Sezione Trasporto e Logistica
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- Baldassare Catalano
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1 Sezione Trasporto e Logistica Incontro con l Assessore ai trasporti Assessore alle Politiche della Mobilità e del Trasporto Pubblico Locale della Regione Lazio Position paper NOVEMBRE
2 Il presente documento intende sintetizzare la politica di Unindustria- CONFINDUSTRIA LAzio nel settore del trasporto e della logistica All inizio dell anno dalla fusione associazioni degli industriali di Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo nasce Unindustria, con lo scopo, non solo di portare un efficientamento e una semplificazione del sistema, ma anche e soprattutto di rafforzare le proprie politiche attraverso una più ampia integrazione della base associativa e ed una maggiore capacità di rappresentanza a supporto dell azione di CONFINDUSTRIA Lazio. In tale ambito è la Sezione Trasporto e Logistica lo strumento dove, in sinergia con le altre Sezioni interessate, le aziende possano confrontarsi sulle tematiche della mobilità delle merci e dei passeggeri mantenendo un rapporto diretto e continuativo con le Istituzioni finalizzato a contribuire all elaborazione della normativa, della regolamentazione e degli strumenti di pianificazione di settore. Il confronto con le Istituzioni in primis la Regione, si sviluppa sulle priorità imposte dall attività e dall operatività delle imprese sui temi concreti della pianificazione della mobilità e dell organizzazione ed integrazione dei servizi di trasporto. Per questa finalità la Sezione ha riassunto, nell allegato promemoria, la posizione di Unindustria- Confindustria Lazio emersa a valle degli incontri con l Assessore alle Politiche della Mobilità e del Trasporto Pubblico Locale della Regione Lazio Francesco Lollobrigida tesi a consolidare un costruttivo rapporto per la crescita e il miglioramento dei livelli di efficienza di un settore strategico per sviluppo delle imprese del nostro territorio. Il promemoria ha una prima parte di sintesi (executive summary) ed una seconda di sviluppo degli argomenti proposti; 2
3 Executive Summary: 1. Le prospettive del trasporto: maggiore pianificazione, riforma L.30/98, Piano Regionale Mobilità che recepisca alcuni interventi e garantisca un quadro stabile di programmazione per le aziende. Riorganizzazione e piano industriale Cotral. 2. Ritardo Pagamenti PA: da gen. 11 pagamenti fermi, a rischio la sopravvivenza stessa di molte aziende. Si richiede regolarità dei flussi e saldo almeno 1 trimestre Governance per la Mobilità; la riforma di Roma Capitale è un opportunità di razionalizzare la capacità di programmazione attraverso l eliminazione di agenzie che svolgono a vari livelli le stesse funzioni. 4. La pianificazione di settore: accelerazione stesura documenti di programmazione. Piano Territoriale Regionale Generale alla cui stesura Unindustria chiede la partecipazione 5. Integrazione Modale, interoperabilità, E-ticket: L integrazione dei servizi e dei sistemi di bigliettazione/distribuzione può generare ricadute positive in termini di ricavi, contenere i costi e generare qualità dei servizi. Grande impegno progettuale al quale Unidustria chiede coinvolgimento. 6. Modello esercizio rete Ferroviaria: nuovo concetto di contratto di servizio con specializzazione corse. Necessità di investimenti in nuovo materiale rotabile, Unidustria preparerà proposte progettuali. 7. Adeguamento tecnologico: possibilità di attuare piani di investimento con POR, per mobilità pax e merci. La Sezione può supportare con esperienze e know-how maturate all interno del sistema associativo. 8. Logistica e Trasporto Merci: settore strategico per la crescita, l integrazione modale non è ancora sviluppata, occorrono scelte ed investimenti per piattaforme logistiche con servizi intelligenti. La Regione deve stabilire priorità e gerarchie per pianificare le opere strategiche a questo progetto. 9. Il ruolo della portualità: Il sistema laziale ha enormi potenzialità nel merci e grandi volumi nel passeggeri. Civitavecchia ha ancora margini di crescita, ma è necessaria una regia coordinata per programmare le reti infrastrutturali realmente utili alla crescita dei volumi. 10. Aeroporto di Fiumicino: accelerare la progettazione del nuovo scalo che ha un enorme potenziale di domanda. Devono essere integrate tutte le reti di accesso aeroportuali anche nell ambito del quadrante ovest della città. Unidustria sostiene il tavolo tecnico attualmente operante e auspica ulteriore integrazione progettuale. 3
4 1-Le prospettive del trasporto La preoccupante situazione finanziaria del settore non deve comunque far perdere di vista la necessità di incrementare risolutamente l efficienza dei servizi del trasporto pubblico locale gestito da un tessuto imprenditoriale particolarmente polverizzato. L obiettivo può essere raggiunto con un azione riformatrice ed una migliore pianificazione di area vasta in un ottica di sistema, incidendo in maniera significativa sul maggiore coordinamento ed integrazione tra gli operatori, sull eliminazione delle duplicazioni, sulla rivisitazione del trasporto extraurbano. E auspicabile, pertanto, un iniziativa riformatrice della legge 30 del 1998 (legge che in molti punti dell articolato è stata disattesa), in considerazione dell evoluzione del settore avuta in questi anni e per fare in modo di soddisfare le nuove esigenze della domanda di trasporto e rilanciare e rinforzare le aziende private specializzate nel TPP. Tra le priorità da affrontare vi è: la definizione dei criteri, degli standard e delle relative metodologie di monitoraggio, per l espletamento delle gare e/o degli affidamenti, come previsto dal Regolamento Europeo 1370/2007; l individuazione dei servizi minimi regionali differenziando il servizio universale con il servizio a mercato; l adeguamento del finanziamento regionale in termini di corrispettivo/km al forte rincarico dei costi. introdurre nella legislazione regionale un sistema di finanziamento collegato ad un prelievo certo e di scopo per l acquisto del materiale rotabile per tutti i sistemi di trasporto. La Sezione chiede, inoltre, che il redigendo Piano Regionale della mobilità, dei trasporti e della Logistica contribuisca a queste esigenze di sviluppo offrendo altresì agli operatori un quadro stabile che permetta loro una razionale programmazione aziendale. In tale ambito si sollecita inoltre la riorganizzazione di Cotral Spa che potrebbe portare ad ampi margini di efficienza con una più intensa collaborazione con i privati. Basti pensare che il costo per kilometro riconosciuto a Cotral è circa il doppio di quello delle imprese private. Va aggiunto che l esternalizzazione per gara di diverse linee prevista dalle linee guida del piano industriale di Cotral recentemente approvato, nonché le ripercussioni della manovra finanziaria sulle aziende che operano in house impongono la necessità di individuare, in sede regionale, soluzioni concertate pubblico/privato per rendere sostenibile un servizio importante per un territorio caratterizzato da una forte incidenza del pendolarismo. Un altra problematica che indice fortemente sulle prospettive del trasporto concenre le tariffe il cui aumento, in misura adeguata a sostenere lo sviluppo industriale del settore risulta un nodo ormai ineludibile, considerati anche i tagli drastici al trasporto pubblico locale. In tal ambito appare necessaria anche una migliore focalizzazione del rapporto che c'è tra provvedimenti di agevolazione tariffaria e conseguenti compensazioni tariffarie per gli operatori. A tal riguardo la Sezione è disponibile a supportare la Regione ad individuare scelte strategiche ed operative idonee 4
5 2-Ritardo nei pagamenti Il cronico ritardo dei pagamenti dei servizi operati dalle aziende che gestiscono linee di trasporto pubblico locale in concessione/contratto di servizio nella Regione Lazio tocca per la sua gravità e durata, non lo sviluppo delle imprese, quanto la loro sopravvivenza. E dal 1 gennaio 2011 che le aziende non ricevono pagamenti per i servizi prestati. Questa drammatica situazione si somma all aumento dei costi d esercizio che nel settore sono particolarmente significativi. Unindustria chiede con forza che sia garantito un flusso di cassa costante indispensabile per la sopravvivenza delle imprese e per assicurare la regolarità del servizio di trasporto pubblico locale e che immediatamente siano saldati almeno i pagamenti del 1 trimestre La Sezione si rende disponibile, una volta superata l emergenza, a studiare con la Regione e con l ANCI formule concertate con il sistema bancario che partendo dalla certificazione dei crediti, possano rendere gestibile il processo oggi troppo aleatorio. 3-La Governance per la mobilità L imprescindibile obiettivo della gestione unitaria della pianificazione infrastrutturale della mobilità e del trasporto pubblico su scala geografico-territoriale adeguata, richiede di agire sul livello decisionale. Unindustria sostiene da tempo che la riforma di Roma Capitale offre l opportunità di semplificare e di riorganizzare il sistema delle Agenzie di pianificazione e di programmazione del sistema dei trasporti e della mobilità per risolvere il rapporto tra l area metropolitana e il resto del territorio regionale. L Agenzia deve essere unica, superando la duplicazione tra l Agenzia Regionale (Aremol) e Roma Servizi per la Mobilità. Un Agenzia unica di pianificazione e programmazione su scala di area vasta con poteri propositivi e di controllo anche in campo urbanistico, garantisce una governance non solo più efficiente, ma anche più rapida nel rispondere alle esigenze di mobilità dei cittadini e di sviluppo delle imprese. All agenzia potrebbe essere demandato l onere di determinare il livello tariffario portando a livello tecnico/commerciale le conseguenti difficili scelte. 4-La Pianificazione di settore Un corretto processo di pianificazione con strumenti adeguati, è essenziale per individuare in una visione di insieme, le priorità degli interventi di ampio respiro strategico e gli indirizzi da dare a quelli di breve e medio periodo. La Regione deve accelerare drasticamente la stesura dei documenti di programmazione di sua competenza nell ambito dei quali la mobilità riveste un ruolo non secondario. 5
6 La rapida definizione degli obiettivi e delle politiche regionali per il territorio, dei programmi e dei piani di settore aventi rilevanza territoriale, nonché degli interventi di interesse regionale, fornisce il quadro per le politiche territoriali delle Province, della città Metropolitana, dei Comuni e degli altri enti locali. Ma non solo, le imprese a loro volta per investire sul territorio, hanno la necessità che l Amministrazione fornisca loro un quadro di riferimento certo. Unindustria chiede di essere coinvolta nella predisposizione dei fondamentali strumenti di pianificazione, tra i quali il Piano Territoriale Regionale Generale che deve definire l armatura infrastrutturale, le funzioni urbanistiche e lo sviluppo del territorio, nonché il già citato Piano sulla mobilità dei trasporti e delle merci. 5-Integrazione modale, interoperabilità dei servizi, Bigliettazione elettronica La diminuzione costante di risorse pubbliche dedicate al trasporto e ancor più la previsione che tale trend proseguirà, porta ad una sola conclusione: occorre perseguire una sempre maggior efficienza dei servizi, intervenendo decisamente sulle sovrapposizioni e rendendo sempre più appetibile l uso del mezzo di trasporto collettivo con l aumento della velocità commerciale e del confort all utenza, ma soprattutto ottimizzando gli spostamenti. Questa ottimizzazione si ottiene anzitutto con l integrazione ferro e gomma da conseguire attraverso l infomobilità, con una migliore pianificazione degli orari ed una più efficiente logistica dei nodi di scambio. Occorre quindi puntare ad aumentare gli introiti tariffari che oggi per le aziende valgono in un quota molto minori dei contributi regionali in conto esercizio, e questo può avvenire solo attraverso scelte decise ed univoche da parte della Pubblica amministrazione sulla realizzazione di nodi di scambio efficienti, infrastrutture di rete, azioni anche di politica tariffaria, volte a promuovere la prefenzialità del trasporto collettivo rispetto a quello privato. E un impegno imprescindibile di progettualità degli attori istituzionali al quale l Unione intende partecipare con progetti concreti da presentare all Amministrazione Regionale. Un integrazione dei servizi di trasporto favorisce inoltre forme di integrazione tariffaria per le quali è possibile pensare, in un primo momento in ambiti circoscritti, applicazioni concrete supportate da solidi modelli di business solidi. Il primo passo è comunque quello di favorire l interoperabilità dei servizi anche attraverso lo sviluppo del biglietto elettronico. 6-Modello di esercizio rete ferroviaria Nell ambito degli accordi che Ferrovie dello Stato Italiane sta per firmare con la Regione Lazio e Roma Capitale per lo sviluppo del nodo di Roma è previsto un forte ripensamento del modello di esercizio delle Ferrovie Regionali. Il modello proposto è quello di specializzare le corse differenziando l ambito metropolitano rispetto a quello regionale. Tale modello che riguarda tutto il sistema delle Ferrovie Regionali, sarà in parte avviato già con il nuovo orario di dicembre sulla linea FR6 per poi essere gradatamente allargato a tutte le linee. Ovviamente tale modello implica un maggiore uso di materiale rotabile per coprire le maggiori frequenze previste nell area metropolitana. 6
7 C è il rischio però che i tagli ai finanziamenti costringano le FS ad un ripensamento degli investimenti in materiale rotabile in considerazione del fatto che il ritorno economico è previsto derivi dal flusso di cassa garantito dai contratti di servizio. La sezione presenterà alla Regione alcune proposte progettuali coerenti con il nuovo modello di esercizio e nell ambito della valorizzazione e sviluppo dell intermodalità e dell integrazione degli esercizi. 7-L Adeguamento tecnologico L Unione ritiene di particolare importanza che la Regione, nonostante le ristrettezze finanziarie possa farsi carico, così come previsto dal POR, di promuovere un piano di investimenti per l innovazione tecnologica nei servizi di trasporto delle persone e delle merci. Lo sviluppo tecnologico potenzia, infatti, la capacità e l efficienza della rete infrastrutturale nel breve periodo senza dover necessariamente affrontare investimenti infrastrutturali che naturalmente necessitano orizzonti temporali più ampi. Sia nel trasporto merci sia per quanto concerne la mobilità passeggeri, tecnologia e informatizzazione possono giocare un ruolo altamente significativo attraverso interventi mirati: per i servizi di trasporto delle persone, all aumento dei servizi integrati erogabili attraverso i titoli di viaggio, all ottimizzazione dei flussi informativi, al controllo in tempo reale delle flotte, alla misurazione permanente della domanda soddisfatta per tratte e fermate; per la logistica, alla creazione di impianti moderni ed innovativi che siano generatori di una filiera di trasbordi e consegne compatibili con i tempi e gli spazi della città e alla promozione di soluzioni tecnologicamente innovative in grado di rispondere ai bisogni di mobilità delle merci accrescendo così la capacità competitiva dei settori industriali coinvolti. In questo scenario la Sezione coinvolgendo altre imprese del Sistema si candida a supportare la Regione attraverso l integrazione tra gli attori del trasporto associato e la possibilità di valorizzare interventi e idee progettuali già avviate all interno di aziende associate grazie ad esperienze maturate in altri contesti territoriali. 8-La logistica e il trasporto merci Il sistema logistico e di trasporto delle merci è un elemento strategico sia perche condiziona la competitività territoriale e lo sviluppo delle imprese sia perché incide pesantemente sui fenomeni di congestione presenti sulla maggior parte delle strade del territorio provinciale e nei centri urbani. La ricerca di una migliore integrazione di servizi favorisce la crescita del trasporto intermodale i cui vantaggi si sono affermati soprattutto su traffici a lunga distanza ( km.) ed intercontinentali, mentre l integrazione è ancora insufficiente nelle distanze inferiori dove prevale la movimentazione su strada che allo stato è più vantaggiosa dal punto di vista economico ed organizzativo. In una regione come il Lazio oltre ad un maggiore sviluppo del ferro che si può ottenere solo con nodi intermodali efficienti, il trasporto marittimo può rappresentare un importante contributo grazie 7
8 al notevole potenziale che questo modo di trasporto offre per le relazioni di cabotaggio. Sempre di più, infatti, le cosiddette autostrade del mare collegano i porti più attrezzati e più importanti per il traffico delle merci ma anche delle persone. Viene in primo piano anche qui l esigenza di promuovere un sistema della logistica regionale integrato che possa identificare itinerari intermodali, canalizzare le scelte ed orientare gli operatori, incentivando le modalità più efficienti attraverso informazioni facilmente fruibili e la creazione di sinergie attraverso l offerta di servizi intelligenti. L efficientamento della catena distributiva deve passare infatti attraverso la razionalizzazione del network logistico, nel disegno di piastre logistiche integrate e attraverso la costruzione di filiere intermodali per recuperare inefficienze storiche in un settore strategico, anche in considerazione delle peculiarità geografiche del nostro Paese. E fondamentale che la Regione si faccia carico di individuare gerarchie di priorità in relazione anche all effettiva capacità di esecuzione delle opere strategiche atte a favorire lo sviluppo intermodale del trasporto merci. Il rischio è la marginalizzazione del Lazio dalla rete dei collegamenti internazionali ma anche una scarsa competitività delle soluzioni logistiche presenti nel mercato italiano con perdita di opportunità a vantaggio di altre aree geografiche che possono costituire un alternativa rispetto al nostro Paese. Tra le misure atte a favorire l intermodalità e la co-modalità non va trascurata la semplificazione delle procedure doganali. La Regione potrebbe appoggiare l azione che l Unione e tutto il sistema confindustriale stanno conducendo sul tema. 9-Il Ruolo della Portualità Il network portuale del Lazio, composto da Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta rappresenta con più di quattro milioni e settecentomila passeggeri tra navi da crociera e traghetti ogni anno uno dei più importanti nodi del traffico marittimo nel Mediterraneo. In particolare Civitavecchia, con i suoi 2,5 milioni di passeggeri, quest anno è diventato il primo porto per navi da crociera, superando Barcellona. Dal punto di vista del traffico merci il porto di Civitavecchia presenta ampi margini di crescita grazie allo sviluppo del transshipment, alla posizione strategica, alla profondità delle acque e agli spazi retrostanti ampliabili. Questi fattori ne fanno potenzialmente un importante scalo merci, capace di attrarre investitori e aziende che attualmente spendono di più utilizzando altri porti. Basti pensare che circa 750 mila container destinati a Roma e provincia arrivano dai porti di Napoli e Livorno. Per fare questo le istituzioni devono impegnarsi in uno sforzo, finalmente unitario, per non solo individuare e promuovere le reti infrastrutturali realmente utili a connettere il porto con la rete ma anche migliorare e accelerare le procedure che pesano sulla convenienza delle aziende nella scelta della struttura portuale. 8
9 10-Lo sviluppo dell aeroporto di Fiumicino Lo sviluppo dell 'aeroporto "Leonardo da Vinci" di Roma Fiumicino rappresenta uno degli obiettivi più importanti per la crescita della competitività del territorio e lo sviluppo delle imprese romane. Tale sviluppo è supportato dalla domanda favorita dalla posizione di Roma come ottimale punto di transito da/per le aree con la previsione ( ) di crescita del traffico da/per Europa più elevata: Nord Africa +6,7% anno; Medio Oriente +8,2% anno; India +6,2% anno; America Latina +5,3% anno; Asia +6,4% anno. La complessità di un tale intervento non si esaurisce nell ambito del sedime aeroportuale ma interessa e coinvolge direttamente il sistema infrastrutturale e i servizi per la mobilità del quadrante nel quale l aeroporto si inserisce. Lo sviluppo di infrastrutture complesse, come quelle di un aeroporto di livello internazionale, deve essere difatti accompagnato da analoga crescita delle infrastrutture funziona alla implementazione degli accessi. Per garantire il conseguimento di questo obiettivo è necessario integrare e sviluppare le infrastrutture aeroportuali con le infrastrutture di rete del territorio, in un'ottica più generale di mobilità integrata dell'intero quadrante ad Ovest di Roma. E fondamentale che la Regione possa supportare lo sviluppo infrastrutturale di tale area con un azione di pianificazione che definisca il quadro e contribuisca per quanto di sua competenza in un azione atta a rendere più veloci le procedure autorizzative. In questo ambito Unindustria sostiene da tempo l azione di Aeroporti di Roma, ANAS, Comune di Roma- Agenzia Roma Servizi per la Mobilità e RFI che hanno promosso un tavolo tecnico di concertazione per redigere uno studio di fattibilità e un progetto preliminare che riguardi una serie d interventi infrastrutturali correlati e sinergici funzionali a migliorare non solo l accessibilità dell aeroporto, in vista dei previsti sviluppi, ma anche a dare una risposta concreta ai bisogni di mobilità scaturiti dallo sviluppo urbano dell area. Nello specifico la sezione Trasporti e logistica ha accolto l invito della Sezione Infrastrutture, per, insieme a quelle del Credito e Finanza, dell Industria del turismo e del tempo libero, della Progettazione, Materiali e Impianti consolidare una collaborazione strutturata atta a valorizzare le potenziali sinergie in un progetto che non può non essere di sistema. L obbiettivo è quello di promuovere un azione coordinata che possa contribuire a rendere effettivamente realizzabili, coinvolgendo il capitale privato, idee e progetti tesi a migliorare i livelli di mobilità del nostro territorio. 9
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