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1 Speciale de I Quaderni dell OML Gli stranieri in Liguria: tra diversità e integrazione L analisi dei dati al 2017 Osservatorio Mercato del Lavoro ANNO XV N 50 Dicembre 2017 Unione Europea FSE Repubblica Italiana Regione Liguria

2 ALFA Liguria Agenzia per il Lavoro, la Formazione e l Accreditamento O.M.L. Osservatorio Mercato del Lavoro Notizie Flash n.50 Speciale de I quaderni dell Osservatorio Gli stranieri in Liguria: tra diversità e integrazione L analisi dei dati al 2017 A cura di Adriana Rossato Con la collaborazione di Monica Fiorentino Idea grafica a cura di Federico Corsi

3 ALFA Liguria Agenzia per il Lavoro, la Formazione e l Accreditamento Un ringraziamento particolare è rivolto a coloro che, con la disponibilità e l importante apporto professionale, hanno contribuito alla realizzazione del presente lavoro. In particolare: - Dott.ssa Valeria Pastore che ha curato la parte relativa agli studenti stranieri - Dott.ssa Lia Orzati per il supporto tecnico in fase di estrazione/elaborazione dei dati di fonte SIL (Sistema Informativo del Lavoro) - Associazioni che offrono servizi agli immigrati, - Associazioni di Categoria e Sindacali, Aziende, Enti di Ricerca, Miur e Università degli Studi di Genova, ovvero tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta dei dati o che sono stati coinvolti nella rilevazione sui fabbisogni previsionali di lavoratori stranieri, il cui contributo è stato essenziale per comprendere le caratteristiche del fenomeno nella nostra Regione. A tutti un doveroso ringraziamento. Il report è stato chiuso redazionalmente nel mese di dicembre 2017

4 Prefazione Note Introduttive pag. I Stranieri in Liguria: il contesto di riferimento pag. 1 Gli aspetti demografici pag. 3 La popolazione straniera residente pag. 3 I permessi di soggiorno pag. 39 Gli studenti stranieri pag. 85

5 Gli aspetti occupazionali pag. 97 Il lavoro degli stranieri Dati SIL pag. 97 Il lavoro autonomo pag. 121 Gli infortuni sul lavoro pag. 135 La rilevazione dei fabbisogni di lavoratori stranieri in Liguria: previsioni per l anno 2017 pag. 163 I fabbisogni di lavoratori stranieri pag. 165

6 Prefazione Con l edizione delle Notizie Flash 2017 prosegue l impegno nello studio e nell analisi del fenomeno dell immigrazione nella nostra regione, avviato alcuni anni fa e divenuto ormai componente di rilievo delle attività dell Osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro di ALFA Liguria. Il fenomeno migratorio si presenta in Liguria in forma quantitativamente più contenuta rispetto ad altre regioni italiane. Tuttavia, proprio per le particolari caratteristiche demografiche, economiche ed occupazionali del contesto regionale appare di grande interesse seguire l evoluzione del fenomeno, in ragione del suo radicamento nel territorio ligure. Soprattutto in un epoca di grandi cambiamenti è importante mantenere viva la sensibilità e l attenzione verso una tematica che incide sugli equilibri della nostra società, ampliando lo spettro di osservazione alle diverse realtà regionali per poter individuare modelli condivisi nella gestione di questo fenomeno. Seguendo questa prospettiva, il presente lavoro intende fornire un quadro dell evoluzione del fenomeno migratorio ligure, nella sua componente economica e sociale, mantenendo l attenzione sulle realtà delle regioni limitrofe (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana) e sull andamento nazionale. Sono state quindi realizzate analisi approfondite sui temi del lavoro, della scuola, dell andamento demografico, cercando di interpretarne le evoluzioni alla luce dei più recenti mutamenti sociali. Da questo punto di vista la composizione della società ligure fa registrare interessanti novità: le famiglie composte da cittadini stranieri sono sempre più numerose, a conferma della sempre maggiore integrazione di questi nuclei nel nostro territorio. Questo aspetto emerge dai diversi indicatori - demografici, occupazionali e di scolarità che sono stati analizzati. Anche la composizione delle diverse nazionalità mostra, nella nostra regione, possibili cambiamenti di tendenza. Dal 2013, infatti, la nazionalità ecuadoriana, da anni concentrata in Liguria e in particolare nella provincia di Genova, sta progressivamente lasciando il primato delle presenze ai cittadini provenienti dall Albania e dalla Romania. Nell augurarvi buona lettura, ci tengo a rivolgere un ringraziamento particolare allo staff dell Osservatorio del Mercato Lavoro (Adriana Rossato, Monica Fiorentino, Lia Orzati, Valeria Pastore) per la continuità dell impegno nella raccolta e analisi delle informazioni e dei dati che compongono questo studio. Il Direttore Generale ALFA Liguria Dott. Fabio Liberati

7 In principio tu ti sederai un po lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po più vicino... (Antoine De Saint-Exupéry) Il presente rapporto si pone l obiettivo centrale di raccontare l evoluzione del fenomeno migratorio nella nostra regione, laddove possibile, confrontandolo con le tendenze delle regioni contermini e le più ampie dinamiche nazionali. L idea è quella di offrire una lettura trasversale partendo da un analisi tecnica dei dati che possono raccontare aspetti molto più ampi e complessi dei fenomeni. Affrontare il tema dell immigrazione attraverso la sola lettura di dati statistici può apparire un approccio parziale, ma è il punto di partenza fondamentale per poter comprendere la qualità e le caratteristiche del fenomeno che si sta osservando. Oggi, il fenomeno migratorio è testimone di un cambiamento su larga scala che coinvolge i Paesi di tutto il mondo, proponendo involontariamente una metafora dell instabilità e costringendoci a riflettere su realtà storico, politiche e sociali lontane geograficamente e ideologicamente, ma al contempo anche su quelle che ci appartengono. In questi termini, le migrazioni offrono l opportunità di una riflessione sul movimento, lo stesso che appartiene costituzionalmente alla terra e che richiama il cambiamento, l evoluzione, la rivoluzione. Un cambiamento da intendere in termini di crescita, di apertura e di valore aggiunto, tutti figli della globalizzazione e degli scambi commerciali che scivolano, inevitabilmente, da un piano economico ad una prospettiva sociale e culturale. I dati presentati dalle Nazioni Unite sul bilancio migratorio 1 confermano la persistenza di spostamenti significativi delle popolazioni tra le diverse regioni del mondo. In particolare la consistenza dei flussi diretti verso i paesi a sviluppo avanzato, sebbene si sia ridotta di un terzo tra il e il (passando da 3,3 a 2,2 milioni di persone all anno), appare doppia rispetto agli anni 70 e Cfr. World population prospects The 2017 revision (New York, 2017) 2 Cfr. Centro Studi e Ricerche IDOS, (2017), Dossier statistico immigrazione, Edizioni Idos, Roma osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: I

8 La cronaca nazionale pone l accento sui movimenti migratori che provengono dall Africa, ma gli ingressi provenenti da Asia ed Europa rimangono i più numerosi per l Italia e soffermarsi solo sul tema degli sbarchi rischia di far passare in secondo piano le tematiche dell inclusione sociale di una realtà migratoria consolidata e stabile per cui molto è già stato fatto e molto altro resta da fare. Il fenomeno migratorio nazionale sta conoscendo grandi cambiamenti negli ultimi anni, dovuti ad un duplice ordine di fattori: da un lato si è assistito ad un arresto dei flussi di coloro che vogliono migliorare una situazione economica migrando sostanzialmente per motivi di lavoro; dall altro lato, si osserva un esponenziale crescita dei flussi migratori di coloro che cercano protezione internazionale. In questo generale quadro di contesto, si evidenzia come, nel corso del 2016 la popolazione straniera in Italia abbia registrato un incremento dell 1,5% raggiungendo la quota complessiva di circa i 5 milioni e 958mila persone (regolari e non). Secondo la Fondazione Ismu 3 di Milano, la consistente presenza della componente regolare degli stranieri calcolata tra iscrizioni alle anagrafi comunali, acquisizioni di cittadinanza, oltre che ovviamente alla regolarità dei permessi di soggiorno, testimonia un fenomeno sempre più stabile e una crescente integrazione della popolazione di origine straniere nel territorio. Si segnala che tra i nuovi cittadini, 4 su 10 sono minori; nella maggior parte dei casi, hanno acquisito la cittadinanza per trasmissione dai genitori oppure, se nati in Italia e residenti continuativamente, per processo di naturalizzazione una volta diventati maggiorenni. Il dato relativo alla presenza straniera a livello nazionale assume un significato di rilievo se comparato con il dato relativo agli italiani emigrati all estero che, secondo le anagrafi consolari, nel 2016 sono (150mila unità in più rispetto al 2015). Gli italiani che migrano all estero, spesso sono risorse con alte qualifiche (laureati, professionisti specializzati) mentre, la credenza comune porta a pensare che gli stranieri giunti in Italia siano lavoratori a bassa specializzazione e privi di titoli o qualifiche. In realtà spesso accade che ad intraprendere il percorso migratorio sono le persone che fanno parte del ceto medio e che, spesso, hanno avuto la possibilità di fare un percorso di studi e/o di specializzazione, ma giunti in Italia trovano grosse difficoltà a far riconoscere i titoli conseguiti all estero. Pertanto, è più corretto dire che gli stranieri trovano occupazione per lavori di bassa qualifica, non tanto perché non abbiano specializzazioni, ma troppo spesso accade ancora, perché non ne hanno il riconoscimento e non hanno la possibilità di intraprendere nuovamente un percorso di studi in Italia. 3 Cfr. Fondazione ISMU, (2017), Ventitreesimo Rapporto sulle immigrazioni, Franco Angeli, Milano II

9 I figli degli stranieri, che sono nati o stanno crescendo in Italia, negli anni, stanno cercando di migliorare la propria condizione scolastica e professionale per cui nell anno accademico 2014/2015 gli stranieri iscritti alle università italiane sono (il 4%di iscritti complessivi), oltre a iscritti all Alta Formazione Artistica e Musicale (su un totale di iscritti). Gli iscritti ai dottorati di ricerca sono (12,7% dei iscritti complessivi) gli iscritti ai master di I livello (11,5% dei iscritti) e iscritti a master di II livello (11,5% dei ) I. Forse una riflessione su questo tema andrebbe fatta in termini più ampi, per ripensare un più comprensivo sistema dei valori attribuito ai diversi ruoli e alle diverse funzioni che contribuiscono al funzionamento del mercato del lavoro. Si tratta di un tema complesso che senza dubbio costituisce una causa non secondaria della crisi che da tempo ormai si manifesta. Resta il fatto che certamente un elemento non secondario nel ripensare l assetto del mercato del lavoro è costituito dal riconoscimento dell effettivo valore delle funzioni delle professioni che ne garantiscono un corretto funzionamento. Nelle prossime pagine verranno affrontati i temi nodali con l obiettivo di tracciare un quadro della realtà migratoria ligure, raffrontata con le tendenze evidenziate sia a livello nazionale sia tra le regioni contermini alla Liguria per avere una cornice e comprendere le caratteristiche del fenomeno nella nostra regione. 4 Cfr. Centro Studi e Ricerche IDOS, (2017), Le migrazioni qualificate in Italia Ricerche, statistiche, prospettive, Edizioni Idos, Roma osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: III

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13 Premessa A causa della crisi in atto, l Italia sta perdendo la sua forza attrattiva; il mercato del lavoro non offre più le opportunità che offriva fino a pochi anni fa e, già dal 2010, sono evidenti i segnali di un inversione di tendenza da parte degli stranieri che tendono a scegliere nuove mete migratorie. Nel mercato del lavoro italiano è sempre più difficile riuscire ad avere una continuità contrattuale che permetta ai lavoratori di poter pianificare il proprio progetto di vita; per gli stranieri questo rappresenta un problema ulteriore in quanto al possesso di un regolare contratto di lavoro è legato il mantenimento del permesso di soggiorno, un elemento fondamentale per evitare di cadere nella clandestinità e quindi nell illegalità. I numeri risultano pertanto interessanti indicatori di questi cambiamenti di tendenza con flessioni e arresti dei trend che interrompono il costante e graduale incremento dell ultimo decennio. Si ricorda, inoltre che, per una corretta lettura degli incrementi registrati negli ultimi anni è necessaria una precisazione: occorre tenere conto delle operazioni di revisione censuaria operate dalle anagrafi comunali che hanno influito in modo significativo sul raffronto del biennio A seguito del Censimento generale della Popolazione del 9 ottobre 2011 (che si è concluso il 30 giugno 2014), infatti, si è verificato un disallineamento delle informazioni che sono state aggiornate in base ai risultati dell indagine censuaria. L incremento degli indicatori di crescita analizzati nella presente sezione sono pertanto da ritenersi condizionati da questa operazione di aggiustamento anagrafico che potrebbe manifestare i suoi effetti ancora nell analisi dei dati relativi al Gli stranieri residenti in Italia Gli stranieri residenti in Italia nel 2016 superano i 5milioni di unità raggiungendo quota con un incremento dello 0,4% (pari a unità) rispetto all anno precedente. Tale andamento ripropone la tendenza già evidenziata per il biennio precedente quando l incremento era dello 0,3%; i flussi in entrata si confermano, pertanto, piuttosto contenuti. Appare così assorbito il disallineamento sopradescritto rispetto al biennio , quando si registrava un incremento del 12,2% pari a unità causato, sostanzialmente, dall attività di revisione anagrafica, più che da un effettivo aumento dei flussi in ingresso. Ampliando lo spettro di osservazione fino al 2002, si evidenzia un trend in crescita costante che registra una battuta d arresto nel 2011 per poi riprendere la tendenza in crescita dall anno successivo. 3

14 Come già anticipato gli effetti della crisi economico occupazionale sono testimoniati, soprattutto, dalle tendenze demografiche e si manifestano con un rallentamento della crescita delle presenze degli stranieri. Successivamente all aggiustamento anagrafico dei dati e alla conseguente flessione, si assiste ad una graduale ripresa degli incrementi, seppure decisamente più contenuti rispetto agli anni precedenti. Basti pensare che nel biennio l incremento registrato a livello nazionale raggiunse il 28,4% e, nel biennio successivo ( ), l incremento fu pari al 20,7%. Negli anni successivi le tendenze registrate hanno confermato trend in crescita sebbene sempre più contenute in termini di valori sia assoluti che percentuali, sino al biennio quando si registrò una flessione dell 11,3% con ovvie ripercussione sulle diverse aree territoriali prese in esame. Negli anni successivi si assiste ad una ripresa degli incrementi che nell ultimo biennio appaiono nuovamente in frenata. Tra il 2014 e il 2015, infatti, la crescita della popolazione straniera residente in Italia è dello 0,3%, la variazione più contenuta nei quattordici anni presi in esame. 4

15 Soffermandosi sul dato regionale si osserva, in prima istanza che in Liguria, gli stranieri residenti al 31 dicembre 2016, sono con un incremento dell 1,5% rispetto all anno precedente (pari a unità). Rispetto alla componente di genere si registra una presenza più significativa delle donne in ciascuna area territoriale presa in esame. L incidenza femminile registra valori superiori al dato medio nazionale (52,4%) in quasi tutte le regioni prese in esame con la sola eccezione della Lombardia che registra il 51,4% delle presenze in rosa. La regione con la maggiore componete femminile è la Toscana (53,6%). La regione in cui si concentra maggiormente la popolazione di origine straniera è la Lombardia dove risiedono il 22,6% degli stranieri residenti in Italia. La Liguria accoglie il 2,7% del complesso degli stranieri residenti in Italia. Tab. 1 - POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE PER REGIONE 31 dicembre dicembre 2016 Valori assoluti Popolazione residente al 31/12/2015 Popolazione residente al 31/12/2016 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte Lombardia Emilia Romagna Toscana Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 5

16 Tab. 1a - POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE PER REGIONE 31 dicembre dicembre 2016 Valori percentuali Popolazione residente al 31/12/2015 Popolazione residente al 31/12/2016 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte 8,3% 8,5% 8,4% 8,2% 8,4% 8,3% Lombardia 23,5% 22,3% 22,9% 23,0% 22,2% 22,6% Emilia Romagna 10,4% 10,8% 10,6% 10,2% 10,7% 10,5% Toscana 7,7% 8,1% 7,9% 7,7% 8,1% 7,9% Liguria 2,6% 2,8% 2,7% 2,7% 2,8% 2,7% Italia 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri Tab. 1b - POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE PER REGIONE 31 dicembre dicembre 2016 Valori percentuali Popolazione residente al 31/12/2015 Popolazione residente al 31/12/2016 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte 46,7% 53,3% 100,0% 47,2% 52,8% 100,0% Lombardia 48,7% 51,3% 100,0% 48,6% 51,4% 100,0% Emilia Romagna 46,6% 53,4% 100,0% 46,5% 53,5% 100,0% Toscana 46,1% 53,9% 100,0% 46,4% 53,6% 100,0% Liguria 46,2% 53,8% 100,0% 47,1% 52,9% 100,0% Italia 47,4% 52,6% 100,0% 47,6% 52,4% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 6

17 Per quanto riguarda le variazioni avvenute nel biennio 2015/2016 si evidenziano tendenze sostanzialmente stazionarie con lievi variazioni differenziate nelle diverse aree territoriali osservate. Il dato medio nazionale mostra un incremento dello 0,4% (pari a unità). Le regioni che mostrano segno positivo registrano variazioni più rilevanti del dato medio nazionale, in particolare, in termini di variazioni percentuali, la Liguria registra l incremento più elevato (+1,5% pari a unità) tra le regioni prese in esame seppure, tale tendenza sia da attribuire esclusivamente alla componente maschile (+3,4% pari a unità). Si segnalano tendenze in crescita anche per la regione Toscana (+1% pari a unità). Tendenze opposte per le restanti regioni che mostrano trend in flessione. Tab. 1c - POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE PER REGIONE 31 dicembre dicembre 2016 Variazioni assolute e percentuali Variazione assoluta Variazione percentuale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte ,4% -1,7% -0,7% Lombardia ,1% -0,6% -0,8% Emilia Romagna ,9% -0,6% -0,8% Toscana ,6% 0,6% 1,0% Liguria ,4% 0,0% 1,5% Italia ,0% -0,1% 0,4% Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri In particolare Lombardia ed Emilia Romagna mostrano una flessione dello 0,8% (con valori assoluti rispettivamente pari a unità e unità), mentre la regione Piemonte mostra una flessione dello 0,7% (pari a unità). Osservando il dettaglio di genere, anche in questo caso si riscontrano tendenze disomogenee in relazione alle aree territoriali prese in esame. In particolare, a livello nazionale si registrano deboli movimenti (uomini +1%; donne -0,1%). 7

18 Soffermandosi sulla serie storica relativa agli anni compresi tra il 2002 e il 2016, a livello regionale si confermano le tendenze già descritte per il dato complessivo. Si ricorda inoltre che gli incrementi più significativi si registrano in corrispondenza degli anni in cui sono stati realizzati a livello nazionale interventi di sanatoria/regolarizzazione ovvero negli anni (+28,4%) e (+16,8%) 1. La crisi economica nazionale non sembra ancora superata e gli stranieri sembrano prediligere altre mete migratorie rispetto all Italia. Tab. 1d - POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE PER REGIONE Anni Valori assoluti Piemonte Lombardia Emilia Romagna Toscana Liguria Italia Piemonte Lombardia Emilia Romagna Toscana Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 1 Si ricorda che nel 2002 era stata prevista una sanatoria nell ambito della cosiddetta Legge Bossi-Fini promulgata nel medesimo anno, mentre nel 2006 era stata realizzata una nuova regolarizzazione delle presenze degli stranieri a seguito della programmazione del decreto flussi 8

19 Tab. 1e - POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE PER REGIONE Anni Variazioni assolute e percentuali v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Piemonte ,5% ,8% ,1% ,9% ,1% ,1% Lombardia ,9% ,7% ,0% ,4% ,9% ,0% Emilia Romagna ,4% ,2% ,3% ,1% ,0% ,3% Toscana ,5% ,5% ,3% ,8% ,4% ,5% Liguria ,9% ,1% ,8% ,5% ,6% ,2% Italia ,4% ,7% ,2% ,1% ,8% ,4% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Piemonte ,4% ,7% ,5% ,7% ,5% -75 0,0% Lombardia ,6% ,4% ,5% ,0% ,8% ,0% Emilia Romagna ,5% ,5% ,1% ,4% ,4% ,5% Toscana ,4% ,5% ,4% ,7% ,4% ,1% Liguria ,2% ,6% ,7% ,1% ,3% 342 0,2% Italia ,8% ,9% ,3% ,2% ,2% ,9% v.a. v.% v.a. v.% Piemonte ,8% ,7% Lombardia ,3% ,8% Emilia Romagna ,6% ,8% Toscana 646 0,2% ,0% Liguria ,8% ,5% Italia ,2% ,4% Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 9

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21 e in Liguria In Liguria, circa il 52% degli stranieri residenti sono concentrati in provincia di Genova. Il restante 48% è distribuito nelle province di Imperia (17,2%), Savona (17,1%) e La Spezia (14%) secondo proporzioni coerenti con la distribuzione degli anni precedenti. Per quanto riguarda la distribuzione per genere, in linea con l andamento medio regionale le donne rappresentano oltre il 50% delle presenze in tutte le province. In particolare, nelle province di Genova e La Spezia l incidenza delle donne raggiunge rispettivamente il 53,2% e il 53,7%, superando il dato medio regionale. Tab. 2 - POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI 31 dicembre dicembre 2016 Valori assoluti Popolazione residente al 31/12/2015 Popolazione residente al 31/12/2016 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 11

22 Tab. 2a - POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI 31 dicembre dicembre 2016 Valori percentuali Popolazione residente al Popolazione residente al 31/12/ /12/2016 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia 17,0% 16,6% 16,8% 17,3% 17,1% 17,2% Savona 18,0% 17,0% 17,5% 17,5% 16,8% 17,1% Genova 51,3% 52,5% 51,9% 51,4% 52,0% 51,7% La Spezia 13,7% 13,9% 13,8% 13,8% 14,2% 14,0% Liguria 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri Tab. 2b - POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI 31 dicembre dicembre 2016 Valori percentuali Popolazione residente al Popolazione residente al 31/12/ /12/2016 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia 46,8% 53,2% 100,0% 47,5% 52,5% 100,0% Savona 47,7% 52,3% 100,0% 48,1% 51,9% 100,0% Genova 45,7% 54,3% 100,0% 46,8% 53,2% 100,0% La Spezia 45,8% 54,2% 100,0% 46,3% 53,7% 100,0% Liguria 46,2% 53,8% 100,0% 47,1% 52,9% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 12

23 Per quanto riguarda le variazioni tra il 2015 e il 2016 la tendenze che si osservano a livello regionale coinvolge tutte le aree provinciali, con la sola eccezione di Savona che mostra una lieve flessione dello 0,6% pari a -153 unità. L incremento più significativo (nonché superiore al dato regionale) si registra in provincia di Imperia (+4,2% pari a +950 unità), seguita da La Spezia (+2,7% pari a +507 unità) e Genova(+1,1% pari a +804 unità). Si conferma comunque la tendenza degli stranieri, già evidenziata negli anni, a distribuirsi sul territorio regionale e non più a concentrarsi nel capoluogo ligure. A seguito della crisi economica, Genova e la sua area provinciale, che hanno sempre garantito le maggiori possibilità occupazionali, si sono trovate ad affrontare una forte sofferenza delle imprese locali e del relativo indotto perdendo, di fatto, la capacità di assorbire l offerta di lavoro. Al contempo, le aree di periferia e le altre province liguri, hanno acquisito maggiore capacità attrattiva per la ricerca di occupazione. Tuttavia, nell ultimo biennio il dato demografico si presenta come testimone dello stato di sofferenza dei mercati locali. Tab. 2c - POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI 31 dicembre dicembre 2016 Variazioni assolute e percentuali Variazione assoluta Variazione % Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia ,7% 2,8% 4,2% Savona ,4% -1,5% -0,6% Genova ,6% -0,9% 1,1% La Spezia ,8% 1,7% 2,7% Liguria ,4% 0,0% 1,5% Italia ,0% -0,1% 0,4% Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 13

24 Gli stranieri residenti in Liguria nel 2016 rappresentano l 8,8% del complesso della popolazione residente nella regione (con una variazione minima rispetto all anno precedente quando l incidenza percentuale era pari all 8,7%). Tale valore appare superiore, di pochi punti percentuali, al dato medio nazionale (8,3%). In provincia di Imperia si registra l incidenza percentuale più elevata (11%). Seguono le province di: La Spezia (8,8%), Savona (8,5%) e Genova (8,4%). Tab. 2d - POPOLAZIONE RESIDENTE COMPLESSIVA E STRANIERA 31 dicembre 2016 Peso % della popolazione straniera sul totale della popolazione Popolazione residente al 31/12/2016 Totale Straniera Peso% Imperia ,0% Savona ,5% Genova ,4% La Spezia ,8% Liguria ,8% Italia ,3% Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri Dall analisi della serie storica della presenza degli stranieri residenti negli anni compresi tra il 2002 e il 2016, a livello provinciale si evidenziano le medesime tendenze già riscontrate a livello nazionale e regionale, ovvero, un rallenamento della crescita delle presenze. Anche a livello provinciale, si evidenziano gli effetti dell indagine censuaria con un picco di crescita nel 2013 con il conseguente rallentamento dell incremento demografico nell anno successivo. Tab. 2e - POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE PER PROVINCIA Anni Valori assoluti Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Italia Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 14

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26 Il saldo naturale I nati in Italia da genitori stranieri nel 2016 sono , il 3,8% in meno rispetto all anno precedente (pari a unità) e il 15,5% in meno rispetto al 2012 (per una flessione in termini di valori assoluti di unità). Per quanto le nascite registrino da qualche anno una battuta d arresto e il numero assoluto appaia più contenuto di anno in anno, questo dato rappresenta comunque una componente fondamentale dell incremento demografico degli stranieri (insieme alle iscrizioni dall estero e quindi dai flussi migratori). Il numero dei morti è pari a unità in crescita dello 0,5% rispetto all anno precedente. I valori registrati per le nascite e per i decessi portano ad un saldo naturale di che raffrontato all anno precedente evidenzia un trend negativo (-4,2%) dovuto alla decrescita dei nati e alla crescita del numero dei decessi. La significativa disparità tra nascite e decessi che continua a caratterizzare la popolazione straniera residente, lascia presupporre la presenza di una componente tendenzialmente giovane e conferma il ruolo ancora fondamentale della popolazione immigrata per compensare l innalzamento dell età media delle popolazioni locali, anche se a fronte degli ultimi dati appare evidente come il contributo degli stranieri al ringiovanimento della popolazione residente sia un fenomeno in netta diminuzione. Si sta quindi confermando ciò che avevano suggerito le previsioni dei ricercatori 1 negli anni passati, ovvero che il contributo degli stranieri all incremento demografico sarebbe risultato una soluzione solo temporanea al calo delle nascite della popolazione italiana. I ricercatori sostenevano che non era possibile assegnare alla popolazione immigrata (che ha sempre dimostrato una maggiore fertilità) la pressante responsabilità di ringiovanire e ripopolare il territorio; si considerava, infatti, anche l ipotesi che gli stranieri optassero per il ritorno in patria, per proseguire il processo migratorio verso altri Paesi o che si sarebbero adeguati alle tendenze nazionali connotate da una minore fertilità familiare. Queste possibilità si sono verificate con l aggravante (prevista solo in parte) degli effetti di una crisi socioeconomica che hanno interferito non solo sul calo delle presenze ma anche sul calo delle nascite. 16

27 Soffermandosi sul dato regionale e provinciale e confrontando l andamento del saldo naturale nel biennio , si evidenziano particolarità legate alla realtà territoriale. I nuovi nati in Liguria da genitori stranieri nel 2016 sono 1.903, rappresentano il 2,7% delle nascite (da coppie straniere) sul territorio nazionale e registrano una flessione dell 5% (pari a 101 unità) rispetto all anno precedente. Anche i decessi mostrano un dato in flessione del 3,2% rispetto all anno precedente. Seppure con valori più contenuti del dato medio nazionale, il trend appare negativo in ogni area territoriale con la sola eccezione di La Spezia che mostra un incremento di 19 unità rispetto al Soffermandosi sui dettagli provinciali si osservano tendenze differenziate con movimenti piuttosto contenuti. In particolare si segnala: - Imperia: mostra tendenze in flessione per ogni indicatore demografici - Savona: non registra variazioni del numero dei decessi mostra e la flessione più consistente per il saldo naturale (16% pari a - 56 unità) - Genova: registra valori in crescita per il numero dei decessi (+15,2%) - La Spezia: mostra l unico saldo naturale positivo (+9,2%) della regione; a fronte di un incremento delle nascite (+7,5%) si osserva un calo delle morti (-8,3%) Tab. 3 - CITTADINI STRANIERI - SALDO NATURALE Anni Valori assoluti Saldo naturale al 31/12/2015 Nati Morti Saldo Saldo Nati Morti naturale naturale Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri Saldo naturale al 31/12/

28 Tab. 3a - CITTADINI STRANIERI - SALDO NATURALE Anni Vaiazioni assolute e percentuali Nati Morti Saldo naturale v.a. v.%. v.a. v.%. v.a. v.%. Imperia ,7% -1-2,2% ,3% Savona ,0% 0 0,0% ,0% Genova -22-2,2% 14 15,2% -36-3,9% La Spezia 19 7,5% -2-8,3% 21 9,2% Liguria ,0% 11 5,2% ,3% Italia ,8% 30 0,5% ,2% Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 18

29 Il saldo migratorio Nel 2016 gli stranieri iscritti all anagrafe in Italia sono mentre in Liguria sono I cancellati per l estero sono, invece, a livello nazionale e a livello regionale. Il saldo migratorio (dato dalla differenza delle iscrizioni dall estero e dalle cancellazioni per l estero), nel 2016, raggiunge le unità a livello nazionale e le unità in Liguria. Si registra pertanto un saldo migratorio attivo con tendenze più favorevoli rispetto all anno precedente (il saldo migratorio nel 2014 era di unità in Italia e unità in Liguria). Osservando le variazioni intervenute tra il 2015 e il 2016 si osserva un incremento delle iscrizioni dall estero (+5,2% in Italia e +41,4% in Liguria) a fronte di una flessione delle cancellazioni (-4,8% in Italia e -6% in Liguria); i dati confermano una situazione tendenzialmente stazionaria dei flussi migratori. Dall analisi delle tendenze provinciali si osservano andamenti differenziati ma che portano a registrare un saldo positivo in ciascuna area osservata. Tab. 4 - CITTADINI STRANIERI - SALDO MIGRATORIO CON L'ESTERO Anno 2016 Valori assoluti Saldo migratorio con l'estero al 31/12/2016 Iscritti dall'estero Cancellati per l'estero Saldo migr. con l'estero Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 19

30 Tab. 4a - CITTADINI STRANIERI - SALDO MIGRATORIO CON L'ESTERO Anni Valori assoluti Saldo migratorio con l'estero al 31/12/15 Saldo migratorio con l'estero al 31/12/16 Iscritti dall'estero Cancellati per l'estero Saldo migr. con l'estero Iscritti dall'estero Cancellati per l'estero Saldo migr. con l'estero Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri Tab. 4b - CITTADINI STRANIERI - SALDO MIGRATORIO CON L'ESTERO Anni Variazioni assolute e percentuali Variazioni assolute Variazioni % Iscritti dall'estero Cancellati per l'estero Saldo migr. con l'estero Iscritti dall'estero Cancellati per l'estero Saldo migr. con l'estero Imperia ,5% -20,8% 82,5% Savona ,2% 17,0% 33,9% Genova ,3% -8,1% 64,2% La Spezia ,5% -6,0% 7,1% Liguria ,4% -6,0% 52,4% Italia ,2% -4,8% 7,3% Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 20

31 L acquisizione di cittadinanza Un aspetto che ha sempre rappresentato un elemento di rilievo per il bilancio demografico degli stranieri residenti è rappresentato dalle acquisizioni di cittadinanza che negli anni ha registrato incrementi costanti sul piano nazionale, regionale e provinciale. Sebbene tale indicatore abbia rilevato una battuta d arresto nel biennio compreso tra il 2011 e il 2012 (-0,8% in Italia e -11,2% in Liguria), dal 2013 si evidenzia una ripresa della crescita molto significativa del 54% a livello nazionale e del 26,9% a livello regionale, confermata anche nel biennio (con valori pari a +37,1% a livello nazionale e +84,5% a livello regionale). Tale incremento non è da ricondurre ad aumenti effettivi della popolazione residente quanto piuttosto ad una accelerazione delle procedure burocratiche per il rilascio del documento. 21

32 Le tendenze descritte dagli indicatori confermano come, a fronte della perdita di attrattiva economico occupazionale dei nostri mercati che disincentiva i nuovi ingressi, sia favorevole il processo di integrazione di coloro che sono presenti sul territorio da più tempo. Nel 2016 i nuovi cittadini in Italia sono mentre in Liguria Per quanto riguarda la componente di genere si evidenzia come, mentre a livello nazionale l incidenza di uomini e donne appare piuttosto bilanciata (51,2% uomini, 48,8% donne) in Liguria si conferma l ormai caratteristica migrazione al femminile, con un incidenza delle donne del 53,6% sul complesso delle acquisizioni di cittadinanza della nostra regione. A livello provinciale si osservano tendenze differenziate in un range compreso tra le tendenze osservate nelle province di La Spezia (dove l incidenza femminile raggiunge il 56,8%) e Imperia (dove le proporzioni si invertono mostrano un incidenza maschile del 50,8%). Rispetto all anno precedente si osservano tendenze differenziate tra i dati nazionali e regionale, per cui all incremento del totale Italia (+13,2%) si oppone la flessione del totale ligure (-7,9%). Tab. 5 - ACQUISIZIONE DI CITTADINANZA ITALIANA Dati al 31 dicembre 2016 Valori assoluti Acquisizione di cittadinanza Maschi Femmine Totale Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 22

33 Tab. 5a - ACQUISIZIONE DI CITTADINANZA ITALIANA Anni Valori assoluti Acquisizione di cittadinanza al Acquisizione di cittadinanza al 01/01/15 01/01/16 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri Tab. 5b - ACQUISIZIONE DI CITTADINANZA ITALIANA Anni Variazioni assolute e percentuali Variazione assoluta Variazione percentuale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia ,1% -18,8% -22,7% Savona ,8% 6,7% 10,1% Genova ,4% -7,0% -5,0% La Spezia ,2% -30,2% -32,0% Liguria ,9% -8,8% -7,9% Italia ,7% 10,7% 13,2% Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 23

34 Le nazionalità di provenienza in Italia Per quanto riguarda le nazionalità di provenienza degli stranieri, a livello nazionale, si evidenziano tendenze interessanti dall analisi delle 18 nazionalità più frequenti. Si segnala che circa il 41,3% dei residenti proviene dalle regioni dell Est Europa; in particolare: Romania, Albania, Ucraina, Moldova e Polonia. Particolare attenzione è rivolta a coloro che provengono dalle regioni asiatiche che nel 2016 rappresentano il 18,5% delle nazionalità prese in esame con un significativo aumento rispetto al 2013 quando l incidenza degli stranieri provenenti da regioni dell Asia nella top 15 delle nazionalità era dell 11,9%. Percentuale incisiva anche per gli stranieri che provengono dall Africa che rappresentano il 16,2% degli stranieri residenti (Marocco, Egitto, Senegal, Tunisia e Nigeria). Questi dati rappresentano un indicatore nodale per comprendere le attuali rotte migratorie. Per quanto riguarda la connotazione di genere si confermano le tendenze migratorie che ormai da tempo caratterizzano le tradizioni culturali ed economiche dei paesi di provenienza, per cui la migrazione dall Africa mostra una forte connotazione maschile, mentre dai Paesi dell Est Europa la connotazione è decisamente femminile. Relativamente al continente asiatico si segnala che: dalla Cina provengono in eguale proporzione uomini e donne, dalle Filippine domina la componente femminile e da India, Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka quella maschile. 24

35 Tab. 7 - CITTADINI STRANIERI. POPOLAZIONE PER SESSO E CITTADINANZA IN ITALIA* Anno 2016 Valori assoluti Nazione di porvenienza Maschi Femmine Totale Romania Albania Marocco Cina Rep. Popolare Ucraina Filippine India Moldova Bangladesh Egitto Pakistan Sri Lanka Senegal Perù Polonia Tunisia Nigeria Ecuador Altro Totale * Nazionalità con frequenza superiore alle unità in Italia Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 25

36 Dall analisi delle variazioni della presenza straniera per nazionalità tra il 2015 e il 2016 si registrano andamenti diversificati ma comunque con variazioni contenute sia in termini di valori assoluti, sia percentuali: - Nigeria: +14,6% (pari a unità) - Pakistan: +6,3% (pari a unità) - Cina +3,9% (pari a unità) - Ecuador: -4,9% (pari a unità) - Moldova: -4,6%% (pari a unità) - Albania: -4,1% (pari a unità) Tab. 7a - CITTADINI STRANIERI. POPOLAZIONE PER SESSO E CITTADINANZA IN ITALIA* Anni Valori assoluti Nazione di porvenienza 2015 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Romania Albania Marocco Cina Rep. Popolare Ucraina Filippine India Moldova Bangladesh Egitto Pakistan Sri Lanka Senegal Perù Polonia Tunisia Nigeria Ecuador Altro Totale * Prime 15 Nazionalità per frequenza in Italia Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri

37 Tab. 7b - CITTADINI STRANIERI. POPOLAZIONE PER SESSO E CITTADINANZA IN ITALIA* Anni Variazioni assolute e percentuali Nazione di Variazioni assolute Variazioni percentuali porvenienza Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Romania ,0% 1,9% 1,5% Albania ,7% -3,5% -4,1% Marocco ,6% -3,0% -3,8% Cina Rep. Popolare ,6% 4,3% 3,9% Ucraina ,5% 1,0% 1,6% Filippine ,6% 0,2% 0,3% India ,0% 1,6% 0,6% Moldova ,6% -4,7% -4,6% Bangladesh ,9% -1,4% 3,1% Egitto ,9% 4,2% 2,6% Pakistan ,6% -0,2% 6,3% Sri Lanka ,8% 3,5% 2,5% Senegal ,9% 0,9% 3,1% Perù ,9% -4,8% -4,4% Polonia ,7% -0,7% -0,9% Tunisia ,4% -2,0% -1,7% Nigeria ,0% 4,3% 14,6% Ecuador ,1% -5,5% -4,9% Altro ,3% -6,5% -6,0% Totale ,0% -0,1% 0,4% * Prime 15 Nazionalità per frequenza in Italia Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 27

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39 Tab. 8 - CITTADINI STRANIERI. POPOLAZIONE PER SESSO E CITTADINANZA IN LIGURIA* Anno 2016 Valori assoluti Nazione di porvenienza Maschi Femmine Totale Albania Romania Ecuador Marocco Ucraina Cina Rep. Popolare Perù Rep. Dominicana Bangladesh Senegal Tunisia Nigeria Moldova India Francia Egitto Sri Lanka Germania Polonia Russia Federazione Altro Totale * Nazionalità con frequenza superiore alle unità in Liguria Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri Le nazionalità di provenienza in Liguria Per quanto riguarda la realtà ligure e le nazionalità che caratterizzano il processo migratorio della nostra regione, si confermano le tendenze e le particolarità ormai descritte e consolidate da tempo. Il 36,6% degli stranieri residenti in Liguria proviene da Paesi dell Est Europa come Albania, Romania, Ucraina, Moldova, Polonia. Il 16,6% proviene dall America ed in particolare gli stranieri che provengono dall Ecuador rappresentano il 13,6% del complesso degli stranieri residenti in Liguria, con la tradizionale componente femminile dominante (57,1%). Il 16,6% degli stranieri, invece, proviene dall Africa (Marocco, Senegal, Tunisia, Nigeria, Egitto) ed il 12,3% dai Paesi dell Asia come Cina, Bangladesh, Sri Lanka, India e Filippine (nel 2013 l incidenza degli stranieri provenenti dall Asia era del 5,1% e nel 2015 del 9,1%). Si segnala una percentuale contenuta di stranieri che provengono da stati europei (2,6% pari a unità), in particolare da Francia e Germania. Per quanto riguarda le componenti di genere si confermano le migrazioni al femminile da Est Europa e America e migrazioni con una predominanza maschile dall Africa, mentre le migrazioni dall Asia confermano la tendenza già osservata a livello nazionale di una maggiore eterogeneità di genere. 29

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41 Tab. 8a - CITTADINI STRANIERI. POPOLAZIONE PER SESSO E CITTADINANZA IN LIGURIA* Anni Valori assoluti Nazione di porvenienza 2015 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Albania Ecuador Romania Marocco Ucraina Cina Rep. Popolare Perù Rep. Dominicana Bangladesh Senegal Tunisia Nigeria Moldova India Francia Egitto Sri Lanka Germania Polonia Russia Federazione Altro Totale * Nazionalità con frequenza superiore alle unità in Liguria nel 2014 Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 2016 Per quanto riguarda le variazioni osservate tra il 2015 e il 2016 si evidenzia come, in linea con il debole incremento registrato a livello regionale, le nazionalità che hanno caratterizzato la migrazione ligure registrano tendenze in flessione; in particolare: - Perù: -4% (pari a 175 unità) - Romania: -3,9% (pari a -757 unità) - Moldova: -3,8% (pari a -76 unità) - Albania: -1,7% (pari a -372 unità) - Polonia: -1,6% (pari a -27 unità) - Ecuador: -0,2% (pari a 36 unità) Nella top delle nazionalità che caratterizzano il panorama migratorio ligure si segnala in particolare l elevato incremento percentuale degli stranieri provenenti dalla Nigeria che registrano una crescita del 52,1% (pari a +732 unità) la più elevata, in termini di valori percentuali e assoluti, tra i dati osservati. Valori favorevoli anche per gli stranieri provenenti da: Bangladesh (+19,1%) e Senegal (+11,4%), le restanti nazionalità mostrano variazioni molto più contenute. 31

42 Tab. 8b - CITTADINI STRANIERI. POPOLAZIONE PER SESSO E CITTADINANZA IN LIGURIA* Anno Variaizoni assolute e percentuali Nazione di porvenienza Variazioni assolute Variazioni percentuali Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Albania ,6% -0,6% -1,7% Ecuador ,7% 3,1% -0,2% Romania ,6% -7,6% -3,9% Marocco ,1% 0,1% -0,6% Ucraina ,1% 3,5% 4,6% Cina Rep. Popolare ,5% 5,8% 5,6% Perù ,6% -4,3% -4,0% Rep. Dominicana ,7% -1,1% -0,3% Bangladesh ,6% 9,4% 19,1% Senegal ,9% 6,8% 11,4% Tunisia ,8% 4,6% 4,1% Nigeria ,9% 20,3% 52,1% Moldova ,9% -3,8% -3,8% India ,6% 1,8% 2,7% Francia ,9% 1,2% 3,0% Egitto ,7% 1,9% 1,1% Sri Lanka ,3% 2,6% 1,1% Germania ,5% -0,8% -1,1% Polonia ,5% -0,3% -1,6% Russia Federazione ,4% 1,8% 3,5% Altro ,6% 0,0% 7,4% Totale ,4% 0,0% 1,5% Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri Le tendenze appena descritte raccontano un processo migratorio stazionario che potrebbe rappresentare un segnale precursore di prossimi cambiamenti di rotte e fenomeni a livello territoriale e globale. 32

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44 Tab. 9a - CITTADINI STRANIERI. POPOLAZIONE PER SESSO E CITTADINANZA - PROVINCIA DI GENOVA* Anno 2016 Valori assoluti Nazione di Maschi Femmine Totale porvenienza Ecuador Albania Romania Marocco Cina Ucraina Perù Senegal Sri Lanka Bangladesh Nigeria India Tunisia Filippine Moldova Rep. Dominicana Polonia Russia Federazione Egitto Pakistan Spagna Altro Totale * Nazionalità con frequenza maggiore di 500 unità Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri Per quanto riguarda le tendenze provinciali, rispecchiano quanto già riferito all andamento regionale con le consuete caratterizzazioni per area territoriale. In provincia di Genova si conferma la presenza incisiva degli stranieri provenenti dall Ecuador (22,6%). Si segnalano, inoltre, Cina, Sri Lanka e India che registrano una concentrazione significativa nell area del genovese. Anche nell area genovese si conferma l intensificazione delle rotte migratorie provenenti dall Asia. 34

45 Per quanto riguarda l area dell imperiese si evidenzia una presenza significativa di stranieri provenenti da Romania (16,4%) e Albania (15,3%). Si segnala anche la presenza di immigrati provenenti da Turchia, Tunisia e Francia (da attribuire alla particolare realtà transfrontaliera che connota le province di confine). Tab. 9b - CITTADINI STRANIERI. POPOLAZIONE PER SESSO E CITTADINANZA - PROVINCIA DI IMPERIA* Anno 2016 Valori assoluti Nazione di Maschi Femmine Totale porvenienza Romania Albania Marocco Turchia Tunisia Francia Perù Germania Ecuador Bangladesh Ucraina Cina Rep. Popolare Moldova Russia Federazione Regno Unito Filippine Paesi Bassi Polonia Egitto Senegal Altro Totale * Nazionalità con frequenza maggiore di 200 unità Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 35

46 Tab. 9c - CITTADINI STRANIERI. POPOLAZIONE PER SESSO E CITTADINANZA - PROVINCIA DI LA SPEZIA* Anno 2016 Valori assoluti Nazione di Maschi Femmine Totale porvenienza Romania Albania Rep. Dominicana Marocco Ecuador Cina Bangladesh Polonia Ucraina Tunisia Nigeria Senegal Moldova Egitto Germania Filippine Francia Regno Unito Colombia Pakistan Brasile Russia Federazione Kosovo Bulgaria Spagna Gambia Stati Uniti Altro Totale * Nazionalità con frequenza maggiore di 100 unità Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri In provincia di La Spezia si conferma la presenza più significativa di stranieri provenenti dalla Romania (22,3%) e la particolare presenza di stranieri provenenti dalla Repubblica Dominicana (14,5%). 36

47 In provincia di Savona, invece, si segnala la presenza di stranieri provenenti dall Albania che rappresentano il 25,9% del fenomeno migratorio locale. Come si è potuto osservare ciascuna delle aree provinciali è caratterizzata dalla presenza di stranieri provenenti da specifiche nazionalità che si trovano al primo posto delle top ten evidenziate nei grafici. Tab. 9d - CITTADINI STRANIERI. POPOLAZIONE PER SESSO E CITTADINANZA - PROVINCIA DI SAVONA* Anno 2016 Valori assoluti Nazione di porvenienza Maschi Femmine Totale Albania Romania Marocco Ecuador Ucraina Egitto Cina India Bangladesh Perù Moldova Germania Brasile Nigeria Russia Federazione Polonia Senegal Tunisia Altro Totale * Nazionalità con frequenza maggiore di 200 unità Fonte: ALFA Liguria - OML Elaborazioni su dati Istat - Bilancio demografico stranieri 37

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49 Premessa Si ricorda, che a seguito di un processo di riorganizzazione delle banche dati a cura di Istat, negli ultimi anni sono state apportate diverse modifiche nel processo di sistematizzazione e diffusione dei dati. Si segnala, pertanto, che per alcune variabili non è stato possibile conservare la serie storica, curata dall Osservatorio, a partire dall anno Laddove possibile si è cercato di mantenere la continuità, considerata l importanza di valutare l evoluzione del fenomeno migratorio. Le principali modifiche introdotte negli ultimi anni sono riassumibili come segue: - a partire dal 2008, l Istat elabora una nuova serie di dati sui permessi di soggiorno (disponibile sul sito chiamata "cittadini stranieri non comunitari regolarmente presenti" in cui non sono più compresi i cittadini dell'unione Europea, per i quali, dal 27 marzo 2007, non è più previsto il rilascio del documento di soggiorno. - sempre dal 2008, a differenza di quanto avveniva in precedenza, i dati relativi ai permessi di soggiorno comprendono, oltre ai documenti in corso di validità, anche informazioni relative ai minori registrati sul permesso di soggiorno di un adulto. Quest ultima informazione, in precedenza non veniva scorporata e veniva conteggiato il numero dei documenti emessi anche se al loro interno erano comprese le informazioni di due cittadini stranieri (ad esempio padre e figlio minorenne). Oggi, invece, l Istat ha scorporato i dati relativi ai figli minorenni degli stranieri per dedicare attenzione alle dinamiche della loro presenza, che rappresenta un fattore tutt altro che secondario nell analisi dell evoluzione del fenomeno migratorio. - dal 2010 è stata introdotta l analisi di dettaglio dei soggiornanti di lungo periodo 1 ; il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo può essere richiesto per stranieri lavoratori e dai familiari degli stranieri che hanno già ottenuto questo tipo di permesso. Tali requisiti però non sono riconducibili (come si sarebbe intuitivamente indotti a fare) ai tradizionali permessi di soggiorno per motivi di lavoro e familiari; sono considerati come una categoria a se stante per cui non sono compresi nell analisi di dettaglio delle motivazioni della presenza. 1 Con il D.Lgs. n. 3 dell 8 gennaio 2007 è stata data attuazione alla direttiva 2003/109/CE relativa allo status di cittadini di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo. Inoltre, Il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo può: - essere rilasciato al cittadino straniero in possesso, da almeno 5 anni (contro i sei previsti fino all anno precedente), di un permesso di soggiorno in corso di validità, a condizione che dimostri la disponibilità di un reddito minimo non inferiore all assegno sociale annuo; - essere richiesto dallo straniero in possesso dei sopraindicati requisiti anche per un proprio familiare (coniuge, figlio minore a carico, figli maggiorenni a carico qualora permanentemente non possano provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita, genitori a carico che non dispongano di un adeguato sostegno familiare nel proprio Paese) osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 39

50 - le ulteriori modifiche introdotte nel 2012 riguardano, invece, le nazionalità di provenienza e le motivazioni della presenza. Non è più disponibile, infatti, il dettaglio delle nazionalità di provenienza ma è stata proposta dall Istat una classifica dei Paesi di provenienza più significativi a livello nazionale; la medesima classificazione è stata quindi riproposta a livello locale. Tale aspetto comporta la perdita delle particolarità territoriali (ad esempio non sono disponibili le informazioni relative ai flussi di stranieri provenienti dall Ecuador che caratterizzano in modo sostanziale il fenomeno migratorio ligure ma non rappresenta un fenomeno migratorio particolarmente significativo sul piano nazionale). 40

51 L analisi dei dati in Italia Nel 2016 in Italia sono stati rilasciati permessi di soggiorno (di seguito anche p.d.s.) con una flessione del 5,5% (pari a unità) rispetto all anno precedente. A livello nazionale è il primo anno che si registra una flessione così significativa, l unico precedente dato in calo si registra tra il 2013 e il 2014 ma con un valore di unità (-1,42%). La variazione in calo tra il 2015 e il 2016 acquisisce maggiore rilievo se confrontata con le tendenze degli anni precedenti che mostrano, seppure con fluttuazioni, tendenze in crescita. Ad esempio, nel biennio l incremento registrato era del 14% (pari a unità), nel del 13,7% (pari a unità), nel del 4,1% (pari a unità) mentre le crescite nei bienni e si attestavano rispettivamente sul 2,9% (pari a unità) e sul 3,5% (pari a unità), infine, nel biennio , l incremento era dell 1,4% (pari a unità). L arresto del processo di crescita dell ultimo anno può essere imputato a diversi fattori collegati, con molta probabilità, al persistere della crisi socio-economica che sta coinvolgendo da tempo non solo il nostro Paese: - i primi segnali di battuta d arresto nel rilascio dei p.d.s. si registrano nel 2009 a seguito del processo di regolarizzazione che ha permesso di formalizzare la situazione di molti lavoratori già presenti sul territorio nazionale - il cambiamento di tendenza delle famiglie straniere che hanno interrotto il flusso migratorio non trovando più così attrattivo il mercato del lavoro italiano - la decisione di rimpatrio volontario (supportato da misure legislative che ne hanno favorito la scelta) - la caduta nell irregolarità degli stranieri presenti sul territorio come prima conseguenza del processo di precarizzazione del lavoro In linea con gli anni precedenti, tra le regioni prese in esame, la percentuale più elevata di permessi di soggiorno è stata rilasciata in Lombardia con il 25,5% (pari a unità) del complesso dei permessi rilasciati in Italia nel Segue con un distacco di quasi 500mila unità, la regione Emilia Romagna che mostra un peso percentuale pari all 11,5% (pari a unità) sul complesso del dato nazionale. Seguono le regioni Toscana, Piemonte con valori rispettivamente pari a 8,6% ( unità) e 7% (pari a unità). La Liguria, infine, mostra un peso del 3,2% (pari a unità). A livello nazionale le donne rappresentano il 48,5% del complesso degli stranieri a cui è stato rilasciato il p.d.s. nel 2016, mostrando un valore in linea con gli anni precedenti. Soffermandosi sulle tendenze delle regioni prese in esame si evidenziano valori percentuali vicini al dato medio nazionale. Il valore più contenuto (ma comunque superiore al dato medio nazionale) è registrato dalla regione Toscana con un peso percentuale del 48,7%, mentre il valore più elevato è registrato in Emilia Romagna (49,9%) osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 41

52 Tab. 1 - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E REGIONE Anni Valori assoluti Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte Lombardia Emilia Romagna Toscana Liguria Italia Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte Lombardia Emilia Romagna Toscana Liguria Italia Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte Lombardia Emilia Romagna Toscana Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Aggiornamento dati estratti il 28 nov 2017, 13h36 UTC (GMT), da I.Stat

53 Tab. 1a - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E REGIONE Anni Valori percentuali Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte 7,3% 7,6% 7,4% 7,3% 7,6% 7,4% 7,1% 7,4% 7,3% 7,1% 7,4% 7,3% Lombardia 26,8% 24,7% 25,8% 27,1% 25,4% 26,3% 27,1% 25,8% 26,4% 27,4% 25,8% 26,6% Emilia Romagna 12,6% 12,2% 12,4% 12,3% 12,1% 12,2% 12,4% 12,2% 12,3% 12,5% 12,6% 12,6% Toscana 8,5% 8,3% 8,4% 8,4% 8,3% 8,4% 8,3% 8,2% 8,3% 8,3% 8,4% 8,4% Liguria 2,8% 3,1% 3,0% 2,8% 3,2% 3,0% 2,8% 3,1% 3,0% 2,8% 3,0% 2,9% Italia 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte 7,1% 7,3% 7,2% 7,1% 7,4% 7,3% 7,0% 7,3% 7,1% 7,0% 7,3% 7,1% Lombardia 27,4% 26,1% 26,8% 27,0% 26,0% 26,5% 26,9% 26,2% 26,5% 26,3% 26,2% 26,3% Emilia Romagna 12,4% 12,5% 12,5% 12,1% 12,2% 12,2% 12,1% 12,2% 12,1% 11,8% 12,2% 12,0% Toscana 7,8% 7,8% 7,8% 8,2% 8,2% 8,2% 8,1% 8,1% 8,1% 8,4% 8,5% 8,4% Liguria 2,9% 3,1% 3,0% 2,8% 3,1% 3,0% 2,9% 3,1% 3,0% 2,8% 3,0% 2,9% Italia 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte 7,0% 7,3% 7,1% 6,8% 7,1% 7,0% Lombardia 26,2% 26,4% 26,3% 25,2% 25,9% 25,5% Emilia Romagna 11,5% 12,0% 11,7% 11,2% 11,8% 11,5% Toscana 8,5% 8,4% 8,4% 8,5% 8,6% 8,6% Liguria 3,0% 3,1% 3,0% 3,1% 3,2% 3,2% Italia 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 43

54 Tab. 1b - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E REGIONE Anni Valori percentuali Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte 50,9% 49,1% 100,0% 50,4% 49,6% 100,0% 49,9% 50,1% 100,0% 50,5% 49,5% 100,0% Lombardia 53,8% 46,2% 100,0% 53,2% 46,8% 100,0% 52,1% 47,9% 100,0% 53,1% 46,9% 100,0% Emilia Romagna 52,7% 47,3% 100,0% 52,0% 48,0% 100,0% 51,2% 48,8% 100,0% 51,4% 48,6% 100,0% Toscana 52,3% 47,7% 100,0% 51,9% 48,1% 100,0% 51,3% 48,7% 100,0% 51,3% 48,7% 100,0% Liguria 49,2% 50,8% 100,0% 48,7% 51,3% 100,0% 48,7% 51,3% 100,0% 49,3% 50,7% 100,0% Italia 51,8% 48,2% 100,0% 51,5% 48,5% 100,0% 50,9% 49,1% 100,0% 51,6% 48,4% 100,0% Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte 95,1% 96,4% 191,5% 49,9% 50,1% 100,0% 49,8% 50,2% 100,0% 49,9% 50,1% 100,0% Lombardia 98,0% 91,4% 189,4% 51,6% 48,4% 100,0% 51,4% 48,6% 100,0% 51,2% 48,8% 100,0% Emilia Romagna 98,5% 97,4% 196,0% 50,5% 49,5% 100,0% 50,6% 49,4% 100,0% 50,3% 49,7% 100,0% Toscana 92,3% 90,0% 182,3% 50,7% 49,3% 100,0% 50,8% 49,2% 100,0% 50,9% 49,1% 100,0% Liguria 98,4% 101,7% 200,1% 48,8% 51,2% 100,0% 49,0% 51,0% 100,0% 49,5% 50,5% 100,0% Italia 96,3% 94,4% 190,7% 50,7% 49,3% 100,0% 50,8% 49,2% 100,0% 51,1% 48,9% 100,0% Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte 50,3% 49,7% 100,0% 50,5% 49,5% 100,0% Lombardia 51,1% 48,9% 100,0% 50,8% 49,2% 100,0% Emilia Romagna 50,0% 50,0% 100,0% 50,1% 49,9% 100,0% Toscana 51,5% 48,5% 100,0% 51,3% 48,7% 100,0% Liguria 50,2% 49,8% 100,0% 51,0% 49,0% 100,0% Italia 51,3% 48,7% 100,0% 51,5% 48,5% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno 44

55 Dall analisi delle variazioni intervenute nel biennio , si evidenzia a livello nazionale, una tendenza sostanzialmente stazionaria. I dati in termini di valori assoluti, mostrano flessioni generalizzate ma contenute ( unità). Soffermandosi sulle variazioni regionali si osservano tendenze coerenti con l andamento nazionale. La flessione più significativa si registra in Lombardia (-8,3% pari a unità), seguita da Piemonte (-7,9% pari a unità) ed Emilia Romagna (-7,4% pari a unità). Anche le regioni Toscana e Liguria mostrano tendenze in flessione ma con valori percentuali più contenuti rispetto al dato medio nazionale, rispettivamente pari a -4,1% (pari a unità) e -1,1% (pari a unità). Soffermandosi sul dettaglio di genere si confermano tendenze in calo. A livello nazionale si evidenzia una flessione più accentuata della componente femminile (femmine -5,9% pari a unità; maschi -5,2% pari a unità). A livello regionale si confermano tendenze in flessioni generalizzate con la sola eccezione della componente maschile in Liguria che registra un debole incremento (+0,5% pari a +304 unità). Nel complesso i movimenti in calo appaiono piuttosto contenuti. Tab. 1c - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E REGIONE Anni Variazione assoluta e percentuale Variazione assoluta Variazione percentuale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte ,6% -8,2% -7,9% Lombardia ,7% -7,8% -8,3% Emilia Romagna ,3% -7,5% -7,4% Toscana ,4% -3,8% -4,1% Liguria ,5% -2,6% -1,1% Italia ,2% -5,9% -5,5% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 45

56 Tab. 1d - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E REGIONE Anni Variazione assoluta e percentuale Variazione assoluta Maschi Femmine Totale Maschi Variazione percentuale Femmine Totale Piemonte ,8% -0,9% -0,1% Lombardia ,1% 0,5% 0,2% Emilia Romagna ,3% -1,5% -1,9% Toscana ,9% -1,2% -0,1% Liguria ,8% 1,6% 3,2% Italia ,4% -0,4% 0,0% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Tab. 1e - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E REGIONE Anni Variazione assoluta e percentuale Variazione assoluta Variazione percentuale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte ,6% 1,2% 1,4% Lombardia ,2% 0,8% 0,3% Emilia Romagna ,4% 0,8% 0,2% Toscana ,6% 4,9% 5,3% Liguria ,3% -1,6% -0,7% Italia ,0% 0,9% 1,4% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Tab. 1f - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E REGIONE Anni Variazione assoluta e percentuale Variazione assoluta Maschi Femmine Totale Maschi Variazione percentuale Femmine Totale Piemonte ,2% 1,3% 1,3% Lombardia ,9% 3,5% 3,2% Emilia Romagna ,7% 2,5% 2,6% Toscana ,6% 2,2% 2,4% Liguria ,4% 3,5% 3,9% Italia ,2% 2,7% 2,9% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Tab. 1g - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E REGIONE Anni Variazione assoluta e percentuale Variazione assoluta Variazione percentuale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte ,1% 4,3% 4,7% Lombardia ,1% 2,6% 2,3% Emilia Romagna ,5% 0,5% 1,0% Toscana ,4% 8,2% 8,3% Liguria ,6% 3,2% 2,4% Italia ,8% 3,1% 3,5% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno 46

57 Tab. 1h - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E REGIONE Anni Variazione assoluta e percentuale Variazione assoluta Variazione percentuale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte ,1% 3,4% 1,7% Lombardia ,9% 6,5% 3,5% Emilia Romagna ,1% 4,5% 2,1% Toscana ,1% -2,5% -3,8% Liguria ,3% 7,0% 6,7% Italia ,7% 5,2% 2,9% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Tab. 1i - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E REGIONE Anni Variazione assoluta e percentuale Variazione assoluta Variazione percentuale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte ,3% 2,8% 4,1% Lombardia ,7% 2,6% 4,7% Emilia Romagna ,6% 5,7% 6,2% Toscana ,0% 4,9% 5,0% Liguria ,4% -0,3% 1,0% Italia ,6% 2,5% 4,1% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Tab. 1l - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E REGIONE Anni Variazione assoluta e percentuale Maschi Variazione assoluta Variazione percentuale Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte ,9% 12,5% 11,2% Lombardia ,2% 17,1% 14,5% Emilia Romagna ,1% 16,7% 14,8% Toscana ,5% 14,1% 12,8% Liguria ,1% 13,2% 13,2% Italia ,4% 15,2% 13,7% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Tab. 1m - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E REGIONE Anni Variazione assoluta e percentuale Variazione assoluta Variazione percentuale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte ,0% 14,9% 13,9% Lombardia ,7% 17,7% 16,1% Emilia Romagna ,6% 13,8% 12,1% Toscana ,6% 14,5% 13,5% Liguria ,1% 15,5% 14,3% Italia ,2% 14,8% 14,0% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 47

58 e in Liguria Passando all analisi provinciale si conferma che oltre il 50% dei permessi di soggiorno sono stati rilasciati in provincia di Genova (55,4% con unità), il 18,1% (pari a unità) in provincia di Savona, il 14,9% (pari a unità) in provincia di Imperia e il restante 11,5% (pari a unità) a La Spezia. Negli anni presi in esame non si evidenziano sostanziali cambiamenti della distribuzione dei permessi di soggiorno rilasciati tra le aree provinciali. Si evidenziano leggere oscillazioni che negli anni evidenziano talora una maggiore concentrazione nella provincia di Genova piuttosto che una maggiore distribuzione sul territorio regionale; ma le variazioni appaiono davvero minime. Per quanto riguarda la presenza degli stranieri secondo la variabile di genere si osservano percentuali piuttosto bilanciate tra uomini e donne. Tuttavia si segnala che, per la prima volta nel 2016, si registra una maggiore presenza di uomini rispetto alle donne, sia a livello regionale, sia a livello territoriale. Si segnala l incidenza più elevata della componente maschile nella provincia di Savona (uomini 53,9%). Questo dato appare di particolare rilievo se confrontato con le tendenze degli anni precedenti e con le caratteristiche migratorie della nostra regione. Da anni, infatti, la migrazione ligure è caratterizzata da una significativa presenza di donne ma evidentemente, gli effetti dei cambiamenti sociali ed economici stanno condizionando anche le più consolidate tradizioni migratorie. Tab. 2 - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E PROVINCIA Anni Valori assoluti Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Italia Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Italia Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Aggiornamento dati estratti il 28 nov 2017, 13h36 UTC (GMT), da I.Stat

59 Tab. 2a - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E PROVINCIA Anni Valori percentuali Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia 14,2% 13,0% 13,6% 14,8% 13,9% 14,4% 14,5% 13,5% 14,0% 15,3% 14,0% 14,7% Savona 19,8% 17,2% 18,5% 19,7% 17,1% 18,3% 19,1% 16,8% 17,9% 18,6% 16,5% 17,5% Genova 53,7% 58,0% 55,9% 53,8% 57,4% 55,7% 54,1% 58,0% 56,1% 54,0% 57,7% 55,9% La Spezia 12,2% 11,8% 12,0% 11,7% 11,6% 11,6% 12,3% 11,7% 12,0% 12,0% 11,8% 11,9% Liguria 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia 15,1% 14,2% 14,6% 15,1% 14,1% 14,6% 14,8% 14,0% 14,4% 14,6% 14,0% 14,3% Savona 19,0% 16,9% 17,9% 19,2% 17,2% 18,2% 19,0% 17,0% 18,0% 19,5% 17,4% 18,4% Genova 54,6% 57,5% 56,1% 53,7% 57,0% 55,4% 54,7% 57,6% 56,2% 53,9% 56,9% 55,4% La Spezia 11,3% 11,5% 11,4% 11,9% 11,7% 11,8% 11,5% 11,4% 11,5% 12,0% 11,8% 11,9% Liguria 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia 14,6% 14,2% 14,4% 15,1% 14,8% 14,9% Savona 19,4% 17,4% 18,4% 19,1% 17,1% 18,1% Genova 54,5% 56,8% 55,6% 54,4% 56,5% 55,4% La Spezia 11,5% 11,5% 11,5% 11,4% 11,7% 11,5% Liguria 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 49

60 Tab. 2b - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E PROVINCIA Anni Valori percentuali Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia 51,5% 48,5% 100,0% 50,2% 49,8% 100,0% 50,4% 49,6% 100,0% 51,5% 48,5% 100,0% Savona 52,8% 47,2% 100,0% 52,2% 47,8% 100,0% 51,9% 48,1% 100,0% 52,3% 47,7% 100,0% Genova 47,3% 52,7% 100,0% 47,1% 52,9% 100,0% 47,0% 53,0% 100,0% 47,7% 52,3% 100,0% La Spezia 50,1% 49,9% 100,0% 48,9% 51,1% 100,0% 49,8% 50,2% 100,0% 49,8% 50,2% 100,0% Liguria 49,2% 50,8% 100,0% 48,7% 51,3% 100,0% 48,7% 51,3% 100,0% 49,3% 50,7% 100,0% Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia 50,8% 49,2% 100,0% 50,5% 49,5% 100,0% 50,5% 49,5% 100,0% 50,6% 49,4% 100,0% Savona 52,1% 47,9% 100,0% 51,6% 48,4% 100,0% 51,8% 48,2% 100,0% 52,4% 47,6% 100,0% Genova 47,9% 52,1% 100,0% 47,3% 52,7% 100,0% 47,7% 52,3% 100,0% 48,1% 51,9% 100,0% La Spezia 48,8% 51,2% 100,0% 49,2% 50,8% 100,0% 49,1% 50,9% 100,0% 49,8% 50,2% 100,0% Liguria 49,2% 50,8% 100,0% 48,8% 51,2% 100,0% 49,0% 51,0% 100,0% 49,5% 50,5% 100,0% Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia 51,0% 49,0% 100,0% 51,6% 48,4% 100,0% Savona 52,9% 47,1% 100,0% 53,9% 46,1% 100,0% Genova 49,2% 50,8% 100,0% 50,1% 49,9% 100,0% La Spezia 50,2% 49,8% 100,0% 50,5% 49,5% 100,0% Liguria 50,2% 49,8% 100,0% 51,0% 49,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno 50

61 Per quanto riguarda le variazioni intervenute tra il 2015 e il 2016, a livello provinciale, si registrano tendenze coerenti con gli andamenti regionali. Come già evidenziato, a livello regionale si osserva una lieve flessione delle presenze (-1,1%) che si riflette su tre delle quattro aree territoriali. Nel savonese e nel genovese si registrano flessioni superiori al dato medio regionale, con valori rispettivamente pari a -2,6% (pari a -578 unità) e -1,4% (pari a -939 unità). L area dello spezzino mostra la medesima flessione della media regionale (-1,1% pari a -145 unità). L unico valore in crescita si registra nell imperiese con una aumento contenuto dei p.d.s. rilasciati (+2,4% pari a +412 unità). Tab. 2c - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E PROVINCIA Variazioni assoluta e percentuale Variazione assoluta Variazione % Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia ,5% 1,2% 2,4% Savona ,9% -4,6% -2,6% Genova ,4% -3,2% -1,4% La Spezia ,4% -1,7% -1,1% Liguria ,5% -2,6% -1,1% Italia ,2% -5,9% -5,5% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Soffermandosi sul dettaglio di genere tendenze differenziate. Le donne registrano flessioni in ciascuna area provinciale (il calo più consistente si registra in provincia di Savona -4,6% pari a -473 unità) con la sola eccezione di Imperia che mostra un incremento dell 1,2% (pari a +103 unità). Per quanto riguarda la componente maschile, si segnalano tendenze in flessione più contenute rispetto alla componente femminile e solo nelle aree del savonese (-0,9% pari a -105 unità) e dello spezzino (-0,4% pari a -29 unità). Dati in crescita, seppure contenuta, nell area dell imperiese (+3,5% pari a +309 unità) e nel genovese (+0,4% pari a +129 unità) osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 51

62 Raffrontando le variazioni dell ultimo biennio con i dati relativi agli anni precedenti, si conferma anche in Liguria e nelle aree provinciali, la consistente battuta d arresto dei permessi di soggiorno rilasciati agli stranieri. Tra il 2007 e il 2008 l incremento registrato era del 14% a livello nazionale e del 14,3% a livello regionale; tra il 2008 e il 2009 si iniziano ad evidenziare i segni di una graduale contrazione (Liguria: +13,2%) che registra una vera e propria flessione nel biennio 2013/2014 con il dato ligure in flessione (-0,7%). Considerato la debole consistenza della flessione dell ultimo biennio preso in esame (si parla del calo di unità per la Liguria) non si può parlare una vera e propria inversione di tendenze quanto piuttosto di una situazione stazionaria delle presenze. Gli effetti della crisi sembrano incidere sulle scelte migratorie, anche a livello locale. Tab. 2d - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E PROVINCIA Variazioni assoluta e percentuale Variazione assoluta Variazione % Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia ,7% 3,3% 4,0% Savona ,0% 2,1% 3,1% Genova ,9% 1,6% 3,7% La Spezia ,9% -0,8% 0,1% Liguria ,8% 1,6% 3,2% Italia ,4% -0,4% 0,0% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Tab. 2f - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E PROVINCIA Variazioni assoluta e percentuale Maschi Variazione assoluta Variazione % Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia ,5% 2,7% 2,6% Savona ,9% 2,4% 2,7% Genova ,3% 4,5% 5,4% La Spezia ,6% 1,0% 0,8% Liguria ,4% 3,5% 3,9% Italia ,2% 2,7% 2,9% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Tab. 2e - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E PROVINCIA Variazioni assoluta e percentuale Variazione assoluta Variazione % Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia ,2% -1,9% -1,5% Savona ,4% 0,6% 2,0% Genova ,3% -2,8% -2,1% La Spezia ,4% 1,9% 3,1% Liguria ,3% -1,6% -0,7% Italia ,0% 0,9% 1,4% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Tab. 2g - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E PROVINCIA Variazioni assoluta e percentuale Variazione assoluta Variazione % Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia ,5% 2,9% 2,2% Savona ,1% 4,9% 4,0% Genova ,0% 2,4% 1,2% La Spezia ,5% 5,4% 6,4% Liguria ,6% 3,2% 2,4% Italia ,8% 3,1% 3,5% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno 52

63 Tab. 2h - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E PROVINCIA Variazioni assoluta e percentuale Variazione assoluta Variazione % Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia ,9% 7,9% 6,4% Savona ,6% 9,5% 9,0% Genova ,5% 6,6% 7,0% La Spezia ,4% 4,0% 1,8% Liguria ,3% 7,0% 6,7% Italia ,7% 5,2% 2,9% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Tab. 2i - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E PROVINCIA Variazioni assoluta e percentuale Maschi Variazione assoluta Variazione % Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia ,4% 11,5% 12,5% Savona ,4% 7,4% 7,9% Genova ,9% 5,8% 7,7% La Spezia ,0% 4,2% 2,1% Liguria ,9% 6,7% 7,7% Italia ,3% 7,9% 7,1% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Tab. 2l - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E PROVINCIA Variazioni assoluta e percentuale Variazione assoluta Variazione % Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia ,0% 10,1% 10,6% Savona ,5% 11,1% 10,3% Genova ,7% 14,2% 14,0% La Spezia ,0% 14,8% 16,9% Liguria ,1% 13,2% 13,2% Italia ,4% 15,2% 13,7% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Tab. 2m - PERMESSI DI SOGGIORNO PER SESSO E PROVINCIA Variazioni assoluta e percentuale Variazione assoluta Variazione % Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia ,5% 23,5% 20,4% Savona ,2% 14,9% 13,5% Genova ,3% 14,3% 13,9% La Spezia ,1% 13,3% 10,7% Liguria ,1% 15,5% 14,3% Italia ,2% 14,8% 14,0% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 53

64 Le nazionalità di provenienza in Italia Premessa Come già indicato, si ricorda che dal 2012, Istat ha modificato l output relativo alle nazionalità di provenienza. Fino al 2011 era possibile analizzare i dati relativi agli stranieri provenienti da ogni Paese extraeuropeo e presenti sul territorio nazionale, regionale e provinciale. Dal 2012, invece, i dati osservabili riguardano solo le 20 nazionalità che caratterizzano il fenomeno migratorio italiano e, la medesima classificazione, viene riportata a livello regionale e provinciale. Se da un alto, questa top twenty, permette un raffronto più immediato sulla distribuzione/presenza degli stranieri nelle aree territoriali prese in esame, dall altro penalizza le peculiarità migratorie delle realtà regionali. Ad esempio, si segnala come, nella suddetta top twenty, non siano presenti le informazioni relative agli stranieri provenenti dall Ecuador (comunità che da anni caratterizza la realtà ligure e soprattutto genovese); questo aspetto non consente di dare continuità alla serie storica dei dati raccolti dal 2007 e, soprattutto, di seguire nel dettaglio i processi di cambiamento che stanno intervenendo a livello regionale e provinciale. A livello nazionale, il 12,2% degli stranieri che hanno ottenuto un permesso di soggiorno nel 2016 provengono dal Marocco ( unità). Seguono gli stranieri provenenti dall Albania (11,9% pari a unità), Cina (8,6% pari a unità), Ucraina (6,3% pari a unità), Filippine (4,4% pari a unità), India (4,3% pari a ), Egitto (3,7% pari a unità) Bangladesh (3,6% pari a unità), Moldova (3,5% pari a unità), Pakistan (3,2% pari a unità), Tunisia (3% pari a unità), Sri Lanka (2,8% pari a unità), Senegal (2,8% pari a unità) e Serbia/Kosovo/Montenegro (2,7% pari a unità). Le restanti nazionalità mostrano frequenze inferiori alle 100mila unità. Soffermandosi sui continenti di provenienza, si segnala che per la prima volta nel 2016 l incidenza percentuale più significativa del continente di provenienza degli stranieri a cui è stato rilasciato il permesso di soggiorno, non è l Africa ma l Asia. Infatti, il 26,8% dei documenti rilasciati sul territorio nazionale appartiene a stranieri provenenti da paesi asiatici ed in particolare da 6 Paesi differenti (Cina, Filippine, India, Bangladesh, Pakistan, Sri Lnaka). Gli stranieri provenenti dal continente africano rappresentano il 25,6% dei permessi di soggiorno rilasciati sul territorio nazionale (per cui si contano 6 nazionalità differenti: Marocco che registra in termini assoluti il maggior numero di permessi rilasciati Egitto, Tunisia, Senegal, Nigeria e Ghana). Il 25,5%, invece, è stato rilasciato agli stranieri provenenti dall Europa (per cui si contano 5 nazionalità differenti: Albania, Ucraina, Moldova, Serbia/Kosovo/Montenegro, Russia). Il restante 4,7% proviene da oltre oceano, dal continente americano (ed in particolare da Perù, Brasile e Stati Uniti), di cui l 80,7% da Paesi del Sud America. I dati 54

65 Tab. 3 - PERMESSI DI SOGGIORNO PER STATO DI PROVENIENZA E GENERE - TOP 20 IN ITALIA Anni Valori assoluti Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Per quanto riguarda la componente di genere si confermano le proporzioni degli anni precedenti secondo cui i flussi migratori provenenti dall Est Europa e dal Sud America sono caratterizzati da una maggiore presenza della componente femminile, all opposto della migrazione dall Africa che vede una maggiore mobilità maschile. Le donne straniere provenenti da Ucraina, Filippine, Moldova, Perù, Brasile, Russia e Stati Uniti mostrano una incidenza percentuale superiore al 55%. Marocco Albania Cina Ucraina Filippine India Egitto Bangladesh Moldova Pakistan Tunisia Sri Lanka (ex Ceylon) Senegal Serbia/Kosovo/Montenegro* Perù Nigeria Ghana Brasile Russia Stati Uniti Altri paesi Totale Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Aggiornamento dati estratti il 28 nov 2017, 13h36 UTC (GMT), da I.Stat * L'informazione sulla cittadinanza riportata sul documento di soggiorno al momento dell'elaborazione non consente un'esatta distinzione tra i cittadini dei tre Stati osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 55

66 Tab. 3a - PERMESSI DI SOGGIORNO PER STATO DI PROVENIENZA E GENERE - TOP 20 IN Anni Valori percentuali Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Marocco 54,9% 45,1% 100,0% 54,6% 45,4% 100,0% Albania 51,7% 48,3% 100,0% 51,4% 48,6% 100,0% Cina 50,6% 49,4% 100,0% 50,4% 49,6% 100,0% Ucraina 20,8% 79,2% 100,0% 20,9% 79,1% 100,0% Filippine 42,7% 57,3% 100,0% 42,7% 57,3% 100,0% India 60,9% 39,1% 100,0% 60,2% 39,8% 100,0% Egitto 69,3% 30,7% 100,0% 69,1% 30,9% 100,0% Bangladesh 71,6% 28,4% 100,0% 72,8% 27,2% 100,0% Moldova 33,1% 66,9% 100,0% 33,1% 66,9% 100,0% Pakistan 69,6% 30,4% 100,0% 71,5% 28,5% 100,0% Tunisia 62,6% 37,4% 100,0% 62,5% 37,5% 100,0% Sri Lanka (ex Ceylon) 54,0% 46,0% 100,0% 53,6% 46,4% 100,0% Senegal 73,4% 26,6% 100,0% 74,3% 25,7% 100,0% Serbia/Kosovo/Montenegro* 53,0% 47,0% 100,0% 53,0% 47,0% 100,0% Perù 40,9% 59,1% 100,0% 40,9% 59,1% 100,0% Nigeria 55,8% 44,2% 100,0% 57,7% 42,3% 100,0% Ghana 61,7% 38,3% 100,0% 64,1% 35,9% 100,0% Brasile 25,8% 74,2% 100,0% 25,5% 74,5% 100,0% Russia 18,4% 81,6% 100,0% 18,3% 81,7% 100,0% Stati Uniti 39,1% 60,9% 100,0% 38,7% 61,3% 100,0% Altri paesi 49,6% 50,4% 100,0% 50,8% 49,2% 100,0% Totale 51,3% 48,7% 100,0% 51,5% 48,5% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno * L'informazione sulla cittadinanza riportata sul documento di soggiorno al momento dell'elaborazione non consente un'esatta distinzione tra i cittadini dei tre Stati 56

67 Soffermandosi sul raffronto delle nazionalità negli anni si evidenziano tendenze eterogenee. Osservando le variazioni percentuali, in primo luogo si nota come le nazionalità prese in esame, nell ultimo biennio registrano un tendenza in flessione con la sola eccezione degli stranieri provenienti da Nigeria e Stati Uniti che registrano un debole incremento (rispettivamente +5,6% e +1,4%); in particolare gli stranieri provenienti da Marocco e Albania (le comunità più numerose a livello nazionale) registrano flessioni rispettivamente pari a 10,9% (pari a unità) e 8,5% (pari a unità). Per quanto riguarda la componente di genere, le flessioni appaiono coerenti con il calo complessivo. Si segnala, per le due nazionalità in crescita, una differenziazione degli incrementi legati alla componente di genere: mentre per la Nigeria l incremento maggiore è registrato per i maschi (+9,1% pari a unità a fronte dell incremento di femminile del11,% pari a +433 unità) nei flussi provenenti dagli Stati Uniti è la componente femminile ad incidere sulla crescita (+2,1% pari a +468 unità a fronte della crescita dei maschi dello 0,3% pari a +48 unità). Si segnala, infine, un cambiamento di tendenza : mentre negli anni precedenti si evidenziava un rapporto di proporzionalità inversa tra le dinamiche migratorie per genere (laddove si registravano gli incrementi più elevati per gli uomini, si registravano anche le flessioni più evidenti per le donne e viceversa), già dal biennio , fino all ultimo preso in esame, il rapporto tra le presenze di uomini e donne appare di proporzionalità diretta (tendono ad aumentare e diminuire uniformemente per Paese di provenienza). Questo può far pensare a movimenti sia in entrata sia in uscita dall Italia non tanto di singole persone quanto piuttosto di nuclei familiari osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 57

68 Tab. 3b - PERMESSI DI SOGGIORNO PER STATO DI PROVENIENZA E GENERE - TOP 20 IN ITALIA Anni Variazioni assolute e percentuali Variazioni assolute Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Marocco ,4% -10,2% -10,9% Albania ,0% -7,9% -8,5% Cina ,9% -4,1% -4,5% Ucraina ,9% -2,7% -2,5% Filippine ,8% -2,8% -2,8% India ,7% -5,2% -6,7% Egitto ,2% -3,3% -3,9% Bangladesh ,4% -11,2% -7,0% Moldova ,8% -7,6% -7,7% Pakistan ,2% -10,0% -3,8% Tunisia ,2% -6,8% -7,0% Sri Lanka (ex Ceylon) ,1% -3,8% -4,5% Senegal ,5% -6,9% -3,7% Serbia/Kosovo/Montenegro* ,9% -5,2% -5,1% Perù ,9% -8,2% -8,1% Nigeria ,1% 1,1% 5,6% Ghana ,6% -16,9% -11,1% Brasile ,9% -3,2% -3,6% Russia ,6% -0,9% -1,0% Stati Uniti ,3% 2,1% 1,4% Altri paesi ,2% -5,1% -2,7% Totale ,2% -5,9% -5,5% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Variazioni percentuali * L'informazione sulla cittadinanza riportata sul documento di soggiorno al momento dell'elaborazione non consente un'esatta distinzione tra i cittadini dei tre Stati 58

69 Portale: 59

70 Le nazionalità di provenienza in Liguria Passando all analisi dei permessi di soggiorno rilasciati in Liguria si evidenzia come, in linea con le tendenze nazionali i p.d.s. sono stati rilasciati maggiormente a stranieri provenenti da Albania (19% del totale, pari a unità) e Marocco (13,2% pari a unità). Come già anticipato, si ricorda che purtroppo non si dispone dei dati relativi agli stranieri provenenti dall Ecuador che rappresentano la comunità straniera più significativa per la realtà genovese e ligure (basti pensare che nel 2011, ultimo anno in cui è stato disponibile il dato di dettaglio, i p.d.s. rilasciati agli stranieri provenenti dall Ecuador erano ). Si osservi, infatti, come la voce Altri Paesi raccolga un numero di casi molto più elevato della comunità albanese (la più frequente in Liguria). In quelle unità, un ampia percentuale è sicuramente rappresentata dagli stranieri provenenti dall Ecuador. Tab. 4 - PERMESSI DI SOGGIORNO PER STATO DI PROVENIENZA E GENERE - TOP 20 IN LIGURIA Anni Valori assoluti Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Albania Marocco Cina Ucraina Perù Bangladesh Tunisia Senegal Nigeria Egitto India Sri Lanka (ex Ceylon) Moldova Russia Filippine Pakistan Brasile Serbia/Kosovo/Montenegro* Stati Uniti Ghana Altri paesi Totale Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Aggiornamento dati estratti il 28 nov 2017, 13h36 UTC (GMT), da I.Stat * L'informazione sulla cittadinanza riportata sul documento di soggiorno al momento dell'elaborazione non consente un'esatta distinzione tra i cittadini dei tre Stati In Liguria, il 27,3% dei permessi di soggiorno è stato rilasciato a stranieri provenenti da paesi dell Est Europa (Albania che registra in termini assoluti il maggior numero di permessi rilasciati Ucraina, Moldova, Russia, Serbia/Kosovo/Montenegro). Il 23,5%, invece, è stato rilasciato agli stranieri provenenti dall Africa (Marocco, Tunisia, Senegal, Nigeria, Egitto e Ghana); il 14% a stranieri provenenti dall Asia (per cui si contano 6 nazionalità differenti: Cina, Bangladesh, India, Sri Lanka, Filippine, Pakistan). Infine, il 5,1% a stranieri provenenti da oltre oceano, dal continente americano, di cui oltre il 90% dal Sud America (Perù e Brasile). Per quanto riguarda la componente di genere si confermano le proporzioni degli anni precedenti per cui i flussi provenenti da Est Europa e dal Sud America sono caratterizzati da una maggiore presenza della componente femminile, mentre i flussi dall Africa vedono una maggiore presenza di maschi. Le donne straniere provenenti da Ucraina, Moldova, Russia e Brasile mostrano una incidenza percentuale superiore al 69% (con un picco dell 81,7% per le donne ucraine). 60

71 Tab. 4a - PERMESSI DI SOGGIORNO PER STATO DI PROVENIENZA E GENERE - TOP 20 IN LIGURIA Anni Valori percentuali Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Albania 53,1% 46,9% 100,0% 52,9% 47,1% 100,0% Marocco 60,2% 39,8% 100,0% 60,0% 40,0% 100,0% Cina 50,4% 49,6% 100,0% 50,1% 49,9% 100,0% Ucraina 17,5% 82,5% 100,0% 18,3% 81,7% 100,0% Perù 40,5% 59,5% 100,0% 40,4% 59,6% 100,0% Bangladesh 77,5% 22,5% 100,0% 77,8% 22,2% 100,0% Tunisia 64,1% 35,9% 100,0% 64,1% 35,9% 100,0% Senegal 77,0% 23,0% 100,0% 78,2% 21,8% 100,0% Nigeria 50,6% 49,4% 100,0% 56,4% 43,6% 100,0% Egitto 70,2% 29,8% 100,0% 70,6% 29,4% 100,0% India 50,8% 49,2% 100,0% 50,6% 49,4% 100,0% Sri Lanka (ex Ceylon) 52,7% 47,3% 100,0% 51,9% 48,1% 100,0% Moldova 30,1% 69,9% 100,0% 30,2% 69,8% 100,0% Russia 20,0% 80,0% 100,0% 20,4% 79,6% 100,0% Filippine 38,6% 61,4% 100,0% 38,6% 61,4% 100,0% Pakistan 80,8% 19,2% 100,0% 83,3% 16,7% 100,0% Brasile 26,3% 73,7% 100,0% 27,2% 72,8% 100,0% Serbia/Kosovo/Montenegro* 52,9% 47,1% 100,0% 52,2% 47,8% 100,0% Stati Uniti 35,8% 64,2% 100,0% 37,2% 62,8% 100,0% Ghana 83,9% 16,1% 100,0% 91,2% 8,8% 100,0% Altri paesi 44,7% 55,3% 100,0% 46,3% 53,7% 100,0% Totale 50,2% 49,8% 100,0% 51,0% 49,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno * L'informazione sulla cittadinanza riportata sul documento di soggiorno al momento dell'elaborazione non consente un'esatta distinzione tra i cittadini dei tre Stati osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 61

72 Per quanto riguarda le variazioni tra il 2015 e il 2016, si evidenziano fenomeni più dinamici rispetto alle tendenze descritte a livello nazionale. Dall analisi delle variazioni si evidenziano tendenze piuttosto differenziate in relazione alle nazionalità di provenienza. In termini di valori percentuali, sono gli stranieri provenienti dall Africa a registrare gli incrementi più elevati, in particolare: Ghana +41,5% (pari a +90 unità), Nigeria +37,3% (pari a +714 unità) Senegal +8,1% (pari a +230 unità). Si segnala un incremento significativo dei p.d.s. rilasciati agli stranieri provenienti dal Pakistan (+20,2% pari a +200 unità), dal Bangladesh (+7,1% pari a +277 unità) e Cina (+2,7% pari a +139 unità). Anche in Liguria si conferma il calo registrato per le nazionalità che maggiormente connotano il fenomeno migratorio nazionale e locale: Albania -4,2% (pari a -974 unità) Marocco -4,9% (pari a -800 unità) Per quanto riguarda le variazioni legate al genere, non si riscontrano tendenze particolarmente definite. Tab. 4b - PERMESSI DI SOGGIORNO PER STATO DI PROVENIENZA E GENERE - TOP 20 IN LIGURIA Anni Variazioni assolute e percentuali Variazioni assolute Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Albania ,7% -3,6% -4,2% Marocco ,2% -4,4% -4,9% Cina ,1% 3,2% 2,7% Ucraina ,6% -0,1% 0,9% Perù ,7% -4,4% -4,5% Bangladesh ,5% 5,4% 7,1% Tunisia ,5% -0,4% -0,4% Senegal ,8% 2,6% 8,1% Nigeria ,1% 21,2% 37,3% Egitto ,4% -0,5% 0,8% India ,0% 1,9% 1,4% Sri Lanka (ex Ceylon) ,5% -1,3% -2,9% Moldova ,3% -3,7% -3,6% Russia ,9% 3,6% 4,0% Filippine ,2% 0,2% 0,1% Pakistan ,8% 4,7% 20,2% Brasile ,9% 0,1% 1,4% Serbia/Kosovo/Montenegro* ,4% 5,2% 3,7% Stati Uniti ,1% -8,0% -5,9% Ghana ,8% -22,9% 41,5% Altri paesi ,8% -5,4% -2,6% Totale ,5% -2,6% -1,1% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Variazioni percentuali * L'informazione sulla cittadinanza riportata sul documento di soggiorno al momento dell'elaborazione non consente un'esatta distinzione tra i cittadini dei tre Stati 62

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74 Soffermandosi sul dettaglio provinciale, e sulle variazioni della top ten, non si rilevano differenze significative né a livello locale, né a livello interprovinciale se non alcune variazioni riconducibili alle caratteristiche territoriali e le relative possibilità occupazionali che inducono gli stranieri alla mobilità sul territorio regionale. Come già segnalato, la scelta dell Istat di monitorare le 20 nazionalità di provenienza che caratterizzano lo scenario migratorio nazionale, non permette di proseguire nell osservazione dell andamento dei flussi che, negli anni, hanno caratterizzato la migrazione locale. Di Paesi come Turchia, Ecuador e Repubblica Dominicana, che da tempo connotano le realtà migratorie, rispettivamente, nelle province di Imperia, Genova e La Spezia, non è attualmente possibile conoscere evoluzione e cambiamenti. L unica eccezione è rappresentata dalla provincia di Savona i cui flussi migratori sono sempre stati caratterizzati da una significativa presenza di stranieri provenenti dal Bangladesh (nazione che rientra nell elenco dei paesi monitorati) e che mostra una crescita delle presenze passando dalle 673 unità del 2014, alle 762 del 2015, alle 837 del

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78 I permessi di soggiorno per classi d età Passando all analisi dei permessi di soggiorno rilasciati per classe d età nel 2016, si conferma come l età più numerosa è quella degli under 17 con unità, pari al 21,9% del complesso della popolazione di riferimento. Segue per frequenza (con una distanza numerica che supera le 400mila unità) la classe d età compresa tra i 35 e i 39 anni con unità, che rappresenta circa l 11,4% del totale. Ampliando lo spettro di osservazione, si evidenzia come le classi d età comprese tra i 18 e i 49 anni riportino frequenze piuttosto elevate, tutte superiori alle 300mila unità e insieme rappresentino il 59,6% (tale incidenza sale all 81,5% se si sommano anche i minorenni) del complesso della popolazione di riferimento. Tali valori confermano la presenza di una popolazione straniera giovane e in età da lavoro. Per quanto riguarda la componente di genere, come negli anni precedenti, si conferma una differenziazione significativa in relazione alle età osservate. Le classi d età più giovani (fino a anni) sono caratterizzate da una maggiore componente maschile (sempre superiore al 50%, con un picco del 60% nella classe anni) mentre con l avanzare dell età i valori più elevati si registrano in favore delle donne (dal 58,7% registrato dalle donne della classe d età anni; 51,6% nella classe anni e 63,6% della classe d età degli over 60). Si segnala, inoltre, che la classe d età dei anni mostra un maggiore bilanciamento di genere (uomini 51,3%, donne 48,7%). Dall analisi delle variazioni assolute e percentuali si evidenziano andamenti differenziati tra le classi d età. Nel biennio si osservano flessioni generalizzate che colpiscono con maggiore incisività le classi più giovani. Gli under 17 mostrano, infatti, il calo più sensibile sia in termini di valori assoluti ( unità), sia in termini di valori percentuali (-14,5%). Flessioni di rilievo anche per le classi d età centrali: anni: -6,5% pari a unità anni: -5,7% pari a unità anni: -6,4% pari a unità 68

79 Si segnalano dati in crescita solo per le classi d età più mature: - Over 65 anni +7,8% pari a unità anni: +1,3% pari a unità anni: +0,4% pari a unità Questi andamenti sono un indicatore del processo di invecchiamento anche della popolazione immigrata, che sempre meno può funzionare come fattore di ringiovanimento della popolazione presente sul territorio; inoltre, il calo delle classi d età adulta indica anche un indebolimento della componente lavorativa che lascia spazio ad ipotesi di migrazione verso altri Paesi nonché ai rimpatri. Tab. 5 - PERMESSI DI SOGGIORNO PER CLASSI D'ETA' E SESSO IN ITALIA Anni Valori assoluti - Variazione assoluta e percentuale Variazione assoluta Variazione % Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Fino a ,4% -14,7% -14,5% ,7% -7,2% -2,0% ,3% -7,7% -6,5% ,0% -5,8% -5,4% ,8% -5,6% -5,7% ,0% -3,2% -3,1% ,4% -2,3% -2,9% ,2% -1,2% 0,4% ,3% 0,6% 1,3% 60 e più ,5% 7,4% 7,8% Totale ,2% -5,9% -5,5% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Aggiornamento dati estratti il 28 nov 2017, 13h36 UTC (GMT), da I.Stat osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 69

80 Tab. 5a - PERMESSI DI SOGGIORNO PER CLASSI D'ETA' E SESSO IN ITALIA Anni Valori percentuali Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Fino a 17 52,5% 47,5% 100,0% 52,5% 47,5% 100,0% ,8% 42,2% 100,0% 60,0% 40,0% 100,0% ,3% 46,7% 100,0% 53,9% 46,1% 100,0% ,7% 47,3% 100,0% 52,9% 47,1% 100,0% ,7% 46,3% 100,0% 53,7% 46,3% 100,0% ,4% 47,6% 100,0% 52,5% 47,5% 100,0% ,6% 48,4% 100,0% 51,3% 48,7% 100,0% ,5% 52,5% 100,0% 48,4% 51,6% 100,0% ,8% 59,2% 100,0% 41,3% 58,7% 100,0% 60 e più 36,2% 63,8% 100,0% 36,4% 63,6% 100,0% Totale 51,3% 48,7% 100,0% 51,5% 48,5% 100,0% Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Fino a 17 24,8% 23,6% 24,2% 22,4% 21,4% 21,9% ,3% 7,9% 9,1% 11,0% 7,8% 9,4% ,6% 8,9% 9,3% 9,6% 8,7% 9,2% ,3% 10,7% 11,0% 11,3% 10,7% 11,0% ,9% 10,8% 11,4% 11,9% 10,8% 11,4% ,2% 9,7% 10,0% 10,4% 10,0% 10,2% ,2% 8,1% 8,2% 8,4% 8,4% 8,4% ,7% 6,6% 6,2% 6,2% 7,0% 6,6% ,5% 5,4% 4,4% 3,8% 5,8% 4,8% 60 e più 4,4% 8,3% 6,3% 5,1% 9,4% 7,2% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno 70

81 Soffermandosi sull andamento tra il 2007 e il 2016 a livello nazionale si evidenziano tendenze coerenti e costanti nel tempo come appare evidente da tabella e grafico. Tab. 6 - PERMESSI DI SOGGIORNO PER CLASSI D'ETA' IN ITALIA Anni Valori assoluti Maschi + Femmine Fino a e più Totale Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Aggiornamento dati estratti il 28 nov 2017, 13h36 UTC (GMT), da I.Stat osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 71

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83 I dati liguri, mostrano tendenze in linea con le dinamiche nazionali e coerenti negli anni. Si evidenzia, infatti, una significativa presenza di stranieri in età giovanissima; la classe d età degli under 17, con unità, rappresenta il 21,3% delle presenze complessive. Seguono (con un distacco superiore alle 12mila unità) le classi e anni con valori rispettivamente pari a e unità che insieme rappresentano il 22% delle presenze complessive. Si segnalano valori significativi (oltre le 10mila unità) anche per le classi d età 18-24, e anni. Per quanto riguarda le tendenze legate al genere, come accade a livello nazionale, si evidenzia una maggiore presenza maschile per le classi più giovani (under 17: maschi 52,3%; anni: maschi 59,7%; anni: maschi 52,7%; anni: maschi 54,2 %; anni: 53,2%; anni: 51,9%) mentre con l innalzarsi dell età sono le donne a registrare le presenze più significative con ulteriori incrementi nelle classi più mature dove le donne raggiungono un peso percentuale che supera il 60% (over 60). Tale tendenza appare in linea con le caratteristiche liguri del fenomeno migratorio. Per quanto riguarda il raffronto con l anno precedente, si osservano tendenze differenziate. La flessione più significativa è registrata, anche a livello regionale, dai più giovani, gli under 17 mostrano infatti un calo del 7,8% (pari a unità). Seguono, sempre con tendenze in calo, le classi anni (-130 unità pari a 1%), anni (-109 unità pari a -0,8%), anni (-74 unità pari a -1%) e anni (-17 unità pari a -0,2%). In crescita le restanti classi con una significativa crescita della classe più matura degli over 60 (+7,6% pari a +637 unità) osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 73

84 Tab. 7 - PERMESSI DI SOGGIORNO PER CLASSI D'ETA' E SESSO IN LIGURIA Anni Valori assoluti - Variazione assoluta e percentuale Variazione assoluta Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Fino a ,8% -7,7% -7,8% ,8% -5,2% 2,1% ,7% -0,6% 0,6% ,7% -3,0% -1,0% ,5% -4,4% -0,8% ,4% 0,3% 0,8% ,9% -1,2% -0,2% ,6% -3,1% -1,0% ,8% -0,1% 2,3% 60 e più ,3% 7,2% 7,6% Totale ,5% -2,6% -1,1% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Aggiornamento dati estratti il 28 nov 2017, 13h36 UTC (GMT), da I.Stat Variazione % 74

85 Tab. 7a - PERMESSI DI SOGGIORNO PER CLASSI D'ETA' E SESSO IN LIGURIA Anni Valori percentuali Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Fino a 17 52,3% 47,7% 100,0% 52,3% 47,7% 100,0% ,5% 43,5% 100,0% 59,7% 40,3% 100,0% ,1% 47,9% 100,0% 52,7% 47,3% 100,0% ,3% 46,7% 100,0% 54,2% 45,8% 100,0% ,4% 48,6% 100,0% 53,2% 46,8% 100,0% ,6% 48,4% 100,0% 51,9% 48,1% 100,0% ,5% 50,5% 100,0% 50,0% 50,0% 100,0% ,7% 55,3% 100,0% 45,9% 54,1% 100,0% ,9% 60,1% 100,0% 41,3% 58,7% 100,0% 60 e più 35,6% 64,4% 100,0% 35,9% 64,1% 100,0% Totale 50,2% 49,8% 100,0% 51,0% 49,0% 100,0% Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Fino a 17 23,8% 21,9% 22,9% 21,8% 20,8% 21,3% ,9% 9,3% 10,6% 12,8% 9,0% 10,9% ,8% 9,1% 9,5% 10,0% 9,3% 9,6% ,7% 10,3% 11,0% 11,7% 10,3% 11,0% ,2% 10,7% 11,0% 11,5% 10,5% 11,0% ,6% 9,1% 9,4% 9,7% 9,4% 9,6% ,6% 7,9% 7,7% 7,6% 8,0% 7,8% ,6% 7,0% 6,3% 5,6% 6,9% 6,3% ,7% 5,6% 4,6% 3,9% 5,7% 4,8% 60 e più 5,0% 9,1% 7,1% 5,4% 10,0% 7,7% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 75

86 Per quanto riguarda la serie storica dal 2007 al 2016, si segnala nell ultimo quadriennio un andamento fluttuante che alterna incrementi e flessioni. Tab. 8 - PERMESSI DI SOGGIORNO PER CLASSI D'ETA' IN LIGURIA Anni Valori assoluti Maschi + Femmine Fino a e più Totale Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Aggiornamento dati estratti il 28 nov 2017, 13h36 UTC (GMT), da I.Stat 76

87 Portale: 77

88 Le motivazioni dei permessi di soggiorno e i soggiornanti di lungo periodo Si ricorda che i permessi di soggiorno di lungo periodo autorizzano la permanenza dei cittadini stranieri in Italia a condizione che: - il cittadino straniero sia in possesso, da almeno 5 anni (contro i sei previsti finora), di un permesso di soggiorno in corso di validità, a condizione che dimostri la disponibilità di un reddito minimo non inferiore all assegno sociale annuo; - il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo può essere richiesto dallo straniero in possesso dei sopraindicati requisiti anche per un proprio familiare (coniuge, figlio minore a carico, figli maggiorenni a carico qualora permanentemente non possano provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita, genitori a carico che non dispongano di un adeguato sostegno familiare nel proprio Paese) Si segnala inoltre che l incidenza dei permessi di lungo periodo sul complesso dei p.d.s. rilasciati appare piuttosto significativa, aspetto che lascia intendere come il fenomeno migratorio ligure abbia acquisito stabilità nel tempo. Nel 2015 i soggiornanti di lungo periodo in Italia sono e rappresentano il 60,7% del complesso dei permessi rilasciati. Il 27,1% dei soggiornanti di lungo periodo si trova in Lombardia (per un valore assoluto di unità); il 12,6% in Emilia Romagna ( unità), l 8,5% in Toscana ( unità), il 6,6% in Piemonte ( unità) e il 3,3% in Liguria ( unità). Per quanto riguarda l analisi di genere si osserva, a livello nazionale, una presenza femminile più marcata per i permessi di lungo periodo (donne 50,5%) e una tendenza opposta per i p.d.s. con scadenza (uomini: 54,5%). Soffermandosi sul dettaglio regionale si osserva che per quanto riguarda il rilascio dei permessi di lungo periodo solo Liguria ed Emilia Romagna mostrano una tendenza in linea con l andamento nazionale. Per quanto riguarda la percentuale dei p.d.s. di lungo periodo sul totale dei permessi rilasciati nel 2016 si evidenzia come, in tutte le regioni prese in esame, l incidenza percentuale superi il 50% del dato complessivo (60,7%). Emilia Romagna, Liguria e Lombardia superano il dato medio nazionale raggiungendo un incidenza che supera il 63%, Toscana e Piemonte rimangono al di sotto del dato medio nazionale ma di pochi punti percentuali. Questo aspetto, conferma il carattere stanziale del fenomeno migratorio in Italia, con particolare riferimento alla regione Emilia Romagna dove l incidenza percentuale raggiunge il valore più elevato del 66,3%. 78

89 Per quanto riguarda le informazioni relative al genere non si evidenziano differenze significative di tendenza. Sia uomini che donne mostrano un incidenza percentuale superiore al 50% in ciascuna area territoriale presa in esame. Si osservi, inoltre, come l incidenza percentuale dei p.d.s. di lungo periodo sul complesso dei p.d.s. sia cresciuta uniformemente a livello nazionale e regionale. Si passa infatti da valori tendenzialmente inferiori al 50% nel 2010 a valori superiori già dal 2011, sino a superare il 60% nel 2015 e nel Tab. 9 - PDS DI LUNGO PERIODO E CON SCADENZA PER SESSO E REGIONE Anno 2016 Valori assoluti P.d.S. di lungo periodo P.d.S. con scadenza Totale P.d.S. Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte Lombardia Emilia Romagna Toscana Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Aggiornamento dati estratti il 28 nov 2017, 13h36 UTC (GMT), da I.Stat Tab. 9a - PDS DI LUNGO PERIODO PER SESSO E REGIONE Anni peso % p.d.s. lungo periodo sul complesso dei p.d.s.rilasciati nell'anno Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte 56,1% 59,4% 57,7% 55,7% 60,2% 57,9% Lombardia 61,6% 61,7% 61,7% 64,1% 64,7% 64,4% Emilia Romagna 65,2% 65,0% 65,1% 65,7% 66,8% 66,3% Toscana 57,9% 60,7% 59,2% 59,3% 62,0% 60,6% Liguria 61,3% 65,0% 63,1% 61,1% 66,3% 63,6% Italia 57,7% 61,3% 59,5% 58,4% 63,2% 60,7% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 79

90 Tab. 9b - PDS DI LUNGO PERIODO PER SESSO E REGIONE Anni Valori assoluti P.d.s. di lungo periodo P.d.s. di lungo periodo Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte Lombardia Emilia Romagna Toscana Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Aggiornamento dati estratti il 28 nov 2017, 13h36 UTC (GMT), da I.Stat Tab. 9c - PDS DI LUNGO PERIODO PER SESSO E REGIONE Anni Variazioni assolute e percentuali Variazioni assolute Variazioni percentuali Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Piemonte ,4% -6,9% -7,6% Lombardia ,0% -3,4% -4,2% Emilia Romagna ,5% -4,8% -5,6% Toscana ,1% -1,7% -1,9% Liguria ,2% -0,7% -0,2% Italia ,0% -3,1% -3,5% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Dal raffronto con i dati registrati nel 2015 si evidenziano flessioni generalizzate. Il totale nazionale registra un calo del 3,5% (pari a unità) su cui incide maggiormente la flessione della componente maschile (-4% pari a unità) rispetto a quella femminile (-3,1% pari a unità). Tali flessioni si confermano sulle aree territoriali prese in esame, in particolare in Piemonte (-7,6% pari a unità) ed Emilia Romagna (-5,6% pari a unità). In Liguria si registra la flessione più contenuta (-0,2% pari a -187 unità) ed è l unica, tra le regioni prese in esame, a mostrare un calo più elevato per la componente femminile (-0,7% pari a -187 unità) a fronte di un debole incremento della componente maschile (+0,2% pari a +84 unità). 80

91 Per quanto riguarda le province liguri, il 54% dei soggiornanti di lungo periodo risiede a Genova ( unità), il 18,9% in provincia di Savona ( unità), il 15,6% ad Imperia ( unità) e il restante 11,6% a La Spezia (8.634 unità). Passando all analisi della componente di genere si evidenzia un sostanziale equilibrio delle richieste. Lo sbilanciamento più marcato si registra in favore delle donne in provincia di Genova con un peso percentuale del 52,2% (pari a unità a fronte dei p.d.s. di lungo periodo rilasciati agli uomini). Nelle altre province le differenze appaiono davvero minime. Tab PDS DI LUNGO PERIODO PER SESSO E PROVINCIA Anno 2016 Valori assoluti P.d.s. di lungo periodo P.d.s. con scadenza Totale P.d.S. Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Aggiornamento dati estratti il 28 nov 2017, 13h36 UTC (GMT), da I.Stat osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 81

92 Per quanto riguarda il peso percentuale dei p.d.s. di lungo periodo sul complesso dei p.d.s. rilasciati a livello provinciale si evidenziano valori più elevati e superiori al dato medio regionale nelle province del ponente ligure (Imperia 66,5%, Savona 66,3%) e più contenuti nelle province del levante (Genova 61,9% e La Spezia 63,8%). Tab. 10a - PDS DI LUNGO PERIODO PER SESSO E PROVINCIA Anni peso % p.d.s. lungo periodo sul complesso dei p.d.s.rilasciati nell'anno Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia 65,2% 69,1% 67,1% 64,0% 69,2% 66,5% Savona 64,5% 68,8% 66,5% 63,4% 69,8% 66,3% Genova 59,2% 63,3% 61,3% 59,1% 64,8% 61,9% La Spezia 60,9% 62,2% 61,6% 63,0% 64,5% 63,8% Liguria 61,3% 65,0% 63,1% 61,1% 66,3% 63,6% Italia 57,7% 61,3% 59,5% 58,4% 63,2% 60,7% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno 82

93 Per quanto riguarda il raffronto con l anno precedente si segnalano tendenze differenziate in relazione alle caratteristiche delle aree territoriali. Le province di Imperia, La Spezia mostrano tendenze in crescita con valori rispettivamente pari a +1,5% (pari a +172 unità) e +2,5% (pari a +210 unità), mentre Savona e Genova mostrano, in coerenza con le tendenze complessive, un calo dei p.d.s. di lungo periodo con valori rispettivamente pari a -2,9% (pari a -425 unità) e -0,4% (pari a -144 unità). Tab. 10b - PDS DI LUNGO PERIODO PER SESSO E PROVINCIA Anni Valori assoluti P.d.s. di lungo periodo P.d.s. di lungo periodo Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno Aggiornamento dati estratti il 28 nov 2017, 13h36 UTC (GMT), da I.Stat Tab. 10c - PDS DI LUNGO PERIODO PER SESSO E PROVINCIA Anni Variazioni assolute e percentuali Variazioni assolute Variazioni percentuali Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Imperia ,6% 1,4% 1,5% Savona ,6% -3,3% -2,9% Genova ,3% -1,0% -0,4% La Spezia ,0% 2,0% 2,5% Liguria ,2% -0,7% -0,2% Italia ,0% -3,1% -3,5% Fonte: ALFA Liguria - OML. Elaborazioni su dati Istat - Ministero dell'interno osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 83

94 84

95 Nell anno scolastico 2016/ la scuola ligure, statale e non statale, registra la presenza di studenti stranieri iscritti, distribuiti nei diversi ordini di scuola considerati (infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo e secondo grado), rappresentano il 12,3% del totale della popolazione studentesca e crescono del +1,5% dall anno precedente. La distribuzione degli studenti stranieri in Liguria a livello provinciale segue, in parte, quella più generale dei cittadini stranieri nella regione 2. La provincia di Genova raccoglie la maggioranza assoluta di studenti, sia stranieri (54,7%) sia italiani (54,4%) e con percentuali molto vicine; quella di Savona il 16,3% degli alunni stranieri e il 18,1% degli italiani, la provincia di Imperia il 15% di studenti stranieri e il 13,3% di italiani ed infine La Spezia il 14% degli alunni stranieri e il 14,3% degli italiani. ALUNNI STRANIERI E ITALIANI IN LIGURIA PER PROVINCIA - a.s. 2016/17 (v.a) italiani stranieri Tab. 1a ALUNNI STRANIERI E ITALIANI IN LIGURIA PER PROVINCIA Anno scolastico 2016/17 (valori assoluti - valori percentuali) Province Alunni stranieri Alunni italiani Alunni totali v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Genova ,7% ,4% ,4% Imperia ,0% ,3% ,5% La Spezia ,0% ,3% ,2% Savona ,3% ,1% ,8% Liguria ,0% ,0% ,0% Fonte: ALFA - O.M.L Elaborazioni su dati MIUR - Ufficio Statistica e Studi Genova Imperia La Spezia Savona 1 Ai fini di una corretta lettura dei dati commentati nel capitolo e di un eventuale comparazione con i numeri di Notizie Flash precedenti si precisa che, rispetto alle analisi degli ultimi anni, è stato reintrodotto il dato relativo agli stranieri iscritti alle scuole dell infanzia, reso disponibile dall Ufficio di Statistica nazionale del MIUR (non si è reperito unicamente il dato dell anno scolastico 2012/13). 2 Al 31/12/2016 gli stranieri in Liguria erano per il 51,7% residenti in provincia di Genova, per il 17,2% in quella di Imperia, per il 17,1% in quella di Savona e per il 14% in quella di La Spezia. Savona supera in percentuale Imperia per presenza di studenti stranieri rispetto agli stranieri totali osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 85

96 Rispetto all anno scolastico precedente si osserva un calo del numero complessivo degli studenti dello 0,9% (pari a unità), dato dal calo di quelli italiani del -1,2% (pari a unità) e calmierato in parte dall aumento di quelli stranieri dell 1,5% (pari a +344 unità). A livello provinciale la variazione percentuale per gli studenti stranieri registra incrementi in particolare in provincia di La Spezia (+2,9%, pari a +94 unità), seguita da quella di Imperia ì (+2,6%, pari a +91 unità) e Savona (+1,4%, pari a +52 unità) e infine da quella di Genova (+0,8%, pari a +107 unità). Tab. 1b - ALUNNI STRANIERI E ITALIANI IN LIGURIA PER PROVINCIA Anni scolastici 2015/ /17 (valori assoluti - peso percentuale) 2016/ /16 Province Alunni stranieri Alunni italiani Alunni totali %stranieri su totali Alunni totali Alunni stranieri Alunni italiani %stranieri su totali Genova ,3% ,1% Imperia ,6% ,1% La Spezia ,1% ,6% Savona ,2% ,9% Liguria ,3% ,0% Fonte: ALFA - O.M.L Elaborazioni su dati MIUR - Ufficio Statistica e Studi Tab. 1c - VARIAZIONI ALUNNI STRANIERI E ITALIANI IN LIGURIA PER PROVINCIA Anni scolastici 2015/ /17 (variazioni assolute - variazioni percentuali) Province Alunni stranieri Alunni italiani Alunni totali var.a. var.% var.a. var.% var.a. var.% Genova 107 0,8% ,1% ,9% Imperia 91 2,6% ,5% ,0% La Spezia 94 2,9% ,5% ,0% Savona 52 1,4% ,2% ,9% Liguria 344 1,5% ,2% ,9% Fonte: ALFA - O.M.L Elaborazioni su dati MIUR - Ufficio Statistica e Studi 86

97 Sono variazioni di lieve entità, in linea con gli ultimi anni che hanno registrato un rallentamento della crescita degli alunni stranieri. Se si osservano infatti le variazioni percentuali rispetto agli anni precedenti, tra gli anni scolastici dal 2005/06 al 2011/12 sono state tra il +3,9% e il +15,3%, mentre dal 2012/13 al 2016/17 vanno solo dal +2,3% al +0,6%. In ogni caso la presenza di studenti stranieri, seppur più lentamente, continua a crescere ed a contrastare il calo della popolazione scolastica ligure: dal 2004/05 gli alunni con cittadinanza non italiana sono quasi raddoppiati, aumentando di unità (+94,5%), mentre gli alunni con cittadinanza italiana sono diminuiti di unità (-5%) nello stesso lasso di tempo Variazione % rispetto all'anno scolastico precedente di alunni stranieri e italiani in Liguria - AA.SS. 2005/ /17 14,5% 15,3% italiani stranieri 9,0% 0,2% 8,1% 7,3% 3,9% 4,0% 0,3% 0,8% 2,3% 2,3% 1,0% 0,6% 1,5% 0,2% -1,0% -0,7% 0,1% -1,2% -1,2% -0,4% -0,9% -1,2% 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11 11/12 12/13 13/14 14/15 15/16 16/ Alunni stranieri in Liguria AA.SS. 2004/ /17 (v.a) /05 07/08 10/11 13/14 16/ Alunni italiani in Liguria AA.SS. 2004/ /17 (v.a) /05 07/08 10/11 13/14 16/ osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 87

98 Tab 1c - ALUNNI TOTALI E STRANIERI ISCRITTI NELLE PROVINCE LIGURI Anni scolastici dal 2004/05 al 2016/17 (valori assoluti - peso percentuale) 2004/ / / /08 Province Alunni totali Alunni stranieri stranieri %su tot. Alunni totali Alunni stranieri stranieri %su tot. Alunni totali Alunni stranieri stranieri %su tot. Alunni totali Alunni stranieri stranieri %su tot. Genova ,1% ,5% ,5% ,6% Imperia ,1% ,7% ,9% ,2% La Spezia ,9% ,6% ,5% ,4% Savona ,6% ,2% ,6% ,2% Liguria ,4% ,9% ,8% ,0% 2008/ / / /12 Province Alunni totali Alunni stranieri stranieri %su tot. Alunni totali Alunni stranieri stranieri %su tot. Alunni totali Alunni stranieri stranieri %su tot. Alunni totali Alunni stranieri stranieri %su tot. Genova ,9% ,3% ,8% ,3% Imperia ,1% ,9% ,1% ,2% La Spezia ,7% ,7% ,7% ,8% Savona ,0% ,4% ,3% ,0% Liguria ,6% ,0% ,3% ,0% 2013/ / / /17 Province Alunni totali Alunni stranieri stranieri %su tot. Alunni totali Alunni stranieri stranieri %su tot. Alunni totali Alunni stranieri stranieri %su tot. Alunni totali Alunni stranieri stranieri %su tot. Genova ,9% ,0% ,1% ,3% Imperia ,0% ,1% ,1% ,6% La Spezia ,2% ,4% ,6% ,1% Savona ,3% ,6% ,9% ,2% Liguria ,7% ,8% ,0% ,3% Fonte: ALFA - O.M.L Elaborazioni su dati Ufficio Scolastico Regionale Liguria MIUR e dal 2013/14 Ufficio Statistica e Studi MIUR 88

99 L incidenza degli studenti stranieri sulla popolazione scolastica ligure complessiva, anche per il calo degli studenti italiani, continua a crescere, passando dal 12% del 2015/16 al 12,3% del 2016/17 (nel 2004/05 era al 6,4%). La presenza degli studenti stranieri attualmente incide soprattutto nella provincia di Imperia dove sono il 13,6% degli alunni, segue la provincia di Genova con il 12,3%, quella di La Spezia dove pesano per il 12,1% e infine quella di Savona con l 11,2%. Rispetto all anno scolastico 2015/16, il peso percentuale degli studenti stranieri sale di 0,5 punti in provincia di Imperia e Savona, di +0,2 punti in quella di Genova e di +0,3 punti nella provincia di La Spezia. Tab 1d - VARIAZIONI ALUNNI STRANIERI, ITALIANI E TOTALI Anni scolastici dal 2004/05 al 2016/17 (variazioni assolute - variazioni percentuali) A.s. 2004/ /17 Province Alunni Stranieri Alunni italiani Alunni totali var.a. var.% var.a. var.% var.a. var.% Genova ,1% ,0% ,3% Imperia ,5% ,8% ,9% Spezia ,9% ,0% ,0% Savona ,6% 143 0,5% ,8% Liguria ,5% ,0% ,4% Fonte: ALFA - O.M.L Elaborazioni su dati MIUR, Ufficio Scolastico Regionale Liguria e Ufficio Statistica e Studi Alunni stranieri in Liguria AA.SS. dal 2004/05 al 2016/17 (peso% sul totale degli alunni) 9% 7,8% 6,4% 6,9% 9,6% 12,3% 11,3% 11,7%11,8%12% 11% 10% 10,3% 04/05 06/07 08/09 10/11 12/13 14/15 16/17 7,1% 6,1% 5,6% 4,9% Alunni stranieri in Liguria per provincia AA.SS. dal 2004/05 al 2016/17 (peso% sul totale degli alunni) Genova Imperia La Spezia Savona 04/05 06/07 08/09 10/11 12/13 14/15 16/17 13,6% 12,3% 12,1% 11,2% osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 89

100 Gli studenti stranieri iscritti in Liguria nel 2016/17, rispetto ai diversi ordini di scuola considerati, si concentrano nella scuola primaria (33,5%); seguono la scuola secondaria di secondo grado (27,9%), la scuola secondaria di primo grado (19,7%) e infine l infanzia (18,9%). Tab. 2 - ALUNNI STRANIERI E ITALIANI ISCRITTI IN LIGURIA PER SCUOLA Anno scolastico 2016/17 (valori assoluti - valori percentuali) Scuola Alunni stranieri Alunni italiani Alunni totali v.a v.% v.a v.% v.a v.% Infanzia ,9% ,0% ,3% Primaria ,5% ,1% ,4% Sec. di I grado ,7% ,7% ,7% Sec. di II grado ,9% ,2% ,7% Totale ,0% ,0% ,0% Fonte: ALFA - O.M.L Elaborazioni su dati Ufficio Statistica e Studi MIUR Alunni stranieri in Liguria per ordine di scuola - A.S. 2016/17 (v.%) Secondaria di II grado 27,9% Secondaria di I grado 19,7% Infanzia 18,9% Primaria 33,5% ALUNNI ITALIANI E STRANIERI IN LIGURIA PER ORDINE DI SCUOLA - A.S. 2016/17 (v.a) italiani stranieri Infanzia Primaria Sec. di I grado Sec. di II grado 90

101 Osservando la composizione percentuale degli alunni stranieri negli anni si nota che la scuola primaria ha sempre registrato la percentuale più alta di presenze 3, sebbene sia tendenzialmente in diminuzione: nel 2004/05 il 37,3% degli alunni stranieri frequentava la scuola primaria, 3,8 punti in più della quota attuale. In calo maggiore la quota della secondaria di primo grado (-4,8 punti). Minori le variazioni e positive per la quota che frequenta la scuola per l infanzia ed è da notare invece l aumento della quota di stranieri nella secondaria di II grado. Alunni stranieri per ordine di scuola AA.SS. 2004/ /17 (v.a) Inf anzia Primaria Second. di I grado Second. di II grado % 35% 30% 25% 20% 15% 10% Composizione percentuale alunni stranieri in Liguria rispetto agli ordini di scuola - AA.SS. 2004/ /17 Infanzia Primaria Second. I grado Second. II grado 3 La maggiore presenza nelle primarie è dovuta anche alla crescita negli anni delle nascite straniere in Liguria: queste hanno avuto un andamento positivo fino al 2012, quando poi il dato ha subito un inversione di tendenza, forse dovuta agli effetti della crisi economica e che non vediamo ancora riflettersi nei dati della primaria, ma in quella dell infanzia osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 91

102 Tab 2a - ALUNNI TOTALI E STRANIERI PER ORDINE DI SCUOLA IN LIGURIA Anni scolastici dal 2004/05 al 2016/17 (valori assoluti - valori percentuali - peso % alunni stranieri su alunni totali) 2004/ / / /08 Scuola Alunni totali Alunni stranieri peso% stranieri Alunni totali Alunni stranieri peso% stranieri Alunni totali Alunni stranieri peso% stranieri Alunni totali Alunni stranieri peso% stranieri Infanzia ,9% ,1% ,8% ,5% Primaria ,6% ,7% ,5% ,6% Second. I grado ,7% ,3% ,6% ,6% Second. II grado ,5% ,6% ,5% ,6% Totale ,4% ,9% ,8% ,0% 2008/ / / /12 Scuola Alunni totali Alunni stranieri peso% stranieri Alunni totali Alunni stranieri peso% stranieri Alunni totali Alunni stranieri peso% stranieri Alunni totali Alunni stranieri peso% stranieri Infanzia ,0% ,6% ,8% ,5% Primaria ,5% ,3% ,5% ,2% Second. I grado ,3% ,5% ,4% ,2% Second. II grado ,0% ,0% ,1% ,6% Totale ,6% ,0% ,3% ,0% 2012/ / / /16 Scuola Alunni totali Alunni stranieri peso% stranieri Alunni totali Alunni stranieri peso% stranieri Alunni totali Alunni stranieri peso% stranieri Alunni totali Alunni stranieri peso% stranieri Infanzia n.d. n.d n.d ,2% ,7% ,3% Primaria ,0% ,8% ,1% ,5% Second. I grado ,4% ,5% ,1% ,1% Second. II grado ,6% ,7% ,8% ,6% Totale * * 11,2%* ,7% ,8% ,0% 2016/17 Scuola Alunni totali Alunni stranieri peso% stranieri Infanzia ,4% Primaria ,1% Second. I grado ,3% Second. II grado ,8% Totale ,3% Fonte: ALFA - O.M.L Elaborazioni su dati Ufficio Scolastico Regionale MIUR Liguria e dall'a.s. 2013/14 su dati MIUR - Ufficio di Statistica e Studi n.d.= non disponibile; * scuola dell'infanzia non disponibile. 92

103 Osservando la variazione percentuale rispetto al anno scolastico 2004/05, gli allievi stranieri registrano la crescita più rilevante nelle scuole secondarie di II grado (+161,3%, pari a unità), seguite dalle scuole dell infanzia (+109,6%, pari a ) e con un aumento minore ma sempre significativo dalle primarie (+75%, pari a unità) e infine dalle scuole secondarie di primo grado (+57%, pari a unità). Per gli alunni italiani si rileva invece un calo del 3% nella scuola per l infanzia, dell 1,4% nella primaria e dell 1,3% nella secondaria di primo grado; crescono invece del 3,7% le presenze nella secondaria di secondo grado anche per gli italiani, fenomeno che può trovare varie spiegazioni: dall estensione dell obbligo formativo alle politiche contro l abbandono scolastico, ma anche da una minore disponibilità di posti di lavoro che portano i giovani a permanere maggiormente nel sistema scolastico. Dall anno scolastico 2015/16 nella primaria gli stranieri aumentano del 4%% (+299 unità), del 2% (+129 unità) nella secondaria di secondo grado e del +0,7% (+35 unità) nella secondaria di primo grado. Calano invece nell infanzia del 2,6% (pari a -119 unità). Gli italiani diminuiscono dello 0,6% nell infanzia (-990 unità), dello 0,5% nella primaria (-907 unità) e dello 0,1% nella secondaria di primo grado. Praticamente stabili con un +0,03% nella secondaria di secondo grado (+59 unità). Nel 2016/17 il peso percentuale degli studenti stranieri sul totale della popolazione scolastica è del 13,4% nella scuola per l infanzia, del 13,1% nella scuola primaria, del 12,3% nella secondaria di primo grado e del 10,8% nella secondaria di secondo grado, tutti valori in aumento o stabili rispetto l anno precedente. In particolare si evidenzia che la quota di stranieri nelle scuole superiori è praticamente stabile dal 2012/13. Tab 2b - VARIAZIONI ALUNNI STRANIERI E ITALIANI IN LIGURIA PER ORDINE DI SCUOLA Anni scolastici dal 2004/05 al 2016/17 (valori assoluti - valori percentuali) Variazioni 2004/ /17 Scuola Alunni stranieri Alunni italiani Alunni totali v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Infanzia ,6% ,0% ,2% Primaria ,0% ,4% 866 1,4% Second. I grado ,0% ,3% ,5% Second. II grado ,3% ,7% ,5% Totale ,5% ,0% ,4% Fonte: ALFA - O.M.L Elaborazioni su dati MIUR Ufficio Scolastico Regionale Liguria e Ufficio Statistica e Studi 7,7% 7,6% 5,9% 4,5% Peso percentuale iscritti stranieri sui totali in Liguria dal 2004/05 al 2016/17 (peso%) Infanzia Primaria Secondaria I grado Secondaria II grado 04/05 06/07 08/09 10/11 12/13 14/15 16/17 13,4% 13,1% 12,3% 10,8% osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 93

104 Tab.3- ALUNNI STRANIERI IN LIGURIA PER I PRINCIPALI PAESI DI ORIGINE Anno scolastico 2016/17 (valori assoluti e %) Paesi v.a v.% Albania ,3% Ecuador ,2% Marocco ,0% Romania ,3% Cina Rep.Pop ,5% Perù 764 3,2% Rep. Dominicana 749 3,2% Tunisia 461 1,9% Ucraina 401 1,7% Moldavia 372 1,6% Senegal 311 1,3% Bangladesh 301 1,3% Turchia 284 1,2% Sri Lanka 261 1,1% Nigeria 240 1,0% Egitto 212 0,9% India 210 0,9% Filippine 200 0,8% Federazione Russa 196 0,8% Brasile 171 0,7% Colombia 147 0,6% Polonia 133 0,6% Spagna 124 0,5% Algeria 116 0,5% Bosnia ed Erzegovina 114 0,5% Francia 113 0,5% AFGHANISTAN 105 0,4% Altri Paesi* ,4% Liguria ,0% Fonte: ALFA - O.M.L Elaborazioni su dati Ufficio di Statistica e Studi MIUR; * sotto le 100 unità Osservando le nazioni di provenienza degli alunni stranieri iscritti nelle scuole liguri notiamo la prevalenza di albanesi (23,3%, pari a unità) ed ecuadoriani (18,2%, pari a 4.331unità). A seguire troviamo marocchini (12%, pari a unità) e rumeni (10,3%, pari a unità). Molto distaccati, sotto le 1000 unità, cinesi (3,5%, pari a 823 unità), peruviani (3,2%, pari a 764 unità), dominicani (3,2%, pari a 749 unità); Tra le 300 e le 500 unità i tunisini (1,9%), ucraini (1,7%) e moldavi (1,6%). Albania Ecuador Marocco Romania Cina Rep.Pop. Perù Rep. Dominicana Tunisia Ucraina Moldavia Primi dieci Paesi di origine degli stranieri iscritti nelle scuole liguri - a.s. 2016/

105 PRIMI DIECI PAESI DI ORIGINE DEGLI ISCRITTI STRANIERI ISCRITTI NELLE SCUOLE IN LIGURIA PER PROVINCIA - A.S. 2015/16 ECUADOR ALBANIA MAROCCO ROMANIA PERU CINA REP.POP. SRI LANKA SENEGAL UCRAINA NIGERIA Provincia di Imperia Provincia di Genova Provincia di La Spezia Provincia di Savona In provincia di Genova, su un totale di alunni stranieri, prevalgono gli ecuadoriani (29,5%), seguiti da albanesi (18,4%), marocchini (9,4%) e rumeni (8,3%); In provincia di Imperia, su un totale di alunni stranieri, prevalgono gli albanesi (24,7%), seguiti da rumeni (14,3%), marocchini (13,5%), turchi (7,6%). In provincia di La Spezia, su un totale di alunni stranieri, prevalgono gli albanesi (22,9%), dominicani (16,8%), marocchini (16,1%), rumeni (13,3%). ALBANIA ROMANIA MAROCCO TURCHIA TUNISIA PERU ECUADOR CINA REP.POP. MOLDAVIA FRANCIA ALBANIA REP.DOMINICANA MAROCCO ROMANIA ECUADOR CINA REP.POP. TUNISIA MOLDAVIA DOMINICA BANGLADESH 762 ALBANIA 559 MAROCCO 536 ROMANIA 442 ECUADOR 148 CINA REP.POP. 125 UCRAINA 55 MOLDAVIA 50 PERU 45 EGITTO 44 INDIA In provincia di Savona, su un totale di alunni stranieri, prevalgono fortemente gli albanesi (38,7%), seguiti da marocchini (16,2%) e rumeni (10,7%) Fonte: Elaborazione ALFA OML su dati Ufficio Statistica MIUR osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 95

106 96

107 Dati Sistema Informativo del Lavoro (SIL) Avviati complessivi e stranieri anno I dati commentati nella presente sezione sono relativi ai lavoratori assunti nell anno di riferimento, ovvero a coloro che nel corso dell anno preso in esame hanno firmato almeno un contratto di lavoro. Non contengono le informazioni relative ai lavoratori in possesso di contratti pluriennali firmati prima dell anno preso in esame o comunque chi è già inserito nel mercato del lavoro da tempo. In base ai dati relativi alle CO (Comunicazioni Obbligatorie), il complesso dei lavoratori che hanno firmato un contratto in Liguria nel 2016 è pari a unità, di cui il 50,9% (pari a unità) è rappresentato da donne. La tipologia contrattuale che mostra la maggiore incidenza percentuale è il lavoro a tempo determinato, che rappresenta da solo oltre la metà dei contratti firmati nel 2016 (58,3% pari a unità). Seguono, con una differenza notevole in termini di valori assoluti i contratti di lavoro a tempo indeterminato (23% pari a unità) e flessibile (8,3% pari a unità). Le restanti forme contrattuali mostrano un incidenza percentuale inferiore al 6%: - apprendistato: 5,5%, pari a unità; - tirocinio: 3,9%, pari a unità; - altre tipologie contrattuali: 1,1%, pari a unità. 1 I dati sulle Comunicazioni Obbligatorie vengono costantemente aggiornati sulla base delle comunicazioni inviate dai datori di lavoro al Sistema Informativo del Lavoro; proprio per questo motivo, in riferimento ad uno stesso arco temporale si possono osservare variazioni del numero complessivo dei lavoratori, a seconda della settimana in cui i dati vengono estratti. Questo spiega il motivo per cui il numero degli avviati riportato nelle tabelle del presente capitolo, può non essere perfettamente allineato con quanto riportato in precedenti o successive pubblicazioni dell OML riferite al medesimo arco temporale. Pertanto si specifica che le estrazioni sono state effettuate in periodi specifici per i diversi anni di riferimento. In particolare: 2008: estrazioni effettuate nella settimana dal 16 al 20 dicembre 2013; 2013: estrazioni del 13 novembre 2014; 2014 estrazioni realizzate nella settimana compresa tra il 14 e il 18 dicembre 2016; 2015: estrazioni del 19 dicembre 2016; 2016: estrazioni del 30 agosto osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 97

108 Per quanto riguarda le differenze relative agli aspetti di genere, si osserva una predominanza della presenza maschile in quasi ogni campo, in particolare per le altre tipologie contrattuali (maschi 64,7%) e per l apprendistato (maschi 55,1%). Le donne mostrano valori più rilevanti rispetto agli uomini per i contratti a tempo indeterminato (donne 54,7%). Per i tirocini si osserva una equivalente distribuzione della variabile di genere. Legenda Tab. 1 - COMPLESSO DEI LAVORATORI ASSUNTI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE* Anno 2016 Valori assoluti e percentuali Tipologia contrattuale Maschi Femmine Totale v.% Apprendistato ,5% Lavoro flessibile ,3% Tempo indeterminato ,0% Tempo determinato ,3% Tirocinio ,9% Altre tipologie contrattuali ,1% Totale ,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * Le tipologie contrattuali sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda Apprendistato Borsa lavoro Collaborazione coordinata e continuativa Contratto di Formazione lavoro Lavoro a progetto Lavoro intermittente Lavoro o attività Socialmente Utile (LSU - ASU) Lavoro occasionale Lavoro ripartito Lavoro a tempo indeterminato Lavoro a tempo determinato Lavoro a Tempo Determinato per Sostituzione Lavoro Dipendente nella P.A. a Tempo Determinato Associazione in partecipazione Contratti di Borsa Lavoro e altre Work Experiences Contratto di Agenzia Lavoro a Domicilio Lavoro autonomo Lavoro autonomo nello spettacolo Lavoro marittimo Lavoro stagionale Lavoro svolto senza retribuzione (volontariato) Tirocinio Apprendistato Lavoro flessibile Tempo indeterminato Tempo determinato Altre tipologie contattuali Tirocinio 98

109 Per quanto riguarda gli assunti stranieri, il dato complessivo raggiunge quota unità, di cui il 54,8% è rappresentato dalla componente maschile. La ripartizione percentuale delle tipologie di contratti firmati nel corso del 2016, rispecchia le tendenze già evidenziate per il complesso degli assunti liguri. Le categorie più diffuse sono, infatti: lavoro a tempo determinato (57,4% pari a unità), lavoro a tempo indeterminato (32,5% pari a unità), lavoro flessibile (4,1% pari a unità). Le restanti forme contrattuali mostrano un peso percentuale inferiore al 4% (apprendistato 3,6% pari a unità; tirocinio 1,8% pari a 661 unità; altre tipologie contrattuali 0,6% pari a 225 unità). Per quanto riguarda le differenze di genere, anche tra gli stranieri si evidenzia una presenza maschile più significativa. Gli uomini registrano dati più elevati per: - apprendistato: 65,8% (pari a 904 unità); - tempo determinato: 62,2% (pari 13,444 unità) - tirocinio: 63,7% (pari a 421 unità) - altre tipologie contrattuali: 72,9% (apri a 164 unità) Le donne mantengono il numero più elevato di contratti a tempo indeterminato (59,5%) e nel lavoro flessibile (50,6%). Tab. 2 - LAVORATORI STRANIERI ASSUNTI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE* Anno 2016 Valori assoluti e percentuali Tipologia contrattuale Maschi Femmine Totale v.% Apprendistato ,6% Lavoro flessibile ,1% Tempo indeterminato ,5% Tempo determinato ,4% Tirocinio ,8% Altre tipologie contrattuali ,6% Totale ,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * Le tipologie contrattuali sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 99

110 Gli assunti stranieri rappresentano il 26,7% del complesso dei lavoratori che hanno firmato un contratto in Liguria nel L incidenza percentuale più significativa si registra per i contratti di lavoro a tempo indeterminato (37,8%) e determinato (26,3%). Le altre tipologie contrattuali mostrano un incidenza percentuale degli stranieri inferiore al peso complessivo (cfr. tab 3). Per quanto riguarda il dettaglio di genere, si segnala che, in termini complessivi, gli uomini hanno un incidenza percentuale più elevata (28,8%; valore più contenuto rispetto all anno precedente, nel 2015 infatti, tale incidenza era del 29,2%), rispetto alle donne (24,6%; dato tendenzialmente stazionario; nel 2015 l incidenza delle donne straniere sul complesso della popolazione femminile, era infatti del 24,5%). In linea con tale tendenza sia gli uomini sia le donne mostrano l incidenza più significativa sul complesso degli assunti nei contratti a tempo indeterminato. Tab. 3 - PESO PERCENTUALE LAVORATORI STRANIERI SUL COMPLESSO DEI LAVORATORI ASSUNTI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE* Anno 2016 Valori percentuali Tipologia contrattuale Maschi Femmine Totale Apprendistato 21,3% 13,6% 17,9% Lavoro flessibile 12,8% 14,1% 13,4% Tempo indeterminato 33,7% 41,1% 37,8% Tempo determinato 31,2% 20,9% 26,3% Tirocinio 15,5% 8,8% 12,2% Altre tipologie contrattuali 16,1% 11,0% 14,3% Totale 28,8% 24,6% 26,7% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * Le tipologie contrattuali sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda 100

111 Analisi strutturale Soffermandosi sull analisi strutturale (data dal confronto dei valori rilevati negli anni 2008 e 2016) emerge un trend in flessione per quanto riguarda il complesso dei lavoratori. A livello complessivo il calo è del 13% pari a unità. Da un analisi più attenta emerge che la flessione degli assunti è dovuto sostanzialmente ad un calo dei contratti di lavoro flessibile (-58,4% pari a unità): in calo significativo anche i contratti di apprendistato (-35,6% pari a unità) e a tempo indeterminato (-30,8% pari a unità). In calo anche le altre tipologie contrattuali (-30,3% pari a -683 unità). Si segnala invece un incremento percentuale dei tirocini (+51,9% pari a unità) che, insieme ai contratti a tempo determinato (+18,3% pari a unità), rappresentano una significativa frenata al complessivo trend in calo. Un ulteriore dato di rilievo è fornito dalla componente di genere. La flessione complessiva appare alimentata da entrambi le componenti di genere, con un maggiore peso a carico delle donne sia in termini assoluti che percentuali (-16,7% pari a unità) rispetto agli uomini (-9,2% pari a unità). Osservando i contratti per dettaglio di genere si confermano le tendenze complessive. Tab. 4 - LAVORATORI ASSUNTI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE* Anni Valori assoluti e percentuali Tipologia contrattuale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Apprendistato Lavoro flessibile Tempo indeterminato Tempo determinato Tirocinio Altre tipologie contrattuali Totale Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * Le tipologie contrattuali sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 101

112 Tab. 4a - LAVORATORI ASSUNTI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE* Anni Variaizoni assolute e percentuali Tipologia contrattuale Variazioni assolute Variazioni percentuali Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Apprendistato ,1% -38,5% -35,6% Lavoro flessibile ,4% -60,3% -58,4% Tempo indeterminato ,8% -26,0% -30,8% Tempo determinato ,6% 7,9% 18,3% Tirocinio ,5% 38,3% 51,9% Altre tipologie contrattuali ,0% -48,3% -30,3% Totale ,2% -16,7% -13,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * Le tipologie contrattuali sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda 102

113 Per quanto riguarda i lavoratori stranieri si registrano tendenze analoghe all andamento appena complessivo. Il totale delle assunzioni dei lavoratori stranieri mostra, infatti, una flessione dei contratti firmati dell 8,9% (pari a unità) passando da avviati nel 2015 ai del Anche le tendenze legate al genere appaiono coerenti con quelle già descritte per gli andamenti complessivi. Sia uomini che donne registrano tendenze in forte flessione con maggiore incisività per le donne (donne: -15% pari a unità; uomini -3,1% pari a -654 unità). Tab. 5 - LAVORATORI STRANIERI ASSUNTI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE* Anni Valori assoluti e percentuali Tipologia contrattuale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Apprendistato Lavoro flessibile Tempo indeterminato Tempo determinato Tirocinio Altre tipologie contrattuali Totale Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * Le tipologie contrattuali sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 103

114 Tab. 5a - LAVORATORI STRANIERI ASSUNTI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE* Anni Variaizoni assolute e percentuali Tipologia contrattuale Variazioni assolute Variazioni percentuali Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Apprendistato ,4% -60,8% -54,0% Lavoro flessibile ,3% -56,0% -56,2% Tempo indeterminato ,6% -27,6% -32,0% Tempo determinato ,0% 25,0% 35,1% Tirocinio ,7% -17,4% 41,1% Altre tipologie contrattuali ,7% -59,8% -32,1% Totale ,1% -15,0% -8,9% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * Le tipologie contrattuali sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda 104

115 Per quanto riguarda l incidenza percentuale dei lavoratori stranieri sul complesso dei lavoratori assunti in Liguria si evidenzia come, tra il 2008 e il 2016 il peso percentuale abbia registrato variazioni diversificate in relazione alle diverse tipologie contrattuali prese in esame. Il valore complessivo passa dal 25,5% del 2008 al 26,7% del Osservando le diverse tipologie contrattuali si evidenziano tendenze differenziate: - in calo o apprendistato o tempo indeterminato o tirocinio - in crescita o lavoro flessibile o tempo determinato o altre tipologie contrattuali Tab. 6 - PESO PERCENTUALE LAVORATORI STRANIERI SUL COMPLESSO DEI LAVORATORI ASSUNTI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE* Anni Valori percentuali Tipologia contrattuale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Apprendistato 28,2% 21,3% 25,0% 21,3% 13,6% 17,9% Lavoro flessibile 12,8% 12,7% 12,7% 12,8% 14,1% 13,4% Tempo indeterminato 34,7% 42,0% 38,4% 33,7% 41,1% 37,8% Tempo determinato 28,4% 18,1% 23,0% 31,2% 20,9% 26,3% Tirocinio 11,0% 14,8% 13,1% 15,5% 8,8% 12,2% Altre tipologie contrattuali 15,2% 14,2% 14,7% 16,1% 11,0% 14,3% Totale 26,9% 24,1% 25,5% 28,8% 24,6% 26,7% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * Le tipologie contrattuali sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 105

116 Analisi congiunturale Raffrontando i dati relativi al 2016 con quelli registrati nel 2015 si evidenzia una flessione degli assunti complessivi del 2,5% ( unità). Come già osservato per il periodo , anche per il biennio, si osservano tendenze differenziate nell analisi delle tipologie contrattuali. I lavoratori assunti a tempo indeterminato confermano la flessione più elevata in termini sia assoluti, sia percentuali con un calo del 24,1% (pari a unità). Tendenze in calo anche per il lavoro flessibile (-16% pari a unità) e per le altre tipologie contrattuali (-22,4% pari a -462 unità). In crescita i lavoratori con contratto a tempo determinato (+10,2% pari a unità), di apprendistato (+25,3% pari a unità) e di tirocinio (+4,1% pari a +212 unità). Il dettaglio di genere conferma tendenze disomogenee. A differenza dell analisi storica dei dati che evidenzia una maggiore flessione della componente femminile, dall analisi congiunturale emerge una maggiore flessione degli uomini (-2,9% pari a unità) rispetto alle donne (-2% pari a unità). Soffermandosi sul dettaglio delle diverse tipologie contrattuali si osservano tendenze differenziate. Tab. 7 - COMPLESSO LAVORATORI ASSUNTI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE* Anni Valori assoluti e percentuali Tipologia contrattuale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Apprendistato Lavoro flessibile Tempo indeterminato Tempo determinato Tirocinio Altre tipologie contrattuali Totale Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * Le tipologie contrattuali sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda 106

117 Tab. 7a - LAVORATORI ASSUNTI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE* Anni Variaizoni assolute e percentuali Tipologia contrattuale Variazioni assolute Variazioni percentuali Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Apprendistato ,2% 29,2% 25,3% Lavoro flessibile ,0% -20,7% -16,0% Tempo indeterminato ,1% -18,2% -24,1% Tempo determinato ,3% 9,0% 10,2% Tirocinio ,0% 7,3% 4,1% Altre tipologie contrattuali ,9% -25,2% -22,4% Totale ,9% -2,0% -2,5% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * Le tipologie contrattuali sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 107

118 Anche i lavoratori stranieri mostrano un trend sostanzialmente stazionario. Per quanto il dato appaia in crescita, infatti, soffermandosi sui valori della variazione si evidenzia un incremento molto contenuto in termini sia percentuali (+0,6%) sia assoluti (+242 unità). Dall analisi di dettaglio delle tipologie contrattuali per gli stranieri, si evidenzia, in primo luogo la coerenze con le tendenze complessive. Appaiono, infatti, in calo i contratti di lavoro flessibile (-20,3% pari a -398 unità), a tempo indeterminato (-14,1% pari a unità) e le altre tipologie contrattuali (-61,4% pari a -358 unità), a fronte di incrementi per i contratti di apprendistato (+16,4% pari +193 unità), a tempo determinato (+13,8% pari a unità) e tirocinio (+43,3% pari a +200 unità). Per quanto riguarda le differenze di genere, gli stranieri registrano una crescita più favorevole (per quanto contenuta) della componente femminile (+1,1% pari a unità) rispetto a quella maschile (+0,3% pari a +61 unità). Tab. 8 - LAVORATORI STRANIERI ASSUNTI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE* Anni Valori assoluti e percentuali Tipologia contrattuale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Apprendistato Lavoro flessibile Tempo indeterminato Tempo determinato Tirocinio Altre tipologie contrattuali Totale Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * Le tipologie contrattuali sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda 108

119 Tab. 8a - LAVORATORI STRANIERI ASSUNTI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE* Anni Variaizoni assolute e percentuali Tipologia contrattuale Variazioni assolute Variazioni percentuali Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Apprendistato ,1% 17,5% 16,4% Lavoro flessibile ,8% -24,5% -20,3% Tempo indeterminato ,6% -4,3% -14,1% Tempo determinato ,0% 10,4% 13,8% Tirocinio ,8% 28,1% 43,3% Altre tipologie contrattuali ,7% -68,5% -61,4% Totale ,3% 1,1% 0,6% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * Le tipologie contrattuali sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 109

120 Dall analisi dell incidenza percentuale dei lavoratori stranieri nel 2015 e nel 2016 si conferma una stazionarietà dell inserimento lavorativo degli stranieri nel mercato del lavoro regionale. L incidenza percentuale passa infatti dal 26,9% del 2015 al 26,7% del 2016 mostrando una flessione davvero contenuta. Dall analisi di dettaglio si osservano tendenze differenziate. In termini complessivi, si segnalano che le variazioni più significative sono registrate da: - tirocini: mostrano una crescita dell incidenza percentuale che passa dal 9,2% del 2015 al 12,2% del altre tipologie contrattuali: mostra una tendenza in flessione passando dal 30% del 2015 al 14,3% del 2016 Tab. 9 - PESO PERCENTUALE LAVORATORI STRANIERI SUL COMPLESSO DEI LAVORATORI ASSUNTI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE* Anni Valori percentuali Tipologia contrattuale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Apprendistato 23,6% 15,3% 20,0% 21,3% 13,6% 17,9% Lavoro flessibile 14,2% 15,2% 14,7% 12,8% 14,1% 13,4% Tempo indeterminato 33,3% 36,0% 34,7% 33,7% 41,1% 37,8% Tempo determinato 31,4% 21,2% 26,5% 31,2% 20,9% 26,3% Tirocinio 10,7% 7,6% 9,2% 15,5% 8,8% 12,2% Altre tipologie contrattuali 31,7% 26,9% 30,0% 16,1% 11,0% 14,3% Totale 29,2% 24,5% 26,9% 28,8% 24,6% 26,7% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * Le tipologie contrattuali sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda 110

121 I settori di attività Per quanto riguarda i settori di attività, il terziario si conferma come il settore che offre le maggiori possibilità occupazionali rappresentando per il complesso dei lavoratori il 78,3% (pari a unità) e per gli stranieri il 75,8% (pari a unità) dei contratti firmati nel Circa il 24% degli assunti nel terziario provengono dal turismo (complesso dei lavoratori 24,6% pari a unità; lavoratori stranieri: 23,6% pari a unità). Dal comparto industriale provengono il 15,3% (pari a unità) degli assunti complessivi e il 16,8% (6.320 unità) degli assunti stranieri. Circa il 50% delle assunzioni dell industria è rappresentato dal settore delle costruzioni (complesso lavoratori: 40,3% pari a unità; lavoratori stranieri: 55,1% pari a unità). Nel settore dell agricoltura hanno trovato occupazione circa il 3,3% (4.677 unità) del complesso dei lavoratori e il 6,6% (pari a unità) degli assunti stranieri. La maggiore incidenza percentuale dei lavoratori stranieri sul complesso degli assunti è registrata nel comparto agricolo (53,3%), seguito dall industria (29,2%) e dal terziario (25,9%). Per quanto riguarda il dettaglio dei settori, si segnala che l incidenza dei lavoratori stranieri sul complesso degli assunti nel 2016 appare piuttosto contenuta (inferiore al 25%) con la sola eccezione delle costruzioni, in cui tale valore raggiunge il 40% osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 111

122 Tab LAVORATORI COMPLESSIVI E STRANIERI PER SETTORE DI OCCUPAZIONE* IN LIGURIA Anno 2016 Valori assoluti e peso % Settori Lavoratori complessivi Lavoratori stranieri Peso % dei lavoratori stranieri sul complesso Agricoltura ,3% Industria ,2% di cui costruzioni ,0% Terziario ,9% di cui: commercio ,1% turismo ,9% pubblica amministrazione (escluse sanità e istruzione) ,4% Non definito ,3% Totale ,7% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * I settore di occupazione sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda A - AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA B - ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE C - ATTIVITÀ MANIFATTURIERE D - FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA E - FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO F - COSTRUZIONI H - TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO J - SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE K - ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE Legenda 2015 K - ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE L - ATTIVITA' IMMOBILIARI M - ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE N - NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE P - ISTRUZIONE Q - SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE R - ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO S - ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI T - ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE U - ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI G - COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI I - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE O - AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA Agricoltura Industria di cui costruzioni Terziario di cui commercio di cui turismo di cui pubblica amministrazione (escluse sanità e istruzione) 0 - Non Definita Non definita 112

123 Osservando i dati relativi ai settori di occupazione del 2008 si evidenziano le medesime tendenze appena descritte per l ultimo anno preso in esame. Il settore trainante era già il terziario, seguito da industria e agricoltura. Raffrontando i dati relativi al 2008 con le tendenze del 2016 emergono cambiamenti d interesse. Si conferma una flessione generalizzata sia per il complesso dei lavoratori (-13% pari a unità) sia per i lavoratori stranieri (-8,9% pari a unità); in entrambe i casi si riscontrano andamenti diversificati tra i settori. Si segnala pertanto: - Comparto agricolo: o mostra segno positivo sia per il complesso dei lavoratori (+63,4% pari a unità) sia per gli stranieri (+82,2% pari a unità) - Industria: o Mostra una significativa flessione dei valori assoluti e percentuali sia per il complesso dei lavoratori (-14% pari a unità), sia per gli stranieri (-22% pari a unità) o Anche le costruzioni mostrano una significativa flessione (lavoratori complessivi: -155,5% pari a unità; stranieri: - 24,4% pari a unità) - Terziario: o Trend opposto per il complesso dei lavoratori in calo (-1,2% pari a unità) e per i lavoratori stranieri in crescita (+5,3% pari a unità) o Tra i lavoratori complessivi: Commercio e turismo registrano segno positivo (con valori rispettivamente pari a +0,6% pari a +98 unità e +18,9% pari a unità); in flessione le assunzioni nella P.A. (-29,7% pari a -907 unità) o Tra i lavoratori stranieri: Il settore che determina lì incremento complessivo è il turismo (+17,9% pari a unità); in calo commercio (-0,3% pari a -6 unità) e assunzioni nella P.A. (-25,1% pari a -35 unità). Tab LAVORATORI COMPLESSIVI E STRANIERI PER SETTORE DI OCCUPAZIONE* IN LIGURIA Anno 2008 Valori assoluti e peso % Settori Lavoratori complessivi Lavoratori stranieri Peso % dei lavoratori stranieri sul complesso Agricoltura ,8% Industria ,2% di cui costruzioni ,7% Terziario ,3% di cui: commercio ,2% turismo ,1% pubblica amministrazione (escluse sanità e istruzione) ,0% Non definito ,3% Totale ,5% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * I settore di occupazione sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 113

124 Tab. 11a - LAVORATORI COMPLESSIVI E STRANIERI PER SETTORE DI OCCUPAZIONE* IN LIGURIA Anni Variazioni assolute e percentuali Settori Lavoratori complessivi Lavoratori stranieri v.a. v.% v.a. v.% Agricoltura ,4% ,2% Industria ,0% ,0% di cui costruzioni ,5% ,4% Terziario ,2% ,3% di cui: commercio 98 0,6% -6-0,3% turismo ,9% ,9% pubblica amministrazione (escluse sanità e istruzione) ,7% ,1% Non definito ,5% ,3% Totale ,0% ,9% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * I settore di occupazione sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda 114

125 Confrontando, infine, i dati del 2016 con le tendenze dell anno precedente si evidenzia un andamento congiunturale segnato da incrementi contenuti per i lavoratori stranieri (+0,6% pari a +242 unità) e da deboli flessioni per il complesso dei lavoratori (-2,5% pari a unità). Tale andamento si rispecchia nell analisi dei singoli settori. Per il complesso dei lavoratori la flessione più significativa si registra nel comparto dell industria (-12,6% pari a unità) e si ripercuote sul dettaglio delle costruzioni (-12,3% pari a unità). Segue il terziario (-11,7% pari a unità) compresi i settori del commercio (-11,7% pari a unità) e del turismo (-6,7% pari a unità); tendenze in lieve crescita per gli assunti nella P.A. (+5,6% pari a +113 unità). Anche l agricoltura mostra un trend in flessione seppure con valori più contenuti (-1,3% pari a -60 unità). Per quanto riguarda i lavoratori stranieri, il settore con l incremento più elevato è l agricoltura (+20,5% pari a +424 unità). Segue il terziario (+6,2% pari a unità) comprensivo dei settori commercio (+6% pari a +99 unità), turismo (+11% pari a +668 unità) e P.A. (+64 unità). Anche l industria mostra segno positivo (+3,8% pari a +232 unità) compreso il comparto delle costruzioni (+9% pari a +288 unità). Tab LAVORATORI COMPLESSIVI E STRANIERI PER SETTORE DI OCCUPAZIONE* IN LIGURIA Anno 2015 Valori assoluti e peso % Settori Lavoratori complessivi Lavoratori stranieri Peso % dei lavoratori stranieri sul complesso dei lavoratori Agricoltura ,7% Industria ,6% di cui costruzioni ,2% Terziario ,5% di cui: commercio ,3% turismo ,9% pubblica amministrazione (escluse sanità e istruzione) ,5% Non definito ,6% Totale ,9% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * I settore di occupazione sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 115

126 Tab. 12a - LAVORATORI COMPLESSIVI E STRANIERI PER SETTORE DI OCCUPAZIONE* IN LIGURIA Anni Variazioni assolute e percentuali Settori Lavoratori complessivi Lavoratori stranieri v.a. v.% v.a. v.% Agricoltura -60-1,3% ,5% Industria ,6% 232 3,8% di cui costruzioni ,3% 288 9,0% Terziario ,7% ,2% di cui: commercio ,7% 99 6,0% turismo ,7% ,0% pubblica amministrazione (escluse sanità e istruzione) 113 5,6% ,1% Non definito ,1% ,2% Totale ,5% 242 0,6% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * I settore di occupazione sono il risultato dell'aggregazione delle singole tipologie presenti nel S.I.L. - cfr Legenda 116

127 Le nazionalità di provenienza Per quanto riguarda le nazionalità di provenienza degli stranieri avviati al lavoro nel 2016, si evidenziano tendenze in linea con i dati relativi alla presenza degli stranieri che caratterizzano il fenomeno migratorio in Liguria. Si segnala l insolita presenza di lavoratori provenenti dalla Germania che rappresentano il 6,8% del complesso degli assunti stranieri (pari a unità) e di cui il 58,1% è rappresentato da donne. Si segnala come circa il 50% delle assunzioni sia rappresentato da stranieri provenenti dalle prime 5 nazionalità: Romania (17,8% pari a unità), Ecuador (10,8% pari a unità), Albania (10,1% pari a unità), Marocco (8,2% pari a unità) e Germania (6,8% pari a unità). Le nazionalità successive mostrano un incidenza sul complesso dei lavoratori stranieri pari o inferiore al 4% osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 117

128 In riferimento alla componente di genere si osservano alcune differenze che confermano le caratteristiche migratorie dei diversi Paesi di provenienza seppure con piccole variazioni rispetto agli anni precedenti. Le rotte migratorie dall Africa, dall Asia e dai Balcani sono sempre state caratterizzate da un forte componente maschile (Marocco, Albania, Bangladesh, Cina); mentre le migrazioni dall Est Europa e dal Sud America sono caratterizzate da una forte componente femminile (Ucraina, Ecuador, Perù, Repubblica Dominicana). Tuttavia nel 2016 si osserva una maggiore componente maschile (seppure di poche unità) provenire dalla Romania. Tab PRINCIPALI NAZIONALITA' DI CITTADINANZA DEL COMPLESSO DEI LAVORATORI STRANIERI ASSUNTI Anno 2016 Valori assoluti e percentuali Nazionalità v.a. v.% Romania ,8% Ecuador ,8% Albania ,1% Marocco ,2% Germania ,8% Bangladesh ,0% Ucraina ,0% Cina ,0% Perù ,7% Rep. Domincana 886 2,4% Egitto 719 1,9% Senegal 713 1,9% Bulgaria 603 1,6% Tunisia 515 1,4% Gran Bretagna 513 1,4% Polonia 495 1,3% Moldavia 493 1,3% India 483 1,3% Spagna 376 1,0% Filippine 367 1,0% Sry Lanka 349 0,9% Russia 347 0,9% Nigeria 303 0,8% Francia 292 0,8% Pakistan 277 0,7% Brasile 256 0,7% Ungheria 244 0,6% Altre nazionalità ,9% Totale ,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * Nazionalità con frequenza superiore alle 200 unità 118

129 Tab. 13a - PRINCIPALI NAZIONALITA' DEI LAVORATORI STRANIERI ASSUNTI - MASCHI Anno 2016 Valori assoluti e percentuali Nazionalità v.a. v.% Romania ,5% Marocco ,7% Albania ,1% Ecuador ,2% Bangladesh ,2% Germania ,2% Egitto 701 3,4% Cina 649 3,1% Senegal 632 3,1% Perù 408 2,0% Tunisia 404 2,0% Rep. Dominicana 366 1,8% India 359 1,7% Bulgaria 355 1,7% Pakistan 273 1,3% Sry Lanka 257 1,2% Ucraina 246 1,2% Spagna 173 0,8% Polonia 172 0,8% Filippine 172 0,8% Turchia 166 0,8% Gran Bretagna 163 0,8% Nigeria 148 0,7% Croazia 136 0,7% Francia 135 0,7% Moldavia 133 0,6% Ungheria 118 0,6% Altre nazionalità ,4% Totale ,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * Nazionalità con frequenza superiore alle 100 unità Tab. 13b - PRINCIPALI NAZIONALITA' DEI LAVORATORI STRANIERI ASSUNTI - FEMMINE Anno 2016 Valori assoluti e percentuali Nazionalità v.a. v.% Roamania ,3% Ecuador ,0% Albania ,0% Germania ,7% Ucraina ,3% Marocco 657 3,9% Perù 610 3,6% Rep. Dominicana 520 3,1% Cina 482 2,8% Moldavia 360 2,1% Gran Bretagna 350 2,1% Polonia 323 1,9% Russia 286 1,7% Bulgaria 248 1,5% Spagna 203 1,2% Filippine 195 1,1% Brasile 173 1,0% Francia 157 0,9% Nigeria 155 0,9% Ungheria 126 0,7% India 124 0,7% Colombia 114 0,7% Cuba 114 0,7% Tunisia 111 0,7% Altre nazionalità ,4% Totale ,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale * Nazionalità con frequenza superiore alle 100 unità osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 119

130 120

131 Le imprese straniere anno 2016 Al 31/12/2016 le imprese con titolare straniero registrate in Italia sono e, di queste, il 23% (pari a unità) è rappresentato da imprese straniere femminili. Soffermandosi sulla distribuzione tra le regioni prese in esame, si evidenzia come la Lombardia offre le maggiori possibilità imprenditoriali per gli immigrati. In Lombardia si concentra, infatti, il 18,1% (pari a unità) del complesso delle imprese con titolare straniero, distribuito su tutto il territorio nazionale. Seguono Toscana (9,7% pari a unità), Emilia Romagna (8,7% pari a unità), Piemonte (7,6% pari a unità) e Liguria (3,7% pari a unità). Per quanto riguarda l imprenditoria straniera femminile, la Toscana si conferma, anche per il 2016, come la regione che offre le maggiori possibilità di sviluppo per le attività autonome delle donne straniere. Qui, infatti, le donne immigrate titolari d impresa sono il 26,5% del complesso delle imprese straniere, con un valore superiore al dato medio nazionale (23%). La regione Piemonte mostra un peso del 23,1% seguita da Emilia Romagna (22%), Lombardia (20,3%) e Liguria (18%). Tab. 1 - STRANIERI TITOLARI DI IMPRESE INDIVIDUALI PER GENERE E REGIONE Anno 2016 valori assoluti e peso percentuale Uomini Donne Totale peso % delle imprese per regione % impr. femminili su totale Piemonte ,6% 23,1% Lombardia ,1% 20,3% Emilia Romagna ,7% 22,0% Toscana ,7% 26,5% Liguria ,7% 18,0% Italia ,0% 23,0% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazione su dati Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria straniera, Unioncamere-InfoCamere osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 121

132 Aspetti interessanti emergono dall analisi del peso percentuale delle imprese straniere sul complesso delle imprese registrate nel Il dato medio nazionale mostra come le imprese straniere rappresentano il 7,5% del complesso delle attività registrate, un dato che mostra una sensibile ma costante crescita negli anni. Nel 2015, infatti, tale valore si attestava sul 7,4%, nel 2014 sul 7,1%, nel 2013 rappresentava 6,8% e nel 2012 il 6,5%. L incremento registrato negli ultimi anni acquisisce rilievo se raffrontato al periodo precedente quando l incidenza percentuale delle imprese straniere sul complesso delle aziende subiva una brusca battuta d arresto, passando dal 10,3% del 2010 al 6% del In particolare le aziende con titolari uomini stranieri rappresentano il 7,3% del complesso delle aziende italiane (dato che non ha subito variazioni rispetto al 2015, mentre nel 2014 erano il 7%, nel 2013 il 6,8%; nel 2012 il 6,6%, nel 2011 il 6,1% e nel 2010 il 10,9%); le imprese con titolari donne straniere rappresentano il 7,9% del complesso delle imprese femminili liguri (a fronte del 7,7% del 2015, del 7,4% del 2014, del 6,4% del 2013, del 6,1% registrato nel 2012, del 5,7% del 2011 e dell 8,8% del 2010). Tab. 1a - PESO % DELLE IMPRESE INDIVIDUALI CON TITOLARE STRANIERO SUL TOTALE DELLE IMPRESE INDIVIDUALI PER GENERE E REGIONE Anno 2016 valori assoluti e peso percentuale Uomini Donne Totale Piemonte 7,8% 8,2% 7,9% Lombardia 8,4% 9,5% 8,6% Emilia Romagna 8,4% 9,2% 8,5% Toscana 10,1% 12,2% 10,6% Liguria 10,7% 8,3% 10,2% Italia 7,3% 7,9% 7,5% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazione su dati Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria straniera, Unioncamere-InfoCamere Soffermandosi sui totali, si conferma anche per il 2016 che tutte le regioni prese in esame mostrano un peso percentuale delle imprese straniere sul complesso dei titolari d impresa superiore al dato medio nazionale. Per il 2016 la Toscana si conferma la regione con maggiore vivacità imprenditoriale per gli stranieri con un incidenza percentuale del 10,6%. Seguono Liguria (10,2%), Lombardia (8,6%) Emilia Romagna (8,5%), e Piemonte (7,9%). Soffermandosi sul dettaglio delle imprese con titolari uomini stranieri la graduatoria mostra tendenze in linea con i valori complessivi con la sola differenza che, in questo caso, è la Liguria a mostrare l incidenza più elevata: Liguria 10,7%; Toscana 10,1%, Emilia Romagna e Lombardia 8,4% e Piemonte 7,8%. I dati relativi all imprenditoria straniera femminile, delineano un quadro ancora differente. Il primato spetta sempre alla regione Toscana con un incidenza percentuale del 12,2% seguita da: Lombardia (9,5%), Emilia Romagna (9,2%), Liguria (8,3%) e Piemonte (8,2%). 122

133 Confrontando i dati relativi al 2016 con i valori rilevati nell anno precedente, si evidenzia una crescita contenuta. L incremento medio a livello nazionale è dello 0,9% (pari a unità). Le variazioni relative al dettaglio di genere mostrano una maggiore crescita percentuale delle imprese femminili (+3% pari a unità) mentre in termini di valori assoluti sono le imprese maschili a registrare la variazione più elevata ( unità pari a +1,1%). In termini di variazioni percentuali, si conferma un trend generalizzato più favorevole per l imprenditoria in rosa che, in tutte le regioni prese in esame, mostra crescite decisamente più elevate rispetto ai dati relativi all imprenditoria maschile. Tab. 1b - TITOLARI DI IMPRESE INDIVIDUALI IMMIGRATI DA PAESI NON-UE Anni Variazioni assolute e percentuali Variazioni anni * Assolute Percentuali Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Piemonte ,6% 3,8% 1,0% Lombardia ,2% 4,4% 3,4% Emilia Romagna ,2% 4,1% 1,8% Toscana ,1% 3,8% 1,8% Liguria ,3% 2,7% 2,3% Italia ,1% 3,0% 0,9% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazione su dati Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria straniera, Unioncamere- InfoCamere * Al lordo delle cancellazioni d ufficio disposte dalle Camere di Commercio nel periodo osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 123

134 Passando all analisi dei dati provinciali, si evidenzia, in primo luogo, come le imprese straniere siano concentrate in provincia di Genova (55,1% del complesso delle imprese straniere in Liguria). Nelle province di Imperia e Savona sono presenti rispettivamente il 18,7% e il 15,9% delle imprese straniere liguri. Il restante 10,3% delle imprese straniere è registrato in provincia di La Spezia. Per quanto riguarda il peso percentuale delle imprese femminili straniere si evidenzia come i valori più favorevoli siano registrati in provincia di La Spezia dove le donne sono titolari del 23,6% del complesso delle imprese straniere locali. L area territoriale con la minore concentrazione di attività con titolare straniero è, pertanto, la medesima che mostra anche la maggiore concentrazione di imprenditrici straniere. Tab. 2 - STRANIERI TITOLARI DI IMPRESE INDIVIDUALI PER GENERE E PROVINCIA Anno 2016 valori assoluti e peso percentuale Uomini Donne Totale peso % imprese per prov % impr. femminili su totale Genova ,1% 17,1% Imperia ,7% 18,4% La Spezia ,3% 23,6% Savona ,9% 17,0% Liguria ,0% 18,0% Italia ,0% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazione su dati Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria straniera, Unioncamere-InfoCamere 124

135 Per quanto riguarda il peso percentuale delle imprese con titolare straniero sul complesso delle imprese per provincia, si evidenzia come i valori provinciali risultano superiori al dato medio nazionale con la sola eccezione dell imprenditoria femminile in provincia di Savona (6%) A livello provinciale, i dati più significativi sono registrati nelle aree territoriali di Imperia e Genova (con valori rispettivamente pari a 12% e 10,7%). Nelle restanti province i valori appaiono più contenuti per quanto comunque superiori al dato medio nazionale (7,5%): Savona 8,7% e La Spezia 8,3%. Per quanto riguarda l imprenditoria maschile l incidenza percentuale mostra valori significativi superiori al dato medio nazionale in un range di valori compresi tra il 12,9% della provincia di Imperia e l 8,5% della provincia di La Spezia. In riferimento alle imprese femminili si osserva una maggiore concentrazione in provincia di Imperia (9,4%, valore superiore al dato medio sia regionale sia nazionale) mentre, come già segnalato, Savona registra l incidenza più contenuta (6%, valore inferiore al dato medio sia regionale sia nazionale). Tab. 2a - PESO % DELLE IMPRESE CON TITOLARI STRANIERI SUL TOTALE DELLE IMPRESE PER GENERE E PROVINCIA Anno 2016 valori assoluti e peso percentuale Uomini Donne Totale Genova 11,0% 9,2% 10,7% Imperia 12,9% 9,4% 12,0% La Spezia 8,5% 7,7% 8,3% Savona 9,6% 6,0% 8,7% Liguria 10,7% 8,3% 10,2% Italia 7,3% 7,9% 7,5% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazione su dati Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria straniera, Unioncamere-InfoCamere osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 125

136 Confrontando i dati relativi al 2016 con i valori dell anno precedente a livello provinciale si registrano variazioni piuttosto contenute (in linea con le tendenze già descritte a livello sia regionale sia nazionale). In termini percentuali, l incremento più significativo si registra in provincia di Genova con una crescita del 3%, mentre il dato più contenuto proviene dalla provincia di Savona con un incremento del 0,3%. Tali tendenze si confermano anche nel dettaglio di genere dell imprenditoria straniera. Si segnala l unica flessione registrata in provincia di Savona per l imprenditoria straniera maschile (-0,1% pari a -2 unità) Tab. 2b - TITOLARI DI IMPRESE INDIVIDUALI IMMIGRATI DA PAESI NON-UE Anni Variazioni assolute e percentuali Variazioni anni * Assolute Percentuali Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Genova ,3% 1,6% 3,0% Imperia ,5% 4,6% 2,6% La Spezia ,4% 5,2% 1,5% Savona ,1% 2,5% 0,3% Liguria ,3% 2,7% 2,3% Italia ,1% 3,0% 0,9% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazione su dati Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria straniera, Unioncamere- InfoCamere * Al lordo delle cancellazioni d ufficio disposte dalle Camere di Commercio nel periodo 126

137 Tab. 3 - STRANIERI TITOLARI DI IMPRESA PER NAZIONALITA' DI PROVENIENZA IN LIGURIA Anno 2016 Valori assoluti e percentuali NAZIONALTA' DI LIGURIA PROVENIENZA* v.a. v.% Albania ,1% Marocco ,0% Romania ,0% Ecuador ,5% Cina 927 5,6% Senegal 906 5,4% Tunisia 859 5,2% Bangladesh 694 4,2% Turchia 553 3,3% Egitto 319 1,9% Francia 311 1,9% Pakistan 230 1,4% Nigeria 227 1,4% Germania 203 1,2% Perù 200 1,2% Argentina 177 1,1% Svizzera 172 1,0% Rep. Dominicana 124 0,7% Ucraina 120 0,7% Brasile 116 0,7% Cile 116 0,7% Moldavia 110 0,7% Altro ,2% TOTALE ,0% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazione su dati Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria straniera, Unioncamere-InfoCamere * Stranieri presenti in Liguria con frequenza superiore alle 100 unità Le nazionalità di provenienza degli imprenditori stranieri Per quanto riguarda le nazionalità di provenienza degli imprenditori stranieri, si conferma come nei primi 10 posti della graduatoria sono rappresentati i paesi di provenienza che maggiormente caratterizzano il fenomeno migratorio ligure. In particolare nelle prime due posizioni sono concentrati il 36,1% degli imprenditori stranieri che provengono da Albania e Marocco con valori assoluti rispettivamente pari a e unità. Seguono gli imprenditori provenenti da Romania (1.500 unità), Ecuador (1.083 unità), Cina (927 unità), Senegal (906 unità), Tunisia (859 unità), Bangladesh (694 unità) e Turchia (553 unità); quelle indicate sono anche le nazionalità di provenienza che negli anni hanno connotato la realtà migratoria ligure. Le restanti nazionalità mostrano frequenze inferiori alle 320 unità. Dall analisi complessiva sulle nazionalità di provenienza degli imprenditori stranieri residenti in Liguria, si osserva una maggiore distribuzione rispetto agli anni precedenti quando si evidenziava una forte concentrazione per le prime due nazionalità con un significativo distacco per le posizioni successive in graduatoria (ad esempio nel 2010 Albania e Marocco registravano frequenze superiori alle unità mentre la terza nazionalità in graduatoria, quella rumena, passava direttamente a 900 unità) osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 127

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139 A livello provinciale si confermano anche per il 2016, nelle prime posizioni delle top ten, imprenditori provenenti sostanzialmente da Albania, Marocco e Romania e una presenza significativa anche di stranieri provenenti dalla Cina. L unica eccezione è data dalla provincia di Imperia che negli anni sta manifestando un consolidamento della presenza di stranieri provenenti dalla Turchia 1 che, oltre a caratterizzare gli aspetti demografici dell area provinciale, si segnalano nel panorama imprenditoriale. Come per la provincia di Imperia, anche se con minore intensità, si conferma un fenomeno locale di stranieri provenienti da specifiche nazionalità che testimoniano lo strutturarsi negli anni di canali migratori preferenziali. In particolare si segnala: - Genova: o o Ecuador (10,7% pari a 986 unità) Senegal (8,5% pari a 784 unità) - Imperia: o o o Turchia (17,2% pari a 536 unità); Tunisia (14,5% pari a 452 unità); Turchia e Tunisia raccolgono anche la maggiore frequenza di imprenditori stranieri rappresentando i primi due posti della top ten provinciale - La Spezia: o Repubblica Dominicana (3,6% pari a 62 unità) - Savona: o Bangladesh (5,5% pari a 145 unità) 1 Secondo la testimonianza della CGIL di Imperia, nell area dell imperiese (in particolare nella città di Imperia Porto Maurizio) gli stranieri provenenti dalla Turchia si sono specializzati nella realizzazione di muretti a secco per cui sono rimasti gli unici professionisti in grado di realizzare questo tipo di opera edilizia molto richiesta per la salvaguardia del paesaggio osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 129

140 Tab. 3a - STRANIERI TITOLARI DI IMPRESA PER NAZIONALITA' DI PROVENIENZA IN PROVINCIA DI GENOVA Anno 2016 Valori assoluti e percentuali NAZIONALTA' DI GENOVA PROVENIENZA* v.a. v.% Marocco ,2% Albania ,5% Ecuador ,7% Romani 784 8,5% Senegal 784 8,5% Cina 591 6,4% Bangladesh 385 4,2% Tunisia 318 3,5% Pakistan 181 2,0% Nigeria 175 1,9% Perù 157 1,7% Egitto 129 1,4% Cile 103 1,1% Argentina 87 0,9% Francia 77 0,8% Ucraina 65 0,7% Svizzera 59 0,6% Germania 58 0,6% Colombia 55 0,6% Serbia e Montenegro 54 0,6% Rep. Dominicana 52 0,6% Brasile 51 0,6% India 42 0,5% Polonia 42 0,5% Moldavia 41 0,4% Iran 40 0,4% Sri Lanka 38 0,4% Russia 37 0,4% Gran Bretagna 32 0,3% Altro 573 6,2% TOTALE ,0% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazione su dati Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria straniera, Unioncamere-InfoCamere * Stranieri presenti a Genova con frequenza superiore alle 30 unità 130

141 Tab. 3b - STRANIERI TITOLARI DI IMPRESA PER NAZIONALITA' DI PROVENIENZA IN PROVINCIA DI IMPERIA Anno 2016 Valori assoluti e percentuali NAZIONALTA' DI IMPERIA PROVENIENZA* v.a. v.% Turchia ,2% Tunisia ,5% Albania ,6% Marocco ,5% Romania 278 8,9% Francia 141 4,5% Bangladesh 110 3,5% Cina 94 3,0% Germania 71 2,3% Moldavia 43 1,4% Senegal 42 1,3% Egitto 41 1,3% Svizzera 39 1,3% Ecuador 37 1,2% Ucraina 30 1,0% Algeria 29 0,9% Gran Bretagna 29 0,9% Argentina 26 0,8% Perù 23 0,7% Paesi Bassi 21 0,7% Altro ,4% TOTALE ,0% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazione su dati Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria straniera, Unioncamere-InfoCamere * Stranieri presenti ad Imperia con frequenza superiore alle 20 unità osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 131

142 Tab. 3c - STRANIERI TITOLARI DI IMPRESA PER NAZIONALITA' DI PROVENIENZA IN PROVINCIA DI LA SPEZIA Anno 2016 Valori assoluti e percentuali NAZIONALTA' DI LA SPEZIA PROVENIENZA* v.a. v.% Marocco ,4% Albania ,9% Romania ,0% Cina 130 7,6% Rep. Dominicana 62 3,6% Senegal 58 3,4% Bangladesh 54 3,2% Tunisia 43 2,5% Svizzera 40 2,3% Egitto 39 2,3% Francia 38 2,2% Nigeria 37 2,2% Germania 23 1,3% Ecuador 22 1,3% Argentina 21 1,2% Pakistan 20 1,2% Gran Bretagna 19 1,1% Beglio 18 1,1% Polonia 16 0,9% Ucraina 14 0,8% Moldavia 13 0,8% Algeria 12 0,7% Kossovo 10 0,6% Serbia e Montenegro 10 0,6% Altro 135 7,9% TOTALE ,0% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazione su dati Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria straniera, Unioncamere-InfoCamere * Stranieri presenti a La Spezia con frequenza superiore alle 10 unità 132

143 Tab. 3d - STRANIERI TITOLARI DI IMPRESA PER NAZIONALITA' DI PROVENIENZA IN PROVINCIA DI SAVONA Anno 2016 Valori assoluti e percentuali NAZIONALTA' DI SAVONA PROVENIENZA* v.a. v.% Albania ,9% Marocco ,6% Romania ,1% Bangladesh 145 5,5% Cina 112 4,2% Egitto 110 4,2% Francia 55 2,1% Germania 51 1,9% Tunisia 46 1,7% Argentina 43 1,6% Ecuador 38 1,4% Brasile 37 1,4% Svizzera 34 1,3% Senegal 22 0,8% Polonia 20 0,8% Serbia e Montenegro 19 0,7% Perù 16 0,6% Algeria 15 0,6% Pakistan 14 0,5% Moldavia 13 0,5% Nigeria 13 0,5% Paesi Bassi 12 0,5% Belgio 11 0,4% Russia 11 0,4% Ucraina 11 0,4% Uruguay 11 0,4% Gran Bretagna 10 0,4% Altro 146 5,5% TOTALE ,0% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazione su dati Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria straniera, Unioncamere-InfoCamere * Stranieri presenti a Savona con frequenza superiore alle 10 unità osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 133

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145 I dati INAIL anno 2016 Al 30/04/2017, l INAIL dichiara di aver riconosciuto e indennizzato infortuni avvenuti sul lavoro nel corso del 2016 su tutto il territorio nazionale. Di questi, il 93% (pari a unità), ha riguardato un danno temporaneo; il 6,8% (pari a unità) un danno permanente e nello 0,1% (pari a 464 unità) l incidente sul lavoro ha portato alla morte del lavoratore. Da un analisi di genere emerge che gli infortuni subiti dalle donne rappresentano il 31,1% del complesso degli infortuni (il dato appare in crescita rispetto all anno precedente, quando risultava pari al 30,8% ma in calo rispetto al 2013 quando tale valore rappresentava il 32,6% del complesso degli infortuni). La contenuta incidenza degli infortuni avvenuti alle donne è probabilmente dovuta alla diversa tipologia di attività lavorativa svolta che tendenzialmente prevede un grado di rischio diverso. L incidenza più significativa degli incidenti accaduti alle donne sul complesso degli infortuni, si riscontra per i danni a carattere temporaneo dove il valore supera, anche se di pochi punti percentuali, la media complessiva risultando pari al 31,5% (31,2 nel 2015, 31,7% nel 2014 e 33,1% nel 2013). Più contenuta la percentuale riferita ai danni permanenti subiti dalle donne che rappresentano il 26,4% (25,9% nel 2015, 26,1% nel 2014 e 25,8% nel 2013) del complesso degli infortuni che portano a conseguenze irreversibili. Mentre, tra i casi di morte, le donne rappresentano il 7,3% (7,4% nel 2015, 8,8% nel 2014 e 10% nel 2013) del complesso dei decessi sul lavoro. Soffermandosi sulle tendenze regionali si evidenzia che il maggior numero di infortuni indennizzati è stato riconosciuto in Lombardia (18,2% pari a unità). Seguono Emilia Romagna (13,4% pari unità), Toscana (8,3% pari a unità), Piemonte (7,3% pari a unità) e Liguria (3,4% pari a unità). A livello regionale si rispecchiano le tendenze nazionali sia per le tipologie di danni indennizzati sia per la distribuzione di genere. Unica segnalazione di rilievo, seppur con differenze di lieve entità, la Toscana che mostra un valore percentuale più contenuto relativamente agli infortuni con danno temporaneo (91,7%), mentre appare sopra il dato medio nazionale il peso percentuale degli infortuni con danno permanente (8,2%) osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 135

146 Tab. 1 - INFORTUNI AVVENUTI AL COMPLESSO DEI LAVORATORI NEL 2016 E DEFINITI AL 30/04/2017 PER REGIONE, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anno 2016 Valori assoluti Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti Totale Regione Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Piemonte Lombardia Emilia Romagna Toscana Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL 136

147 Tab. 1a - INFORTUNI AVVENUTI AL COMPLESSO DEI LAVORATORI NEL 2016 E DEFINITI AL 30/04/2017 PER REGIONE, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anno 2016 Valori percentuali Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti Totale Regione Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Piemonte 94,7% 96,3% 5,1% 3,7% 0,2% 0,0% 100,0% 100,0% Lombardia 94,9% 96,2% 5,0% 3,8% 0,1% 0,0% 100,0% 100,0% Emilia Romagna 94,3% 95,2% 5,6% 4,8% 0,1% 0,0% 100,0% 100,0% Toscana 91,7% 93,1% 8,2% 6,9% 0,1% 0,1% 100,0% 100,0% Liguria 92,7% 94,0% 7,3% 6,0% 0,1% 0,0% 100,0% 100,0% Italia 93,0% 94,2% 6,8% 5,8% 0,1% 0,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL Tab. 1b - PESO PERCENTUALE DEGLI INFORTUNI DEFINITI PER LE DONNE SUL COMPLESSO DEI LAVORATORI Anno 2016 Valori percentuali Regione Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti Totale Piemonte 35,8% 25,5% 7,3% 35,2% Lombardia 30,8% 23,0% 3,4% 30,4% Emilia Romagna 32,3% 27,2% 4,1% 32,0% Toscana 34,5% 28,5% 15,6% 34,0% Liguria 35,8% 29,3% 14,3% 35,4% Italia 31,5% 26,4% 7,3% 31,1% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 137

148 Per quanto riguarda gli infortuni avvenuti a lavoratori stranieri, nel 2016, l INAIL ha riconosciuto e indennizzato infortuni avvenuti a lavoratori stranieri (di cui avvenuti a donne straniere) su tutto il territorio nazionale. Anche per i lavoratori stranieri oltre il 90% degli infortuni ha avuto come conseguenze un danno temporaneo (94,9% pari a unità); nel 5% dei casi (pari a unità) il danno ha avuto conseguenze permanenti e nello 0,1% dei casi (pari a 66 unità) l infortunio ha portato alla morte del lavoratore straniero. Dall analisi di genere si evidenzia che gli incidenti avvenuti alle donne straniere rappresentano il 28% (pari a unità) del complesso degli infortuni indennizzati a lavoratori immigrati (27,7% nel 2015, 28,4% nel 2014 e 28,1% nel 2013). Anche per le donne straniere il maggior numero di casi si è concluso con un danno temporaneo (95,5% pari a unità); nel 4,4% dei casi (pari a 694 unità) con un danno permanente, mentre i casi di decesso sono stati 8 tra le lavoratrici straniere su tutto il territorio nazionale. In linea con le tendenze degli infortuni complessivi, si riscontra che, anche per gli stranieri, il maggior numero di infortuni è stato registrato in Lombardia con lavoratori stranieri indennizzati (pari al 23,2% del totale nazionale). Segue l Emilia Romagna con un totale di infortuni indennizzati (19,1%). Con un numero di infortuni decisamente più contenuto seguono le regioni Toscana (7,9% pari a unità), Piemonte (7,2% pari a unità) e Liguria (3% pari a unità). Come accade già per il complesso dei lavoratori, anche la distribuzione delle tipologie di infortuni avvenuti a lavoratori stranieri a livello regionale segue la distribuzione nazionale. Tab. 2 - INFORTUNI AVVENUTI A LAVORATORI STRANIERI NEL 2016 E DEFINITI AL 30/04/2017 PER REGIONE, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anno 2016 Valori assoluti Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti TOTALE Regione Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Piemonte Lombardia Emilia Romagna Toscana Liguria Italia Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL 138

149 Tab. 2a - INFORTUNI AVVENUTI A LAVORATORI STRANIERI NEL 2016 E DEFINITI AL 30/04/2017 PER REGIONE, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anno 2016 Valori percentuali Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti Totale Regione Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Piemonte 95,7% 96,7% 4,2% 3,2% 0,1% 0,1% 100,0% 100,0% Lombardia 95,7% 97,3% 4,2% 2,7% 0,1% 0,0% 100,0% 100,0% Emilia Romagna 95,8% 96,3% 4,1% 3,7% 0,1% 0,0% 100,0% 100,0% Toscana 93,1% 93,8% 6,8% 6,1% 0,1% 0,1% 100,0% 100,0% Liguria 95,1% 95,6% 4,8% 4,4% 0,1% 0,0% 100,0% 100,0% Italia 94,9% 95,5% 5,0% 4,4% 0,1% 0,1% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL Tab. 2b - PESO PERCENTUALE DEGLI INFORTUNI DEFINITI PER LE DONNE STRANIERE SUL COMPLESSO DEI LAVORATORI STRANIERI Anno 2016 Valori percentuali Regione Danno Danno In rendita a temporaneo permanente superstiti Totale Piemonte 30,5% 23,2% 20,0% 30,2% Lombardia 26,9% 16,9% 0,0% 26,5% Emilia Romagna 28,2% 25,7% 0,0% 28,1% Toscana 31,4% 28,1% 20,0% 31,1% Liguria 31,8% 28,8% 0,0% 31,6% Italia 28,2% 24,9% 12,1% 28,0% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 139

150 Si segnala, inoltre, che gli infortuni avvenuti a lavoratori stranieri rappresentano il 16,2% degli infortuni avvenuti al complesso dei lavoratori, mentre le donne mostrano un peso percentuale del 14,5% sul complesso delle lavoratrici. Le incidenze percentuali degli infortuni avvenuti ai lavoratori stranieri sul complesso degli incidenti indennizzati mostra valori piuttosto significativi in ogni tipologia di infortunio. In particolare si segnala che i casi di decesso accaduti alle donne mostrano, laddove siano stati registrati, valori più elevati sia del dato medio complessivo, sia degli altri indicatori. Questo aspetto testimonia che, per quanto gli stranieri registrino in termini di valori assoluti, un numero di infortuni più contenuto, in termini percentuali si evidenziano, in proporzione, incidenti più gravi rispetto agli italiani. Tab. 3 - PESO PERCENTUALE DEGLI INFORTUNI AVVENUTI A LAVORATORI STRANIERI SUL COMPLESSO DEGLI INFORTUNI AVVENUTI NEL 2016 E DEFINITI AL 30/04/2017 PER REGIONE, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anno 2016 Valori percentuali Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti TOTALE Regione di cui di cui di cui di cui % % % % femmine femmine femmine femmine Piemonte 16,1% 13,7% 13,0% 11,9% 12,2% 33,3% 16,0% 13,7% Lombardia 20,9% 18,2% 17,4% 12,8% 15,3% 0,0% 20,7% 18,0% Emilia Romagna 23,4% 20,4% 16,8% 15,9% 22,4% 0,0% 23,0% 20,2% Toscana 15,6% 14,2% 12,6% 12,4% 15,6% 20,0% 15,3% 14,0% Liguria 14,6% 12,9% 9,5% 9,3% 14,3% 0,0% 14,2% 12,7% Italia 16,5% 14,7% 11,8% 11,1% 14,2% 23,5% 16,2% 14,5% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL 140

151 Gli infortuni sul lavoro in Liguria per settore Soffermandosi sui dati relativi alla Liguria e sulle informazioni riguardanti i settori economici in cui avvengono gli infortuni si evidenzia, in primo luogo, come il 96% (pari a unità) degli incidenti avvengono nei comparti industria e servizi. Il restante 4 % si divide tra il 3,6% (pari a 416 unità) registrato nel settore agricolo e lo 0,4% (pari a 52 unità) dei dipendenti in conto stato. Anche l analisi della casistica femminile riporta una distribuzione analoga per settore. Si osserva infatti come il 96,6% (pari a unità) degli incidenti accaduti alle donne si concentrano nei comparti industria e servizi. Il 2,6% (pari a 106 unità) è il dato registrato nel settore agricolo e il restante 0,8% (pari a 34 unità) è l incidenza dei dipendenti in conto stato. Per quanto riguarda la tipologia di danno riportato, in linea con le tendenza già descritte, gli infortuni che hanno avuto come conseguenze danni temporanei registrano valori superiori al 90% nei settori industria e servizi e nell agricoltura, mentre per i dipendenti in conto stato la percentuale più significativa si registra per i danni permanenti sia per gli infortuni complessivi sia per i dettaglio femminile (con valori rispettivamente pari a 80,8% pari a 42 unità e 91,2% pari a 31 unità). Tab. 4 - INFORTUNI SUL LAVORO AVVENUTI AI LAVORATORI IN LIGURIA NEL PERIODO 2016 E INDENNIZZATI A TUTTO IL 30/04/2017 PER SETTORE, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anno 2016 Valori assoluti Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti Totale Settore Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Industria e Servizi Agricoltura Conto Stato Dipendenti Totale Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 141

152 Tab. 4a - INFORTUNI SUL LAVORO AVVENUTI AI LAVORATORI IN LIGURIA NEL PERIODO 2016 E INDENNIZZATI A TUTTO IL 30/04/2017 PER SETTORE, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anno 2016 Valori percentuali Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti Totale Settore Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Industria e Servizi 93,1% 94,8% 6,8% 5,2% 0,1% 0,0% 100,0% 100,0% Agricoltura 89,9% 89,6% 10,1% 10,4% 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% Conto Stato Dipendenti 19,2% 8,8% 80,8% 91,2% 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% Totale 92,7% 94,0% 7,3% 6,0% 0,1% 0,0% 100,0% 100,0% Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti Totale Settore Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Industria e Servizi 96,4% 97,5% 90,0% 83,0% 100,0% 100,0% 96,0% 96,6% Agricoltura 3,5% 2,5% 5,0% 4,5% 0,0% 0,0% 3,6% 2,6% Conto Stato Dipendenti 0,1% 0,1% 5,0% 12,6% 0,0% 0,0% 0,4% 0,8% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL 142

153 Per quanto riguarda l incidenza delle donne sul complesso dei lavoratori infortunati in Liguria si evidenzia una presenza molto significativa tra i dipendenti in conto stato dove il valore raggiunge il 65,4% a fronte del 35,6% dell industria e servizi e del 25,5% dell agricoltura (questi dati confermano le diverse tipologie di lavori in cui le donne sono tendenzialmente impiegate). Dall analisi di dettaglio relativa ai danni permanenti riportati si evidenzia la maggiore incidenza delle donne tra i dipendenti in conto stato (73,8%). Tab. 4b - PESO PERCENTUALE DEGLI INFORTUNI INDENNIZZATI ALLE DONNE SUL COMPLESSO DEI LAVORATORI IN LIGURIA Anno 2016 Valori percentuali Settore Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti Totale Industria e Servizi 36,2% 27,0% 14,3% 35,6% Agricoltura 25,4% 26,2% - 25,5% Conto Stato Dipendenti 30,0% 73,8% - 65,4% Totale 35,8% 29,3% 14,3% 35,4% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 143

154 Gli infortuni sul lavoro degli stranieri in Liguria per settore Per quanto riguarda gli infortuni riconosciuti ai lavoratori stranieri in Liguria si conferma l elevata concentrazione nel comparto industria e servizi, sia per il complesso dei lavoratori stranieri (96,6% pari a unità) sia per le donne (98,5% pari a 515unità). Osservando il peso percentuale dei settori nelle diverse tipologie di danno riportato, si evidenzia come l incidenza più elevata sia sempre registrata dal comparto industria e servizi. Si segnala che tra i dipendenti in conto stato si registrano 34 caso di infortunio (il numero contenuto è giustificato del fatto che alcuni ambiti professionali non sono di facile accesso per gli stranieri). Per quanto riguarda i casi di morte si registra un solo caso per il 2016 nel settore industria e servizi. Tab. 5 - INFORTUNI SUL LAVORO AVVENUTI AI LAVORATORI STRANIERI IN LIGURIA NEL PERIODO 2016 E INDENNIZZATI A TUTTO IL 30/04/2017 PER SETTORE, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anno 2016 Valori assoluti Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti Totale Settore Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Industria e Servizi Agricoltura Conto Stato Dipendenti Totale Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL 144

155 Tab. 5a - INFORTUNI SUL LAVORO AVVENUTI AI LAVORATORI STRANIERI IN LIGURIA NEL PERIODO 2016 E INDENNIZZATI A TUTTO IL 30/04/2017 PER SETTORE, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anno 2016 Valori percentuali Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti Totale Settore Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Industria e Servizi 94,8% 95,7% 5,2% 4,3% 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% Agricoltura 89,6% 100,0% 10,4% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% Conto Stato Dipendenti 8,8% 66,7% 91,2% 33,3% 0,0% 0,0% 100,0% 66,7% Totale 94,0% 95,6% 6,0% 4,4% 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti Totale Settore Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Industria e Servizi 97,5% 98,6% 83,0% 95,7% 100,0% - 96,6% 98,5% Agricoltura 2,5% 1,0% 4,5% 0,0% 0,0% - 2,6% 1,0% Conto Stato Dipendenti 0,1% 0,4% 12,6% 4,3% 0,0% - 0,8% 0,6% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% - 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 145

156 Per quanto riguarda l incidenza percentuale degli incidenti avvenuti alle donne sul complesso degli infortuni indennizzati, si segnala che, anche per le donne straniere, l incidenza più elevata si registra nel settore industria e servizi (32%). La percentuale più contenuta di infortuni avvenuti alle donne per i dipendenti in conto stato (8,8%). Tab. 5b - PESO PERCENTUALE DEGLI INFORTUNI STRANIERI INDENNIZZATI ALLE DONNE SUL COMPLESSO DEI LAVORATORI Anno 2016 Valori percentuali Settore Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti Totale Industria e Servizi 13,1% 10,7% 0,0% 13,0% Agricoltura 5,3% 0,0% - 4,7% Conto Stato Dipendenti 66,7% 3,2% - 8,8% Totale 12,9% 9,3% 0,0% 12,7% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL 146

157 Per quanto riguarda, infine, l incidenza degli infortuni accaduti ai lavoratori stranieri sul complesso degli eventi indennizzati, si registrano dati di maggior rilievo nell industria e servizi (35,6% per il complesso dei lavoratori; 13% per le donne). Nel conto stato dipendenti l incidenza appare molto elevata a causa del numero contenuto degli incidenti registrati. Per il medesimo motivo appare pertanto di rilievo l incidenza degli infortuni accaduti ai lavoratori stranieri. Tab. 6 - PESO PERCENTUALE DEGLI INFORTUNI AVVENUTI A LAVORATORI STRANIERI SUL COMPLESSO DEGLI INFORTUNI AVVENUTI NEL 2016 E INDENNIZZATI AL 30/04/2017, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE IN LIGURIA Anno 2016 Valori assoluti Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti TOTALE Regione Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Industria e Servizi 36,2% 13,1% 27,0% 10,7% 14,3% 0,0% 35,6% 13,0% Agricoltura 25,4% 5,3% 26,2% 0,0% ,5% 4,7% Conto Stato Dipendenti 30,0% 66,7% 73,8% 3,2% ,4% 8,8% Totale 35,8% 12,9% 29,3% 9,3% 14,3% 0,0% 35,4% 12,7% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 147

158 Variazione delle tendenze tra il 2015 e il 2016 Raffrontando i dati relativi agli anni 2015 e 2016 si evidenzia una flessione complessiva degli infortuni dello 0,5% (pari a -60 unità). Rispetto ai settori, è l agricoltura a registrare il calo più significativo (-10,3% pari a -48 unità). Seguono il Conto Stato Dipendenti (-7,1% pari a -4 unità) e l industria e servizi (-0,1% pari a -8 unità). Nel complesso il calo degli infortuni è dovuto sostanzialmente alla diminuzione dei danni temporanei la cui flessione in termini assoluti è pari a 113 unità (-1%). Tendenze in crescita per gli infortuni che hanno come conseguenza un danno permanente (+6,7% pari a +53 unità). I casi di morte non registrano alcun movimento. Il complesso delle lavoratrici registra un valore in controtendenza rispetto all andamento complessivo con un incremento degli incidenti sul lavoro (+2,7% pari a +108 unità). Sebbene dall analisi dei settori si evidenzi un calo degli infortuni del comparto agricolo (-17,2% pari a -22 unità) e del conto stato dipendenti (-2,9% pari a -1 unità), l incremento complessivo è dovuto all incidenza di industria e servizi che mostrano una crescita del 3,4% (pari a +131 unità) che influisce su ogni tipologia di infortunio (danno temporaneo +2,1% pari a +80 unità; danno permanente +12,3% pari a +27 unità; morte + 1 unità). Tab. 7 - INFORTUNI SUL LAVORO AVVENUTI AI LAVORATORI IN LIGURIA PER SETTORE, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anni Valori assoluti Infortuni complessivi Settore Danno temporaneo Danno permanente Morte Totale Industria e Servizi Agricoltura Conto Stato Dipendenti Totale di cui donne Settore Danno temporaneo Danno permanente Morte Totale Industria e Servizi Agricoltura Conto Stato Dipendenti Totale Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL 148

159 Tab. 7a - INFORTUNI SUL LAVORO AVVENUTI AI LAVORATORI IN LIGURIA PER SETTORE, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anni Variazioni assolute e percentuali Infortuni complessivi Settore Danno temporaneo Danno permanente Morte Totale v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Industria e Servizi -81-0,8% 73 10,6% 0 0,0% -8-0,1% Agricoltura -37-9,0% ,8% 0 0,0% ,3% Conto Stato Dipendenti 5 100,0% -9-17,6% 0 0,0% -4-7,1% Totale ,0% 53 6,7% 0 0,0% -60-0,5% di cui donne Settore Danno temporaneo Danno permanente Morte Totale v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Industria e Servizi 98 2,7% 32 18,5% ,4% Agricoltura ,4% -2-15,4% 0 0,0% ,2% Conto Stato Dipendenti 2 200,0% -3-8,8% 0 0,0% -1-2,9% Totale 80 2,1% 27 12,3% ,7% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 149

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161 Soffermandosi sul dettaglio degli stranieri emergono ulteriori indicatori di rilievo. Dal raffronto con il 2015, si evidenzia come, a fronte del calo complessivo degli infortuni, per i lavoratori stranieri il trend non appaia altrettanto positivo. Il numero degli infortuni (+18 unità), seppure di poche unità, risulta in aumento. Osservando il dettaglio della tipologia di conseguenza dell infortunio, si evidenziano tendenze differenziate; sono i danni temporanei ad incidere sull incremento complessivo con una aumento dell 1,5% (pari a +23 unità) mentre i danni permanenti sono in flessione del 7% (pari a 6 unità). Non sono stati registrati casi di decesso di lavoratori stranieri nel biennio preso in esame. Soffermandosi sul dato di dettaglio della tipologia di danno riportato per settore appaiono tendenze disomogenee, per quanto su valori minimi. Nel comparto industria e servizi sono in crescita i danni temporanei (+1,5% pari a +22 unità) e in calo i danni permanenti (-6,3% pari a 5 unità). Tendenza opposta per il comparto agricolo che registra una flessione sia per i danni temporanei (-6,5% pari a 4 unità) sia per i danni permanenti (-1 unità). Il conto stato dipendenti mostra un lieve incremento dei danni temporanei (+5 unità) e non mostra alcuna variazione per i danni permanenti. Tendenze più stazionarie per il dettaglio degli infortuni accaduti alle donne straniere che mostrano incrementi per gli infortuni nell industria e servizi sia per il danno temporaneo che il danno permanente (con valori rispettivamente pari a +2,3% pari a +11 unità e +10% pari a +2 unità). Il comprato agricolo mostra il calo di 1 unità degli infortuni a carattere temporaneo e il conto stato dipendenti una crescita di 2 unità per la medesima tipologia. Si segnala infine, che dei 18 infortuni registrati in più nel 2016, rispetto al 2015, 14 sono accaduti alle donne. Tab. 8 - INFORTUNI SUL LAVORO AVVENUTI AI LAVORATORI STRANIERI IN LIGURIA PER SETTORE, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anni Valori assoluti Lavoratori stranieri Settore Danno temporaneo Danno permanente Morte Totale Industria e Servizi Agricoltura Conto Stato Dipendenti Totale di cui donne Settore Danno temporaneo Danno permanente Morte Totale Industria e Servizi Agricoltura Conto Stato Dipendenti Totale Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 151

162 Tab. 8a - INFORTUNI SUL LAVORO AVVENUTI AI LAVORATORI STRANIERI IN LIGURIA PER SETTORE, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anni Variazioni Infortuni complessivi Settore Danno temporaneo Danno permanente Morte Totale v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Industria e Servizi 22 1,5% -5-6,3% ,1% Agricoltura -4-6,5% -1-20,0% ,5% Conto Stato Dipendenti 5 #DIV/0! 0 0,0% ,0% Totale 23 1,5% -6-7,0% ,1% di cui donne Settore Danno temporaneo Danno permanente Morte Totale v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Industria e Servizi 11 2,3% 2 10,0% ,6% Agricoltura -1-16,7% ,7% Conto Stato Dipendenti ,0% Totale 12 2,5% 2 9,5% ,8% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL 152

163 Portale: 153

164 Andamento degli infortuni in Liguria anni Un ultima riflessione riguarda gli andamenti degli infortuni avvenuti a lavoratori italiani e stranieri tra il 2007 e il Negli anni si osservano andamenti differenziati e altalenanti che potrebbero testimoniare il verificarsi di due realtà parallele e non coerenti tra loro. La costante e graduale flessione degli infortuni avvenuti al complesso dei lavoratori, da un lato, può essere imputata ad una maggiore sensibilizzazione da parte dei titolari delle aziende e dei lavoratori stessi sul tema della sicurezza sul lavoro, grazie anche al costante lavoro di informazione e controllo effettuato dagli organismi di ispezione e vigilanza. Dall altro, la crescente precarizzazione del mercato del lavoro, spinge i lavoratori in cerca di occupazione ad accettare condizioni lavorative non regolari oppure ad intraprendere percorsi di lavoro autonomo. In questi casi eventuali incidenti non vengono comunicati e, pertanto, non possono essere analizzati in questa sede. Si segnala, inoltre, che a fronte del calo graduale e costante degli incidenti sul complesso dei lavoratori, il numero degli infortuni accaduti a lavoratori stranieri appare più fluttuante e l incidenza percentuale dei lavoratori stranieri sul complesso dei lavoratori appare più disomogenea registrando l incidenza più contenuta nel 2007 (11,2%) e la più elevata nell ultimo anno preso in esame (14,2%). Queste tendenze opposte sono un indicatore del fatto che gli stranieri continuino ad essere impiegati in occupazioni per cui si corrono maggiori rischi. Tab. 9 - TOTALE INFORTUNI AVVENUTI IN LIGURIA A LAVORATORI ITALIANI E STRANIERI Anni Valori assoluti Totale infortuni di cui stranieri Totale infortuni di cui stranieri Totale infortuni di cui stranieri Totale infortuni di cui stranieri Totale infortuni di cui stranieri Industria e Servizi Agricoltura Conto Stato Dipendenti Totale Totale infortuni di cui stranieri Totale infortuni di cui stranieri Totale infortuni di cui stranieri Totale infortuni di cui stranieri Totale infortuni di cui stranieri Industria e Servizi Agricoltura Conto Stato Dipendenti Totale Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL - Oracle BI Interactive Dashboards 154

165 Tab. 9a - TOTALE INFORTUNI AVVENUTI IN LIGURIA A LAVORATORI ITALIANI E STRANIERI Anni Peso percentuale degli infortuni avvenuti a lavoratori stranieri sul complesso dei lavoratori Industria e Servizi 11,6% 12,6% 12,3% 13,0% 13,7% 14,2% 13,1% 12,8% 14,0% 14,2% Agricoltura 8,9% 11,1% 10,3% 13,9% 14,0% 15,4% 13,7% 14,8% 14,4% 14,9% Conto Stato Dipendenti 2,1% 2,6% 2,1% 1,9% 2,5% 1,7% 2,0% 10,6% 1,8% 11,5% Totale 11,2% 12,2% 11,8% 12,6% 13,3% 13,7% 12,6% 12,9% 14,0% 14,2% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL - Oracle BI Interactive Dashboards osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 155

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167 Gli infortuni sul lavoro nelle province liguri Anno 2016 A livello provinciale gli infortuni si concentrano in provincia di Genova raccogliendo il 55,5% (pari a unità) degli infortuni regionali. Il restante 44,5% degli incidenti sono distribuiti come segue: 18,3% (pari a unità) in provincia di Savona; 13,9% (pari a unità) in provincia di La Spezia e il restante 12,3% (pari a unità) in provincia di Imperia. Le donne seguono la medesima ripartizione ma con una maggiore concentrazione in provincia di Genova (56,5% pari a unità). Per quanto riguarda la distribuzione delle tipologie di danno sul territorio provinciale, non si segnalano scostamenti dalle tendenze regionali già descritte. Anche per la componente femminile i fenomeni a livello provinciale sono coerenti con le tendenze già descritte. Tab INFORTUNI AVVENUTI AL COMPLESSO DEI LAVORATORI NEL 2016 E DEFINITI AL 30/04/2017 PER PROVINCIA, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anno 2016 Valori assoluti Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti Totale Regione Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Genova Imperia Savona La Spezia Liguria Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 157

168 Tab. 10a - INFORTUNI AVVENUTI AL COMPLESSO DEI LAVORATORI NEL 2016 E DEFINITI AL 30/04/2017 PER PROVINCIA, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anno 2016 Valori percentuali Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti Totale Regione Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Genova 92,5% 94,2% 7,5% 5,8% 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% Imperia 95,3% 96,0% 4,7% 4,0% 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% Savona 92,8% 94,5% 7,1% 5,5% 0,1% 0,0% 100,0% 100,0% La Spezia 91,1% 90,2% 8,8% 9,8% 0,1% 0,0% 100,0% 100,0% Liguria 92,7% 94,0% 7,3% 6,0% 0,1% 0,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL Tab. 10b - PESO PERCENTUALE DEGLI INFORTUNI DEFINITI PER LE DONNE SUL COMPLESSO DEI LAVORATORI Anno 2016 Valori percentuali Regione Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti Totale Genova 36,7% 27,7% 33,3% 36,0% Imperia 37,4% 31,3% - 37,1% Savona 34,6% 26,5% 0,0% 34,0% La Spezia 32,6% 36,4% 0,0% 32,9% Liguria 35,8% 29,3% 14,3% 35,4% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL 158

169 Gli infortuni sul lavoro degli stranieri nelle province liguri Anno 2016 Anche per quanto riguarda gli infortuni accaduti a lavoratori stranieri si segnalano tendenze coerenti con quelle già descritte. - la maggiore concentrazione è in provincia di Genova (56% pari a 291 unità) - gli infortuni più frequenti hanno avuto come conseguenza un danno temporaneo in ciascuna provincia - è stato riscontrato 1 caso di morte sul lavoro - la componente femminile rispecchia le tendenze complessive Per quanto riguarda l incidenza delle donne sul complesso degli infortuni non si segnalano scostamenti rispetto alle tendenze già descritte. Tab INFORTUNI AVVENUTI A LAVORATORI STRANIERI NEL 2016 E DEFINITI AL 30/04/2017 PER PROVINCIA, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anno 2016 Valori assoluti Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti TOTALE Regione Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Genova Imperia Savona La Spezia Liguria Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 159

170 Tab. 11a - INFORTUNI AVVENUTI A LAVORATORI STRANIERI NEL 2016 E DEFINITI AL 30/04/2017 PER PROVINCIA, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anno 2016 Valori percentuali Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti Totale Regione Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Infortuni complessivi di cui femmine Genova 94,9% 94,8% 5,1% 5,2% 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% Imperia 96,5% 97,3% 3,5% 2,7% 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% Savona 95,4% 95,8% 4,3% 4,2% 0,3% 0,0% 100,0% 100,0% La Spezia 94,1% 96,8% 5,9% 3,2% 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% Liguria 95,1% 95,6% 4,8% 4,4% 0,1% 0,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL Tab. 11b - PESO PERCENTUALE DEGLI INFORTUNI DEFINITI PER LE DONNE STRANIERE SUL COMPLESSO DEI LAVORATORI Anno 2016 Valori percentuali Regione Danno Danno In rendita a temporaneo permanente superstiti Totale Genova 31,4% 31,9% 0,0% 31,4% Imperia 36,6% 28,6% 0,0% 36,3% Savona 31,6% 30,8% 25,0% 31,5% La Spezia 29,2% 15,4% 0,0% 28,4% Liguria 31,8% 28,8% 4,3% 31,6% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL 160

171 Per quanto riguarda l incidenza percentuale degli infortuni avvenuti a lavoratori stranieri sul complesso dei casi indennizzati, si segnalano le province di Imperia e Savona che mostrano valori superiori al dato medio regionale (rispettivamente +13,8% e +13,2%). Tab PESO PERCENTUALE DEGLI INFORTUNI AVVENUTI A LAVORATORI STRANIERI SUL COMPLESSO DEGLI INFORTUNI AVVENUTI NEL 2016 E DEFINITI AL 30/04/2017 PER PROVINCIA, TIPO DI CONSEGUENZA E GENERE Anno 2016 Valori percentuali Danno temporaneo Danno permanente In rendita a superstiti TOTALE Regione di cui di cui di cui di cui % % % % femmine femmine femmine femmine Genova 14,7% 12,6% 9,7% 11,2% 0,0% 0,0% 14,4% 12,5% Imperia 14,3% 13,9% 10,4% 9,5% ,1% 13,8% Savona 14,7% 13,4% 8,6% 10,0% 33,3% - 14,3% 13,2% La Spezia 14,2% 12,7% 9,1% 3,8% 0,0% - 13,7% 11,8% Liguria 14,6% 12,9% 9,5% 9,3% 14,3% 0,0% 14,2% 12,7% Fonte: ALFA Liguria - OML - Elaborazioni su dati INAIL osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 161

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175 Note metodologica Anche per il 2018, l Osservatorio Mercato Lavoro di ALFA Liguria ripropone l annuale rilevazione previsionale di fabbisogni di lavoratori stranieri. Al fine di indagare la realtà territoriale sono stati coinvolti nell indagine 42 soggetti selezionati tra coloro che hanno rapporti consolidati con le aziende liguri che manifestano il fabbisogno di lavoratori stranieri e/o in qualità di conoscitori delle caratteristiche delle evoluzioni del fenomeno migratorio ligure. Pertanto sono state contattate: - 37 Associazioni di Categoria (sia provinciali sia regionali) dei diversi comparti produttivi in qualità di conoscitori della realtà territoriale e delle problematiche connesse ai fabbisogni dei lavoratori stranieri; - 1 Associazione di promozione sociale attiva nel terzo settore; - 4 Associazioni Sindacali coinvolte in qualità di esperte di tematiche legate all immigrazione. Settore di rifeirmento Denominazione Tipologia Agricoltura Coldiretti Liguria C.I.A. Conf. Ital. Agricoltori Liguria Artigianato C.N.A Liguria Confartigianato Liguria Commercio e turismo Confesercenti Liguria Associazione di categoria Cooperazione Lega Ligure Cooperative Confcooperative Consorzio "Agorà" Industria Confindustria Liguria CGIL CISL UIL UGL Prospetto Associazioni contattate Coordinamento regionale* Associazione sindacale ARCI Associazione di promozione sociale * I coordinamenti regionali delle Associazioni di Categoria non forniscono direttamente le informazioni ma, spesso, svolgono un importante ruolo di medazione per la raccolta dei dati necessari. Provincia Settore Associazione Genova Agricoltura Coldiretti Genova C.I.A. Conf. Ital. Agricoltori Genova Artigianato C.N.A Genova Confartigianato Genova Commercio e turismo Confesercenti Genova Ascom Confcommercio Genova Industria Associazione Industriali Genova Imperia Agricoltura C.I.A. Conf. Ital. Agricoltori Imperia Coldiretti Imperia Artigianato C.N.A Imperia Confartigianato Imperia Commercio e turismo Confesercenti Imperia Ascom Confcommercio Imperia Industria Unione Industriali Imperia La Spezia Agricoltura Coldiretti La Spezia C.I.A. Conf. Ital. Agricoltori La Spezia Artigianato C.N.A La Spezia Confartigianato La Spezia Commercio e turismo Confesercenti La Spezia Ascom Confcommercio La Spezia Industria Associazioni di Categoria provinciali Unione Industriali La Spezia Savona Agricoltura Coldiretti Savona C.I.A. Conf. Ital. Agricoltori Savona Artigianato C.N.A Savona Confartigianato Savona Commercio e turismo Confesercenti Savona Ascom Confcommercio Savona Industria Unione Industriali Savona osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 165

176 Come negli anni precedenti, per realizzare l indagine è stata impiegata una semplice scheda strutturata per la raccolta dei dati nella forma più disaggregata possibile e a livello provinciale e per settore. In tale scheda le informazioni richieste sono relative a: - numero di lavoratori richiesti per l anno successivo - qualifica professionale - tipologia contrattuale offerta (lavoro stagionale, a tempo determinato, a tempo indeterminato) - eventuale preferenza per la nazionalità del lavoratore La medesima scheda è stata inoltrata anche alle Associazioni Sindacali per informarle circa le modalità di rilevazione e per sollecitare testimonianze e contributi sull analisi qualitativa del fenomeno migratorio ligure. Come già indicato, la rilevazione sui fabbisogni di lavoratori stranieri in Liguria viene realizzata ormai da alcuni anni, pertanto è possibile riproporre un interessante serie storica che permette di avanzare e/o confermare ipotesi sull evoluzione della presenza dei lavoratori stranieri nel mercato del lavoro ligure (sia regionale sia provinciale). Tale raffronto è stato realizzato per le variabili: tipologia contrattuale, area territoriale e profilo professionale. Purtroppo per l andamento del settore produttivo non è stato possibile ricostruire l intera serie storica a causa della modalità con cui gli interlocutori hanno risposto al questionario nel corso degli anni, che non permette una comparazione esaustiva e coerente dei dati rilevati nel corso degli anni, così è stato proposto un raffronto con il 2005 e il Si segnala, inoltre, che le marcate oscillazioni registrate nel corso degli anni possono apparire altalenanti e poco coerenti, ma, in realtà, rispecchiano i cambiamenti avvenuti nel contesto economico locale negli ultimi anni. 166

177 Le prime osservazioni Nel corso dell indagine sono emersi aspetti di rilievo che, confermano tendenze già evidenziate negli anni precedenti e mostrano i segni sempre più evidenti dell attuale situazione socio-economica. Il primo dato di interesse è rappresentato dai cambiamenti intervenuti nel corso dell ultima indagine rispetto alla disponibilità di informazioni fornite dagli interlocutori. Per la rilevazione 2018 sono 20, dei 42 soggetti contattati, coloro che hanno fornito informazioni quantitative. Il dato appare positivo per la partecipazione, ormai consolidata, delle associazioni di categoria (tutti hanno risposto attivamente alla rilevazione) per quanto alcuni non disponessero dei dati. Associazioni che hanno espresso fabbisogni per il 2018 Area territoriale di riferimento Settore Associazione Genova Agricoltura Coldiretti Genova C.I.A. Conf. Ital. Agricoltori Genova Commercio e turismo Confesercenti Genova Ascom Confcommercio Genova Industria Associazione Industriali Genova Cooperazione Consorzio Agorà Imperia Agricoltura C.I.A. Conf. Ital. Agricoltori Imperia Coldiretti Imperia Artigianato C.N.A Imperia Confartigianato Imperia Commercio e turismo Confesercenti Imperia Ascom Confcommercio Imperia La Spezia Agricoltura Coldiretti La Spezia C.I.A. Conf. Ital. Agricoltori La Spezia Commercio e turismo Confesercenti La Spezia Industria Unione Industriali La Spezia Savona Agricoltura Coldiretti Savona C.I.A. Conf. Ital. Agricoltori Savona Commercio e turismo Confesercenti Savona Industria Unione Industriali Savona Associazioni che non hanno fabbisogni per il 2018 Area territoriale di riferimento Settore Associazione Genova Artigianato C.N.A Genova Confartigianato Genova Imperia Industria Unione Industriali Imperia La Spezia Artigianato C.N.A La Spezia Confartigianato La Spezia Commercio e turismo Ascom Confcommercio La Spezia Savona Artigianato C.N.A Savona Confartigianato Savona Commercio e turismo Ascom Confcommercio Savona osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 167

178 Le dichiarazioni di alcuni interlocutori forniscono elementi interessanti per un analisi qualitativa dei fenomeni osservati. I principali aspetti da evidenziare, che si confermano negli anni, sono: - difficoltà di fornire le informazioni richieste: in quanto le quote stabilite per gli anni precedenti hanno soddisfatto le necessità del mercato del lavoro locale (come si potrà verificare dalle serie storiche fino al 2010 le richieste di lavoratori a tempo indeterminato sono state piuttosto elevate registrando nel 2009 il 50% del fabbisogno espresso); - l impossibilità di soddisfare il fabbisogno di lavoratori a causa del complesso iter burocratico che spesso non si concilia con le esigenze di stagionalità e di urgenza, tipiche soprattutto di alcuni comparti produttivi (come l agricoltura o il commercio/turismo), disincentiva le aziende dall avanzare richieste di lavoratori stranieri; - si ripropone anche la profonda diffidenza nei confronti del sistema delle quote che mal si concilia con le esigenze dei datori di lavoro e dei lavoratori; - si conferma per l indagine relativa al 2018, come l elemento più rilevante sia rappresentato dalla precarietà economica delle imprese liguri, aspetto nodale che complica la programmazione delle assunzioni per l anno successivo; - si segnala, infine, un elemento di interesse emerso nel corso delle ultime indagini grazie al contributo degli interlocutori del comparto agricolo. Il riferimento è alle tipologie contrattuali a carattere temporaneo (lavoro stagionale e lavoro a tempo determinato) per cui viene adottata una specifica distinzione di utilizzo: mentre i contratti di lavoro stagionale vengono impiegati per assumere lavoratori stranieri giunti in Liguria attraverso il decreto flussi e il criterio delle quote, i contratti di lavoro a tempo determinato vengono impiegati per assumere lavoratori già presenti sul territorio e in possesso di permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Si tratterebbe di lavoratori con cui si è creato un rapporto di fidelizzazione negli anni; i contratti possono durare tutta la stagionalità del lavoro agricolo (diversa dal lavoro del turismo), coprendo un arco temporale anche di 9 mesi. Durante la sospensione del contratto lavorativo gli stranieri spesso approfittano per ricongiungersi in patria con le proprie famiglie per poi rientrare in Italia a ridosso dell inizio della nuova stagione. Se lo stesso rapporto di fidelizzazione si crea con lavoratori in possesso di contratto di lavoro stagionale, per l anno successivo è facile che avvenga la trasformazione con un contratto di lavoro a tempo determinato. 168

179 Prima di addentrarci nella lettura dei dati emersi dalla rilevazione dei fabbisogni 2018, sono opportune alcune osservazioni: Nota alla lettura dei dati - in primo luogo, in tutte le province, perseverano gli effetti della crisi economica e dei suoi aspetti occupazionali; molti degli interlocutori che negli anni precedenti hanno fornito contributi interessanti, nell ambito dell ultima indagine, hanno dichiarato che i propri associati non hanno espresso alcun fabbisogno perché impossibilitati a prevedere possibilità di assunzione in una prospettiva annuale o hanno quantificato con poche unità; - all interno delle stesse province le tendenze si differenziano in relazione al comparto produttivo di cui fanno parte i soggetti coinvolti per cui, nell ambito delle stesse aree territoriali, si osservano risposte molto differenziate; - si conferma l elevata richiesta di lavoratori stranieri per mansioni di bassa qualifica occupati soprattutto nel comparto agricolo e nel settore commercio e turismo; - il complesso dei fabbisogni espressi per il 2018, appare ulteriormente in flessione rispetto agli anni precedenti, allineandosi così, con le tendenze dell ultimo quadriennio su valori al di sotto delle duemila unità, il range più contenuto dei 14 anni dell indagine. Come già evidenziato negli anni precedenti, gli interlocutori ribadiscono la difficoltà di definire il fabbisogno di lavoratori stranieri a causa della grave situazione economico-occupazionale che sta coinvolgendo la maggior parte delle aziende attive nel territorio ligure e che in passato hanno fatto ricorso spesso a manodopera extracomunitaria. La crisi coinvolge in misura rilevante settori vitali per l economia regionale. Le richieste di lavoratori stranieri sono specifiche di settori e mansioni che caratterizzano l economia del territorio e le tipologie contrattuali offerte, anche per il 2018, non hanno un carattere di stabilità. L ipotesi che si può avanzare è che, data la difficoltà di poter assumere in modo strutturale personale dipendente, si incrementino le assunzioni di lavoratori per un arco di tempo limitato al bisogno lavorativo contingente e per mansioni di bassa qualifica osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 169

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181 L analisi dei dati I fabbisogni per settore Secondo i risultati dell ultima indagine previsionale, il fabbisogno di lavoratori stranieri per il 2018 è di unità il 40,6% in meno rispetto all anno precedente. Come già indicato, il calo è dovuto allo stato di crisi che non permette, agli imprenditori liguri, di programmare da un anno all altro, le attività lavorative e, di conseguenza, il fabbisogno di manodopera complessiva e straniera. Dall analisi della suddivisione delle richieste per settore, si evidenzia che il 46,4% (pari 514 unità) dei lavoratori è richiesto nel commercio e turismo; il 27,3% (pari a 302 unità) nel comparto agricolo e il 26,4% (pari a 292 unità) dall industria/artigianato. Tab. 1 - FABBISOGNI DI MANODOPERA STRANIERA PER SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA Previsione per l'anno 2018 Valori assoluti e percentuali Settore di v.a v% Agricoltura ,3% Industria/Artigianato ,4% Commercio e Turismo ,4% Totale ,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 171

182 Raffrontando i valori registrati nell ultima indagine, con le tendenze del 2005, si evidenzia come le richieste subiscano un ulteriore flessione che raggiunge il 78,5% (pari a unità). Tale flessione è dovuta sostanzialmente ai settori agricoltura e industria/artigianato e che registrano flessioni significative (rispettivamente 88,2% pari a unità e 80,4% pari a unità). Nel raffronto anche il settore commercio e turismo mostra un dato in flessione (-53,7% pari a -585 unità). Tab. 1a - FABBISOGNI DI MANODOPERA STRANIERA PER SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA Anni Variazioni assoluta e percentuale Settore di attività economica v.a. v.% Agricoltura ,2% Industria/Artigianato ,4% di cui edilizia 305 n.d. - - Commercio e Turismo ,7% Cooperazione n.d Totale ,5% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta 172

183 Soffermandosi sull andamento delle richieste per settore si evidenziano cambiamenti di tendenza nel corso degli anni. Nel 2005, i fabbisogni apparivano concentrati per il 49,5% delle richieste nel settore dell agricoltura e il restante 50,5% era distribuito in modo abbastanza equilibrato tra i settori industria/artigianato e commercio e turismo (con un peso percentuale rispettivamente pari a 29% e 21,5%). Dal il 2013 si impone il commercio e turismo come settore che offre le maggiori possibilità occupazionali per gli stranieri con ben il 54,1% dei fabbisogni espressi (il restante 45,8% è suddiviso tra il 44,3% delle richieste avanzate dall agricoltura e il 1,5% dell industria/artigianato). Tale tendenza si accentua ulteriormente nel 2014, anno in cui l 86,9% dei fabbisogni sono stati espressi proprio dal settore commercio e turismo. Per il 2016 non si osservano variazioni particolarmente significative, pur tuttavia si assiste ad una maggiore distribuzione delle richieste tra il comparto agricolo e commerci/turismo con una quota residuale richiesta dall industria. Nell ultimo anno preso in esame, invece, si assiste ad un ritorno alle tendenze del 2005 con una significativa concentrazione delle richieste nel comparto agricolo raccogliendone oltre la metà (51,7%); seguono il commercio/turismo e l industria/artigianato. Tab. 1b - FABBISOGNI DI MANODOPERA EXTRACOMUNITARIA PER SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA Anni Valori assoluti e percentuali Settore di attività economica v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Agricoltura ,5% ,1% 167 9,0% ,7% ,3% Industria/Artigianato ,0% ,3% 77 4,1% ,4% ,4% di cui edilizia ,4% n.d. - n.d. - n.d. - n.d. - Commercio e Turismo ,5% ,7% ,9% ,3% ,4% Cooperazione n.d. - n.d. - n.d ,6% n.d. - Totale ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 173

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185 I fabbisogni per tipologia contrattuale Per quanto riguarda la tipologia contrattuale, anche per il 2018, i datori di lavoro prediligono contratti di lavoro a carattere temporaneo. Infatti, quasi la totalità delle richieste (81,5%) offre lavoro per un periodo definito: il 47,4% dei contratti previsti sono per lavoro stagionale e il 34,1% sono contratti di lavoro a tempo determinato. Solo nel 18,5% dei casi i contratti di lavoro offerti hanno sono a tempo indeterminato. Tab. 2 - FABBISOGNI DI MANODOPERA STRANIERA PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE Previsioni per l'anno 2018 Valori assoluti e percentuali Tipologia contrattuale v.a v.% Lavoro stagionale ,4% Tempo determinato ,1% Tempo indeterminato ,5% Totale ,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 175

186 Rispetto al 2005 si conferma la tendenza a conferire carattere di temporaneità ai rapporti di lavoro con gli stranieri. Basti pensare che, mentre il lavoro stagionale ha subito una flessione del 55,6%, il calo registrato per le assunzioni a tempo indeterminato raggiunge l 88,6%. Anche i contratti di lavoro a tempo determinato subiscono una flessione significativa (-82,6%). Si conferma nel tempo pertanto il carattere di stagionalità che connota il mercato del lavoro degli stranieri. Tab. 2a - FABBISOGNI DI MANODOPERA EXTRACOMUNITARIA PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE Anni Valori assoluti e variazioni assolute e percentuali Tipologia contrattuale v.a. v.% Lavoro stagionale ,6% Tempo determinato ,6% Tempo indeterminato ,6% Totale ,5% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta Soffermandosi sull andamento registrato tra il 2005 e il 2018, si evidenzia come la tipologia contrattuale che mostra l andamento più disomogeneo (nonché in flessione costante dal 2009 in poi) è il lavoro a tempo indeterminato. A fronte di un trend piuttosto omogeneo fino al 2008, si evidenzia un picco delle richieste per il 2009 e una repentina flessione per l anno successivo che prosegue anche nel 2011 per mostrare una nuova crescita e una nuova netta flessione con le ultime indagini previsionali. A controbilanciare questo andamento altalenante i contratti di lavoro stagionale che appaiono un vero contraltare alle tendenze delineate dal lavoro più stabile. Si osservano fluttuazioni di rilievo anche per i contratti di lavoro a tempo determinato. Si noti anche come dal 2011, anno in cui si sono registrati i significativi effetti della crisi economica, le tipologie contrattuali a tempo determinato e stagionale mostrano un marcato incremento a fronte di un calo netto dei contratti di lavoro a tempo indeterminato. Si segnala, infine, come dal 2014, le dinamiche appaiano più lineari, aspetto che lascia presumere una sorta di stabilità del mercato occupazionale degli stranieri. 176

187 Tab. 2b - FABBISOGNI DI MANODOPERA EXTRACOMUNITARIA PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE Anni Valori assoluti e percentuali Tipologia contrattuale v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Lavoro stagionale ,9% ,0% ,2% ,9% ,7% Tempo determinato ,3% ,3% ,2% ,4% ,8% Tempo indeterminato ,8% ,7% ,7% ,6% ,5% Totale ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% Tipologia contrattuale v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Lavoro stagionale ,5% ,1% ,2% ,5% ,4% Tempo determinato ,0% ,6% ,2% ,3% ,0% Tempo indeterminato ,6% ,3% ,6% ,2% ,6% Totale ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% Tipologia contrattuale v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Lavoro stagionale ,0% ,6% ,9% ,4% Tempo determinato ,1% ,9% ,6% ,1% Tempo indeterminato 109 6,0% 70 3,6% ,5% ,5% Totale ,0% ,0% ,0% ,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 177

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189 I fabbisogni per provincia Per l anno 2018, il 49,1% dei fabbisogni è concentrato nella provincia di Genova (per un totale di 544 unità); il restante 50,9% delle richieste è distribuito tra le restanti province: - Imperia: 23,4% pari a 259 unità; - Savona: 16,6% pari a 184 unità - La Spezia: 10,9% pari a 121 unità. Tab. 3 - FABBISOGNI DI MANODOPERA STRANIERA PER PROVINCIA Previsione anno 2018 Valori assoluti e percentuali Province v.a v.% Genova ,1% Imperia ,4% La Spezia ,9% Savona ,6% Liguria ,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 179

190 Raffrontando i dati relativi al 2018 con quelli registrati nel 2005, si evidenzia una complessiva flessione delle richieste in ciascuna area territoriale presa in esame con un picco in provincia di La Spezia (-92,5% pari a unità) e con l unica eccezione in crescita rappresentata dalla provincia di Genova che mostra una crescita del 42,8% (pari a +163 unità). Tab. 3a - FABBISOGNI DI MANODOPERA EXTRACOMUNITARIA PER PROVINCIA Anni Valori assoluti e variazioni assolute e percentuali Province v.a. v.% Genova ,8% Imperia ,2% La Spezia ,5% Savona ,5% Liguria (*) ,5% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta (*) Il dato riferito al totale Liguria per l'anno 2005 comprende anche i fabbisogni espressi dal coordinamento regionale delle Associazioni di Categoria (548 unità) Da un analisi più attenta della serie storica si evidenziano andamenti piuttosto diversificati per area territoriale che rendono difficile una lettura coerente del fenomeno; l ipotesi più attendibile che si può avanzare riguarda la rotazione delle richieste in relazione alle esigenze contingenti delle imprese attive nel territorio. 180

191 Tab. 3b - FABBISOGNI DI MANODOPERA EXTRACOMUNITARIA PER PROVINCIA Anni Valori assoluti e percentuali Province v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Genova 381 7,4% ,4% ,7% ,4% ,1% Imperia ,0% 549 8,3% ,8% ,4% ,2% La Spezia ,2% 633 9,6% ,1% ,2% ,0% Savona ,7% ,7% ,4% ,0% ,7% Liguria (*) 100,0% ,0% ,0% ,0% ,0% Province v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Genova ,6% ,6% ,6% ,3% ,4% Imperia ,4% ,6% ,8% ,0% ,3% La Spezia ,4% 557 8,7% ,2% ,5% ,8% Savona ,7% ,2% ,4% ,2% 65 3,5% Liguria ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% Province v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Genova ,0% ,7% ,4% ,1% Imperia ,3% ,5% ,3% ,4% La Spezia ,0% 131 6,7% 153 8,2% ,9% Savona ,7% ,2% ,2% ,6% Liguria ,0% ,0% ,0% ,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta (*) Il dato riferito al totale Liguria per l'anno 2005 comprende anche i fabbisogni espressi dal coordinamento regionale delle Associazioni di Categoria (548 unità) osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 181

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194 I fabbisogni e le professioni più richieste Per il 2018 si osserva una distribuzione delle richieste per la professione ai vertici della top ten e in particolare per le figure di bracciante agricolo comune (con un fabbisogno espresso di 117 unità, che rappresenta il 6,3% delle richieste complessive) e operaio agricolo (115 unità, che rappresentano il 6,2% del complesso delle richieste). Con un distacco di 53 unità seguono richieste di: cameriere (62 unità), commesso (61 unità), addetto pulizie (50 unità), cuoco (51 unità), manutentore (50 unità), addetto spiagge (45 unità) e tuttofare (44 unità). Per il 2018 si segnala anche la richiesta di 60 lavoratori stranieri esperti High Tech. Si segnala come, i profili che rientrano nella top ten delle professioni più richieste, provengono principalmente dal comparto agricolo (bracciante agricolo comune, operaio agricolo comune) e dal commercio e turismo (commesso, cameriere, tuttofare e addetto pulizie). Inoltre, in relazione alle caratteristiche demografiche della Liguria, rimane significativo il fabbisogno di lavoratori/lavoratrici nel settore dell assistenza e cura, richiesti in modo trasversale dalle diverse associazioni di categoria coinvolte nell indagine. In riferimento alla figura della colf/badante, si segnala come, (per quanto il fabbisogno registrato rappresenti il 1,1% del complesso delle richieste), anche per il 2018, appaia sottodimensionato rispetto alle reali esigenze del territorio. Si ricorda che tale professione è caratterizzata da una spiccata dinamicità e dall imprevedibilità della durata del rapporto di lavoro, aspetti che rendono più complessa una previsione di assunzione o un monitoraggio dell andamento occupazionale. Pertanto se si tiene conto delle caratteristiche della rilevazione (che coinvolge associazioni di categoria e associazioni sindacali, che rappresentano solo alcuni dei soggetti che possiedono informazioni attendibili su questo aspetto), delle difficoltà di indagare tale ambito professionale (spesso l incrocio domanda/offerta non passa per i canali formali) e dei risultati delle precedenti indagini, si può ritenere tale dato soltanto indicativo della realtà indagata. Tab. 4 - TOP TEN DELLE MANSIONI Previsioni anno 2018 Valori assoluti Bracciante agricolo comune 117 Operaio agricolo 115 Cameriere 62 Commesso 61 Esperto High Tech 60 Addetto pulizie 58 Cuoco 51 Manutentore 50 Addetto spiagge 45 Tuttofare 44 Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta 184

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196 Tab. 4o - TOP TEN DELLE MANSIONI Previsioni anno 2017 Valori assoluti Bracciante agricolo comune 682 Operaio agricolo comune 134 Bracciante 88 Commesso 85 Cameriere 82 Informatico specializzato 80 Tuttofare 78 Personale sanitario (medico e paramedico) 70 Colf/badante 67 Addetto pulizie 61 Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati Tab. 4n - TOP TEN DELLE MANSIONI Previsioni anno 2016 Valori assoluti Bracciante agricolo comune 728 Colf/Badante 270 Operaio comune 128 Commesso 105 Tuttofare 80 Cameriere 78 Addetto pulizie 63 Manovale 54 Cuoco 50 Bracciante florovivaista 45 Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta 186

197 Tab. 4m - TOP TEN DELLE MANSIONI Previsioni anno 2015 Valori assoluti Opeario agricolo comune 369 Colf/badante 275 Cameriere 107 Tuttofare 90 Commesso 85 Addetto pulizie 66 Muratore 61 Operaio generico 61 Settore agricoltura 60 Cuoco 60 Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta Top ten delle mansioni - Previsioni per l'anno 2014 Operaio agricolo Manovale Aiuto cuoco Aiuto cameriere Aiuto cucina Cameriere Operaio Commesso Tuttofare Colf/badante Tab. 4l - TOP TEN DELLE MANSIONI Previsioni anno 2014 Valori assoluti Colf/badante 270 Tuttofare 157 Commesso 135 Operaio 120 Cameriere 103 Aiuto cucina 97 Aiuto cameriere 85 Aiuto cuoco 65 Manovale 65 Operaio agricolo 62 Fonte: ARSEL Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 187

198 Tab. 4i - TOP TEN DELLE MANSIONI Previsioni anno 2013 Valori assoluti Operaio comune 789 Aiuto cameriere 500 Cameriere 322 Tuttofare 310 Colf/Badante 303 Commesso 148 Addetto settore turistico 135 Bracciante florealicolo 127 Manovale 111 Barista 90 Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta Top ten delle mansioni - Previsioni per l'anno 2012 Barista Manovale Bracciante florealicolo Addetto settore turistico Commesso Colf/Badante Tuttofare Cameriere Aiuto cameriere Operaio comune Top ten delle mansioni - Previsioni per l'anno Lavapiatti Commesso Carpentiere Addetto alle vendite Manovale Colf/Badante Cameriere Operaio comune Aiuto cameriere Tuttofare Tab. 4h - TOP TEN DELLE MANSIONI Previsioni anno 2012 Valori assoluti Tuttofare Aiuto cameriere 930 Operaio comune 868 Cameriere 724 Colf/Badante 375 Manovale 315 Addetto alle vendite 200 Carpentiere 200 Commesso 200 Lavapiatti 187 Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta 188

199 Tab. 4g - TOP TEN DELLE MANSIONI Previsioni anno 2011 Valori assoluti Tuttofare 990 Aiuto cameriere 950 Cameriere 817 Operaio comune 766 Colf/Badante 426 Bracciante 345 Commesso 150 Pizzaiolo 127 Aiuto cucina 118 Addetto pulizie 116 Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta Addetto pulizie Aiuto cucina Pizzaiolo Commesso Bracciante Colf/Badante Operaio comune Cameriere Aiuto cameriere Tuttofare Top ten delle mansioni - Previsioni per l'anno Top ten delle mansioni - Previsioni per l'anno 2010 Addetto servizi di accoglienza Addetto cucina Bracciante agricolo Aiuto cuoco Bracciante Addetto pulizie Cameriere Colf/Badante Tuttofare Operaio comune Tab. 4f - TOP TEN DELLE MANSIONI Previsioni anno 2010 Valori assoluti Operaio comune 815 Tuttofare 609 Colf/Badante 429 Cameriere 426 Addetto pulizie 211 Bracciante 180 Aiuto cuoco 178 Bracciante agricolo 119 Addetto cucina 110 Addetto servizi di accoglienza 110 Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 189

200 Tab. 4e - TOP TEN DELLE MANSIONI Previsioni anno 2009 Valori assoluti Colf/Badante 811 Operaio 619 Operaio specializzato 578 Operaio edile 533 Bracciante agricolo 477 Cameriere 372 Commessa 350 Addetti stabilimento balneare 350 Aiuto cucina 288 Addetto servizi di accoglienza 190 Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta Top ten delle mansioni - Previsioni per l'anno 2009 Addetto servizi di accoglienza Cameriere Aiuto cucina Commessa Addetti stabilimento balneare Operaio edile Operaio specializzato Operaio Bracciante agricolo Colf/Badante Top ten delle mansioni - Previsioni per l'anno 2008 Aiuto cuoco Addetto pulizie Addetti stabilimento balneare Cameriere Cuoco Commessa Operaio agricolo Tuttofare Colf/Badante Operaio Tab. 4d - TOP TEN DELLE MANSIONI Previsioni anno 2008 Valori assoluti Operaio 500 Colf/Badante 330 Tuttofare 300 Operaio agricolo 256 Commessa 229 Cuoco 190 Cameriere 187 Addetti stabilimento balneare 150 Addetto pulizie 125 Aiuto cuoco 120 Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta 190

201 Tab. 4c - TOP TEN DELLE MANSIONI Previsioni anno 2007 Valori assoluti Operaio agricolo Cameriere 476 Operaio 384 Addetto servizi di accoglienza 302 Tuttofare 259 Aiuto cucina 185 Saldatore 143 Magazziniere 142 Muratore 123 Addetti vendite 113 Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta Addetti vendite Muratore Magazziniere Saldatore Aiuto cucina Tuttofare Addetto servizi di accoglienza Operaio Cameriere Operaio agricolo Top ten delle mansioni. Previsioni per l'anno Top ten delle mansioni. Previsioni per l'anno 2006 Operaio edile Carpentiere Tubista Saldatore Operaio Addetti vendite Addetto servizi di accoglienza Aiuto cucina Colf/Badante Operaio agricolo Tab. 4b - TOP TEN DELLE MANSIONI Previsioni anno 2006 Valori assoluti Operaio agricolo Colf/Badante 450 Aiuto cucina 436 Addetto servizi di accoglienza 378 Addetti vendite 292 Operaio 204 Saldatore 175 Tubista 120 Carpentiere 116 Operaio edile 111 Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 191

202 Tab. 4a - TOP TEN DELLE MANSIONI Previsioni anno 2005 Valori assoluti Bracciante agricolo 1628 Operaio agricolo 858 Manovale 672 Colf/Badante 281 Tuttofare 270 Muratore 170 Aiuto cucina 161 Cameriere 155 Saldatore 145 Cuoco 75 Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta Cuoco Saldatore Cameriere Aiuto cucina Muratore Tuttofare Colf/Badante Manovale Operaio agricolo Bracciante agricolo Top ten delle mansioni. Previsioni per l'anno

203 Soffermandosi sul ventaglio dei profili professionali, per il 2018, si evidenzia un fabbisogno distribuito su 34 differenti profili professionali. In controtendenza con la contrazione dei fabbisogni complessivi espressi per l ultimo anno preso in esame, si evidenzia una maggiore distribuzione del numero di profili professionali richiesti con una maggiore concentrazione per le prime due figure. Per il 2018 si conferma il fabbisogno di lavoratori stranieri limitato a profili di bassa qualifica per quanto siano presenti anche richieste di qualifiche specializzate che rappresentano un assoluta novità nell ambito della rilevazione come: esperto high tech, personale sanitario e personale amministrativo in ambito commerciale. Permangono richieste sostanzialmente dal comparto agricolo e dal settore trainante per l economia ligure (commercio e turismo) per quanto molto ridimensionate, in termini quantitativi rispetto agli anni precedenti. Il calo di richieste potrebbe essere spiegato dal fatto che lo stato di crisi attuale ha portato gli italiani a ripensare alle possibilità occupazionali escluse fino a pochi anni fa, riconsiderando quelle aree di mercato rimaste prerogative degli stranieri per lungo tempo. Tab. 5 - FABBISOGNI DI MANODOPERA STRANIERA PER PROFILO Anno 2018 Valori assoluti Profili professionali Lavoratori Tempo Tempo stagionali determinato indeterminato Totale Bracciante agricolo comune Operaio agricolo Cameriere Commesso Esperto High Tech Addetto pulizie Cuoco Manutentore Adddetto spiagge Tuttofare Bracciante agricolo Operario Specializzato Personale sanitario Facchino Operaio generico Personale amministrativo ambito commerciale Portiere Volantinatore Bracciante florovivaista Colf/badante Aiuto cameriere Pizzaiolo Aiuto cucina Autotrasportatore Barista Manovale edile Operaio edile Lavapiatti Aiuto cuoco Bracciante qualificato 5 5 Apprendista 3 3 Muratore Apprendista elettricista 2 2 Apprendista idraulico 2 2 Totale Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 193

204 I fabbisogni per settore produttivo e tipologia contrattuale Agricoltura Per il 2018, i fabbisogni espressi dal settore dell agricoltura sono distribuiti su 6 profili professionali. La totalità delle richieste è rivolta a figure professionali di bassa qualifica, solo l 1,7% delle richieste è per bracciante qualificato (pari a 5 unità). Si segnala, inoltre, l 1,7% delle richieste (pari a 5 unità) per la figura di colf/badante. Le tipologie contrattuali più utilizzate sono il lavoro stagionale (56% pari a 169 unità) e a tempo determinato (36,1% pari a 109 unità) a testimonianza di un fabbisogno lavorativo legato alla stagionalità. Decisamente più contenuta la richiesta di lavoratori a tempo indeterminato che rappresenta il 7,9% (pari a 24 unità) del complesso dei fabbisogni espressi dal settore Tab. 6 - FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE IN AGRICOLTURA Previsione per l'anno 2018 Valori assoluti Figure professionali Lavoro Tempo Tempo stagionale determinato indeterminato Totale Bracciante comune Operaio agricolo Bracciante agricolo Bracciante florovivaista Bracciante qualificato 5 5 Colf/badante 5 5 Totale Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta 194

205 Tab. 6a - FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE IN AGRICOLTURA Previsione per l'anno 2018 Valori percentuali Figure professionali Lavoro Tempo Tempo stagionale determinato indeterminato Totale Bracciante comune 26,6% 57,8% 37,5% 38,7% Operaio agricolo 43,8% 28,4% 41,7% 38,1% Bracciante agricolo 23,7% 0,0% 0,0% 13,2% Bracciante florovivaista 5,9% 9,2% 0,0% 6,6% Bracciante qualificato 0,0% 4,6% 0,0% 1,7% Colf/badante 0,0% 0,0% 20,8% 1,7% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta Tab. 6b - FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE IN AGRICOLTURA Previsione per l'anno 2018 Valori percentuali Figure professionali Lavoro Tempo Tempo stagionale determinato indeterminato Totale Bracciante comune 38,5% 53,8% 7,7% 100,0% Operaio agricolo 64,3% 27,0% 8,7% 100,0% Bracciante agricolo 100,0% 0,0% 0,0% 100,0% Bracciante florovivaista 50,0% 50,0% 0,0% 100,0% Bracciante qualificato 50,0% 50,0% 0,0% 100,0% Colf/badante 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% Totale 56,0% 36,1% 7,9% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 195

206 Commercio & turismo Tab. 7 - FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE NEL COMMERCIO E TURISMO Previsione per l'anno 2018 Valori assoluti Figure professionali Lavoro stagionale Tempo determinato Tempo indeterminato Totale Cameriere Commesso Addetto pulizie Cuoco Manutentore Adddetto spiagge Tutofare Facchino Portiere Aiuto cameriere Pizzaiolo Aiuto cucina Barista Lavapiatti Aiuto cuoco Totale Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta Il commercio e turismo è il comparto da cui proviene la maggiore varietà di mansioni per un totale di 15 profili professionali differenti dei 34 complessivi emersi dall indagine. Le figure professionali vengono richieste per svolgere attività di basso profilo e prevalentemente nel settore alberghiero o della ristorazione. Sui 15 profili, solo 1 può essere ricondotti ad altre tipologie di attività, ovvero il manutentore (50 unità) Nel commercio e turismo la tipologia contrattuale più utilizzata è per il lavoro stagionale con il 68,3% (pari a 351 unità) delle offerte complessive. Il 24,5% (pari a 126 unità) dei contratti offerti sono a tempo determinato mentre il restante 7,2% (pari a 37 unità) per lavoro a tempo indeterminato. 196

207 Tab. 7a - FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE NEL COMMERCIO E TURISMO Previsione per l'anno 2018 Valori percentuali Figure professionali Lavoro stagionale Tempo determinato Tempo indeterminato Totale Cameriere 12,0% 11,9% 13,5% 12,1% Commesso 14,2% 7,1% 5,4% 11,9% Addetto pulizie 12,3% 7,9% 13,5% 11,3% Cuoco 10,3% 8,7% 10,8% 9,9% Manutentore 12,8% 3,2% 2,7% 9,7% Adddetto spiagge 12,3% 1,6% 0,0% 8,8% Tutofare 4,0% 23,8% 0,0% 8,6% Facchino 5,7% 7,1% 5,4% 6,0% Portiere 5,7% 6,3% 5,4% 5,8% Aiuto cameriere 2,6% 6,3% 5,4% 3,7% Pizzaiolo 3,7% 0,0% 16,2% 3,7% Aiuto cucina 0,0% 11,9% 0,0% 2,9% Barista 2,3% 4,0% 0,0% 2,5% Lavapiatti 1,1% 0,0% 13,5% 1,8% Aiuto cuoco 1,1% 0,0% 8,1% 1,4% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta Tab. 7b - FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE NEL COMMERCIO E TURISMO Previsione per l'anno 2018 Valori percentuali Figure professionali Lavoro stagionale Tempo determinato Tempo indeterminato Totale Cameriere 67,7% 24,2% 8,1% 100,0% Commesso 82,0% 14,8% 3,3% 100,0% Addetto pulizie 74,1% 17,2% 8,6% 100,0% Cuoco 70,6% 21,6% 7,8% 100,0% Manutentore 90,0% 8,0% 2,0% 100,0% Adddetto spiagge 95,6% 4,4% 0,0% 100,0% Tutofare 31,8% 68,2% 0,0% 100,0% Facchino 64,5% 29,0% 6,5% 100,0% Portiere 66,7% 26,7% 6,7% 100,0% Aiuto cameriere 47,4% 42,1% 10,5% 100,0% Pizzaiolo 68,4% 0,0% 31,6% 100,0% Aiuto cucina 0,0% 100,0% 0,0% 100,0% Barista 61,5% 38,5% 0,0% 100,0% Lavapiatti 44,4% 0,0% 55,6% 100,0% Aiuto cuoco 57,1% 0,0% 42,9% 100,0% Totale 68,3% 24,5% 7,2% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 197

208 Tab. 8 - FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE NELL'INDUSTRIA Previsione per l'anno 2018 Valori assoluti Figure professionali Lavoro Tempo Tempo stagionale determinato indeterminato Totale Esperto High Tech Operario Specializzato Personale sanitario Operaio generico Personale amministrativo ambito commerciale Volantinatore Autotrasportatore Totale Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta Industria Le richieste pervenute dall industria raggiungono le 245 unità. Per quanto il dato appaia contenuti in termini di valori assoluti, si ricorda che le domande pervenute dal settore nel 2015 e nel 2016 si fermavano rispettivamente a 60 e 30 unità; si evidenzia, in questo modo, la ripresa di una vivacità occupazionale del settore. Oltre alle più tradizionali richieste di operai generici, specializzati e autotrasportatori, si osserva la comparsa, tra i profili, di figure ad alta specializzazione: - esperto high tech: 60 unità (rappresenta anche il fabbisogno più elevato espresso dall industria) - personale sanitario (medico e paramedico) 1 : 70 unità - personale amministrativo in ambito commerciale: 30 unità. Per quanto riguarda le tipologie contrattuali, a differenza dei settori già osservati, l ipotesi di assunzione più rilevante è quella a tempo indeterminato 51% del complesso delle richieste, pari a 125 unità). Solo il restante 49% (pari a 120 unità) prevede di assumere con contratti di lavoro a tempo determinato. 1 L indicazione riportata è stata segnalata dagli interlocutori coinvolti nell indagine 198

209 Tab. 8a - FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE NELL'INDUSTRIA Previsione per l'anno 2018 Valori percentuali Figure professionali Lavoro Tempo Tempo stagionale determinato indeterminato Totale Esperto High Tech - 16,7% 32,0% 24,5% Operario Specializzato - 16,7% 16,0% 16,3% Personale sanitario - 8,3% 24,0% 16,3% Operaio generico - 16,7% 16,0% 16,3% Personale amministrativo ambito commerciale - 8,3% 24,0% 16,3% Volantinatore - 25,0% 0,0% 12,2% Autotrasportatore - 8,3% 4,0% 6,1% Totale - 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta Tab. 8b - FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE NELL'INDUSTRIA Previsione per l'anno 2018 Valori percentuali Figure professionali Lavoro Tempo Tempo stagionale determinato indeterminato Totale Esperto High Tech - 33,3% 66,7% 100,0% Operario Specializzato - 50,0% 50,0% 100,0% Personale sanitario - 25,0% 75,0% 100,0% Operaio generico - 50,0% 50,0% 100,0% Personale amministrativo ambito commerciale - 25,0% 75,0% 100,0% Volantinatore - 100,0% 0,0% 100,0% Autotrasportatore - 66,7% 33,3% 100,0% Totale - 49,0% 51,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 199

210 Artigianato Dall artigianato proviene una quota contenuta di richieste (4,2% del complesso dei fabbisogni) distribuita tra 7 profili professionali differenti. Per quanto riguarda le tipologie contrattuali, il 48,9% delle offerte è per opportunità di lavoro a tempo indeterminato (23 unità), il 40,4% per lavoro a tempo determinato (pari a 19 unità) e il restante 10,6% per lavoro stagionale (5 unità). Tab. 9 - FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE NELL'ARTIGIANATO Previsione per l'anno 2018 Valori assoluti Figure professionali Lavoro Tempo Tempo stagionale determinato indeterminato Totale Colf/badante Manovale edile Operaio edile Apprendista 3 3 Muratore Apprendista elettricista 2 2 Apprendista idraulico 2 2 Totale Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta 200

211 Tab. 9a - FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE NELL'ARTIGIANATO Previsione per l'anno 2018 Valori percentuali Figure professionali Lavoro Tempo Tempo stagionale determinato indeterminato Totale Colf/badante 0,0% 26,1% 47,4% 31,9% Manovale edile 0,0% 43,5% 10,5% 25,5% Operaio edile 100,0% 21,7% 0,0% 21,3% Apprendista 0,0% 0,0% 15,8% 6,4% Muratore 0,0% 8,7% 5,3% 6,4% Apprendista elettricista 0,0% 0,0% 10,5% 4,3% Apprendista idraulico 0,0% 0,0% 10,5% 4,3% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta Tab. 9b - FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE NELL'ARTIGIANATO Previsione per l'anno 2018 Valori percentuali Figure professionali Lavoro Tempo Tempo stagionale determinato indeterminato Totale Colf/badante 0,0% 40,0% 60,0% 100,0% Manovale edile 0,0% 83,3% 16,7% 100,0% Operaio edile 50,0% 50,0% 0,0% 100,0% Apprendista 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% Muratore 0,0% 66,7% 33,3% 100,0% Apprendista elettricista 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% Apprendista idraulico 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% Totale 10,6% 48,9% 40,4% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 201

212 I fabbisogni per settore produttivo e tipologia contrattuale Osservando l incrocio tra i settori produttivi e le tipologie contrattuali si evidenzia che il settore commercio e turismo registra le percentuali più elevate per i contratti per lavoro stagionale (66,9%), mentre l Industria/artigianato offre le maggiori possibilità occupazionali per i contratti di lavoro a tempo determinato (37,8%) e indeterminato (70,2%). Tab FABBISOGNI DI MANODOPERA EXTRACOMUNITARIA PER SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA E TIPOLOGIA CONTRATTUALE Previsioni per l'anno 2018 Valori assoluti Settore di attività economica Tab. 10a - FABBISOGNI DI MANODOPERA EXTRACOMUNITARIA PER SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA E TIPOLOGIA CONTRATTUALE Previsioni per l'anno 2018 Valori percentuali Settore di attività economica Lavoro stagionale Tempo determinato Tempo indeterminato Lavoro stagionale Tempo determinato Tempo indeterminato Totale Agricoltura Industria /Artigianato Commercio e Turismo Totale Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta Totale Agricoltura 32,2% 28,8% 11,7% 27,3% Industria /Artigianato 1,0% 37,8% 70,2% 26,4% Commercio e Turismo 66,9% 33,3% 18,0% 46,4% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta 202

213 Portale: 203

214 Tab. 10b - FABBISOGNI DI MANODOPERA EXTRACOMUNITARIA PER SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA E TIPOLOGIA CONTRATTUALE Previsioni per l'anno 2018 Valori percentuali Settore di Lavoro Tempo Tempo attività economica stagionale determinato indeterminato Totale Agricoltura 56,0% 36,1% 7,9% 100,0% Industria/Artigianato 1,7% 49,0% 49,3% 100,0% Commercio e Turismo 68,3% 24,5% 7,2% 100,0% Totale 47,4% 34,1% 18,5% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta Soffermandosi sulle tre tipologie contrattuali, si conferma una complessiva preferenza per i contratti di lavoro a termine. Nel complesso, oltre il 47,4% dei contratti sono per il lavoro stagionale, il 34,1% sono contratti di lavoro a tempo determinato e il restante 18,5% per i contratti di lavoro a tempo indeterminato. 204

215 I fabbisogni per provincia e tipologia contrattuale I contratti stagionale, a tempo determinato e indeterminato mostrano una maggiore concentrazione nell area genovese (con valori rispettivamente pari a 51,6%, a 35,4% e 67,81). Tab FABBISOGNI DI MANODOPERA EXTRACOMUNITARIA PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE E PROVINCIA Previsioni per l'anno 2018 Valori assoluti Province Lavoro Tempo Tempo stagionale determinato indeterminato Totale Genova Imperia La Spezia Savona Liguria Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta Tab. 11a - FABBISOGNI DI MANODOPERA EXTRACOMUNITARIA PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE E PROVINCIA Previsioni per l'anno 2018 Valori percentuali Province Lavoro Tempo Tempo stagionale determinato indeterminato Totale Genova 51,6% 35,4% 67,8% 49,1% Imperia 30,9% 15,9% 18,0% 23,4% La Spezia 5,7% 20,1% 7,3% 10,9% Savona 11,8% 28,6% 6,8% 16,6% Liguria 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 205

216 206

217 Dall analisi delle tipologie contrattuali per area territoriale si conferma una maggiore diffusione dei contratti a termine (soprattutto del lavoro stagionale 47,4%). Anche a livello territoriale si rispecchia la tendenza a prediligere contratti a termine, con una differenza tra le province: mentre Genova e Imperia registrano valori più significativi per i contratti di lavoro stagionale (rispettivamente 49,8% e 62,5%) La Spezia e Savona mostrano valori più rilevanti per i contratti a tempo determinato (rispettivamente 62,8% e 58,7%). Tab. 11b - FABBISOGNI DI MANODOPERA EXTRACOMUNITARIA PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE E PROVINCIA Previsioni per l'anno 2018 Valori percentuali Province Lavoro Tempo Tempo stagionale determinato indeterminato Totale Genova 49,8% 24,6% 25,6% 100,0% Imperia 62,5% 23,2% 14,3% 100,0% La Spezia 24,8% 62,8% 12,4% 100,0% Savona 33,7% 58,7% 7,6% 100,0% Liguria 47,4% 34,1% 18,5% 100,0% Fonte: ALFA Liguria - O.M.L. - Elaborazioni su dati indagine diretta osservatorio@arsel.liguria.it - Portale: 207

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