Il Piano Regionale per le agroenergie

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1 Il Piano Regionale per le agroenergie Bologna 6 luglio 2011 Giancarlo Cargioli Servizio Ricerca, innovazione e promozione del sistema agroalimentare DG Agricoltura, Economia Ittica, Attività faunistico-venatorie

2 Agroenergie e PSR Dalla politica energetica regionale alle scelte del PSR Le strategie del PSR sui temi energia Gli esiti dei primi bandi misura per misura Nuovi bandi Il piano d azione regionale per le agroenergie L informazione e la comunicazione I comportamenti autorizzativi Il credito La connessione con la rete Conclusioni Contenuti 2

3 Le politiche settoriali del PER Gli strumenti per conseguire gli obiettivi della politica energetica regionale indicati nel Piano Energetico Regionale (PER) POR FESR POR FSE PRIT PSR PIANI AMBIENTE E MOBILITA PFR PIANI EDILIZIA ABITATIVA PIANO SANITARIO PTAPI PRITT REGIONALE 3

4 Le strategie del PSR e il tema dell energia rinnovabili Promuovere lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie anche in relazione alla necessità di incentivare la realizzazione di sistemi agroenergetici. Contribuire all'attenuazione dei cambiamenti climatici e al miglioramento della qualità dell'aria. Mantenimento e/o creazione di opportunità occupazionali e di reddito in aree rurali. Valorizzazione delle risorse endogene dei territori La discussione sulla PAC e le nuove sfide hanno rafforzato il tema 4

5 Le misure del Programma di Sviluppo Rurale PREVALENTEMENTE AUTOCONSUMO NON PREVEDE RISORSE Per INVESTIMENTI INTEGRAZIONE REDDITO APPROCCIO LEADER 5

6 Insediamento di giovani agricoltori BENEFICIARI: giovani agricoltori (età inferiore a 40 anni) al primo insediamento in possesso di sufficienti conoscenze e competenze professionali, impiegati in azienda a tempo pieno Asse 1 Misura a PREMIO UNICO (da a ) concesso sulla base del Piano di Sviluppo Aziendale (PSA), dall incremento di Redditività Economica dell'impresa, secondo alcune gradualità Tipologia interventi N impianti Investimento ( ) Pannelli solari fotovoltaici ,44 Pannelli solari termici ,15 Centrali termiche a biomassa (cippato, pellets ecc.) Dati a novembre , ,59 6

7 Ammodernamento delle aziende agricole Asse 1 BENEFICIARI: Persone fisiche o giuridiche titolari di impresa agricola ai sensi dell art del c.c. Nell ambito degli investim enti ammissibili vi sono: Interventi atti a produrre energia elettrica e/o termica da fonti agroforestali - mediante utilizzo di materiale organico di origine animale e/o vegetale per almeno 2/3 di provenienza aziendale - nonché da fonti fotovoltaiche. Interventi per aumentare le biomasse vegetali ad uso energetico se Settore forestazione produttiva (Short Rotation Forestry) Tipologia interventi N impianti Investimento Pannelli solari fotovoltaici Pannelli solari termici Centrali termiche a biomassa (cippato, pellets ecc.) Impianti per Short Rotation Forestry Dati a novembre A queste si aggiungono: 11 domande ammissibili ma non finanziabili per importo di investimento pari a

8 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali Asse 1 OBIETTIVI E FINALITÀ non principalmente indirizzati a produzione o incentivo energia, in quanto rivolta alle imprese di trasformazione e/o commercializzazione di prodotti agricoli e forestali anche se sono previsti: Investimenti finalizzati al recupero e allo smaltimento di rifiuti e sottoprodotti di provenienza agroindustriale anche con finalità energetiche Solo per autoconsumo Tipologia interventi N Impianti Investimento Investimenti finalizzati al recupero di biomasse di origine agroforestale ai fini di un utilizzo a scopi energetici Dati a novembre

9 Impianti per energia da fonti alternative BENEFICIARI: Imprenditori agricoli di cui all art del codice civile membro della sua famiglia Asse 3 Nell ambito della diversificazione, si possono realizzare impianti per la produzione, utilizzazione e vendita di energia e/o calore con potenza massima di 1 MW quali: centrali termiche con caldaie alimentate prevalentemente a cippato o a pellets microimpianti per la produzione di biogas dai quali ricavare energia termica e/o elettrica (compresa cogenerazione) microimpianti per la produzione di pellets e oli combustibili da materiale vegetale microimpianti per la produzione di energia eolica microimpianti per la produzione di energia solare microimpianti per la produzione di energia idrica (piccoli salti) impianti combinati per la produzione di energia da fonti rinnovabili: in tali impianti la somma delle singole tipologie di produzione non può superare la potenza massima di 1MW. piccole reti per la distribuzione dell energia a servizio delle centrali o dei microimpianti realizzati con la presente azione. 9

10 Risorse finanziarie e Entità degli Aiuti Asse 3 nei PRIP APPROVATI complessivamente (14% delle risorse dell asse 3) L aiuto concesso nella percentuale massima del 50% della spesa ammessa in regime De Minimis (che consiste in contributo massimo calcolato nei 3 anni) 10

11 I dati del primo bando: Euro stanziati Asse 3 Centrali termiche a pellet-cippato (potenza max. 1MW) microimpianti a energia eolica (potenza max. 30 kw) microimpianti a energia idrica (potenza max. 30 kw) microimpianti a energia solare (potenza max. 30 kw) Investimento Contributo concesso , , , , , , , ,01 N.Dom. Impianti TOTALE , ,63 90 Dati a dicembre 2010 Indicatori del PSR Volume totale degli investimenti ( ) Ob: Realizzati: Impianti (n.) Ob: 108 Realizzati: 95 Potenza impianti attivati (kw) Ob: Realizzati: Energia prodotta dagli impianti (kw/h) Ob: Realizzati circa

12 Realizzazione impianti pubblici per la produzione di energia da biomassa locale BENEFICIARI: Comuni, singoli o associati, Comunità Montane altri enti pubblici. Realizzazione di centrali con caldaie alimentate a cippato o a pellets di 1MW nei PRIP APPROVATI (10% delle risorse dell asse 3) Il contributo concedibile in conto capitale sarà pari al 70% della spesa ammissibile. La spesa massima euro. n. Domande 14 Investimento Contributo concesso Aziende agricole coinvolte 74 A bando ME - Dati a dicembre

13 Disponibilità Prossimi Bandi (aperti) scadenza venerdì 29 luglio Totale Piacenza , , ,00 Parma , , ,72 Reggio Emilia , , ,00 Modena , , ,11 Bologna , , ,77 Ferrara , , ,00 Ravenna , ,00 Forlì - Cesena , , ,56 Rimini , , , , ,73 13

14 Calendario Prossimi Bandi presentazione domande Assegnazioni contributi Giugno/settembre 2011 Febbraio/luglio 2012 Asse 1 Giugno/settembre 2012 Febbraio/luglio 2013 Asse 3 Luglio 2011 Ottobre

15 Piano d Azione Regionale per le agroenergie Vision 1. contribuire al perseguimento degli obiettivi del Piano energetico regionale per quanto riguarda la produzione energetica da fonti rinnovabili ad integrazione delle azioni del PSR e delle altre azioni oggi in campo; 2. consentire una significativa integrazione del reddito agricolo ed una maggiore sostenibilità delle aziende. 3. Salvaguardare il territorio agricolo e le produzioni identitarie 15

16 Piano d Azione Regionale per le agroenergie Potenzialità del sistema (escluso colture e superfici agricole dedicate) 1. la disponibilità annua di effluenti e di sottoprodotti destinabili a produzione di biogas è pari a 17 milioni di tonnellate che possono supportare una potenza istallata di circa 135 Mw e dai quali si possono ricavare circa 380 milioni di metri cubi di gas metano. 2. la superficie dei tetti delle aziende zootecniche emiliano romagnole idonei produrre energia fotovoltaica in circa 14,5 milioni di mq pari a ettari. Valutando delle condizioni medie di esposizione, l occupazione di tutta la suddetta superfice porterebbe ad una istallazione di circa Mw di potenza di picco 16

17 Obiettivi nel quadriennio Piano d Azione Regionale per le agroenergie 1. Incrementare di 100 Mw (pari al 75% della potenzialità dei reflui e dei sottoprodotti) la potenza attualmente istallata favorendo lo sviluppo di innovative modalità di gestione del digestato, di impianti idonei per specifiche realtà territoriali, in particolare per la montagna e dell utilizzazione del biogas come biometano. 1. Incrementare di 200 Mw (pari al 20% della superficie dei tetti delle aziende zootecniche potenzialmente idonei) la produzione di energia con impianti integrati e di 200 Mw la produzione di energia con impianti a terra (1.000 aziende per 200 Kwp/azienda) 17

18 Piano d Azione Regionale per le agroenergie Azioni/1 - Informazione e divulgazione Attiva una casella mail all indirizzo agroenergia@regione.emilia-romagna.it e un numero verde e corsi di base sulle agri-energie; Utilizzo del Catalogo Verde con l accesso agli aiuti previsti dalla misura 114 del PSR Consulenza aziendale e dalla misura 111 Formazione ; In arrivo: Corsi/Seminari rivolti ai tecnici degli EE.LL. interessati ai procedimenti autorizzativi 18

19 Piano d Azione Regionale per le agroenergie Azioni/2 Omogeneizzazione dei comportamenti autorizzativi In prima attuazione delle linee guida per l autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, approvate con DM del Ministero dello Sviluppo economico, la G.R. ha pubblicato in data la delibera di Giunta n del 26 luglio 2010 Misure di semplificazione relative al procedimento per la costruzione e l esercizio degli impianti di generazione elettrica alimentati da biogas prodotto da biomasse provenienti da attività agricola 19

20 Piano d Azione Regionale per le agroenergie Azioni/2 Omogeneizzazione dei comportamenti autorizzativi Essa chiarisce, in particolare, i seguenti aspetti: la classificazione del residuo del processo di produzione di biogas come sottoprodotto e non rifiuto, anche se separato, se destinato all utilizzazione agronomica; la competenza dello sportello unico per l edilizia per la presentazione della DIA (Dichiarazione inizio attività); che la costruzione di un impianto di biogas a servizio di un allevamento non determina procedure autorizzative ulteriori in quanto non incrementa le emissioni; i criteri di utilizzazione agronomica del digestato. 20

21 Piano d Azione Regionale per le agroenergie Azioni/2 Omogeneizzazione dei comportamenti autorizzativi Recenti problematiche emerse sui materiali di origine animale (vedi stallatico equivalente a effluente zootecnico) Per la qualificazione del materiale utilizzabile per alimentare impianti di biogas è in fase di approfondimento l applicazione del Reg. 1069/2009 e relativo regolamento della Commissione in relazione alle modalità di applicazione agronomica del digestato da stallatico e contenuto ruminale. 21

22 Piano d Azione Regionale per le agroenergie Azioni/2 Omogeneizzazione dei comportamenti autorizzativi Fotovoltaico Delibera Assembleare 28/10: Prima individuazione delle aree e dei siti per l installazione di impianti di produzione di energia elettrica mediante l utilizzo della fonte energetica rinnovabile solare fotovoltaica ; In corso circolare esplicativa Altre fonti energetiche. Del. 969/11 di Proposta all Assemblea: Individuazione delle aree e dei siti per l istallazione di impianti di produzione di energia elettrica mediante l utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili eolica, da biogas, da biomasse e idroelettrica. In arrivo: Linee Guida per la progettazione e gestione degli impianti biogas 22

23 Azioni/3 - Credito Piano d Azione Regionale per le agroenergie Impegni banche: Siglato recentemente tra il sistema bancario regionale ed i Confidi agricoli dell Emilia-Romagna per migliorare le condizioni di accesso al credito delle imprese agricole. Le Banche hanno messo a disposizione complessivamente 294 milioni di euro (rinnovabili ad esaurimento) di cui 113,5 milioni sul breve termine per il finanziamento della liquidità aziendale e 180,5 milioni sul medio-lungo termine per gli investimenti. L accordo ha validità fino al 31 dicembre 2011 ed è tacitamente rinnovabile fino a tutto il

24 Piano d Azione Regionale per le agroenergie Azioni/4 Connessione con la rete In alcune situazioni è stata lamentata la difficoltà di connessione con la rete o la modifica delle condizioni in corso d opera. E in corso la definizioni di specifici accordi con i principali distributori interessati a livello regionale per concordare tempistiche e modalità di connessione con la rete più certe. 24

25 GRAZIE PER L ATTENZIONE per ulteriori info gcargioli@regione.emilia-romagna.it Ringrazio per i contributi Maria Luisa Bargossi, Mauro Fini, Andrea Giapponesi e Stefano Nannetti 25

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