L ecografia e la radiologia sono attualmente

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1 Formazione Ecografia toracica nel cavallo: strutture extra cardiache La diffusione capillare raggiunta dagli apparecchi ecografici presso i veterinari ippiatri, la non invasività, l accuratezza diagnostica e la rapidità d esecuzione, fanno si che questo metodo di diagnostica per immagini, debba essere considerato di routine, anche nel caso di patologie polmonari. Massimo Magri Elisa Guglielmetti DVM Clinica Veterinaria Spirano L ecografia e la radiologia sono attualmente gli unici mezzi diagnostici che abbiamo a disposizione per esaminare gli organi e le strutture della cavità toracica. L ecografia offre numerosi vantaggi come la possibilità di eseguire l esame in scuderia l utilizzo di strumentazione relativamente semplice e largamente diffusa e soprattutto ci permette di ottenere un immagine dinamica di strutture per le quali è fondamentale valutare la mobilità, come polmoni e cuore. È inoltre un indagine non invasiva, che solitamente non reca alcun fastidio all animale e pertanto non richiede sedazione. Per contro l esame ecografico permette di visualizzare strutture profonde solo dove queste non sono coperte dal polmone, mentre per quanto riguarda proprio il polmone la presenza di aria non permette di visualizzare lesioni che si trovano in profondità nel parenchima, ma solo nella parte più superficiale, motivo per cui, per un indagine approfondita del polmone è bene associare anche un esame radiografico. Anatomia del torace Il torace è una cavità delimitata cranialmente dalla prima costa, caudalmente dal diaframma, lateralmente dalle 18 coste e dai muscoli intercostali, dorsalmente dalla colonna vertebrale e ventralmente dallo sterno. Il diaframma origina dalla III-IV vertebra lombare e prende attacco sulle coste a livello di giunzione costo-condrale dalla diciassettesima all ottava costa, quindi sulla cartilagine xifoidea. La cupola diaframmatica si trova a livello della sesta costa[1]. La cavità è interamente tappezzata dalla pleura parietale che forma dei fondi ciechi nei punti i cui si riflette sul diaframma (recesso costo-diaframmatico, lombo-diaframmatico) [2], a livello del mediastino (recesso costo-mediastinico) e a livello dell apertura craniale del torace (cupola pleurale) [1]. La pleura parietale continua con la pleura diaframmatica che ricopre il diaframma e la pleura mediastinica che aderisce al mediastino. La pleura viscerale ricopre i polmoni e favorisce il loro scivolamento sulle pareti della cavità toracica durante gli atti respiratori. Patologie che determinano aderenze tra i due foglietti viscerale e parietale della pleura causano punti di mancato scorrimento del polmone durante la respirazione valutabili tramite esame ecografico. Il mediastino è un setto quasi mediano che divide la cavità toracica in due parti, i due emitoraci. È rivestito su ciascuna faccia dalla pleura mediastinica e racchiude il cuore, i grossi vasi e concorre alla formazione della radice e dei legamenti polmonari. Nel mediastino caudale l aderenza 1

2 interpolmonare ventrale è integra nel puledro, ma a dieci mesi di età già incomincia ad assumere un aspetto cribroso e nell adulto si presenta perforata da innumerevoli piccoli fori che conferiscono un aspetto simile al merletto [1]. Questa conformazione spiega come i versamenti pleurici e le pleuriti siano quasi sempre bilaterali nei cavalli, per lo stesso motivo gli pneumotoraci presentano una gravità maggiore che nelle altre specie [1]. A livello di mediastino si trovano cuore, grossi vasi, linfonodi mediastinici e timo nei soggetti giovani. I polmoni occupano la parte cranio-dorsale del torace fino alla diciassettesima costa. Il margine ventrale segue una linea leggermente concava che non segue le giunzioni costo-condrali, ma si trova all altezza della tuberosità dell ileo a livello di diciassettesimo spazio intercostale, all altezza della tuberosità ischiatica al livello di quindicesimo spazio intercostale, al centro del torace al tredicesimo spazio intercostale, all altezza della spalla a livello di undicesimo spazio intercostale e all altezza della punta del gomito al nono spazio intercostale [6]. Cranialmente il bordo ventrale forma l incisura cardiaca, una linea a concavità craniale al di sotto della quale è alloggiato il cuore. Strumenti e tecnica Per eseguire l ecografia del polmone sarebbe ideale disporre di due tipi di sonde una convex a bassa frequenza da 2-3,5 MHz e una ad altra frequenza da MHz, in modo da poter visualizzare perfettamente sia le strutture più profonde sia gli stati più superficiali. In alternativa la sonda lineare da 5-7,5 MHz impiegata normalmente in ginecologia può essere utilizzata per una prima valutazione, ma presenta grossi limiti per quanto riguarda la possibilità di visualizzare strutture profonde, mentre è adatta all esame ecografico del torace nei puledri. Ecografi con una buona qualità d immagine facilitano ovviamente l interpretazione dell esame e permettono di distinguere in modo definito le strutture e le eventuali zone patologiche, ma ciò che è più importante è la possibilità di poter registrare le immagini o meglio ancora il filmato dell ecografia in modo da poter valutare in un secondo esame i cambiamenti e l evoluzione delle lesioni, le loro dimensioni, numero e sedi. La condizione ottimale per eseguire l esame è quella in cui si ha scarsa illuminazione ambientare e il torace è completamente tosato, ma entrambi non sono sempre possibili in quanto la sede può non essere ideale e la tosatura non possibile, sia per fattori estetici sia per scarsa collaborazione del paziente. Per quanto riguarda l illuminazione è bene eseguire l ecografia nel punto della scuderia più buio possibile, mentre se la tosatura non è possibile, dopo accurata pulizia del pelo, si può bagnare il torace con alcool, in modo da favorire il contatto della sonda con la cute. In questo caso la sonda andrà protetta dal contatto diretto con l alcool per evitare il suo danneggiamento (foto 1). Qualora si riscontrassero lesioni focali o versamenti localizzati si può procedere con la tosatura solo dell area interessata, per approfondire l esame ed eventualmente eseguire prelievi o centesi eco-guidate. Bisogna mantenere un orientamento costante della sonda, per uniformare la tecnica d esame e migliorare la propria capacità di riconoscere le strutture; noi preferiamo visualizzare la parte dorsale sulla destra dello schermo e la parte ventrale a sinistra, utilizzando il marker riportato sulla sonda e sullo schermo come indicatori. La scansione del torace viene eseguita procedendo in senso dorso-ventrale e cranio-caudale, iniziando dal bordo caudale del muscolo tricipite. La sonda deve essere fatta scorrere lungo lo spazio intercostale dal bordo ventrale del muscolo lunghissimo del dorso fino allo sterno o, più caudalmente, al bordo ventrale del polmo- Foto 1. Quando si utilizza l alcool sulla cute del cavallo occorre proteggere la sonda per evitare che si corroda (foto: 2

3 Foto 2. Immagine fisiologica del polmone. Si noti l artefatto da riverbero che caratterizza l immagine ecografica del polmone areato e le pleure parietale e viscerale a stretto contatto (foto: Foto 3. Utilizzando una sonda ad alta frequenza si possono visualizzare gli strati più superficiali del polmone: sono ben identificabili il parenchima e le due pleure che scorrono l una sull altra (foto: ne. Il movimento deve essere lento e l immagine deve essere analizzata per la durata di un intero atto respiratorio poiché alcune lesioni sono visibili sono in inspirazione o in espirazione, inoltre durante l atto respiratorio si rendono visibili porzioni di parenchima polmonare normalmente coperti dalle coste. La sonda può essere inoltre ruotata leggermente sul suo asse maggiore oppure inclinata lievemente cranialmente o caudalmente per poter visualizzare meglio alcune strutture o alcune lesioni. Immagine ecografica normale del torace L immagine normale del polmone è caratterizzata da un artefatto da riverbero per tutta la superficie polmonare: la notevole differenza di impedenza acustica tra i tessuti superficiali e il parenchima polmonare, ricco di aria, genera un interfaccia fortemente riflettente per cui, il fascio di ultrasuoni emesso dalla sonda viene ripetutamente riflesso tra la sonda e questa superficie riflettente. Il computer interpreta queste riflessioni multiple come echi provenienti da strutture situate a profondità doppia rispetto alla superficie originale, dando origine ad una serie di linee ecogene, con intensità decrescente all aumentare della profondità (foto 2). Tale immagine è inoltre caratterizzata da un movimento sincrono con la respirazione (effetto tenda). Questo effetto è molto importante per distinguere il polmone dalle porzioni intestinali con gas al loro interno (cieco o grosso colon), che possono avere un artefatto da riverbero del tutto analogo a quello del parenchima polmonare. Il polmone è ben visualizzabile dal quinto al sedicesimo o diciassettiesimo spazio intercostale e il suo margine ventrale segue la linea già descritta. È visualizzabile anche a livello di quarto spazio intercostale da entrambi i lati e l apice del lobo craniale è visibile anche nel terzo spazio intercostale destro [6]. La pleura si presenta come una sottile linea iperecogena interposta tra il parenchima polmonare e i muscoli del dorso e intercostali e segue i movimenti del polmone. Normalmente non è visibile liquido pleurico (foto 3). Il diaframma appare ventralmente al polmone come una linea, più spessa cranialmente e più sottile ed ecogena caudalmente, dove si evidenzia la porzione tendinea, al di sotto della quale sono visibili il fegato a destra, il fegato, la milza e lo stomaco a sinistra (foto 4). Il mediastino è visualizzabile in profondità attraverso il tricipite, caudalmente all articolazione scapolo-omerale e non è ben definito a meno che non sia presente Foto 4. In questa immagine si possono notare diaframma, fegato e polmone che crea il così detto effetto tenda (foto: PUNTI DA RICORDARE L ecografia permette di visualizzare le strutture toraciche anche in scuderia, in quanto si utilizza uno strumentario largamente diffuso e ben trasportabile, è di facile esecuzione. L ecografia è un mezzo diagnostico non invasivo e quindi di facile utilizzo. L ecografia polmonare permette di visualizzare solo lesioni che si trovano sulla superficie polmonare, in quanto la presenza di aria nel parenchima polmonare, non permette agli ultrasuoni di penetrare negli stati più profondi del polmone. 3

4 Foto 5. Comet tail o code di cometa, artefatto tipico della pleura (foto: un versamento, nel qual caso è possibile visualizzare anche il setto che lo divide. In alcuni casi è visibile tessuto iperecogeno corrispondente al timo negli animali giovani, oppure tessuto adiposo pericardico soprattutto in cavalli grassi o pony [6]. Foto 7. Versamento pleurico. I versamenti si presentano come raccolte di liquido più o meno ecogeno a seconda della sua natura. In caso di versamenti pleurici piuttosto abbondanti è visibile il legamento pericardio-diaframmatico. Il polmone si presenta consolidato (foto: Alterazioni della pleura Code di cometa o comet tail È un artefatto da riverbero molto localizzato, caratterizzato da echi multipli, generati da piccole superfici riflettenti interne. È comune nel polmone in caso di piccole aree di irregolarità della superficie pleurica. Sono le alterazioni più frequentemente riscontrabili a carico della pleura e si presentano come dei raggi iperecogeni che originano dalla superficie polmonare e si proiettano in profondità proprio come fossero code di comete. Può essere causato anche da piccole quantità di muco, edema, essudato o sangue all intero degli alveoli più periferici, che danno origine a zone non areate superficiali, o da cicatrici causate da precedenti pleuriti o polmoniti (foto 5). Un certo numero di comet tail può essere presente in cavalli perfettamente sani, mentre sono da considerare patologiche nel caso siano molto numerose oppure molto estese. Pleurite secca In caso di pleurite secca non si ha un versamento ma una fusione dei foglietto parietali e viscerali della pleura. In questo caso il riconoscimento ecografico è difficile e bisogna porre molte attenzione al movimento del polmone durante gli atti respiratori. Infatti in condizioni fisiologiche durante la respirazione la pleura viscerale e quella parietale scorrono l una Foto 6. Atelettasia: la porzione di polmone atelettasico fluttua nel liquido pleurico tra parete toracica e il diaframma. È presente anche una zona aerata (foto: sull altra. In caso di pleurite secca questo movimento tra i due foglietti non è visibile. Effusioni pleuriche Il liquido pleurico fisiologicamente presente all interno del torace non è normalmente visibile. Patologie infiammatorie, infettive o neoplastiche a carico del polmone o della pleura generano un aumento del liquido pleurico, che crea una compressione ai danni di polmone e cuore [6]. Ecograficamente è ben visibile l accumulo di liquido interposto tra polmone, parete toracica, diaframma e cuore. A seconda della natura del versamento l aspetto sarà da omogeneo di ecogenicità intermedia ad anecogeno o anecogeno con spot, a complesso con presenza di setti. Se il versamento è abbastanza copioso può essere evidente anche il setto mediastinico e il legamento pericardio-diaframmatico, da non confondere con filamenti di fibrina 4

5 (foto 6 e 7). In presenza di effusioni il parenchima polmonare si presenta sempre atelettasico [6]. Il liquido pleurico può essere facilmente prelevato ed analizzato per valutarne la componente cellulare ed eventualmente eseguire un esame colturale con antibiogramma. Di fondamentale importanza è il monitoraggio ecografico del versamento dopo l instaurazione di adeguata terapia: nel caso infatti in cui la terapia sia efficace si può notare una rapida diminuzione del liquido e una normalizzazione dell aspetto ecografico del parenchima polmonare atelettasico. Alterazioni del parenchima polmonare Foto 8. Consolidamento. In caso di consolidamento polmonare l aria scompare dal parenchima polmonare sostituita da essudato. In questa immagine è visibile il broncogramma da fluido: nei bronchi è presente essudato che crea immagini tubulari o circolari anecogene (foto: Atelettasia Il polmone diventa atelettasico quando è compresso da aria, in caso di pneumotorace, liquido, in caso di pleurite o versamento pleurico oppure da organi addominali, in caso di ernia diaframmatica. Ecograficamente si presenta ipoecogeno e piuttosto omogeneo, nelle via aeree di calibro maggiore permane aria e generano quindi echi iperecogeni lineari. In caso di compressione da parte di un versamento il polmone atelettasico fluttua in sincronia con i movimenti respiratori (foto 6). Consolidamento o epatizzazione In alcune condizioni patologiche, principalmente in caso di polmonite, gli alveoli polmonari vanno incontro a riempimento da parte di essudato, il che determina la scomparsa di aria al loro interno. In questo caso si determina un immagine ecografica del polmone caratterizzata da aree irregolari, poco definite, di ecogenicità intermedia tra quella del fegato e quella di un essudato e disomogenea. Si possono infatti distinguere aree anecogene o ipoecogene caratteristiche della presenza di fluido o necrosi, zone iperecogene tipiche della presenza di aria e aree di ecogenicità intermedia che rappresentano il parenchima polmonare consolidato o, nei casi più gravi, epatizzato. All interno delle lesioni devono essere riconoscibili una o più delle seguenti strutture [6]:? Broncogramma da fluido L albero bronchiale che presenta al suo interno un accumulo di liquido si presenta come strutture tubulari o circolari anecogene con parete iperecogena. Spesso si Foto 9. Consolidamento. In caso di consolidamento polmonare l aria può rimanere intrappolata all interno dell albero bronchiale dando così origine al broncogramma da aria, visibile ecograficamente (foto: può notare un loro aumento di diametro verso l ilo. Sono distinguibili dai vasi in quando non è presente flusso (visibile o determinabile tramite doppler) al loro interno. Il broncogramma da fluido è rilevabile solo ecograficamente, mentre quello da aria è rilevabile anche radiologicamente (foto 8).? Broncogramma da aria Si evidenzia come una o più linee iperecogene in un tessuto ipoecoico, che rappresentano aria intrappolata nell albero bronchiale. Convergono verso l ilo polmonare, aumentando di calibro. Nei bronchi prossimali, di maggior calibro, si evidenziano artefatti da riverbero e ombre acustiche. In caso di consolidamento grave il polmone può assumere ecograficamente un aspetto del tutto simile a quello del fegato, si ha quindi la scomparsa degli artefatti da 5

6 ? Vasi polmonari Ecograficamente simili al broncogramma da fluido possono essere distinti dai bronchi se è visibile un flusso al loro interno o una pulsatilità, oppure mediante l utilizzo del doppler. Tale distinzione non è comunque importante ai fini clinici in quanto la presenza di entrambe le strutture è associata con epatizzazione polmonare. Foto 10. Aree focalizzate di parenchima aerato possono essere presenti in un quadro di consolidamento polmonare. Se numerose, e in parenchima gravemente compromesso, possono essere indice di infezione da clostridi (foto: Foto 11. Ascesso polmonare. Questa immagine mostra l aspetto tipico dell ascesso polmonare: un area ipoecogena, simile a una cavità, di forma irregolare. È ben evidente il rinforzo di parete posteriore (guadagno acustico posteriore) (foto:? Aree focalizzate di parenchima aerato Le piccole aree in cui è rimasta intrappolata aria sono visibili come piccole zone iperecogene irregolari e non lineari all interno del parenchima consolidato. Numerosi foci iperecogeni in un polmone gravemente epatizzato possono indicare una infezione da clostridi (foto 10). La sede più frequentemente colpita da consolidamento è la porzione cranio-ventrale del polmone. Come già detto solo lesioni localizzate sulla superficie polmonare sono rilevabili, in quanto la presenza di aria non permette agli ultrasuoni di penetrare in profondità. Inizialmente può essere visibile solo un avvallamento o una irregolarità della pleura che crea un immagine di comet tail. Aree a forma di punta di iceberg sono invece caratteristiche delle fasi iniziali di consolidamento: in questi casi l aria viene intrappolata prima che il fluido riempia tutti gli alveoli per cui si determina un immagine ipoecogena a v con spot ipercogeni al suo interno e alla punta[6]. L aria ancora presente negli alveoli e nelle vie aeree impedisce la visualizzazione di parenchima sottostante già compromesso, per cui spesso nei giorni successivi si ha un peggioramento del quadro ecografico. Ascessi Foto 12. Ascesso polmonare. Questo ascesso polmonare si presenta con un contenuto non perfettamente anecogeno, ma disomogeneo e con spot iperecogeni al suo interno (foto: Massimo Magri). riverbero caratteristici della presenza di aria anche nelle via aeree maggiori (foto 9). Gli ascessi polmonari sono bene identificabili tramite ecografia se localizzati sulla superficie polmonare. Come i consolidamenti colpiscono prevalentemente la parte cranio-ventrale del polmone [6]. Ecograficamente si presentano come aree simili a cavità più o meno estese, di forme varie, tendenzialmente ipoecogene che possono, a volte, essere delimitate da una capsula fibrosa. È quasi sempre presente un artefatto da guadagno acustico posteriore. L ecogenicità del contenuto può variare a seconda della natura dell essudato: anecogeno se il contenuto è più liquido, ipoecogeno con materiale più ecogeno sedimen- 6

7 Foto 13. Ascessi polmonari: reperto autoptico (foto: tato sul fondo dell ascesso, ipoecogeno torbido con flocculi più ecogeni all interno, di ecogenicità intermedia e abbastanza omogeneo se il materiale purulento è molto denso o caseoso. Può essere rilevata anche la presenza di bollicine di gas (piccoli spot iperceogeni) all interno del contenuto oppure sulla superficie dell ascesso, che spesso indicano la presenza di clostridi[6]. Possono inoltre essere presenti dei setti e delle compartimentazioni che fanno assumere all ascesso un aspetto multiloculato (foto 11, 12, 13). Qualora si sospetti la presenza di ascessi in sede polmonare, ma non se ne rilevi la presenza ecograficamente, è necessario effettuare un esame radiologico del polmone, per evidenziare eventuali ascessi profondi [7]. Gli ascessi sono difficilmente distinguibili, tramite ecografia, dagli ematomi, che però sono estremamente rari. Foto 14. Pneumotorace. La differenza ecografica tra parenchima polmonare aerato e pneumotorace è minima, come si può notare dall immagine. Molto importante è la valutazione dello scorrimento in senso cranio-caudale del parenchima polmonare in sincronia con gli atti respiratori, che crea l effetto tenda sul pneumotorace (foto: Neoplasie Le neoplasie polmonari nel cavallo sono condizioni piuttosto rare. Ecograficamente si presentano come zone solitamente disomogenee caratterizzate da aree ipo e iperecogene con possibili calcificazioni al loro interno. Pneumotorace Foto 15. Il pneumotorace può essere visualizzato anche radiologicamente. Nell immagine vediamo la radiografia corrispondente all ecografia dell immagine 14 (foto: Uno pneumotorace, ovvero la presenza di aria libera in cavità pleurica, è spesso causato da fistole bronco-pleuriche, fratture costali che lesionano il polmone oppure post intervento chirurgico toracico. L aria all interno della cavità pleurica causa un artefatto da riverbero del tutto analogo a quello fisiologico creato dal polmone, ma, a differenza di questo, non si osserva alcun movimento sincrono con la respirazione. Questa differenza si può chiaramente valutare nel punto in cui accanto al pneumotorace è visibile il parenchima polmonare areato:l immagine è molto simile ma il polmone mobile crea un effetto tenda che lo differenzia dall aria libera (foto 14 e 15). ALTRE ALTERAZIONI Frattura costale Le fratture costali si ritrovano tipicamente nei puledri neonati in conseguenza del 7

8 Foto 16. Immagine della costa normale. Il fascio di ultrasuoni è diretto in modo parallelo all asse longitudinale della costa. La superficie iperecogena è continua e regolare (foto: coste per tutta la loro lunghezza. Le fratture sono solitamente localizzate poco al di sopra della giunzione condro-costale e coinvolgono più coste[3]. L immagine normale della superficie costale è quella di una linea iperecogena continua, interrotta solo dalla giunzione condro-costale (foto 16 e 17). In caso di frattura la linea risulterà spezzata in due linee su due piani diversi, uno più superficiale e uno più profondo (foto 18 e 19). Bisogna fare molta attenzione però a non scambiare le giunzioni condro-costali con fratture. In caso di pneumoderma, l artefatto da riverbero che si genera impedisce la visualizzazione di qualsiasi struttura sottostante (foto 20). Ernia diaframmatica L ernia diaframmatica è una condizione in cui a causa di rotture del diaframma o difetti congeniti alcuni visceri, che si trovano normalmente in cavità addominale, passano in cavità toracica attraverso il Foto 17. Immagine della costa normale. Il fascio di ultrasuoni è diretto perpendicolarmente all asse longitudinale. La superficie è regolare (foto: Foto 19. Frattura costale. Nella sezione trasversale è meno evidente l interruzione della superficie costale (foto: Foto 18. Frattura costale: la sezione longitudinale della costa mostra una soluzione di continuo che si evidenzia come una interruzione della linea iperecogena con possibile dislocazione dei due monconi (foto: passaggio nel canale del parto[3]. Clinicamente i puledri si presentano con difficoltà respiratoria, polipnea, dispnea, mobilità asimmetrica ed eccessiva del costato, asimmetria dello stesso ed eventuale pneumoderma[4]. La diagnosi ecografica viene eseguita scansionando le Foto 20. Frattura costale. In questa immagine è presente un artefatto da riverbero causato da pneumoderma, in conseguenza ad una frattura costale (foto: 8

9 polmone o fluttuanti nel liquido pleurico, se vi è un versamento concomitante. Il polmone può presentarsi atelettasico (foto 21a e 21b). In certe porzioni del torace l unica alterazione ecograficamente evidente, in caso di ernia diaframmatica, può essere l impossibilità di visualizzare il diaframma (Immagine 22). a b Foto 21a, b. Ernia diaframmatica. In caso di ernia diaframmatica è possibile visualizzare alcuni visceri addominali fluttuare liberamente nel liquido pleurico (foto: ALTERAZIONE A CARICO DEL MEDIASTINO Ascessi/versamenti I versamenti sono le anomalie più frequentemente riscontrate a carico del mediastino e possono essere riscontrati anche in caso di versamenti pleurici. L ecogenicità del contenuto può essere diversa ai due lati del mediastino, suggerendo in questi soggetti la presenza di un setto mediastinico completo (foto 23). Possono essere presenti anche ascessi, ben visualizzabili, che possono essere di dimensioni tali da spostare il parenchima polmonare caudalmente o da comprimere la vena cava [6]. Gli ascessi sono solitamente cavità più o meno ecogene con capsule fibrose e setti al loro interno (foto 24). Neoplasie Le neoplasie presenti a livello di mediastino (linfosarcomi, mesoteliomi, emangiosarcomi) si presentano come masse di tessuto, spesso ben evidenti perché circondate da un versamento. L ecogenicità è varia più o meno omogenea a seconda della natura della massa. Le neoplasie possono causare un cambiamento nella topografia Foto 22. Ernia diaframmatica. Questa immagine ecografica evidenzia la milza e il polmone strettamente adiacenti, senza una separazione da parte del diaframma. In questa porzione del torace non è stato possibile individuare ecograficamente il diaframma (foto: diaframma stesso. La diagnosi può essere fatta sia ecograficamente sia radiologicamente. L esame radiografico tuttavia non permette di evidenziare ernie che si trovano nella parte ventrale del diaframma, soprattutto se è presente un cospicuo versamento, né di valutare l estensione dell ernia e gli organi erniati [6]. All esame ecografico sono visibili i visceri, principalmente l intestino, adiacenti al Foto 23. Versamento mediastinico. L effusione mediastinica copiosa permette di individuare il setto mediastinico e di riconoscere un emimediastino destro e un emimediastino sinistro (foto: 9

10 Bibliografia Foto 24. Ascesso mediastinico. Gli ascessi localizzati a livello di mediastino si presentano ecograficamente in modo del tutto analogo a quelli polmonari: aspetto simile a cavità, per lo più ipoecogene e non ben delimitate. Anche in questo caso l ecogenicità del contenuto dipende dalla sua natura (foto: degli organi toracici, spostando caudalmente il cuore e dorsalmente il polmone. Speriamo che la lettura di questo articolo sia di stimolo per i colleghi ippiatri ad utilizzare la loro apparecchiatura ecografica, anche se non dotata di sonde specifiche, in tutti i casi di sospetta patologia polmonare. Una costante applicazione di questa tecnica ne migliora rapidamente la manualità e la velocità d esecuzione, permettendo di aggiungere un metodo estremamente utile, al proprio bagaglio diagnostico, senza ulteriori investimenti in attrezzature. 1. BARONE R. Anatomia degli animali domestci. Edagricole. 1995; vol.3: BUDRAS KD, SACK W., ROECK S. Anatomy of the horse, 5 ed. Schultersche. 2009: JEAN D, LAVERTY S, HALLEY J, HANNIGAND, LEVEILLE R. Thoracic trauma in newborn foals. Equine Vet J. 1999; 31: JEAN D, PICANDET V, MACIEIRA S, BEAUREGARD G, D ANJOU MA, BEAUCHAMPG G. Detection of rib trauma in newborn foals in an equine critical care unit: a comparison of ultrasonography, radiography and physical examination. Equine Vet J. 2007; 39: JOHNS I. Thoracic ultrasound in horses. Proceedings of the 49 th British Equine VeterinaryAssociation Congress BEVA REEF V. Equine diagnostic ultrasound. Toracic ultrasound. Noncardiac imaging. Sounders 1998: SLOVIS NM, MCCRACKEN JL, MUNDY GD. How to Use Thoracic Ultrasound to Screen Foals for Rhodococcus equi at Affected Farms, Proceedings of 51 Annual Convention of the American Association of Equine Practitioners - AAEP - Seattle, WA, USA, Riassunto L articolo prende in esame l indagine ecografica del torace come metodo di diagnostica per immagini delle patologie polmonari. Vengono spiegati nei dettagli la tecnica di esecuzione, le immagini ecografiche normali e le principali patologie polmonari e pleuriche. Un capitolo è riservato anche alle fratture costali e alle patologie diaframmatiche. Parole chiave: ecografia, cavallo, torace, polmone, pleura, diaframma, polmonite. Summary The article examines the U.S. examination of the chest as a method of diagnostic imaging of lung diseases. The authors explain in detail the technical implementation, the normal ultrasound images and the main pulmonary and pleural diseases. A chapter is also reserved to the rib fractures and diaphragmatic disorders. Key Words: echography, horse, thorax, lung, pleura, diaphragm, pneumomia. 10 ANNO XII - N. 3 - SETTEMBRE 2010

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