Tecnologie per la disabilità
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1 Tecnologie per la disabilità Didattica e psicopedagogia per i disturbi specifici dell apprendimento Servizio di consulenza e supporto sulle tecnologie assistive Viale Angelico, ROMA Tel.: Fax: info@ausiliotecaroma.it
2 Ausilioteca di Roma Istituto Leonarda Vaccari : Istituto L. Vaccari - AusiliotecaRoma Viale Angelico, Roma Tel Tel info@ausiliotecaroma.it 4
3 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 5
4 Tecnologia Tecno logia Tecno dal gr. tékhnē arte «arte, capacità tecnica» applicazione e uso di tutto ciò che può essere funzionale alla soluzione di problemi pratici, all ottimizzazione delle procedure, alla scelta di strategie operative per raggiungere un determinato obiettivo Logia dal gr. -logía, dal tema di lógos parola col sign. generico di discorso, o specifico di studio scientifico 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 6
5 Tecnologia Letteralmente quindi «discorso (o ragionamento) sull arte», dove con arte si intendeva sino al secolo XVIII il saper fare, quello che oggi indichiamo con la tecnica. 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 7
6 Evoluzione tecnologica McLuhan Evoluzione tecnologica come progressiva estensione del corpo umano Parola scritta (fondata sull alfabeto fonetico) tecnologia che permette una estensione nello spazio e nel tempo della lingua parlata Lettere dell alfabeto, fonemi, parole risorse in ingresso nel processo di trasformazione a iniziare da materiali ed energia (ossigeno o ferro legno o marmo) Regole grammaticali e sintattiche lavorazioni manuali e utensili di epoche passate vs processi produttivi più o meno automatizzati contemporanei 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 8
7 Evoluzione tecnologica Lettere intercambiabili nella composizione della parole Parole intercambiabili per la composizione di frasi Regole grammaticali e sintattiche liberamente combinabili per attribuire significati alle frasi Etc. Le risorse hanno un elevato livello di intercambiabilità (energia animale al posto di quella umana, quella termica al posto di quella elettrica, la pietra la posto del legno, etc ) Materiali e processi di trasformazione combinati per costruire manufatti che hanno le stesse forme/funzione, oppure manufatti molto diversi fatti con la stessa tecnologia (tavoli, finestre e capriate sono tutte opera del falegname ) Combinabilità dell informazione tecnologica deriva dal processo evolutivo della tecnologia stessa, come del linguaggio. Etc. 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 9
8 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 10
9 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 11
10 Strumenti più utilizzati a scuola? 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 12
11 Cosa avete sperimentato? 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 13
12 Disabilità! 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 14
13 Sommario 1. La disabilità: definizione, numeri e domande 2. Tecnologia e approccio alla disabilità 3. La classificazione della disabilità 4. ICF: Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 15
14 Introduzione alla disabilità LA DISABILITÀ: DEFINIZIONE E NUMERI 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 16
15 Disabilità: definizione dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) È un termine generale che comprende handicap, limitazione nelle attività e restrizione nella partecipazione. Un handicap è un problema relativo ad una funzione o ad una struttura del corpo; limitazione nelle attività è una difficoltà che il soggetto incontra nell eseguire un compito o un azione; restrizione nella partecipazione è un problema che il soggetto incontra nell essere coinvolto pienamente nelle situazioni della vita. La disabilità quindi è un fenomeno complesso, che riflette l interazione fra il corpo della persona e la società in cui la persona vive. La conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo e i fattori personali e i fattori ambientali che rappresentano le circostanze in cui vive l individuo. 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 17
16 Disabilità Diversi livelli di analisi Pato-fisiologia Malattie/Traumi Livello cellulare Menomazione Livello di organo Limitazione funzionale Livello di azione (muoversi, vedere, sentire) Disabilità Livello di compito, azione Limiti imposti dalla società barriere legate a politiche e atteggiamenti Interazioni complesse fra i livelli 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 18
17 La disabilità: problema di pochi? La disabilità può essere La condizione di una vita Una condizione legata all età avanzata Un episodio nella vita Una condizione momentanea Una condizione legata agli strumenti (non) forniti 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 19
18 Quante persone con disabilità? In base alle stime ottenute dall indagine sulla Condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari del , emerge che in Italia le persone con disabilità sono 2milioni 600mila, pari al 4,8% circa della popolazione di 6 anni e più che vive in famiglia. Considerando anche le persone residenti nei presidi socio-sanitari si giunge ad una stima complessiva di poco meno di 2 milioni 800mila persone con disabilità. 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 22
19 Quante saranno in futuro? 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 23
20 Alunni totali e alunni con DSA A.S. 2010/2011 (dati provvisori) Regione Alunni Con DSA X 100 alunni Piemonte ,6 VAosta ,0 Lombardia ,5 Trentino AA ,6 Veneto ,1 Friuli VG ,0 Liguria ,3 Emilia Romagna ,5 Toscana ,1 Umbria ,4 Marche ,0 Lazio ,9 Abruzzo ,4 Molise ,2 Campania ,3 Puglia ,2 Basilicata ,6 Calabria ,2 Sicilia ,3 Sardegna ,6 ITALIA ,9 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 25
21 Alunni con DSA (dati al 98%) nei vari ordini di istruzione per l A.S. 2010/2011, suddivisi per regioni e con indicazione dell incidenza percentuale (Fonte MIUR DG per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi) Primaria Secondaria I grado Secondaria II grado reg Alunni DSA per 100 alunni Alunni DSA per 100 alunni Alunni DSA per 100 alunni Piemonte , , ,1 VAosta , , ,4 Lombardia , , ,1 Trentino AA , , ,9 Veneto , , ,6 Friuli VG , , ,6 Liguria , , ,1 Emilia Romagna , , ,3 Toscana , , ,8 Umbria , , ,0 Marche , , ,6 Lazio , , ,5 Abruzzo , , ,3 Molise , , ,1 Campania , , ,2 Puglia , , ,1 Basilicata , , ,4 Calabria , , ,1 Sicilia , , ,2 Sardegna , , ,3 ITALIA , , ,6 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 26
22 Introduzione alla disabilità TECNOLOGIE E APPROCCIO ALLA DISABILITÀ 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 27
23 Disabilità e stato di salute Caso 1: Persona non vedente Caso 2: Persona con l influenza 10 giorni di assenza dal lavoro Caso 3: Forte fumatore rischio elevato di cancro ai polmoni Caso 4: Persona epilettica non può guidare Caso 5: Persona positiva al test HIV (asintomatica) non trova lavoro 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 28
24 Disabilità e stato di salute Caso 6: Persona che vive in un ambiente inquinato rischio di sviluppare problemi respiratori Caso 7: Persona paraplegica utilizza una sedia a rotelle Caso 8: Persona che ha perso un occhio non ha la patente Caso 9: Paziente ex-depresso difficoltà di partecipazione in comunità Caso 10: Persona con DSA??????????? 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 29
25 Disabilità e stato di salute Disabile sano (e.g. dislessico, disgrafico, disortografico, discalculico) 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 30
26 I due approcci per capire la disabilità L approccio medico Nasce dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Punto di vista dei professionisti, in gran parte medici o operatori sanitari L approccio sociale Nasce dall Unione dei Disabili Fisici Contro la Segregazione (UPIAS) È la società che rende disabili le persone che hanno delle menomazioni [ ]. La disabilità è qualcosa che viene imposta sulle nostre menomazioni mediante il modo in cui noi siamo isolati ed esclusi, in una maniera non necessaria, dalla piena partecipazione alla società (UPIAS, 1976) Punto di vista dei disabili e degli attivisti 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 31
27 L approccio medico Rappresentato dalla Classificazione Internazionale di Menomazioni, Disabilità ed Handicap (ICIDH), OMS 1980 Menomazione: qualsiasi perdita o anormalità a carico di strutture o funzioni psicologiche, fisiologiche o anatomiche Disabilità: qualsiasi limitazione o perdita (conseguente a una menomazione) della capacità di compiere un attività nel modo o nell ampiezza considerati normali per un essere umano Handicap: condizione di svantaggio vissuta da una determinata persona in conseguenza di una menomazione o di una disabilità che limita o impedisce la possibilità di ricoprire il ruolo normalmente proprio a quella persona (in base all età, al sesso e ai fattori socio-culturali) 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 32
28 L approccio medico Vede la disabilità come caratteristica dell individuo e si focalizza sulle menomazioni della persona come cause di svantaggio Guarda alla terapia occupazionale e alla riabilitazione clinica 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 33
29 L approccio sociale Concetto di menomazione e disabilità La menomazione è definita come una limitazione funzionale causata da problemi fisici, sensoriali o mentali La disabilità consiste in una qualunque limitazione o perdita della capacità di compiere un attività nel modo o nell ampiezza considerati normali per un essere umano (in base all età, al sesso e ai fattori socio-culturali) Più che non sulla menomazione, si focalizza sulle barriere fisiche o sociali che i disabili sperimentano Considera il problema come sociale, e non legato all individuo La disabilità non può essere vista come attributo della persona, ma come una situazione contingente che nasce dall incontro tra il mio stato di salute (in senso lato) e il contesto in cui mi trovo 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 35
30 L approccio sociale Di conseguenza, ingegneri e progettisti hanno due principali aree di intervento e responsabilità Design for all : progettare e costruire dispositivi ed ambienti accessibili ed utilizzabili dal maggior numero possibile di utenti, indipendentemente dalle loro caratteristiche (inclusi i disabili) Progetto di tecnologie assistive : progettare e costruire dispositivi che permettano di ovviare a barriere fisiche o sociali già esistenti, estendendo opportunità e utilizzabilità ai disabili 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 36
31 Esempio Scrivere un articolo per un giornale Sono disgrafico e disortografico: Scrivo un articolo sul pc utilizzando tastiera e mouse con l ausilio del correttore ortografico e della sintesi vocale 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 37
32 Approccio medico vs. Approccio sociale 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 38
33 Approcci e tecnologia 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 39
34 Introduzione alla disabilità LA CLASSIFICAZIONE DELLA DISABILITÀ 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 40
35 Perché serve un modello? 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 41
36 Perché serve un modello? 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 42
37 L obiettivo (o il problema) Ogni persona è unica, ma poter disporre di esperienze e/o linee guida può migliorare di molto il processo Come codificarle? 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 43
38 L obiettivo (o il problema) 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 44
39 Perché serve un modello? 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 45
40 Metodologie di classificazione Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), Organizzazione Mondiale della Sanità Accettata dalle Nazioni Unite come modello sociale della disabilità Classificazione EN ISO 9999: Ausili tecnici per persone disabili Si focalizza su prodotti ed applicazioni 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 47
41 Introduzione alla disabilità ICF: CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO, DELLA DISABILITÀ E DELLA SALUTE 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 48
42 Obiettivi dell ICF Il 22 maggio 2001 la 54 Assemblea Mondiale della Sanità approva e pubblica la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute Obiettivi Fornire una base scientifica per classificare le conseguenze delle condizioni di salute Stabilire un linguaggio comune per migliorare la comunicazione Permettere un raffronto dei dati fra paesi, discipline sanitarie, servizi, periodi Fornire uno schema di codifica sistematica per i sistemi informativi sulla salute 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 49
43 La Famiglia OMS delle Classificazioni Internazionali ICD-10 Classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati, proposta dall'oms Sono classificate oltre 2000 malattie Scopo principale: comparabilità internazionale di informazioni sulla salute Malattia: termine ombrello per malattia (acuta e cronica), disturbo, lesione o trauma; può comprendere altre circostanze: gravidanza, invecchiamento, stress, anomalie congenite o predisposizioni genetiche 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 50
44 ICD-10 e DSA F81.0 Disturbo specifico delle lettura (Dislessia) F81.1 Disturbo specifico della scrittura (Disortografia) F81.2 Disturbo specifico delle abilità aritmetiche (Discalculia) F81.3 Disturbi misti delle abilità scolastiche 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 51
45 Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute Codici ICF per DSA 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 52
46 Modello concettuale dell ICF 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 53
47 Linguaggio (e struttura) dell ICF 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 54
48 Struttura dell ICF 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 55
49 Funzioni e Strutture Funzioni corporee Funzioni fisiologiche dei sistemi corporei (incluse le funzioni psicologiche) Corporeo si riferisce all organismo umano nella sua interezza, includendo quindi il cervello Strutture corporee Le parti anatomiche del corpo, come gli organi, gli arti e le loro componenti 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 56
50 Attività e partecipazione Elenco che include tutte le aree della vita, dalle esperienze sensoriali intenzionali come guardare e ascoltare, alle esperienze legate alla vita sociale, civile e di comunità 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 57
51 Attività e partecipazione Apprendimento e applicazione delle conoscenze Esperienze sensoriali intenzionali Apprendimento di base Applicazione delle conoscenze Compiti e richieste generali Intraprendere un compito singolo Intraprendere compiti articolati Eseguire la routine quotidiana Gestire la tensione e altre richieste di tipo psicologico Comunicazione Comunicare-ricevere Comunicare-produrre Comunicazione e uso di strumenti e tecniche di comunicazione 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 58
52 Attività e partecipazione Mobilità Cambiare e mantenere una posizione corporea Trasportare, spostare e maneggiare oggetti Camminare e spostarsi Muoversi usando un mezzo di trasporto Cura della propria persona Prendersi cura di singole parti del corpo Prendersi cura della propria salute Vestirsi Mangiare/Bere Vita domestica Procurarsi i beni necessari Compiti casalinghi Prendersi cura degli oggetti della casa e assistere gli altri 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 59
53 Attività e partecipazione Interazioni e relazioni interpersonali Interazioni interpersonali generali Relazioni interpersonali particolari Aree di vita principali Istruzione Lavoro e impiego Vita economica Vita sociale, civile e di comunità Vita nella comunità Ricreazione e tempo libero Religione e spiritualità Diritti umani Vita politica e cittadinanza 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 60
54 Gap fra capacità e performance Leggere d La performance nel leggere è migliore della capacità: uno strumento compensativo (software di sintesi vocale) migliora la performance. 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 61
55 Altri esempi 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 62
56 Fattori contestuali Riguardano il vissuto e lo stile di vita della persona Fattori ambientali: tutti gli aspetti del mondo esterno ed estrinseco che formano il contesto della vita di un individuo e, come tali, hanno un impatto sul funzionamento della persona (es. ambiente fisico e sue caratteristiche, atteggiamenti, valori, politiche, sistemi sociali e servizi, ) Fattori personali: correlati all individuo quali l età, il sesso, la classe sociale, le esperienze di vita, modelli di comportamento generali e stili caratteriali che possono giocare un certo ruolo nella disabilità a qualsiasi livello. Non sono classificati nell ICF a causa della loro estrema variabilità ma fanno parte del modello descrittivo del funzionamento e della disabilità 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 63
57 Fattori ambientali Impattano negativamente (barriere) o positivamente (facilitatori) sul funzionamento della persona in termini di miglioramento o peggioramento delle performance rispetto alle capacità 1. Prodotti e tecnologia: cibo, tecnologia per l assistenza, mobilia, dispositivi per la comunicazione, beni e denaro, tecnologie scolastiche 2. Ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati dall uomo: terra e acqua, clima, animali, qualità dell aria, suoni e vibrazioni 3. Relazioni e sostegno sociale: famiglia, amici, datori di lavoro, estranei, professionisti della salute 4. Atteggiamenti: valori sociali, atteggiamenti, convinzioni personali e di gruppo 5. Servizi, sistemi e politiche:... leggi, regole, politiche, agenzie, programmi sociali 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 64
58 L inclusione sociale delle persone con disabilità Obiettivo: promuovere condizioni di vita dignitose e un sistema di relazioni soddisfacenti nei riguardi di persone che presentano difficoltà nella propria autonomia personale e sociale, in modo che esse possano sentirsi parte di comunità e di contesti relazionali dove poter agire, scegliere, giocare, studiare, lavorare e vedere riconosciuto il proprio ruolo e la propria identità Vecchia strategia Obiettivi parziali: più servizi, più denaro per le pensioni e l assistenza, ecc. Nuova strategia Diritti umani: uguaglianza, rispetto della dignità, non discriminazione, pari opportunità, COINVOLGIMENTO NELLE SCELTE 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 65
59 Approcci e tecnologia La tecnologia assistiva viene utilizzata in un contesto sociale, culturale, politico, economico e ambientale Tale contesto può facilitare lo sviluppo e l utilizzo delle tecnologie, può porre barriere o vincoli, o può essere neutro 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 66
60 Definizione di tecnologia assistiva Qualunque oggetto, parte di equipaggiamento, o sistema, sia prodotto commercialmente, che fuori dagli standard, modificato o personalizzato, che venga utilizzato per aumentare, mantenere o migliorare le capacità funzionali di individui con disabilità 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 67
61 Tecnologia assistiva Aree in cui la tecnologia assistiva può essere di aiuto Comunicazione Partecipazione Produttività Mobilità Controllo ambientale Risultati scolastici Livello tecnologico Minimo (e.g. bastone, tavola pitagorica, scheda di comunicazione, ) Basso (e.g. carrozzella elettrica, sintetizzatore vocale, ) Alto (sistema di puntamento oculare, assistente personale robotizzato, ) 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 68
62 Tecnologia assistiva 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 69
63 Dislessia = disabilità Invisibile: senza marcatori biologici evidenti senza un limite riconoscibile (discreto) con la normalità Inaccettabile per la scuola: Riguarda funzioni cognitive Ostacola gli strumenti di accessibilità per la conoscenza Contrasta con l idea ingenua di apprendimento 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 70
64 Effetti della disabilità Gli stimoli non vengono immagazzinati in quanto il sistema non è efficace nel mantenimento della traccia Elevata sensibilità alle variazioni nella forma in cui viene presentato lo stimolo L allenamento non sortisce gli effetti attesi Il bambino non è in grado di procedere da solo Difficoltà a decidere se il prodotto è adeguato o inadeguato 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 71
65 Quindi 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 72
66 ICIDH Modello sequenziale dei livelli Malattia o disordine Menomazione Disabilità Handicap 28/01/2013
67 ICIDH Menomazione «ogni perdita o anormalità di strutture o funzioni psicologiche, fisiologiche e anatomiche» CORPO Deviazioni da norme biomediche statisticamente fondate osservabili e misurabili 28/01/2013
68 ICIDH Disabilità «Ogni restrizione o assenza (risultante da una menomazione) di abilità per l esecuzione di una attività nel modo o nell ordine considerato normale per un essere umano» SVANTAGGIO 28/01/2013
69 ICIDH Handicap «L handicap è uno svantaggio per un dato individuo, risultante da una menomazione o disabilità, che limita o impedisce il compimento di una funzione che è normale (rispetto all età, al sesso, e ai fattori sociali e culturali) per quell individuo» 28/01/2013
70 Punto controverso principale dell ICIDH Origine dell handicap «Lo svantaggio risulta dall essere [l individuo] inabile a conformarsi alle norme del suo universo. Handicap è così un fenomeno sociale, rappresentando per un individuo le conseguenze sociali ed ambientali che hanno origine dalla presenza di una menomazione e disabilità» 28/01/2013
71 Punti controversi dell ICIDH le persone sono svantaggiate solo a causa delle loro disabilità l handicap è causato da una menomazione e disabilità nella classificazione non c è alcun riferimento ad una classificazione dell handicap che caratterizzi le circostanze del mondo sociale che creano l handicap In modo particolare nel classificazione dell handicap della mobilità e del lavoro si vede l incongruità 28/01/2013
72 Punti controversi dell ICIDH /4 handicap mobilità e impiego Le persone hanno un handicap di mobilità quando: «le loro disabilità interferiscono con la loro abilità di muoversi». Le persone hanno un handicap nell impiego/studio perché sono incapaci di lavorare/leggere. Le persone hanno un handicap di autosufficienza economica quando: 28/01/2013 «hanno sofferto una riduzione di un economico benessere causato dalla loro menomazione o disabilità».
73 Strategie politiche L utilizzatore dell ICIDH non può registrare, attraverso degli indici di misurazione, gli effetti di un ambiente inadatto alla vita delle persone. Pertanto l utilizzatore può certamente registrare un cambiamento del livello di abilità di una persona, ma non ha alcun modo di sapere se esso è il risultato di un cambiamento della persona (riabilitazione), o di cambiamenti dell ambiente sociale e fisico (adattamento/accessibilità) 28/01/2013
74 Dall I C I D H all I C F 1993 WHO comincia il processo di revisione dell ICIDH 1996 Alpha draft dell ICIDH-2 per la revisione di esperti 1997 Beta-1 per un meeting Internazionale a Ginevra e 2 anni di test sul campo Beta-2 final draft 22 Maggio 2001 La WHO adotta la: International Classification of Functioning, Disability, and Health ICF Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e delle Salute 28/01/2013
75 I C F Introduzione Le componenti della salute Le componenti della salute L ICF non è più una classificazione delle conseguenze delle malattie (ICIDH 1980). Le componenti della salute identificano gli elementi costitutivi della salute, mentre le conseguenze si focalizzano sull impatto delle malattie o di altre condizioni di salute che ne possono derivare. 28/01/2013
76 I C F Proprietà L Universo Cosa classifica L ICF racchiude tutti gli aspetti della salute umana e alcune componenti del benessere rilevanti per la salute e li descrive come domini della salute e domini ad essa correlati. La classificazione si riferisce all ampio contesto della salute e non copre circostanze che non sono ad essa correlate, come quelle causate da fattori socioeconomici. Per esempio, le persone possono essere limitate nell esecuzione di un compito nel loro ambiente attuale a causa della razza, del sesso, della religione o di altre caratteristiche socioeconomiche; non essendo queste limitazioni correlate alla salute, esse non vengono classificate neli ICF. A chi si rivolge Molto spesso si ritiene erroneamente che l ICF riguardi soltanto le persone con disabilità; in realtà esso riguarda tutti. In altre parole, l ICF ha un applicazione universale. L ICF non classifica le persone, ma descrive le situazioni di ciascuna persona nella forma dei domini della Salute e ad essa connessi» 28/01/
77 Modello Universale: Zola /1 Zola (1989), Toward the necessary universalizing of disability policy L intera popolazione è a rischio per la concomitanza di malattie croniche e disabilità Demistificare la specialità della disabilità L universalità non è solo una questione statistica ma politica. 28/01/
78 Modello Universale: Zola /2 «Solo quando noi riconosceremo l avvicinarsi dell universalità della disabilità e che tutte le sue dimensioni (inclusa quella biomedica) sono parte del processo sociale, da cui i significati di disabilità sono negoziati, sarà possibile apprezzare in pieno come una generale politica sociale può intervenire efficacemente su questo problema» 28/01/
79 1) La disabilità non è un attributo umano che demarca una porzione di umanità da un altra (come fa il genere e talvolta la razza); è un caratteristica dell infinitamente varia ed universale condizione umana M F B N Abili Disabili 28/01/
80 2) Nessun essere umano possiede un repertorio completo di abilità, adatto per tutti i mutamenti dell ambiente fisico e sociale 28/01/2013
81 3) Scientificamente parlando, non c è alcun confine inerente ed intrinseco all arco di variazioni nelle abilità umane 28/01/
82 4) Abilità/disabilità è un continuum e la completa assenza di disabilità, come la completa assenza di abilità, è un caso limite di interesse solo teoretico 28/01/2013
83 I C F Funzionamento e Disabilità Funzionamento è il termine ombrello per le funzioni corporee, le strutture corporee, attività e partecipazione. Esso indica gli aspetti positivi dell interazione tra un individuo (con una condizione di salute) e i fattori contestuali di quell individuo (fattori ambientali e personali). Disabilità è il termine ombrello per menomazioni, limitazioni dell attività e restrizioni della (alla) partecipazione. Esso indica gli aspetti negativi dell interazione tra un individuo (con una condizione di salute) e i fattori contestuali di quell individuo (fattori ambientali e personali). 28/01/2013
84 Disabilità 28/01/2013
85 I C F Modello biopsicosociale Modello biopsicosociale: L ICF è basato su una integrazione di questi 2 modelli di disabilità, medico e sociale, estremi. Per cogliere l integrazione delle varie dimensioni del funzionamento, l approccio utilizzato è di tipo biopsicosociale 28/01/
86 Interazione dei Concetti I C F 2001 Condizione di Salute (disturbo/malattia) Corpo funzioni & strutture menomazione Attività limitazione Partecipazione restrizione Fattori Ambientali Fattori Personali 28/01/
87 RIABILITAZIONE come technical fix Nell ultimo dopo guerra, l utilizzo di ausili tecnologici per persone con disabilità era rivolto principalmente a quegli individui con menomazioni temporanee o permanenti, congenite o acquisite per la riabilitazione totale o parziale delle loro funzionalità. Finora, l approccio riabilitativo ha enfatizzato il modo in cui la tecnologia corregge o normalizza le persone menomate. 28/01/2013 Prof. Fabrizio Corradi 94
88 Accessori per Deficienti Secondo questa prospettiva l ausilio era considerato un accessorio applicabile ad un ambiente o ad una macchina per consentire il reingresso dell individuo in spazi di normalità. La macchina, o l ambiente non veniva dunque modificato, quanto piuttosto accessoriato in funzione del ripristino di una carenza nell esercizio individuale di attività dovute alla menomazione. Da questa prospettiva ciò che è considerato inadeguato non è l ambiente creato o la macchina prodotta, ma l individuo menomato, deficiente. 28/01/2013 Prof. Fabrizio Corradi 95
89 Modello medico-individuale 1 MODELLO La disabilità è l esito di un processo unidirezionale che dalla menomazione psicofisica conduce all esclusione sociale LINGUAGGIO Termini come tecnologie aumentative e compensazione sono luoghi comuni nella letteratura e indicano come studiosi e professionisti impegnati nell ambito della riabilitazione abbiano rigidamente fondato i benefici delle nuove tecnologie su di un modello medico/individuale di disabilità. 28/01/2013 Prof. Fabrizio Corradi 96
90 Modello medico-individuale 2 FINE Questo approccio coniuga la funzione aumentativa, compensativa, lenitiva dell ausilio tecnologico ad un deficit individuale: di conseguenza, le strategie di intervento si concentrano esclusivamente sulla possibile correzione dei deficit individuali, usando la tecnologia per elevare la persona con una menomazione ad un grado di maggiore prossimità alla normalità condivisa. La tecnologia quindi tende ad abilitare le persone con paraplegia a camminare, o abilitare le persone che non parlano a parlare. 28/01/2013 Prof. Fabrizio Corradi 97
91 Modello medico-individuale 3 Vuoto sociale Le tecnologie non sono mai intese in rapporto all ambiente in cui vengono utilizzate. Acriticità assenza di problematizzazione del ruolo giocato dalle politiche sociali e ambientali per il superamento delle barriere socio-ambientali. Tecnologico determinismo si presume che lo sviluppo tecnologico renderà disponibili spazi educativi, comunicativi, lavorativi ed ambientali in un modo automatico e quasi rivoluzionario: le nuove tecnologie, come technical fix, provvederanno ad attenuare o compensare i problemi fisici e sensoriali delle persone disabili. 28/01/2013 Prof. Fabrizio Corradi 98
92 Valutazione dell AT secondo il modello medico/riabilitativo CHI valuta l AT medici e professionisti della riabilitazione COSA si valuta le prestazioni dell AT rispetto al deficit funzionale dell individuo COME si valutano le prestazioni Positive quando: leniscono, compensano, o riducono una deficienza corporea (non c è ragione di pensare ad un beneficio qualora la tecnologia non comporti un cambiamento fisico); riducendo un deficit corporeo, migliorano la vita socio-lavorativa del disabile. Inutili quando: per la gravità della menomazione individuale (rispetto al livello di sviluppo tecnologico raggiunto) non risultano efficaci ai fini di un possibile inserimento sociale. 28/01/2013 Prof. Fabrizio Corradi 99
93 Intervento medico/riabilitativo Malattia o disordine Menomazione Disabilità Handicap deficit r i a b i l i t a z i o n e normalizzazione AT 28/01/2013 Prof. Fabrizio Corradi 100
94 Il modello sociale - 1 Modello è la perdita o la limitazione di opportunità alla partecipazione di una vita normale della comunità al pari livello degli altri dovute alle barriere fisiche e sociali (UPIAS/DPI). Linguaggio Espressioni come Design for All, Accessibilità, neutralizzazione delle barriere, enabling environments Progettazione di ambienti fruibili, psicotecnologie per l integrazione, indicano già lo spostamento dell attenzione dal deficit all ambiente in cui l individuo interagisce. 28/01/2013 Prof. Fabrizio Corradi 101
95 Il modello sociale - 2 Fine l ambiente e le tecnologie devono essere considerate come interagenti, cosicché nel valutare l assegnazione di un ausilio tecnologico dovrà essere considerata non solo la sua capacità di prevenire o compensare un deficit individuale, ma di saper monitorare, rilevare e neutralizzare ogni possibile barriera sociale e fisica. La tecnologia quindi tende a garantire un maggior numero di posti di lavoro, a facilitare le relazioni sociali, a permettere la fruibilità di spazi comuni, a garantire l autonomia della persona, ecc. 28/01/2013 Prof. Fabrizio Corradi 102
96 Il modello sociale - 3 Contestuale Le tecnologie sono valutate contestualmente all ambiente in cui vengono utilizzate. Critico sono criticamente valutati i fattori socio-economici e delle politiche sociali e ambientali al fine di rimuovere quelle barriere che impedirebbero un esito efficace dell ausilio tecnologico. Abbinamento all utente nessuna tecnologia di per se garantisce il buon esisto del suo funzionamento se non è stata opportunamente abbinata ai bisogni individuali dell utente. Nessuno strumento tecnologico è di per se stesso risolutore dei problemi legati all inserimento sociale di una persona con disabilità. 28/01/2013 Prof. Fabrizio Corradi 103
97 Valutazione dell AT secondo il modello sociale CHI valuta l AT utenti, psicologi, medici e professionisti della riabilitazione, ingegneri COSA si valuta Qualità della Vita, adattamento all utente, costi, soddisfazione, confort COME si valutano i risultati Positivi quando: il potenziale abilitante della tecnologia introdotta è capace di rompere i limiti imposti dal contesto ambientale in cui essa agisce; quando è parte di un processo abilitante complesso e multideterminato; Inefficaci quando: nonostante si ponga al servizio delle capacità dell individuo, fallisce nel superamento delle barriere imposte dal contesto in cui interviene. 28/01/2013 Prof. Fabrizio Corradi 104
98 28/01/2013 Prof. Fabrizio Corradi 105
99 Modello Biopsicosociale 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 106
100 Ausili Le difficoltà causate dalle condizioni di disabilità rendono arduo o impossibile raggiungere alcuni degli obiettivi personali 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 107
101 Ausili Il ruolo degli ausili (in senso lato) è aiutare la persona a superare le proprie difficoltà, raggiungendo l obiettivo compensando o evitando le carenze funzionali 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 108
102 Ausili tecnici o Tecnologie Assistive Gli ausili sono di diversa natura Servizi di Assistenza personale (infermieri, caregiver, accompagnatori, ) Aiuti da parte di animali (es. cani guida) Medicinali (riduzione delle difficoltà) Metodi alternativi di raggiungimento dell obiettivo (es. lettura delle labbra) Impianti interni al corpo Strumenti utilizzati dal personale sanitario Progettazione architettonica Ausili tecnici propriamente detti 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 109
103 Queste diapositive sono distribuite con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.5 Italia (CC BY-NC-SA 2.5) Bibliografia minima Corno, Ferraresi, Farinetti, Gastaldi, Bellomo (2011). Lezioni di Tecnologie per la disabilità, Torino. Corradi (2012). Lezioni di Tecnologie per la disabilità, Roma. de Kerckhove (1995). La civilizzazione video-cristiana, Feltrinelli, Milano. Federici (2007). Lezioni di Psicotecnologie per l apprendimento, Roma. Istat (2011). L integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado statali e non statali. McLuhan (1990). Gli strumenti del comunicare, Arnoldo Mondadori Editore, Milano. MIUR (2011). Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento. Rilevazioni integrative a.s OMS (1980). Classificazione Internazionale delle menomazioni, disabilità e degli handicap (ICIDH), Cles. OMS (1992). Decima Revisione della Classificazione Internazionale delle sindromi e dei disturbi psichici e comportamentali (ICD-10), Masson, Milano. OMS (1999). Classificazione Internazionale del funzionamento e delle disabilità, ICIDH-2, Bozza Beta-2, versione integrale, Erickson, Trento. OMS (2001). Classificazione internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), Erickson, Trento. 28/01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 110
104 Letture consigliate I neuroni della lettura, Stanislas Dehaene, 2009 Proust e il calamaro. Storia e scienza del cervello che legge, Maryanne Wolf, 2009 Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello, Nicholas Carr, /01/2013 Dott. Fabrizio Corradi 111
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