2.2.5 Dispositivi di sicurezza

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "2.2.5 Dispositivi di sicurezza"

Transcript

1 2. Sicurezza 2. Sicurezza generale delle macchine Dispositivi di sicurezza I dispositivi di sicurezza hanno la funzione di eliminare o ridurre un rischio autonomamente o in associazione a ripari. La funzione prevalente dei dispositivi è quella di impedire il raggiungimento di organi pericolosi durante il moto. A differenza dei ripari non offrono alcuna protezione rispetto a materiali proiettati dall area di lavorazione verso l operatore. La scelta e l adozione di un dispositivo di sicurezza deve essere fatta attentamente, tenendo conto dei rischi da proteggere, delle modalità di funzionamento della macchina e delle necessità operative dei lavoratori DISPOSITIVI DI INTERBLOCCO ASSOCIATI AI RIPARI UNI EN 1088/07 Descrizione L interblocco è un dispositivo associato ad un riparo, (vedi Ripari ) che ha lo scopo di impedire il funzionamento di organi pericolosi quando il riparo medesimo non è chiuso. Il dispositivo di interblocco può essere azionato meccanicamente o in altro modo ed intervenire sui circuiti di comando o di azionamento che possono essere elettrici, ma anche idraulici o pneumatici. A volte, quando l organo da proteggere è dotato di inerzia pericolosa, il dispositivo di interblocco è, a sua volta, associato ad un dispositivo di bloccaggio del riparo. Il dispositivo di bloccaggio del riparo mantiene il riparo chiuso e ne consente l apertura solo quando gli organi protetti dal riparo stesso non hanno esaurito la loro inerzia pericolosa. Caratteristiche I dispositivi di interblocco (vedi A Dispositivo di interblocco associato a un riparo incernierato/scorrevole ) sono realizzati con componenti con elevato grado di affidabilità ed installati in modo da essere difficilmente escludibili. Uno dei componenti fondamentali è il sensore di posizione (vedi A Dispositivo di interblocco associato a un riparo incernierato/scorrevole ) del riparo; un componente che ha il compito di rilevare la posizione (chiuso/non chiuso) del riparo. Il sensore di posizione (finecorsa) quando viene azionato deve assicurare l interruzione del circuito in cui è inserito anche in caso di guasto. La modalità di azionamento da utilizzarsi è definita ad apertura positiva (vedi A Dispositivo di interblocco associato a un riparo incernierato/scorrevole ) : l apertura del riparo deve comportare un azione diretta sul dispositivo. I ripari interbloccati, cioè i ripari associati a dispositivi di interblocco devono: - impedire il moto pericoloso quando il riparo medesimo non è nella posizione di chiusura; - comandare un ordine di arresto del moto pericoloso in caso di apertura durante il normale funzionamento; - consentire l avviamento del moto pericoloso solamente dopo l avvenuta chiusura del riparo stesso. Quando l organo pericoloso è dotato di inerzia (tempo di arresto prolungato), il riparo, oltre al dispositivo di interblocco, deve essere dotato anche di un dispositivo di bloccaggio (vedi B Dispositivo di bloccaggio ) tale che: - il moto pericoloso sia impedito quando il riparo non è nella posizione di chiusura e in tal posizione bloccato; - non sia possibile aprire il riparo fino a quando il moto pericoloso (moto d inerzia compreso) non sia cessato; - l avviamento del moto pericoloso possa avvenire solamente dopo l avvenuta chiusura e bloccaggio del riparo stesso. Utilizzo Il corretto funzionamento del dispositivo di interblocco deve essere verificato all inizio di ogni turno di lavoro e sempre dopo interventi di diversa origine (manutenzione, regolazione, pulizia, ecc.) che coinvolgono il riparo, prima di riprendere il normale ciclo di produzione. Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all interno delle imprese. 53

2 2. Sicurezza 2. Sicurezza generale delle macchine La verifica può consistere in due semplici manovre: azionare i dispositivi di comando dell avvio ciclo con riparo non chiuso: l organo pericoloso non deve avviarsi; chiudere il riparo, avviare un ciclo di lavoro e poi aprire il riparo medesimo: l organo pericoloso deve arrestarsi. Un ulteriore controllo sulla corretta installazione del sensore di posizione del riparo, quando questi è un finecorsa ad azionamento meccanico, consiste nell azionamento diretto (con una mano) dell attuatore del finecorsa col riparo aperto: l azionamento non deve essere possibile. La presenza e il corretto funzionamento della funzione di bloccaggio può essere verificata nel modo seguente: durante il normale ciclo di lavoro provare ad aprire il riparo mobile: il riparo non deve muoversi dalla posizione di chiusura. Il riparo deve potersi aprire dopo che, una volta comandato l arresto, è trascorso anche un congruo tempo, utile all esaurimento dei movimenti residui degli organi pericolosi dovuti all inerzia A DISPOSITIVO DI INTERBLOCCO ASSOCIATO A UN RIPARO INCERNIERATO/ SCORREVOLE Un singolo sensore di posizione a comando meccanico (finecorsa di sicurezza ad apertura garantita), comandato in modo positivo, sorveglia la posizione del riparo. Il dispositivo deve essere azionato all apertura del riparo e rilasciato solo alla sua completa chiusura (condizione di sicurezza). Questi finecorsa, se correttamente installati ed azionati in modo diretto, assicurano l interruzione del circuito, anche in caso di guasto (ad esempio l incollaggio dei contatti). Essi sono riconoscibili attraverso apposito simbolo evidenziato sul corpo del finecorsa. I finecorsa ad azionamento meccanico possono agire su circuiti elettrici, ma anche su circuiti diversi quali idraulici o pneumatici. Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all interno delle imprese. 54

3 2. Sicurezza 2. Sicurezza generale delle macchine Sicurezza positiva Quando un componente meccanico in movimento trascina inevitabilmente un altro componente, per contatto diretto o attraverso elementi rigidi, si afferma che il secondo componente viene azionato in modo positivo dal primo: questa viene definita azione meccanica positiva. Quando la separazione dei contatti avviene come conseguenza diretta di un movimento specifico dell attuatore tramite elementi non elastici (per esempio, non dipendenti da molle) si definisce operazione di apertura positiva di un elemento di contatto. L insieme di queste due caratteristiche viene definita sicurezza positiva. Di fatto la sicurezza positiva assicura che l azionamento dell attuatore del finecorsa provochi l interruzione del circuito controllato; cosicché già all inizio dell apertura del riparo stesso, tramite la camma che aziona il finecorsa, si determina l interruzione del circuito. Con riparo in posizione di chiusura l attuatore del finecorsa non risulta azionato, mentre con riparo aperto l attuatore del finecorsa è sempre azionato (premuto). In caso di utilizzo di un solo finecorsa deve sempre essere adottata la modalità di installazione che assicura la sicurezza positiva. Un solo finecorsa associato ad un riparo installato in modo non positivo non assicura mai le condizioni minime di sicurezza. La corretta installazione del finecorsa è facilmente verificabile in modo pratico: quando con riparo aperto è possibile azionare manualmente l attuatore del finecorsa questo non è stato installato correttamente. Possono inoltre essere utilizzati (vedi appendice 1 Interblocco diretto (meccanico) tra il riparo ed il comando manuale di avviamento/arresto ): dispositivi di interblocco diretti (interblocco meccanico) (vedi appendice 1 Interblocco diretto (meccanico) tra il riparo ed il comando manuale di avviamento/arresto ); dispositivi azionati tramite chiave (finecorsa a chiave) (vedi appendice 2 Dispositivo di interblocco comandato dal riparo con interruttore comandato a chiave (finecorsa a chiave) ); dispositivi con sensore magnetico (magnete cifrato) (vedi appendice 3 Dispositivo di interblocco elettrico comprendente interruttori comandati magneticamente ). Quando l accesso ad organi lavoratori particolarmente pericolosi è frequente (ad esempio ad ogni ciclo di lavoro), il sistema di interblocco deve essere affidabile e garantire la sicurezza dell operatore anche in caso di guasto di u componente. Queste garanzie si ottengono con la duplicazione dei circuiti (ridondanza) e con la realizzazione di un sistema definito di sorveglianza automatica (vedi appendice 4 Sorveglianza automatica ). In questo caso il dispositivo di interblocco comprende almeno due sensori di posizione (vedi appendice 5 Dispositivo di interblocco comandato dal riparo che comprende due sensori di posizione comandati direttamente da un riparo scorrevole/incernierato ). Un sensore (finecorsa D1) viene comandato in modo positivo. L altro (D2) viene comandato in modo non positivo. Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all interno delle imprese. 55

4 2. Sicurezza 2. Sicurezza generale delle macchine Oltre a sensori di posizione elettromeccanici possono inoltre essere utilizzati: dispositivi con sensori di prossimità (in grado di rilevare parti metalliche) (vedi appendice 6 Dispositivo di interblocco elettrico comprendente due sensori di prossimità ); dispositivi di interblocco ibridi (es. elettrico e idraulico) (vedi appendice 7 Dispositivo di interblocco ibrido (elettrico ed idraulico) ); dispositivi di interblocco a funzionamento idraulico (pneumatico) con sensore di posizione ad azione meccanica positiva (vedi appendice 8 Dispositivo di interblocco a funzionamento idraulico (pneumatico) con sensore di posizione ad azione meccanica positiva ) B DISPOSITIVO DI BLOCCAGGIO Un dispositivo di interblocco deve essere dotato di bloccaggio del riparo quando il tempo di arresto è maggiore del tempo (definito tempo di accesso) impiegato da una persona a raggiungere la zona pericolosa. In presenza di un dispositivo di interblocco con bloccaggio del riparo l apertura del riparo stesso e l accesso alla zona pericolosa è resa possibile solamente se viene soddisfatta una delle seguenti condizioni: è trascorso un tempo prefissato (maggiore del tempo necessario alla cessazione del pericolo) da quando è stato dato il comando di arresto; è stata rilevata la cessazione del pericolo (ad esempio, rilevamento di velocità nulla). Qualunque sia il principio di funzionamento del congegno (elettromagnete, cilindro pneumatico, ecc.) usato per comandare il dispositivo di bloccaggio che mantiene chiuso il riparo, è essenziale che vengano individuate le condizioni di guasto non pericoloso (guasto che non consente l apertura del riparo). In particolare, in caso di sopravvenuta assenza di alimentazione di energia all organo pericoloso, il dispositivo di bloccaggio deve restare nella posizione che immobilizza il riparo. Il dispositivo di bloccaggio può essere integrato nel sensore di posizione del riparo oppure può essere un componente totalmente separato. Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all interno delle imprese. 56

5 (appendice 1) INTERBLOCCO DIRETTO (MECCANICO) TRA IL RIPARO ED IL COMANDO MANUALE DI AVVIAMENTO/ARRESTO Quando la leva manuale di avviamento/arresto, si trova in posizione sollevata, impedisce l apertura del riparo. Abbassando la leva, il dispositivo che questa comanda interrompe, in modo positivo diretto, la continuità del circuito di alimentazione dell attuatore pericoloso, se il dispositivo fa parte del circuito di potenza, o genera un comando di arresto se è un dispositivo di comando. Quando la leva è in posizione abbassata, è possibile aprire il riparo. Finché il riparo è aperto, esso impedisce di sollevare la leva. RIPARO CHIUSO La leva di "avviamento/arresto" impedisce l'apertura del riparo RIPARO APERTO Il riparo impedisce il sollevamento della leva di "avviamento/arresto" e quindi impedisce il ripristino della continuità del circuito Vantaggio - Affidabilità dovuta alla semplicità, specialmente quando usato come dispositivo di interblocco dell alimentazione di energia. Osservazione - La leva (o il suo equivalente) è progettata per resistere alle forze previste e non può essere smontata facilmente. Un arresto meccanico impedisce un oltre-corsa del riparo. Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all interno delle imprese. 57

6 (appendice 2) DISPOSITIVO DI INTERBLOCCO COMANDATO DAL RIPARO CON INTERRUTTORE COMANDATO A CHIAVE (FINECORSA A CHIAVE) Il dispositivo comprende: - un elemento di interruzione del circuito (D); - un meccanismo che, quando viene azionato, causa l apertura e chiusura dell elemento di interruzione del circuito (per i dispositivi elettrici: operazione di apertura positiva) Una parte opportunamente sagomata (chiave) è fissata alla parte mobile del riparo in modo tale che non possa essere rimossa con i normali attrezzi in dotazione. Il fissaggio deve avvenire preferibilmente mediante saldatura, rivetta tura o viti unidirezionali. In alternativa tutto il dispositivo o gli elementi di fissaggio possono essere protetti al fine di renderli difficilmente raggiungibili. L elemento d interruzione del circuito assicura la continuità del circuito solamente quando la chiave è introdotta nel sensore. Quando la chiave viene estratta (quando si apre il riparo), aziona in modo positivo il meccanismo che apre l elemento di interruzione del circuito. Vantaggi È sufficiente anche solo un piccolo spostamento del riparo per far cambiare stato al sensore. Particolarmente adatto all uso: - sul bordo di apertura di un riparo (porta); - con ripari che possono essere rimossi senza l uso di attrezzi; - con ripari sprovvisti di cerniere o guide che li collegano alla macchina. Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all interno delle imprese. 58

7 (appendice 3) DISPOSITIVO DI INTERBLOCCO ELETTRICO COMPRENDENTE INTERRUTTORI COMANDATI MAGNETICAMENTE Svantaggio Può essere neutralizzato mediante una chiave, non collegata al riparo. Un magnete con codice cifrato, montato sul riparo, comanda un interruttore Reed normalmente aperto e uno normalmente chiuso. Vantaggi Compatto senza parti mobili esterne. Elevata resistenza alla polvere e ai liquidi. Facile da pulire. Svantaggi Sensibile alle interferenze elettromagnetiche. Non vi è apertura positiva dei contatti. Possibile saldatura dei contatti in caso di sovracorrenti. Osservazioni Gli svantaggi sopra menzionati rendono necessario il controllo automatico degli interruttori magnetici ad ogni ciclo di commutazione e la protezione contro le sovracorrenti. Il dispositivo è progettato per essere comandato solo da un magnete con codice cifrato. Non deve essere possibile provocarne il funzionamento con normali magneti permanenti. Ciò ne impedisce la neutralizzazione con mezzi semplici. Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all interno delle imprese. 59

8 (appendice 4) sorveglianza automatica In relazione alla valutazione dei rischi ed al conseguente comportamento dei dispositivi circuitali in caso di guasto, potrebbe essere necessario dotare il sistema di interblocco di sorveglianza automatica. La valutazione che consente di scegliere o meno la necessità di un sistema di sorveglianza automatica deve tenere conto di vari fattori quali ad esempio: la probabilità che si verifichi un guasto nel sistema il rischio derivante in caso di guasto del sistema le possibilità di evitare un guasto nel sistema La sorveglianza automatica è una funzione di sicurezza, ottenuta tramite adeguati componenti e apposita architettura circuitale, che assicura l intervento di una misura di sicurezza se diminuisce la capacità di un componente o di un elemento di svolgere la sua funzione o se le condizioni di lavorazione vengono modificate in modo tale da generare pericoli. La sorveglianza automatica è una funzione attivata sui circuiti ridondanti. Vi sono due tipologie di sorveglianza automatica: sorveglianza automatica continua che, in caso di guasto, attiva immediatamente una misura di sicurezza o segnalazione; sorveglianza automatica discontinua che, in caso di guasto, attiva una misura di sicurezza o segnalazione prima del ciclo successivo della macchina. La misura di sicurezza attivata, a seconda dei casi, può limitarsi ad essere un segnale di allarme, ma può prevedere anche l arresto del ciclo di lavoro. In assenza di un sistema di sorveglianza automatica il guasto di uno dei sensori non verrebbe rilevato e la macchina continuerebbe ad operare normalmente. Al secondo guasto (visto che il primo non verrebbe rilevato dal sistema) la macchina potrebbe comportarsi in modo pericoloso per il lavoratore. Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all interno delle imprese. 60

9 (appendice 5) DISPOSITIVO DI INTERBLOCCO COMANDATO DAL RIPARO CHE COMPRENDE DUE SENSORI DI POSIZIONE COMANDATI DIRETTAMENTE DA UN RIPARO SCORREVOLE/INCERNIERATO Il sensore di posizione D 1 (finecorsa D 1 ) viene comandato in modo positivo. Il sensore di posizione D 2 (finecorsa D 2 ) viene comandato in modo non positivo. In questo finecorsa l interruzione del circuito è affidata al corretto funzionamento della molla del finecorsa stesso In presenza di due finecorsa e sempre necessario che siano installati ed operino con le modalità descritte (uno ad azionamento positivo e l altro no). Vantaggi La duplicazione dei sensori evita guasti pericolosi in caso di guasto singolo. La diversificazione dei componenti ridondanti riduce il rischio di guasti determinati dalla stessa causa. Il sensore comandato in modo non positivo rileva l assenza del riparo. Osservazioni Senza sorveglianza automatica, un sensore guasto non viene rilevato finché un guasto nel secondo sensore genera un guasto pericoloso Il sensore D1, azionato in modo positivo, deve essere del tipo ad apertura garantita (finecorsa di sicurezza) e riportare, stampato sul corpo, l apposito pittogramma. Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all interno delle imprese. 61

10 (appendice 6) DISPOSITIVO DI INTERBLOCCO ELETTRICO COMPRENDENTE DUE SENSORI DI PROSSIMITÀ D 1 e D 2 sono sensori di prossimità in grado di rilevare parti metalliche (ad esempio, un riparo). Vantaggi Assenza di parti mobili. Elevata resistenza alla polvere e ai liquidi. Facile da tenere pulito. Compatto. Svantaggi Sensibile alle interferenze elettriche. Non vi è operazione di apertura positiva dei contatti. Possibile saldatura dei contatti con conseguente guasto pericoloso se non è assicurata la protezione contro le sovracorrenti. Osservazioni Finché rimane aperto, il riparo nasconde D1, impedendo quindi la neutralizzazione di questo sensore con mezzi semplici. Può essere vantaggioso avere, nel dispositivo di interblocco, due interruttori con proprietà tecnologiche sostanzialmente differenti, in modo tale che sia praticamente impossibile che lo stesso disturbo possa influenzarli entrambi simultaneamente (ciò è noto come diversità o ridondanza eterogenea e ha lo scopo di evitare i guasti determinati dalla stessa causa ). Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all interno delle imprese. 62

11 (appendice 7) DISPOSITIVO DI INTERBLOCCO IBRIDO (ELETTRICO ED IDRAULICO) Allo scopo di ridurre al minimo la probabilità di guasti determinati dalla stessa causa, possono essere associati a un riparo due dispositivi di interblocco indipendenti, ciascuno dei quali interrompe l alimentazione di una diversa fonte di energia. Sono presenti due dispositivi indipendenti di interblocco (A e B): - A Sono agisce presenti sul circuito due elettrico dispositivi di indipendenti comando (dotato di interblocco normalmente (A e B): di sorveglianza automatica); - B - agisce A agisce sul circuito sul circuito idraulico elettrico (interblocco di comando di (dotato potenza normalmente possibilmente di sorveglianza con interruzione automatica); diretta del circuito di - potenza). B agisce sul circuito idraulico (interblocco di potenza possibilmente con interruzione diretta del circuito di potenza) Osservazione Un dispositivo di interblocco ibrido è indicato in condizioni ambientali particolarmente severe che possono causare guasti determinati dalla stessa causa di componenti aventi la stessa tecnologia, per esempio fusione dello strato isolante dei conduttori su una macchina che lavora in condizioni di alta temperatura, o guasto simultaneo di due sensori di prossimità sotto l effetto di interferenze elettriche o elettromagnetiche. Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all interno delle imprese. 63

12 (appendice 8) Dispositivo di interblocco a funzionamento idraulico (pneumatico) con sensore di posizione ad azione meccanica positiva Un singolo elemento di interruzione del circuito (valvola) con il riparo che comanda la valvola in modo positivo. Vantaggi - Azione meccanica positiva della camma sull attuatore del sensore di posizione. - Impossibile da neutralizzare azionando manualmente l attuatore senza muovere camma o sensore. Svantaggi Guasto pericoloso in caso di: - Consumo, rottura, ecc. che causano un cattivo funzionamento dell attuatore; - Sregolazione tra il sensore e la camma. Osservazioni - Dato che l assenza del riparo non è rilevata, è essenziale che il riparo non possa essere rimosso senza attrezzi. Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all interno delle imprese. 64

RIPARI DI PROTEZIONE TIPI E CRITERI DI SCELTA

RIPARI DI PROTEZIONE TIPI E CRITERI DI SCELTA RIPARI DI PROTEZIONE TIPI E CRITERI DI SCELTA Tipologia: fisso a segregazione totale barriera distanziatrice - a tunnel mobile motorizzato a chiusura automatica regolabile interbloccato interbloccato con

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

SICUREZZA E IGIENE NELLA SCUOLA E NEL LAVORO

SICUREZZA E IGIENE NELLA SCUOLA E NEL LAVORO SICUREZZA E IGIENE NELLA SCUOLA E NEL LAVORO RISCHIO MECCANICO 1 MACCHINE E ATTREZZATURE GESTIONE ADEGUATEZZA AL AL LAVORO DA DA SVOLGERE IDONEITA AI AI FINI FINI DELLA SICUREZZA E SALUTE CORRETTO UTILIZZO

Dettagli

2.2.6 Dispositivi di comando DPR 459/96 all.1; CEI EN 60204-1/06

2.2.6 Dispositivi di comando DPR 459/96 all.1; CEI EN 60204-1/06 2.2.6 Dispositivi di comando I dispositivi di comando costituiscono l elemento attraverso il quale l operatore attiva o disattiva le funzioni della macchina. Sono normalmente costituiti da un organo meccanico

Dettagli

2.4.16 Isola robotizzata D.Lgs. 81/08 All. V e VI, DPR 459/96 All. I, UNI EN ISO 10218:2006

2.4.16 Isola robotizzata D.Lgs. 81/08 All. V e VI, DPR 459/96 All. I, UNI EN ISO 10218:2006 2.4.16 Isola robotizzata D.Lgs. 81/08 All. V e VI, DPR 459/96 All. I, UNI EN ISO 10218:2006 Macchina o insieme di macchine asservite nella manipolazione del materiale o nell esecuzione delle lavorazioni

Dettagli

I rischi infortunistici alla luce del D. Lgs.. 81/08 e del metodo standardizzato per la valutazione dei rischi. Dott.

I rischi infortunistici alla luce del D. Lgs.. 81/08 e del metodo standardizzato per la valutazione dei rischi. Dott. I rischi infortunistici alla luce del D. Lgs.. 81/08 e del metodo standardizzato per la valutazione dei rischi. Dott. Ermanno Sarti Infortunio L'infortunio è l'evento occorso al lavoratore per causa violenta

Dettagli

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4.1 Descrizione L uso delle distanze di sicurezza rappresenta un modo per garantire l integrità fisica dei lavoratori in presenza

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

L equipaggiamento elettrico delle macchine

L equipaggiamento elettrico delle macchine L equipaggiamento elettrico delle macchine Convegno La normativa macchine: obblighi e responsabilità 4 giugno 05 Ing. Emilio Giovannini Per. Ind. Franco Ricci U.F. Prevenzione e Sicurezza Verifiche Periodiche

Dettagli

TORNI. parallelo ad uso didattico a revolver CNC. Tipologia:

TORNI. parallelo ad uso didattico a revolver CNC. Tipologia: TORNI Tipologia: parallelo ad uso didattico a revolver CNC Norme di riferimento UNI 8703/84 torni ad asse orizzontale UNI 6175/68 torni per uso didattico UNI 5471/64 tornio parallelo, sensi di manovra

Dettagli

PREMESSA AUTOMAZIONE E FLESSIBILITA'

PREMESSA AUTOMAZIONE E FLESSIBILITA' PREMESSA In questa lezione analizziamo i concetti generali dell automazione e confrontiamo le diverse tipologie di controllo utilizzabili nei sistemi automatici. Per ogni tipologia si cercherà di evidenziare

Dettagli

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DI UN ASCENSORE

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DI UN ASCENSORE rea PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DI UN ASCENSORE 5 June 2009 Introduzione Come molti sapranno, nel settore ascensoristico la tecnologia elettromeccanica è ormai superata. Tuttavia molti impianti che la utilizzano

Dettagli

CEI EN 60204-1. Prove di verifica dell equipaggiamento elettrico T.R. 000 XX/YY/ZZZZ

CEI EN 60204-1. Prove di verifica dell equipaggiamento elettrico T.R. 000 XX/YY/ZZZZ Azienda TEST REPORT T.R. 000 XX/YY/ZZZZ Prove di verifica dell equipaggiamento elettrico :2006 Sicurezza del macchinario Equipaggiamento elettrico delle macchine Parte 1: Regole generali Il Verificatore:

Dettagli

Avviamento inatteso di macchine e impianti Lista di controllo

Avviamento inatteso di macchine e impianti Lista di controllo Avviamento inatteso di macchine e impianti Lista di controllo La vostra azienda ha adottato misure adeguate per evitare l avviamento inatteso di macchine e impianti? Ecco i pericoli principali: rimessa

Dettagli

Verifica ed analisi dei rischi per cancelli scorrevoli

Verifica ed analisi dei rischi per cancelli scorrevoli Verifica ed analisi dei rischi per cancelli scorrevoli Rev 3.00 In conformità alla Direttiva Macchine 98/37/CE e alle parti applicabili delle norme EN 13241-1; EN 12453; EN 12445; EN 12635. 01/09/2007

Dettagli

Simbologia pneumatica

Simbologia pneumatica Simbologia pneumatica Fonte/Sorgente di pressione E l alimentazione/alimentatore di ogni circuito pneumatico. È generalmente costituito da un compressore che comprime l aria all interno di un serbatoio.

Dettagli

GUIDA UNAC N. 5 PER L INSTALLAZIONE DI PORTE A LIBRO IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN 12453 - EN 12445

GUIDA UNAC N. 5 PER L INSTALLAZIONE DI PORTE A LIBRO IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN 12453 - EN 12445 Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) GUIDA UNAC N. 5 PER L INSTALLAZIONE DI PORTE A LIBRO IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN 12453 - EN 12445 Con la presente pubblicazione

Dettagli

CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI

CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI Un esame sistematico dei circuiti completi, anche se limitato a pochi tipi di macchine e di attrezzature, sarebbe estremamente complesso e vasto. Il raggiungimento del

Dettagli

Circuiti pneumatici. Prof. Luciano Scattolini

Circuiti pneumatici. Prof. Luciano Scattolini Circuiti pneumatici Circuiti pneumatici È un insieme di attuatori pneumatici comandati da valvole Lo scopo consiste nel trasformare energia pneumatica in energia meccanica Comando di cilindro a semplice

Dettagli

Istruzioni per l uso ed il montaggio. Montaggio ADS

Istruzioni per l uso ed il montaggio. Montaggio ADS ADS La serie ADS è stata progettata sulla base della comprovata serie di ammortizzatori per carichi pesanti LDS da utilizzare su ascensori per persone e carichi. La prova di omologazione garantisce che

Dettagli

Scheda. Descrizione della macchina

Scheda. Descrizione della macchina Scheda 1 Lavorazione: Macchina: TORNITURA TORNIO PARALLELO Descrizione della macchina I torni sono macchine che eseguono l asportazione di truciolo: lo scopo è ottenere superfici esterne e interne variamente

Dettagli

QUADRO ELETTRICO AUTOMATICO DI COMANDO E CONTROLLO PER GRUPPI ELETTROGENI

QUADRO ELETTRICO AUTOMATICO DI COMANDO E CONTROLLO PER GRUPPI ELETTROGENI QUADRO ELETTRICO AUTOMATICO DI COMANDO E CONTROLLO PER GRUPPI ELETTROGENI GENERALITA': Il quadro elettrico oggetto della presente specifica è destinato al comando e al controllo di gruppo elettrogeni automatici

Dettagli

Effetti fisiopatologici della corrente elettrica

Effetti fisiopatologici della corrente elettrica Sicurezza elettrica: Effetti fisiopatologici della corrente elettrica Effetti della corrente sul corpo umano folgorazione ed arco elettrico - Protezione dai contatti elettrici - Aspetti costruttivi degli

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto

Dettagli

Protezione dai contatti indiretti

Protezione dai contatti indiretti Protezione dai contatti indiretti Se una persona entra in contatto contemporaneamente con due parti di un impianto a potenziale diverso si trova sottoposto ad una tensione che può essere pericolosa. l

Dettagli

Installatore: (Nome, indirizzo, telefono)

Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) GUIDA UNAC N. 8 PER L INSTALLAZIONE DI BARRIERE MOTORIZZATE IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE PARTI APPLICABILI DELLE NORME EN 13241-1, EN

Dettagli

Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti

Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Dr. Sebastiano Papa Valutazione dei rischi

Dettagli

Interruttore automatico

Interruttore automatico Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter sotto effetti FV specifici Contenuto La scelta dell'interruttore automatico corretto dipende da diversi fattori.

Dettagli

Requisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione immateriali presenti sulle presse (barriere fotoelettriche)

Requisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione immateriali presenti sulle presse (barriere fotoelettriche) Requisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione immateriali presenti sulle presse (barriere fotoelettriche) Fig. 1 Lavoro manuale su una pressa con barriera fotoelettrica e riparo fisso laterale.

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI

IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI Tutte le masse, le masse estranee e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere collegati ad un unico impianto di messa a terra, ovvero

Dettagli

Laboratorio di Ingegneria del software Sistema di controllo di un ascensore Requisisti preliminari

Laboratorio di Ingegneria del software Sistema di controllo di un ascensore Requisisti preliminari Laboratorio di Ingegneria del software Sistema di controllo di un ascensore Requisisti preliminari A.A. 2012 2013 1 Introduzione Questo documento raccoglie i requisiti preliminari per il software di controllo

Dettagli

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Rotatoria ingresso cittadella universitaria Premessa: La presente relazione tecnica è finalizzata ad indicare la caratteristiche dei principali componenti

Dettagli

Regole della mano destra.

Regole della mano destra. Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione

Dettagli

LEGENDA DEI RISCHI MECCANICI DOVUTI AL MOVIMENTO

LEGENDA DEI RISCHI MECCANICI DOVUTI AL MOVIMENTO Installatore: GUIDA TAU PER LA MOTORIZZAZIONE DEI CANCELLI SCORREVOLI IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE E ALLE PARTI APPLICABILI DELLE NORME EN 13241-1, EN 12453, EN 12445 Con la presente

Dettagli

706292 / 00 11 / 2012

706292 / 00 11 / 2012 Istruzioni per l uso (parte rilevante per la protezione antideflagrante) per sensori di temperatura ai sensi della direttiva europea 94/9/CE Appendice VIII (ATEX) gruppo II, categoria di apparecchi 3D/3G

Dettagli

Sistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT

Sistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT VENETO Sistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT Relatore: Ing. Raoul Bedin Interruttore automatico Le funzioni fondamentali sono quelle di sezionamento e protezione di una rete

Dettagli

9.1 CESOIA A GHIGLIOTTINA. Scheda. Descrizione della macchina. Nelle cesoie meccaniche l energia usata per il taglio della lamiera viene fornita da un

9.1 CESOIA A GHIGLIOTTINA. Scheda. Descrizione della macchina. Nelle cesoie meccaniche l energia usata per il taglio della lamiera viene fornita da un Scheda 9 Lavorazione: Macchina: TAGLIO CESOIA Le cesoie sono macchine utilizzate per il taglio a freddo delle lamiere; se ne costruiscono fondamentalmente di due tipi: meccaniche e idrauliche. 9.1 CESOIA

Dettagli

SEGNI GRAFICI E SIMBOLI ELETTRICI PER SCHEMI DI IMPIANTO

SEGNI GRAFICI E SIMBOLI ELETTRICI PER SCHEMI DI IMPIANTO LA PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE CONTRO LE SOVRACORRENTI DEFINIZIONI NORMA CEI 64-8/2 TIPOLOGIE DI SOVRACORRENTI + ESEMPI SEGNI GRAFICI E SIMBOLI ELETTRICI PER SCHEMI DI IMPIANTO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

Dettagli

Frizione Elettronica Syncro Drive

Frizione Elettronica Syncro Drive Manuale Utente Frizione Elettronica Syncro Drive 932 www.guidosimplex.it Gentile Cliente, grazie per aver acquistato un dispositivo Guidosimplex. Come tutti i nostri prodotti, questo dispositivo, è stato

Dettagli

PRESSE MECCANICHE PRESSE IDRAULICHE E PNEUMATICHE

PRESSE MECCANICHE PRESSE IDRAULICHE E PNEUMATICHE PRESSE MECCANICHE PRESSE IDRAULICHE E PNEUMATICHE Tipologia: Presse meccaniche con innesto a chiavetta Presse meccaniche con innesto a frizione Presse a funzionamento idraulico Presse a funzionamento pneumatico

Dettagli

Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra. Sistemi elettrici e messa a terra -- Programma LEONARDO

Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra. Sistemi elettrici e messa a terra -- Programma LEONARDO Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra Classificazione dei sistemi in categorie secondo la loro tensione nominale In relazione alla loro tensione nominale i sistemi

Dettagli

2.4.15 Centro di lavoro D. Lgs. 81/08 All. V e VI, DPR 459/96 All. I, UNI EN 12417:2003

2.4.15 Centro di lavoro D. Lgs. 81/08 All. V e VI, DPR 459/96 All. I, UNI EN 12417:2003 2.4.15 Centro di lavoro D. Lgs. 81/08 All. V e VI, DPR 459/96 All. I, UNI EN 12417:2003 Macchina utensile in cui il mandrino, orizzontale o verticale, è in grado di eseguire due o più processi di lavorazione

Dettagli

E INTERRUTTORI AUTOMATICI

E INTERRUTTORI AUTOMATICI Corso di sist. elettrici per telecomunicazioni - 2 prova di laboratorio PROVE SU FUSIBILI E INTERRUTTORI AUTOMATICI Docente del corso: prof.ssa Angela Russo Galletti Riccardo Matr. 1265 Prove su fusibili

Dettagli

Oggetto: MANUALE TECNICO BOX CO2 VALVOLE MANUALI ENFC

Oggetto: MANUALE TECNICO BOX CO2 VALVOLE MANUALI ENFC MANUALE TECNICO BOX CO2 VALVOLE MANUALI ENFC Pagina 1 di 21 DP011 rev. 2 Oggetto: MANUALE TECNICO BOX CO2 VALVOLE MANUALI ENFC DESCRIZIONE: 1. ZONA PER ELETTROMAGNETE 2. PULSANTE APERTURA EVACUAZIONE ENFC

Dettagli

NORME EN81.20 e EN81.50. www.giovenzana.com

NORME EN81.20 e EN81.50. www.giovenzana.com NORME EN81.20 e EN81.50 www.giovenzana.com La nuova EN 81-20 sostituisce EN 81-2 & EN 81-1. Contiene i requisiti per completare l installazione di ascensori per passeggeri e montacarichi indipendenti

Dettagli

antifurto radio Sistema MY HOME Sistema antifurto radio

antifurto radio Sistema MY HOME Sistema antifurto radio Sistema antifurto R MY HOME R 45 Antifurto Generalità Il sistema antifurto è la soluzione che BTicino propone in tutte quelle abitazioni non predisposte in cui la protezione dei beni e delle persone non

Dettagli

Sistemi Elettrici }BT }AT

Sistemi Elettrici }BT }AT Sistemi Elettrici DEFINIZIONE (CEI 11-1) Si definisce SISTEMA ELETTRICO la parte di impianto elettrico costituita dai componenti elettrici aventi una determinata TENSIONE NOMINALE (d esercizio). Un sistema

Dettagli

La manomissione dei circuiti di sicurezza nelle macchine SEMINARIO TECNICO. Milano 4 dicembre 2013

La manomissione dei circuiti di sicurezza nelle macchine SEMINARIO TECNICO. Milano 4 dicembre 2013 SEMINARIO TECNICO Milano 4 dicembre 2013 LA MANOMISSIONE DEI CIRCUITI DI SICUREZZA NELLE MACCHINE Relatore Dott. Ing. Federico Dosio Copyright F.D. - All rights reserved. - 1-11/17/2013 1 DIRETTIVA 2006/42/CE

Dettagli

International Textil Education. Machinery Division. Manuale per la stampa a trasferimento termico

International Textil Education. Machinery Division. Manuale per la stampa a trasferimento termico Machinery Division Manuale per la stampa a trasferimento termico Manuale per la stampa a trasferimento termico STAMPA A TRASFERIMENTO TERMICO.....4 Principio di funzionamento.4 SRUTTURA INTERNA...5 Testina

Dettagli

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l

Dettagli

Numero carrelli senza guidatore a bordo presenti in azienda

Numero carrelli senza guidatore a bordo presenti in azienda Pagina 1di 11 AZIENDA Redatto da Verificato Approvato Ines Magnani Carlo Veronesi Massimo Magnani firma firma TIPO SCHEDA A formazione ed informazione dei lavoratori NUMERO DI SCHEDE DATA VERIFICATO RI

Dettagli

Impianti di propulsione navale

Impianti di propulsione navale Motori diesel 4T Sistemi per ridurre la fumosità e le emissioni La sempre più continua attenzione alle problematiche ambientali e l inasprirsi di alcune normative regionali in tema di fumosità ed emissioni,

Dettagli

PREMESSA Differenza tra i vari dispositivi meccanici di manovra?

PREMESSA Differenza tra i vari dispositivi meccanici di manovra? PREMESSA Differenza tra i vari dispositivi meccanici di manovra? CONTATTORE / TELERUTTORE e RELÈ / RELAIS DEFINIZIONE (Norma CEI 17 3) : dispositivo meccanico di manovra, generalmente previsto per un numero

Dettagli

IMPIANTO ELETTRICO EDIFICIO AD USO RESIDENZIALE PER 14 ALLOGGI VIA MONTE SABOTINO - LECCO (LC)

IMPIANTO ELETTRICO EDIFICIO AD USO RESIDENZIALE PER 14 ALLOGGI VIA MONTE SABOTINO - LECCO (LC) Via Capolino, 29-23900 LECCO (LC) TEL. 0341/255032 FAX 0341/255591 Reg.Impr. LC-1997-12062 - P.IVA 02296990134 Lecco, 18 aprile 2012 ALER Azienda Lombarda Per L Edilizia Residenziale Via Caduti Lecchesi

Dettagli

Comportamento degli ascensori in caso di incendio. Ing. Paolo Tattoli

Comportamento degli ascensori in caso di incendio. Ing. Paolo Tattoli EN 81-73 Comportamento degli ascensori in caso di incendio Ing. Paolo Tattoli Premessa Questa norma si applica a tutti gli ascensori Deve esserci una chiara separazione tra il sistema di controllo dell

Dettagli

UNITA MASTER WHITE Mod. SLIM

UNITA MASTER WHITE Mod. SLIM SCHEDA TECNICA UNITA MASTER WHITE Mod. SLIM Nome commerciale Principali applicazioni UNITA MASTER WHITE Mod. SLIM L unità MASTER WHITE SLIM è un sistema da applicare a serramenti interni ed esterni che

Dettagli

Redazionale tecnico. La prova di sicurezza intrinseca per i trasmettitori di pressione

Redazionale tecnico. La prova di sicurezza intrinseca per i trasmettitori di pressione La prova di sicurezza intrinseca per i trasmettitori di pressione Nell industria dei costruttori di macchine, oltre alle macchine stesse, i produttori esportano verso i mercati globali anche gli standard

Dettagli

modulog Combinazioni di moduli per la tecnica della manipolazione

modulog Combinazioni di moduli per la tecnica della manipolazione modulog Combinazioni di moduli per la tecnica della manipolazione Facile gestione di carichi pesanti - un valore aggiunto per la produttività La manipolazione ed il montaggio manuale di carichi pesanti

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI NEI SISTEMI TT

PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI NEI SISTEMI TT POTEZONE DA CONTATT NDETT NE SSTEM TT Appunti a cura dell ng. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d ngegneria dell Università degli

Dettagli

La sicurezza nell ambiente di lavoro nelle imprese delle materie plastiche e gomma

La sicurezza nell ambiente di lavoro nelle imprese delle materie plastiche e gomma La sicurezza nell ambiente di lavoro nelle imprese delle materie plastiche e gomma Università Carlo Cattaneo - LIUC 7 Giugno 2010 Ing. E. Moroni Organismo Notificato n.0066 I.C.E.P.I S.p.A. Via P. Belizzi

Dettagli

Installatore: (Nome, indirizzo, telefono)

Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) GUIDA UNAC N. 5 PER LA MOTORIZZAZIONE DELLE PORTE A LIBRO IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE E ALLE PARTI APPLICABILI DELLE NORME EN 13241-1, EN

Dettagli

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO vittorio.scialla@strumentiperleaziende.com Attuatore per traiettorie non lineari dotato di

Dettagli

3 PROVE MECCANICHE DEI MATERIALI METALLICI

3 PROVE MECCANICHE DEI MATERIALI METALLICI 3 PROVE MECCANICHE DEI MATERIALI METALLICI 3.1 Prova di trazione 3.1.3 Estensimetri La precisione e la sensibilità dello strumento variano a seconda dello scopo cui esso è destinato. Nella prova di trazione

Dettagli

LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo)

LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo) MACCHINA NUMERO DI FABBRICA LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo) Costruttore/Mandatario: CIOFETTI SOLLEVAMENTO INDUSTRIALE SRL S. S. Tiberina Nord, 26/T - 06134

Dettagli

IDENTIFICAZIONE PRODOTTO

IDENTIFICAZIONE PRODOTTO FS 08 1S E un sollevatore manuale uso gancio per operatori professionali del settore ferroviario. Consente il sollevamento di attrezzature ferroviarie dopo essere stato assemblato nei 3 moduli che lo compongono

Dettagli

LEGENDA DEI RISCHI MECCANICI DOVUTI AL MOVIMENTO

LEGENDA DEI RISCHI MECCANICI DOVUTI AL MOVIMENTO Installatore: GUIDA TAU PER LA MOTORIZZAZIONE DELLE PORTE BASCULANTI DA GARAGE IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE E ALLE PARTI APPLICABILI DELLE NORME EN 13241-1, EN 12453, EN 12445 Con la

Dettagli

Descrizione. Caratteristiche tecniche

Descrizione. Caratteristiche tecniche brevettato Descrizione La CMO è un dispositivo atto a garantire la protezione di persone/cose da urti provocati da organi meccanici in movimento quali cancelli o porte a chiusura automatica. L ostacolo

Dettagli

PC GRU COMPATTE LA FORZA COMPATTA DI PALFINGER

PC GRU COMPATTE LA FORZA COMPATTA DI PALFINGER PC GRU COMPATTE LA FORZA COMPATTA DI PALFINGER IDEALE PER L INSTALLAZIONE SU VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI Azionamento della rotazione Ingranaggio a vite senza fine leggero e di facile manutenzione che consente

Dettagli

EASY GATE SYSTEM. INSTALLATORE QUALIFICATO Lezione 3 Parte A DIVISIONE TECNICA CORSO DI. nnovazioni Srl. www.easygate.eu

EASY GATE SYSTEM. INSTALLATORE QUALIFICATO Lezione 3 Parte A DIVISIONE TECNICA CORSO DI. nnovazioni Srl. www.easygate.eu S I pazio nnovazioni Srl DIVISIONE TECNICA www.easygate.eu SETTORE AUTOMAZIONI Via Roma, 92-35010 Limena PD - Tel. 049 2956552 - Fax 049 7969561 - info@easygate.eu EASY GATE SYSTEM CORSO DI INSTALLATORE

Dettagli

VOLT POT 1K R 220. OPEN FOR 60 Hz STAB. Regolatori R 220. Installazione e manutenzione

VOLT POT 1K R 220. OPEN FOR 60 Hz STAB. Regolatori R 220. Installazione e manutenzione VOLT POT 1K 110 0V E+ E- OPEN FOR 60 Hz STAB Questo è il manuale del regolatore di alternatore che avete appena acquistato. Ora, desideriamo richiamare la vostra attenzione sul contenuto di questo manuale

Dettagli

Sicurezza e rispetto della privacy, finalmente non in conflitto.

Sicurezza e rispetto della privacy, finalmente non in conflitto. Aylook e Privacy pag. 1 di 7 aylook, il primo sistema di videoregistrazione ibrida Privacy Compliant in grado di ottemperare alle richieste in materia di rispetto della privacy e dei diritti dei lavoratori.

Dettagli

Sensori magnetici di prossimità a scomparsa Serie CST-CSV

Sensori magnetici di prossimità a scomparsa Serie CST-CSV Sensori magnetici di prossimità a scomparsa Serie - - Reed - Effetto di Hall S E R I E I finecorsa magnetici a scomparsa / sono sensori di prossimità che hanno la funzione di rilevare la posizione del

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

INSTALLAZIONE DEI CANCELLI SCORREVOLI IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE PARTI APPLICABILI DELLE NORME EN 13241-1 EN 12453 - EN

INSTALLAZIONE DEI CANCELLI SCORREVOLI IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE PARTI APPLICABILI DELLE NORME EN 13241-1 EN 12453 - EN Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) INSTALLAZIONE DEI CANCELLI SCORREVOLI IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE PARTI APPLICABILI DELLE NORME EN 13241-1 EN 12453 - EN 12445 Con la

Dettagli

Installatore: (Nome, indirizzo, telefono)

Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) GUIDA UNAC N. 9 PER L INSTALLAZIONE DEI CANCELLI MOTORIZZATI A SCORRIMENTO VERTICALE DAL BASSO VERSO L ALTO IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE

Dettagli

Antivirus. Lezione 07. A cosa serve un antivirus

Antivirus. Lezione 07. A cosa serve un antivirus Lezione 07 Antivirus A cosa serve un antivirus Un antivirus è un programma studiato per cercare tramite una scansione nel sistema in cui è installato la presenza di virus. La funzionalità di un antivirus

Dettagli

APPLICATION SHEET Luglio

APPLICATION SHEET Luglio Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Installatore: (Nome, indirizzo, telefono)

Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) GUIDA UNAC N. 1 PER LA MOTORIZZAZIONE DEI CANCELLI SCORREVOLI IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE E ALLE PARTI APPLICABILI DELLE NORME EN 13241-1,

Dettagli

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Sicurezza elettrica ---- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni. prof. Ing.

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Sicurezza elettrica ---- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni. prof. Ing. I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO a.s. 2011/2012 -classe IV- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni ---- Sicurezza elettrica ---- alunni Paletta Francesco Scalise Pietro Iacoi Domenico Turco

Dettagli

AUTOMAZIONE E MOTORIZZAZIONE DEI CANCELLI ASPETTI LEGISLATIVI ED INSTALLATIVI

AUTOMAZIONE E MOTORIZZAZIONE DEI CANCELLI ASPETTI LEGISLATIVI ED INSTALLATIVI AUTOMAZIONE E MOTORIZZAZIONE DEI CANCELLI ASPETTI LEGISLATIVI ED INSTALLATIVI GENERALITA NORMATIVA DI RIFERIMENTO UNI EN 13241-1:2004 Porte e cancelli industriali, commerciali e da garage - Norma di prodotto

Dettagli

KEYSTONE. OM8 - EPI 2 Modulo interfaccia AS-i Manuale di istruzione. www.pentair.com/valves. Indice 1 Modulo Opzionale OM8: Interfaccia AS-i 1

KEYSTONE. OM8 - EPI 2 Modulo interfaccia AS-i Manuale di istruzione. www.pentair.com/valves. Indice 1 Modulo Opzionale OM8: Interfaccia AS-i 1 KEYSTONE Indice 1 Modulo Opzionale OM8: Interfaccia AS-i 1 2 Installazione 1 3 Dettagli sulla comunicazione 1 5 Descrizione del modulo interfaccia AS-i OM8 2 5 Protocollo interfaccia AS-i 3 6 Interfaccia

Dettagli

Scheda 3. Scopo dell operazione

Scheda 3. Scopo dell operazione Scheda 3 Operazione: Macchina: PASSAGGIO AL FINITORE FINITORE preparazione Scopo dell operazione Il finitore (figura 1) è la macchina che trasforma il nastro o top in stoppino per alimentare la macchina

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

INDICAZIONI TECNICHE RELATIVE ALLE MISURE DI PROTEZIONE DA ADOTTARE PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI

INDICAZIONI TECNICHE RELATIVE ALLE MISURE DI PROTEZIONE DA ADOTTARE PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI 5 INDICAZIONI TECNICHE RELATIVE ALLE MISURE DI PROTEZIONE DA ADOTTARE PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI PREMESSA Il presente paragrafo è stato elaborato a partire dalle situazioni di pericolo individuate dall

Dettagli

Sistemi di distribuzione a MT e BT

Sistemi di distribuzione a MT e BT Sistemi di distribuzione a MT e BT La posizione ottima in cui porre la cabina di trasformazione coincide con il baricentro elettrico, che il punto in cui si pu supporre concentrata la potenza assorbita

Dettagli

Cap. 3 METODI E MEZZI DI CARICAMENTO

Cap. 3 METODI E MEZZI DI CARICAMENTO Cap. 3 METODI E MEZZI DI CARICAMENTO Rev. 1.02 22/07/2014 Numerosi sono i metodi ed i mezzi con cui si possono trasportare pazienti ed infortunati. Quelli maggiormente usati sono: 1. La sedia portantina

Dettagli

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 Leggere questo manuale prima dell uso e conservarlo per consultazioni future 1 DESCRIZIONE GENERALE L espansore senza fili è un modulo

Dettagli

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO Dipartimento Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC della Sicurezza e Igiene sul Lavoro STOP DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC

Dettagli

Lo standard accettato per le macchine non marcate CE L allegato V del D. Lgs.. 81/08

Lo standard accettato per le macchine non marcate CE L allegato V del D. Lgs.. 81/08 Lo standard accettato per le macchine non marcate CE L allegato V del D. Lgs.. 81/08 Bologna - 4 maggio 2011 Ing. Mario Alvino Coordinatore Operativo CTS L Allegato V del Testo Unico tratta i requisiti

Dettagli

+ALARM 200 MANUALE D USO A09-VA-E200-Kit

+ALARM 200 MANUALE D USO A09-VA-E200-Kit +ALARM 200 MANUALE D USO A09-VA-E200-Kit ITALIANO Questo prodotto è coperto da garanzia Atlantis della durata di 2 anni. Per maggiori dettagli in merito o per accedere alla documentazione completa fare

Dettagli

10. Funzionamento dell inverter

10. Funzionamento dell inverter 10. Funzionamento dell inverter 10.1 Controllo prima della messa in servizio Verificare i seguenti punti prima di fornire alimentazione all inverter: 10.2 Diversi metodi di funzionamento Esistono diversi

Dettagli

COMANDO E PROTEZIONE DEI MOTORI ELETTRICI NEGLI AZIONAMENTI INDUSTRIALI

COMANDO E PROTEZIONE DEI MOTORI ELETTRICI NEGLI AZIONAMENTI INDUSTRIALI COMANDO E PROTEZONE DE MOTOR ELETTRC NEGL AZONAMENT NDUSTRAL l comando e la protezione dei motori asincroni possono essere ottenuti in diversi modi: a) interruttore automatico magnetotermico salvamotore;

Dettagli

BOX A3 TEST 3 20-07-2012. REV. DATA Verifica ed Approvazione R.T.

BOX A3 TEST 3 20-07-2012. REV. DATA Verifica ed Approvazione R.T. BOX A3 TEST 3 20-07-2012 REV. DATA Verifica ed Approvazione R.T. INDICE 1 - PREMESSA...Pag. 3 2 - BOX A3 TEST PER ASCENSORI IDRAULICI...Pag. 3 2.1 FUNZIONAMENTO GENERALE...Pag. 3 2.2 MODALITA DI ESECUZIONE

Dettagli

MANUTENZIONE INVERTER LEONARDO

MANUTENZIONE INVERTER LEONARDO MANUTENZIONE INVERTER LEONARDO Indice 1 REGOLE E AVVERTENZE DI SICUREZZA... 3 2 DATI NOMINALI LEONARDO... 4 3 MANUTENZIONE... 5 3.1 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 6 3.1.1 Pulizia delle griglie di aerazione

Dettagli

La vita domestica di tutti i giorni ci vede molto esigenti nei confronti di televisori e sistemi audio. La serie UPPLEVA viene sottoposta a rigorosi

La vita domestica di tutti i giorni ci vede molto esigenti nei confronti di televisori e sistemi audio. La serie UPPLEVA viene sottoposta a rigorosi UPPLEVA La vita domestica di tutti i giorni ci vede molto esigenti nei confronti di televisori e sistemi audio. La serie UPPLEVA viene sottoposta a rigorosi test che ci permettono di garantirne la conformità

Dettagli

Manuale d Uso e Manutenzione Scala Telescopica 4+4 COD. ABUNIALURED

Manuale d Uso e Manutenzione Scala Telescopica 4+4 COD. ABUNIALURED Manuale d Uso e Manutenzione Scala Telescopica 4+4 COD. ABUNIALURED O ABUNIALURED TELESCOPICA 4+4 CONFORME A: D.LGS. 81/08 ART. 113 EDIZIONE SETTEMBRE 2014 R1 1 MANUALE D USO E MANUTENZIONE Il presente

Dettagli

Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici

Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici La tecnologia del serraggio idraulico ad espansione si è evoluto fino a raggiungere livelli di precisione e di affidabilità tali da poter soddisfare

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli