per l agglomerato a cui Milano appartiene.

10 L Europa di notte

11 PIL per abitante Il prodotto interno lordo dell area (VDA, P, L, V, FVG, TAA, ER) è di circa 750 mld di (dati ISTAT 2011) (più della metà dell intero PIL italiano), con una realtà produttiva basata soprattutto su piccole e medie imprese, con la conseguente necessità di una mobilità capillare. 2/03/eu-regions-gdp-per-capita.html

12 PIL per abitante Il prodotto interno lordo dell area (VDA, P, L, V, FVG, TAA, ER) è di circa 750 mld di (dati ISTAT 2011) (più della metà dell intero PIL italiano), con una realtà produttiva basata soprattutto su piccole e medie imprese, con la conseguente necessità di una mobilità capillare. 2/03/eu-regions-gdp-per-capita.html

13 Densità emissiva PM10 (t/km 2 anno) Fonte: ARPA Lombardia U.O. Modellistica Atmosferica e Inventari

14 Densità emissiva NOx (t/km 2 anno) Fonte: ARPA Lombardia U.O. Modellistica Atmosferica e Inventari

15 2005 Differenza 50 % % emissioni pro capite (t/ab) Lombardia Media EU27 25 % 0 % SO2 NOx NMVOC CO NH3 PM10 PM % -50 % -75 % -100 % 2005 Differenza % emissioni pro PIL (t/md ) Lombardia Media EU27 0 % SO2 NOx NMVOC CO NH3 PM10 PM % -50 % -75 % Milano, dicembre % 2013 Bergamo, 18 novembre 15

16 Concentrazioni medie annue di PM (Rapporto Agenzia Europea per l Ambiente 2013)

17 Concentrazioni medie annue di PM (Rapporto Agenzia Europea per l Ambiente 2013)

18 PM10 - Milano, Torino e Bologna medie annue

19 Stretta interdipendenza Riduzione del PM10 conseguente all azzeramento di tutte le emissioni antropogeniche lombarde Nello studio commissionato da Regione Lombardia al Joint Research Center della Commissione UE si sono simulati mediante modelli matematici diversi scenari. In figura i risultati ottenuti mediante il modello CHIMERE nel caso dello spegnimento di tutte le emissioni antropogeniche lombarde (fonte: Collaborative Research Project for Air Pollution Reduction in Lombardia ( ) VIII rapporto JRC

20 Stretta interdipendenza Spegnendo le emissioni lombarde, rimane circa un quarto del PM10 precedentemente presente. Riduzione del PM10 conseguente all azzeramento di tutte le emissioni antropogeniche lombarde Peraltro, contestualmente, le concentrazioni di PM10 delle Regioni confinanti diminuiscono, segno che a sua volta le emissioni lombarde contribuiscono ai livelli di PM10 nell intero bacino (fonte: Collaborative Research Project for Air Pollution Reduction in Lombardia ( ) VIII rapporto JRC

21 Air Implementation Pilot Air Implementation Pilot Lessons learnt from the implementation of air quality legislation at urban level è un progetto pilota voluto dall Agenzia Europea per l Ambiente (EEA) e dalla Commissione Europea nell ambito del processo di revisione della normativa europea sulla qualità dell aria, per condividere le esperienze positive, ma anche per individuare le principali difficoltà che spesso rendono difficile il conseguimento dei limiti previsti dalla legislazione. Il progetto ha riguardato in particolare 12 aree metropolitane/ città d Europa: Milano, Madrid, Parigi, Berlino, Vienna, Praga, Dublino, Anversa, Malmo, Vilnius, Plodiv e Ploiesti. ARPA Lombardia è stata invitata a partecipare al progetto dall EEA e ha contribuito attivamente ai lavori.

22 Air Implementation Pilot Alcune conclusioni:...

23 Condivisione azioni a livello comunitario Nel 2011 sul tema della qualità dell aria viene avviata una collaborazione tra 12 Regioni di 7 Stati Membri dell UE: Baden-Württemberg, Catalunya, Emilia-Romagna, Greater London, Hessen, Lombardia, North Rhine-Westphalia, Piemonte, Randstad, Steiermark, Veneto e Vlaanderen (complessivamente 22% del PIL Europeo e 18% della popolazione milioni di abitanti). 26 giugno 2012 firma a Bruxelles di un protocollo che definisce una posizione unitaria sulle priorità da chiedere all Unione Europea nel processo di revisione della direttiva sulla qualità dell aria. Dal gruppo AIR viene richiesto alla UE di individuare dei meccanismi di flessibilità per parametri su cui non vi sono possibilità di controllo, quali particolari condizioni meteoclimatiche

24 L accordo del Bacino Padano Quando & dove 28 ottobre 2005, Torino 7 febbraio 2007, Roma Chi Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna Regioni Valle d Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano, Canton Ticino Azioni comuni sul bacino padano in ordine a: Limitazione circolazione veicoli più inquinanti Promozione installazione filtri antiparticolato Regolamentazione uso combustibili in ambito civile, in particolare legna Standard emissivi comuni in ambito produttivo Approfondimento conoscenze su monitoraggio e modellistica Condivisione inventario delle emissioni INEMAR

25 Accordo di programma 2013 Considerato: Stretta connessione tra emissioni e livelli di qualità dell aria in tutto il bacino Necessità di azioni comuni tra le Regioni Necessità coordinamento e integrazioni tra competenze regionali, statali ed europee DGR X/1040 Accordo di programma tra del 5/12/2013 Regioni e Province autonome del Bacino Padano Ministeri Ambiente e tutela del territorio e del mare, Sviluppo economico, Infrastrutture e trasporti, politiche agricole, alimentari e forestali, Salute. Finalizzato a: Definire impegni dei singoli Ministeri sulle azioni di competenza Definire e condividere gli impegni delle Regioni Impegnare lo Stato a portare in Unione Europea la specificità del Bacino Padano

26 Il ruolo delle agenzie ambientali Monitoraggio della qualità dell aria: Necessità armonizzazione reti di rilevamento in termini di rappresentatività delle stazioni e confrontabilità del dato Utilità sviluppo programmi di approfondimento comuni, quali una possibile rete di supersiti Valutazione modellistica integrata Condivisione inventario delle emissioni Sviluppo modelli previsionali e near real time per la stima dei livelli di qualità dell aria presenti Studio degli effetti delle possibili azioni di Piano intraprese o possibili Valutazione socio economica e sanitaria delle azioni di Piano Informazione Rapporto di valutazione di bacino Sito web condiviso Informazioni condivise e coordinate

27 Grazie dell attenzione...

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